la cura contro la tossina

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  1. Ino San
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    narrato
    pensato
    parlato
    la vera Sayuri
    altri

    era appena finito l'allenamento tra Sayuri e Koda, il sole era tornato a splendere e gli uccelli stavano fischiettando quando tutto di un tratto un ragazzo entrò in clinica, era Koda e aveva tra le braccia Sayuri. Sapeva che non aveva molto tempo, quindi implorava l'aiuto di qualche medico quando di un colpo un signore, abbastanza giovane indossando un camice prese in braccio Sayuri e la posò sul lettino.

    adesso mi spiegherai tutto con calma

    intanto Sayuri stava malissimo, sentiva tutto il corpo bruciare, aveva il volta stomaco e la sua testa stava scoppiando, il veleno faceva talmente male che Sayuri perse i sensi

    dove sono

    si ritrovò in un bosco, vide varietà di animali che non aveva mai visto

    eccoti qua, ti stavo aspettando

    difronte a Sayuri c'era una ragazza uguale a lei, solo con una scritta in testa "forza" era scritto in giapponese

    dove sono... e tu chi sei?

    la ragazza la guardò incuriosita

    ah già le presentazioni, beh io sono te... o meglio quello che vuoi essere, una ragazza forte, impavida e questo è dove scappi quando hai paura... la tua immaginazione

    Sayuri si guardò intorno...

    e come sono finita qui?

    la ragazza scoppiò a ridere...

    non ti ricordi? stavi combattendo quando sei stata avvelenata da Koda e poi hai perso i sensi

    la ragazza guardò la faccia stupita di Sayuri

    wow... non ti ricordi veramente... tranquilla non sei morta, ti ha preso in braccio e ti ha portato in clinica, stai scialla...

    Sayuri guardò meglio la ragazza

    stai scialla a me non lo dici...

    l'altra ragazza la guardò e iniziò a ridere di nuovo

    scusami principessa...

    intanto il medici stavano curando Sauri che era ancora in dolore

    stamina 250/250
    resistenza 50/50

    descrizione fisica: avvelenata, svenuta e in dolore
    descrizione psicologico: in comunicazione con il vero Sayuri
     
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  2. Shapechanger
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    Era una delle rare giornate in cui mi stavo concentrando sul mio lavoro all'ospedale ninja di Konoha. Solitamente ero impegnato in varie missioni, ma oggi non era così e quindi avevo deciso di passare la mia giornata a curare gente. Era sempre bello vedere qualcuno migliorare e ringraziarti. Ripagava quasi gli sforzi fatti fino ad allora. Comunque, non avevo tempo di rilassarmi. Avevo appena finito di dare un'occhiata a un paziente con una frattura alla gamba quando un'infermiera mi portò un nuovo caso.

    Mmm... avvelenamento, eh? Di che tipo di sostanza?

    Non lo sappiamo ancora. Mi rispose la donna con un inchino di scuse. I test arriveranno a breve. A quanto pare, si stava allenando con un ragazzo, prima di venire portata qui.

    Veleno ninja. Feci per ridare i moduli all'infermiera. Mi spiace, non posso aiutare più di tanto. Non conosco la tecnica per estrarre i veleni dal corpo. Dovrete trovare qualcun'altro.

    La donna mi fissò disperata. Abbiamo già cercato altri dottori che potessero estrarle il veleno. Non c'è nessuno di qualificato tranne lei.

    A parte la strana sensazione di sentirmi dare del lei, quello a cui pensai è che era veramente una situazione improbabile. Con tutti i ninja medici dell'ospedale, il più qualificato ero io, che nemmeno conoscevo la tecnica corretta per estrarre la tossina dal corpo della ragazza. Beh, pazienza. Voleva dire che avrei dovuto tentare un'altra strada.

    Speriamo che sia un veleno noto. Dissi, ritraendo il braccio con i fascicoli. Non vedo perchè non dovrebbe esserlo, ma speriamo lo stesso.

    L'infermiera annuì e mi venne dietro, troppo sollevata per dire qualcosa. Mi affrettai a raggiungere la stanza in questione e trovai la ragazza a letto. Non aveva una bella cera. Le appoggia la mano sulla fronte.

    Scotta.

    Anche il resto del corpo pareva scottare. E sudare. E anche contrarsi come in preda a spasmi di dolore. Un veleno fastidiosamente generico. Quelli erano sintomi abbastanza comuni. Non sarebbe stato semplicissimo trovare un antidoto, senza le analisi. E somministrane a caso era una pessima idea. Gli effetti potevano essere disastrosi.

    Quando arriveranno le analisi?

    Tra poco. Forse una decina di minuti.

    Io annuì, soddisfatto. Eccellente. Per adesso cerchiamo di alleviare i sintomi. Non credo che morirà a causa del veleno in così poco tempo, ma meglio non rischiare.

    Mi chinai sulla ragazza cercando vedere se era cosciente. Non sembrava, ma succedeva spesso. Feci uno sforzo per ricordarmi il suo nome.

    Sayuri? Mi senti? Devi dirmi cosa stai sentendo. Dove ti fa male? Hai caldo? Freddo? Nausea?

    Senza quelle informazioni era impossibile alleviarle i sintomi. Non che potessi comunque fare molto. Un antidolorifico leggero, una benda inzuppata sulla fronte, qualcosa per metterle a posto lo stomaco. Questo era solo per poco tempo, e per evitare che il corpo collassasse. Con l'antidoto, sarebbe stata meglio... anche se probabilmente per un paio di giorni non se ne sarebbe potuta andare.
     
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1 replies since 18/4/2015, 12:44   74 views
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