Il Monte Ryuchido

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Revan

Posted on 18/10/2014, 13:24

"Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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Dorian

Era da tempo che stavo facendo ricerche nella biblioteca di Ame, alcuni libri sui rettili, si parla di colossali rettili che vivono su un monte ben nascosto, lontano dalle terre ninja, dei rettili con una grande volontà, serpenti combattenti, utilizzati da alcuni ninja per combattere i nemici più ostici e duri a morire.
Il libro parla di un antico e grande utilizzatore di queste creature, Orochimaru, uno dei tre grandi ninja leggendari, un libro in particolare raccontava che egli fosse addirittura in grado di evocare serpenti talmente grandi che oscuravano il cielo, magari quella era un esagerazione, ma valeva la pena di scoprirlo.
Avevo sentito tanto parlare della "Tecnica del Richiamo", tecnica che in quei giorni mi ero preoccupato di imparare a dovere, anche se non avevo stipulato nessun patto ancora, era il momento di occuparsi anche di quel problema, era il momento di trovare questo dannato monte, e chiedere di rappresentare questi serpenti ad Amegakure.
Mi recai da un uomo qui ad Ame, egli aveva utilizzato i serpenti in combattimento quando ancora prestava servizio, ormai era in pensione, e si godeva i suoi ultimi anni in meritato riposo.

E' lei Hattori Yutani?

Si...chi è che mi cerca ? *cof* *cof*

Mi chiamo Dorian...mi ha parlato di lei il Colonnello Striker, mi ha detto che ha prestato servizio sotto il suo comando per più di 30 anni, è stato lui a dirmi dove abita..

Si, il colonnello è una brava persona, forse un po impulsivo, ma è un uomo buono..*cof*...ma ora dimmi giovanotto..perchè sei qui?

Ho bisogno che lei mi indichi la strada per il Monte Ryuchido, signor Yutani..

L'espressione dell'uomo si fece immediatamente più seria, probabilmente non si aspettava una domanda simile.

Ahh..il Monte Ryuchido...perchè cerchi quel posto?

Stò cercando degli alleati...e quel luogo pare essere il luogo ideale per trovarne di potenti..

Fai attenzione ragazzo...i serpenti sono creature infide e maligne per natura, non perderanno occasione di trarti in inganno, sapresti gestirli..?

Farò del mio meglio...non sono il tipo che si fa fregare, signore.

ahahahah *cof* *cof*, intraprendenza e sconsideratezza, i giovani d'oggi non sono più quelli dei miei tempi..ehh no..

Disse, alzandosi dalla sua sedia e recandosi verso un mobile ligneo e polveroso, chissà da quanto tempo nessuno veniv aa pulire in questa vecchia casa, era un uomo solo, non poteva farlo da solo.
Il vecchio poi aprì un cassetto e ne estrasse una mappa logora e polverosa, tagliuzzata ad i lati e a tratti illeggibile, consegnandomela.

La mappa è antica, ma è ancora leggibile, almeno nelle parti che interessano a te, qui troverai la strada per il monte, buona fortuna ragazzo..

La ringrazio infinitamente signor Yutani, le riporterò la mappa non appena farò ritorno al villaggio.

Il vecchio annuì e tornò a fare quello che stava facedo prima del mio arrivo, ovvero bere il thè leggendo il quotidiano di oggi, io varcai la porta e mi diressi in fretta al cancello principale di Ame, avrei raggiunto quel luogo in 2 giorni se avessi proceduto apasso svelto, fortuna che le previsioni davano tempo sereno oggi.
Raggiunsi il cancello principale, la mappa asseriva che il monte Ryuchido si trovava a Nord della mia posizione, dietro una enorme macchia verde, probabilmente una foresta, era li che mi sarei diretto adesso, forse sarei arrivato prima di notte.

- 10 ore dopo -

Ci siamo..

Ero arrivato nella foresta segnata sulla mappa del vecchio Yutani, pareva essere una grossa macchia verde, che si estende per circa 4km in ampiezza, la avrei attraversata in un paio di ore, ma adesso era il momento di accamparsi, non era sicuro procedere con il buio, soprattutto in un luogo come questo.
Staccai qualche ramo dagli alberi qua attorno e li gettai in un piccolo fosso che avevo scavato a mano prima e, generando scintille con i miei due kunai, accesi un fucherello, adibito sia al tenermi caldo durante la notte, sia a scacciare eventuali animali predatori notturni.

...

La notte passò tranquilla, nessun intoppo fortunatamente, quando mi svegliai, il fuoco aveva smesso di briciare da poco, la legna era ancora tiepida.
Gettai un po di terra sul fuoco e mi rimisi in marcia, ero arrivato a metà strada, dovevo superare la foresta e raggiungere il monte prima di notte.
La foresta era tetra e scura, la vetta degli alberi era coperta da una sottile coltre di nebbia, che lasciava solo intravedere il sole, un luogo davvero tetro, anche per una persona come me, ma avevo il mio obbiettivo, ed una foresta non poteva certo impedirmi di raggiungerlo.
Passate un paio di ore, uscii finalmente dalla foresta, rividi finalmente il sole in tutta la sua splendente magnificenza, e volsi il mio sguardo verso il fondo della prateria.
Un enorme monte si stagliava davanti a me, a circa 3km di distanza, era molto alto, a punta, con la vetta leggermente tempestata di bianco, forse marmo, di certo non neve..

Il Monte Ryuchido..

Il mio passò si affrettò ancora di più, dovevo raggiungere il monte rapidamente, avevo fatto tanta strada per arrivare qui, era il momento di giungere al cospetto dei serpenti e chiedere la loro alleanza, non avrei accettato un no come risposta.

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_Akito

Posted on 20/10/2014, 10:27

La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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Non tutti potevano arrivare in quel monte. Se Dorian era riuscito a trovarlo era solo perché Hakuja Sennin gliel'aveva permesso. Ma questo non stava a significare che l'avrebbe accolto amichevolmente, molti erano morti nell'impresa di allearsi coi serpenti. E morire in un posto del genere non era di certo una bella cosa, nessuno avrebbe mai potuto trovare il cadavere della vittima, tanto meno quel posto sperduto dal mondo intero. I serpenti erano creature senza scrupoli, prediligevano la teatralità e l'inganno e la cosa peggiore era che seppur stipulassero dei patti con gli Shinobi, odiavano fortemente gli umani. Uno di loro in particolare, Manda. Il suo odio incrementò maggiormente quando uno dei suoi evocatori lo soggiogò con la forza per usarlo come scudo da un attacco letale, Sasuke Uchiha.
Ritornando al ragazzo di Ame di cui i metodi combaciavano con quelli dei suoi probabili compagni, entrò nella caverna, immergendosi nel profondo buio che la abitava. Di certo non poteva permettersi di pensare che bastasse trovare l'entrata per giungere al cospetto di una delle razze più antiche dell'emisfero. La loro dimora era ben nascosta e non appena varcò l'entrata del tempio, la mappa che portava in mano si bruciò, disgregandosi in cenere. Adesso doveva superare una piccola prova, la più facile di tutte rispetto a quelle che ancora doveva conoscere. Doveva farsi strada nel cuore della grotta, fino a trovare la via giusta per la sala della cerimonia.
Il tempio presentava molti cunicoli e vicoli ciechi, non era facile intraprendere un viaggio così buio e vario ma non poteva tirarsi indietro. Nel frattempo erano ben udibili sibili e striscii provenienti praticamente da ogni parte, qualcosa si muoveva nell'oscurità, qualcosa di perfido e maligno.
...

Dopo due pesanti e stressanti ore alla ricerca della giusta via, Dorian si trovò in un lungo e ampio corridoio. Magicamente una serie di torce ai lati della stanza si accesero per tutto il tratto percorribile, facendo notare al giovane ragazzo un grosso spiazzale in fondo alla via.
Quando egli vi arrivò si rese conto di essere arrivato nel luogo che da tempo cercava, di fronte a lui, grande più di due volte un edificio v'era lei, la madre di tutti i serpenti, Hakuja Sennin.

Ssssssssh

Sibilava continuamente, come se avesse un tic irriparabile. I suoi occhi rettili e spaventosi scrutavano il ragazzo da cima a fondo, mettendolo quasi in una posizione di disagio. La serpe era davvero enorme, il suo corpo ammassato su se stesso sembrava lungo kilometri e kilometri. Il sigaro che fumava con svogliatezza la rendeva quasi comica, quasi.

Sssspero che tu abbia delle buone motivazioni per presentarti quì, giovane Shinobi. Io sssssono Hakuja Sennin, la più anziana e antica della mia stirpe, nonché saggia madre di tutti i serpenti della terra.
Presentati pure e poi, forsssssse, avrai il mio permesso di ressssstare in vita.

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Revan

Posted on 20/10/2014, 14:27

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Dorian

Dopo un paio di ore di camminata, riuscii ad arrivare all'entrata di una grotta molto ampia, sembrava proprio essere quello che stavo cercando, dopo tutto i serpenti sono creature schive, amano l'oscurità, una grotta è il posto giusto per nascondersi.
Entrai dentro la grotta, la temperatura calò drasticamente, almeno di 5-6 gradi, il tepore dell'autunno che potevi provare fino a pochi secondi prima di entrare in questa grotta si trasformava in freddo, una volta varcata la soglia.
Non appena varcai la porta, la mappa che portavo ancora in mano, d'un tratto, si accese di piccole fiammelle su tutta la sua estensione, andando in cenere in pochi secondi.
Appena notai che la mappa stava prendendo fuoco aprii la mano di scatto e la feci cadere a terra, rimanendo profondamente turbato..

Che diavolo singifica..

Cominciai a pensare che forse i serpenti non mi volevano qui, ma dopo tutta la strada che avevo fatto non potevo certo tornare indietro.
Cominciai a vagare in quelle gallerie prive di luce, solo quella data dall'entrata della grotta, che prestò però sarebbe stata totalmente inutile.
Il freddo era pungente, e l'umidità alle stelle, inoltre il naso era tempestato da un odore strano, mai avvertito prima d'ora, un odore acre, come quello della carne in decomposizione, questo posto continuava a farmi pensare di non essere il benvenuto, ma se mi avessero voluto morto,lo sarei di già.
Dopo due ore di vagare, cercare e cercare di orientarsi, finalmente trovai un lungo corridoio di pietra, proprio come quelli che avevo precedentemente attraversato, solo che, ad un tratto, una fila di torce poste ad i lati della stanza si accese, creando un corridoio di luce che portava fino ad uno spiazzo ancora non illuminato, dal quale provenivano dei rumori sinistri e quieti.
Con passo deciso ma ben cauto avanzai nel corridoio di fiamme, e man mano che avanzavo, potevo sentire un sibilo sinistro ed inquietante, avevo trovato quello che cercavo.
Una volta arrivato allo spiazzo, mi resi conto che ero arrivato dove desideravo, poichè alzando gli occhi, un enorme serpente bianco, attorcigliato attorno ad un trono, mi fissava con i suoi occhi gialli, uno sguardo penetrante, freddo, mortale, avevo trovato il mio serpente.

Ssssssssh

Sssspero che tu abbia delle buone motivazioni per presentarti quì, giovane Shinobi. Io sssssono Hakuja Sennin, la più anziana e antica della mia stirpe, nonché saggia madre di tutti i serpenti della terra.
Presentati pure e poi, forsssssse, avrai il mio permesso di ressssstare in vita.

Mi inginocchiai in segno di rispetto, ma non di paura, per poi tornare subito nella posizione eretta, facendo le dovute presentazioni.

Hakuja Sennin, il mio nome è Dorian Ashford, e sono uno shinobi di Ame.
Giungo qui al suo cospetto con una richiesta che spero lei possa accettare.
Vorrei poter rappresentare la sua gloriosa stirpe ad Ame, stipulando un patto con voi.

Dissi con voce calma, fissando negli occhi la bestia, lei avrebbe visto il ghiaccio nei miei occhi, come io avrei visto il ghiaccio nei suoi.

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_Akito

Posted on 20/10/2014, 19:09

La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.

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Sssssssssssh

La grossa e anziana serpe se ne stava seduta sul suo possente trono, ad osservare e ad ascoltare il giovane assassino. Si aspettava uno dei soliti discorsi d'amicizia, uno di quelli convincenti a fargli cambiare idea su alcuni degli Shinobi esistenti sulla faccia della terra. Uno di quelli che gli dimostrava che non venivano ricercati solo per essere sfruttati per la loro forza. Ma non lo ebbe. Dorian si limitò ad una semplice e banale presentazione, non era un tizio di molte parole, era abituato ad agire nell'ombra, a stare in silenzio. E questo la madre lo capì subito, non era il solito ragazzino amichevole e ruffiano che faceva di tutto per riuscire ad ottenere il patto.
Ma nell'immensa sala v'era qualcun'altro ben nascosto, qualcuno più grosso e spaventoso dell'antico serpente biancastro. Era praticamente l'opposto di sua madre, sia esteriormente che interiormente. Se Hakuja Sennin era calma e colma di saggezza, lui era impulsivo e irascibile. Pronto a fare a pezzi chiunque gli si pari davanti. A dire il vero non era nascosto di sua volontà, si limitava a dormire dietro la sua genesi, il trono e la gigantesca mole della madre lo coprivano, infatti gli fu impossibile a Dorian accorgersi di lui. Le parole dello Shinobi lo svegliarono..

E quessta ti sembra una buona motivazione Dorian Assshford?

Come un fiume in piena sbucò da dietro le spalle della serpe seduta lui, il Killer più famoso dei serpenti, il re Manda. Si gettò a capofitto sul ninja per poi afferrarlo con la punta della coda, lo portò sù, ad una cinquantina di metri d'altezza da terra proprio ad un metro di distanza del suo muso.

TU vorresti rappresentare ME?! IO SONO IL RE!! IL GRANDE RE DEI SERPENTI!! Nessuno si può nemmeno lontanamente paragonare a ME! TU sei una mosca! Un moscerino che potrei schiacciare in qualsiasi istante!! Per quale motivo dovrei permetterti di chiamarmi in battaglia?! Sei debole! Ti mangerò in un boccone!

Lo teneva ben stretto tra la morsa della sua coda violastra mentre gli urlava e alitava in faccia. Quelli potevano essere gli ultimi attimi di vita dello Shinobi, doveva scegliere bene le sue parole se teneva davvero alla sua vita.

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Sai che potresti anche fallire il patto vero?

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Revan

Posted on 20/10/2014, 23:05

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Dorian

Con creature simili non avrei potuto alzare la voce, non mi sarei mai potuto mostrare ruffiano oppure spavaldo, con un solo colpo sarebbe stati in grado di eliminarmi, avrei dovuto lasciare la mia spavalderia nel kimono e sfornare tutta la mia gentilezza e la mia determinazione, cosa non semplice quando ti trovi faccia a faccia con una creatura di questa mole e fama, il nervosismo si stava facendo spazio nelle pieghe del mio candido kimono, potevo avvertire un leggero calore su tutto il mio corpo, la temperatura interna del mio corpo stava aumentando, stavo..sudando.
Non era una bella situazione in cui stare, non avevo modo di scappare se il serpente mi avesse attaccato, dovevo mostrare tutta la mia decisione e la mia caparbietà, oltre al mio sangue freddo, era questo che Jashin pretendeva dai suoi adepti.

Sssssssssh E quessta ti sembra una buona motivazione Dorian Assshford?

Hakuja Sennin io n...

Non feci a tempo a completare la mia frase, che, come un tornado, qualcosa si mosse molto fragorosamente da dietro le spalle della grande serpe bianca immacolata.
L'oscurità non mi permise di vederlo prima, ma adesso, qualsiasi cosa fosse, si gettò sù di me con grande rapidità, il che era impressionante, data la sua mole forse anche maggiore di quella della anziana Hakuja.
Mi si parò davanti un colosso di color viola scuro, dotato di due corna principali e due minori, coperto da scaglie durissime, un colossale serpente con strisce nere ed un sottopancia nero, la sua lunghezza non era calcolabile, così come la sua ferocia.

...!

Mi afferrò con la sua coda, la strinse intorno a me come una corda e mi issò fino alla sua altezza, avevo le vertigini, era ad un altezza tale che, se solo fossi caduto, mi sarei sicuramente sfracellato a terra, spargendo le mie interiora in quel luogo sacro ai serpenti.
Ero faccia a faccia con niente poco di meno che Manda, il rè dei serpente del monte Ryuchido, in ogni libro si parlava di lui, un tiranno dispotico e violento, impossibile da domare, addirittura per il più famoso utilizzatore di queste creature, Orochimaru.
Riuscivo a sentire il suo alito sulla mia faccia, e non riuscivo a distogliere lo sguardo da quei due colossali occhi gialli che mi fissavano desiderosi di mangiarmi.
Avevo il cuore che batteva ad un ritmo impossibile, non provai nemmeno a dimenarmi, non avrei risolto nulla, solo infastidito il serpente e condannato la mia vita a morte certa, dovevo ragionare.

TU vorresti rappresentare ME?! IO SONO IL RE!! IL GRANDE RE DEI SERPENTI!! Nessuno si può nemmeno lontanamente paragonare a ME! TU sei una mosca! Un moscerino che potrei schiacciare in qualsiasi istante!! Per quale motivo dovrei permetterti di chiamarmi in battaglia?! Sei debole! Ti mangerò in un boccone!

Analizzando la sua frase, appresi il fatto che era molto egocedntrico, si riteneva il migliore, e probabilmente era così, avrei docuto fare perno sul suo ego per convincerlo, dimostrandoli però anche che non sono un moscerino come lui ritiene.
Presi dunque un grosso respiro, poi risposi.

Tu devi essere Manda, il rè di tutti i serpenti di questo luogo, in qualsiasi libro scritto su questo luogo si parla di te, ero ansioso di conoscere una leggenda simile...
Non mi paragono minimamente a te, e sono più che certo che se solo tu volessi, mi potresti sbriciolare in un solo colpo...ma se lo avessi voluto lo avresti già fatto.
La verità è che noi siamo simili, io sono un Killer..ed agogno l'Immortalità più di chiunque altro...ma per ottenerla dovrò passare sopra a molti corpi...uccidere tante persone, generare sofferenza nei cuori di molti...e si narra che tu adori i sacrifici umani, ecco perchè ho il sospetto che i miei scopi siano in qualche modo simili ad i tuoi, potente rè Manda.

Avevo forse pronunciato le mie ultime parole, se Manda avesse preso queste parole in modo offensivo, mi avrebbe stritolato con la sua coda, ma avevo parlato dicendo il vero, era per questo che avevo scelto i serpenti e non qualsiasi altro animale.
Fissavo i suoi enormi occhi gialli cercando approvazione, sperando di non trovare la morte.

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Posted on 21/10/2014, 18:00

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La vita del Chunin di Ame era appesa a un filo. Il gigantesco rettile viola lo fissava minacciosamente, pronto a divorarlo al minimo sbaglio. Aspettava le sue ultime parole impazientemente, anche se era più che convinto che nulla gli avrebbe fatto cambiare idea. Non sopportava la superbia degli umani, nessuno doveva considerarsi migliore di lui.

Tu devi essere Manda, il rè di tutti i serpenti di questo luogo, in qualsiasi libro scritto su questo luogo si parla di te, ero ansioso di conoscere una leggenda simile...
Non mi paragono minimamente a te, e sono più che certo che se solo tu volessi, mi potresti sbriciolare in un solo colpo...ma se lo avessi voluto lo avresti già fatto.
La verità è che noi siamo simili, io sono un Killer..ed agogno l'Immortalità più di chiunque altro...ma per ottenerla dovrò passare sopra a molti corpi...uccidere tante persone, generare sofferenza nei cuori di molti...e si narra che tu adori i sacrifici umani, ecco perchè ho il sospetto che i miei scopi siano in qualche modo simili ad i tuoi, potente rè Manda.

La serpe si bloccò di colpo proprio mentre stava per spalancare le fauci, di certo non si aspettava una risposta del genere. Nessuno dei suoi ''evocatori'' gli aveva mai dato una risposta simile, soltanto uno molti secoli addietro ambiva all'immortalità, Orochimaru. Nessuno aveva mai desiderato la morte altrui, nessun specie di Killer vi aveva mai pattuito. Quel ragazzo era strano e cercava qualcosa di diverso dai soliti Shinobi. La cosa colpì interiormente il colosso, finalmente aveva forse trovato qualcuno che rispecchiava il suo carattere, finalmente avrebbe potuto mietere molte più vittime di prima grazie al richiamo di quel Dorian.
Lo agitò brevemente in aria per poi spingere velocemente la coda verso il basso come per spiaccicarlo sul terreno, ma a pochi millimetri dal suolo si fermò, incutendo al ragazzo solamente una paura tremenda. Dopodiché lasciò la sua morsa e prima di andarsene commentò:

Sta attento a quello che fai d'ora in poi. Procedi pure, Hakuja.

La vecchia madre si limitò a stare in silenzio mentre Manda andava via, strisciando ad una velocità fulminea verso le profondità della grotta. Dopo pochi minuti uno scoppio di fumo si frappose tra il trono della saggia e Dorian, non appena la coltre si diradò ne sbucò fuori un gigantesco rotolo bianco aperto.

Firma il rotolo col tuo sangue, giovane Dorian.

Non appena il ragazzo terminò di imprimere la sua firma sul foglio del rotolo, sul suo corpo vi comparse il marchio dei serpenti. Da quel momento in poi, lui e le creature striscianti erano legate.

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Il marchio puoi averlo dove vuoi, fai l'ultimo post e chiudo. Io prendo il minimo+5.

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Revan

Posted on 21/10/2014, 18:28

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Dorian

Il serpente continuava a fissarmi con quegli occhi pieni di gelo e di malvagità, caratteristiche di ongi serpente di questo luogo probabilmente, ma qualcosa sembrava essere mutato nel suo comportamento, qualcosa pareva averlo colpito nel mio discorso, ma di certo non lo avrebbe ammesso, lui era come me, un killer senza scrupoli, e nessuno dei due farebbe mai complimenti o darebbe soddisfazione ad un nemico, o a chiunque altro.
Mi agitò per qualche secondo, e poi mi riappoggiò a terra, dopo avermi sballottato per qualche secondo in aria, ecco quello avrei preferito evitarlo, forse senza volere aveva stretto la morsa e sentivo le mie vene battere nei polsi, un altro po e mi avrebbe stritolato le ossa, in quanto a forza fisica non era male, di certo mi sarebbe tornato utile.
Mi riappoggiò a terra, lasciando poi la presa delle sue spire violacee.

Sta attento a quello che fai d'ora in poi. Procedi pure, Hakuja.

Grazie Manda, non te ne pentirai.

Il grosso serpente poi scomparve a grande velocità nei cunicoli delle caverne, la sua velocità era impressionante, se consideriamo che la sua lunghezza e il suo peso erano pressochè titanici, era davvero il più forte dei serpenti probabilmente.
una volta scomparso, dopo pochi minuti, un grosso rotolo comparve da una nuvola bianca, frapponendosi tra me Hakuja, la veneranda saggia dei serpenti.

Firma il rotolo col tuo sangue, giovane Dorian.

Annuii con la testa, prima di estrarre dalla mia mano un kunai, con il quale mi ferii l'indice della mano destra, con la quale poi scrissi il mio nome per intero sul foglio, accanto ad altri tre nomi, avrei potuto leggerli, ma li per li non mi venne in mente di farlo, anche perchè non mi interessava sapere chi condivideva con me il legame con i temibili serpenti del monte Ryuchido.

Grazie, Hakuja Sennin, è stato un onore conoscerla..

Una volta che ebbi posto i miei ossequi alla venerande serpe bianca, mi voltai e me ne tornai all'entrata della caverna, pronto per un vittorioso ritorno a casa, conscio di aver appena trovato dei potenti alleati.

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