Candelabracadabra è tornato!

Max 3 genin

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    La situazione era decisamente strana, ma non riuscivo a smettere di tenere quel sorrisetto in faccia. Troppo buffo vedere come quei cucciaini ci svolazzavano davanti e come quelle tazzine si riempivano da sole. Non sapevo, non avevo idea di come quella donna, se così si potesse definire facesse. Ma era divertente, tutto sommato!
    Ed a quanto pare non aveva nemmeno nulla di alcoolico con il quale correggere il latte: disdetta!
    Allungai la mano verso la mia tasca destra e ne tirai fuori la mia insostituibile fiaschetta di rhum. Già il solo odore che veniva fuori dalla bottiglia mi fece socchiudere gli occhi e sorridere ancora di più. Inutile dire come non potessi farne a meno. Ne versai un pochettino nel latte proprio mentre lo zucchero scendeva e si mescolava per magia. Stavo cominciando ad adorare quella situazione.

    Non so perché il saggio mandi così tanta gente, ma a quanto pare non conosce l’effettiva verità. Qui siamo in un territorio di bracconieri e selvaggi sciacalli, mio marito dovrebbe essere solo l’ultimo dei problemi di Shaddar. Ma forse è la diversità delle razze che crea problemi al vecchio saggio, forse non sopporta chi non ha problemi di schiena come lui ahahah

    Khkhkhkh. Ma non so, cioè, non sembra ci sia nulla di pericoloso qui... e tu sembri così tanto gentile! E' vero che l'abito non fa il monaco, ma questo latte è davvero buono! Vero Koda?

    Domandai al mio compagno mentre continuavo a ridere come un imbecille.
    Incrociai un attimo le gambe su quella sedia e feci scendere il busto verso il basso: ah, il relax. A quanto pare quella missione si stava rivelando più rilassante e tranquilla di quanto potesse sembrare. Mi piaceva, e neanche poco. Sorseggiai con gusto il mio latte corretto per qualche minuto, chiacchierando allegramente con la stramba donna e con il mio compagno. Finito il latte mi attaccai alla fiaschetta, anche se qualcosa ci interruppe.

    Hm..?

    CANDELABRACADABRA, VOGLIAMO CANDELABRACADABRA!

    Marie, siamo stanchi di dover subire le rappresaglie di tuo marito! Il nostro raccolto è andato perso in una sola ora, bruciato da quel losco individuo! Tutto Marie, ma non questo, moriremo di fame se tuo marito continuerà a bruciare il nostro raccolto!

    Mio marito non brucerebbe mai i vostri campi, non ne avrebbe la motivazione! Vi state sbagliando, non è stata colpa sua!

    Sta zitta, tu lo stai solo coprendo! Dicci dov’è!

    La donna volò davanti a noi e finì proprio in corrispondenza di una finestra che dava davanti al castello. Il suo viso era preoccupato, e quando una donzella è in difficoltà... ci pensa il nostro Ban! Va bene, forse dovevo smetterla di parlare di me in terza persona, era anche alquanto ridicolo solo nella mia mente.
    Staccai le labbra dalla fiaschetta con un leggero fastidio, riponendola nella tasca ed alzandomi rapidamente dalla sedia per cercare di raggiungere la donna. E poi fu il putiferio.
    Per poco una pietra non mi colpì in pieno dopo aver spaccato la vetrata: frammenti e schegge cominciarono a cadere sul terreno dalle finestre distrutte, mentre le voci dei cittadini aizzati contro il palazzo crescevano di intensità. Mi morsi il labbro sinistro nel vedere quei golem attaccare la gente, anche se non arrivarono nemmeno al loro obiettivo.
    A quanto pare il vecchio Shaddar poteva benissimo svolgere certe commissioni da solo, perchè aveva fatto venire noi qua per poi sacrificarci come agnelli?

    SHADDAR CHE DIAVOLO FAI?! CI SIAMO IO E KODA QUA! SE BRUCI IL PALAZZO MORIREMO SOLO NOI DUE, VECCHIO RINCOGLIONITO!


    Cercai di urlare con tutto il fiato che avevo in petto, anche se le fiamme lambirono rapidamente il tappeto, rendendo impossibile un lungo ragionamento sul da farsi. Perchè ogni volta le situazioni si dovevano complicare così? Dannati vecchi!

    Perchè ci hai mandato qui per poi venire con tutto il villaggio?! HAI QUALCOSA DA NASCONDERE, VECCHIO SHADDAR?! NON E' CHE STAI USANDO CANDELABRASABRABRA PER NASCONDERE QUALCOSA?! SHADDAR PORCA MISERIA RISPONDI, OPPURE DOVRAI FARLO DAVANTI AL TRIBUNALE DELLA KUSAKAGE!

    Cominciai a sparare dalla bocca le prime puttanate che mi venivano in mente, mentre le tempie pulsavano all'inverosimile e la mascella mi si contraeva dal nervosismo. Com'era possibile che il vecchio avesse deciso di agire in così poco tempo? E perchè proprio dopo che loro erano entrati lì dentro?
    C'erano troppe cose non chiare, e la prima era dove fosse Candelacadabra, mentre l'altra erano le azioni del vecchio.
    Non mi presi nemmeno un istante per pensare e partì per proteggere prima di tutto le nostre vite. Nonostante lo sforzo di rimanere lucido, provai a condensare una modesta quantità di chakra liquido e bagnato nei palmi delle mani. Mi sarei mosso velocemente, sperando che tutto fosse andato per il meglio. Sentivo l'adrenalina darmi alla testa, quelle voci che quasi scomparivano sotto lo scoppiettare del fuoco.
    La mia intenzione era quella di tirare due manate al tappeto per inumidirlo completamente grazie al chakra acquatico, almeno la gran parte del fuoco si sarebbe potuto estinguere, limitando l'incendio a quelle tende. Ma non poteva bastare, decisamente no.

    Perchè ci attaccate?! Ci avete mandato voi qua a cercare Candelacosobrabra! E lui non è qui, dannazione!! C'è solo la signorina! MA QUALCUNO MI SENTE?!


    La confusione nella mia testa cresceva in maniera direttamente proporzionale all'adrenalina nel sangue.
    Se c'era una cosa che odiavo era la violenza insensata, e qualcuno aveva da imparare che con le cattive non si andava da nessuna parte se prima non ci fosse stato un dialogo.
    Provai a scattare in direzione dei quattro uomini, sforzando le gambe al massimo e provando a raggiungerli. Se fossi riuscito nel mio intento, comunque, avrei provato ad abbassarmi il più velocemente possibile per colpire all'altezza del femore il primo tizio a sinistra. La mia intenzione era chiara: volevo che si scontrassero l'uno con l'altro per mettere KO il maggior numero possibile di loro. Avrei cercato di ripetere la stessa operazione dopo, ma questa volta provando a spazzare le caviglie dei due tizi più a destra con un movimento circolare del ginocchio.

    Koda aiutami! Tu signorina... Ti prego aiutaci! *coff coff* DANNATO FUMO! NON E' NEMMENO DI QUELLO BUONO! *coff coff*

    Non potevo dire di avere sotto controllo la situazione, perchè c'erano troppe incognite.
    Eppure avevo imparato ad avere un po' più controllo delle situazioni difficili, seppur mi risultasse complicato dire cose intelligenti. Ma quella era una cosa di sempre, quindi non ci facevo nemmeno più caso. Il detto lo diceva: scemo una volta, scemo per sempre.
    O forse non era un detto?
    Sì, ho cambiato tempo e persona di scrittura, e vorrò pareri alla fine della missione :tada!:

    R: 300-5-5-2: 288
    S: 200
    A&J: Immissione Suiton in entrambe le mani (Supporto)
    Primo Colpo con mano Sinistra sul tappeto (+ Suiton)
    Secondo Colpo con mano Destra sul tappeto (+Suiton)
    Raffica della Foglia (Come descritto nel post)
    Raffica della Foglia (Come descritto nel post)
     
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    Perchè ci hai mandato qui per poi venire con tutto il villaggio?! HAI QUALCOSA DA NASCONDERE, VECCHIO SHADDAR?! NON E' CHE STAI USANDO CANDELABRASABRABRA PER NASCONDERE QUALCOSA?! SHADDAR PORCA MISERIA RISPONDI, OPPURE DOVRAI FARLO DAVANTI AL TRIBUNALE DELLA KUSAKAGE!

    Sei tardo ragazzo? Non hai sentito le mie parole? Candelabracadabra ha bruciato i nostri campi in un istante e lui è l’unico con quella capacità. A questo non hai pensato però? Cosa dovrebbe mangiare la nostra popolazione ora? Praticamente nulla, ma questo alla tua tenera Kusakage non interessa.

    Tuonò imperioso, la mano scheletrica ben salda attorno al suo bastone legnoso allungato verso il Genin. Il ragazzo applicò uno stratagemma facilissimo, irradiando con il tappeto con l’acqua quel tanto da rallentare la violenza delle fiamme. Queste infatti si arrestarono per qualche attimo, ma la loro violenza era troppo grande per poter essere arrestata totalmente. Riuscendo comunque a prendere tempo potè badare ai quattro uomini, furono delle mosse sgraziate le sue ma abbastanza azzeccate contro quattro semplici contadini. Però…

    *POOOM*

    Un quinto, entrato forse durante il trambusto, colpì di sorpresa il ragazzo con un sasso. Un sasso di medie dimensioni lanciato da una breve distanza che colpì il viso del giovane all’altezza della tempia. Altri entrarono poco dopo, usando le loro fiaccole per incrementare il potenziale del fuoco. Tutto ciò che Ban aveva fatto era stato inutile e per di più gli stessi uomini buttati giù prima, seppur barcollanti, si stavano pian piano riprendendo.

    RAGAZZI… è inutile. Uscite via di lì, scappate fuori o morirete!

    Il grido disperato di Marie era più forte del suo stesso potere. Cercava disperatamente di proteggere la sua dimora, di salvare l’unico posto in cui si sentiva sicura assieme al suo compagno, che a quanto pare era l’unico che pareva davvero riuscire a comprenderla per il suo aspetto. E lei era capace di comprendere lui che per ovvi motivi non poteva avere sembianze umane.
    Il castello fu totalmente preso d’assalto in poco tempo, le finestre furono frantumate in successione e il fumo era sempre più denso e nero. Tutti parevano impazziti in poco tempo per nessun motivo apparente ed era la cosa più strana. Che Candelabracadabra avesse davvero distrutto il loro raccolto per pazzia accendendo il fuoco della ribellione? Era impossibile, sua moglie continuava a negare. Ma allora cosa stava succedendo? Tutto imperversava nel caos e ormai le probabilità di morire erano del 99%, visti tutti i nemici entrati nel castello e il livello mostruoso delle fiamme, senonché…

    POLTEGEIST DEL FUOCO.




    Tutte le fiamme sulle fiaccole si distaccarono dai paletti di legno, fondendosi in un'unica sfera che scomparve nel nulla. I rivoltosi si guardarono intorno e poi seguirono lo sguardo di Shaddar, imbambolandosi su un unico punto.

    PRIVAZIONE DEL FUOCO



    Avvenne la stessa cosa con le fiamme del castello, nello stesso identico modo ma in un tempo più prolungato. Marie unì le mani in segno di “preghiera” e finalmente tornò a sorridere.

    Marie, stai bene? Ho tardato, mi dispiace.
    E’ CANDELABRACADABRA! PRENDETELO.

    Shaddar e il popolo erano davvero presi dall’odio più totale, un odio che aveva accecato le loro menti.
    La creatura si allontanò nuovamente da Marie per attirare l’attenzione su di sé, ma non disse nulla. Sapeva che c’era qualcosa di strano in quel comportamento, non lo giustificava di certo ma era sicuramente convinto che ci fosse qualcosa sotto.
    Quel gesto dovette far riflettere Ban. Cosa poteva fare lui, nel mentre?

    Shaddar, hai dimenticato il patto tra me e tuo padre? Mi ritieni davvero l’artefice di quegli omicidi e della distruzione dei tuoi campi? Se è così, mi dispiace molto. Ma non posso permettere che questa insensata pazzia distrugga la mia casa. IO sono l’unico simbolo della paura qui, e non permetterò a nessun manipolatore di abbattere ciò che rappresento! Ninja di Kusa, sei saltato subito alle conclusioni, dovresti guardare meglio la situazione.

    Una frase più che sufficiente a far capire a Ban cosa fare e come stavano le cose.
     
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    La situazione era confusa, più di quanto io potessi immaginare. Ci eravamo trovati in un casino più grosso di noi, e adesso dovevamo pure risolverlo.
    Ma il mio corpo non poteva star fermo, avevo agito e dovevo continuare, non potevo mica fermarmi. Le parole di Shaddar servirono comunque solamente a confondermi ancora di più le idee. Non sapevo più cosa fare, chi ascoltare o dove andare. Ed il calore in quel posto aumentava sempre di più, quasi a far diventare tutta la costruzione soffocante ed invivibile per noi persone polmoni-dotate.

    Sei tardo ragazzo? Non hai sentito le mie parole? Candelabracadabra ha bruciato i nostri campi in un istante e lui è l’unico con quella capacità. A questo non hai pensato però? Cosa dovrebbe mangiare la nostra popolazione ora? Praticamente nulla, ma questo alla tua tenera Kusakage non interessa.

    Mi spieghi allora perchè ci hai mandati qua per poi attaccare il castello?! Mi sa che qua quello tardo sei tu!
    Potevi fartelo da solo al posto di bruciare le persone alle quali commissioni il tuo fottuto incarico!


    Urlai contro il tizio, ma a quanto pare le parole sembravano essere completamente inutili contro una folla infoiata di contadini senza cibo. Io fortunatamente riuscii ad abbattere i quattro tizi che ci avevano attaccato, anche se il mio compagno sembrava essere fin troppo debole anche solo per aiutarmi. Dovevo sforzarmi al massimo, per lui e per Marie.
    Non sapevo esattamente il perché, ma mi fidavo di lei, non potevo pensare che stesse mentendo.
    Mentre mi rialzavo, comunque, sentii qualcosa colpire forte la mia testa e per un secondo non vidi più nulla.
    Un leggerissimo senso di intorpidimento invase tutto quanto il mio corpo per qualche istante, almeno fino a quando un rivolo di sangue non cominciò a colarmi lungo il corpo ed il suo solleticare mi riportò alla realtà. Pressai qualche secondo con la mano sulla ferita: era sporca di sangue, ma non sembrava essere nulla di profondo. Fu in quel momento che mi vennero in mente le parole del sensei: l'acqua era la soluzione.
    Riportai la mano sul punto colpito dall'uomo appena entrato e provai a concentrarmi un pochino, giusto quel pochino che bastasse per incanalare del chakra acquatico nel palmo e trasferirlo sulla pelle abrasa. Insomma, nulla di che, ma almeno speravo non avrebbe fatto infezione.

    Ks... FERMATEVI! Vi prego!

    Urlai verso gli uomini ripresisi dallo sgambetto: ero disperato, non avevo idea di come agire. Non volevo far loro del male, ma non volevo nemmeno rimanerci secco. Possibile che non ci fosse una schifosissima soluzione in tutto quel fumoso castello? Il mio sguardo si posò istintivamente sulla povera donna fantasma: sembrava quasi essere messa peggio di noi, ma almeno lei non rischiava di crepare.

    RAGAZZI… è inutile. Uscite via di lì, scappate fuori o morirete!

    NO! Ho detto che avrei aiutato e lo farò! Un uomo mantiene sempre la sua parola, a costo della vita! Non sono diventato un ninja per fuggire!

    Detto questo cercai di reagire il più velocemente possibile e mi voltai verso il mio compagno di missione. Ci misi un po' per accorgermi ch'era svenuto: non potevo lasciarlo lì, non l'avrei mai fatto. Mi abbassai rapidamente, cercando di rialzarlo e portando il suo braccio sulla mia spalla. Urlavo di star sveglio e non addormentarsi, tutto quel fumo poteva essere letale.
    Ormai non si capiva più nulla: oggetti volavano a destra e manca, il fumo mi oscurava la vista e penetrava le narici con una violenza inaudita. Tutto quel fuoco aveva alzato il calore del posto ed io sudavo, ero bagnato all'inverosimile di sudore.
    Avevo anche paura, c'era da ammetterlo, ma non potevo fermarmi, dovevo almeno salvare il mio compagno: cercai il più rapidamente possibile di raggiungere la porta, provando ad evitare tutti quegli uomini che nella confusione più totale avevano assaltato il castello. Ad ogni passo mi sentivo mancare l'aria, non avevo più forze. Gli occhi lacrimavano, i miei polmoni imploravano pietà.

    POLTEGEIST DEL FUOCO.
    PRIVAZIONE DEL FUOCO


    Fu un secondo: un'ombra velocissima schizzò davanti a me ed all'altro Genin ed una grossa palla di fuoco e fumo andò a condensarsi al centro della stanza, assorbendo completamente tutto quello che lambiva le pareti e la tappezzeria.
    In un istante tutto tornò come prima ed il fuoco fu come inghiottito dall'aria. Mi concessi un respiro profondo. L'aria finalmente arrivava di nuovo ai polmoni. Ero vivo, e soprattutto non avevo più catrame nel naso e nelle vie respiratorie, anche se ogni tanto continuavo a tossire per un pizzicore leggero alla coda.
    Il ragazzo era svenuto, ma fortunatamente respirava ancora, così mi concessi qualche secondo per guardare quella stranissima ed inquietante creatura che adesso battibeccava con il vecchio del villaggio e rassicurava la sua donna.

    Marie, stai bene? Ho tardato, mi dispiace.

    E’ CANDELABRACADABRA! PRENDETELO.

    Shaddar, hai dimenticato il patto tra me e tuo padre? Mi ritieni davvero l’artefice di quegli omicidi e della distruzione dei tuoi campi? Se è così, mi dispiace molto. Ma non posso permettere che questa insensata pazzia distrugga la mia casa. IO sono l’unico simbolo della paura qui, e non permetterò a nessun manipolatore di abbattere ciò che rappresento! Ninja di Kusa, sei saltato subito alle conclusioni, dovresti guardare meglio la situazione.

    Trasalii. Si stava rivolgendo a me, ed io me ne stavo lì imbambolato senza fare nulla, con lo sguardo che si alternava fra lui e la folla inferocita.
    Inizialmente non capii cosa volesse dirmi, e solamente quando lanciò uno sguardo a quegli uomini un barlume d'intelligenza attraverso il mio cervello.
    Prima di agire, comunque, mi concessi qualche istante per ammirare quell'immagine ultraterrena: un corpo leggero e scheletrico, composto unicamente da staffe metalliche e... candele, sì, con due grossi occhi luminosi che mi guardavano con serietà.
    Fu un secondo, poggiai lentamente Koda per terra e tornai completamente in piedi, mentre il chakra irradiava la parte superiore della mia testa, gonfiando la nervatura proprio sulle tempie, che lentamente andò a farsi strada verso gli occhi, fino a quando questi non divennero completamente azzurri, chiarissimi come il cielo mattutino irrorato dal sole d'estate.
    Non chiesi all'altro come potesse sapere dei miei occhi, né perchè non avesse parlato esplicitamente: per una volta nella mia vita mi limitai ad eseguire, lanciando un ultimo sguardo a Marie prima di osservare quella calca arrabbiata.
    Improvvisamente il mondo parve capovolgersi in un negativo fotografico nel quale le fiamme vitali di tutte quelle persone erano nitide e... c'era qualcosa da vedere?
    R: 290-???
    S: 190-10-10: 170
    A&J: Chakra Acquatico sulla Ferita dovuta alla Pietra
    Tenere sollevato Koda
    Attivazione Byakugan
     
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    Il pericolo di un castello arrosto era scampato, ma rimaneva ancora quella enorme calca di gente da fermare. Pareva uno tsunami umano pronto ad abbattersi sulla costruzione, gli strumenti da lavoro cozzavano tra lordo mescolando rumori metallici alle urla del popolo.
    Ora che anche Candelabracadabra era arrivato a dar manforte non restava altro da fare che capire il perché di quella baraonda. Il giovane capì, seppur grondante di sangue e mezzo sballottato, che poteva fare qualcosa. In realtà Candelabracadabra non sapeva proprio nulla della sua abilità, ma s’aspettava da un ninja qualcosa da ninja.

    INCANDESCENZA PROTETTIVA



    Tutte le candele della creatura si accesero assieme e uno scudo sferico lo avvolse da tutti gli angoli del suo corpo, una protezione atta più a rendere impossibile la resistenza a quella temperatura. Si parlava di 50°, qualcosa di intollerabile per il corpo umano. Dai bambini alle donne, caddero uno dopo l’altro. Molti rimasero comunque in piedi, seppur non riuscissero minimamente a non soffrire. Digrignavano i denti come cani e iniziarono a levarsi quanti più indumenti possibili. Shaddar non cedeva di un passo, seppur anche lui sembrava essere a disagio.

    Shaddar, faresti meglio a cedere, smettila di resistere e cadi al suolo.
    NO, TACI! DIMMI LA VERITà, DIMMI CHE è STATA COLPA TUA!

    Quasi come se fosse da solo, cercava di sollevare il suo bastone verso la creatura di fiamme ma evidentemente era troppo difficile farlo.
    Ban, che subiva anch’esso l’effetto delle fiamme, dovette comunque continuare a cercare tra il popolo per notare cosa ci fosse realmente di strano ma tra quei corpi non trovò nessuno. Non trovò nessuno tra i presenti perché tutti i presenti essenzialmente avevano ceduto. Shaddar cadde sulle ginocchia e a stento riuscì ad aggrapparsi al suo oggetto legnoso, le mani gracili che scivolavano verso il basso fino a staccarsi completamente per toccare il terreno. La barriera di fuoco scomparve, si dissipò riassorbita nuovamente da Candelabracadabra. Quel passo fu azzardato.
    Vuoi il fatto della debolezza del Byakugan, vuoi per un attimo di distrazione, un ombra si schiantò senza tregua sulla creatura che venne sbalzata via verso il portale. Uno schianto potente, che non danneggiò l’ingresso ma che stranamente fece del male al “boss”. Era come se Marie e lui avessero una sorta di intangibilità solo all’esterno del loro castello, mentre potevano usare altri poteri al suo interno.

    MI piace, mi piace! Avete fatto un ottimo baccano, le vostre urla erano deliziose. Ma visto che sono un po’ di fretta e mi interessa solo due “persone”, è meglio che mi dia una mossa. Kanashibari!

    Dietro tutto quel baccano apparve l’artefice di ogni problema, un uomo in armatura dalla faccia particolarmente spaventosa. Era appena apparso ma ispirava una paura mostruosa, e quelle parole criptiche furono subito tradotte con i fatti. Voleva paralizzare le sue prede per ucciderle senza intoppi, ma non si curò minimamente del genin, castando quella tecnica su Marie. Troppo veloce per lei. Allungò le mani, le allungò così tanto che quasi parvero dei fili. Invece, ciò che partì dalle braccia del soggetto, erano dei veri e propri spuntoni, due saette rapide scagliate contro Shaddar e Marie. Sollevò l’altra mano, e nello stesso e identico modo decise di mirare anche a Ban, seppur non fosse minimamente interessato al ragazzo di Kusa ma cercasse solo di evitare di fallire. Era una mossa troppo facile, ma calcolando i tempi non c’era da perdere tempo. Gli spuntoni erano tre, poteva evitare il proprio e salvare la donna, ma data l’imprevedibilità dell’uomo sicuramente sarebbe stato colto di sorpresa. E poi bisognava decidere chi salvare tra i due: un uomo manipolato o una donna gentile e senza colpe? Una decisione difficile.


    Ricevi 25 danni per il calore di Candelabracadabra
    Tutti sono svenuti, il tizio è al tuo stesso livello in fatto di statistiche ma mi annoiava non metterti contro qualcuno :asd:
    Scegli se salvare la tua pelle, quella del vecchio o quella di Marie. O tutte le cose (una sicuramente andrà a segno, quindi scegli bene :si2:)
     
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    Eppure nemmeno in quel mondo in negativo riuscivo a scorgere realmente qualcosa di insolito: vuoi perchè fossi alle prima armi od altro, ma non riuscivo a vedere o percepire minimamente nulla che non fosse nella norma. Ormai Koda non poteva più essermi d'aiuto ed era completamnte svenuto, ero rimasto da solo al centro, fra due fazioni avversarie. Non sapevo chi avesse ragione, era una situazione troppo complessa.
    Sentii improvvisamente urlare candelacadabra e mi voltai verso di lui, osservando quasi con tachicardia crescente quelle candele che si accendevano una dietro d'altra. Una leggerissima luce si diffuse in quel luogo e poi... boom. Ci fu un'esplosione chiarissima proveniente proprio dal possessore di quel castello.
    La temperatura intorno a tutti noi si alzò terribilmente, tanto che in pochissimo tempo cominciai a sudare. Le mie guance divennero rosse in un istante, eppure riuscivo a sopportare il tutto con un po' di sforzi.
    La situazione per il popolo del villaggio, invece, era totalmente diversa: cadevano come foglie, come se quell'ondata li prosciugasse da qualsiasi energia vitale. L'unico a resistere era Shaddar, anche se dai suoi occhi si potevano notare segni di cedimento. Alla fine cadde anche lui, scivolando per terra privo di forze mentre la barriera infuocata si ritirava verso il suo evocatore.

    *anf* Che stai facendo Candela Brasata..? *anf*

    Ma non feci nemmeno in tempo a concludere la domanda, ahimè, che con una violenta velocità un ammasso di chakra, un'ombra rapidissima si abbatté su Candelacalabra, schiantandosi insieme a lui sul grosso portone e facendo un casino immenso. Adesso ero ancora più confuso di prima. Shaddar era a terra, non poteva essere lui.
    Quando quel grosso polverone si fu dissipato davanti a noi comparve una strana figura.
    Non avevo bisogno del Byakugan per capire che non fosse un semplice uomo. Era totalmente scuro, con una faccia che non aveva nulla di umano ed una strana armatura che gli copriva tutto quanto il corpo. Mi fece venire la pelle d'oca. Un brivido freddo percorse la mia colonna vertebrale e culminò nelle ginocchia. Esitai leggermente, anche se non potevo permettermelo.

    MI piace, mi piace! Avete fatto un ottimo baccano, le vostre urla erano deliziose. Ma visto che sono un po’ di fretta e mi interessa solo due “persone”, è meglio che mi dia una mossa. Kanashibari!

    E tu chi altro sei? Questa questione è più complicata di quanto pensassi! E perché sei vestito come un fesso?!

    E, forse non gradendo le mie parole o solo perchè dovesse farlo, allungò le mani in avanti queste cominciarono ad allungarsi verso Marie in maniera innaturale, trasformandosi in spuntoni scuri. Ma ovviamente non si fermò qui la sua offensiva. Dall'altra mano partirono altri spuntoni ancora: alcuni rivolti verso il vecchio ormai incosciente ed alcuni verso di me. Insomma, voleva fare poker.
    Ci pensai qualche istante, ma comunque decisi di agire come ritenevo più giusto. Lanciai uno sguardo triste verso Marie, poi cercai rapidamente di schivare quegli spuntoni per provare a tirare via di lì il povero vecchio Shaddar, ormai allo stremo delle forze. Provai a saltare con tutta la forza che avevo nelle gambe, cercando quindi di raggiungere l'uomo il più velocemente possibile.
    Ma non mi sarei mai arreso così, assolutamente. Se fossi riuscito a mettere in salvo il signore, avrei semplicemente lanciato i miei due Uchiha Shuriken, provando quindi ad intercettare quella potenziale arma mortale che si dirigeva velocissima verso Marie. Spinsi al massimo il mio corpo irrorandolo leggermente di chakra per ottenere le massime potenzialità da esso. Sentivo un leggero formicolio, ma speravo fosse solo un normale effetto.

    MARIE, SPOSTATI DI Lì! CANDELA BRASATA DOVE SEI?!

    MWez9Bd



    R: 290-1-1-1: 287
    S: 170-10-10: 150
    A&J: Schivare Colpo
    Salvare Shaddar
    Luce Intermittente del Corpo (+5 Agilità)
    Lancio 2 Uchiha Shuriken (+10 Riuscita per effetto dell'arma) (per intercettare colpo su Marie, come descritto nel post)
     
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    L’avevo detto fin dall’inizio no? Era impossibile salvare tutti. Era impossibile farlo perché Ban, fondamentalmente non era in grado di farlo. Era troppo debole per contrastare una simile offensiva, e questa sua debolezza poteva derivare proprio dal suo scarso spirito di interesse per quello stile di vita.
    Il suo tentativo di salvare Shaddar e Marie e al tempo stesso salvare sé stesso andò in vano, o meglio funzionò solo in parte. Riuscì nell’impresa di evitare lo spuntone a lui diretto e anche Shaddar, un pelo prima di esser impalato come una braciola venne salvato, ma purtroppo non valse la stessa cosa per Marie. Lo spuntone la raggiunse prima che gli shuriken di Ban riuscissero a deviarne la direzione, non ci misero un attimo prima di penetrare nel suo petto e sbattere alla porta. Chinò il capo a scatti, le mani scivolarono lungo quello spuntone quasi a cercare di strappare la presa dal suo corpo. Provò a divincolarsi, ma nulla, non riuscì a staccarsi da quella trappola mortale. Sull’uscio del castello la donna allungò il braccio tremante verso Ban, in un gesto disperato di aiuto, ma pronunciò solo poche parole smorzate prima di silenziarsi..

    B..an.. Cande.. MANNAGGIA VOLETE AMMAZZARE QUEL COSO?

    Ahah joke. Essendo fuori dal castello, quella mossa non poteva farle praticamente nulla. Lo spuntone rimase impigliato nella porta, una cosa che poteva far ridere chiunque, vista soprattutto la veemenza con cui quel tizio cercava di staccarla dal legno.

    Avete visto no? È lui che ha manipolato il popolo, e scommetto che ha anche bruciato il raccolto. Vero?

    STA ZITTA DONNACCIA! Sono stato io, è vero, hai scoperto l’acqua calda!
    INSOMMA CHE FASTIDIO, MI STAI FACENDO IRRITARE!

    Ban aveva salvato Shaddar e ora poteva far ciò che vuole, anche Candelabracadabra era pronto a collaborare. Il nemico era proprio un fesso però.
     
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    Strinsi fortissimo fra le braccia il vecchietto e cercai di spingere al massimo le mie gambe, riuscendo fortunatamente a salvarlo. Sentii lo spuntone di quel bastardo malformato passarmi a pochissimi centimetri dalla carne. Un brivido freddo mi percorse tutto quanto il corpo, ma fortunatamente riuscii ad atterrare in maniera più o meno decente. O meglio, almeno non mi feci male.
    Purtroppo, però, non tutte le cose andarono per il meglio.
    E' vero, lanciai quei due shuriken verso l'altro spuntone, ma non fui abbastanza veloce.
    Vidi il corpo della donna essere trapassato senza alcuna difficoltà, lei venir sbalzata verso la porta con uno schianto a dir poco pauroso. Questa volta il corpo mi si congelò davvero per qualche istante: rimasi attonito a guardare la scena, con ancora il vecchietto fra le braccia. Non riuscivo a dire una parola, non riuscivo a staccare gli occhi dalla scena, per un momento fui sicuro d'essere morto. Non provai assolutamente nulla, ero come imbalsamato.
    Gli occhi scivolarono lungo la sagoma ormai morente di quella fanciulla assai gentile. La sua testa era ormai presa da spasmi, mentre il suo corpo perdeva lentamente energia, si spegneva, così come la luce azzurrina dei miei occhi, che lentamente ritornarono del loro colore originale, perdendo il loro potere. Fu il suo braccio allungato che fece esplodere qualcosa nel mio petto.
    In un istante si rovesciò su di me il mondo intero. Mi si chiuse lo stomaco e si contrassero le braccia, tanto che fui costretto a poggiare Shaddar per terra per evitare che si facesse male. Mi rialzai lentamente, ma solo per sentirmi ancora peggio. Marie era morta ed era solo colpa mia. Forse non ero abbastanza bravo, o forse quella vita non faceva per me: perchè la gente doveva morire per certe puttanate?

    B..an.. Cande..

    Marie...

    MANNAGGIA VOLETE AMMAZZARE QUEL COSO?


    MA CHE CAZ...

    E detto questo semplicemente lei si scostò da quella punta letale come se nulla fosse, mentre il deficiente con la faccia malformata si ritrovava con il suo spuntone attaccato al legno della porta. Dovevo ammetterlo, quella situazione era passata ad essere da tragica a comica nel giro di qualche secondo. Sorrisi leggermente, ma forse fu solo un rilassamento dovuto al forse stress provato poco prima. Non avrei saputo dirlo.
    Guardai Shaddar e gli altri abitanti inermi al terreno, probabilmente Candelacadabra li aveva tramortiti tutti quanti per evitare che si facessero del male, o forse semplicemente per fare in modo che quel criminale venisse fuori. Non pensavo comunque che sarebbero rimasti svenuti per molto tempo, e speravo seriamente che vedessero quello che stava accadendo.

    Avete visto no? È lui che ha manipolato il popolo, e scommetto che ha anche bruciato il raccolto. Vero?

    STA ZITTA DONNACCIA! Sono stato io, è vero, hai scoperto l’acqua calda!

    INSOMMA CHE FASTIDIO, MI STAI FACENDO IRRITARE!

    Meh... Che caratterino.
    Comunque coso, sei un po' scemo, ti ricordo che qua c'è tutta la popolazione. E a sto punto magari... Ci dici perché l'hai fatto? Tanto devi ammazzarci tutti no?


    E detto questo, con un sorrisetto beffardo, semplicemente lanciai uno sguardo verso la donna, mentre cercai di irrorare nuovamente i miei occhi con il chakra. Rapidamente questi diventarono di nuovo di un celeste chiarissimo, mentre le nervature intorno ad essi si gonfiarono di nuovo. Non volevo perdere tempo, e soprattutto avevo un solo desiderio: che tutto quello finisse ed io potessi ritornare a casa.
    Cercai di essere il più rapido possibile per avvicinarmi alla strana creatura. Non avevo idea di che cosa volesse fare il caro Candelacalabra, ma io non potevo stare con le mani in mano ad aspettare una sua eventuale offensiva. Ormai tutto il mio corpo fremeva, e sentivo la mia velocità aumentare sempre di più. Questa volta non volevo fallire: era vero, forse quella vita non faceva per me, ma non avrei lasciato mai nulla a metà.
    Se fossi riuscito a raggiungerlo, infatti, semplicemente avrei cercato di osservare bene ogni suo punto di fuga, cercando di concentrare il chakra nel palmo della mano. In seguito avrei colpito il mostro proprio al centro del petto, sulla sua armatura, anche perchè quella tecnica avrebbe potuto oltrepassarla tranquillamente: o almeno così mi avevano fatto capire nell'ultimo allenamento. Poi sarebbe venuto il gran finale.
    Era una posizione particolare quella che richiedeva questa tecnica, eppure la sua esecuzione era così rapida da farla notare a malapena. Quasi come fosse uno schema mentale, una sorta di grafico si disegnò davanti ai miei occhi: sapevo cosa fare, l'avevo imparato.

    2... 4... 8... 16... 32... Hakke Sanjūni Shō!

    I miei colpi sarebbero stati rapidi e precisi, e mano a mano eliminavo mentalmente i punti già colpiti dalle mie dita. Ogni brandello del mio corpo era guidato dalla volontà di porre fine a quell'inutile sofferenza e quell'intricata storia. Ma poi avevo anche un altro desiderio: capire perché l'avesse fatto.
    R: 287-16-15-5: 251
    S: 150-10-16-15: 119
    A&J: Attivazione Byakugan
    Luce Intermittente del Corpo
    Palmo Inferiore
    Tecnica delle 32 Chiusure
     
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    Meh... Che caratterino.
    Comunque coso, sei un po' scemo, ti ricordo che qua c'è tutta la popolazione. E a sto punto magari... Ci dici perché l'hai fatto? Tanto devi ammazzarci tutti no?

    Ti prendi gioco di me eh, moccioso? Non faresti tanto il gradasso se non fossi in questa situazone!

    Il nemico poteva dire ciò che voleva, di fatto però non poteva fare nulla. Stranamente pareva fosse quella la sua unica abilità, ma senza poterne usufruire era totalmente inutile. Un bambino sicuramente sarebbe stato più furbo. Restava il fatto di quel controllo mentale, ma poteva anche darsi che quell’essere non potesse usarla per tante volte. Comunque non ci volle molto prima che Ban iniziasse a pestarlo assieme a Candelabracadabra, che si era dimostrato a tutti gli effetti un alleato per tutti ed era stato automaticamente scagionato.

    CITAZIONE
    2... 4... 8... 16... 32... Hakke Sanjūni Shō!

    Rituale delle candele spiritiche!

    Il nemico venne accerchiato dalle fiamme e investito da spiriti infuocati di piccole dimensioni, ma molto numerose e altamente roventi. Lo spuntone si decompose come cenere, e tutta l’armatura dell’uomo fece la stessa fine, rivelando il volto del nemico, incosciente per via di tutte le botte subite. Non pareva un vero cattivo, anzi era tutto il contrario: un perfetto uomo povero, forse corrotto da qualcosa che lo aveva portato a quella situazione.

    Ho già visto questo umano prima. Si aggirava attorno ad un tempio, dicevano fosse scomparso da qualche settimana. Eccolo qui ora, ma di certo la situazione non mi piace. Indagherò per conto mio, sempre che tu sia d’accordo.. Shaddar.

    Cosa hai da dire in tua discolpa, vecchiaccio? Hai finalmente capito chi è il colpevole vero?

    Il capovillaggio, che nel mentre si era risvegliato dal suo sonno, fissò il colpevole per una manciata di secondi. Il suo sguardo era ritornato normale e con esso anche tutti quelli del popolo che iniziava a riprendersi pian piano.

    Non prendertela con lui Marie, la colpa è unicamente del potere che ha corrotto questo essere umano. Shaddar e il popolo sono stati controllati dall’oscurità, non mi meraviglio che abbiano attaccato noi. Infondo siamo diversi e la nostra diversità è concepita in modo sbagliato.

    Tutti si inginocchiarono quando Shaddar impose loro di farlo, e anche lui lo fece. Tra il vecchio e Candelabracadabra vi era una sorta di patto, e a quanto pareva i due si conoscevano già da tempo. Il “cattivo” della storia venne legato dai paesani, pronto ad essere giudicato e punito per aver violato il luogo sacro che, si scoprì in seguito, era il luogo protetto dalla creatura di fuoco. Un tempo umano, fu tramutato anche lui da quella forza oscura ma per via del sacrificio di suo padre, venne salvato e per dovere morale decise di proteggere quella fonte malsana di potere da qualsiasi invasione, spaventando i passanti con fiammate blu e grida maledette. Fu così spiegato anche il perché delle parole di Marie sull’umore triste di suo marito e del fatto che lui non fosse un pericolo. I tre si rivolsero a Ban, fissandolo in vari modi, tutti con un unico pensiero in mente: ringraziarlo per l’aiuto.

    Hai fatto la scelta giusta nel salvare SHaddar, un’altra persona avrebbe fatto diversamente.
    Ti ringrazio ragazzo, a nome di tutta la comunità. Tieni questo, te lo sei meritato. Forza signori, aiutiamo a sistemare il castello com’era un tempo!

    Lanciò il sacchetto di monete e non disse nient’altro, ma si fece seguire a ruota dai suoi uomini che orgogliosi del loro capo, iniziarono a raccogliere qualsiasi arnese e materiale per mettere a “nuovo” il castello.

    Grazie per non averci giudicato male e per aver sistemato le cose, senza il tuo aiuto la situazione sarebbe stata diversa. Ora va, del resto ci occupiamo noi.
    E’ stato bello conoscerti Ban, ma come dice mio marito, è il momento di salutarci.

    La donna lo abbracciò, seppur la sua intangibilità rendesse quel saluto più strano della situazione stessa, e poi tornò nel castello mentre il suo sposo dava manforte al popolo.


    Fai un ultimo post, poi si passa all'exp :si2:
     
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    In realtà non sapevo bene come reagire, anche perchè la situazione sembrava essere a nostro vantaggio, ma abbassare la guardia sarebbe stato un grosso errore. Continuai a fissare il nostro nemico per qualche istante, sorridendo, beffardo, al suo insulso dire. Effettivamente sembrava essere alle strette: era stato così potente da controllare un popolo ed ora era sconfitto per uno spuntone nella porta?

    Ti prendi gioco di me eh, moccioso? Non faresti tanto il gradasso se non fossi in questa situazone!

    Beh scemo, uno alla volta, prima tu ed ora io. Per par condicio.

    Dissi con il solito sorrisetto mentre mi avvicinavo a lui per colpirlo, e rapidi i miei colpi andarono a segno uno dopo l'altro. Non ero abituato a combattere, ma quando lo facevo una strana sensazione adrenalinica si impossessava del mio corpo. Pensavo fosse normale, in fin dei conti. Comunque sia colpì trentadue volte il tizio, anche se fui immediatamente costretto a spostarmi dalla traiettoria del padrone del castello.
    Con un attacco a dir poco disastroso, questo creò e fece muovere delle fiammelle in direzione dello spirito maligno, e non appena queste venivano a contatto col suo corpo lo disintegravano come fosse di carta.
    Guardai incredulo la scena, rimanendo lì fermo mentre il nemico veniva consumato. Non sapevo dire perchè, ma provavo un po' di tristezza per lui. Perché qualcuno doveva sempre rimetterci la pelle? Era così difficile vivere in pace con gli altri, col mondo, con se stessi?

    Ho già visto questo umano prima. Si aggirava attorno ad un tempio, dicevano fosse scomparso da qualche settimana. Eccolo qui ora, ma di certo la situazione non mi piace. Indagherò per conto mio, sempre che tu sia d’accordo.. Shaddar.

    Cosa hai da dire in tua discolpa, vecchiaccio? Hai finalmente capito chi è il colpevole vero?

    Non prendertela con lui Marie, la colpa è unicamente del potere che ha corrotto questo essere umano. Shaddar e il popolo sono stati controllati dall’oscurità, non mi meraviglio che abbiano attaccato noi. Infondo siamo diversi e la nostra diversità è concepita in modo sbagliato.

    Stavo lì in silenzio ad ascoltare le parole dei due, mentre con la coda dell'occhio osservavo Shaddar e tutto il resto del popolo che pian piano rinveniva. Era un sollievo vedere come in fin dei conti Candelabracadabra non avesse fatto male a nessuno. L'entità, invece, era tutt'altro che sovrannaturale. Rimasi qualche istante a fissare quell'uomo inerme, una briciola rispetto all'essere demoniaco di prima.
    Mi avvicinai lentamente, e nel frattempo mi concessi qualche momento per ascoltare la storia del povero padrone del castello, della sua tristezza, della maledizione e della sua impeccabile morale. Mi sedetti a gambe incrociate ed ascoltai con gli occhi umidi tutte le loro parole. Non potevo fare a meno che provare un grosso senso di ammirazione nei confronti di quell'uomo di fuoco. Era un eroe, in fin dei conti.

    Hai fatto la scelta giusta nel salvare SHaddar, un’altra persona avrebbe fatto diversamente.

    Ti ringrazio ragazzo, a nome di tutta la comunità. Tieni questo, te lo sei meritato. Forza signori, aiutiamo a sistemare il castello com’era un tempo!

    Io... beh, in fin dei conti non ho fatto nulla di speciale! Non dovete ringraziarmi! Sono solo felice di aver potuto salvare Shaddar e... aver contribuito un po' a sciogliere la questione!

    Portai una mano dietro la testa, ero imbarazzato. Non avevo fatto granché per davvero, in fin dei conti, dato che Candelabracadabra aveva quasi steso da solo quel tizio, ed io oltre a salvare Shaddar non ero stato molto più utile. Però. C'era un però. Avevo comunque salvato la vita del vecchio, ed in quel momento mi bastava più di qualsiasi cosa al mondo.
    Afferrai il sacchetto che l'altro mi lanciò e l'osservai con gratitudine, anche se non pensavo minimamente di meritare tutto quel denaro. Avrei potuto rifiutare, questo era certo, ma a mia madre servivano quei soldi, ne ero cosciente. Infilai il fagotto nel borsello e mi avvicinai ai due padroni del castello, mentre gli altri tutti intorno si mettevano in funzione per riparare quella grossa casa.

    Grazie per non averci giudicato male e per aver sistemato le cose, senza il tuo aiuto la situazione sarebbe stata diversa. Ora va, del resto ci occupiamo noi.

    E’ stato bello conoscerti Ban, ma come dice mio marito, è il momento di salutarci.

    E' stato bellissimo conoscervi e... son felice di essere stato di aiuto, seppur ristretto. Spero di rivedervi, un giorno!

    E detto questo li lasciai "attraversare" dall'abbraccio di Marie, mentre sul mio volto si disegnò un leggerissimo e sincero sorriso. Finiti saluti e convenevoli mi avvicinai al povero Koda ormai ancora svenuto, forse dalla paura o forse non so, e lo presi in spalla, cercando di caricarlo addosso in maniera che non fosse più di tanto un peso. Andai via, poi, non voltandomi nemmeno una volta a guardare il palazzo.
    I Jonin sarebbero stati lì da un momento all'altro, no?

     
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    Pigliati il max -3, taglia e ryo :si2:
    Aspetto la mia
     
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    Prendi anche tu il max-3, mi è piaciuta e l'hai gestita bene nonostante le persone che hanno mollato all'improvviso. :si2:
    Brava Giovanna
     
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