[Missione di II Trama] Sul Patibolo delll'illegalità

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    Stroke è decisamente poco propenso a trattare con Sarakube.

    - Ragazzo, hai chiara la situazione? Dovresti renderti conto quando non reggi più il coltello dalla parte del manico. E questa, a parer mio, mi sembra una di quelle situazioni. Mi sbaglierò?
    Riavrai il tuo corpo SE e QUANDO lo stabilirò io. Guardati attorno.
    Fate un passo falso e gli ostaggi moriranno. E' vero? -


    Non che abbia mai avuto il coltello dalla parte del manico, in effetti.

    Quanto al resto, visto che non aveva garanzie di sopravvivere se avesse fatto quello che diceva Stroke, decise che il rischio di far scappare il suo compagno l'avrebbe preso più che volentieri. Innalzò improvvisamente la nebbia per impedire la visione.

    MAI E POI MAI PASSERò DALLA VOSTRA PARTE! MOKUTON!: HOBI NO JUTSU!!!

    Uno shinobi di saldi principi, il suo compagno Senju. Principi che lui non avrebbe mai avuto.
    Stroke non la prese benissimo, come ampiamente prevedibile.

    - SIETE DEGLI STOLTI! ADESSO MORIRETE TUTTI!! -

    Stroke gli afferra la gola, costringendolo in ginocchio sia grazie alla presa ferrea della mano con il fatto che controllando una delle sue gambe non gli permette di muoversi più di tanto. Sarakube quindi cade, già pronto a trasformarsi in in acqua per sfuggire alla presa. Gli ostaggi, purtroppo, sarebbero morti comunque. Stroke non aveva motivo di lasciarli vivere.

    Ma a quel punto accadde qualcosa che non era stato previsto da nessuna delle parti coinvolte. I bimbi-mostri scattarono improvvisamente, ma non cercarono di uccidere ne Sarakube ne il suo compare. Al contrario, si scatenarono contro i mukenin che tenevano gli ostaggi, falciandoli con rapidità estrema. Senza neanche dargli il tempo di reagire, i semidemoni si allontanarono dai corpi straziati dei mukenin e si avvolsero attorno a Stroke, bloccandolo.

    - Cosa...COSA DIAVOLO SIGNIFICA QUESTO?!?!
    DA CHE PARTE STATE?!?! -


    I bambini non lo calcolarono, rivolgendosi invece verso quello che resta del palazzo di Konoha. Lì si trova una figura che Sarakube avrebbe giurato veder morire solo qualche minuto prima.

    - ZERO! Com'è possibile?!
    Tu..TU DOVEVI ESSERE MORTO! -


    Quindi non erano venuti qui per salvarlo?

    Sarakube stava cominciando a pensare che la sua paranoia lo avesse portato troppo in là. Certo, ancora non aveva capito come era possibile che Zero fosse resuscitato, ma sembrava che non fosse conivolto nell'assalto, visto che il capo dei mukenin pensava che avesse stirato le zampe.
    Il mukenin li raggiunse, portandosi dietro la bandiera di Konoha, anche se ridotta abbastanza male. Si fermò a fissare Stroke, bloccato nella presa dei semidemoni.

    - Finalmente ci conosciamo. Death come morte. Stroke come colpo.
    Quante volte mi hai fatto spiare, eh?
    Credevi davvero non me ne fossi accorto?
    Corrieri, telecamere, venditori, banditori. Tutti eccelse spie, troppo forse.
    Ti confesso che quasi quasi mi importa del motivo.


    - Ahahah, ora capisco! CAPISCO TUTTO!
    Perchè sei vivo! Perchè sei qui!
    Te ne rendo atto: non è facile rubare a un ladro, ma tu, amico mio, l'hai fatto a pieni voti! CONGRATULAZIONI!


    - Allora, ti va di dirmi il motivo?
    O preferisci ti faccia fuori subito? -


    - Francamente non ne ho voglia.
    Preferisco aspettare che i miei compari sparsi per Konoha ti facciano fuori.
    Ho vissuto abbastanza per i miei gusti. -


    - Intendi i mukenin che i miei bambini hanno già divorato, o quelli che in questo momento stanno attaccando Kusa? -

    - Maledetto! MA QUANTI MOCCIOSI AVETE TU E NOLAND?! -

    - Non tantissimi a dire il vero, ma sufficienti a spazzarvi via tutti dalla faccia della Terra! -

    - QUESTA E' BUONA! AHAHAH!
    Chissà come reagirà il Continente Occidentale...! AHAHA! -


    - Deduco siano state le tue ultime parole. -

    - No, ho ancora qualcosa da dire, ai due ragazzi qui presenti!
    ASCOLTATEMI, MOCCIOSI DOVETE SAPERE CHE QUESTO INDIVIDUO E'...!! -


    Ma prima che possa finire, qualcosa colpisce la gamba bloccata dalla presa di Stroke, polverizzandola letteralmente. Sarakube urla per il dolore. Non aveva mai urlato per le ferite riportate. Non quando combatteva per la sua vita nella foresta, non quando, ben più di recente, ha perso quattro dita. Ma un colpo simile, improvviso e devastante, riesce a strappargli la voce. Si accascia, non più sostenuto da Stroke o dai bambini, e cadendo nella polvere riesce comunque a vedere in lontananza una figura. Sembra una giovane ragazza dai capelli rosa... l'aveva già vista da qualche parte, ma il dolore che gli mordeva il cervello gli impediva si ricordare. Riusciva a malapena a pensare che doveva guarirsi in fretta, prima di morire dissanguato.

    - Tu, ragazzo, ti chiedo scusa ma era necessario per liberarti da lui.
    Jacque provvederà a risanarti.
    Fai pure. -


    Forse è il dolore oppure non ha proprio capito cosa sta dicendo Zero, ma l'unica risposta di Sarakube, mormorata a denti stretti mentre le mani cercano di stringere il moncone, è: Cosa?

    - Sì, MAESTRO! -

    A quel punto succede qualcosa che supera qualsiasi concezione di medicina posseduta da giovane shinobi. Gli occhi della ragazza sfarfallo di viola la gamba comincia a ricrescere. Sarakube riesce a sentire l'osso riformarsi dal bacino, poi venire ricoperto di muscoli, vene e pelle. Il tutto accompagnato da un dolore quasi insopportabile, come se la gamba stesse andando a fuoco invece di ricostruirsi. O come una grossa ferita infetta che scotta, si tira e emette pus. Non la più piacevole delle sensazioni.

    Sarakube si rialza, un po' scosso ma incolume. Sembra essere tornato tutto a posto. Zero lo aiuta perfino ad alzarsi e lo spolvera, ma lui sta pensando ad altro. Zero era sopravvissuto, non aveva apparentemente nulla a che fare con l'invasione, e adesso era aiutato da... Jacque? Poteva essere Jacqueline, la numero 2 di Kushikumo? Non ne era sicuro, visto che non l'aveva mai incontrata, però se era lei...

    Il filo del pensieri di Sarakube venne interrotto dalle ultime parole di Stroke, emessa dal casco che era ruzzolato per terra. Cosa strana considerato che era stata staccata dal cervello di Stroke, se così si voleva chiamarlo. Forse era solo un'eco dell'ultimo pensiero del mukenin.

    - Dimmi Zero: ora che sei tu il manipolatore, ti senti libero dal controllo? -

    - Mai sentito meno libero.
    Jacque, procedi con la rinascita di Konoha. -


    E succede qualcosa che, ancora una volta, andava oltre le conoscenze di Sarakube. Jacque si solleva dal suolo, e un secondo dopo, le macerie che costituiscono Konoha si sollevano al suolo, tornando alla posizione originaria. L'intero villaggio sta venendo ricostruito da un potere icredibile, qualcosa che va oltre ciò che era normalmente concesso ai poteri di uno shinobi. Era come se il tempo stesso avesse deciso di fare dietrofront e far ritornare Konoha alle sue condizioni originarie. Anche questo accese qualcosa nella mente di Sarakube. Un sospetto che nascose accuratamente. L'avrebbe tirato fuori nel momento opportuno.

    Ma non solo Jacque stava ricostruendo il villaggio... no stava anche approntando delle migliorie. Le mura divennero più grandi, più massicce, più imponenti. Ingenti misure difensive si eressero ai confini del villaggio, trasformandolo in una fortezza impenetrabile.
    Alla fine però Jacque semplicemente non ce la fece più e ricadde, presa al volo da Zero.

    - Maestro... -

    - Riposa pure, Jacque. Te lo meriti.
    Al resto penso io. -


    Zero, sempre con in braccio la ragazza, seguita dai bambini demoniaci e da un tizio che Sarakube non aveva mai visto, si dirige quindi verso il palazzo di Konoha. Sarakube, in mancanza di alternative, decide di seguirlo. Il suo compagno è fuori vista, deve esserselo perso in mezzo alla nebbia e alla confusione. I konihani si accalcarono vicino al palazzo, aspettando le parole del mukenin.

    - POPOLO DI KONOHA...FRATELLI!
    NON TEMETE NE' ME NE' LA MIA FORZA, DACCHE' NON VI FARA' ALCUN MALE!
    TUTTO QUESTO, CIO' CHE HO FATTO E CHE ORA VI CIRCONDA, RAPPRESENTA IL TENTATIVO DI UN UMILE PENTITO DI ESPIARE I CRIMINI COMMESSI NEI VOSTRI CONFRONTI!
    E NON CITERO' NEMMENO IL MIO INTERVENTO A VOSTRA SALVAGUARDIA NEL PRECEDENTE ATTACCO AL VILLAGGIO, PERCHE' NON NE HO ALCUN BISOGNO.
    IO, QUI, DAVANTI A VOI CHIEDO PUBBLICAMENTE PERDONO, PER OGNI COSA. SO CHE NON RIPORTERA' IN VITA I CARI CHE VI HO SOTTRATTO, MA PIU' DI SALVARE OGGI LE VOSTRE VITE NON HO TROVATO SOLUZIONE!
    PERTANTO, SUPPLICE, MI INGINOCCHIO A VOI E AL VOSTRO GIUDIZIO!

    TUTTAVIA, BENCHE' PENTITO, RECLAMO IL DIRITTO DI CONFESSARNE I MOTIVI DELLE MIE AZIONI.
    KONOHA STESSA, O MEGLIO I SUOI ALTIPIANI, MI HANNO TRADITO...PER COLPA DI UNA PROFEZIA CHE MI VEDEVA CONSUMATORE DELLO STESSO VILLAGGIO PER CUI OGGI MI SONO BATTUTO!
    SONO STATO ATTACCATO A TRADIMENTO, DALLA MIA STESSA SORELLA, ISTIGATA DA NUBE-KAGE E DAL CONSIGLIO AD UCCIDERMI!
    QUESTE SONO PAROLE FORTI, CHE PERDONO DI SENSO SE PROFERITE DA UN CRIMINALE, LO SO, MA IO VI ESORTO A GIUDICARMI PER CIO' CHE HO FATTO OGGI: SALVATO VITE INNOCENTI DA UNO STERMINIO DI CUI IO STESSO AVREI POTUTO RAPPRESENTARE LA TESTA!
    E INVECE NO, HO DECISO DI STARE DALLA PARTE DEGLI INNOCENTI, CHIAMANDO A RACCOLTA TUTTA LA FORZA CHE POTEVO PERMETTERMI.
    ED E' STATA SUFFICIENTE A SALVARVI.



    Qualcuno urla, in mezzo alla folla. - Ma noi ti abbiamo visto morire sul patibolo! Com'è possibile che tu sia vivo?! -

    - CONFESSO, AI VOSTRI PIEDI CHE SAPEVO DI UN IMMINENTE ATTACCO DA PARTE DEI MUKENIN. PERTANTO MI SONO ARRESO ALLE FORZE DI KONOHA COSICCHE' DA GIUNGERE QUI PREPARATO PER CONTRASTARLI. HO UTILIZZATO LE MIE DOTI OCULARI PER SALVARMI, MA NON L'HO FATTO PER CODARDIA, BENSI' PER ESTINGUERE IL MIO DEBITO, COSI' COME HO FATTO, NEI VOSTRI CONFRONTI!
    E ORA SONO QUI, PRONTO PER ESSERE GIUDICATO. E STAVOLTA PER DAVVERO, DA VOI, SENZA CHE NESSUNO PRENDA LA DECISIONE AL VOSTRO POSTO.
    MA PRIMA HO DA DIRE UN'ULTIMA COSA: NUBE, PER QUANTO MIO STESSO ATTENTATORE, HA COMBATTUTO AL MIO FIANCO NELL'ULTIMO ATTACCO, CONFESSANDOMI TUTTO CIO' CHE DOVEVO SAPERE E FACENDO MATURARE IN ME UNA DECISIONE, CHE MI ACCINGO AD ESPORVI.
    AVETE IL DIRITTO DI UCCIDERMI, QUA ED ORA, OPPURE....SALVARMI, E UTILIZZARE LA MIA FORZA CONTRO TUTTI COLORO CHE DECIDONO DALL'ALTO DELLE VOSTRE VITE.
    SE DECIDERETE DI APPOGGIARMI, IO VI RESTITUIRO' CIO' CHE VI SPETTA DI DIRITTO, LA VOSTRA NATURA!
    OSTACOLERO' LE AGGREGAZIONI, I MOVIMENTI CONGIUNTI, GLI APPARATI DI POTERE, CONCEDENDO A OGNI SINGOLO INDIVIDUO DI ESSERE GIUDICE DI SE STESSO. DEL RESTO AVETE VISTO COSA SUCCEDE QUANDO SONO GLI ALTRI A GOVERNARE PER VOI, NO?!
    LA VECCHIA PUR DI AVER SALVA LA VITA AVREBBE VENDUTO TUTTI VOI! E NUBE PER PAURA CHE POTESSI DIVENTARE CHI NON SONO DIVENTATO, HA CERCATO DI SRADICARMI SUL NASCERE. E PER NON PARLARE DEI MIEI DIRITTI VIOLATI IN CELLA A VOSTRA INSAPUTA! LE TORTURE AGGRAVATE! TUTTO QUANTO A VOSTRA INSAPUTA ED ELEVANDOSI AL DI SOPRA DI QUELLE LEGGI DA LORO STIPULATE PER...PROTEGGERVI?
    NO, FRATELLI MIEI, LEGGI E RELIGIONE RAPPRESENTANO LA CARITA' CONCESSA A UN POPOLO, PER ILLUDERLO DI AVER QUALCOSA CON CUI MANGIARE!
    IO CONFESSO A CUORE APERTO DI ESSERE STANCO DI TUTTO QUESTO, STANCO DI AVER PERSO LE REDINI DI UNA MIA VITA PER LA DECISIONE DI QUALCUN ALTRO! d'ORA IN POI VORREI VIVERE PER ME STESSO, PERTANTO VI OFFRO LA FORZA DI ISOLARVI DAL MONDO INTERO E DALLE SUE DECISIONI.
    SE VORRETE, SARO' LO SCUDO CHE FERMA LA SPADA PROVENIENTE DALL'ESTERNO.
    PERTANTO QUI VI DOMANDO DI NOMINARMI TESTA DI QUEL GUERRIERO CHE VI PROTEGGERA', O DI QUELLO CHE DECAPITATO PERMETTERA' AL SISTEMA DI TORNARE AD ASSORBIRVI.
    NEL PRIMO CASO OGNI LEGGE A PARTIRE DA DOMANI CADRA' E KONOHA PROSPERERA' DA ME PROTETTA, NEL SECONDO FATE PURE CIO' CHE DOVETE.
    SONO PRONTO A MORIRE. -


    Zero conclude il suo discorso roboante e spalanca le braccia, attendendo. Si stava davvero mettendo nelle mani dei cittadini di Konoha.

    Il silenzio calò nella piazza. Sarakube era immobile. Come gli altri, attendeva qualcosa. Dopo che aveva salvato nuovamente Konoha, e dopo che aveva avuto la conferma da parte di Stroke che Zero non era coinvolto, Sarakube sarebbe stato felicissimo di stringere la mano a Zero e dirgli qualcosa di simile.

    "Grazie mille per l'aiuto. Sei libero di tornare a Konoha. Tutto è perdonato. Bentornato."

    Ma purtroppo le cose non stavano così. Zero non aveva semplicemente espresso il desiderio di essere accolto nella sua vecchia casa, no. Aveva affermato che sarebbe diventato il protettore di Konoha, che avrebbe donato loro la possibilità decidere per conto loro il loro destino. Ma era un discorso che inevitabilmente gli faceva tornare in mente quello che aveva fatto prima, sul patibolo, e nonostante il bel vestito, la sostanza al di sotto non era cambiata. In più, facendosi eleggere difensore di Konoha, Zero avrebbe avuto, che gli piacesse o meno, una posizione di potere. E questa cosa non gli andava.

    Tuttavia, qualcosa di ancora diverso si agitava nella sua testa. Curiosità. La via presentata da Zero non era una cattiva via... almeno nelle idee. Come sarebbe stata sviluppata avrebbe determinato se era una via accettabile o meno. La possibilità di rimanere e osservare cosa sarebbe successo se l'idea di Zero prendeva piede era una tentazione per il giovane Shinobi. Ne vedeva le potenzialità ma anche gli innumerevoli difetti.

    Tuttavia non parlò perchè, come aveva detto Zero, toccava agli abitanti decidere. Lui non era Konoha, non era veramente uno dei suoi abitanti. Era loro la scelta, non sua.
    Ma non furono gli abitanti a parlare per primi, ma una voce che gli era ben nota. La voce di Nonubu.

    QUELL'ASSASSINO MENTE! NON ASCOLTATELO! RICORDATE LE PAROLE DEGLI ANZIANI. GLI ANZIANI UCCISI DAI MUKENIN... E LUI E' UNO DI LORO! LO E' SEMPRE STATO!

    Sarakube lo individuò subito. Stava puntano il dito verso Zero e pareva furioso. Il suo intervento sbloccò la folla, che reagì e prese la sua decisione.

    Ha ragione...

    Deve MORIRE!

    VOLETE UCCIDERLO? COME STAVANO FACENDO GLI ANZIANI? E POI?!

    VOLETE CHE I CORROTTI TORNINO A GOVERNARCI?! ALLORA PREFERISCO LUI!

    Non lascerò più che qualcuno prenda decisioni per me... IO SCELGO LUI!

    ANCH'IO!

    VOGLIO LA VITA! VOGLIO LA LIBERTA'!

    SI!

    SONO LE LEGGI AD AVERCI PORTATO FINO A QUI!

    BEN DETTO!

    SIAMO STANCHI DI SUBIRE!

    ZERO IL NOSTRO GUERRIERO! ZERO IL NOSTRO GUERRIERO! IL NOSTRO GUERRIERO! ...IL NOSTRO GUERRIERO! ...IL NOSTRO GUERRIERO!


    Sarakube fece una smorfia disgustata. Il popolo si era lasciato convincere da Zero. Si erano fatti manipolare. Sarakube aggiunse un altro punto ai numerosi problemi di una società in cui ciascun individuo era libero di scegliere qualsiasi decisione, anche quelle legate al governo e al villaggio: le persone erano stupide, infantili e facili da manipolare. La nuova Konoha nasceva sotto pessimi auspici.

    Nonubu la prese male. Furibondo, si fece largo a spintoni tra la folla. Questa in breve si allontanò spontaneamenete da lui, insultandolo, lanciandogli addosso oggetti presi da terra, addirittura sputandogli addosso. Sarakube non potè resistere a quella vista. Si mosse infine, dopo essere rimasto perfettamente immobile per minuti interi, e si mise a seguire Nonubu. Lo incrociò quando si fermò a parlare con il suo compagno. Riuscì perfino a sentire qualche parola.

    Non ho potuto fare nulla, erano troppo forti. Questo luogo non mi appartiene. Vado a Suna, lei mi accoglierà. So che non fai parte di questa... gente. Ma ti chiedo di restare, di non abbandonare la Foglia, di non voltarle le spalle. Fingi, se è necessario, ma rimani.

    E si allontanò. Sarakube rivolse un cenno a Kiroachi ma non si fermò. Seguì Nonubu fino alle porte del villaggio, ma non le attraversò. Si fermò sulla soglia, guardando il suo compagno andarsene verso il deserto.

    Buona fortuna, Nonubu. Io resterò qui. Qualcuno deve farlo. Ma se ti servirà aiuto, io sarò pronto.

    Furono queste le ultime parole che Sarakube rivolse a Nonubu mentre questi abbandonava il villaggio. Lui aveva scelto il sentiero più difficile, in un certo senso. Rimanere in questa nuova Konoha, sotto la "protezione" di Zero, e attendere. Vedere come si sarebbe sviluppata la situazione. E quando sarebbe venuto il momento, agire per il meglio.
    Ma qual'era il meglio, purtroppo, era ancora da stabilire.
     
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    La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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    Incredibile, una sorpresa dopo l'altra. Quello fu sicuramente l'incontro più arduo e sorprendente della mia vita.
    Dentro la mia cupola lignea in ginocchio e col sudore colante dalla fronte tenevo ben salde le mani tra di loro nel sigillo del serpente, determinato a usare tutta la mia forza per un ultimo attacco distruttivo, sforzando il mio chakra affinché mi aiutasse nell'impresa.
    La mia terra, i miei cari, il mio popolo. Tutto mi era stato portato via da quei mukenin e non li avrei perdonati, non mi sarei dimenticato di loro, non mi sarei arreso.
    E mentre Sarakube cercava di liberarsi di Stroke nel suo corpo e quest'ultimo invece cercava di ucciderlo, io stavo cominciando a far esplodere il chakra da tutti i punti di fuga, facendo diventare l'aria pesante e allo stesso tempo irrespirabile dentro la protezione. Mi sentivo tirare da tutte le parti, il mio fisico era arrivato al limite ed io.. pure. Ma non potevo mollare, non avrei mollato.
    Ancora un altro po'!

    AAAArgh! Uaaah! Noooo! Che cosa sieteee?! aaah!

    Una moltitudine di voci si accavallarono fuori la mia cupola, all'esterno stava succedendo qualcosa nonostante io non avessi ancora attivato il mio jutsu.
    Sboom!
    Dal mio corpo si erogò una mini esplosione, disperdendo tutto il Chakra accumulato nell'aria e facendomi accasciare al suolo.

    Noo..

    Tutto a vuoto, avevo fatto cilecca. Non avevo più le forze per un altro attacco, tanto meno per fuggire sottoterra. Era la fine, quando..

    - ZERO! Com'è possibile?!
    Tu..TU DOVEVI ESSERE MORTO! -


    Cosa?!?!
    Alzando e sforzando il braccio aprì il guscio della cupola, per permettermi di vedere ciò che stava succedendo attorno a me. Una scena inaspettata, più sorprendente di tutti i colpi di scena che erano già successi.
    Zero, Zero il mukenin, colui che era stato decapitato qualche ora prima era ancora vivo! Veniva verso di noi, con uno straccio che gli copriva l'intimo e la bandiera del villaggio della foglia nella schiena. Inoltre, tutti i mukenin che poco prima ci circondavano sembravano morti, accasciati al suolo in una pozza di sangue mentre i bambini demoni stavano attorno all'Uchiha, come se fosse il loro capobranco.

    Non può essere...

    Sembrava dalla nostra parte, contro Stroke. E i due sembravano conoscersi anche bene dato lo scambio di battute che continuavano a farsi. Ero incredulo, con gli occhi sbarrati a fissarli e ad ascoltarli, anche se non comprendevo del tutto i discorsi.

    - No, ho ancora qualcosa da dire, ai due ragazzi qui presenti!
    ASCOLTATEMI, MOCCIOSI DOVETE SAPERE CHE QUESTO INDIVIDUO E'...!! -


    Come un fulmine a ciel sereno la gamba di Stroke-Sarakube viene disintegrata dal nulla, facendo scomparire tutti i resti del nemico dal corpo del mio compagno al caro prezzo della sua gamba. Le sue urla furono immani, quasi insopportabili, qualcosa che sperai non mi accadesse mai.
    Quindi era nella gamba la corteccia celebrale di Stroke..
    Dalle macerie dietro un angolo fuoriuscì una ragazzina, dalla carnagione molto chiara e i capelli così come gli occhi di un violaceo intenso. Anche lei sembrava appartenere al complesso di Zero, e infatti sotto suo ordine prese a ricostruire la gamba del mio alleato, dal nulla!

    Ma che cos..Che razza di stregoneria è questa?!

    Le urla di Sarakube aumentarono, ma la gamba gli si stava formando per davvero, non riuscivo a credere ai miei occhi. Se quello era un nuovo tipo di jutsu medico, dovevo riuscire ad impararlo. Con una tecnica del genere fra le mani avrei potuto salvare un milione di vite e migliorarla alle persone mutilate.
    L'uchiha invece non sembrava così perfido e spietato come gli anziani lo avevano descritto anzi, aiutò Sarakube a rialzarsi e a spolverarsi per poi rivolgersi nuovamente alla sua sottoposta Jacque quando un ultima frase di DeathStroke irruppe nell'aria:

    - Dimmi Zero: ora che sei tu il manipolatore, ti senti libero dal controllo? -

    - Mai sentito meno libero.
    Jacque, procedi con la rinascita di Konoha. -


    Rinascita di Konoha?!

    La ragazzina si elevò in aria, sospendendosi a cinquanta metri d'altezza come se nulla fosse.
    E come se i colpi di scena non fossero abbastanza, il suolo cominciò a tremare, le macerie a ricomporsi, le mura a rialzarsi. Il villaggio della foglia si stava letteralmente ricomponendo come prima dell'attacco e forse anche meglio! Per l'ennesima volta quel Zero aveva dimostrato di possedere poteri immensi, oltre ogni immaginazione umana e ninja. Le mura erano più spesse e robuste, il palazzo del Kage più grande ed elegante e in ogni punto strategico v'era una torretta o un bastimento per gli Shinobi, in modo da controllare e proteggere il villaggio nei migliori di modi. Era un villaggio diverso dal precedente, migliorato e soprattutto intero!
    E anche se le case si potevano ricostruire, lo stesso non si poteva dire delle persone, quelle restavano morte..
    Non appena il villaggio ritornò in piedi, la ragazza stremata svenne, cadendo dritta nelle braccia del suo ''maestro''. E quest'ultimo prese a camminare verso il palazzo più grande dl Konoha, con i suoi sottoposti alle spalle e un uomo dal volto familiare.
    Io feci lo stesso, sforzandomi per rimettermi in piedi e seguire la marcia insieme ai miei compaesani sopravvissuti.
    La strada era piena di morti, amici e nemici, uno spettacolo orribile. Mentre marciavo verso l'obiettivo non facevo altro che pensare alla battaglia, a quante vite avrei salvato se solo avessi avuto più potere.

    Giunti sul posto, il mormorio e la gente era davvero tanta nonostante la carneficina causata poco prima. Accalcata una sopra l'altra proprio come durante l'esecuzione al patibolo, io mi trovavo nuovamente in prima fila aiutato da un bastone di legno per la stanchezza. Zero indossò una veste elegante, simile a quella dell'Hokage ma non uguale. Poi prese a parlare:

    - POPOLO DI KONOHA...FRATELLI!
    NON TEMETE NE' ME NE' LA MIA FORZA, DACCHE' NON VI FARA' ALCUN MALE!
    TUTTO QUESTO, CIO' CHE HO FATTO E CHE ORA VI CIRCONDA, RAPPRESENTA IL TENTATIVO DI UN UMILE PENTITO DI ESPIARE I CRIMINI COMMESSI NEI VOSTRI CONFRONTI!
    E NON CITERO' NEMMENO IL MIO INTERVENTO A VOSTRA SALVAGUARDIA NEL PRECEDENTE ATTACCO AL VILLAGGIO, PERCHE' NON NE HO ALCUN BISOGNO.
    IO, QUI, DAVANTI A VOI CHIEDO PUBBLICAMENTE PERDONO, PER OGNI COSA. SO CHE NON RIPORTERA' IN VITA I CARI CHE VI HO SOTTRATTO, MA PIU' DI SALVARE OGGI LE VOSTRE VITE NON HO TROVATO SOLUZIONE!
    PERTANTO, SUPPLICE, MI INGINOCCHIO A VOI E AL VOSTRO GIUDIZIO! -


    Non ci credo che sta facendo una cosa del genere..
    Ero intento ad ascoltare ogni singola parola di quell'uomo. La sua storia mi incuriosiva più di ogni altra cosa.

    TUTTAVIA, BENCHE' PENTITO, RECLAMO IL DIRITTO DI CONFESSARNE I MOTIVI DELLE MIE AZIONI.
    KONOHA STESSA, O MEGLIO I SUOI ALTIPIANI, MI HANNO TRADITO...PER COLPA DI UNA PROFEZIA CHE MI VEDEVA CONSUMATORE DELLO STESSO VILLAGGIO PER CUI OGGI MI SONO BATTUTO!
    SONO STATO ATTACCATO A TRADIMENTO, DALLA MIA STESSA SORELLA, ISTIGATA DA NUBE-KAGE E DAL CONSIGLIO AD UCCIDERMI!
    QUESTE SONO PAROLE FORTI, CHE PERDONO DI SENSO SE PROFERITE DA UN CRIMINALE, LO SO, MA IO VI ESORTO A GIUDICARMI PER CIO' CHE HO FATTO OGGI: SALVATO VITE INNOCENTI DA UNO STERMINIO DI CUI IO STESSO AVREI POTUTO RAPPRESENTARE LA TESTA!
    E INVECE NO, HO DECISO DI STARE DALLA PARTE DEGLI INNOCENTI, CHIAMANDO A RACCOLTA TUTTA LA FORZA CHE POTEVO PERMETTERMI.
    ED E' STATA SUFFICIENTE A SALVARVI.


    Stranamente gli credevo. Non dubitavo neanche di una parola di ciò che aveva appena detto. D'altronde perché avrebbe dovuto dire una cosa simile? Col suo potere e i suoi bambini avrebbe potuto governare il villaggio con la forza molto facilmente, nessuno di noi era in grado di tenere a bada o peggio ancora sconfiggere uno solo di quei demoni. Erano qualcosa al di sopra di ogni Shinobi del villaggio. Non riuscivo a spiegarmelo ma quel ragazzo mi ispirava fiducia, fin dal primo momento che lo vidi ad Ame, mentre combatteva contro Nonubu. E ne ebbi la conferma un mese dopo, quando incrociai il suo sguardo al patibolo. Era come se avessimo molte cose in comune.

    - CONFESSO, AI VOSTRI PIEDI CHE SAPEVO DI UN IMMINENTE ATTACCO DA PARTE DEI MUKENIN. PERTANTO MI SONO ARRESO ALLE FORZE DI KONOHA COSICCHE' DA GIUNGERE QUI PREPARATO PER CONTRASTARLI. HO UTILIZZATO LE MIE DOTI OCULARI PER SALVARMI, MA NON L'HO FATTO PER CODARDIA, BENSI' PER ESTINGUERE IL MIO DEBITO, COSI' COME HO FATTO, NEI VOSTRI CONFRONTI!
    E ORA SONO QUI, PRONTO PER ESSERE GIUDICATO. E STAVOLTA PER DAVVERO, DA VOI, SENZA CHE NESSUNO PRENDA LA DECISIONE AL VOSTRO POSTO.
    MA PRIMA HO DA DIRE UN'ULTIMA COSA: NUBE, PER QUANTO MIO STESSO ATTENTATORE, HA COMBATTUTO AL MIO FIANCO NELL'ULTIMO ATTACCO, CONFESSANDOMI TUTTO CIO' CHE DOVEVO SAPERE E FACENDO MATURARE IN ME UNA DECISIONE, CHE MI ACCINGO AD ESPORVI.
    AVETE IL DIRITTO DI UCCIDERMI, QUA ED ORA, OPPURE....SALVARMI, E UTILIZZARE LA MIA FORZA CONTRO TUTTI COLORO CHE DECIDONO DALL'ALTO DELLE VOSTRE VITE.
    SE DECIDERETE DI APPOGGIARMI, IO VI RESTITUIRO' CIO' CHE VI SPETTA DI DIRITTO, LA VOSTRA NATURA!
    OSTACOLERO' LE AGGREGAZIONI, I MOVIMENTI CONGIUNTI, GLI APPARATI DI POTERE, CONCEDENDO A OGNI SINGOLO INDIVIDUO DI ESSERE GIUDICE DI SE STESSO. DEL RESTO AVETE VISTO COSA SUCCEDE QUANDO SONO GLI ALTRI A GOVERNARE PER VOI, NO?!
    LA VECCHIA PUR DI AVER SALVA LA VITA AVREBBE VENDUTO TUTTI VOI! E NUBE PER PAURA CHE POTESSI DIVENTARE CHI NON SONO DIVENTATO, HA CERCATO DI SRADICARMI SUL NASCERE. E PER NON PARLARE DEI MIEI DIRITTI VIOLATI IN CELLA A VOSTRA INSAPUTA! LE TORTURE AGGRAVATE! TUTTO QUANTO A VOSTRA INSAPUTA ED ELEVANDOSI AL DI SOPRA DI QUELLE LEGGI DA LORO STIPULATE PER...PROTEGGERVI?
    NO, FRATELLI MIEI, LEGGI E RELIGIONE RAPPRESENTANO LA CARITA' CONCESSA A UN POPOLO, PER ILLUDERLO DI AVER QUALCOSA CON CUI MANGIARE!
    IO CONFESSO A CUORE APERTO DI ESSERE STANCO DI TUTTO QUESTO, STANCO DI AVER PERSO LE REDINI DI UNA MIA VITA PER LA DECISIONE DI QUALCUN ALTRO! d'ORA IN POI VORREI VIVERE PER ME STESSO, PERTANTO VI OFFRO LA FORZA DI ISOLARVI DAL MONDO INTERO E DALLE SUE DECISIONI.
    SE VORRETE, SARO' LO SCUDO CHE FERMA LA SPADA PROVENIENTE DALL'ESTERNO.
    PERTANTO QUI VI DOMANDO DI NOMINARMI TESTA DI QUEL GUERRIERO CHE VI PROTEGGERA', O DI QUELLO CHE DECAPITATO PERMETTERA' AL SISTEMA DI TORNARE AD ASSORBIRVI.
    NEL PRIMO CASO OGNI LEGGE A PARTIRE DA DOMANI CADRA' E KONOHA PROSPERERA' DA ME PROTETTA, NEL SECONDO FATE PURE CIO' CHE DOVETE.
    SONO PRONTO A MORIRE. -


    QUELL'ASSASSINO MENTE! NON ASCOLTATELO! RICORDATE LE PAROLE DEGLI ANZIANI. GLI ANZIANI UCCISI DAI MUKENIN... E LUI E' UNO DI LORO! LO E' SEMPRE STATO!

    Nonubu!?

    Ad un tratto non capì più nulla, mi agitai e cominciai a scansare la folla in cerca del mio consanguineo mentre il popolo di Konoha aveva trovato una nuova guida:

    ZERO IL NOSTRO GUERRIERO! ZERO IL NOSTRO GUERRIERO! IL NOSTRO GUERRIERO! ...IL NOSTRO GUERRIERO! ...IL NOSTRO GUERRIERO!

    Giunto verso la fine a forza di spingere gente finalmente riuscì a vederlo.

    NONUBU!! Perché non eri quì a combattere con me?! Tu avresti potuto batterli!!!

    Il mio tono era rabbioso e amichevole allo stesso tempo. Il capitano avvicinandosi mi diede la sua risposta all'orecchio, cogliendomi di sorpresa:

    Non ho potuto fare nulla, erano troppo forti. Questo luogo non mi appartiene. Vado a Suna, lei mi accoglierà. So che non fai parte di questa... gente. Ma ti chiedo di restare, di non abbandonare la Foglia, di non voltarle le spalle. Fingi, se è necessario, ma rimani.

    Io..Ma.. tu..

    E si allontanò, insieme a Sarakube verso le porte del villaggio. Mi lasciò di stucco, da solo nel bel mezzo di una rivoluzione. Mille pensieri frullarono per la testa in quel momento, che dovevo fare? Qual'era il mio posto in quel contesto? Io volevo semplicemente proteggere la mia gente e per quanto mi sforzassi non ci riuscivo.
    Dopo qualche minuto mi decisi e con le ultime forze in corpo mi feci largo tra la folla, raggiungendo il palazzo e avvicinandomi a Zero mentre i bambini demoni mi ringhiavano contro. Appoggiai un ginocchio per terra, seguito dal pugno del medesimo lato e rivolgendomi al Mukenin dichiarai le mie intenzioni, davanti tutto il popolo.

    Fin adesso ho fallito in tutto.. ma da questo momento le cose cambieranno. Oggi ho appreso che non c'è un limite alla malvagità e al potere a cui un uomo può arrivare. Mi allenerò più duramente e vivrò per il villaggio. Permettimi di proteggere il mio popolo al tuo fianco, Zero.
     
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    Tra i sussulti, i fischi e gli elogi della gente Zero si crogiola, e sorride dando ai presenti la schiena.
    Il discorso messo in piedi è stato subdolo, dando quasi l'impressione al pubblico di aver avuto una scelta. Ma così non è. Non lo è mai stato.
    Ogni passo compiuto di fatto è stato ben ponderato per arrivare fin lì, sul palco scenico principale di Konoha. Avrebbe potuto utilizzare lo sharingan, i Les Enfants per sopprimere con la forza il popolo del Fuoco, ma così facendo avrebbe dato l'idea di un conquistatore, un usurpatore di trono vacante. Nella sua testa doveva davvero abbattere il controllo sul mondo, ma manipolandolo poco a poco a tale fine.
    Captato la prima grossa scintilla di assenso al suo comando, aveva perduto qualunque interesse per la plebe, giacchè era consapevole che tanti l'avrebbero odiato, tanti amato, ma nessuno, e ripeto nessuno sarebbe rimasto indifferente alla sua persona.
    Si rialza quindi dalle ginocchia, ripulendosi la faccia dalla polvere e guarda chiunque negli occhi, affiancato da Natan, perennemente militare.
    Ripete a se stesso che lo Sharingan è lo strumento dei deboli per convincere i forti, e che la maieutica - specialmente se finta o falsata - sia il vero strumento di un politico. E quando è mirato ad abbattere l'anatema stesso del potere, ottiene ancora più forza.
    D'altra parte Zero seriamente non era interessato a governarli, bensì analizzarli, nel loro comportamento, nel percorso che da lì a chissà quando avrebbe educato tutti loro alla libertà. Quella di sostanza, non di forma...


    QUELL'ASSASSINO MENTE! NON ASCOLTATELO! RICORDATE LE PAROLE DEGLI ANZIANI. GLI ANZIANI UCCISI DAI MUKENIN... E LUI E' UNO DI LORO! LO E' SEMPRE STATO!

    Una folgore tuona nel cielo, zittendo qualunque altro parere e investendolo di forza.
    Lo sguardo del mukenin, dapprima totalmente disinteressato, viene trafitto dal dardo scoccato, e il suo primo interesse è intercettare la bomba. Viaggia con gli occhi, ed eccola lì: una persona a lui cara, prima nemica, poi complice...ed ora?
    E' tornato dal compito affidatogli, e rimbrotta come un cane costretto alla museruola.

    *Che succede? Hai visto il fondo del pozzo, e hai avuto paura di buttartici?*

    Pondera brevemente con una fitta espressione di dissenso. Quindi inclina il collo di lato, nascondendo le pupille sotto le sopracciglia.
    Far finta di non conoscerlo lo trova di dovere, abbastanza da rivolgersi a lui con toni neutri. Nè un alleato, nè un nemico.
    Si aggiusta la tunica sulla spalla, e mette i puntini sulle "i", consapevole di dosar bene le parole:


    - E' vero. Lo sono. Nè mi pare di averlo negato.
    Sono un assassino, ma non un carnefice.
    Qualunque vittima abbia mietuto sul mio cammino, l'ho fatto per sopravvivere. Perchè lì fuori, il vero mondo, non esiste nulla che ti protegge. Ma se così non avessi agito, sarei già da tempo due metri sotto terra, anzichè qui, davanti a voi, dopo essere riuscito a salvare Konoha da distruzione certa.
    Un Kage è vincolato da leggi che normalmente non potrebbe infrangere, neanche a tutela del suo popolo, ma io non sono un Kage, nè mai lo sarò.
    Non sono più neanche un uomo. Consideratemi un'idea...utopica? Distopica? Non lo so neanche io, ma ciò non dipenderà da me, bensì da voi.
    Io, Konohani, vi restituisco qualcosa di cui vi ha derubato il tempo: la possibilità di scegliere.
    Quindi qui ed oggi, io vi esorto a trasformare la Volontà del Fuoco, nella Volontà di Fuoco!
    Vivete, come entità attive all'esistenza piuttosto che passive ad essa.
    Se me lo permetterete, imporrò la mia spada solo su chi violerà la volontà individuale, estendendola a collettiva. Trafiggerò chiunque impianterà una congrega di due o più persone, affinchè non possano sopraffare i singoli individui.
    Il nostro villaggio evolverà secondo il principio dell'evoluzione stessa: ognuno vivrà per se stesso, senza dover rendere conto delle proprie azioni a nessuno. Nè sarà braccato come un mukenin da una moltitudine di individui.
    CI BASEREMO SUL PRINCIPIO DEL DO UT DES!
    Il sistema economico e militare resterà il medesimo, ma nessuno farà niente per niente, e l'ipocrisia, lo sfruttamento, moriranno sull'alba di questo concetto! E NON PERMETTEREMO A NESSUNO DI TRATTARCI COME SCHIAVI!
    IO SARO' IL VOSTRO GUERRIERO!


    - ZERO IL NOSTRO GUERRIERO! ZERO IL NOSTRO GUERRIERO! IL NOSTRO GUERRIERO! ...IL NOSTRO GUERRIERO! ...IL NOSTRO GUERRIERO! -



    Il "guerriero" scorge l'espressione di Nonubu andare a puttane, e voltare le spalle alla folla prevalentemente convinta del suo discorso.
    C'è qualcuno che suda freddo alle sue parole, probabilmente intimorita dalla sua stessa debolezza. Infatti chi è debole intravede in questa nuova realtà la sua fine. Zero ha di fatto sancito la legge del più forte, che a sua volta ha gettato nel panico chi è consapevole di non potergli sopravvivere. Ma il mukenin ha pensato pure a loro...


    - ASPETTATE, NON HO ANCORA FINITO!
    Non ho intenzione di costringere nessuno a vivere in un sistema a lui alieno. Se volete continuare ad essere schiavi, siete liberi di farlo. Le porte di Konoha sono chiuse a chiunque voglia entrarci, ma aperte per chi vuole uscirne. Nessuno vi inseguirà o vi cercherà.
    Sappiate tuttavia che se abbandonate Konoha, è per sempre. Non sarete più riconosciuti come nativi di questo luogo, e verrete trattati alla stregua di stranieri se vi ripresenterete da noi. -


    Prevedibile come un buon numero di persone volti le spalle agli assurdi insegnamenti impartiti dal mukenin, ciononostante l'idea non muore con quest'ultimo intervento, anzi arde ancor più nel petto di chi ha accettato precedentemente la volontà DI fuoco. E ne diventa completamente assorto.
    Presto ne ha la conferma. Si avvicina alla base del palazzo lo stesso combattente che ha affrontato Stroke e si prostra a lui:


    Fin adesso ho fallito in tutto.. ma da questo momento le cose cambieranno. Oggi ho appreso che non c'è un limite alla malvagità e al potere a cui un uomo può arrivare. Mi allenerò più duramente e vivrò per il villaggio. Permettimi di proteggere il mio popolo al tuo fianco, Zero.

    - Alzati, non occorre che ti inginocchi.
    Come ho ripetuto più volte, nessuno di voi sarà più schiavo in vita sua. Se vuoi servire il tuo popolo e tutelarne la libertà, sii pure un militare. Ti chiedo solo di vederlo da oggi in avanti come un mestiere. Le motivazioni che ti spingono devono essere di pura auto-determinazione. Abbandona lo scrupolo, sii chi vuoi essere, privo di freni. E vivi con uno scopo, non per asservirti ad esso.
    Tu hai combattuto assieme al tuo compagno con Deathstroke. Congratulazioni. Siete riusciti ad uccidere la malavita, in tutti i sensi. Senza Stroke nasceranno altri mukenin, ma senza testa saranno lupi solitari col solo scopo di aggrapparsi a un pezzo di pane.
    Mi premurerò che entrambi siate promossi di grado. Già da domani comparirete nei nuovi archivi del villaggio.
    Ancora congratulazioni. -


    Così dicendo, Zero si volta e percorre nella gloria i corridoi che lo portano nelle sue nuove stanze. Adagia quindi le gambe sulla sua nuova postazione, e si affaccia alla piazza che si scompone per ricominciare a vivere da capo. I Les Enfant vanno verso le mura e cominciano a prendere la difesa del villaggio, perchè d'ora in avanti Konoha sarà in pericolo come non lo è mai stata....

    - Sembrava impossibile, eppure eccoci qua. -

    - Sei tu, Natan.
    Dimmi, sono riuscito a darti ciò che volevi? -


    - Non lo so ancora, Zero. Come potrei fidarmi di te dopo tutto questo?
    Ci hai dato una casa, dove non essere braccati, ma il punto è: qual è il tuo scopo?
    Qualunque esso sia, non ti permetterò di rendere Konoha il mattatoio dei bambini. Ricorda l'accordo. Ho già fatto abbastanza per te, trasformandoli in mostri. -


    - Mostri.
    E' così che consideri il deterrente per dare loro una vita di pace? -


    - Non credo a una singola parola di quello che dici, Zero.
    I villaggi ninja hanno previsto a breve un meeting dei Kage, e sono pronto a giocarmi il braccio buono che mai e poi mai accetteranno questo isolamento di Konoha. E qualcosa mi dice che lo sai già.
    Hai voluto chiudere il Paese del Fuoco a un mondo che ha fatto della globalizzazione il pilastro portante della sopravvivenza economica.
    Questo tuo capriccio creerà seri danni in ogni parte del continente orientale, e Bambini-Cercoterio o meno, Konoha non è in grado di fronteggiare una fetta di nemici così numerosi. E il Daimyo?
    E poi questa storia della "Volontà di Fuoco". Passeranno pochi mesi prima che questa specie di "anarchia" degenererà in conflitti interni. La gente ruberà, si ammazzerà, consapevole di non avere più alcun freno inibitore.
    Con immensa franchezza, ti confesso non mi importa di vedere qualche migliaio di persone morire, purchè tra queste non vi siano i bambini! -


    Zero metabolizza con audacia la distopia presentata da Natan, ma non batte ciglio: prende tra le dita una moneta delle sue e la schiocca verso l'alto, per infine scorgerne il risultato una volta ricaduta.

    - Natan, mi hai sempre stupito per le innumerevoli qualità che nascondi sotto l'aria da cinico menefreghista, ma non credevo ti intendessi di cose simili. E io che credevo l'unico interesse per un mukenin fosse sopravvivere. E' evidente mi sia sbagliato. -

    - Cos'altro saresti se non un mukenin anche tu, Zero? -

    - Eri lì presente. Cos'hai evinto dal discorso che ho intavolato? -

    - La prima cosa? Che non hai mentito.
    Ho perduto la scommessa con me stesso. Mi aspettavo le parole di un politico astuto, promesse, chiacchereccio da saltimbanco insomma. E invece no.
    Sei stato tu a stupire me: hai parlato come un mukenin, mostrando a loro la verità del nostro mondo. E Nonostante questo li hai convinti.
    E poi, la storia della tua morte. Ti saresti fatto uccidere sul serio? -


    - Chissà. E tu?
    Scommetteresti la vita di tuo figlio con quattro assi in mano?
    Tu mi risponderesti "no". Io invece ti dico "dipende dalla posta in palio".
    Konoha avrebbe potuto giocare una scala reale, ma le carte si basano sulla fortuna, un qualcosa di "trascendente", che non non possiamo controllare.
    Io? Me la creo la fortuna.
    Non ho mai rischiato la vita. E paradossalmente lo devo all'etica e alla morale che tanto mi prefiggo di annientare.
    Se ci hai fatto caso, ho dato solo due possibilità alla gente: accettarmi, o uccidermi. Se avessi offerto loro la possibilità di non vedermi più e tornarmene alla vita di sempre, probabilmente noi non staremmo qui a parlare. Ma un popolo "civilizzato", con le sue idee trapiantate dal tempo, come può togliere la vita chi ha salvato lui e i suoi cari?


    - E' stato questo il ragionamento dietro la presa di Konoha?
    Presuntuoso da parte tua, distruggere la forma mentis che ti ha salvato la vita. Dovresti essergliene grato, e invece. -


    - Guardami Natan. -

    Invita lasciandosi cadere la veste e mostrandosi interamente nella sua nudità...

    - Ho gambe d'acciaio, un braccio che non è il mio, occhi trapiantati, organi più volte ricuciti. Cos'è rimasto di un essere umano in me? -

    - Il cuore e l'anima.
    Sei un egocentrico megalomane, Zero. Fai tanto il duro, e vorresti far girare tutto intorno a te. Ma sei soltanto il protagonista della tua storia, e come tu ci insegni: non ci sacrificheremo per qualcuno che non sia noi stessi. -


    - Dopotutto anche il grande superstite di guerra Natan Joke, può essere educato.
    Ma bando alle ciance. Procedi e cucimi. -


    Zero esce fuori i contenitori degli occhi degli Uchiha e li consegna a Natan, assieme al suo corpo.

    - Non sarà per niente piacevole. -

    - Che sarà mai?

    Evento concluso. Se mi sono dimenticato di dir qualcosa nel post, modificherò in seguito.
    Non ottenete nessun soldo in quanto non è missione, ma in compenso entrambi salite di grado (se ne avete le statistiche).
    Io divento "Guerriero di Konoha", in quanto suo condottiero. E lo considero anche come avanzamento di grado, dato che ho fatto coincidere la cosa con l'avanzamento di grado per taglia.
    Siccome non prendete altro oltre la promozione, prendete il massimo dell'exp, ovvero 140. Faccio anche io la stessa cosa, a meno che qualcuno non si opponga. In caso mi dia exp quel qualcuno.
    Avete ufficialmente accettato di restare a Konoha, quindi di stare dalla mia parte comunque vada. Se per un motivo x mi doveste tradire e io on-gdr lo venissi a sapere, vi ucciderei il personaggio. Senza se e senza ma. E' stata una vostra scelta e siatene responsabili.
    Non occorre che facciate un altro post. Gestitevi in una pq o dove vi pare la vostra promozione.
     
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