Ritorno a casa e nuovi Orizzonti

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  1. "KING"
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    Da tre ore ormai era tornato nel suo alloggio al palazzo del Kage, dopo la battaglia più dura della sua vita.
    Da due ore e mezza era disteso sul letto a fissare il soffitto senza riuscire a prendere sonno.
    Nella prima mezzora si era lavato da tutto il sangue ed il sudiciume raggrumati sul suo corpo, ed aveva cambiato le medicazioni di fortuna applicate da Rosalita al termine dello scontro con Key Hyuga.
    Non aveva ancora volto la sua attenzione a lui, in realtà non stava pensando proprio a niente.
    Aveva ancora addosso l'accappatoio bianco, gli dava una piacevolissima sensazione sulla pelle, morbido e delicato.

    Tok Tok

    *Merda, non l'ho avvertito arrivare
    . . .*

    Si alzò pigramente dal letto per andare all'armadio, dal quale tirò fuori un paio di pantaloni grigi scuri che si mise rapidamente.

    -Avanti-

    La porta scorrevole si aprì ed entrò uno Tsuchikage dallo sguardo iracondo come non ne aveva mai visti prima.
    Il suo passo era lungo quasi due metri e deciso come al massimo del suo vigore, nonostante stampelle e protesi, la sua ira riusciva a superare quegli ostacoli così debilitanti.
    Istintivamente il tappo della giara riposta accanto al letto schizzò via garantendo una rapida fuoriuscita della polvere d'oro al suo interno.
    Sherama si fermò a dieci centimetri di distanza da Haru e lo guardò così intensamente negli occhi da fargli correre un brivido intenso lungo tutta la colonna vertebrale fino al cocige.

    -Spiegati-

    -Buon giorno anche a voi-

    Rispose Haru impassibile all'esterno, ma tormentato all'interno.
    Era giunto finalmente il momento di realizzare l'accaduto.

    -Mi sono dovuto assentare per sistemare una vecchia faccenda privata
    . . .
    Lo scopo massimo della mia esistenza è stato raggiunto, ora non ho più motivi per combattere, per migliorare, non devo più fare rinunce e sacrifici, non dovrò più lottare con me stesso.
    Ho sconfitto i miei demoni e
    . . .-


    Sherama lo stava fissando ancora furibondo, ma pian piano sbollì ed arretrò di un passo, ma rimanendo comunque con un'espressione facciale spaventosa.

    -Di che cosa stai parlando, cos'è successo e perchè c'è questo forte odore di morte che arriva dal bagno-

    -Key Hyuga è morto.
    L'ho sconfitto dopo un'estenuante battaglia, ho appreso molte cose in queste ore.
    Lui dominava segretamente tutte le nostre vite, era in possesso di un ordigno esplosivo creato da un membro dell'Organizzazione Kishikumo in grado di
    . . .-


    E si lanciò in un epico resoconto dell'intera vicenda, lasciando da parte accenni a Matador, Rosalita o Shaku.
    Nella versione data al Kage era stata una battaglia solitaria, un inseguimento sotterraneo nella Via con intramezzo nel mondo dei morti, fino all'esplosivo gran finale.
    Il volto del Kage si dipinse delle più svariate emozioni man mano che andava avanti col racconto.
    La rabbia sfumò presto in preoccupazione ed in seguito in curiosità.
    Poi arrivarono odio, gioia, di nuovo preoccupazione, stupore, qualche istante anche di ammirazione e di nuovo stupore ed esaltazione.

    -. . .
    ed alla fine l'ordigno era già disattivo, lo stava tenendo al sicuro da mani inadatte.
    Negli ultimi istanti in cui ho sostenuto l'attacco finale, ho sentito un vigore dalla forza inaudita provenire dalle anime in cerca di giustizia che mi hanno permesso di vincere-


    *Oltre al fatto che voleva che lo sconfiggessi
    . . .
    Ma questo deve rimanere per me*

    Sherama si era già seduto da un pezzo sul comodo letto di Haru che, finito il discorso, dopo un profondo respiro, si lasciò cadere sulla sedia della scrivania, attendendo che lo Tsuchikage si esprimesse.

    -Dovevi avvertirmi, potevo mandare qualcuno ad aiutarti, sei molto importante per questo paese, tu possiedi la nostra arma segreta e più antica.
    Key Hyuga ha dimostrato più volte negli anni di non essere un ninja comune, fin da giovane.
    Non conosco bene la sua storia, sono stato sulle sue tracce per un breve periodo molti anni fa ma non ebbi fortuna e mi sfuggì senza darmi l'opportunità di guardarlo.
    Hai ottimizzato il tuo controllo sull'arte della polvere e sfruttato al massimo tutte le tue potenzialità se ti sei misurato con un avversario di quel calibro e ne sei uscito vittorioso.
    Purtroppo non potrai ricevere nessuna taglia per lui, anche perchè a quanto ho capito ne hai distrutto il corpo.
    Comunque sia intendo premiarti.
    Raggiungimi nel mio ufficio quando ti sarai riposato-


    Haru annuì alle parole del Kage senza tentare di giustificarsi, ed ascoltò il resto in rispettoso silenzio.
    Si alzò per accompagnare Sherama alla porta e lo osservò claudicare fino all'angolo del corridoio per poi sparire verso i piani superiori.
    Chiusa la porta tornò all'armadio dal quale estrasse una sorta di camicia nera dai bordi dorati, mise ai piedi i sandali, indossò il suo giubbotto da Shinobi, si mise la giara a tracolla e si lanciò dalla finestra per atterrare su una nuvola d'oro generata al momento.
    Si involò rapido verso Nord-Ovest sparendo rapidamente fra le nubi.
    Più che riposarsi doveva schiarirsi le idee.
    Il vento sulla faccia e sui capelli ancora bagnati fu una specie di piacevole supplizio.
    Si fermò quando raggiunse una vetta montuosa ricoperta di neve bianca.
    Scese a terra, immerse la mano sinistra nella gelida neve se ne tirò un po' in viso.
    Il freddo atroce che provò in quell'istante risvegliò ogni suo senso dandogli una lucidità mentale pazzesca.
    Era pronto a proseguire con la sua vita finalmente.

     
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  2. "KING"
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    Il giorno incedeva, le ultime stelle venivano meno, ed il cielo blu scuro iniziava a tinteggiarsi di sfumature rosee andando sempre più a schiarirsi.
    Si incamminò rapidamente verso la parete rocciosa con passo leggero sulla superficie della neve senza lasciare la minima impronta.
    Desiderava scalare la montagna e raggiungere la vetta con le sue forze, senza affidarsi al chakra.
    Era convinto che iniziare a fare degli sforzi fisici e sottoporre il suo corpo a dure prove avrebbe giovato molto in battaglia, ma soprattutto alla sua serenità mentale in quel momento vacillante.
    Da quando El Matador aveva utilizzato l'Iseki per riportarlo a casa aveva solo voglia di urlare a squarciagola fino a non aver più fiato in corpo.
    Eppure era convinto, prima di partire, che una volta ucciso lo Hyuga, avrebbe finalmente trovato la pace, ma dentro di lui non era cambiato nulla.
    Al contrario l'inaspettato viaggio a Silent Hill l'aveva profondamente cambiato, sentiva di conoscersi a fondo, in ogni più recondito angolo della sua anima.
    Era una sensazione strana, una sconfortante consapevolezza che gravava sulla sua anima ogni momento.
    Non pensarci non migliorava le cose.

    *Devo pormi dei nuovi obiettivi, di giorno in giorno.
    Non tanto per tenermi occupato, quanto per avere uno scopo, e non un'esistenza priva di desideri.
    Migliorare il mio corpo è già un buon inizio*

    Chi trova una strada da seguire, è felice, perchè sa che prima o poi raggiungerà una meta, ma una volta arrivatoci, deve trovare una nuova strada.
    Questo è quello che farebbero gli uomini comuni, avidi per natura.
    Haru non era diverso, ma sapeva già cosa lo attendeva alla fine di qualsiasi strada avese intrapreso, e non gli andava bene.
    Lui stava cercando di costruire una nuova strada tutta sua.
    E finalmente aveva raggiunto la serenità arrivando a questa conclusione.
    Non si accorse nemmeno di aver già iniziato la scalata, e di essere già a buon punto, guardò istintivamente sotto e vide lo spiazzo roccioso sul quale era atterrato 30 metri di caduta, e sorrise.
    L'adrenalina iniziò a scorrergli nel sangue e ad attivare processi mentali di un folle.
    Osservò attentamente per brevi istanti la conformazione della parete rocciosa verticale, e trovò subito numerosi punti d'appoggio nei 70 metri successivi.
    Si staccò completamente dalla roccia balzando di lato trattenendo il fiato per 3 interminabili secondi.
    La gravità iniziò ad avere la meglio proprio quando raggiunse la sporgenza adocchiata e si aggrappò ad essa come un agilissimo gatto.
    Infilò il piede destro in una lieve rientranza e col sinistro, più in alto, cominciò a spingere per poi darsi uno slancio ed iniziare a "gattonare" sulla roccia fra le varie scanalature create dal vento e dagli altri agenti atmosferici a cui era sottoposta la montagna.
    Era uno sforzo fisico indescrivibile, che un uomo comune non avrebbe mai saputo compiere, ma per uno shinobi era una bella sfida e nient'altro.
    Percorsi quasi 20 metri, scattò di lato ricompiendo una seconda pericolosissima manovra di salto laterale.
    SI mosse troppo presto e non riuscì ad aggrapparsi nel punto giusto e finì con il piede sinistro su una lastra di ghiaccio scivolosissima.
    Rimase appeso solo con la mano destra ad un blocco di roccia sporgente piuttosto tagliente.
    La mano cominciò subito ad escoriarsi, con un enorme sforzo di volontà si lanciò in alto staccandosi per la terza volta dalla parete montuosa.
    Questa volta atterrò correttamente e proseguì con ancora più ferocia e determinazione nella sua corsa a quattro zampe.

    *L'ho scampata per un pelo*

    Come previsto la scalata teneva molto impegnata la mente e scaricava ogni traccia di tensione residua.
    Per i successivi venti minuti proseguì più lentamente in quanto la pendenza era più favorevole ed il tasso di sfida era diminuito di molto.
    Raggiunta la cima il sole era già completamente sorto ed il paesaggio si era tinto dei suoi magnifici colori.
    Le montagne innevate lasciavano spazio, più a Sud, all'imponente Iwa, in fase di ricostruzione, spingendosi più nel continente si alternavano monti a foreste, laghi, fiumi e laghetti sparsi qua e la, ed una bellissima quanto immensa quanto distante verde pianura.
    Il cielo era ormai di un azzurro limpido, senza una nuvola, tutte ai piedi di Haru, e con un uccello solitario e maestoso, probabilmente aquila.

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  3. "KING"
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    -Hey come vanno le cose?
    . . .-


    Quella voce era nota alle orecchie di Haru, ma sapeva già chi erano, quel che non sapeva era che cosa volessero.

    -Lars, Nataku come mai non siete tornati alle vostre strade?-

    Lars Kiryu ex ninja della Nuvola e Nataku Kaguya, ex deceduto ninja dell'Acqua.
    I guerrieri che aveva reclutato per fermare una volta per tutte Key Hyuga, loro comune nemico.
    Tuttavia il fato ha voluto che fossero altri i suoi compagni di battaglia ed altre le ragioni.

    -Ci hai lasciato e non sei più tornato, per mesi e mesi siamo rimasti a marcire nel deserto.
    E nell'ultimo periodo ti eri fatto tutto strano
    . . .-


    -O Nataku, il Team Kami è sciolto, le nostre vie si dividono per non reincontrarsi mai più.
    Key Hyuga è morto la scorsa notte, l'ho ucciso con le mie mani.
    Io ora vivo qui ad Iwa, dove ho trovato pace e stabilità, quasi una famiglia.
    Voi fate lo stesso, tu torna da tua moglie e tua figlia e tu, fai qualsiasi cosa facessi prima.
    O una qualsiasi altra cosa, ma lasciatemi.-


    Haru non gradiva l'atteggiamento di Lars, che sembrava come accusarlo di qualche crimine, mentre Nataku avrebbe dovuto essere già tornato a casa da sua moglie e sua figlia, a prendersi cura di loro.
    Eppure era li aspettandosi chissàcosa da lui.

    -Io non me ne andrò così, ho fatto tutta questa strada e tutti questi sacrifici per impossessarmi assieme a voi del potere dello Hyuga, se voi non lo volete me lo prenderò da me.
    Devi sapere Haru che c'era un complotto alle tue spalle, c'è un motivo se io sono l'unico superstite dell'assalto
    . . .-


    *Hojo, quel folle*

    -Il Dottor Hojo ha fatto per anni esperimenti su di me, oramai parte di me cova la sua volontà.
    Quanto a lui, è il dottore stesso!-


    Lars stava oramai ridendo a crepapelle già vedendosi a dominare il mondo data la momentanea pace.
    Nataku a quanto detto era da lui controllato e presto sarebbe stato del tutto alla sua mercè.
    Ma ad Haru non importava più nulla, quello era il passato.
    Rimase seduto nella neve e spostò lo sguardo al vasto panorama oltre i due interlocutori prima di parlare.

    -Voltatevi, e guardate il cielo che è sopra di noi.
    A lui non importa niente delle vostre, delle nostre vite.
    A lui non interessa chi prenderà il potere sulla terra perche ne è al di sopra.
    Il cielo è la più terrena rappresentazione del divino.-


    Lars smise di ridere, la sua espressione s'incupì ed un accumulo di chakra che stava man mano ingrandendosi iniziò a distorcere e mutare l'equilibrio dei vari campi magnetici attorno a lui.
    Nataku rimase immobile, come pietrificato.

    *Forse sta combattendo contro il seme di Hojo in lui*

    Lampi azzurri circondarono il corpo di Lars rivelando l'incombente attivazione dell'armatura di fulmine.
    Solo a quel punto Haru si alzò dalla sua posizione.
    Trasse un profondo respiro prima di parlare nuovamente.

    -Sapete, c'è una leggenda dietro alla mia famiglia.
    Da più di mille anni i Kamigawa sono stati i protettori dei signori del deserto.
    Ma in tempi ancora più antichi i valorosi guerrieri di questo clan erano una stirpe intrisa nel chakra.
    Uno di loro, Il cui nome è stato maledetto, in tempi molto antichi nell'epoca in cui gli Dei governavano il mondo, un guerriero del clan che allora aveva un altro nome che non ricordo, si alleò con una Dea, e la aiutò a spodestare tutti gli altri, ritenuti malvagi ed indegni di governare.
    Uno degli ultimi Dei rimasti maledisse il sangue del guerriero in modo che per più di mille anni non fosse altro che carne.
    Sai, io sono il primo della mia antica casata ad avere del Chakra.
    Che abbia rotto la maledizione?-


    Così dicendo eresse una barriera fatta di polvere d'oro che emerse dalla neve sollevandosi per venti metri.
    Lars abbattè la difesa con facilità, ma Haru era già scomparso.
    Aveva sfruttato uno dei suoi jutsu di terra per entrare letteralmente nella montagna
    Lars sava carcando di capire dove sarebbe riapparso quando sotto di lui si aprì un buco dal quale uscì rapidamente Haru.

    -Lama del Vuoto!-

    Haru aveva già impastato rapidamente un enorme quantitativo di chakra di Vento nella gabbia toracina nel momento in cui fuoriuscì dalla montagna.
    Mentre saliva portandosi all'altezza del petto di Lars compì l'azione di compressione e successiva espulsione rapida.
    Buttando fuori tutta l'aria mischiata al chakra, generò una tagliente lama di vento che impattò contro l'armatura fulminante di Lars, indebolendola per qualche istante.
    Normalmente quell'attacco avrebbe dovuto trapassarla e lasciare Lars seriamente ferito.
    Uno strato di polvere d'oro ricopri interamente Haru proteggendolo da tutti gli attacchi minori.
    Si allontanò rapidamente dal nemico che replicò all'attacco con una tempesta di fulmini e saette all'impazzata.
    Haru schivò senza fatica gli assalti, ma era molto più veloce di quanto non ricordasse.
    Iniziò a tempestarlo con una pioggia di proiettili dorati grossi ognuno come una noce da cocco per tenerlo impegnato.
    Lars dovette ricorrere ad una potenza molto superiore per resistere a quell'assalto.

    -Cosa credi di fare Lars, lo sai che ho sconfitto Key, ne tu ne nataku siete al mio livello, andatevene e vivete le vostre vite liberi!-

    -Lars non esiste più, fu rapito durante una missione dai miei uomini e divenne il prescelto in cui reincarnarmi.
    Tramite gli scritti di Orochimaru ho preso possesso della Tecnica dell'Immortalità, con cui cambiare corpo e diventare sempre più forte, e questo era il corpo più adatto allo scopo.
    Finchè Key non ha trovato Nataku.
    Io sono Hojo, Lars è morto hehehehehe.
    Ora Nataku sta combattendo contro un frammento della mia anima che ho messo in lui quando ne sono entrato in possesso, e che ho reso più forte in anni di esperimenti.
    E l'odio che provava nei confronti di Key non ha fatto altro che rendere più forte la mia tecnica hahahaha!
    Presto avrò un secondo corpo ed un terzo, il tuo!-


    Con un'esplosione fulminea si portò al riparo dalla pioggia dorata e dopo un rapido scatto veloce come un lampo, si trovò alle spalle del Kamigawa pronto a ferirlo mortalmente.
    Ma ecco la magia: il suo corpo s'illuminò per un istante, il braccio folgorante di Lars attraversò subito dopo il suo dorso ed uscì dal suo petto, ma Haru rideva.
    Il suo corpo si scompose interamente e si ricompose sopra di lui.

    -Jinton . . .-

    Un cubo racchiuse Lars, ed una luce accecante lo avvolse, quando la luce svanì di lui non c'era più alcuna traccia.
    Non era rimasto niente del povero Lars, ma d'altro canto, Lars era morto già da tempo, quello era Hojo.
    E a Nataku stava per accadere la stessa cosa.
    Atterrò proprio di fronte al Ninja in trance e gli poggiò una mano sulla fronte, ritraendola subito.

    -Scotta, che devo fare, non ha più molto tempo-

    Detto fatto, Nataku spalancò gli occhi, e sorrise malignamente.
    Il suo corpo iniziò a creparsi completamente come un vaso che va in frantumi.
    La pelle si lacerò lasciando fuoriuscire ossa grigie coperte da uno strano alone violaceo.
    L'armatura ossea del clan Kaguya, ma c'era qualcosa di strano.
    Haru fece un balzo indietro quando avvertì un forte cambiamento magnetico in Nataku.
    Stava diventando ancora più ossuto e potente.

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    *Merda, spero non sia forte quanto sembri*

    Ma in men che non si dica Haru si ritrovò sbalzato nel vuoto oltre la vetta montuosa.
    Fortuna che sapeva volare.
    Nataku gli aveva sferrato un violento colpo aprendo il braccio sinistro.
    Prese la colonna vertebrale e la staccò con un crack, impugnandola come una spada e malleando leggermente la forme di vertebre e bacino, intanto già ricreati sul suo corpo, per garantirne consistenza e potenza.
    Chakra violaceo continuava a fuoriuscire dalle sue cavità.

    *Questo è l'abominio venuto fuori dagli esperimenti di quel folle?*

    -Questo è il mio capolavoro, frutto di anni di ricerche ed esperimenti.
    Un'arma ed al contempo un'armatura perfetta, che ha come base le ossa dei Kaguya e l'ingrediente segreto, il chakra della Bestia che Key ti ha fatto portare qui hahahaha, Io sono un Dio!-


    In quel momento l'espressione di Haru s'incupì completamente.
    Sguardo fulminante e traboccante di sentimento, pugni stretti e petto gonfio

    -Non dire cagate!
    Tu non sei un Dio, sei solo una nullità che ha sfruttato la sofferenza e la forza altrui per ottenere un potere che, detto fra noi, non è poi così impressionante.
    Ti farò sparire da questa terra!-


    E preparò un secondo cubo, ma il mostro fu rapidissimo.
    Scattò in direzione di Haru caricandolo con tutta la sua furia, per poi cominciare una danza frenetica con spada coda spuntoni ossei ed altre diavolerie.
    Haru incassò e resistette ad ogni assalto senza eccessivi sforzi, ma doveva ammettere che aveva una rapidità di movimento poco sotto alla sua.
    Quando se ne rese conto anche il nemico quest'ultimo aprì le ossute fauci, condensò ed ammassò una spropositata quantità di chakra violaceo, al pari di una dama, e si preparò a rilasciarlo in un furioso attacco.

    -E va bene, non pensavo di arrivare a tanto ma
    . . .-


    Uno strato di chakra naturale ricoprì il corpo di Haru invadendolo e potenziandone ogni capacità.
    Il ninja stese entrambe le braccia davanti a se con i palmi aperti e rivolti verso Nataku.
    Creò una piccola forma cilindrica al cui interno una sfera brillava con l'intensità di mille soli.
    Haru e Nataku spararono le due tecniche contemporaneamente, il fascio Jinton trovò sulla sua strada la sfera di chakra violacea creata dal mostro ossuto e, dopo pochi attimi di resistenza, venne completamente disintegrata dal colpo Polverizzante.
    Nataku stesso fu investito dal fascio luminoso e non fece nemmeno in tempo ad urlare che, come nel caso di Lars, non ne rimase alcuna traccia.

    *Ora è tutto finito*

    Tre ore dopo

    -Tsuchikage, sono venuto a
    . . .-


    -Dopo, dopo, c'è una missione come ti dicevo, ma ora si è fatta urgente, due pericolosi criminali hanno sconfinato nel nostro territorio mentre tu eri via e volevo che tu li stanassi, ma li hanno avvistati poche ore fa, fra le montagne a Nord, trovali.-

    -Oh loro, Kiryu di Kumo e Kaguya di Kiri?
    Me ne sono già occupato signore, cercavano me e
    . . .
    Mi hanno trovato.-

     
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  4. "KING"
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