Roy Nara - Il viaggio

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    Roy Nara - Il viaggio

    La luce illuminò fioca la stanza di Roy, il giovane era già in piedi da un po’ e stava rovistando in alcuni scaffali mettendo degli oggetti in uno zaino

    Bene, ci siamo quasi… Questo… Questo… E anche questo… Ok c’è tutto!

    Una volta finito con i preparativi un sorriso si fece strada sul suo volto, mise il bagaglio in spalla e scese le scale che portavano all’ingresso. Una volta sulla soglia di casa diede un ultimo sguardo in giro per poi uscre di casa a passo svelto. Le strade erano pressocchè deserte, d’altronde dato l’orario sarebbe stato strano il contrario. Passo dopo passo Roy stava dando il via ad un viaggio che lo avrebbe portato molto lontano, avrebbe visitato molti luoghi, affrontato tanti pericoli. I dubbi si facevano strada nella sua mente, sarebbe stato in grado di svelare l’enigma delle tavole? Avrebbe saputo affrontare tutti i pericoli che quel viaggio richiedeva? Sarebbe stato all’altezza delle aspettative della sua famiglia? Mille domande vorticavano dentro di lui tanto da fargli tremare le gambe. Poi una visione sovrastò quei pensieri: il volto dei suoi genitori ed il loro sguardo pieno di orgoglio gli trasmisero la determinazione necessaria ad andare avanti.
    Riprese così il cammino ed uscendo dai cancelli di konoha imboccò il sentiero per Iwa, la strada era lunga ed attraversava tutta la foresta dilungandosi verso nord. Non sarebbe bastato un giorno a raggiungere la meta che si rivelò essere più lontana di quanto il giovane avesse immaginato. Non era nemmeno a metà strada quando il sole raggiunse il suo zenit e la fame iniziò a farsi sentire, così il Nara decise di fare una pausa e mettere qualcosa sotto i denti. Si allontanò di qualche passo dal sentiero e si accomodò su un tronco, tirò fuori dallo zaino una delle razioni da viaggio che aveva portato con se e si apprestò a mangiarla.

    Ah, non ha niente a che fare con la cucina di mia madre… Né tantomeno con quella di Sam… Avrei dovuto chiedergli di accompagnarmi, un cuoco non dovrebbe mai mancare in spedizioni come questa…

    Roy si prese qualche minuto in più di riposo ripensando ai suoi amici, alle esperienze fatte fino a quel momento. Aveva conosciuto tante persone e imparato tante cose, e molte altre ne aveva ancora da apprendere, avrebbe sempre dato il massimo non si sarebbe mai arreso!

    Beh, ora è il momento di andare… Forza Roy, in marcia!

    Si, era proprio il momento di andare… Mise in ordine lo zaino e lo caricò in spalla per poi riprendere il sentiero, ci vollero ancora parecchie ore di cammino prima che il giovane arrivasse al confine tra il paese del fuoco e quello dell’erba. La foresta si era ormai diradata e davanti a lui vi era una smisurata pianura che, per quanto segnata dalla guerra, restava incantevole.

    Bene, sono uscito dal paese del fuoco…

    Si disse controllando la mappa che aveva nello zaino

    Ora devo attraversare il paese dell’erba e poi sarò a destinazione!

    Uno sguardo veloce gli confermò il tragitto che aveva programmato precedentemente, si mise quindi nuovamente in marcia. Non passò molto tempo prima che il sole si apprestasse a calare e a Roy non restò che affrettarsi verso una locanda per viaggiatori di cui gli aveva parlato il nonno segnandola sulla mappa.

    Bene, per ora sono in regola con la tabella di marcia

    Pensò entrando nella locanda, ma non trovò quello che si aspettava…

    Cosa sarà successo qui?!

    Dall’esterno non sembrava ma era ormai abbandonata da tempo, i mobili erano pieni di polvere e ragnatele, come anche i tavoli apparecchiati nel grande salone sulla sinistra, mentre a destra del bancone principale si ergevano delle scale che portavano al piano di sopra.

    Beh, almeno sarò al coperto… E di positivo c’è che non dovrò nemmeno pagare… Chissà se trovo qualcosa di commestibile in cucina…

    Così Roy optò per una perlustrazione dell’edificio… Prima di tutto attraversò il salone osservandolo più nel dettaglio, al centro della parete laterale vi era un grande focolare ornato di svariati fregi, al centro del soffitto faceva la sua comparsa un lampadario relativamente semplice, più funzionale che ornamentario. Proseguì poi verso le cucine, non era rimasto molto, qualche pentola arrugginita, dei viveri ammuffiti e qualche cianfrusaglia sparsa qua e la.

    A quanto pare qui non troverò nulla, meglio andare subito a riposare e ripartire presto domani mattina verso Iwa. Fortuna che ho portato una buona scorta di viveri!

    Salendo quindi al piano superiore si trovò in un lungo corridoio con innumerevoli stanze numerate, la maggior parte chiuse ma ad alcune si poteva accedere senza problemi. Roy ne scelse una e,spingendo la porta socchiusa, varcò la soglia. La 13 era una camera molto semplice, un letto singolo occupava il centro della stanza con le spalle al muro, ai lati vi erano due comodini con dei piccoli cassetti. La parete sinistra era occupata da un grande armadio, mentre sulla destra c’era una scrivania con dei fogli sparsi sopra. Incuriosito Roy gettò lo zaino sul letto, facendo sollevare una nube di polvere, e si diresse alla scrivania. Esaminò quei fogli rapidamente non avendo impressione che contenessero qualcosa di rilevante, non gli restò quindi che mangiare qualcosa dalle razioni portate con se e riposare.
     
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    La notte trascorse serena e la mattina successiva Roy era in piedi e pronto a ripartire, solo che qualcosa lo tratteneva. Una strana sensazione lo portava a restare in quella stanza, come se il suo istinto gli dicesse che c’era ancora una cosa da fare lì… Decise così di dare un’ultima occhiata in giro, in particolare si soffermò con più attenzione alle carte sparse sulla scrivania, dovevano essere pagine di un diario appartenuto ad un esploratore; vi erano descritte svariate località situate in diversi paesi tra cui anche konoha, di questo in particolare si parlava di un passaggio segreto che conduceva nel cuore della montagna degli hokage

    Un momento… Non è possibile… Lì è dove fu trovata la prima tavola… Non può trattarsi di…

    Esaminò con molta più attenzione tutte le pagine ordinandole anche per data, non trovò alcun nome ma nonostante ciò non vi erano dubbi, quelle pagine contenevano informazioni sulle tavole che stava cercando. I primi fogli parlavano tutti di konoha e di come fosse stata trovata la prima tavola, tutti i dettagli scoperti su questa e le varie soluzioni a quel primo enigma. Si giunse quindi alla seconda parte e ai dettagli relativi alla seconda tavola, fino a li sicuramente era tutto molto strano ma ancora accettabile. Fu il seguito a creare scompiglio nei piani del giovane… Secondo quelle righe anche la terza tavola era stata trovata infatti era descritta nei minimi particolari una grotta di Iwa in cui sarebbe stato rinvenuto il “tesoro”, si così venivano etichettate le tavole in quelle pagine.

    Ma com’è possibile?... Non ha senso… Se i miei genitori e mio nonno avessero saputo queste cose me le avrebbero dette… Cosa significa tutto questo

    Non riusciva a capacitarsi di cosa stava succedendo, non aveva altra scelta che continuare a leggere sperando di capirci qualcosa in più, andando avanti le sorprese non finirono e scoprì con grande stupore che anche altre tavole erano state rinvenute… Il tutto sembrava essersi bloccato all’ottava tavola… Ne mancava quindi solo una all’appello… Le ultime pagine indicavano delle conclusioni generali sui possibili luoghi in cui poteva essere la “sala”.

    Non sarà per caso il luogo del sigillo… Tutto questo non ha senso…

    L’ultima pagina portò infine un minimo di luce in quell’intrico di ombre, vi era un elenco numerato da 1 a 9, i primi due numeri erano catalogati con “in mani nemiche” mentre dal 3 all’8 con “al sicuro”, infine il 9 riportava “ubicazione sconosciuta”… L’appendice della pagina riportava infine la scritta, attendiamo il ritrovamento dell’ultimo tesoro per preparare l’attacco.

    Oh no… Ora capisco… Ecco perché ne mio nonno ne mio padre sono riusciti a proseguire con la ricerca delle tavole, non avevano capito che la terza era stata già portata via… La domanda è da chi? E perché?...

    Senza altre informazioni Roy non poteva fare più di tanto se non formulare ipotesi, la parte che lo preoccupava di più era l’appendice finale “attendiamo il ritrovamento dell’ultimo tesoro per preparare l’attacco

    Non può che trattarsi di un’organizzazione… e se pensano di poterci attaccare a konoha, in casa nostra, o sono forti e ben organizzati… o sono degli stupidi…

    Ma l’intuito del giovane lo portava a dare maggior credito alla prima opzione. Viste le scoperte fatte era inutile per lui continuare il viaggio verso Iwa, doveva capire a chi appartenessero quegli appunti, come erano finiti li, e soprattutto venire a conoscenza dell’identità di quell’organizzazione.

    Bene, calmati Roy… Pensa… Da come si sono concluse le pagine sembra quasi che il tutto sia rimasto in sospeso… D’altronde tutto qui sembra nelle medesime condizioni… Deve essere successo qualcosa, e io devo scoprire di cosa si tratta.

    Fu così che il Nara si rimboccò le maniche e si apprestò ad una perlustrazione molto più approfondita della precedente. Iniziò dalle altre camere, tutte quelle aperte davano l’impressione di essere state abbandonate all’improvviso. Trovò bagagli, indumenti, tutto come se i proprietari fossero spariti nel nulla. Non vi erano molti indizi ma a giudicare dalle condizioni dell’edificio doveva essere successo non più di sei mesi prima. Fu quindi la volta di perlustrare il bancone principale, sperando di essere più fortunato nella ricerca del nome dell’uomo misterioso tramite i registri. Scese le scale e girò dietro il bancone, come previsto trovò il registro e si apprestò a consultarlo, scorrendo l’elenco trovò la prenotazione della camera numero 13.

    Eccola… Ludvic Cane… Quasi non ci speravo, ora che ho un nome devo scoprire a chi appartiene… O apparteneva…

    Si appuntò su un foglio quel nome e quello degli altri che sarebbero dovuti essere li e dopo un ultimo giro di perlustrazione il Nara si diresse nuovamente nella stanza 13, prese lo zaino e si apprestò a lasciare quel luogo.

    Qui non posso fare più niente, per ora almeno… Non mi resta che raggiungere il villaggio più vicino e cercare informazioni
     
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    Roy si diresse quindi verso Kusa, il villaggio non era molto lontano ed in poche ore arrivò a destinazione attraversando le distese di quel paese. Giunto ai cancelli del villaggio li varcò inoltrandosi nella via principale e guardandosi intorno in cerca di qualche taverna, si sa quello è sempre il posto migliore per ottenere informazioni. Lungo il tragitto ne vide una che sembrava fare al caso suo così senza indugi entrò raggiungendo il bancone.

    Buon giorno

    Disse osservando l’uomo affaccendato a lavare dei bicchieri

    Buon giorno ragazzo, cosa ci fa qui uno shinobi di konoha così giovane?

    La risposta giunse insieme ad uno sguardo indagatore, il tutto senza smettere di lavorare

    Accompagno in mio maestro in missione e mi ha chiesto di aspettarlo qui mentre fa degli acquisti qui vicino

    Rispose senza pensarci su più di tanto, per poi continuare

    Si sta occupando di alcune sparizioni avvenute in un edificio qui vicino

    A quelle parole l’espressione dell’uomo apparve quasi rinfrancata

    Finalmente qualcuno che si occupa seriamente di quella brutta storia, è stato un evento a dir poco inspiegabile… Ci furono delle indagini tempo fa ma non si scoprì nulla. Ora nessuno osa avvicinarsi alla zona.

    A quanto pare Roy aveva trovato il posto giusto, doveva insistere e venire a capo della cosa

    Chi ha fatto le prime indagini? Noi siamo stati mandati qui senza troppe informazioni quindi stiamo partendo da zero. Avere informazioni di base velocizzerebbe le indagini del mio maestro

    Se riesco a tenere in piedi la storia del maestro che indaga sarà facile ottenere informazioni

    Mmh… Dovresti dire al tuo maestro di parlare con Mitsuki Ishiki… Al tempo fu lui ad occuparsi della missione, fece del suo meglio ma non ci fu verso di capirci nulla… Viene qui tutte le sere, sai una di quelle persone era un suo parente e la cose lo ha scosso molto. Tutt’ora non si è ancora ripreso del tutto.

    Roy ascoltava con attenzione ogni parola ed alla fine, notando un accenno di malinconia nel suo tono di voce intervenne

    Non si preoccupi, il mio maestro ed io lo aiuteremo a svelare questo mistero, ora la saluto… Sarà meglio portare queste notizie al mio maestro… La ringrazio molto!

    Le sue parole ed il suo sorriso rassicurarono sinceramente l’uomo che tornò alle sue faccende sollevato. Roy intanto uscì nuovamente in strada dandosi una rapida occhiata intorno

    Bene, ora devo trovare questo Mitsuki… Il modo più facile è tornare qui stasera, intanto ne approfitterò per ambientarmi e provvedere a qualche rifornimento

    Senza esitare si diresse in un negozio che sembrava molto ben fornito per fare scorta di viveri. Dopodichè si dedicò all’esplorazione del paese e dei dintorni fino ad ora di pranzo, tornò così nella via centrale del villaggio entrando in un ristorante non molto affollato. Era un localino appartato, con svariati tavoli apparecchiati alla buona, sembravano esserci solo 2 camerieri indaffarati in un avanti e dietro tra la cucina e il salone con tutti i clienti. Roy cercò un tavolo poco in vista e si andò a sere restando in attesa. Non passo molto prima che uno dei due camerieri lo raggiunse porgendogli un menù

    Benvenuto , ecco il menù… Vuole qualche minuto per decidere?

    Il Nara lo prese e dopo una brevissima occhiata rispose sorridendo

    Grazie, no andrà benissimo una grigliata mista di carne

    Porse quindi nuovamente il menù al cameriere che lo prese e con un cenno di assenso si diresse in cucina. Torno dopo poco con un vassoio pieno di varie tipologie di carne grigliata su una base di insalata e con un contorno di patate al forno

    Ecco a lei, buon appetito

    Era davvero tutto squisito e Roy non lasciò nulla nel piatto, la scarsità delle razioni degli ultimi giorni gli aveva lasciato una fame che lì riuscì decisamente a soddisfare con gusto. Dopodichè chiese il conto facendo grandi complimenti per il servizio per poi tornare in strada

    Bene, ora non mi resta che aspettare che faccia sera e tornare al locale di stamattina…

     
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