It's me... BANANA!

PQ con _Sele per apprendimento Modalità Eremitica - Mavis

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    Finalmente un po' di verde! Ci eravamo vagamente stancate di tutte quelle aspre montagne, rocce appuntite e paesaggi desertici che si erano presentati ai nostri occhi, ma da un paio di ore di cammino tutto quanto aveva cominciato ad assumere colorazioni verdastre e vive, e lentamente le piante si palesavano come spiriti solitari alla ricerca d'acqua o.. di compagnia, chi lo sa! Mav-Es se ne stava bella tranquilla, ed ogni tanto sospirava allegra.
    Ci voltammo lentamente verso il grosso scimmione infuocato, lanciandogli uno sguardo dolce. Ovviamente non ricambiò, alzando il capo in maniera fiera come al solito ed ignorando qualsiasi approccio umano che provassimo ad avere con lui. Nonostante questo era bello stare con Son Goku-San, perchè ci aveva insegnato tante cose sui posti che avevamo visto e ci raccontava vecchissime storie prima di addormentarci: non capivo davvero perchè quegli uomini lo stessero attaccando, ero sempre più convinta che gli shinobi avessero qualcosa che non andasse.
    La vegetazione andava rapidamente infoltendosi, e non riuscivo a capire come potesse accadere una cosa simile da un momento all'altro, era davvero strano. Pian piano cominciammo a vedere tantissimi fiori colorati su un prato smeraldino, e tutt'intorno a noi c'erano altissimi alberi in fiore od in frutto, che rilasciavano i profumi più svariati e riparavano dal sole battente di mezzogiorno. Fortunatamente servivano anche a nascondere il grossissimo Son Goku, che ogni tanto ne abbatteva qualcuno a causa della sua mole, ma fortunatamente c'era abbastanza spazio tra ogni pianta per farlo passare.

    Dove siamo, Son Goku-Sensei?

    Ma dovevo parlare io...

    Dai, voglio solo domandare una cosa!

    Paese del Verde, se non ricordo male.

    Non ne avevamo mai sentito parlare, ma ora sapevamo che andando per quella direzione - Che non conoscevamo. - Sì va beh, Super Mavis, l'avremmo ricordata! - Aha, sicuramente. - Argh.. Comunque, tralasciando ancora quella cattivona di Super Mavis, dopo aver risposto a noi, ecco che il grosso essere si fermò di colpo, sedendosi rumorosamente in una gigantesca radura, intorno alla quale non c'era nulla, potevo chiaramente percepirlo con le mie abilità. Le nostre abilità.

    Fermati nanetta, qua non c'è nessuno e io non voglio più camminare.

    SìSSIGNOR CAPITANO! Uuuuuuh piantine! Uccellini! Una foglia!

    Sì, sapete com'è lei no? Lei si stupiva sempre per qualsiasi cosa, ed a giudicare dallo sguardo della scimmia leggendaria sembrava essersi abituato all'attitudine fanciullesca di una delle tre "io". Credo che avesse ancora qualche difficoltà a distinguerci, ma quando solitamente si dicevano cagate c'era di mezzo lo zampino di Mav-Es.

    Ehi!

    Uhm..?

    Parlo con Mavis!

    Oh scusa, volevo dire.. ehm... "banane". E ciò sembrò calmarla, almeno per un pochetto, dato che poco dopo cominciammo ad arrampicarci su uno egli alberi lì intorno, e nel frattempo notai che Yonbi ci guardava quasi con accondiscendenza, come se fossimo delle bambine che avevano bisogno di aiuto.. E beh, effettivamente non potevamo dargli poi tanto torto sotto un certo punto di vista. Comunque sia, ci mettemmo quasi dieci minuti per riuscire a salire su uno dei rami più alti di quella quercia, e solo in quel momento, a quasi settanta metri d'altezza, eravamo più o meno in corrispondenza del grosso volto del nostro compagno di viaggio.
    Ci sedemmo lì, continuando ad osservarlo da vicino e venendo leggermente sbalzate via ad ogni suo respiro quasi fosse una folata di vento ad ottanta chilometri orari. Ci tenevamo al ramo con entrambe le mani, mentre le gambe dondolavano giù seguendo movimenti ritmici, una canzoncina mi frullava in testa, ma non sapevo - e probabilmente nemmeno le altre - dove l'avessi sentita. Probabilmente al tempio, o magari nei sobborghi della Pioggia.. Non ricordavo, non ricordavo proprio.
    Una grossa ghianda - grande quasi quanto la nostra guancia - cominciò a scivolar via da uno dei rami che si trovavano ancora più in alto di noi, e quindi cercammo di afferrarla con entrambe le mani, riuscendoci per poco e quasi non volando giù dall'albero con il frutto in mano.

    Wooooooow! Una gighianda! GRAZIE SIGNOR ALBERO!

    Ma che umana singolare. Ringraziare la natura in quella maniera così spontanea... Chissà che... EHI NANA!

    Sapete cosa vuol dire ricevere in faccia un urlo di una creatura così grossa? Ve lo spiego.. beh, letteralmente volammo via dall'albero, finendo spiaccicate sull'altro grosso tronco che distava circa una decina di metri da quello, ma fortunatamente atterrando a terra con i piedi saldi grazie alle capacità ninja apprese nel villaggio della Foglia. Ci grattammo il capo, tenendo ancora stretta la ghianda - o "gighianda", come la chiamava Mav-Es - e ci avvicinammo nuovamente al mastodontico essere.

    Cosa? Perchè? Dove? Banane?

    Taci un attimo, scricciolo. Hai mai sentito parlare di Energia Naturale e "Senjutsu"?

    Io ne ho sentito parlare! Mav-Es, che ne dici di narrare? Così posso parlare con Son Goku-Sama!

    Eeeee quindi finalmente toccava a me! Yuppie! La sorellona e amico-scimmione-mangia-banane cominciarono a parlare di strane energie, movimenti e grossi poteri. Qualcosa di noioso, insomma, che solo a lei e Super Mavis poteva interessare. Io in realtà volevo solamente mangiarmi in pace quella Gighianda, ma a quanto pare era irrispettoso mangiare mentre qualcuno ti parlava. - Oh, vedo che hai imparato qualcosa, in fondo. - E poi tu dici che non ti ascolto, oooh Super-Mavis!

    Quindi dici che posso impararla eh? Beh beh, dimmi come si fa! Ti prego Son Goku-SuperSensei!

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    Uuuuuh, la faccia che mi piaceva tanto! Quella scema!

    Bene Sele, ti ho dato l'input (poi dammi anche dei pareri sul/sui post se ti va, sto ancora provando questo stile *-*)
     
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  2. Sele_
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    Ancora non ero riuscito ad abituarmi alla cosa, girare con una ragazzina per le terre ninja non era una cosa che ero solito fare. Gli umani non mi piacevano, nessuno. Durante la mia esistenza erano state poche le eccezione per cui, di mia spontanea volontà, mi ero trovato a collaborare con uno di loro. Questa ragazzina aveva qualcosa di particolare che non riuscivo a spiegarmi, e non parlo della sua schizofrenia, ma era magnetica a modo suo.
    Iniziavo ad essere stanco, era da parecchio che camminavamo per paesaggi sconnessi e poco pratici, la vista del verde fu un sollievo. Tutto mutò molto rapidamente, le rocce appuntite e il terreno polveroso sparirono, lasciando spazio ad un manto erboso ricco di vegetazione.


    Dove siamo, Son Goku-Sensei?

    Conoscevo quel posto, mi era capitato di attraversarlo diversi anni orsono in circostanze molto meno piacevoli.

    - Paese del Verde, se non ricordo male.

    Al mio passaggio abbattei qualche albero in fiore, non potevo di certo mettermi ad evitare ogni ostacolo, sarebbe stato troppo faticoso e io ero già stanco di mio.

    - Fermati nanetta, qua non c'è nessuno e io non voglio più camminare -

    Dissi sedendomi in una radura, intorno non sembrava esserci anima viva oltre a noi.

    SìSSIGNOR CAPITANO! Uuuuuuh piantine! Uccellini! Una foglia!

    La ragazzina si guardò intorno, puntando un grosso albero che si ergeva davanti al mio muso. Mi godetti la scena, avrei potuto portarla io direttamente in cima, ma perché negarmi quei pochi minuti di divertimento. Ci mise quasi dieci minuti a salire in cima, e una volta lì dovette impegnarsi per non venir sbalzata via dai miei respiri. Non aveva di certo scelto una postazione molto comoda, eppure sembrava trovarsi a suo agio, la sua attenzione si era spostata su una ghianda. Quest’ultima fece per rotolare via all’ennesimo spostamento d’aria, ma la ragazzina la afferrò con entrambe le mani, rischiando seriamente di cadere.

    Wooooooow! Una gighianda! GRAZIE SIGNOR ALBERO!

    - Ma che umana singolare. Ringraziare la natura in quella maniera così spontanea... Chissà che... EHI NANA!

    La ragazzina volò letteralmente via dall’albero, spiaccicandosi su un tronco poco distante. Mi grattai il capo con fare noncurante, ero sicuro che stesse bene. Nonostante avesse comportamenti infantili era un tipa tosta.
    Il mio urlo comunque non era un tentativo fallito di farla fuori, mi era venuta in mente una cosa alquanto interessante che aveva a che fare con la natura, più precisamente con l’energia naturale.


    Cosa? Perchè? Dove? Banane?

    - Taci un attimo, scricciolo. Hai mai sentito parlare di Energia Naturale e "Senjutsu"? -

    Io ne ho sentito parlare! Mav-Es, che ne dici di narrare? Così posso parlare con Son Goku-Sama!

    - Cominciamo dal principio…le tecniche che utilizzate voi ninja non sono altro che un impasto di energia fisica ed energia spirituale. I Senjutsu aggiungono un terzo elemento, l’energia naturale. Ti dico sin da subito che se vorrai apprendere una tale abilità dovrai essere molto concentrata, visti i tuoi cali di attenzione la vedo dura.
    In passato ho conosciuto dei ninja molto potenti in grado di utilizzare l’arte eremitica, anche se quello che avevo in mente per te è un qualcosa di leggermente differente


    Non avevo ancora finito di parlare e quella ragazzina sembrava completamente assente, era più concentrata sulla ghianda che su me, quando io gli stavo parlando di un’arte conosciuta solo da pochissimi ninja.

    Quindi dici che posso impararla eh? Beh beh, dimmi come si fa! Ti prego Son Goku-SuperSensei!

    - Il concetto è questo, devi riuscire a percepire l’energia naturale intorno a te e ad assimilarla. Ti fermi in un punto, tieni le mani giunte e ti concentri al massimo per l'assimilazione. Ti assicuro che non è una cosa facile…ti chiederai a cosa ti può servire? In modalità eremitica i ninja acquisiscono poteri fuori dal comune: più forza, agilità, una percezione dello spazio che li circonda

    Era difficile dire se sarebbe riuscita o no a padroneggiare un’arte così complessa, ma di certo sarebbe stato divertente scoprirlo.

    A me piace molto questo stile, dalla prima volta che l'ho letto Ogni tanto mi perdo e mi devo rileggere la legenda, ma vabbè :please:
     
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    Noiosi! Avevano cominciato tutto d'un tratto a parlare di quelle cose che facevano i ninja, cose che a me non interessavano, ma che alla sorellona ed a Super Mavis sembravano parecchio intriganti. Io avrei solamente voluto mangiare quella ghianda, però nessuno mi permetteva di sgranocchiarla come si deve. Ripeto: NOIOSI! Ormai, quindi, tanto valeva aspettare che finissero di parlare di quelle cose ed ascoltare nel frattempo. Lo scimmione aveva sempre qualcosa di misterioso quando spiegava le cose!

    - Cominciamo dal principio…le tecniche che utilizzate voi ninja non sono altro che un impasto di energia fisica ed energia spirituale. I Senjutsu aggiungono un terzo elemento, l’energia naturale. Ti dico sin da subito che se vorrai apprendere una tale abilità dovrai essere molto concentrata, visti i tuoi cali di attenzione la vedo dura.
    In passato ho conosciuto dei ninja molto potenti in grado di utilizzare l’arte eremitica, anche se quello che avevo in mente per te è un qualcosa di leggermente differente –


    Uh.. forse ho capito! Una volta c'era un monaco che riusciva a richiamare delle rane - o forse erano rospi? - e questi, dopo essersi posizionati sulle sue spalle gli facevano colorare gli occhi e comparire strani segni sul volto! Dopo quella cosa i suoi combattimenti duravano molto molto di più perchè tutti quanti mi dicevano fosse diventato esponenzialmente più forte, ma fino ad oggi ho pensato che si trattasse solo di qualche sostanza che avevano quelle cose viscide che aveva sulle spalle! Però ora che mi parli di "energia naturale" ricordo che anche loro la definivano così!

    - Il concetto è questo, devi riuscire a percepire l’energia naturale intorno a te e ad assimilarla. Ti fermi in un punto, tieni le mani giunte e ti concentri al massimo per l'assimilazione. Ti assicuro che non è una cosa facile…ti chiederai a cosa ti può servire? In modalità eremitica i ninja acquisiscono poteri fuori dal comune: più forza, agilità, una percezione dello spazio che li circonda –

    Uhm.. sì, ho capito Son Goku-San. Voi due avete capito?

    Io no! Io volevo mangiare la ghianda!

    Sì.

    E va bene, mangiamoci prima sta ghianda!

    Finalmente! Afferrammo il grosso frutto con entrambe le mani e cominciammo a spaccarlo in tanti pezzetti più piccoli con dei sonori colpi sulla corteccia. Io mi stavo divertendo, perchè finalmente facevamo quello che volevo io! E quando la gighianda fu completamente frantumata ecco che provammo ad assaggiarla: ERA A DIR POCO DELIZIOSA! Anche il grosso scimmione provò a prenderne una all'alto dell'albero, inghiottendola intera come se nulla fosse.
    Per mangiarne metà ci mettemmo un buon quarto d'ora, durante il quale Mavis era particolarmente silenziosa, forse pensava a quello che Son Goku aveva detto, mentre io potevo finalmente essere libera di riempirmi lo stomaco dopo due giorni! Quel frutto aveva un gusto simile a quello delle noccioline, però un pochettino più aspro e forte, davvero buona!

    Ok, sono pronta!

    Ed incurante del fatto che io desiderassi ancora mangiare, spostò completamente la ghianda al lato e concentrammo il nostro sguardo sullo scimmione, ma non perchè aspettassimo chissà cosa, perchè credo che la sorellona stesse semplicemente cercando di concentrarsi, o robe del genere, insomma. Chiuse gli occhi e cominciò a respirare più lentamente, e poi portò anche le mani giunte come quando nel tempio pregavamo tutti assieme.

    Mav-Es, Super Mavis, vi chiedo per piacere di lasciarmi concentrare un attimo. Silenzio più totale, immobilità assoluta. E' chiaro?

    Oh, eccomi tornata a narrare. Mav-Es e Super Mavis non fiatarono, e non riuscivo quasi più a percepire i loro pensieri: probabilmente avevano inteso quanto ci volesse per una cosa del genere, anche perchè lo scimmione era stato abbastanza chiaro in merito. Continuai a tenere gli occhi chiusi e le mani giunte, anche se effettivamente stavo scomoda a tenerle con le dita verso l'alto, così le portai verso il basso, al contrario.
    Tutto quanto divenne vuoto nella mente, non riuscivo più nemmeno a sentire i miei stessi pensieri, nulla di nulla. Cercavo unicamente di diventare un tutt'uno con quel terreno sotto il mio sedere, con gli alberi tutti intorno, ed anche con quella ghianda mezza mangiucchiata poco distante da me. Da noi. Non sentivo più nemmeno il respiro pesante ed affannoso di Son Goku, unicamente i cinguettii ed il fruscio delle foglie che venivano mosse dal vento. Perchè sì, sentivo che lentamente il vendo si stesse alzando. E soffiava sempre più forte... sempre più forte...

    *SWOOOM*


    La lunga gonna si alzò in volo, e le frange sbatterono sul mio volto sospinte dal vento, distogliendomi completamente dal mio obiettivo e facendo perdere tutto quell'alone di sacralità che pian piano si era impossessato del mio corpo. Cominciai rapidamente a sentire i pensieri di Mav-Es e Super Mavis, ed anche il caldo e pesante respirare della grossa e leggendaria scimmia che ci osservava con fare enigmatico: non ero ancora riuscita a comprendere a pieno le sue sensazioni.

    Ma dai! STUPIDA GONNA! VOLA VIA!

    E fu così che tirammo via il vestito, rimanendo in intimo davanti alla povera creatura leggendaria che doveva sopportarci, ma dai, in fondo penso si stesse divertendo anche lui.. forse. Oddio, non sapevo mica quale fosse l'idea di "cosa divertente" che possedeva un cercoterio, quindi non potevo esserne sicura al cento per cento. Mi sentivo decisamente più libera solo con quell'intimo piuttosto sgargiante, come se stare praticamente nuda potesse aiutarmi a collegare meglio il mio corpo con la natura. Pura fissazione, supposi.

    Riscaldiamoci un po'!

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    Non sapevo se potesse servire o meno, in realtà, ma comunque prima di ogni allenamento il riscaldamento aiutava, quindi non credo questo caso facesse eccezione, poi non sapevo, in caso mi avrebbe avvisato Scimmione-San o gridato appresso come l'ultima volta che ha tentato di insegnarci qualcosa. Andammo avanti per buoni dieci minuti prima di risederci nuovamente con il corpo ricoperto da una leggerissima patina di sudore.

    Anf.. Quando ci accorgiamo se ci sono riuscita?

    Beh, era importante saperlo prima di riprovarci, no?
     
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  4. Sele_
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    Speravo di essere stato abbastanza chiaro, ma con quella ragazzina non lo si era mai abbastanza. La sua capacità di rimanere focalizzata su qualcosa per più di venti secondi era quasi inesistente, eppure durante la mia spiegazione sembrava aver ascoltato.

    Uh.. forse ho capito! Una volta c'era un monaco che riusciva a richiamare delle rane - o forse erano rospi? - e questi, dopo essersi posizionati sulle sue spalle gli facevano colorare gli occhi e comparire strani segni sul volto! Dopo quella cosa i suoi combattimenti duravano molto molto di più perchè tutti quanti mi dicevano fosse diventato esponenzialmente più forte, ma fino ad oggi ho pensato che si trattasse solo di qualche sostanza che avevano quelle cose viscide che aveva sulle spalle! Però ora che mi parli di "energia naturale" ricordo che anche loro la definivano così!

    Aveva afferrato al volo il concetto, anche se quello di cui parlava lei era un tipo di senjutsu leggermente differente, un qualcosa che richiedeva il patto con i rospi per essere eseguito. Quello che avevo spiegato poco prima era un tipo di senjutsu che richiedeva ancora più concentrazione, molto più difficile da eseguire.
    Nel frattempo la ragazzina si mise a mangiare la ghianda, cosa molto strana, non credevo che agli umani piacesse quel tipo di cibo, contrariamente a me non dispiaceva affatto. Allungai il braccio verso un albero e ne presi anche io una, inghiottendola praticamente intera.


    Ok, sono pronta!

    Disse iniziando a fissarmi, non capì esattamente cosa si aspettasse da me in quel momento, forse mi ero espresso male, o forse a modo suo stava solo cercando, in maniera un po’ goffa, di concentrarsi.
    La ragazzina giunse la mani, e la vidi in difficoltà sin da subito, sembrava non trovarsi comoda in quella posizione.


    - Guarda che non devi stare necessariamente comoda, ma solo raggiungere lo scopo

    Non mi aspettavo di certo di vederla riuscire nell’impresa al primo colpo, era una delle tecniche con una difficoltà di esecuzione più alta, non ero nemmeno certo che potesse riuscirci. Eppure sembrava ce la stesse mettendo tutta, era addirittura riuscita a non aprire bocca per qualche secondo, durante il quale una folata di vento gli alzò la gonna, facendogli perdere la concentrazione.

    Ma dai! STUPIDA GONNA! VOLA VIA!

    Non potevo crederci, la ragazzina era rimasta in sola biancheria e iniziò a riscaldarsi, ma era chiaro che non aveva percepito a fondo la lezione su cosa fossero i senjutsu.

    - EHI NANA! Cosa stai facendo?! Devi concentrarti, non riscaldarti

    Dissi poggiando la mano pesantemente sul terreno, facendo tremare leggermente la terra nell’area circostante. Ero sicuro che quella sarebbe stata una lungo pausa, dopotutto parlargli di quella cosa non era stata una cattiva idea.
    Anf.. Quando ci accorgiamo se ci sono riuscita?


    - Non ti sfuggirà stai tranquilla, percepirai ogni cosa intorno a te, come se fossi un tutt’uno con la natura…riprova dai, e non farti distrarre da nulla

    Non le avevo ancora detto dei simboli che si sarebbero formati sulla sua faccia all’attivazione della modalità eremitica, ma era una sorpresa che volevo riservargli nel caso fosse riuscita nell’impresa. Mi sarei divertito a vedere la sua reazione.
     
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    Scimmione-San continuava a darmi suggerimenti, anche se io volevo raggiungere il mio scopo il più facilmente possibile, altrimenti non avrei mai potuto girare tutto il mondo e diventare famosa, dovevo impegnarmi, e per farlo dovevo essere nelle condizioni ideali per l'allenamento, e come si dice nel mondo delle scimmie: nudo è meglio.
    Continuammo a far stretching per qualche altro minuto, giusto per riscaldare il corpo e non terminare con l'ennesimo flop: a me non piaceva fallire, così come a Super-Mavis - Esattamente. -, ed invece credo che a Mav-Es non facesse nessuna differenza, o sbaglio?

    Giusto! Io voglio solo una banana adesso!

    Per l'appunto!

    - Guarda che non devi stare necessariamente comoda, ma solo raggiungere lo scopo –

    Lo so Scimmione-San, ma Mavis dice che se siamo comode e riscaldate ci riusciamo meglio, siamo più belle e facciamo tanta plin plin!

    Ed il concetto non era propriamente quello, ma in fin dei conti importa poco: l'importante era riuscirci, e per farlo dovevo seguire il mio - nostro - modo di fare le cose. Non ci volle molto perchè fossimo pronte, anche se lo sguardo del nostro insegnante era un tutto dire: immagino volesse buttarci giù da un burrone, o comunque spiaccicarmi per terra con una di quelle ghiande giganti che aveva preso prima dall'albero.
    Non mi era ancora chiara la modalità, ma sapevo che questo stile di combattimento avrebbe richiesto un totale legame con la natura ed una concentrazione sopra il normale, ecco perchè avevo chiesto gentilmente a Mav-Es si lasciarmi concentrare qualche istante: avrebbe anche potuto parlare, l'importante era non disturbare il corpo e la mente. Anzi, forse anche un po' di silenzio sarebbe andato benissimo. Sembravamo essere tutte d'accordo, chi per volontà e chi per desiderio di banane, insomma.

    - Non ti sfuggirà stai tranquilla, percepirai ogni cosa intorno a te, come se fossi un tutt’uno con la natura…riprova dai, e non farti distrarre da nulla –

    Capisco, e va bene. Ci riprovo Scimmione-San, ti prometto che ci riuscirò!

    La voce veniva fuori dalla mia bocca con un suono leggiadro e gentile, sembrava quasi fondersi con il leggero venticello che si stava alzando in quella foresta. Volevo raggiungere una completa empatia con la natura. Poggiai saldamente i piedi a terra, con le piante dei piedi che aderivano perfettamente all'erba ed ai piccoli sassolini di quel luogo, e spinsi così forte che uno di quelli mi si ficcò nel piede, facendone uscire un pochetto di sangue.
    Chiudemmo gli occhi e lasciammo che il respiro prendesse lo stesso ritmo del suono delle foglie, che i capelli danzassero accompagnati dal vento. Sulla mia pelle scorreva quell'aria pulita della foresta, sentivo qualsiasi odore proveniente da quella zona: dalle foglie bagnate, alla resina, all'odore della terra polverosa. Questa volta non giunsi le mani, mi limitai semplicemente ad ascoltare quel posto: c'era qualcosa che mi era sempre mancata, e solo adesso riuscivo a "vederla".
    Non so come, ma lentamente avevo un grosso desiderio di scivolare fuori dal mio corpo: ed essere foglia, ed essere vento, ed essere lo scoiattolo che cercava di strappare una ghianda dall'albero, ed essere l'albero che la teneva a sé come una figlia. In quel momento volevo essere la nuvoletta bianca che passava di lì per caso, ed essere il grosso sole, ed essere quel fantastico cielo azzurro. Essere me, essere nessuno, essere centomila cose alla volta.
    Non volevo che nulla mi distraesse da quel viaggio, e le mie due sorellone sembravano essere d'accordo, assorte com'erano a contemplare quello spettacolo magnifico che si profilava davanti ai nostri occhi: non sentivamo più il vento, perchè l'ascoltavamo. Non percepivamo più gli odori, perchè eravamo noi stessi aroma di quella foresta; nulla era più ruvido, perchè le mie piante dei piedi erano fatte di corteccia, le mie mani fatte di foglie. La mia mente leggera come una nuvola.

    Continuo con Lord :sisi:
     
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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

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    La ragazza chiuse gli occhi, la sua mente fu sull'orlo di spegnersi completamente, nulla di anormale visto che stava comunque spenta tutto il tempo, la sua coscienza, una flebile manifestazione della stessa, si espanse nell'etere divenendo immensa, ricoprendo ogni singolo albero, il termine ricoprire è profondamente sbagliato, per rendere meglio l'idea, la coscienza di Mavis divenne un tutt'uno con l'ambiente circostante, la sua presenza era al pari di un albero. Son Goku avvertì che qualcosa stesse cambiando, qualcosa dentro la ragazza e non solo! Senza che la stessa se ne accorgesse, sui lievi tratti facciali della ragazza stavano apparendo dei segni rossi, delle piccole linee si formavano lungo gli occhi e le guance della ragazza. Lo scimmione si mise una mano sotto il peloso mento per grattarlo, osservò incuriosito ciò che stava facendo la ragazza avvicinando il suo muso verso la medesima, squadrò la sua figura ad una distanza misera, ma la nana non sembrò accorgersi della sua esistenza, era entrata in completa simbiosi con la natura. Son Goku era soddisfatto dai risultati che la ragazza aveva ottenuto ed era parecchio indeciso se lasciarla stare o svegliarla per proseguire con le sue nozioni, una scelta neanche tanto ardua. La pazienza dell'animale era assai limitata, ed aspettare che Mevis si ridestasse, anche se erano passati pochi minuti, era una tortura fin troppo severa nei suoi confronti.

    -SVEGLIA!-

    L'onda sonora si propagò in tutte le direzioni piegando gli alberi del territorio, un urlo disumano dall'assurda potenza, sembrava quasi un tornado vista la quantità di povere e terra che riuscì a sollevare, un semplice urlo di un semplice cercoterio. La bestia rossa poggiò i gomiti al suolo, distendendosi, trattenendo la testa sollevata, con il palmo della mano sinistra.

    -Guarda Mevis, non noti che qualcosa non sia nel modo giusto? Come si ci sente a far parte della natura? Forse ti ho interrotto prima del previsto.-

    E neanche nel migliore dei modi.

    -Fa una cosa, vai vicino a qualche albero e concentrati di nuovo, stavolta non ti disturberò.-

    Sbuffò consapevole che ciò gli avrebbe fatto perdere parecchio tempo, ma vedere la ragazzina felice lo rallegrava, perché? Forse si stava legando troppo a quella bionda nanerottola.
    Esplico: Utilizzeremo questa possibilità per apprendere l'empatia :si2:
     
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    Sentivamo tutto quanto silente intorno a noi, ma non era un silenzio normale, come quello del tempio o quello dei sobborghi di Ame più nascosti. Era qualcosa di diverso, un silenzio popolato di voci, sussurri ed urli, ma tutti quanti completamente avvolti da un'aura di nulla, un qualcosa che ti permetteva di sapere che c'erano, ti permetteva di sentirli, ma senza ascoltarli e percepirli davvero. Era strano, ed anche la piccola MavEs sembrava scioccata e compiaciuta al tempo stesso, così come Super Mavis.
    Sembrava che fossimo sospese in una sorta di limbo nelle quali confluivano le radici della terra ed i canti degli uccelli, un posto strano, quasi mistico, nel quale l'unica voce che potevamo udire era quella del tutto, dell'universo. Una voce che parlava di eventi a noi sconosciuti, con una lingua sconosciuta e suoni mai sentiti prima. Era qualcosa di strano, una sensazione scomoda e confortante allo stesso tempo. Un brivido, la freschezza di un qualcosa di leggero che non si conosce.
    Non volevamo più venirne fuori: stavamo bene lì, in quel mondo di nebbia ed ovatta così spento e così colorato al tempo stesso, di quel ritmo cangiante, quella musica silenziosa che si propagava sotto la pelle e faceva danzare i muscoli, quello strano desiderio di volare ed al contempo scavare una buca nella sabbia. Sentivamo il vento fra i capelli, ed il mare che bagnava i piedi, mentre una ruvida corteccia graffiava i palmi delle mani.

    E' tutto così...

    -SVEGLIA!-

    Quell'onda sonora di dimensioni assai elevate distrusse quel mondo in meno di un istante, catapultandoci metaforicamente in quella foresta, e letteralmente con la testa contro un albero, data la forza dell'urlo. Non ci accorgemmo nemmeno improvvisamente di essere tornate al cospetto di Son Goku, almeno fino a quando non sbattemmo la testa contro la corteccia, e lentamente un bernoccolo si fece strada proprio al centro della testa.

    SCIMMIONE CATTIVONEH! IO ERO IN UN MONDO DI BANANE E TU MI FAI MALE!

    Povera MavEs, mi dispiaceva quasi per lei: sembrava felice in quel posto, ed a quanto pare ognuna di noi l'aveva interpretata a modo suo. Beh, poco male, se ci eravamo arrivate una volta ci saremmo potute arrivare ancora, l'importante era volerlo davvero, proprio come avevamo fatto poco prima. Rimanemmo per qualche istante col broncio sedute ai piedi di quel grosso albero, guardando lo scimmione con occhi delusi.

    -Guarda Mevis, non noti che qualcosa non sia nel modo giusto? Come si ci sente a far parte della natura? Forse ti ho interrotto prima del previsto.-

    Son Goku-San noi in realtà...

    Eravamo in un bel mondo fatto di voci e di foglie! E pure banane!

    A guardarci da fuori saremmo davvero sembrate davvero una ragazzina pazza, instabile e tutto quello che si potesse immaginare, eppure eravamo tutte e tre alquanto dispiaciute di essere staccate da quella condizione strana piacevole, ma ormai tutto quanto sembrava svanito nel nulla, ed a quanto pare anche lo scimmione dovette accorgersene, dato che subito dopo ci propose di riprovarci.

    -Fa una cosa, vai vicino a qualche albero e concentrati di nuovo, stavolta non ti disturberò.-

    Va bene Scimmione-San, ma promettilo. MavEs, ora tranquilla su, ce la faremo ancora!

    Sapevo che la piccoletta era d'accordo, perchè nessuna parola raggiunse la nostra mente ed il silenzio fu di nuovo sovrano, rotto unicamente dal respirare ritmico e rumoroso della grossa scimmia rossa e dai piccoli passerotti che adesso avevano ricominciato a cinguettare dopo quell'urlo immenso. Poggiammo la schiena sulla corteccia dell'albero, sentendo il ruvido ed il suo graffiare fra le spalle: eravamo solo con il bikini, era ovvio ci graffiassimo la schiena.
    Ma non pareva nemmeno fare male, onestamente, anche perchè a furia di graffiarci e camminare scalze la nostra pelle era diventata dura come la pietra, e delle ferite così superficiali non le sentivamo nemmeno. Respirammo profondamente, mentre l'erbetta della foresta ci carezzava le gambe e qualche formichina si divertiva ad arrampicarsi sui piedi. Nulla ci dava fastidio in quel momento, nulla.
    Chiusi gli occhi cercammo di nuovo di raggiungere quello strano posto di poco prima, anche se inizialmente non riuscimmo a far altro che percepire il flusso di qualcosa di indistinto, qualcosa che nell'esperienza precedente non era stata nemmeno considerata da nessuna di noi. Volevamo abbandonare nuovamente quel corpo e volare via, fluttuare in quell'ovatta dai colori ora cangianti ed ora opachi e lattiginosi. Cos'era tutto quello? Dove si trovasse quel posto non avrei saputo dirlo, ma potevamo essere sicure di star percorrendo il percorso corretto.
    Ad un certo punto, non so come, ma sentimmo che qualcosa stava cambiando, ed improvvisamente sembrò quasi che un ciclone etereo ci inghiottisse nuovamente, facendoci sprofondare in un oceano di foglie, acqua e fatica, in un mare di linfa e movimenti striscianti.
    Ma c'era qualcosa di diverso, perchè adesso quelle voci sembravano reali, e non più silenti sussurri di una foresta fin troppo fitta ed inconsistente al tempo stesso. Qualcuno parlava di una coppia di amanti, e della loro notte consumatasi qui, in questa foresta, su un tappeto di seta. Qualcun altro parlava di un piccolo rido di rondini proprio in cima all'albero. Un'altra voce asessuata ci parlava di come proprio sotto i nostri piedi ci fosse un'intera città di talpe che lavorava senza sosta nella costruzione di tunnel sotterranei.
    E poi un'altra voce.. Ma aspettate, quella la conoscevo: era...

    Son Goku, hai detto qualcosa?

    Ci sarà davvero quel nido di rondini che hanno detto?

    Mi sentivo diversa questa volta, nonostante fossi tornata spontaneamente in quella foresta. C'era qualcosa di differente, ma non avrei saputo dire cosa.
     
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    Il caso sembrava parecchio peculiare, lo stesso Son Goku si era accorto che qualcosa non andava. Mavis sembrava completamente assorta nel suo mondo, tuttavia, il suo mondo sembrava un immenso albero che affondava le sue radici in ogni singolo essere vivente. Mavis riusciva a penetrare con forza nell'intimo di ogni albero, scoiattolo, filo d'erba, essere! Qualsiasi cosa rimaneva incastrata in quell'immensa ragnatela che partiva dalla sua figura, tutto era collegato a Mavis o forse il contrario, eppure niente si intrecciava con nient'altro, una fitta rete di emozioni condivise con la natura.
    Son Goku era pensieroso, non riusciva a scorgere nessuna soluzione all'orizzonte, com'era possibile che quella ragazza fosse così sensibile? Che l'energia naturale la collegasse a qualsiasi organismo o arrivasse addirittura a parlarle?


    -Non ho neanche parlato, Mavis.-

    La scimmia rossa pose si grattò il mento, quel mistero lo intrigava non poco e riusciva a scorgere un'aura diversa intorno a Mavis, qualcosa che lo interessava, qualcosa di diverso dall'abitudinaria compagnia che le offriva la ragazza. Ciò che il Bijuu riusciva a scorgere in lei, qualcosa che neanche la vista gli permetteva di vedere, era un'aura unica, qualcosa che poche persone possono vantare di possedere, qualcosa che attira la gente: un grande cuore.

    -Mavis cosa senti?-

    Adagiò una mano di fronte alla ragazza con il palmo rivolto al cielo, era un chiaro invito, voleva che lo toccasse, ma a che pro? Voleva vedere se ciò che Mavis sentisse fosse solamente frutto della sua fantasia, e si mise a ricordare, anni ed anni di prigionie nel corpo di decine di persone diverse, donne, uomini, tutti che lo chiamavano bestia, una vita da schiavo passata nella solitudine di un ricordo ancora più lontano. La tristezza prese il controllo del grande animale e si fece scuro in volto, attendendo che la sua compagna svolgesse il compito affidatole.
     
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    Non capivo, davvero non lo capivo! Che poi MavEs e Super-Mavis fossero in silenzio era anche tutto un altro dire! Mi sentivo come se un tornado mi stesse sballonzolando da parte a parte senza che io potessi fermarlo, ma la sua danza era dolce, gentile, mi guidava al posto di ferirmi. Non avrei mai saputo spiegare quella sensazione, davvero, ed anche lo scimmione simpaticone pareva essere decisamente poco a suo agio in quel momento.

    Mavis? Posso io? Eddai eddai eddai! Ti prego! Tu narri sempre, io lo so di cosa parliamo!

    MavEs... Okay dai, ma non fare macelli!

    Ecco! Allora... Uhm! E no, avevo dimenticato le parole, uffa! No no erano tornate, eccole! Ecco! Ecco! Era come quando una piccola scimmietta viene lasciata su un casco di banane ed è felice! Quando una piccola me viene appoggiata in un letto di caramelle ed è felice, però adesso non mi veniva più in mente altro, perchè era come se quell'alberello accanto a noi profumasse come la nostra pelle ed avesse la stessa voce della sorellona!

    MavEs, abbiamo tutte e tre a stessa voce. Ti vorrei ricordare.


    E lasciala parlare in pace, dai, non fare la solita antipatica!

    Ma lei dice cavolate, e scusami, cosa dovrebbe poi pensare chi l'ascolta?

    Chi diamine vuoi che ci ascolti nella foresta?


    La scimmia!

    Ma io non davo mai retta a quell'antipatica cattivona di Super-Mavis, quindi a me non importava e basta! Ero felice in quel momento, e mi sentivo come una piccola piuma che vola nel vento, come una farfallina leggera sorretta da una lieve brezza primaverile. Come piccoli semini di dente di leone che ballano nell'aria e si poggiano sui capelli, sugli alberi e nell'acqua. Ero... eravamo libere in quel momento, eravamo una sola!

    -Non ho neanche parlato, Mavis.-

    Ma come? No no! Qualcuno aveva parlato! Avevamo sentito il nido di rondine lassù, avevamo sentito gli uccellini chiamare la loro mamma e l'albero sussurrargli parole gentili con le sue foglie. Era impossibile che nessuno avesse parlato, perchè noi le sentivamo quelle voci... sì! Quelle voci c'erano, io ne ero sicura! Ma se lui non aveva detto niente chi era stato? Io non ci capivo nulla, Mavis? Mavis mi aiuti? Ti prego!

    Ma... Noi abbiamo sentito delle voci Scimmione-San! Uh.. ehi uh che fai?

    Ci eravamo spaventate tantissimo quando Son-Goku aveva avvicinato la mano a noi, ma per qualche strano motivo io non avevo paura di lui, no no! Io mi fidavo di quell'essere così fiero e gentile e non avrei fatto nulla al mondo che potesse ferirlo! Nemmeno le mie sorelline l'avrebbero fatto, perchè in fin dei conti gli volevamo troppo bene ed avevamo passato così tanto tempo insieme da essere diventati amici, ormai.
    Hm? Successe qualcosa, qualcosa di stranissimissimo! Ad un tratto parole, pensieri e sentimenti si mescolavano davanti a noi come se fossero un fiume luminoso e leggerissimo che ci inondava ma non ci bagnava. E ad un tratto ci sentimmo tutte tristi tristi mentre ripensavamo a tutte le persone che avevano trattato male lo scimmione, al suo lungo viaggio, alla sua vita durata così tanti anni da sembrare una cosa senza fine.
    Io volevo piangere, lo volevo davvero, eppure sentivo che qualcosa me lo impediva: forse era Mavis che mi teneva ferma, o forse era la fiducia che avevo in quel gorilla così amorevole. Però non ce la feci, nessuna di noi ce la fece, a dire il vero! Cominciammo a piangere mentre continuavamo a ripercorrere tutti quei rapidi e tristi pensieri.
    Sentivo le lacrime scendere bollenti lungo le guance e cadere sul terreno: e lui mi ringraziava, ci ringraziava di quella poca acqua che andava a dissetarlo e dei nostri piedi gentili che non raschiavano la terra con le suole delle scarpe, ma la carezzavano con la semplice pianta dei piedi. E adesso sentivo ancora quelle rondinelle grate alla natura di aver riportato indietro la loro madre con tanti vermi per loro. E sentivo Son Goku, sentivamo la sua tristezza.

    -Mavis cosa senti?-

    Scimmione-san...
    Scimmia-kun...
    Son Goku...

    E io volevo farlo! Ma anche loro eh! Ci aggrappammo alla sua mano e lo abbracciammo con forza, avvolgendo quelle grosse dita e cercando di prenderle tutte fra le braccia per fare sentire tutto il nostro amore al nostro amico. Continuavamo a piangere, ma sembrava una cosa che non potevamo controllare. Non ci eravamo mai sentite così, lo giuro, noi siamo delle ragazze forti ed indipendenti! Eppure lo scimmione ora ci chiedeva una sola cosa...

    ZNe43XZ



    Fin, Lord fa quel che devi :cipo:
     
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    o6udl
    Io prendo il minimo, tu prendi 65
    Apprendi Modalità Eremitica ed Empatia (Abilità Pers.)
     
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    Che figlio di tua madre.
     
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