Vocazione

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    Ancora un po'...
    Concentrati, Shaku, concentrati...
    Stai per diventare il nuovo eremita delle meduse...



    Vi chiederete come uno come me possa impegnarsi così tanto per uno scopo apparentemente così futile. Non sembro proprio il tipo a cui importino queste robe “gerarchiche”. Lasciatemi dire che, probabilmente, importerebbero anche a voi se veniste presi in ostaggio da un branco di medusoidi con manie di grandezza e cervelli sovrasviluppati. Credete che io stia delirando? In effetti, ci vorrebbe un bel flashback.

    Spiagge di Kiri,
    Tardo pomeriggio,
    Qualche tempo fa, abbastanza da essere dimenticato dal mondo ninja




    Una volta finito il torneo e avuto il compito di salvare il mondo da quel burlone mascherato del Matador, sono tornato alla vita di tutti i giorni: cazzeggio, bevute controllate, occuparmi di mia figlia e robe comuni. Faccio la vita di un disoccupato per scelta, insomma, non direi proprio di essere un ninja.
    La cosa “bella” è che una volta deciso di impegnarmi maggiormente con la carriera e aver messo un po' la testa a posto, tutto è crollato. Quando non desideravo lavorare, le missioni importanti fioccavano come la neve d'inverno sui monti. Questa si chiama sfiga, amici miei.
    Nonostante questo, sono circondato da gente che mi ama, mi sono riconciliato con la mia donna e mia figlia adesso ha un padre, per quanto sgangherato e inutile.
    Mi manca qualcosa, però. Credo di essere un insoddisfatto di natura, ma vedendo di cosa sono stati capaci i miei colleghi e pensando a cosa ancora faranno, mi sento un po' inutile paragonato a loro.
    L'unica cosa che riesco a fare in questa fossa di apatia è buttarmi sulla dorata sabbia delle spiagge e contemplare il tramonto. Il sole arancione scende a velocità superiore al normale, colorando il cielo alle sue spalle di rosso, come i capelli che prima di incontrare quelle meduse mi carezzavano le spalle e che ricompaiono quando richiamo l'energia naturale nel sigillo del ragno, o almeno così è accaduto nel torneo.
    Affondo le dita nella sabbia e chiudo il pugno, sentire quei granelli attraversare la mia mano, scontrarsi con l'acqua che mi compone. Preso dalla noia del momento, arrivo persino a chiedermi come sarebbe la vita se avessi un corpo normale, se potessi sentire i granelli di sabbia scorrermi sulla pelle, senza rendermi conto che perdere l'attrito epidermico con la sabbia non è nulla in confronto all'unicità della mia abilità innata.
    È proprio nel momento in cui abbasso la guardia così che il sole sembra arrestarsi appena prima di tramontare, il buio non accinge ad avvolgere le spiagge e persino le onde del mare, che fino ad ora hanno cullato i miei pensieri malinconici con ritmici movimenti, sembrano arrestarsi e il mare si fa piatto.
    Tutto ciò che davo per scontato è ora assente. Non ho fatto caso alle fronde degli alberi, non so se fossero mosse dal vento o meno, non le ho sentite. Tanto è per i bambini sulla spiaggia, non so se ce ne sono e se stanno giocando, non li ho ascoltati. Ho passato tutto questo tempo ad autocommiserarmi e adesso che i rumori sono spariti mi accorgo che, forse, per evitare di essere sempre messo in disparte, dovrei guardare e ascoltare più ciò che mi circonda che ciò che ho dentro.
    Apro gli occhi, mi alzo ed è davvero tutto fermo, nel vero senso della parola. Per un momento credo di essere sordo, mi batto le mani sulle orecchie, ma sento gli urti e le dita schioccare. Il problema non è mio: qualcosa sta accadendo.
    Non ho nemmeno il tempo per chiedermi quale sia il problema, che una voce si fa largo dal silenzio, piombandomi nelle orecchie... O meglio, in testa.

    Beh, Shaku, viste le tue ultime “imprese” da poeta pessimista e non da ninja, credo che il nostro accordo vada rivisto...

    La voce è inconfondibile, solo un essere come Soraka può suscitarmi una così forte emozione negativa in corpo. La mia “socia” sembra quasi sospirare mentalmente, per poi continuare il suo discorso

    ... Difatti non mi pare di averti concesso il nostro aiuto perchè tu poltrissi sulla spiaggia. Non siamo i tuoi schiavi come quei molluschi dei rospi o dei serpenti. Loro si fanno comandare a bacchetta dagli umani con i quali stringono patti... Noi siamo soci, devo ricordartelo?

    Eh, magari avessi stretto un patto con i rospi o i serpenti, non mi troverei a subire una strigliata da una cazzo di medusa gigante. Non avevo queste visioni nemmeno quando mi facevo pesante.
    È arrivato il momento di rispondere per le rime, nonostante non ne abbia alcuna voglia, non fa parte del mio DNA il lasciar correre.
    Mi alzo dalla sabbia, lasciando cadere al suolo i granelli che fluttuavano all'interno dell'acqua nel mio corpo. Passo una mano sulla pelata e la porto giù per tutto il volto, sentendo i solchi lasciati dalle rughe venute proprio durante il soggiorno nel tempio dello spirito, nella terra delle meduse.

    Vedi cosa mi hai fatto diventare? Sono un vecchio! I miei capelli rossi non esistono più, ne andavo fiero! Come se non bastasse, da quando siete arrivate voi, non è cambiato nulla nella mia vita! Tutto fila fastidiosamente bene e non ho mai nulla da fare... Mi resta solo un vecchio volto e una famiglia a cui mostrarlo con vergogna

    In un lampo due meduse mi compaiono davanti: sono Soraka e Tentacruel. Inutile dire che quell'apparizione così rapida non fa altro che suscitarmi una leggerissima tachicardia pre-infarto, ma che riesco a non mostrare esternamente le mie emozioni, voltandomi dal lato opposto alle medusone, che non tardano a rispondere.

    Tutto qui? Tutto ciò di cui ti preoccupi sono i tuoi capelli? Beh, avrei voluto evitarlo, ma...

    In un batter d'occhio vengo avvolto dai tentacoli di Soraka, che intima a Tentacruel di raggiungerla. Subito sento la stretta dei tentacoli raddoppiare: ci ha raggiunti. Per un istante sento che il mondo ha ricominciato la sua melodia: il mare torna a cullare il mondo con le sue onde; le fronde degli alberi suonano come percussioni in un'orchestra; persino il suono della gente che rumoreggia per le spiagge, riesco a distinguere due innamorati che si sussurrano parole dolci, i bambini che urlano e si schizzano l'acqua, i loro genitori che li rimproverano e si chiedono perchè li hanno messi al mondo, accasciandosi sulla sabbia. Riesco a captare tutto, ogni singola cosa che mi circonda, per un secondo, fin quando...

    ...Yardrat...



    Sento solo per un attimo questa voce profonda, è la voce di Tentacruel.
    ...Non sento più nulla, un lampo di luce, non vedo più nulla. Spero di essere ancora vivo.
     
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    Sento delle piccole scossette elettriche attraversarmi gli arti, sono i tentacoli delle medusine che, incuriosite dal nuovo arrivato, lo tastano per capire se sia morto o no. Il fatto che io riesca a sentirle indica che non sono morto, quantomeno.
    Non riesco ancora ad aprire gli occhi, magari sto immaginando tutto ciò che ho appena pensato, ma quando una forte sensazione di bruciore al naso mi strappa dal sonno, ne ho la certezza: sono vivo.
    L'aria mi entra forte nel naso come durante il primo respiro di un neonato, in pochi potranno dire di aver fatto questa esperienza a trent'anni, non sapete cosa vi perdete.
    Apro gli occhi e le pupille si restringono tanto da diventare invisibili e disperdersi nell'iride, la luce che filtra dalle fronde degli alberi è talmente forte da accecarmi a primo impatto.
    Delle medusine che avevo immaginato a pizzicarmi teneramente le braccia, nessuna traccia, ma le scossette agli arti rimangono costanti, finchè non mi accorgo che è il terreno stesso ad infliggermele. Credevo di essere su un prato, in realtà sono su un manto rosa di tentacoli di meduse sul quale la luce ha un effetto artistico pauroso: la luce si riflette e si rifrange a seconda del movimento eseguito dai tentacoli. Resto sbigottito ad ammirarli, senza accorgermi del fastidio provocatomi da quelle incessanti scosse. Mi alzo da terra scattando con le braccia.
    L'eccessivo balzo mi provoca un forte giramento di testa, facendomi confondere il colore rosa del prato di tentacoli con il colore arancione delle foglie degli alberi in quella terra dall'imprecisata stagione. Cado a terra, tutto gira.

    Tentacruel, o hai messo eccessiva energia nello Yardrat, oppure abbiamo sopravvalutato questo pivello...

    Adesso basta, non mi importa nulla dei suoi commenti, ma devo almeno apparire un pochino irritato per provocare in quella medusa una sorta di reazione. Forse non sto calcolando che nel patto siglato, era presente anche la “clausola” per la lettura nel pensiero... Sgamato.

    So che non ti importa nulla di ciò che ti dico, sciocco. Potresti almeno far finta che ti importi, invece di continuare a toccare la tua pelata. Potresti almeno cercare di far qualcosa per garantire un futuro migliore alla tua famiglia...

    Come si permette di nominare la mia famiglia? Vuole davvero che finisca male? Ah, ma che penso a fare?! Mi capta, capisce tutto! In effetti non ha tutti i torti, la medusa. Ho lasciato che la mia donna e mia figlia vivessero di stenti, per poi tornare e continuare a crogiolarmi nella nullafacenza, senza nemmeno cercarmi un lavoro o avere la decenza di abbandonare la carriera ninja. Ma ormai che posso fare?

    ...Puoi sempre fare qualcosa per rimediare. Affidati a noi. Siamo pronti ad allenarti a migliorare, per farti diventare un eroe dalla fama e dal denaro incommensurabili...

    Fama e denaro? Beh, la seconda mi fa nettamente più gola, ma c'è da dire che per uno strampalato attore egocentrico come me la fama non è mai troppa. Però, dato che ne ho ben donde di comunicazioni telepatiche, perchè non iniziare a farmi sentire? Sì, Soraka, proprio adesso, prima che inizi il tuo sproloquio...

    ... Voglio prima sapere di cosa si tratta, non vorrei ritrovarmi con uno scheletro al posto della faccia, stavolta...

    Mi alzo lentamente, i tentacolini mi scivolano addosso scaricandomi le scosse a cui sono ormai abituato e che, una volta in piedi, quasi mi mancano. La perdita della vista mi ha costretto pure a indossare un paio di occhiali orrendi, che sono però scenicamente utili, in quanto, in attesa di risposta, si possono usare per giocherellare, spostarseli sul naso ripetutamente o lucidarli contro le vesti, in modo che l'interlocutore non veda che si è troppo impazienti per la risposta. Io, per non farmi fregare, ho eseguito repentinamente tutte e tre le azioni... Tiè, crepi l'avarizia!

    Prima che tu usuri i tuoi occhiali, ti dico che il nostro allenamento consiste nella simbiosi con le meduse e nella purificazione dell'essere. A te non sarà fatto nulla a livello fisico, diventerai solo un guerriero spiritualmente rafforzato dall'esperienza... A dire il vero, se l'allenamento dovesse filare correttamente, il tuo aspetto potrebbe anche tornare quello di un tempo, ma dovrai impegnarti

    Sembra un'offerta allettante, ma mi limito ad accennare un sì con la testa e a far cenno a Soraka di palesarsi e portarmi al luogo dell'allenamento, ma ho come il presentimento che qualcosa andrà male... Un altro lampo bianco, una voce bassa e calma, di nuovo Tentacruel.

    Qualcosa andrà probabilmente male, quindi tieniti molto forte alle tue budella, prima fase dell'addestramento: resistenza a...

    I tentacoli giganti di Tentacruel mi avvolgono senza permettermi di vedere cosa c'è intorno, sento solo i piccoli tentacolini solleticarmi le dita dei piedi e adesso sembra come di sentire di nuovo tutto ciò che mi circonda in armonia: sento le voci delle meduse intorno che si comunicano telepaticamente faccende da sbrigare, proprio come degli umani, persino le fronde dei loro alberi sembrano avere argomenti da esprimere, ben più complessi dei nostri fruscii.
    Smetto di nuovo di sentire tutto, solo una parola mi arriva alle orecchie, ed è come se la stesse pronunciando uno di quegli psicopatici costantemente calmi, nonostante abbiano una pistola puntata alla tempia.

    ...YARDRAT...

    Di nuovo un lampo bianco, in un attimo i miei piedi nudi toccano di nuovo il terreno, ma stavolta è diverso, è più un terreno terroso, uno di quelli freschi di trattamenti agricoli, come appena zollato e... Concimato a giudicare dall'odore che percepisco solo in un secondo momento. Dopo l'olfatto arriva l'udito e sento rumori d'agricoltura: i contadini che zappano, imprecano sotto il calore del sole cocente di una mattina d'estate... Ma quanto tempo è passato? In che parte del globo mi trovo?! L'ultimo senso che arriva è la vista, che mi consente di rimanere accecato proprio da quel sole del quale ho solo immaginato lo splendore fino ad ora. Cado di nuovo a terra, ma la testa gira di meno rispetto all'altra volta. Credo sia una fortuna l'avere lo stomaco vuoto, di tanto in tanto.

    Giovine! Da dove sbuchi? Fuori dal mio ortoh!

    Mi si avventa contro questo vecchietto secco secco e bassino, in mano brandisce un rastrello con le punte logorate dal tempo. Probabilmente è ignaro del mondo ninja, non so in che posto io mi trovi, so solo che se quel tizio mi beccasse con quel rastrello e mi trapassasse il petto senza vedermi morire, credo che morirebbe di infarto poco dopo.

    Mi sa che hai ragione, meglio cambiare destinazione... Yardrat

    Solita solfa, percezione dell'universo per un secondo e nebbia totale per un altro secondo. Lampo bianco. Cado a terra, sto cominciando ad abituarmi alle parti del mio cervello che si ricompongono modularmente a poco a poco dopo ogni teletrasporto, ma credo che non mi abituerò mai all'atterraggio. Tocco il terreno, è un prato sul quale ha appena piovuto, che bello sentire l'odore dell'erba bagnata, mi fa tornare bambino. Questi sensi che tornano a turni mi consentono di concentrarmi su tutto il resto. Questo Yardrat è davvero fenomenale!
    Apro gli occhi, mi trovo su una collina, il cielo è completamente nero e i lampi si susseguono ritmicamente ogni tot di secondi, davvero una situazione pericolosa per un Hoozuki. Cosa aspetta Tentacruel a portarmi via?

    Non hai notato i tuoni. Male, ragazzo. Il tuo udito è arrivato in ritardo, la tua reazione positiva allo yardrat mi ha comunque sorpreso, adesso facciamo l'ultimo viaggio, non vorrei affaticare troppo quel piccolo cervello che ti ritrovi

    Che pezzo di...

    YARDRAT

    Vi risparmio la descrizione del “viaggio”, vi basta prendere una dose buona di LSD per capire cosa si provi. Stavolta poso i piedi sul velluto, la sensazione di caldo è quella che darebbe una coperta bella spessa che vi avvolge in una mattina di freddo inverno quando avete la febbre alta. Ok, durante il secondo in cui ho solo il tatto mi lascio trasportare dall'immaginazione come un bimbo di 10 anni. Arrivano gli altri sensi: l'olfatto mi fa sentire un ottimo odore di tacchino al forno, l'udito mi permette di sentire lo scalpiccio sul suolo di molte persone, tutte indaffarate nel fare qualcosa. L'ultimo senso, al solito, è la vista. Noto una fioca illuminazione fornita da candele appese alle mura, un'incredibile tavola imbandita e delle cloches da ristoranti di lusso, dei quali ho solo sentito parlare.

    Mangia pure, è tutto offerto dalla comunità delle meduse... Ti servirà

    Non bado molto all'ultima frase, forse sbaglio, ma quei viaggi spaziotemporali mi hanno talmente tanto svuotato le viscere, che sento il bisogno di mangiare anche i maggiordomi pronti a scoperchiare i vassoi.
    Sono già seduto al tavolo, tolgo i coperchi dai vassoi da solo e mi abbandono all'orgia del cibo. Verso quella salsina sfiziosa al burro sul tacchino e via con le zanne. Le cosce finiscono in fretta con l'ausilio del galateo, che suggerisce di mangiarle con le mani... Forse.
    Il petto... La mia parte preferita, lo stacco affondando le mani in quella polposa carne e facendo leva con le dita. Lo porto alla bocca e lo divoro. In pochi minuti, il tacchino è finito, sto per esplodere.

    Adesso, Tentacruel!

    Un lampo bianco, di nuovo lo Yardrat. Solo che questa volta Tentacruel porta con se un oggetto, una siringa dalle dimensioni gigantesche, che spaventano un ex eroinomane come il sottoscritto.
    So che non ho speranze, l'unica cosa che mi rimane è sperare che non sia rivolta a me.

    Iniettate!
    Vedi, Shaku, questa è la seconda fase dell'allenamento: il recupero spirituale. Questa siringa contiene un siero che accelera il DNA e lo spirito, un miscuglio tra esoterismo e scienza! L'unico effetto collaterale è che potresti dormire per un bel po'... Forse in eterno, forse no.


    Non ho il tempo di ribellarmi, l'ago mi penetra nel collo ed entra in tutta la schiena, nonostante io sia creato per non risentire di queste cose, mi sembra quasi di morirne. Sento il siero propagarsi a velocità incredibile nel mio corpo, coadiuvato dall'acqua che lo diluisce in modo uguale in tutto il corpo. Ha raggiunto la testa, il cervello. Cado a terra.
    Buio.
     
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    Non so esattamente descrivere la situazione, è tutto buio e toccando intorno sento una sensazione d'umidità strana, non è come quella data dall'acqua, è come se fosse un liquido più viscoso: olio? Bah, poco mi importa, la testa mi gira a velocità da far rabbrividire un tizio con l'ottava porta del chakra aperta. Meglio richiudere gli occhi.
    Un lampo di luce bianca illumina la stanza per pochi secondi. Apro gli occhi di scatto e in quel buio immenso noto soltanto due occhietti rossi che mi fissano insistentemente. È l'inconfondibile sguardo di Soraka, espressivo nonostante sia sprovvisto di pupille e sopracciglia. Ho paura della situazione e lei lo sa, non mi resta che avanzare la domanda che più mi preme al momento.

    Che mi avete fat...

    Che lo dico a fare? Sta già per rispondere, sono sicuro! Quanto la odio!

    Esatto, stavo già per risponderti, stolto!
    Mi sembra di averti già detto ciò che ti abbiamo fatto, quindi non lo ripeterò. Ti dico semplicemente che hai dormito per circa due mesi, ma adesso sembra che il processo sia finito, la fase dura dell'allenamento inizierà tra poco...


    DUE MESI?! E cosa diranno le persone che mi conoscono quando tornerò? La mia famiglia penserà sicuramente di essere stata abbandonata nuovamente. Menomale che avrei dovuto farlo per loro!
    Intanto non so se sia possibile, ma un ammasso di acqua come me ha la fronte imperlata di sudore freddo, ma basta toccarle con la mano per farle riassorbire al corpo.
    Sono sdraiato su un letto abbastanza comodo, molto soffice, sembra che due mesi di sonno non abbiano nemmeno fatto risentire la mia cervicale. Cerco di alzarmi comunque, i movimenti non mi sono per nulla facili, mi sembra di muovere la mano in un secchiello pieno di vernice. Mi siedo sul letto a stento. Tutto gira intorno a me, non riesco a trovare un punto di riferimento, data l'assenza di luce, ma so che se quest'ultima fosse presente, vedrei girare tutta la stanza.
    Le palpebre sembrano due persiane alle quali è appeso un blocco di piombo, si abbassano da sole rendendo il tutto ancor più buio. Non vi dico come la testa le segua, perdendo il baricentro ogniqualvolta le si presentasse l'occasione, cedendo alla pendenza e cadendo ad ogni movimento minimo del collo. Mi sembra chiaro che non sono ancora pronto ad alzarmi. Meglio procrastinare e rimandare di un altro mese, tanto il letto è comodo.
    Di nuovo la sensazione di due mesi fa: riesco a sentire ogni goccia d'acqua che mi compone il corpo, scivolare sulle altre gocce, sento anche all'esterno delle pareti entro le quali sono rinchiuso... Riesco a sentire l'universo! Ecco, non sento più nulla... Sta per arrivare...

    ...Yardrat!



    Lampo bianco, quasi mi mancava... Quasi.
    Incredibilmente mi sento bene, i sensi sono arrivati tutti insieme con qualche attimo di ritardo rispetto all'arrivo del corpo. Non risento del viaggio però, mi sento alla grande! Sento come se fossi ringiovanito di almeno trent'anni. E se fossi ringiovanito di trent'anni?

    Niente male, ci sei arrivato prima ancora che ti mostrassi il nuovo te stesso, migliorato nel corpo e nello spirito...

    La sala da pranzo è di nuovo la scena. Il sole che penetra dalle ampie vetrate permette alle candele già consumate un po' di riposo, ma non ai miei occhi, che faticano ad abituarsi alla nuova situazione di luce forte dalla vecchia di luce assente.
    Il tappeto rosso in velluto è sempre il solito sul quale mi sono poggiato la prima volta, ma ciò che mi trovo davanti è cambiato: la tavola non è imbandita, a dire il vero è proprio assente. Davanti a me c'è Soraka a levitare su un trono illuminato dal raggio più forte... Come fa a non asciugarsi?

    Questo non ti importa! In ogni caso desidero informarti che da adesso vivrai qui fin quando non riuscirai ad adattarti a noi, al nostro modus operandi.
    Troveremo un punto d'incontro, ne sono sicura. Apprezzo già che tu abbia resistito all'addestramento dello Yardrat, il nostro teletrasporto di solito disintegra in parti il cervello del teletrasportato, disperdendole nell'etere... Ma con te non è accaduto! Adesso Tentacruel eseguirà la sua tecnica di simbiosi... Dovrete padroneggiarla entrambi al massimo, ci vorrà molto tempo



    Bene, due mesi a dormire e probabilmente due anni per soddisfare i bisogni di queste meduse psicopatiche. Chi può desiderare di più?
    Non mi resta altra scelta, abbasso la testa e concedo al medusone taciturno di fare di me ciò che vuole. Non so dove mi vogliano portare, ma non stanno facendo nulla di positivo per la mia voglia di lavorare, sento di averne meno di prima.
    Sento i tentacoli enormi di Tentacruel posarsi sulle spalle, uno sulla destra e l'altro sulla sinistra, fino ad ora non è nemmeno così preoccupante come pensavo.
    Vengo subito smentito, un terzo tentacolo mi penetra la testa, ma non è un attacco fisico, altrimenti avrei sentito soltanto un leggerissimo solletico. Sento il dolore, un dolore profondo, che parte dal punto di contatto tra il tentacolo e il cranio e si propaga per tutto quest'ultimo fino ad arrivare agli occhi. Gli occhi mi stanno bruciando, vorrei strapparmeli, non riesco più a sopportare questo dolore e le parole non sembrano voler uscire dalla bocca, spero solo che riescano a sentire questo dolore, dato che sono nella mia testa.
    Gli occhi iniziano a pulsare, fin quando tutto inizia a diventare rosso come gli occhi della regina delle meduse. Tutto diventa rosso, gli occhi iniziano a pulsare ritmicamente e a sostituire il potente dolore con un bruciore insistente e inarrestabile, quelli da suicidio, per intenderci.
    Dal fondo rosso si staccano delle figure, sembrano figure umane, delle sagome rosse che con effetto tridimensionale degno delle tecnologie più moderne.
    Ogni volta che muovo gli occhi per scorgere una sagoma, il lato opposto della cornea mi provoca un dolore atroce, ma non sento le mie urla. Sento la voce di Tentacruel.

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    Questo è Cerebro. Da qui puoi vedere tutte le fonti di chakra, la loro entità, la loro appartenenza e volendo, con l'aiuto della regina, puoi pure teletrasportarti da loro... Probabilmente tra poco sverrai a causa dell'eccessiva velocità di onde neurali emanate. Il fatto che non ti sia ancora esploso il cervello è un buon segno, comunque.

    Cado a terra e... che ve lo dico a fare? Buio.
    Passano i mesi, le meduse continuano a dubitare meno delle mie abilità e mi insegnano segreti e nuove tecniche da aggiungere al repertorio. Riesco a resistere alla simbiosi neurale con Tentacruel il tempo che mi basta per individuare una fonte di chakra specifica, amica o nemica. Sono riuscito a rintracciare tutte le persone conosciute fino ad ora, persino Haru, il mio “compagno d'avventure”.
    La cosa che più mi insospettisce è che le meduse evitano ogni tipo di superficie riflettente, ma non ci penso poi tanto al mio aspetto ormai, voglio solo finire questa farsa e tornare a casa. Credo che puntassero proprio a questo.

    Bene, Shaku. Ultimo addestramento. Dovrai resistere alla simbiosi con me: Soraka, la regina delle meduse. Hai una sola chance

    Lampo bianco, Soraka sparisce. Un nuovo lampo e Soraka mi riappare alle spalle, è già pronta a conficcare i suoi tentacoli nella mia schiena. Non ho scelta, la lascio fare.
    Quando i tentacoli di Soraka mi entrano nelle spalle, la sensazione è di freddo, ma un freddo piacevole, come quello che si percepisce quando ci si immerge in acqua a temperatura perfetta, un po' più fresca del normale, rigenerante. Socchiudo gli occhi, è una sensazione di piacere immane... Che finisce subito.
    Un'enorme fitta mi lacera il cuore, sento il chakra sprizzare da ogni poro della pelle. Non riesco a contenerlo, ma non ho opportunità, devo resistere.

    Torniamo all'inizio del racconto,
    Landa verde delle meduse,
    Tarda mattinata,
    In questo istante.


    Ancora un po'...
    Concentrati, Shaku, concentrati...
    Stai per diventare il nuovo eremita delle meduse...



    Ed ecco come ci sono arrivato. Obbligato dalle meduse, mi faccio forza mentendo a me stesso. Anche se, a dirla tutta non è che mi dia poi così tanto fastidio avere questi esseri così utili dalla mia parte.
    Tornando a noi, non riesco a respirare, il cuore batte lentamente, ma non so davvero come placare la situazione... L'alternativa è una sola: arrivare allo stremo delle forze e consentire al chakra in eccesso di colmare il vuoto di quello utilizzato...

    S-siete riuscite a zittirmi, ma adesso si gioca con le mie regole... JOKEY BOY!

    Sento la sensazione migliore del mondo: le forze mi abbandonano per poi risollevarmi subito nello stato di perfezione in cui ero prima. Le forze sono troppo scarse per sostenermi, Soraka sembra aver recepito il messaggio e sembra staccarsi, provocandomi una sensazione di insopportabile caldo.
    Cado a terra, Soraka agguanta il Jokey Boy con i tentacoli e in un lampo bianco lo gnomo sparisce dalla mia vista. Un altro lampo e la medusa fluttuante ricompare, fissandomi con quegli occhi rossi.

    Incredibile come padroneggi quella tecnica. Anche se l'hai usata per evitare il dolore della simbiosi, per un attimo il flusso del tuo chakra è stato completamente aumentato dal mio. Il marchio delle meduse è ormai impresso sulla tua schiena... È giunto il momento che torni a casa, anche se non siamo riusciti a cambiare il tuo desiderio di nullafacenza, ti chiedo da pari di non crogiolarti nell'ozio. Non puoi e non possiamo permettercelo.
    Devi diventare più forte per noi, quantomeno per riportare onore alla nostra stirpe. Se non vuoi farlo per noi, fallo almeno per la tua fam...


    ...Basta, non te ne importa nulla della mia famiglia, te ne importa quasi quanto importa a me, fondamentalmente.
    Mi sono stufato anch'io d'essere lasciato da parte in questo mondo di cani sempre pronti a sbranare l'osso. Non ti prometto nulla, so di non essere un grande ninja o uno di quelli con capacità incredibili... Ci ho messo quattro mesi per finire un addestramento diviso in tre fasi... Certo, due li ho passati a dormire.
    Scusa, sto divagando. Come ti dicevo, non posso far altro che darti la mia parola, non resterò più a crogiolarmi nel nulla, ma ho bisogno del vostro aiuto per decollare... Ci state?


    Da terra tendo una mano a Soraka, che nonostante l'inespressività, sembra quasi intenerita dalle mie parole, dalle parole di un uomo finito. Mi porge uno dei suoi tentacoli e non appena la mia mano lo tocca, sento come se tutta la fatica fatta per creare il Jokey Boy fosse svanita, potrei crearne un esercito adesso!
    Non so cosa pensare fondamentalmente. Devo davvero iniziare ad agognare qualcosa di più? Non so, non è nel mio carattere, ma ho dato la mia parola e, nonostante valga poco, spero di riuscire a rispettare le mie parole.
    D'un tratto un flash bianco mi avvolge, non mi sono accorto di nulla.
    Mi ritrovo nella mia stanza, la testa è sul cuscino, ma a separare i due elementi c'è qualcosa che prima non c'era. Qualcosa di morbido, di delicato: dimmi solo che si tratta di una folta chioma e non di un ratto!
    Mi tocco la testa e sembra proprio che i due medusoni abbiano mantenuto la parola data. Quantomeno lo spero.
    Mi catapulto giù dal letto, gli effetti dello Yardrat sono nulla in confronto alla felicità di ciò che i miei occhi vedono una volta posatisi sullo specchio grande posto di fianco all'armadio: sono un gran figo!
    Dopo quasi un anno di vita da vecchio bavoso, mi comprendereste se vi dicessi che dalla felicità sono caduto al suolo con un sorriso da ebete? A chi importa, io l'ho fatto!

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    Però c'è da dire che durante tutta la permanenza dalle meduse non mi sono mai preoccupato di come apparissi. È anche vero che non avrei potuto confrontare il mio aspetto con quello di altri.
    In ogni caso, adesso mi tocca una bella rogna! Devo ricambiare il favore e mantenere la parola data. Sarà una rottura di palle... Ma a chi voglio darla a bere, dopotutto mi manca un po' d'azione e quei medusoni non hanno fatto altro che ricordarmi la “vocazione”: fama e denaro per un futuro migliore! Potrei pure candidarmi in politica con questo slogan.

    FINEH!
    EDIT: Al caritatevole pargolo che assegnerà l'exp chiedo anche di aggiungere in scheda, cortesemente, le seguenti cose:
    - Idratazione oleosa (con quel colore fighissimo presente nel topic del clan Hoozuki)
    - Double gun
    - Tecnica dello squalo proiettile (Dovrei già averla in quanto ho la tecnica che la richiede :si2: )
    Eventualmente chiedo in domande, ma ho esplicitato qui per evitare trafile :si2:


    Edited by Tenshin - 29/7/2014, 00:05
     
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  4. Anselmo
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    70 non te li toglie nessuno.
     
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