Dita Magiche

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  1. Shapechanger
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    Sarakube si stava dirigendo all'ospedale di Konoha. Non avrebbe voluto farlo, ma purtroppo doveva. Nonostante i suoi sforzi, non era riuscito a farsi ricrescere le dita o qualcosa che fosse anche solo vagamente simile. Aveva di gran lunga sopravvalutato le sue capacità come ninja medico. Eppure era sicuro di aver letto da qualche parte che fosse possibile fare una cosa del genere... ma evidentemente non lo era, per lui. Perciò stava andando a vedere se qualcuno dei primari dell'ospedale sapeva qualcosa di più. Magari aveva fortuna.

    Purtroppo la fortuna non era dalla sua. I medici più esperti di Konoha gli dissero che l'unico modo noto per farsi ricrescere un braccio o comunque un arto tranciato era utilizzare le cellule del Primo Hokage Hashirama Senju, che era dotato di incredibili poteri rigenerativi. Si diceva anche che, alla fine della Quarta Guerra Mondiale Ninja, Tsunade Senju fosse riuscita a creare protesi artificiali organiche dalle cellule del Primo per sostituire l'arto danneggiato di Naruto Uzumaki, ma nessuno sapeva dirgli se era una fatto realmente accaduto o una leggenda. Per di più, anche se fosse stato vero, nessuno sapeva come fare una cosa del genere. Non a caso Tsunade era considerata il miglior ninja medico mai esistito.

    Dopo aver ricevuto queste non propriamente ottime notizie, Sarakube era rimasto per dieci minuti seduto su una delle poltroncine della sala d'attesa a riflettere su cosa era meglio fare. Avrebbe potuto andare a chiedere a Nonubu se gli presta del DNA per farsi ricrescere le dita, ma aveva la sensazione che la risposta sarebbe stata NO. Per di più, anche avesse avuto il DNA, poi cosa se ne sarebbe fatto? Non aveva idea di come utilizzarlo.

    Perciò, dopo dieci minuti di profonda riflessione, Sarakube era andato in giro per Konoha a fare una cosa che non aveva mai fatto. Cercare pezzi di marionette. Non credeva che ce ne fossero di buona qualità, in fondo i veri marionettisti si trovavano solo a Suna, però magari qualche rigattiere una mano snodabile da manichino che poteva fare al caso suo. Non serviva nemmeno che fossero veri pezzi di marionetta, bastava che avessero l'aspetto generico di una mano umana ed era a posto.

    Alla fine, dopo aver vagato per ore e non aver concluso nulla, provò a chiedere all'ospedale. Si sapeva mai, magari avevano qualcosa. Andò dritto dal magazziniere.

    Oh, Sarakube. Cosa ti porta qui?

    Il magazziniere era Daikou Sangai e lo conosceva abbastanza bene. Più di una volta era dovuto andare a chiedergli personalmente dei medicinali per i suoi pazienti. Sperava che questa volta l'avrebbe aiutato a curare se stesso. Alzò la mano monca.

    Un mukenin mi ha preso quattro dita. Mi servirebbe una protesi.

    L'uomo lo guardo stranito. Wow, beh, non me l'aspettavo. Ero convinto che fossi perfettamente in grado di riattaccarti quattro dita.

    Lo sono. Confermò Sarakube, accigliato. Ma me le ha ridotte in poltiglia. Credimi, se avessi avuto un pezzo un po' più grande e che non assomigliasse a carne macinata non sarei qui.

    Il magazziniere annuì. Capisco. Mi spiace. Comunque, non sono sicuro di avere una protesi di qualsiasi tipo. Non sono lavori che si fanno spesso, in ospedale. Vieni, vediamo se c'è qualcosa di adatto.

    E così entrarono nel magazzino, un posto pieno di scatoloni imballati contenenti medicine e attrezzature mediche. Niente macchinari complessi, ovviamente, solo bendaggi, guanti, cose del genere.

    Non credo che troveremo quello che cerchi, sai? Si tratta di qualcosa di molto specifico. Solitamente, se proprio dobbiamo fare una cosa del genere, ordiniamo i pezzi direttamente da Suna. Sono i migliori nel costruire protesi... forse perchè sono abituati a fare arti per le loro marionette.

    I due vagarono per un bel po' nel magazzino alla ricerca di qualcosa che potesse essere utile. Quando ormai stavano per perdere le speranze, Daikou lanciò un grido.

    Sarakube, ho trovato qualcosa!

    Il ragazzo lo raggiunse subito. L'uomo aveva appoggiato su uno scatolone vicino quella che pareva una mano artificiale fatta con legno e rinforzi di metallo. In mano, invece, teneva un fascicolo che stava sfogliando.

    Allora? Chiese.

    Qui dice che la mano doveva sostituire quella amputata a un certo Gatai Kamata. Purtroppo è arrivata dopo la fine della Guerra di Ame e il proprietario non è più tornata a prenderla.

    Perchè è morto. Lo informò Sarakube. Durante l'attacco dei Bijuu.

    Il magazziniere fissò prima Sarakube e poi la mano finta. Sono sicuro che nessuno dirà qualcosa se prendi le dita. Ma dovrai chiedere ai tuoi superiori... è comunque proprietà dell'ospedale.

    Sarakube sapeva che le regole dal quelle parti erano molto rigide. Già si immaginava quanto tempo avrebbe perso solo per compilare le scartoffie del caso.

    Già... tienimela da parte finchè non ho finito con le faccende burocratiche. Probabilmente mi ci vorranno un paio d'ore.

    L'uomo annuì. Non preoccuparti. Non va da nessuna parte.

    Che bordello solo per giustificare il fatto che trovo le protesi :please:
     
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  2. Shapechanger
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    Ore dopo, Sarakube fece il suo ingresso nell'ufficio di Daikou brandendo una serie di documenti.

    Fatto. Disse, passandoglieli.

    L'uomo prese i documenti in mano e gli diede una rapida occhiata. Mi sembra tutto in ordine. Buona fortuna con l'operazione.

    Sarakube afferrò la mano che gli stava porgendo e senza dire altro si affrettò a cercare una sala per le operazioni. Voleva concludere quella faccenda il prima possibile. Purtroppo le regole dell'ospedale dicevano che serviva un'assistente per quel genere di operazione e quindi dovette aspettare che gliene fosse fornito uno. Poco male, ebbe il tempo di fare delle piccole migliorie prima dell'inizio dell'operazione.

    Quando finalmente l'assistente arrivò, lui stava tamburellando le dita che gli rimanevano sul tavolo di metallo. L'assistente era un'infermiera abbastanza giovane, forse una tirocinante. Fece un saluto sbrigativo. Mi scusi per il ritardo.

    Non importa. Disse Sarakube, prendendo una siringa tra gli strumenti di lavoro.

    Cosa sta facendo? Cosa c'è nella siringa?

    Mmm? Questa? Un antidolorifico.

    L'infermiera spalancò gli occhi. Non usa un anestetico?

    Sarakube si infilò la siringa nell'arteria e liberò il contenuto nel suo sistema sanguigno. Potrei, ma non avrei sensibilità alla mano... non riuscirei a capire se sto facendo un buon lavoro o no.

    Lei non parve convinta. E io cosa dovrei fare?

    Sarakube eseguì rapidamente quattro sigilli con la mano ancora sana e subito dopo una sottile lama di chakra gli coprì le dita.

    Tieni ferme la dita mentre opero. Se si spostano al momento sbagliato rimediare sarà molto difficile.

    L'infermiera annuì, si avvicinò al tavolo e afferrò una delle dita artificiali con le mani guantate. Quando l'ebbe presa in mano, sussultò.

    Ma è vera? Chiese. La stava toccando come se non credesse a quello che vedeva.

    L'ho solo coperta con una pelle sintetica. Per gusto estetico. Allora, cominciamo?

    La donna annuì e appoggiò il dito nel punto che Sarakube le stava indicando. Tenendo il braccio perfettamente immobile, lo shinobi avvicinò la lama di chakra alla zona amputata e cominciò a muoverla. Non parve succedere nulla.

    Sta funzionando?

    Certo. La lama non taglia la pelle senza che io lo voglia. Per adesso sto cercando di individuare i nervAH!

    La lama tremò per un secondo, ma Sarakube fu veloce a toglierla dal moncherino. L'infermiera pareva più tranquilla adesso, come se fosse entrata nello spirito dell'operazione.

    Ha trovato il nervo, immagino.

    Già... Non me lo aspettavo. Ok. Ora devo solo assicurarmi che funzioni anche quando proverò a muovere la protesi. Ci vorrà un po'.

    E infatti ci volle molto. Sarakube continuò a muovere la lama mentre fondeva l'estremità dalla protesi al moncone di dito. Doveva unire l'osso con il nucleo della protesi, poi doveva assicurarsi che i nervi funzionassero e infine che le dita si muovessero al comando del flusso di chakra. Non avrebbe avuto sensibilità, e non avrebbe potuto canalizzarci il chakra, ma se avesse funzionato, quantomeno poteva continuare a muovere le dita quasi come se fossero vere.

    Dopo un periodo interminabile, Sarakube allontanò la lama dalla mano. Può lasciarla.

    L'infermiera mollò il dito e iniziò ad asciugare il viso di Sarakube. Lui quasi non le badò. Stava fissando intensamente la protesi.

    Ha funzionato?

    Sarakube aveva uno sguardo concentrato ma, sotto la determinazione, si poteva scorgere il dubbio e un pizzico di paura.

    C'è un solo modo per scoprirlo.

     
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  3. Shapechanger
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    Sarakube fece un respiro profondo, cercando di restare calmo.

    Non c'è nulla di cui preoccuparsi... se non funziona, dovrai solo rimaneggiare un po' quello che hai fatto finchè non andrà tutto a posto.

    Ma nonostante questa rassicurazione mentale, era agitato. Certo, non come se rischiasse di non riuscire a muovere il suo vero dito, ma comunque agitato. Lentamente, ordinò alla protesi di muoversi.

    Per un lunghissimo secondo, non successe nulla. Poi, quasi timidamente, la falange si sollevò dal tavolo, rimanendo sospesa a circa un centimetro dal metallo.

    Sarakube sorrise e liberò un sospiro che conteneva tutta la tensione accumulata fino a quel momento. Perfino l'infermieri sorrise.

    Ce l'avete fatta!

    Sarakube alzò la mano monca, ordinando alle dita di chiudersi a pugno. Il pollice e il suo nuovo indice eseguirono l'ordine, anche se la protesi era un po' lenta. Già. Sembra che l'imput dei comandi abbia bisogno di un po' di miglioramento, ma immagino sia normale. In fondo esiste la riabilitazione per questo.

    Lasciò cadere la mano sul tavolo e indicò un'altro dito. Continuiamo. Voglio finire il prima possibile.

    Dopo il primo dito, il resto venne più naturale. Attaccare l'osso alla protesi, assicurarsi che i nervi fossero a posto, collegare il flusso di chakra. Dopo ogni operazione, controllare che la protesi si muovesse, poi passare al successivo. Sarakube aveva fatto bene a iniettarsi l'antidolorifico. Nonostante tutta la sua cautela, toccare un nervo era un'esperienza dolorosa. Aveva avuto il sospetto che, nonostante le cure, i nervi fossero leggermente infiammati e adesso ne aveva la conferma. Per fortuna che era previdente.

    Passarono ore, ma furono ore spese bene. Alla fine dell'operazione, Sarakube fissò la sua mano nuova.

    Ovviamente, non era assolutamente come quella precedente. Non sembrava neanche umana, se osservata da vicino. Le giunture erano a incastro e nonostante la finta pelle in superficie, non si poteva nascondere la sua natura artificiale. Per dirne una, non aveva le unghie. Però funzionava. Sarakube cominciò aprendo e chiudendo la mano, poi passò a esercizi più complessi, tipo simulare dei sigilli. L'infermiera osservò i suoi progressi e sebbene sembrasse funzionare tutto perfettamente, non potè non notare l'espressione accigliata del ragazzo.

    Che succede? Sembra che funzioni perfettamente.

    Sarakube annuì. Per funzionare, funziona. Ma non perfettamente. Temo che mi ci vorrà almeno un mese perchè torni a muoversi come voglio io.

    Beh, tanto avrebbe dovuto comunque astenersi dalle missioni. Non può comporre i sigilli con una mano sola.

    Sarakube la fissò. Certo che posso. Non hai visto prima?

    Lei sembrò riscuotersi, come se si fosse ricordata improvvisamente di qualcosa. Oh, giusto.

    Sarakube si stiracchiò. Era rimasto praticamente immobile per ore. Si sentiva i muscoli irrigiditi. Fece schioccare i tendini del collo e si rivolse all'infermiera.

    Beh, ti ringrazio per l'aiuto. All'inizio non pensavo di aver bisogno di aiuto, ma non avevo tenuto conto che non avevo la minima idea di come tenere ferme le protesi mentre operavo.

    Non c'è di che. Rispose le, chinando il capo.

    Sarakube ricambiò il cenno e uscì dalla sala delle operazioni. Alla prossima.

    Eee ho finito. Non so se dovrei ricevere esperienza o robe così, nel caso datemela. Anche poca, tanto questi post servono solo per avere la giustificazione al fatto che Sarakube va in giro come se niente fosse dopo che gli hanno spappolato mezza mano :asd:
     
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  4. Shapechanger
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    Uppete.

    Almeno ditemi se posso considerare il trapianto riuscito :sisi:
     
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  5. Anselmo
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    Bella "PQ", dovresti ruolare più spesso roba medica. Pigliati 65 exp e inserisci in qualche modo nella scheda che hai queste tre protesi.

    Inviato dal mio Galaxy S3 tramite ForumFree App

     
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4 replies since 6/1/2015, 12:02   60 views
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