Monte Myoboku - Patto coi Rospi

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Darker
        +1   Like  
     
    .

    User deleted


    * Zeahahahahah così ce l'avete fatta, ottimo lavoro. *

    * Che ti aspettavi? Niente può fermarci! *

    * Adesso che ci farai con lei? Quali delle informazioni di sua conoscenza hanno suscitato il tuo interesse? *

    Eravamo appena tornati dalla battaglia con la principessa serpente, era stato Luffy a trasportarla in spalla fino a qui, io a stento riuscivo a stare in piedi.
    Non appena siamo arrivati la donna è stata presa in custodia dagli uomini di Teach e trasportata chissà dove, nonostante tutto il capo manteneva molto riserbo su quali erano i suoi piani.
    Spesso andavamo in missione per fare questo o quell'altro senza sapere a che cosa puntasse, era snervante, almeno per me.
    In molti non si preoccupavano degli scopi di Barbanera, allo stesso Luffy interessava poco, io invece ero completamente diverso, forse a causa della mia indole curiosa.
    Ecco come mai di quelle domande, non volevo essere tenuto alla scuro.
    Non mi avrebbe mai detto cosa stava progettando, non ero ancora in una posizione tale da poter venire a conoscenza di informazioni sensibili, ma mi avrebbe fatto piacere sapere, almeno, per cosa avevo rischiato la vita.

    * Io vado a mangiare che ho una fame da lupi, ci vediamo dopo. *

    * Zeahahahahah ciao Luffy. In quanto a te qualcosina voglio dirtela. Come già sai era generale a Iwa, quando è andata via ha portato con se molte cosucce che mi interessano tra cui alcune armi da guerra molto interessanti. *

    * Capisco. Armi da guerra? Che vuoi farci? *

    * Zeahahahahahah ti ho detto che avresti saputo qualcosina, non tutto, fatti bastare le informazioni che già ti ho dato, a tempo debito lo scoprirai. Zeahahahahahahah *

    * Ok, ok. Volevo comunque chiederti un'altra cosa, niente che riguardi missioni o cose così. *

    * Spara che ho da fare. *

    * Bene. Quella tizia, Boa Hancock, oltre ad utilizzare strane tecniche di pietrificazione riusciva a manipolare i serpenti. Alla fine ne ha evocato uno davvero grosso ad otto teste, se non ci fosse stato Luffy non ce l'avremmo mai fatta... Non mi voglio dilungare oltre sulla battaglia ma vorrei sapere come facesse a farsi aiutare dai rettili. Sembra qualcosa di davvero interessante, che potrebbe darmi più di una mano in futuro se riuscissi a fare qualcosa del genere anch'io. Anche perché non voglio dipendere da Luffy, devo diventare abbastanza forte da essere indipendente anche in casi estremi come quello. *

    * Zeahahahahah se solo il tuo amico avesse un po' di sale in zucca in più potrei mandarlo in missione anche da solo ma purtroppo tu gli servi. Zeahahahahahahah tornando a noi quella era la tecnica del richiamo, se stringi un patto di sangue con una creatura potrai richiamarla nel momento del bisogno. Aspetta che qui ho una cosa che fa al caso tuo, tieni. Ti do il permesso di raggiungere questo luogo, li troverai quello che cerchi, non i serpenti ma altro di altrettanto utile Zeahahahahahahah. Questa mappa è molto rara, vedi di non perderla che mi è costata molta fatica recuperarla Zeahahahahahahah. *

    Mi lanciò una mappa, ghignò come suo solito, e mi lasciò li da solo.
    Mi aveva concesso la possibilità di viaggiare verso questo luogo sconosciuto, che cosa ci avrei trovato? Sicuramente qualcosa che si ricollegava a quello che mi aveva detto, magari ci abitava qualche creatura?
    Probabile, ma non potevo esserne sicuro, non mi restava altro da fare che riposare per poi partire verso questa nuova meta.
    Sarà meglio tornare a casa, dovevo ancora mangiare.

    A casa


    * Dove hai detto che devi andare? *

    * C'è scritto Monte Myoboku, è così che si chiama il posto. *

    * Che ci devi fare? Voglio venire anch'io! *

    * No, il capo ha dato solo a me il permesso ed inoltre è una cosa che devo fare da solo. *

    * Uffa, non è giusto! Quanto tempo starai via? *

    * Non lo so, non è molto vicino, potrebbe volerci molto. Vabbè dai, ora finiamo di mangiare. *

    Terminammo la cena dopodiché discutemmo per un'altra ora intera, ininterrottamente.
    Luffy era cocciutissimo e voleva venire con me a tutti i costi, convincerlo a non seguirmi era stata un'impresa durissima, non accettava il fatto che volessi partire da solo.
    Per lui era una nuova avventura, non gli importava cosa dovessi fare, l'importante era mettersi in gioco insieme a me.
    Purtroppo era una cosa che dovevo fare da solo: in questo viaggio avrei affinato le mie abilità per raggiungere un livello di forza maggiore, possibilmente come quello del mio amico, avrei sfruttato l'occasione non solo per raggiungere quel posto e vedere cosa ci fosse ma anche per diventare più indipendente e passare del tempo da solo, affrontando tutte le difficoltà del caso senza nessuno a coprirmi le spalle.
    Ecco perché non doveva seguirmi.

    * Dai, domani ti darò l'occasione di accompagnarmi fino all'uscita della città, basta che ora andiamo a dormire. *

    * Tsk, io non dormo con i traditori. *

    * Ok, ok, allora diciamo che ognuno dorme per i fatti suoi ma basta che stai zitto. *

    Non terminò nel migliore dei modi la discussione ma l'importante ora era riposare, ci saremmo chiariti certamente il giorno dopo, come facevamo dopo ogni discussione.
    Passata la notte ci alzammo presto, facemmo colazione e ci incamminammo per le strade della città che a quest'ora erano ancora desolate.
    Alla fine si era convinto che era giusto così e, quando arrivammo al cancello principale, senza proferire parola alcuna, ci salutammo con un lungo abbraccio e partii verso la mia meta.

    Dopo il viaggio


    Non so di preciso quanto tempo fosse passato da quando avevo lasciato casa, forse tre o quattro settimane, ma finalmente ero arrivato a destinazione.
    Davanti a me c'era un'enorme radura verde che si insinuava all'interno di un monte, probabilmente era questo il posto della quale parlava Teach.
    Cosa ci avrei trovato? Non restava altro da fare che procedere ancora per alcune decine di metri e l'avrei scoperto.


    Ci sono arrivato a piedi, senza evocazione inversa, quindi i rospi non si aspetteranno di vedermi li :si2:
    Gestisci come meglio credi la cosa.
     
    .
  2. Kote
        Like  
     
    .

    User deleted


    Vi chiederete mai, ma cosa diamine può farci una sottospecie di mercenario nel tanto leggendario quanto misterioso Monte Myōboku? Che domande, ovviamente il voler stipulare un patto con una delle razze più potenti e famose tra le fila delle Creature da Evocazione, quali appunto coloro che abitavano il luogo in cui, dopo giorni e giorni di marcia ininterrotta, vi era giunto. Come? Mi spiace per voi ma questo è e resterà sempre un mistero... ma torniamo al nostro intrepido viaggiatore.
    Senza conoscere alcuna informazione sul tipo di creature site al Monte Myōboku, Aokji, spinto sia da una bramosia di accrescere le sue potenzialità sia da quella che, forse, poteva considerarsi semplice curiosità, aveva raggiunto uno dei luoghi più incontaminati presenti sulla faccia del pianeta, un mistico nonch'è pacifico luogo in cui la natura era cresciuta rigogliosa e senza alcun freno; tant'è che tutto intorno a lui possedeva dimensioni spropositate.
    image

    Alberi, piante, foglie, funghi, insetti, erba, tutto ciò che componeva la flora e fauna locale aveva compiuto un processo evolutivo che gli aveva permesso di sorpassare i "canoni" standard che gli stessi avevano al di fuori di tale habitat. Che la cosa potesse essere associata alla totale assenza dell'essere umano in tale ambiente od alla mistica energia che, anche se non in grado di controllarla come erano in grado di fare gli "abitanti" del monte, era percepibile a chiunque camminasse in mezzo a quel verde, non era facile da capire, tuttavia ciò non era di certo l'interesse del giovane che, senza alcuna idea di dove stesse mettendo i suoi piedi, si stava addentrando sempre più all'interno del monte.
    Una cosa però poteva essere di facile intuizione: mai come in nessun altro posto era possibile incontrare una così vasta varietà di anfibi, per la precisione rospi, nel Myōbokuzan. Difatti, ovunque Akoji potesse posare il suo sguardo, oltre che ad una vasta varietà di insetti, era possibile scorgere rospi dalle più svariate forme, colori e dimensioni che, come se spinti da un qualche desiderio di esprimere il loro essere, gracchiavano all'unisono dando vita a quella che, strano a dirsi, poteva essere considerata una dolce e pacata melodia.
    Quiete, calma e pace erano senz'altro le prime impressioni che potevano conferire il girovagare per quelle terre, o almeno fino a quando non si sarebbe incappati in certi elementi come quello che, oltrepassato un grosso arbusto, si parò dinnanzi ad Aokiji: dotato di un'altezza imprecisata, forse pari ad una quindicina di metri forse di più, in mezzo ad un grosso spiazzo si stagliava la figura di un mastodontico rospo dall'insolito color ruggine. Vestito con un grosso cappotto a maniche corte con il Kanji 蝦 scritto sopra, se ne stava tranquillamente disteso sul soffice e fresco praticello a fumarsi la sua altrettanto grossa pipa.
    Beh, questa poteva essere senz'altro l'impressione che poteva dare, ma, quale capo indiscusso della sua gente, quel grosso e burbero rospone non poteva non essersi accorto del piccolo essere umano che si era avvicinato a lui.

    Ehi tu, chi diavolo sei?

    Espose con tono roco e burbero, limitandosi a girarsi leggermente in modo da poter osservare con i suoi grossi occhi gialli colui a cui aveva rivolta la sua domanda.
    Mantenendo, tuttavia, la sua posizione rilassata, come se l'apparsa di quell'uomo non lo intimorisse affatto, ma solo infastidirlo un pò, continuò ad interrogarlo mostrando quanto scontroso ed autoritario poteva essere nei confronti del prossimo.

    Hai idea di dove cavolo hai messo le tue sudice zampe? Dammi un motivo per cui non dovrei immediatamente cacciarti fuori dal mio territorio a calci in culo... qui da noi gli esseri umani non sono ammessi!

    Concluse, questa volta, girandosi del tutto verso di lui ed investendolo con una grossa nuvola di fumo prodotta dalla sua pipa; con la seria intenzione di infastidirlo.
     
    .
  3. Darker
        Like  
     
    .

    User deleted


    Era qualcosa di straordinario quello che si parava dinnanzi a me, stavo visitando uno di quei luoghi che pensavo esistessero solo nei libri e nella fantasia generale della gente, eppure era li, proprio davanti ai miei occhi.
    Mi sentivo piccolissimo in mezzo a queste piante, il verde mi sovrastava di vari metri nonostante le stesse specie si trovassero a casa mia e fossero alte solo pochi centimetri.
    La natura incontaminata di questo posto mi faceva capire come poteva essere diverso il mondo prima che l'uomo vi mettesse piede.
    Mi faccio largo, con non poca fatica, tra le enormi foglie che cadevano dall'alto fino a raggiungere quello che era un sentiero che si addentrava, probabilmente, verso il centro del posto.
    Finalmente potevo camminare senza impicci.
    Inizio a guardarmi a destra e a sinistra, non potevo non soffermarmi sulla bellezza di questo luogo.
    Cammino lentamente, i miei passi sono accompagnati da una melodia che passo dopo passo diventa più decisa, forte, ma allo stesso tempo non fastidiosa, il gracchiare di rane e rospi che se ne stavano li, tra verde e corsi d'acqua, a saltare e giocare tra loro.
    Così questo luogo era abitato dai rospi, non mi sarei mai aspettato da Teach che mi facesse incontrare queste creature, pensavo a qualcosa di più "tetro" visto che era un suo consiglio.
    Ma la cosa non mi dispiaceva, anzi.
    Avanzo ma, di preciso, cosa avrei dovuto cercare?
    Per ora avevo avvistato solo piccoli ranocchi, simpatici eh ma nulla che potesse tornarmi utile, un giorno, in battaglia.
    Bha, meglio continuare a camminare che, forse, prima o poi incontrerò quello che sto cercando, avvolte le risposte vengono da sole.
    Ed infatti, manco a dirlo, svoltato il primo angolo mi ritrovo davanti uno di quei rospi sulla quale avrei potuto contare se fossi riuscito a stringere un patto di sangue con lui.
    Alto, altissimo, quasi quanto il serpente ad otto teste che avevo affrontato la volta scorsa, occupava da solo tutta l'area che era vasta più o meno quanto una delle piazze presenti nella mia città.

    qS33rb8



    Nonostante fosse un'animale però aveva degli atteggiamenti "umani".
    Innanzitutto vestiva un cappotto blu, il che era già strano, ma la cosa più sorprendente è che se ne stava li tranquillo, come una qualsiasi persona che si rilassa, a fumare un'enorme pipa.
    Dettaglio non meno importante era che nascondeva, dietro la sua schiena, una mastodontica katana.
    Volendo passare ai tratti più "normali" del suo aspetto non c'era molto da dire se non che, tra i tanti anfibi visti in giro, era quello con i colori meno vistosi ed allegri, quasi a sottolineare la sua autorità.
    Si, doveva essere proprio lui il rospo con la quale parlare, sempre che questi animali parlino: che io ricordi i serpenti non rispondevano a Boa Hancock.

    * Ehi tu, chi diavolo sei? *

    Come non detto, parlava eccome, ed in modo anche piuttosto diretto.
    Abbassa lo sguardo, inizia a studiarmi senza però scomporsi, intanto sarebbe stato scortese non presentarsi.

    * Aokiji, il mio nome è Aokiji. *

    * Hai idea di dove cavolo hai messo le tue sudice zampe? Dammi un motivo per cui non dovrei immediatamente cacciarti fuori dal mio territorio a calci in culo... qui da noi gli esseri umani non sono ammessi! *

    Disse, prima di investirmi con una nuvola di fumo prodotta dalla sua pipa.
    Cerco di pararmi come posso, portando le mani e le braccia davanti alla faccia, ma fui preso in pieno, la puzza di questa roba non sarebbe andata via nemmeno dopo una settimana di bagni continui!
    Passò qualche secondo, il tempo che il fumo si diradasse, poi tornai a guardarlo negli occhi pronto a dargli la mia risposta, non prima di aver tossito tre o quattro volte.
    Dovevo essere deciso, senza fronzoli, con gli anni avevo imparato che bisognava capire chi ci si trovava davanti per decidere che parole usare per raggiungere il proprio scopo.

    * Sono al Monte Myoboku, o sbaglio? Sono arrivato qui grazie a questa. *

    Prendo la mappa dal taschino e la lancio ai suoi piedi, o per meglio dire, zampe.
    In realtà avrei dovuto conservarla per restituirla a Barbanera una volta terminato il viaggio ma, in questo caso, ero convinto che offrendogliela avrei potuto conquistare, almeno in parte, la sua fiducia.
    La mappa infatti era molto rara e il fatto stesso che fosse sorpreso di vedermi qui ne era la prova.

    * Un motivo per non cacciarmi dici? Te l'ho appena dato: senza quella nessun uomo, che non provenga da un villaggio ninja, potrà mai venire a romperti le scatole. Mi sembra un buon compromesso. Comunque sia sono qui per parlare con il capo dei rospi e stringere un patto di sangue, puoi aiutarmi o c'è qualcuno più in alto di te qui? *

    Quest'ultima domanda era volutamente provocatoria: mettendo in discussione la sua posizione lo avrei spinto a dimostrarmi di cosa fosse capace e, probabilmente, lui stesso poi avrebbe voluto una dimostrazione dei miei poteri.
    Almeno questo era il mio obbiettivo e quello che speravo succedesse, non mi restava altro da fare che attendere e vedere come avrebbe reagito.
     
    .
  4. Kote
        Like  
     
    .

    User deleted


    Aokiji, così si era presentato senza troppi giri di parole od i classici titoli che gli shinobi dei vari villaggi ninja erano solito pronunciare. Che non fosse un appartenente a cotale contesto? Questa domanda passò senz'altro nella testa del vecchio ed esperto rospone, tuttavia la risposta alla sua successiva domanda lo prese un pò di sorpresa; distogliendolo dalla precedente perplessità.
    Lanciatogli un piccolissimo pezzo di carta che, a causa della sua enorme mole, a stento riusciva a capirne il contenuto, gli rivelò che era giunto nella sua terra esclusivamente grazie a quella mappa.

    Sono al Monte Myoboku, o sbaglio? Sono arrivato qui grazie a questa.

    Non credendo molto alle sue parole, il rospone chinò il suo grosso muso avvicinandosi più che poteva al pezzo di carta in modo che potesse constatare se aveva detto la verità o no. Mai aveva sentito di mappe che potevano portare al Myōbokuzan, e, nonostante non voleva crederci, quella disegnata su quel pezzo di carta davanti ad i suoi occhi pareva proprio una di queste. Senza stare troppo a pensarci posò uno dei suoi "diti" sulla mappa in modo da sollevarla e farla sparire dalla faccia della terra bruciandolo all'interno dell'attrezzo con cui stava fumando.
    Squadrando, con fare sempre più perplesso, quello strano ragazzo dai lunghi e crespi capelli castani, continuò ad ascoltare in silenzio le sue parole fumandosi, con apparente tranquillità, la sua pipa.

    Un motivo per non cacciarmi dici? Te l'ho appena dato: senza quella nessun uomo, che non provenga da un villaggio ninja, potrà mai venire a romperti le scatole. Mi sembra un buon compromesso. Comunque sia sono qui per parlare con il capo dei rospi e stringere un patto di sangue, puoi aiutarmi o c'è qualcuno più in alto di te qui?

    Ecco fatto, l'intrepido viaggiatore di nome Aokiji aveva dato un pretesto al rospone di prenderlo letteralmente a calci in culo. Il suo evidente tentativo di provocazione non sarebbe mai stato accolto dai pacifici e pacati rospi che scorrazzavano tra il verde di quel luogo, tuttavia se ciò veniva esposto nei confronti di colui che si parava dinnanzi ad egli, ovvero il famosissimo Gamabunta, capo indiscusso dei rospi, allora poteva stare pur certo che sarebbe finita alle mani.
    Con aria decisamente seccata ed irritata, Gamabunta, in tutta la sua magnificenza, si posizionò sulle zampe posteriori afferrando la sua gigantesca arma con la zampa anteriore destra. Guardandolo dritto negli occhi, mostrando ancora una volta quanto fosse burbero e pieno di se, disse con tono roco ed irato.

    Brutto moccioso che non sei altro, mi vorresti dire che non ti sembra evidente chi io sia?
    Il mio nome è Gamaunta, signore indiscusso dei rospi!


    Concluse la sua presentazione finendo per menare un semplice fendente di spada parallelo al terreno in direzione del giovane. Semplice per modo di dire visto che a causa della grandezza dell'arma avrebbe finito per falciare una cospicua quantità di vegetazione davanti a lui; se non fare letteralmente a metà Aokiji se non avesse reagito in maniera opportuna a quell'attacco.
    Bon, difenditi come meglio credi e, se vuoi, puoi anche passare all'attacco. Ovviamente non si tratta di un vero e proprio scontro, tuttavia non essere autoconclusivo ;)
     
    .
  5. Darker
        Like  
     
    .

    User deleted


    Chinò il capo fino al suolo per cercare di carpire il più possibile da quella pergamena, anche se era difficile per uno della sua stazza riuscire a leggere disegni talmente piccoli e dettagliati quali potevano essere quelli di una mappa.
    Accertatosi che avevo detto il vero prese l'oggetto e lo gettò nella sua pipa, carbonizzandolo in men che non si dica.
    Teach non l'avrebbe presa bene ma, purtroppo, era andata così, se ne sarebbe fatto una ragione.
    Poco dopo tornò a guardarmi e ad ascoltare quello che avevo da dirgli.
    Dal suo sguardo direi che ero riuscito nel mio intento, più che irritato direi proprio che ero riuscito a farlo incazzare, e di brutto anche!
    Afferra la sua enorme arma, si impunta con le zampe davanti a me scuotendo il terreno talmente era pesante, ed inizia il suo attacco.

    * Brutto moccioso che non sei altro, mi vorresti dire che non ti sembra evidente chi io sia? Il mio nome è Gamabunta, signore indiscusso dei rospi! *

    * Ah bene, quindi è con te che devo parlare. *

    Sorrido beffardo, giusto qualche secondo, il tempo di rendermi conto che aveva preso la cosa sul serio, forse anche un po' troppo.
    Porta un fendente in orizzontale, perfettamente parallelo al terreno, tranciando di netto qualsiasi pianta o roccia si frapponga tra l'arma e me.
    Il colpo si avvicina pericolosamente, dovevo reagire in fretta se non volevo essere tagliato a metà.
    Inizio a concentrare il chakra, l'aria tutto in torno a noi diventa gelida e una leggera nebbiolina fa la sua comparsa in scena accompagnata da qualche fiocco di neve.
    Sotto i miei piedi prende forma uno specchio di ghiaccio che avrebbe avuto il compito di inghiottirmi e farmi scomparire giusto in tempo per salvarmi la pelle.
    Sarei sbucato proprio sopra la sua testa: la porta dimensionale che avevo deciso di creare infatti si apriva sotto la mia posizione e portava sopra il suo enorme capo, in modo tale da atterrarci su.
    Se tutto fosse andato secondo i piani mi sarei ritrovato seduto, a gambe incrociate, più o meno a pochi centimetri di distanza dal suo naso.

    aokiji



    La spada intanto, non avendo trovato il suo bersaglio, andava fermata altrimenti avrebbe continuato imperterrita il suo viaggio distruggendo l'area circostante.
    Non sarebbe stato facile, schivarla era un conto ma fermarla era tutt'altra storia data la potenza sprigionata dal Re dei rospi. Dovevo metterci impegno se volevo riuscirci.
    Impasto il chakra, concentro le particelle d'acqua presenti nell'aria per cercare di creare quattro enormi mani di ghiaccio distanti più o meno un metro e mezzo l'una dall'altra, il loro scopo era presto detto: col palmo aperto avrebbero atteso l'arrivo della lama, durante l'impatto si sarebbero chiuse pronte a fermare l'attacco o, quantomeno, rallentarlo il tanto che bastava a fare in modo che l'offensiva terminasse.
    Una volta fatto ciò, calmatesi le acque, avrei ripreso la parola.

    * Scusa la mia scortesia, non so farci con le parole. *

    Rilascio l'energia nell'aria in modo che la temperatura torni al suo stato originale, io ero più che abituato al freddo ma in questo momento volevo che il rospone fosse a suo agio.
    Ah, già che c'ero, spicco un salto e scendo dalla sua faccia, parlargli da li non era comodo e, non avendo chiesto il suo permesso, magari era un'altra delle cose che poteva irritarlo.
    Atterro ad una decina di metri da lui grazie all'ausilio del chakra, riprendo a parlare senza formalizzarmi troppo e dandogli del tu: mi sembrava tipo che badava alla sostanza e non alla forma e dargli del lei poteva portare più a farmi sembrare un lecchino che non un tipo educato.
    Almeno questa era la sensazione che avevo avuto, potevo anche sbagliarmi.

    * Tornando alla mia richiesta di prima ti chiedo se sarebbe possibile stipulare un patto di sangue coi rospi. Sarei onorato di mettermi a servizio vostro e combattere al suo fianco in futuro. *


    Ho descritto gli eventi come il mio pg sperava che andassero, puoi modificare l'esito a tuo piacimento come fosse un arbitraggio vero e proprio :sisi:
     
    .
  6. Kote
        Like  
     
    .

    User deleted


    Un sorriso beffardo si dipinse sul viso del giovane utilizzatore della rinomata Arte del Ghiaccio, lo Hyoton, di cui per altro decise di darne una bella dimostrazione all'irato rospone. Creando un paio di specchi di ghiaccio, precisamente uno sotto i suoi piedi ed un'altro a qualche metro sopra la testa del signore dei rospi, riuscì a sfruttare questi per schivare il fendente dell'anfibio e portarsi sopra alla sua nuca.
    Seduto a gambe incrociate, con una certa spavalderia mista ad un'aria alquanto rilassata, come se ciò che aveva fatto per lui fosse un qualcosa da semplice routine quotidiana, decise di non fermarsi qui, ma dare maggior sfoggio delle sue qualità provando a bloccare l'arma di Gamabunta che, non incontrando il suo obiettivo, per forza di cose continuò il suo percorso abbattendo tutto quello che trovava sul suo cammino.
    Per questo, avvalendosi nuovamente delle sue doti innate, materializzò delle grosse mani di ghiaccio talmente dure e resistenti da riuscire a bloccare l'avanzata della lama. La potenza del re dei rospi non era certamente da sottovalutare, di fatto parte delle creazioni di ghiaccio di Aokiji vennero danneggiate dal solido ed affilato acciaio, ma in linea generale il mercenario era riuscito nel suo intento. Il tutto, condito da una sottospecie di nebbiolina mista a nevischio sbucata fuori da nulla, cosa generata senz'altro da quell'essere umano visto che tale condizione climatica non era certamente da attribuirsi al luogo in cui si trovavano.

    Scusa la mia scortesia, non so farci con le parole.

    Concluse, infine, scendendo dal muso di Gamabunta spiccando un poderoso salto e riportando le condizioni climatiche alla normalità.
    Rimasto molto sorpreso dalle capacità mostrate dal giovane avventuriero, Gamabunta non potè che ricredersi sull'impressione che aveva avuto su di lui: non che iniziasse a provare una qualche forma di simpatia nei suoi confronti, ma di certo aveva dimostrato di avere le qualità per richiedere ciò che aveva esposto poco prima.
    Calmandosi un poco afferrò il manico della sua arma con ambedue le zampe anteriori, affinchè, dando sfoggio della sua portentosa potenza, riuscì a liberare la spada intrappolata spaccando le creazioni di ghiaccio.
    Piantandola letteralmente nel terreno come se fosse fatto di semplice burro, mostrò un ghigno divertito in volto non appena, ancora una volta, il suo interlocutore gli riespose il motivo che lo aveva spinto a raggiungere il monte Myōboku.

    Non è da pochi riuscire a schivare la mia lama ed a bloccarne il suo percorso... devo ammettere che non sei niente male, ragazzo!

    Si complimentò con colui che fino a qualche attimo prima lo aveva fatto andare su di giri, unendo al contempo le grosse zampe come a formare una qualche sorta di posizione magica.
    Un'improvvisa una piccola nuvoletta di fumo preannunciò l'apparsa di un grande rotolo davanti ad i piedi del ragazzo, di cui, una volta dato modo ad egli di aprirlo, spiegò la sua utilità.

    Aokiji, hai detto di chiamarti, non è vero? Beh, quel che ho visto mi dimostra che hai le qualità per poter combattere al nostro fianco, per cui procedi pure a scrivere il tuo nome su quella pergamena. Usa il tuo sangue per farlo, tenendo ben presente che per ufficializzare il contratto con la mia specie dovrai anche imprimere le impronte digitali di una tua mano sotto al tuo nome.

    Non lasciandosi sfuggire alcun particolare in modo che Aokiji avesse ben chiara la prassi da seguire. Una volta che il ragazzo avesse fatto quanto richiesto, Gamabunta rilasciò la posizione magica disgiungendo le zampe affinchè, sempre a seguito della stessa nuvoletta di fumo, quel misterioso rotolo scomparisse nello stesso modo in cui era apparso.
    Aokiji aveva, quindi, ottenuto ciò che desiderata, potendosene ritornare a casa, ma ancor prima di poter far questo il suo nuovo alleato decise di porgergli una domanda in modo da levarsi un piccolo pensiero che gli si era annidato nella mente fin da quando lo aveva sentito aprir bocca.

    Levami una curiosità, ma tu sei un ninja o che altro?

    Domanda piuttosto plausibile visto che da quel momento in poi sarebbero stati alleati ed avrebbero condiviso piaceri e dispiaceri sul campo di battaglia.
    Ok, allenamento concluso :asd: non appena avrai postato la conclusione, rispondendo o meno all'ultima domanda di Gamabunta, procedi pure al richiedere l'aggiornamento della scheda. Io mi prendo 30 punti exp
    Spero sia stato di tuo gradimento :D
     
    .
  7. Darker
        Like  
     
    .

    User deleted


    Tutto come previsto: riesco a schivare il colpo portato dal grande Gamabunta e, con non poche difficoltà, le mie mani di ghiaccio afferravano la sua katana spegnendo, di fatto, le sorti del mini-scontro.
    Dopo le mie parole, inoltre, sembrava essersi finalmente calmato, buon segno.
    Scendo dalla sua testa ed intanto lui, con un poderoso movimento delle zampe anteriori, libera la sua arma dalla presa del mio jutsu mandandolo in frantumi e, nel frattempo, ascoltava la mia richiesta.
    Osservo i pezzetti di ghiaccio luccicanti librarsi nell'aria, tutto dura giusto qualche secondo, il tempo che servì al sole per scioglierli in comune acqua.
    Dall'altra parte la lunga lama veniva infilzata nel terreno a qualche passo da me: l'onda d'urto generata per poco non mi sbalzava via, era solo grazie alla concentrazione del chakra nei piedi che ero riuscito a rimanere al mio posto.
    Intanto il re dei rospi ghignava soddisfatto, compiaciuto da quanto era appena successo.

    * Non è da pochi riuscire a schivare la mia lama ed a bloccarne il suo percorso... devo ammettere che non sei niente male, ragazzo! *

    Si complimenta con me e torna ad aspirare dalla lunga pipa.
    Con le mani libere inizia a comporre dei sigilli, non credo si stesse preparando ad una nuova offensiva e resto quindi li a guardare incuriosito.
    Una nuvola di fumo lo nasconde per qualche secondo per poi rivelare cosa stava facendo: aveva evocato un enorme rotolo che impugnava nelle zampe.
    Lascia che si srotoli fino al suolo mostrandomi il suo contenuto e cioè un insieme di nomi ed impronte impresse col sangue.
    Mi spiega che, per potermi alleare con lui e gli altri rospi, non dovevo far altro che imprimere, come per chi era stato qui prima di me, il mio nome col sangue e lasciare impresso il segno delle mie dita.
    Bene, detto-fatto: con uno spillo di ghiaccio evocato estraendo l'acqua dall'aria mi pungo i polpastrelli della mano destra affinché sgorgasse il sangue necessario per l'operazione.
    Dapprima incido il mio nome poi imprimo i segni univoci delle mie dita.
    Potevo ora vantarmi di essere alleato con una creatura dalla potenza di Gamabunta, davvero niente male.
    Poco dopo il rotolo scomparve e il rospo riprese a parlarmi.

    * Levami una curiosità, ma tu sei un ninja o che altro? *

    Domanda legittima, aveva capito che non ero uno shinobi ma allo stesso tempo, non essendomi presentato con nessun titolo, non aveva idea di che ruolo avessi nella società.
    A dire il vero però nemmeno io sapevo bene come definirmi: non ero un mukenin in quanto non agivo contro i villaggi, o per lo meno non lo avevo mai fatto, e non ero un ninja perché non riconosciuto come tale dal resto del mondo.
    Facevo parte di un gruppo di mercenari ma allo stesso tempo ancora non potevo definirmi tale in quanto non lavoravo per terzi in cambio di denaro ma solo agli ordini di Teach.

    * Bella domanda. Non so come definirmi...diciamo solo che sono un uomo libero. Comunque sia avrei un'altra richiesta da porti. Prima di tornare a casa posso restare qui ad allenarmi? In questo luogo sarei più libero e tranquillo di fare ciò che voglio rendendo gli allenamenti più proficui. *

    Con un cenno del capo mi diede il suo permesso e poi si allontanò, lasciandomi solo.
    Restando qui per qualche altra settimana avrei potuto sviluppare al meglio la mia innata avendo inoltre la possibilità di conoscere tutti i rospi che abitavano il Monte.
    Sarebbe stata l'occasione perfetta per stringere il legame con loro e diventare più forte.
    Bene, meglio non perder tempo, che gli allenamenti abbiano inizio!


    Non mi sono dilungato troppo, giusto il necessario per finire l'evento e prepararmi a prendere le mie prime tecniche personali nella prossima pq. :si2:
     
    .
6 replies since 27/5/2015, 11:55   179 views
  Share  
.