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Con i suoi tetti di metallo ed i suoi steli d'acciaio, questo villaggio da quasi l'impressione di un'immensa mascella di ferro, ma l'inganno vale solo per chi viene da fuori. Chiunque vivesse ad Ame sapeva che la città in rovina rigurgitava polvere e marciume, le fogne otturate non davano certo un minimo aiuto, per questo quando pioveva, non si trattava soltanto di acqua. Ai cuori solitari ed alle catechiste piace credere che la pioggia siano le lacrime di Dio, ma nessuno Dio si dava pena per una città che ha causato la distruzione dei villaggi attigui. Questa pioggia, se è da lui che viene, non sono di certo le sue lacrime. Ame non aveva tetti e le persone ormai non si distinguevano più tra alta società e barboni, che scherzo del destino, come l'olio e l'acqua immiscibili eppure amalgamati in un'unica soluzione, ma il risultato tra l'olio e l'acqua non era certo il fango che rappresentava la società di Ame. Qualcuno, parlava di Speranza. Speranza? Non esisteva più legge, si rubava di tanto in tanto ma la paura di essere uccisi, anche da altri ladri, era più forte di qualsiasi altra legge. Qualcuno sosteneva che esistessero i servizi segreti di Ame, che fossero ancora in piedi, se le loro gambe li mantenevano alzati, ciò che pioveva su Ame non era solo opera di una fantomatica divinità. Morale, la morale era solo una parola, non esisteva un significato, era semplicemente qualcosa usata dai predicatori, mangime per i boccaloni, i primi che morivano di stenti, per sopravvivere ci voleva qualcosa di più che la fiducia nel prossimo o una casa, chi aveva una casa non era più in vita, e chi l'abitava aveva semplicemente attuato uno "Scambio di Proprietà". Ninja di paesi stranieri sputavano sul terreno bagnato, tra fango e saliva non c'era più differenza, l'odio che provavano era più forte del dovere, il dovere ricostruire la casa del nemico, del paese che aveva strappato tante vite. Che ironia! Ogni giorno era un massacro a favore delle persone che secondo i Kage "aiutavano" Ame, Ame. Ame non era più nulla.
Eppure, anche la pioggia doveva piegarsi all'unica attrazione risparmiata da quell'odio indiscriminato, il Circo. Che fosse l'amore per il grottesco ad unire le persone? No, era semplicemente lo sfuggire per qualche minuto da quella vita, il poter riposare le proprie membra su quelle sedie di plastica, dopotutto era gratis, esibizione gratuita, parole magiche per i timpani dei poveracci. Il solito tendone rosso e i soliti clown, tutto così surreale per poter essere descritto come "solito", e tutto troppo normale per essere speciale, un caso a parte, decisamente. Quindi, Signori e Signore, alta e bassa lega di Ame, accomodatevi al Circo, non un nome, non una descrizione, semplicemente il Circo, non vi importava altro, ne sono sicuro.SPOILER (clicca per visualizzare)Essendo Revan l'unico Chunin di Ame, trovavo superfluo specificarlo nel titolo.
Anyway, Revan, prima di postare in questa missione assicurati di aver finito gli altri eventi, attendo.
De citazione
Edited by LordScorpio - 19/12/2014, 18:44. -
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Le tende si aprono. Gli spettatori si pongono al loro posto all'interno del tendone, ognuno nelle panche di legno circolari che delimitano l'area occupata dalla struttura. Si svincolano nella massa di carne, bestie euforiche che si scagliano l'una contro l'altra solo per avere un misero seggio di legno. La rabbia è un sentimento condiviso da molti ad Ame, prendere a pugni qualcheduno è una soluzione accettabile per scaricare lo stress. E con qualche zuffa qua e là, finalmente prendono posto, giusto in tempo perché le luci si spengano e lo spettacolo possa incominciare. -Saluti!-
Appare al centro, nel fango coperto da paglia e sabbia, un uomo di statura alta e di corporatura esile, il vestito gli da un aspetto tonico che non gli appartiene, i pantaloni verdi sono adornati da campanellini dorati e strisce bianche così come la pettorina verde posta sopra una giacca bianca, una lunga barba bionda fa capolino sul petto nascondendo il farfallino. La faccia rivela una certa esperienza, gli occhi sono scavati nel cranio e le rughe che adornano la fronte dell'uomo sono appena nascoste dai lunghi capelli castani che raggiungono le spalle.-Sarete gli spettatori di uno spettacolo unico! Sarete partecipi del Circo Nono Chakra!-
Sparisce com'è apparso, il fumo si dirada lasciando il posto a tre tipici clown, altezze e corporature diverse, così i vestiti, così le maschere. Si sparpagliano nel pubblico raccogliendo le mani della gente, li invitano a seguirli nei retroscena. Una voce tuona tra le impalcature, la stessa che prima introduceva caldamente gli spettatori.-Tranquillizzatevi! È tutta scena! Seguite i clown!-
Sospettosi, svogliati o sorpresi, una dozzina di spettatori si inoltra nella porta alle spalle dell'arena, e tra questi viene il nostro "eroe", Dorian Ashshshford. E la spettacolo continua.
...
-Ragazzi, uno alla volta, ci servono i nomi per fare lo spettacolo di magia! Solo i nomi!-
Ed in fila, si prepararono per il censimento.
-Questo non è il suo vero nome, signore.-
-E lei come fa a saperlo?!-
L'uomo che precede Dorian sta discutendo animatamente con il clown che afferma stia mentendo, ed effettivamente è proprio così, basta qualche secondo perché l'uomo riveli il suo vero nome, abbastanza bizzarro.
-Segreti del mestiere.-
Dice vedendolo allontanarsi, dopo si riferisce a Dorian con lo sguardo spettrale della maschera.
-Nome?-
...
Cala il sipario, una luce pervade la sala, delle alte sbarre chiudono la camera dove erano stanziati gli spettatori ignari, ma nessuno di loro può saperlo, sono dormienti, in stato catatonico o in coma, piegati dalla luce di qualche uomo, in viaggio sulla carrozza ove aspettavano di prendere parte allo spettacolo. Ma lo spettacolo avrebbe richiesto la loro presenza ben più tardi.SPOILER (clicca per visualizzare)Puoi anche dire di svegliarti in una foresta, sempre sul carro, ovviamente la vegetazione è completamente diversa, se devo darti un lasso di tempo indicativo, hai dormito per due giorni.. -
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Uscì il sole. Il carro bloccato dal fango avrebbe potuto riprende a camminare presto. Le sbarre presentavano un'evidente logoramento, ruggine e tacche varie costellavano la superficie metallica. All'interno della carrozza, solo una persona fu in grado di svegliarsi, Dorian, tutti gli altri sembravano godersi il sonno che gli era stato gentilmente donato.
Come accennato prima, il carro si era fermato nel fango e nella verde boscaglia di Kusa, tuttavia a meno di essere di quelle parti, era impossibile saper dire in che parte del Mondo Ninja ci si trovasse. Accarezzati da un leggero venticello primaverile, le foglie dispersero la rugiada nell'area, poche gocce sparute che potevano essere apprezzate solo dal tatto, era mattina presto, molto presto, forse le tre o le quattro di mattina, ma neanche un raggio solare penetrava la fitta coltre di nubi.
Dorian si sarebbe risvegliato con un lancinante dolore alla testa, simile ad un emicrania, postuma della sbornia, mista a qualche tipo di dolore alla nuca, forse aveva sbattuto più volte la testa sulla dura superficie in legno del veicolo. Un ammasso di corpi avrebbe fatto da contorno al suo giaciglio e probabilmente anche la puzza di urina appartenente a chi se l'era fatta sotto durante l'"ipnosi" o qualsiasi cosa fosse quella lucetta. Dorian era stato l'unico fortunato, l'unico che grazie alla sua costituzione e tempra, si era risvegliato qualche ora prima di divenire una vittima sacrificale extra vergine.
L'entrata della grotta era sorvegliata da una guardia poggiata al muro, una leggera nuvoletta di fumo poteva essere notata, probabilmente stava fumando una sigaretta o qualcosa del genere, ma oltre al gigantesco costume a pois verde, non era possibile intravedere cosa si celava dietro la parrucca blu del pagliaccio! Inoltre, al lato opposto, era abbastanza evidente una campanella collegata a due fili, uno che finiva sulla mano del clown, e l'altro che si perdeva nelle tetre profondità della grotta.
Il cunicolo dava ad uno spazio aperto con una vegetazione a dir poco fittissima, dall'alto era probabilmente coperta dalla moltitudine di foglie poste su una rete di ferro atta, per l'appunto, a nascondere quella gola rocciosa. Parecchie fiaccole luminose potevano essere scorte in lontanaza, fiaccole che si muovevano in qualche direzione, i componenti del circo! Tutti uniti in un gruppo compatto, dove si stavano dirigendo?. -
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La lugubre compagnia si diresse nel cuore della vegetazione, nella parte più buia della foresta, ove persino la luce delle fiaccole tremava o non riusciva a trapassare qualche metro, bensì esse servivano solo per evitare di perdersi e finire in chissà che luogo. Si guardavano guardinghi, ma ciò era causato dall'istinto più che altro, dato che nemmeno un falco avrebbe potuto vedere ad un palmo dal becco. Il terreno cominciò a divenire sempre più freddo ed ad indurirsi, fino a rivelare un sentiero di roccia appena accennato, qualche mattonella sparsa qua e là e delle pietre aguzze limitrofe che forse erano i rimasugli di qualche colonna o struttura, ed i bifolchi lo stavano seguendo attentamente, stavano seguendo la strada che imboccava dentro un gigantesco portone in roccia.
Passarono la soglia della porta celermente, e Dorian li imitò, facendo attenzione a non farsi scoprire nel mentre che si univa a quella buia comitiva piena di colori. Mancava il soffitto, letteralmente, non perché vi fossero buchi o fosse crollato, semplicemente non v'era alcun soffitto, quelle mura servivano solo a difendere qualche tempio di azteca memoria. Sulle pareti erano raffigurate varie scene di massacri e storiche guerre, tutti altorilievi che venivano riflessi dalla luce della torcia che era aumentata d'intensità e veniva continuamente alimentata da un omaccione vestito di rosso, il Mangiafuoco. Dorian doveva fare molta più attenzione per non farsi scoprire e mandare tutto all'aria.
In una manciata di minuti, si ritrovarono al cospetto di un altare, al ridosso dell'anello di roccia che chiudeva la gola.
L'altare era adornato da varie ossa e scheletri in ambigue posizioni, le cui braccia si chiudevano attorno ad un rilievo su cui stava vigile una testa. Colori rossi dipingevano la grigia roccia e gli oggetti sull'altare. Il Presentatore del circo alzò le mani e si chinò verso la colonna al suo centro, nel silenzio più totale, pronunciando le seguenti parole:
-Sempre lodato sia Jashin! Sempre lodato sia Jashin.-
Dietro di lui, i suoi colleghi, ripeterono in coro facendogli eco, finché non si elevò un sinistro e cacofonico suono che emulava la voce dell'uomo. Continuarono così per circa cinque minuti, senza mai fermarsi, finché una voce non ruppe la monotona cantilena.
-STRONZI! Dove sono i corpi dei sacrifici?!-
Ed il cranio parlò. La testa era un cimelio dai capelli grigiastri e curati, segno che qualcuno teneva particolarmente a dar sfoggio alle proprie pratiche voodoo, le rughe che ne costellavano la fronte erano tuttavia il simbolo di un'età avanzata, ma gli occhi tradivano qualsiasi supposizione, delle iridi violacee scrutavano i visi del circo, con estrema velocità.
-Maestro Hidan, aspettavamo i vostri ordini per sapere che cosa farne.-
La testa sputò in faccia all'uomo, mentre il Mangiafuoco si accingeva ad accendere alcune fiaccole sui muri, compromettendo il nascondiglio di Dorian.
-Perché non provate ad usare il cervello, coglioni?! Svegliatene qualcuno e dite di bruciare vivi gli altri, poi lasciate che combattano fino alla morte, non ci vuole molto a pensare a qualcosa di così semplice, Jashin odia avere delle teste di cazzo come adoratori.-
Professò con una forte nota di disprezzo.
-Perché poi dovete portarli qui ogni volta? Andate in giro ad uccidere e portare distruzione! Siete solo un branco di checche stronze e vi avrei già sbudellato io se non fossi incapacitato, però mi siete abbastanza utili al momento. Bravi bastardi, forse vi lascerò scopare coi loro corpi, ma muovete il culo!-. -
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Edited by Revan - 20/3/2015, 18:52. -
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Con la sua letale lama, Dorian abbatté quasi la metà degli ostacoli che gli si presentarono davanti, ossa, budella, carne e chi più ne ha più ne metta! Il bancone di un macellaio che prendeva posto nella sala grigia. La lama calò sulle teste dei pagliacci lasciando di sgomento i restanti cinque ed il borioso presentatore che non accennava a diminuire la sporgenza del suo petto, anzi sorrise ampiamente con i suoi denti squadrati. Prese una frusta che saldamente fece schioccare nell'aria con un preciso colpo di mano.
-Ecco, questo è lo spettacolo che chiedevo Uzuru, più sangue!-
Il sorriso del presentatore si fece ancora più largo, un'agghiacciante quanto sinistra espressione.
-Vedo che ti piacciono i miei amici Clown! Ed allora prendine qualcun'altro!-
I corpi esanimi dei pagliacci si decomposero immediatamente divenendo cenere, e come delle fenici, sorsero da un nero fumo, lo stesso fu per il Mangiafuoco che si catapultò alle spalle di Dorian con l'intento di strangolarlo.
-Venghino signori! Lo spettacolo deve continuare!-
Tutti i clown si gettarono contro Dorian cercando di trattenerlo, il Presentatore schioccò la frusta quattro volte sul suo viso.. -
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Edited by Revan - 22/3/2015, 19:29. -
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La terra si compresse attorno agli uomini, compattandosi nell'immediato e rendendo quel poco che abitavano, più stretto di un corsetto, è facile immaginare cosa potesse fare la pressione in quel momento: Delle fontanelle di sangue presero il posto delle teste del presentatore e del mangiafuoco, dipingendo di rosso tutto il terriccio, i pagliacci invece, scomparirono come se non fossero mai esistiti, nulla di strano visto che erano delle illusioni. Una risata si unì al coro della pioggia di sangue, una lacerante e sprezzante risata degna dell'unico essere che poteva produrla: Hidan.
-Questo è quello che voglio! Sia lodato Jashin!-
Urlò a squarciagola, con gli occhi fuori dalle orbite.
-Ti avevo già visto, il solito piccolo bastardo che pensa di entrare nelle mie grazie facendo una strage. Non è stata una brutta idea. Non sei il primo e neanche l'ultimo a venire a tentare la sorte con Hidan, tutti ad adorarmi per avere l'immortalità, tutte teste di cazzo, l'immortalità è conferita da Jashin! Solo gli accoliti più puri possono sperare che Jashin li benedica e conferisca loro l'abilità di portare morte e distruzione fino alla fine dei secoli e dei secoli.
Fece una piccola pausa, la sua lingua diede degli svelti colpi sulla roccia, ingurgitando il sangue come fosse un cane assetato.
-Come ho detto a loro e agli altri prima di loro, se vuoi avere l'immortalità, dovrei servirmi fino a che non sarò soddisfatto, perché ormai è tardi per tirarsi indietro, l'unica alternativa sarebbe scappare fino ai confini del mondo, ma l'ultima persona che mi ha abbandonato ha ricevuto un bel morso sulla gola e non l'hanno più vista, HAHAHAHAHA. Tutto per Jashin-Sama, unico grande dio! Anche tu lodalo ateo!-
La pelle di Hidan cambiò divenendo nera e bianca, il bianco disegnava una fauce sul volto e contrastava coi grigi capelli.
-Partecipa a questo banchetto con me.-. -
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Come un obbediente segugio, Dorian mosse la sua lingua per assaporare il sangue sulla sporca e fredda pietra ricoperta di muschio, vederlo umiliato non bastava, Hidan voleva di più, voleva godere nel suo fervore religioso.
-È ora di compiere il volere di Jashin, so che non sei solo, ci sono altre persone eh? Portale tutte qua dentro, ti insegnerò a sacrificarle secondo gli antichi rituali e ti farò divenire il mio avatar della distruzione, sarai il mio messaggero, il mio araldo, sarai il vassallo di Jashin sotto mio volere, faremo fuori tutti i figli di puttana che non rispettano il sommo dio Jashin! Porta qua tutti quegli uomini, se qualcuno si mostrerà volenteroso, forse gli daremo la possibilità di ricostruire il tempio. Quei pagliacci non erano come te, avverto il tuo animo, tu sei come me.
Ho aspettato anni per far rivivere il culto di Jashin, io so che posso usarti, sei un piccolo stronzetto, ma ti insegnerò a punire chi non teme la rabbia di Jashin. Insieme faremo rivivere il culto di Jashin, voglio discepoli, accoliti, seguaci, voglio chiunque sia in grado di seguire le parole del sommo, voglio che tu fonda l'ordine di nuovo, è da 152 anni che medito sulla vendetta che dovrà cadere su tutto il mondo ninja, e tu... BHUUAHUAHUAHUAHUAHUAHUA!
TU SEI QUI! Se avessi un corpo di abbraccerei, porta qua i sacrifici, e vediamo come possiamo far rivivere tutto, forse dovrai anche andare al punto in cui iniziò tutto, il Paese delle Terme, ma di questo ne parleremo dopo, ovviamente non puoi insegnare a nessuno ciò di cui ti parleremo stanotte, ma tranquillo, penso che non ne sentirai il bisogno, ed adesso sbrigati che nonostante non l'abbia più, ho persino il cazzo in tensione alla sola idea di fare una bella messa dopo tanto tempo!-
Una bestia, forse. Un prete, probabilmente, di sicuro a Dorian non importava chi fosse realmente, era il suo idolo e lo stava per introdurre al sogno di una vita, a ciò che aveva ricercato per anni e stava per affidargli un compito importantissimo. Era una svolta per la vita dell'uomo di Ame.SPOILER (clicca per visualizzare)Prendi 48 exp e vai via, puoi anche aggiungerti il culto di Jashin in scheda.
Edited by LordScorpio - 23/3/2015, 16:54. -
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