Gli Illuminati

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Masters
    Posts
    8,066
    Location
    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

    Status
    Anonymous
    Puoi pure usare quello che hai attualmente nella scheda.


    Ma prima dimmi, perchè il mio compagno qui mi sta dicendo che un vero Shinobi di Iwa non può avere il sistema circolatorio del chakra che possiedi tu?

    Joe inizialmente rimase impassibile. Iniziò a pensare che per la prima volta da quando faceva quel lavoro, aveva sottovalutato le potenzialità dei suoi avversari. Non ricordava di avere informazioni su un certo Hanzo Hyuga. Eppure lo stronzo era lì davanti a lui, con il Byakugan attivo e l'aveva smascherato.
    O meglio, aveva scoperto una parte di se, un'importante parte di sé, stava già pensando di fare di testa propria, come un vero Jolly imprevedibile. Iniziò a pensare che c'era del materiale nuovo da portare a colui a cui rispondeva. Il Jinchuuriki del Bicoda era pericoloso e forte, lo sentiva, anche se aveva ogni sua informazione e non poteva permettere di far crollare la sua copertura al villaggio della Roccia, ma anche per quello aveva un piano B.
    Non poteva rapire Nonobu, avrebbe avuto tanti problemi per una cosa di tale portata, perciò decise in quell'istante di prendere il corpo dello Hyuga e di recuperare un po' di chakra demoniaco dal Senju, o un suo pezzo...
    Decise di continuare a recitare o quasi. Quello che diceva Joe era solo una verità in una dimensione che non apparteneva ai comuni ninja o esseri umani.
    Era fatto così, amava burlarsi della verità, amava continuare ad essere ciò che voleva essere, un giorno nessuno e un giorno qualcuno. Essenzialmente Joe era un'immagine orrida di quello che la psiche umana è capace di partorire. Joe era un clown, un Jolly, il suo vero nome era Joe Kerr detto il Joker.


    Teoricamente sarebbero affari miei, però visto che dobbiamo conoscerci meglio, vi racconterò una storia... -

    Rimase serio, cercò di non far trasparire il divertimento per quella scena. Lui lo trovava uno spasso continuare a giocare con loro.
    Si sbottonò la giacca che gli copriva il petto e l'addome e poi si alzò le maniche fino al gomito. Rivelò cosa gli era stato riservato per tanti anni. Il suo corpo era pieno di cuciture orrende, cicatrici e tagli visibili, erano tutti frutto di operazioni mediche di bassa fattura e di torture della peggior specie.

    Queste cuciture... queste cose obbrobriose sono frutto di esperimenti e torture a cui sono stato sottoposto fin da quando ero piccolo.
    Fui venduto da mio padre a dei trafficanti di organi, lo fece per ripagare i debiti che aveva accumulato a causa del gioco d'azzardo e dell'alcol. Aldilà di questo cliché, avevo circa 6 anni e ne passai altri 8 prima di essere liberato dai ninja di Iwa.
    Quello che il signor Hyuga ha visto, è il frutto di tante operazioni, trapianti per la precisioni, non so nemmeno io cosa mi apparteneva del mio corpo originale, so solo che sono così e così sarò. Col tempo le mie doti servirono il Villaggio della Roccia e conoscendo benissimo i sistemi di tortura, divenni Capo della Squadra Interrogatori e d'Intelligence. Questo è quanto, se non c'è dell'altro, ecco la pergamena, esaminatela pure, se poi trovate che sia inutile andare a Suna, allora andremo dove volete voi, tuttavia ho comunque il compito di supportarvi e di stanare il resto della feccia


    Fece un inchino ovviamente provocatorio, era sicuro che non si sarebbero mai fidati al 100%. Il capitano di Konoha era sospettoso e lui lo sapeva, ma il gioco era appena iniziato e lui aveva solo da guadagnarci.


    Beh, reagisci di conseguenza, sono curioso di vedere cosa farai :asd:


    Edited by F u r y - 24/7/2015, 15:04
     
    .
  2. Anselmo
        Like  
     
    .

    User deleted


    Teoricamente sarebbero affari miei, però visto che dobbiamo conoscerci meglio, vi racconterò una storia... -

    Dall'espressione sul volto dell'uomo dedussi che era con una certa riluttanza che decideva d'avventurarsi in simili argomenti. Ne capii presto il motivo. Ciò che ci mostrò fu un corpo reso deforme da quelli che il mio occhio medico giudicò essere i segni di operazioni chirurgiche effettuate con una lama spuntata, anzi, con una mannaia da macellaio. Un pessimo lavoro. Non avevo mai visto nulla di simile. Quello a cui assistetti mi permise di conoscere una parte molto importante di Joe Malkerr. La mia fiducia verso di lui calò ulteriormente. Sapevo infatti per esperienza personale che quando un essere vivente provava ciò che lui aveva sperimentato, qualcosa in lui cambiava sempre e comunque in peggio. D'altronde io stesso potevo vantare una serie di lasciti del passato, indelebili sulla mia pelle. Le orribili cicatrici che mi deturpavano metà volto, la spalla e la coscia, lasciti di ferite incise con così tanta violenza e profondità nella mia carne, formicolarono. Mi ricordarono che genere di persona ero diventato, e mi misero quindi automaticamente in guardia dall'uomo che avevo difronte. Un individuo che reca tali impronte, mostra al mondo una faccia che non gli appartiene. Una maschera costante e necessaria, che cade solo nei momenti di totale solitudine, o di affinità profonda. Quando una ferita, anche se fisica, penetra troppo nelle carni, può arrivare a lacerare l'anima. La sofferenza non si dimentica.
    A differenza di Hanzo però, che percepii essersi leggermente ritratto alla vista del corpo di Malkerr, io non provai orrore. Troppe cose avevo visto per inorridirmi con tale facilità. Ciò che provai fu interesse. Interesse verso ciò che potevo scoprire di quella mente? Interesse verso ciò che rappresentava quel soggetto dal punto di vista medico? Difficile dirlo, ma una cosa era certa: volevo scoprire!

    Queste cuciture...
    ...e di stanare il resto della feccia.


    Analizzare la pergamena fu inutile, recava con esattezza le parole riferite da Malkerr. Incrociai lo sguardo di Hanzo, e lui scosse la testa. Lo conoscevo abbastanza bene da capire che cosa intendesse comunicarmi. Avrebbe voluto togliersi di mezzo il tizio seduta stante, riducendolo all'impotenza o seminandolo. Non si fidava, aveva un dubbio, e quello gli era più che sufficiente a giustificare eventuali misure drastiche contro l'individuo. Ma lo conoscevo anche abbastanza bene da sapere che per quanto fosse efficiente nello svolgere gli ordini impartiti, non lo era altrettanto nel dare consigli. Una mentalità troppo chiusa ed improntata all'ostilità. Conoscevo il suo passato, sapevo che ciò era dovuto al rigido clima di ottemperanza ed odio in cui era cresciuto, quindi non lo biasimavo. Ma decisi anche di non ascoltarlo. Avrei dato allo Shinobi della Roccia la possibilità di affiancarci in missione, tenendolo però bene sott'occhio.

    Bene, in questo caso ci aiuterai a perlustrare Tetsu. Tieni!

    E gli lanciai l'amuleto che avevo recuperato dal cadavere di uno dei membri della setta.

    Questo, con ogni probabilità, è il simbolo che contraddistingue l'organizzazione a cui dobbiamo dare la caccia. L'ho trovato sul corpo del fuorilegge che ho inseguito.

    Lasciai le lo prendesse al volo e che lo analizzasse, poi continuai:

    Propongo di dividerci.

    Mi morsi il polpastrello del pollice, composi un'immediata sequenza di sigilli e poggiai il palmo della mano a terra. In uno sbuffo di fumo apparve Gama, un rospo corazzato, con proporzioni che non avevano nulla da invidiare a quelle dei presenti. Poi ripetei l'operazione, questa volta estraendo un piccolo rotolo dal giubbotto Ninja. Sul palmo della mia mano comparvero due trasmittenti wireless. Nel diedi una al mio compagno, ed indossai l'altra.

    Gama, tu accompagnerai Hanzo. Ti spiegherà tutto una volta che ci saremo divisi. Andate in quella direzione....

    Agli ordini Nonubu!

    Gracchiò di rimando il rospo. Nell'intera specie, lui era l'unico che eseguiva le mie direttive senza discutere e soprattutto senza sfoggiare lo squallido sarcasmo diffuso tra i bufonidi del Monte. Per questo motivo era tra i miei preferiti.

    Joe, tu vieni con me. Dirigiamoci da questa parte.

    I due gruppi presero quindi direzioni opposte, in modo da setacciare la zona nella metà del tempo.

    Non sottovalutare le mie azioni. Ogni cosa ha un suo perchè
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Masters
    Posts
    8,066
    Location
    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

    Status
    Anonymous
    La situazione mutava continuamente, sembrava essere come un bambino avido di conoscenza.
    I due ninja di Konoha non sembrarono molto convinti, ma comunque non avevano prove della colpevolezza di Joe e quindi Nonobu decise di continuare la perlustrazione di Tetsu facendo due gruppi separati.
    Il ninja di Iwa, ad ogni modo, non era stupido. L'evoluzione degli eventi gli avrebbe concesso un po' di tempo per recuperare un bel premio, ma non bastava, Nonobu e Hanzo erano costantemente in contatto con la ricevente wireless e anche tramite il rospo del Senju.

    Sarebbe corretto dare anche a me una ricevente e la vostra frequenza, ma immagino che ne farete a meno, giusto?

    Non gli importava.
    Lui era tenuto d'occhio e aveva anche il modo di far sapere se aveva bisogno di supporto o meno.
    Dopo che si fossero allontanati dal punto di partenza, con un gesto normalissimo, portando la mano sulla sua nuca per aggiustare il cappello, schiacciò una specie di pillola... Una pillola di legno.

    Chi era il Senju che conosceva la sua posizione?




    Luci al neon, odore insopportabile di iodio e silenzio.
    L'unico rumore era qualcosa di strano, qualcosa che ricordava vagamente il tamponamento di sostanze viscide e rivoltanti. Vestito con un camice nero, verosimilmente l'opposto di quello bianco dei medici, vi era un criminale latitante, uno di quelli che nessuno ha mai più trovato e che a quel tempo gestivo un sistema nascosto ai ninja. Un sistema che a nel giro di un anno sarebbe venuto fuori per far cadere nel terrore il mondo.
    Il criminale stava operando su un cadavere e lo osservava con indifferenza mentre tagliava il suo ventre.
    Tolse la mascherina che portava alla bocca nel momento in cui una scossa gli attraversò il sistema nervoso.
    Una delle sue pillole legnose con cui teneva d'occhio i suoi contatti era appena stata distrutta nei pressi del Paese del Ferro e con più precisione... Sopra di lui.

    Ottimo. Meglio farli scendere.

    Il Senju compose il sigillo del serpente e qualcosa in superficie si mosse.
    Intanto...

    SIGNORE! IL LABORATORIO "F" E' STATO INTERCETTATO DA DEGLI INTRUSI DELLA PIOGGIA E DELLA FOGLIA!

    Il tizio che portò la "bella novella" si ritrovò in tre secondi con un paletto di legno che gli sfondava il cranio.

    Ne ero al corrente, grazie.

    Il cadavere dell'umile servitore iniziò a discendere nelle viscere delle viscere, chissà dove portavano tutti quei passaggi e tunnel.
    Il laboratorio "F" era l'ultimo dei problemi del mukenin, uno dei più piccoli dei suoi nascondigli e anche quello più irrilevante, anche se per molti potrebbe sembrare che contenga storie più macabre, ma quali storie? E qual è il concetto di macabro?




    Una buca si aprì nel terreno ai piedi di Joe e Nonobu, un baratro profondo dieci chilometri li separava dalla tana di coloro i quali si potessero ricondurre ai "RINATI", ma sia Joe che il suo padrone Senju sapevano perfettamente che i Rinati non esistevano...
    La ventilazione nel tunnel era strana e mentre Nonobu e Joe cadevano, iniziarono a sentirsi molto stanchi...
    L'entrata del tunnel si chiuse precludendo


    Beh. La missione è appena diventata di Livello S, così per mio diletto :asd:
    Mentre cadi sarai preso da una sonnolenza stile pre-anestesia e ogni tua azione avrà un malus di -50 punti e non è detto che Joe abbia lo stesso malus :shifty:. Hanzo e Gama ovviamente potranno essere avvertiti dell'accaduto, ma difficile che possano raggiungerti, a meno che non ti inventi qualcosa.
    Puoi ruolare anche la fine della caduta, sappi solo che cadi una stanza illuminata da tantissimi neon blu


    Edited by F u r y - 25/7/2015, 02:29
     
    .
  4. Anselmo
        Like  
     
    .

    User deleted


    Sarebbe corretto dare anche a me una ricevente e la vostra frequenza, ma immagino che ne farete a meno, giusto?

    Ne ho solo due. Ci dividiamo in due gruppi, quindi basteranno.

    Replicai con molta schiettezza. Ero solito non dare spazio ai piagnistei quando mi trovavo in missione. Sentirlo piagnucolare come un bimbo escluso dal gruppo di amichetti mi fece capire che la serietà dell'uomo che avevo difronte, dello Shinobi che avevo difronte, era quantomeno discutibile. Mi ripromisi che in qualunque situazione fossimo capitati, non avrei mai affidato la mia vita a lui. Se non per mancanza di fiducia, sicuramente per eccesso di disprezzo. Non mi era piaciuto come si era presentato a noi, comparendo dal nulla con inutile teatralità, come se l'incarico a lui affidato fosse stato un gioco da prendere sottogamba. E non mi piaceva come tutt'ora si comportava... lamentandosi. Perché? La collaborazione l'aveva proposta lui.

    Andiamo.

    [...]


    Tetsu era fredda, gelata. Si era costretti a diramare il chakra attraverso le piante dei piedi per avanzare con un certo ritmo, altrimenti i metri di neve sotto di noi ci avrebbero costretti ad arrancare lenti, con fatica e probabilmente senza una vera meta. Infatti i pochi indizi che avevamo, una frase che ci portava ad Ovest e un ciondolo recante un simbolo, richiedevano di aguzzare la vista su ogni piccolo particolare dell'ambiente circostante. Passarono ore, e cominciavo a perdere la speranza. La setta si era volatilizzata e cercarla diventava sempre più arduo, sia per lo sconforto, sia per le condizioni climatiche avverse. Neve infilata in ogni fessura delle vesti, ghiaccio ad irrigidire capelli e muscoli, ed a congelare il fiato prima ancora che uscisse dalla bocca, rendendo ogni respiro una sofferenza. La cosa peggiore era il vento. Sferzava il mio corpo senza pietà, ed i taglienti cristalli di ghiaccio in esso contenuto martoriavano la pelle come un gatto a nove code. Era talmente difficile reggere quella situazione, che fui quasi portato ad instaurare un discorso con quel tizio. Gli rivolsi domande come:

    Qual'è il tuo grado effettivo? ... Il tuo Villaggio natale? ... Che fine ha fatto tuo padre? ... Gli esperimenti che hanno compiuto su di te, qual'era lo scopo? ... L'hanno raggiunto? ... Hanno avuto un effetto benevolo su di te, dal punto di vista combattivo? ... Rispetto agli Shinobi con la tua stessa esperienza, le tue capacità sono migliori? ...

    E via discorrendo. Domande la cui risposta non mi interessava realmente, erano più che altro frutto del desiderio di muovere un po' la bocca prima che diventasse un blocco di ghiaccio. Inoltre più lo sentivo parlare, più repulsione provavo nei suoi confronti. Si trattava soltanto di una semplice sensazione, nessuna prova certa, ma non riuscivo a provare fiducia. E nel tempo, negli anni passati tra feccia umana, inganni, raggiri e secondi fini, avevo imparato a fidarmi del mio istinto come fosse la più sincera ed efficace delle ragioni.
    Ciò non toglieva che ero sul punto di cedere alla voglia di dichiarare quella missione fallita per mancanza di tracce. Ma no, non l'avrei fatto. I Rinati mi avevano adocchiato, ero una preda succulenta per i loro artigli. Quindi anche se non li avessi stanati io, con ogni probabilità si sarebbero presentati loro. Fare da preda non era esattamente tra i miei desideri inespressi, ma piuttosto di abbandonare l'avrei sicuramente fatto. Quello, oppure dirigermi a Suna come suggeritomi dal piagnucolone. Qualsiasi cosa piuttosto di arrendermi.
    Fu per via di questi pensieri, probabilmente, che mi lasciai cogliere di sorpresa, anche se con ogni probabilità non sarei riuscito ad evitare la trappola nemmeno sapendo in anticipo della sua esistenza.

    OH MERDA!

    Fu tutto quel che uscì a denti stretti dalla mia bocca. Con un profondo boato ed un successivo fragore di risucchio tale da esploderti i timpani, mi trovai improvvisamente circondato dalla neve, come se questa si fosse improvvisamente elevata al cielo per poi ricadere su di me. Ma pochi istanti dopo, quando vidi la luce del sole farsi sempre più remota, capii che stava accadendo l'esatto opposto: stavo precipitando verso il basso! Una potente corrente d'aria mi investiva mozzandomi il respiro. Superai in velocità i detriti che stavano precipitando assieme a me. Attorno a me solo oscurità, sopra di me il cerchio di luce si faceva sempre più stretto e lontano. Sotto di me, invece, cominciai ad intravedere un altro tipo di luce, un qualcosa di artificiale. Pareva lontanissima, ma la velocità con cui precipitavo aveva raggiunto un picco tale che ero certo l'avrei raggiunta molto presto.
    Constatato ciò, allargai braccio e gamba cosicchè l'attrito con l'aria inducesse una rotazione del mio corpo. TRovatomi a fendere l'aria con la schiena, feci correre lo sguardo per cercarlo... eccolo!

    STAI TRANQUILLO, DOVREI RIUSCIRE A TIRARCI ENTRAMBI FUORI DA QUESTO BRUTTO GUAIO!

    Gridai a Joe che, poco più in dietro di me, era vittima della mia stessa sorte. Quindi tornai a puntare lo sguardo verso la fine della corsa. Unii i palmi delle mani con un sonoro "clack!", intrecciando le dita nel sigillo del serpente e recitando:

    MOKUTON NINSHUU!!

    Decine e decine di lingue di legno cominciarono a serpeggiare dalle pareti del tunnel verticale verso il centro dello stesso. Tentacoli esili, che avrebbero rallentato la caduta rompendosi inevitabilmente, senza però ferirci. Fu nel fare ciò che mi accorsi dello strano senso di sonnolenza che stava rallentando i miei sensi. Ma la situazione era critica, non avevo il tempo per dedicarci le mie attenzioni. Lo combattei cercando in tutti i modi di mantenere la lucidità, e continuai ad evocare i tentacoli di legno che agguantassero le nostre membra. Funzionò, e quando infine arrivammo alla luce infondo al tunnel -quale ironia- avevamo decelerato abbastanza per attutire la caduta con un po' di chakra.
    Prima ancora di guardarmi attorno, estrassi dal giubbotto un piccolo rotolo da cui evocai una maschera respiratoria da indossare immediatamente.

    Percepisci anche tu questa stanchezza? Dev'essere qualcosa nell'aria... ti sconsiglio di respirarla!

    Dissi a Joe con la voce resa metallica dalla maschera. Quindi sollevai lo sguardo e cominciai a spaziare attorno a me. Nel mentre portai un dito all'auricolare per comunicare con il mio compagno:

    Hanzo... mi senti? Siamo caduti in una sorta di tunnel sotterraneo che ci ha fatti precipitare parecchio sottoterra... non saprei dire quanto. Qui sotto c'è sicuramente qualcuno, non è una struttura naturale; luci al neon, piastrelle bianche... Deve trattarsi di una trappola. Cerca di capire qualcosa da lì sopra, ma attento a non fare la nostra stessa fine. Passo.


    Una cosa Fury: non hai intenzione di farmela durare ancora tanto, vero? :si2: Perchè questo è il mio decimo post ed in genere le missioni non vanno molto oltre. Comincia a diventarmi un po' pesante, specie perchè ci sto incastrato dentro da 4 lunghi mesi, ed io non sono fatto per eventi così dilatati.

    Comunque dimmi nel post se la maschera e la trasmittente funzionano :soso: Ed eventualmente anche se Hanzo riesce ad ottenere qualcosa di utile.
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Masters
    Posts
    8,066
    Location
    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

    Status
    Anonymous
    Tetsu. Qualche minuto prima dell'agguato.

    CITAZIONE
    Qual'è il tuo grado effettivo? ... Il tuo Villaggio natale? ... Che fine ha fatto tuo padre? ... Gli esperimenti che hanno compiuto su di te, qual'era lo scopo? ... L'hanno raggiunto? ... Hanno avuto un effetto benevolo su di te, dal punto di vista combattivo? ... Rispetto agli Shinobi con la tua stessa esperienza, le tue capacità sono migliori? ...

    Gli fece molte domande, molte delle quali inutili a suo parere, ma volle comunque rispondervi.

    Allora... Andando con ordine... Io sono uno Special Jonin a Capo della squadra Interrogatori di Iwa. Non ho idea di dove sia nato.
    Mio padre penso sia in qualche fossa nei meandri dello schifo di questo mondo.
    Non conosco il motivo per cui sono stato sottoposto a quegli esperimenti, forse creare supersoldati? In fondo non ci provano in molti?
    Benevolo... Mh. Si. Direi che mi hanno aiutato ad avere la forza per crearmi una posizione. Credo che mie capacità siano migliori proprio a causa dell'esperienza e degli esperimenti che hanno compiuto su di me.


    Poi avvenne il predetto!
    I due caddero nella trappola organizzata.

    CITAZIONE
    OH MERDA!

    *Già, ci sei dentro fino al collo...*
    Riuscì a trattenere un'altra volta le risate con molto sforzo.

    I due erano finiti nel tunnel che aveva nella ventilazione un potente anestetico. Joe a quel punto pensava che il Jinchuuriki era finito. Eppure riuscì con grande sforzo a rallentare la loro corso tramite l'uso del Mokuton e riuscì anche a schermarsi dall'aria maledetta con una maschera respiratoria...
    Quell'evenienza avrebbe complicato le cose, ma non troppo.
    Arrivarono a destinazione con un po' di fortuna. Joe riusciva a resistere all'anestetico grazie alle capsule che teneva tra i denti, ma evidentemente la cosa gli dava comunque problemi di fatica. Si rialzò dalla posizione inginocchiata.
    Il Capitano di Konoha stava tentando di comunicare con Hanzo, ma era tutto inutile. Non arrivavano o uscivano segnali da quel rifugio sotterraneo.
    Si sentirono dei passi provenire dal corridoio di fronte i due. Nonostante la luce bianca dei neon, ancora non si vedeva nessuno.
    I passi terminarono proprio quando la luce andò via per qualche secondo...
    ...solo allora Nonobu avrebbe avuto delle fibre nere che tentavano di avvolgerlo e stringerlo alle spalle e davanti a sé avrebbe visto un occhio Sharingan a tre tomoe che lo fissava!

    Benvenuto all'inferno, Nonobu Senju, o preferisci Minato Muramasa?

    IVglmY0



    La luce tornò e Nonobu vide chiaramente da dove proveniva la voce. Un uomo incappucciato e coperto da vesti, l'unico lembo di pelle scoperto era quello che includeva l'occhio destro, un occhio maledettamente familiare per Nonobu che aveva avuto a che fare con Zero...
    Dietro di lui il vero Joker era venuto alla luce e ritrasse le sue Fibre nere nel momento in cui percepì la presenza del suo signore inginocchiandosi adesso e scoppiando a ridere istericamente. Poi si calmò e con voce sarcastica disse:

    Maestro...

    181Ds9o



    L'uomo ovviamente conosceva le manie e il comportamento del suo fidato sottoposto e non ci fece caso, gli sorrise semplicemente per poi passare a interloquire con la nuova preda

    Capitano, non esiste alcuna organizzazione chiamata "i Rinati". Erano pedine per un mio esperimento personale. Le Kekkei Genkai fanno gola a molti, me compreso. Ma non appena ho capito come farti uscire dalla tana, ho preferito concentrarmi su poteri diversi, come quello che nascondi nel tuo ventre. Il tuo gattaccio sarà in soggezione per il mio occhio rosso, no?

    Lo aveva in pugno, ma non aveva intenzione di mostrare lui i suoi poteri, così si limitò a fare un cenno col capo a Joe che con un salto si pose davanti il suo "maestro" e tirò fuori dalla cintura due lunghi coltelli ben forgiati.
    Il Mukenin con lo Sharingan fece due passi indietro e si mise a braccia conserte osservando i prossimi eventi.

    Joe, sai cosa devi fare. Capitano Nonobu, per te non esiste via d'uscita, combatti e mostrami quale sia il tuo vero potere e forse io ti mostrerò il mio...

    Ooooh... Venerabile capitano! Non faccia il serio... O MI TOCCHERA' FARTI SORRIDERE!


    Lo scenario è più o meno questo:

    i.lab-Corridoio-Laboratori

    Combatti.
    Ovviamente Hanzo non conosce la tua posizione, anche se dovesse capire in che punto sei caduto è impossibile che ti trovi, poiché la botola si è ovviamente chiusa quando siete caduti.
    L'aria che hai respirato per qualche secondo di ha fatto perdere 80 punti Stamina e 20 di Resistenza, Joe ne ha persi pure, ma da ora non ha conseguenze, come non ne hai tu se mantieni la maschera respiratoria sulla bocca.

    Stiamo finendo tranquillo.
     
    .
  6. Anselmo
        Like  
     
    .

    User deleted


    Parlato Nonubu · Pensato Nonubu · Pensato Matatabi · Narrato



    ...Deve trattarsi di una trappola. Cerca di capire qualcosa da lì sopra, ma attento a non fare la nostra stessa fine. Passo.
    ...
    Hanzo? Hanzo... mi senti? Hanzo, ehi!


    Niente da fare, l'unica risposta che ricevettero i miei richiami fu il breve fruscio della comunicazione interrotta. Sollevai stizzito lo sguardo verso l'alto, verso il soffitto intonacato.

    Siamo parecchio in basso...

    Che si trattasse di una trappola, era ovvio. Mi domandai sei fossero riusciti a cogliere di sorpresa anche il mio sottoposto, perchè se così fosse stato, la gravità del problema raddoppiava. Roteai gli occhi in direzione del mio compagno di sventura.

    Mmmh...

    Mugugnai dubbioso nel constatare che non sembrava avere alcun bisogno di respiratori per resistere alla sostanza diffusa nell'aria. Non seppi se esserne rassicurato o meno. Avere un individuo abile al fianco poteva rivelarsi di vitale importanza in una situazione come quella, ma la sicurezza che ostentava, per qualche motivo, aveva su di me l'effetto contrario. Era così ben preparato che sembrava quasi seguisse un copione. Ne ebbi il sospetto, e mi ricordai di non volgergli mai le spalle.

    Vedo nemici... dappertutto...

    Paranoia? Forse. Percorsi ancora una volta l'ambiente con lo sguardo, preparando le mani e tutto il corpo a scattare alla prima minaccia. Questa però non giunse all'improvviso, venne invece annunciata con largo anticipo da un rumore di passi moderati. Li sentivo provenire dal corridoio difronte a me, sempre più vicini. Compiei qualche passo indietro per affiancare Joe, in modo da poterlo tenere d'occhio. Oramai i passi rimbombavano con tale intensità che parevano venire da tutte le direzioni. Ero teso, ma non spaventato. A quanto pareva, chiunque mi avesse attirato laggiù non intendeva attaccarmi di sorpresa. Subito dopo aver formulato questo pensiero, però, dovetti ricredermi, perchè i neon ronzarono per un'istante e si spensero. Subdolo tranello quello del buio. Ma mi sottovalutavano: adottare l'oscurità non era un metodo efficace per ingannarmi. Non me, che nell'oscurità avevo forgiato il mio animo. Immediatamente distesi un braccio rivolgendo il palmo verso il soffitto. Tra le dita aperte una scintilla roteò sospesa, trasformandosi poi in un piccolo cerchio di fuoco che illuminò, seppur debolmente, l'ambiente. Fu allora che vidi dei tentacoli neri e lucenti provenire dalle mie spalle per circondarmi da ogni direzione, e stringermi in una viscida presa. Mi volsi fulmineamente verso il loro padrone, con le mani giù unite in un sigillo inconsapevole, una difesa istintiva.

    Finalmente giochi a carte scoperte, Joe.

    Dissi con un ghigno, sollevato di venire finalmente a conoscenza della natura falsa di quel presunto aiutante giunto dal nulla. L'imminente combattimento fu però rimandato da una terza presenza alle mie spalle:

    Benvenuto all'inferno, Nonobu Senju, o preferisci Minato Muramasa?

    Maestro...

    Ancora una volta dovetti voltarmi, mentre il mostro doppiogiochista scoppiava in un inquietante accesso d'ilarità. Questa volta però non mi trovai davanti la conferma dei sospetti protratti per ore, ma qualcosa di totalmente inaspettato. Un'iride vermiglia mi scrutava dal solco scuro di una maschera inespressiva. Quell'occhio... Per l'ennesima volta lo Sharingan incrociava il mio sguardo. Un privilegio che probabilmente, quasi due secoli prima, era considerato cosa comune ma che ora, dopo quel che era accaduto al famoso clan Uchiha, risultava qualcosa di inimmaginabile. Zero, Tristania, ed ora lui... un'idea angosciosa prese brutalmente posto nella mia mente: lo Sharingan stava risorgendo. Se era quello che avrei dovuto combattere, era saggio aspettarsi il peggio. Ma non diedi a quell'individuo la soddisfazione di avermi spiazzato e senza battere ciglio, col sorrisetto ancora stampato in volto, replicai:

    A quanto pare sto diventando famoso. Ovunque io vada, ho l'impressione che la gente sappia tutto di me, nei minimi dettagli. Spero non sia così, qualche cosa vorrei tenerla per me. Tutti hanno i propri scheletri nell'armadio, no?

    Domandai accennando con un eloquente gesto della mano al luogo in cui ci trovavamo.

    Capitano, non esiste alcuna organizzazione chiamata "i Rinati". Erano pedine per un mio esperimento personale. Le Kekkei Genkai fanno gola a molti, me compreso. Ma non appena ho capito come farti uscire dalla tana, ho preferito concentrarmi su poteri diversi, come quello che nascondi nel tuo ventre.

    Tutto un piano per catturarti, Matatabi. Sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe tentato.

    Attento, non sottovalutarlo. Chi va a caccia di prede come noi, non è abituato a perdere.

    Ma ancora nessuno sa del livello di controllo che ho raggiunto. Saranno sorpresi nel constatarlo. Voglio quell'occhio...


    Conclusi puntando il mio sguardo dritto nello Sharingan. Si, lo volevo, lo desideravo ardentemente. Percepivo il bisogno di strapparglielo dalla cavità oculare, vederlo galleggiare in una fiala da laboratorio, poterlo studiare, manipolare, potervi esercitare il mio volere...

    Il tuo gattaccio sarà in soggezione per il mio occhio rosso, no?

    Un fremito improvviso mi percorse dalla base della schiena fin sulla sommità del capo. Un moto di rabbia che non mi apparteneva. Proveniva dall'interno, dalla creatura dell'inferno. Il soffio stizzito del gatto occupò ogni mio pensiero.

    Soggezione?! Gli faccio vedere io chi è in soggezione!

    Anche se dentro di me il demone non aveva forma propria, balzò alla mia mente l'immagine delle sue immense zampe che premevano sul suolo, penetrandovi con i lunghi artigli, pronto a scattare. Era teso, voleva combattere. Quindi la risposta che diedi al quesito del mascherato fu semplice:

    Non proprio.

    Seguii la figura dello scagnozzo che balzava per atterrare difronte a me, mentre il padrone indietreggiava, certamente intento a godersi un combattimento che non lo avrebbe coinvolto. O almeno così lui pensava.

    Joe, sai cosa devi fare. Capitano Nonobu, per te non esiste via d'uscita, combatti e mostrami quale sia il tuo vero potere e forse io ti mostrerò il mio...

    Sanno perfettamente chi sono, quindi tanto vale giocare a carte scoperte. Non mi risparmierò.

    Come vuoi...


    Ooooh... Venerabile capitano! Non faccia il serio... O MI TOCCHERA' FARTI SORRIDERE!

    Ride bene chi ride ultimo, Joe...

    Dissi, ed effettivamente sorrisi, almeno gli avrei dato quell'ultima soddisfazione prima di abbatterlo. Nel mentre, partendo dai piedi per poi avviluppare l'intero corpo, delle fiamme inizialmente rosse ma che poi virarono gradualmente al blu presero a scatenarsi dal mio corpo. In breve fui rivestito da un sottile strato di chakra ribollente, fiamme dall'aspetto insolitamente caldo e compatto, quasi fossero costituite da materia densa. Indossai la mia veste di chakra demoniaco, dal tessuto luminescente ed attraversato da mistici simboli di contenimento. Una veste che mi ricompriva anche il capo, dotandolo di due occhi incandescenti e lunghe orecchie da gatto. Una manifestazione di pura potenza al cospetto della quale qualunque essere sano di mente sarebbe impallidito.
    Persino le mie doti fisiche ne risultarono sorprendentemente incrementate, e me ne servii subito scattando lateralmente, in modo da conquistare una posizione di combattimento migliore. Uno difronte all'altro, con il corridoio che si allungava alle mie ed alle sue spalle. Ed alle sue spalle v'era anche il suo padrone. In questo modo qualsiasi mio attacco avrebbe investito entrambi.

    Ed ora... brucia. Katon Ninjutsu, Goka Mekkyaku!

    Una lingua di fuoco viaggiò per qualche metro, per poi aprirsi un una spaventosa parete che invase l'intero corridoio avanzando verso Joe ed il mascherato alle sue spalle. Un fuoco che appariva blu come il chakra che mi rivestiva, perchè di temperatura nettamente maggiore rispetto al normale Katon. E mentre quelle fiamme invadevano il corridoio per una cinquantina di metri di estensione, sollevai le braccia e rivolsi i palmi delle mani alle due vittime, formulando un secondo attacco che avrebbe attraversato il primo cogliendoli di sorpresa:

    Mokuton Ninshuu: Sashiki no Jutsu!

    La Tecnica del Taglio, attuata per mezzo di due paletti di legno sparati dai palmi delle mie mani, ognuno diretto vero un bersaglio differente. Un attacco subdolo, perchè anche nel caso in cui fossero riusciti ad evitare i paletti, questi si sarebbero conficcati nel pavimento, da cui avrebbero dato origine ad una tempesta di radici appuntite assetate di membra umane, difficili da evitare in un luogo così ristretto.

    Le fibre nere. Sai che non ci avevo pensato? Eppure era ovvio. Cicatrici per tutto il corpo, vari tipi di chakra... Vabbè, tanto Nonubu comunque non le conosce.
    Le statistiche che raggiungo attivando la modalità Bijuu le trovi nella mia scheda, infondo.



    Scheda
    Resistenza: 980/1000
    Chakra: 920/1000
    Chakra Bijuu-Mode: 2750-180-100-100= 2370/2750
    Azioni:
    - Attivazione modalità Bijuu.
    - Scatto per spostarmi nella posizione descritta nel post.
    - Fiamma Sterminatrice contro Joe e Fury, potenziata con il Fuoco di Nekomata (50% in più di danno).
    - Tecnica del Taglio contro Joe.
    - Tecnica del Taglio contro Fury.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Masters
    Posts
    8,066
    Location
    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

    Status
    Anonymous
    Il Jincuuriki del Due code non perse tempo e mostrò, proprio come volevano i suoi avversari, il potere del suo Demone in tutto il suo splendore.
    La cosa non meravigliò nessuno dei due criminali.

    Bene. Non potevamo chiedere di meglio.

    L'aurra del potere di Nonobu era spaventosa, non c'era modo di percepire quel livello di potenza, semplicemente perché non era comprensibile. Fury aveva un suo piano ben preciso e sapeva bene che Nonobu stava facendo il suo gioco.
    Il Capitano lanciò con potenza una tecnica di fuoco con potenza superiore alla norma e con fiamme diverse dal normale. Quella era l'influenza di un potere demoniaco, quelle era le fiamme dell'inferno, un inferno che però non spaventava il folle Joe.
    Dalla sua mano uscì una carta da poker, ovviamente era quella del Jolly.

    Mi porta sempre fortuna... E la cosa più bella è che non bru...

    Si può dire che le parole di Joe morirono con la sua carta, qualsiasi potere avesse. Le fiamme lo investirono in pieno senza poter replicare nulla. Troppo rapido l'attacco del Capitano di Konoha.
    Tuttavia non servì a molto.
    Fury diede semplicemente uno sguardo all'attacco del ninja e le fiamme si volatirizzarono come se non fossero mai esistite. L'unica cosa certa era che qualsiasi cosa fosse quella manifestazione di potere, era che veniva dal mitico Sharingan del criminale, poiché si poteva vedere chiaramente che l'occhio era mutato in qualcos'altro e Nonobu non l'avrebbe mai dimenticato...



    *Coff* Ugh... Bleah... Schifosissima cenere! E dire che io fumo! *coff*

    Joe ne uscì quasi indenne a differenza dei suoi vestiti che divennero stracci degli del miglior accattone.

    Maestro, non c'era bisogno d'intervenire!

    Purtroppo il gioco è finito

    DI GIA'?? MA NON ABBIAMO FATTO NULLA!


    Fury Senju ebbe un sussulto esattamente nel momento in cui Nonobu si era trasformato unendo il suo potere a quelle del demone, qualcuno lo aveva chiamato da lontano e la voce la potè udire nella sua mente.

    Ci hanno convocati gli dei... Non possiamo continuare. In più il caro Capitano è stato così gentile da trasformarsi in questo posto. Perciò metà di quello che volevo è in mio possesso. Mi dispiace Nonobu, ma devo interrompere questo combattimento. Ci vedremo presto, stanne certo.

    E così dicendo, il suo Sharingan iniziò a vorticare in maniera anormale fino a mutare nuovamente attirando a sè il corpo di Fury e Joe che venivano risucchiati per essere condotti in un altro luogo!
    Il rifugio iniziò a dissolversi, com'era successo al jutsu Katon di Nonobu, sembrava come se tutto fosse in un sogno. Stava iniziando a sparire anche il chakra del Senju.
    Tutto quel susseguirsi di eventi insoliti avrebbe fatto impazzire chiunque, ma il ninja di Konoha doveva mantenere la calma. Quell'incubo durò una manciata di secondi.
    Nonobu si sarebbe svegliato a causa delle grida di Hanzo e Gama, i queli cercarono di portarlo alla realtà. Ma qual'era la realtà? Si ritrovò accanto alla buca in cui era caduta, ma il passaggio oltre 2 metri di profondità era sbarrato da massi. Come fosse uscito da lì e cosa fosse successo rimanevano un mistero, come lo erano anchei suoi avversari e le loro azioni. Erano davvero dei semplici criminali a cui faveva gola il potere del Nibi? Oppure avevano piani ben più complessi?



    I know. Una fine un po' rozza, ma non volevo mandare all'aria una possibile trama. Posta pure la fine di tutto e il tuo ritorno a Konoha facendo rapporto e quant'altro. Puoi prendere anche il massimo.
     
    .
  8. Anselmo
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ci hanno convocati gli dei... Non possiamo continuare. In più il caro Capitano è stato così gentile da trasformarsi in questo posto. Perciò metà di quello che volevo è in mio possesso. Mi dispiace Nonobu, ma devo interrompere questo combattimento. Ci vedremo presto, stanne certo.

    Parole che mi rimasero impresse nella mente, vagando frammentate nella confusione di un inspiegabile perdita di conoscenza. Tentavo di catturarle nell'oscurità della mia scatola cranica, di afferrarle e dare loro un senso. Ma sfuggivano come sabbia tra le dita. Ciò che era accaduto non aveva un senso. Come avevano fatto quei due ad arrestare la mia offensiva rimanendo indenni? Che io sapessi, i combattenti capaci di tanto, sul globo, erano appena una manciata. Un potere tale da contrastarmi senza battere ciglio, era un potere troppo pericoloso per essere lasciato libero di agire. Una forza simile sarebbe stata capace di sovvertire qualsiasi cosa senza sforzo. No, non poteva essere così, doveva esserci qualcosa sotto... un trucco.
    Avevano catturato parte del chakra del due code, era questo ciò a cui si riferiva lo sconosciuto mascherato pronunciando le sue parole? Inconcepibile. Quale individuo poteva essere capace di compiere tanto. Nullificare un Jutsu capace di abbattere plotoni interi, e nel contempo appropriarsi di chakra demoniaco. No, non potevo crederlo possibile. L'avrei rincontrato, questo era certo.
    Ero ancora preso da tali pensieri quando rinvenni. Hanzo mi scuoteva per le spalle senza tanti complimenti, lo sguardo vuoto come una distese di ghiaccio che scrutava il mio volto in cerca di una risposta. Aprii gli occhi, ma non vidi altro che quelle parole continuare a turbinarmi per la mente. Nemmeno feci caso al mio sottoposto chino su di me. Spalancai gli occhi e scostandolo col braccio mi rialzai, volgendo immediatamente la mia attenzione all'entrata del sotterraneo. La raggiunsi facendomi largo nella seve fino alle ginocchia e...

    Cazzo... cazzo... CAZZO!

    La via era ostruita, bloccata, chiusa, inaccessibile. L'intero luogo sotterrato sotto centinaia di metri di ghiaccio e roccia. Il fallimento!
    Mi ero lasciato sfuggire un portatore dello Sharingan -uno Sharingan diverso- e di un immenso potere. E l'unico modo che avevo per rincontrarlo era aspettare che fosse lui a trovarmi. Un totale fallimento! Certo, la missione era compiuta, avevo scoperto tutto ciò che poteva essere scoperto sui cosiddetti "Rinati", e sul loro covo che, con l'intervento degli esperti, sarebbe stato raggiunto in pochi giorni. Inoltre, con ogni probabilità, il problema fondamentale, quello dei rapimenti, non si sarebbe più ripresentato. Ma lui... lui mi era scappato. Era lui l'unica cosa di cui mi importasse davvero.

    Dannazione...

    Che è successo, capo?

    Hanzo mi era comparso affianco, nemmeno me ne ero accorto tanto il mio sguardo era saldamente puntato sui massi che bloccavano l'accesso al "pozzo". Ruotai il capo verso di lui, osservandolo pensieroso. Scrutava il solco tentando di vedere ciò che vi vedevo io, ma inutilmente. Lo fissai a lungo, poi abbassai gli occhi ed a capo chino, infine, dissi:

    Niente.
    La missione è compiuta. Hanzo, torniamo a casa!


    Era l'ultima missione che avremo compiuto assieme.

    Vuoi che ti assegni io l'exp a te? In questo caso non ti posso dare più del minimo per avermi gestito la parte finale. Quindi 120 exp.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Masters
    Posts
    8,066
    Location
    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

    Status
    Anonymous
    Va benissimo. Grazie :sisi:
     
    .
23 replies since 2/4/2015, 15:29   898 views
  Share  
.