In Ospedale

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    Il Tuono

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    Dopo i violentissimi colpi di Heine, persi coscienza. Non ricordo cosa successe dopo, ma qualcuno doveva avermi trasportato da qualche parte, perchè quando aprii gli occhi, non ero nella terra deserta in cui mi trovavo quando avevo perso i sensi.

    In effetti, però, forse avrei perferito continuare a dormire. Un dolore fortissimo mi pervadeva. Sembrava non esserci un arto o una zona corporea che non mi dolessa in maniera incredibilmente acuta e persistente. I miei muscoli erano bloccati dalla mancanza di forze eppure si contraevano debolmente sotto le ondate di agonia. Accentuando in tal modo il dolore.

    Con la mente annebbiata dal dolore e dalla mancanza di forze, cercai di guardarmi intorno, di mettere a fuoco, insomma di capire quello che stava succedendo. Ma ero così stanco e così debole che l'unica cosa che il mio cervello anestetizzato riuscì a capire era che mi trovavo in una specie di sala, con le pareti completamente bianche. Qualcuno stava armeggiando attorno a me, ma non riuscivo a vedere bene di chi si trattasse.

    Compiendo uno sforzo a dir poco titanico, riuscii a mettere a fuoco la figura che si trovava di fianco a me. Era una donna sulla trentina, con i capelli neri avvolti in una croccria. Indossava un camice bianco.

    Dove... sono...? sussurrai, stanchissimo.

    La donna si girò verso di me, fissandomi con due occhi scuri.

    Questo è l'ospedale di Kumo, Tenga. Sei stato portato qui in gravi condizioni. Ti abbiamo fasciato le ferite e somministrato degli antidolorifici in attesa che arrivasse un dottore. Di questi tempi, ce ne sono pochi di bravi.

    Ero all'ospendale di Kumo? Immagino che avesse senso, nessuno mi avrebbe portato all'infermeria del dojo. Ma quello che facevo fatica a cogliere era la parte degli antidolorifici.

    Antidolorifici? chiesi.

    L'infermiera mi fissò con uno sguardo dispiaciuto. La dose standard. Non ne abbiamo molti, dopo la guerra è pieno di feriti. Con le tue ferite, immagino che ti senta molto male.

    Si, decisamente. Se ne avessi avuto la forza, avrei urlato. Ma non l'avevo, quindi mi toccava restare sveglio e sopportare.

    Quando arriverà il dottore? Stavo migliorando, senza dubbio. Adesso riuscivo a parlare senza dover tirare fiato tra una parola e l'altra. Era già un grosso passo avanti.

    Non lo so. Ammise l'infermiera. Ma dovrebbe metterci poco. Sei ferito gravemente e necessiti di cure immediate. Non può tardare.

    Beh, sperai che non lo facesse, altrimenti non so quanto sarei durato. Appoggiai la testa sul cuscino cercando di riposare.

    Facciamo in fretta che devo partecipare agli esami chunin e non posso rimanere bloccato per giorni :nono:
     
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  2. Shapechanger
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    Che giornata, che giornata...

    Dalla Guerra di Ame, i feriti, all'ospedale di Kumo, non facevano altro che aumentare. Dai reduci della guerra sopravvissuti in qualche maniera all'attacco dei Bijuu a poveracci che finivano lì perchè per completare tutte le missioni che venivano affidate ai villaggi dovevano andare in missione da soli, più volte di fila, tutti alla fine arrivavano lì.

    E lui, di conseguenza, era uno dei medici che doveva faticare per curare tutti i pazienti.

    Per fortuna, non doveva farlo con tutti. Anche volendo, i numeri erano sempre a favore dei malati che dei dottori, e molti non venivano curati direttamente con jutsu medici, o se veniva fatto, era solo la cura iniziale, poi si procedeva con farmaci e simili.

    Ma il particolare caso che stava per visionare richiedeva assolutamente un ninja medico addestrato.

    Entrò nella stanza. Il paziente era un giovane ninja di Kumo, tale... Tenga Yotsuki. Era stato portato all'ospedale con gravi e multiple ferite da taglio su petto, braccia e gambe. Chiunque fosse stato, era stato molto poco delicato nel colpirlo. Il ragazzo aveva perso molto sangue ed era pallidissimo. Si rivolse all'infermiera.

    Quali sono le sue condizioni?

    L'infermiera si girò immediatamente verso di lui. E' debole, ma stabile. Si è svegliato poco fa.

    Si era svegliato, eh? La tempra Yotsuki, erano delle vere macchine da guerra. Chiunque altro sarebbe rimasto svenuto per molte altre ore.

    Ah, sei sveglio? Bene. Io sono il tuo medico. Mi chiamo Aisuke Akashi. Allora, come ti senti?

    Ovviamente si sentiva uno schifo, non c'era bisogno che glielo dicesse. A quanto aveva capito, le ferite erano molto serie. Si avvicinò al letto e diede un'occhiata.

    Mmmmm.

    Le ferite erano profonde e avevano sanguinato molto, ma era stato cucito e bendato, quindi non erano gravi come potevano essere. Almeno, era stata fermata la perdita di sangue. Tuttavia, erano ben altri i problemi di quel ragazzo.

    Per fortuna hanno fermato l'emorragia, ragazzo, o non saresti durato dieci minuti qui dentro. Le ferite sono profonde, ma nette. Sarà più facile riattaccare i pezzi. Purtroppo devo dirti che un paio di colpi hanno causato danni più gravi di un po' di carne tagliuzzata. Uno a tagliato un tendine. L'altro ti ha incrinato il femore. Quelli saranno un po' più difficili da riparare, ma ce la faremo. E quando avrò finito... beh, dovrai riposare finchè non recupererai tutto il sangue che hai perduto. Ma per quello ci sarà tempo. Adesso devo cominciare a lavorare.

    Si tolse i guanti e incanalò il chakra nei palmi delle mani. Un istante dopo, vennero coperte da un alone verde. Annuendo soddisfatto, cominciò a lavorare sulla gamba.

    Edited by Shapechanger - 27/7/2014, 17:09
     
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    Il Tuono

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    Per fortuna, il medico arrivò poco dopo. Ovviamente, nonostante la stanchezza, il dolore mi impediva di dormire, quindi sapevo che erano passati a malapena dieci minuti da quando mi ero svegliato.

    Il dottore era uno dei classici medici di mezza età dallo sguardo allegro, di quelli che scherzano mentre ti fanno le analisi per tirarti su il morale. Sembrava stanco, non dovevo essere il primo paziente che visitava di oggi. Per prima cosa, si rivolse all'infermiera.

    Quali sono le sue condizioni?

    E' debole, ma stabile. Si è svegliato poco fa.

    Beh, sono stabile. E' già qualcosa. Il dottore pare contento si sapere che sono vigile.

    Ah, sei sveglio? Bene. Io sono il tuo medico. Mi chiamo Aisuke Akashi. Allora, come ti senti?

    Non molto bene, a dire il vero... mormoro, poco in vena di battute.

    Il dottore annusce come se sapesse che avrei risposto una cosa del genere e si avvicina, dando un'occhiata a tutti i tagli che ho rimediato durante il combattimento. Mi sembrava giusto, voleva vedere di persona quello che i referti gli avevano accennato.

    Mmmmm.

    Non sembra particolarmente felice di quello che vede. A pensarci bene, non so nemmeno cosa sta vedendo. Appena mi sono svegliato ero troppo debole per cercare di capire le mie condizioni. A parte il fatto che, non essendo un medico, non posso capirci molto. Abbassai comunque lo sguardo e vidi che ero bendato un po' ovunque, e nei punti scoperti si vedevano i segni della sutura. Non me ne ero nemmeno accorto. Probabilmente me li hanno messi quando ero privo di sensi.

    Il medico finisce la sua ispezione, raddrizzandosi e fissandomi in volto.

    Per fortuna hanno fermato l'emorragia, ragazzo, o non saresti durato dieci minuti qui dentro. Le ferite sono profonde, ma nette. Sarà più facile riattaccare i pezzi. Purtroppo devo dirti che un paio di colpi hanno causato danni più gravi di un po' di carne tagliuzzata. Uno a tagliato un tendine. L'altro ti ha incrinato il femore. Quelli saranno un po' più difficili da riparare, ma ce la faremo. E quando avrò finito... beh, dovrai riposare finchè non recupererai tutto il sangue che hai perduto. Ma per quello ci sarà tempo. Adesso devo cominciare a lavorare.

    Non fiato. Non mi pare il caso. Gli chiederò quanto dovrò restare in ospedale quando avrà finito. Chiederglielo adesso non ha molto senso. Finchè non finisce di sistemarmi, non potrà sapere di preciso quanto tempo mi ci vorrà per riprendermi.

    Quindi, lo guardo mentre si toglie i guanti e una luminescenza verde chiaro si spirgiona dai suoi palmi. E' la prima volta che vedo un jutsu medico in azione, e sembra... interessante. E molto tranquillizzante. Il dottore poggia una mano sulla gamba e immediatamente sento una sensazione di freschezza e il dolore che cala. Sembra proprio che stia funzionando.

    Mi sono appena accorto che sono il primo paziente dell'Ospedale di Kumo. Urràperme :*):
     
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  4. Shapechanger
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    Il ragazzo sembra sapere perfettamente cosa fare per facilitare il lavoro al dottore. Non si agita, non parla, non si muove di un millimetro. Lascia che le mani si poggino sul punto ferito e lo inondino di chakra medico. Fossero tutti così i pazienti.

    Tuttavia, dopo un po', il silenzio del ragazzo comincia ad annoiare il medico.

    Certo che chiunque ti abbia ridotto così doveva volerti molto male.

    Guardandolo, Aisuke vede il dubbio nei suoi occhi. Intuisce il conflitto del ragazzo. Un tipo sveglio, ma che si preoccupava troppo.

    Tranquilli, parla pure. So che può sembrare una cosa complicata, ma un osso incrinato non è così difficile da aggiustare. Più di un muscolo strappato, certo, ma non così tanto da richiedere una concentrazione assoluta. Puoi parlare con me, se vuoi. Allora, dimmi. Chi stato?

    E mentre il ragazzo spiega chi e cosa ha causato quelle ferite, l'osso viene inondato di chakra per costringerlo a calcificare la crepa. Dopo la cura, quel punto sarà talmente duro che non si scalfirà nemmeno con le spade.
    Intanto, Tenga finisce il suo racconto.

    Capisco, un allenamento finito male. Dovresti stare più attento: non sempre le persone che incontri in mezzo al nulla sono gentili come il tuo avversario. Alcuni, al contrario, sono molto cattivi.

    Oh, l'osso ha finito di rinsaldarsi. Bene, cominciavo a pensare che ci avrebbe messo parecchio tempo. Conclude l'opera chiedendo la ferita per evitare infezioni. Il tempo è decisamente minore. Poi passa al tendine reciso.

    La tua gamba è a posto, adesso vediamo qui. Non ci vorrà tanto come per l'osso, è un materiale molto più flessibile e non richiede di stare attenti a non collegare pezzi sbagliati. Tuttavia, è comunque importante, perchè senza di questo non ti muoverai. Vediamo di fare in fretta.

    E comincia a curare anche quel punto. Come ha previsto, non è niente di troppo complesso. Le due estremità del tendine si ricongiungono sotto la spinta del chakra con notevole scioltezza, paragonata alla dura resistenza dell'osso. Dopo non più di dieci minuti, ha finito anche lì. Ora non resta che curare il resto.

    Ottimo, ci siamo quasi. Adesso chiuderò questi bruttissimi squarci che hai un po' ovunque e dopo vedremo di farti riposare. Puoi rilassarti ormai, ma non dormire. Devo darti delle disposizioni per il tuo recupero.

    E quindi, procede a risanare le ferite, già chiuse ma non guarite. La carne si rinsalda sotto il tocco del medico. Come previsto, i tagli netti hanno facilitato il processo. E' bastato curare lo strato superficiale, poi passare a quelli inferiori, chiudendoli come si chiude una zip. Purtroppo il gran numero di ferite -sette, in totale, allunga l'operazione, ma alla fine, senza nemmeno troppa fatica, tutte le ferite tornano apposto.

    Ecco fatto, ragazzo. Sei come nuovo... più o meno. Adesso ti spiego per bene cosa devi fare adesso e nei prossimi giorni. Poi ti porteremo da mangiare e poi, alla fine, potrai dormire. Resisti solo altri pochi minuti.
     
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    Il dottor Aisuke si mette subito al lavoro sulla gamba, quella che in teoria ha il femore incrinato. Deve avermi colpito davvero forte per incrinarmi un osso. E per fortuna non mi aveva tranciato la gamba di netto.

    Certo che chiunque ti abbia ridotto così doveva volerti molto male. Borbotta a un certo punto il dottore. Non so bene come rispondere. Da un lato vorrei spiegargli, dall'altro ho paura che se comincio a chicchierare lo distraggo dal suo compito, e io voglio tornare a posto.

    Il dottore ha palesamente capito qual'è il mio problema.

    Tranquilli, parla pure. So che può sembrare una cosa complicata, ma un osso incrinato non è così difficile da aggiustare. Più di un muscolo strappato, certo, ma non così tanto da richiedere una concentrazione assoluta. Puoi parlare con me, se vuoi. Allora, dimmi. Chi stato?

    Va bene. E' stato un uomo... un uomo che ho incontrato fuori dal villaggio. Ero lì per allenarmi ed è arrivato su uno strano veicolo. Gli ho chiesto se poteva darmi una mano con gli allenamenti e ha accettato. Abbiamo cominciato a combattere... poi si è ricordato che aveva una commissione da fare e ha voluto chiudere il combattimento. Probabilmente si è solo lasciato prendere la mano, forse credeva che fossi più robusto. Non lo so. Ma adesso sono qui.

    Accidenti, devo riprendere fiato. Parlare così tanto nelle mie condizioni equivale a una maratona. Il dottore non mi interroga oltre.

    Capisco, un allenamento finito male. Dovresti stare più attento: non sempre le persone che incontri in mezzo al nulla sono gentili come il tuo avversario. Alcuni, al contrario, sono molto cattivi.

    Lo so...

    In effetti aspettare Heine in mezzo al niente non sembrava una delle idee più furbe che avessi mai avuto. E se era un mukenin? Uno di quelli pericolosi? Poteva andare a finire molto male. Non che adesso stessi bene.

    Comunque, mentre penso a queste cose, il dottore toglie le mani dalla gamba. Per un attimo temo che il dolore ricominci, ma poi mi accorgo che in realtà non sento niente. La gamba è guarita. Il dottore si sposta in alto, sulla mia spalla.

    La tua gamba è a posto, adesso vediamo qui. Non ci vorrà tanto come per l'osso, è un materiale molto più flessibile e non richiede di stare attenti a non collegare pezzi sbagliati. Tuttavia, è comunque importante, perchè senza di questo non ti muoverai. Vediamo di fare in fretta.

    E in effetti, ci mtte davvero poco. Una decina di minuti, e anche la spalla non manda più fitte dolorose. Sto molto meglio, la testa non è più tanto annebbiata.

    Ottimo, ci siamo quasi. Adesso chiuderò questi bruttissimi squarci che hai un po' ovunque e dopo vedremo di farti riposare. Puoi rilassarti ormai, ma non dormire. Devo darti delle disposizioni per il tuo recupero.

    Il dottore fa presto a parlare, ma adesso che il dolore sta passando, comincio a sentire in maniera sempre più pesante la stanchezza. Braccia a gambe mi sembrano tubi di piombo riempiti di cemento, tale è lo sforzo che devo fare per fargli compiere il minimo movimento. Anche la testa comincia a dare problemi. I miei pensieri sono sconnessi, e comincio a perdere colpi. Potre addormentarmi da un momento all'altro.

    Ecco fatto, ragazzo. Sei come nuovo... più o meno. Adesso ti spiego per bene cosa devi fare adesso e nei prossimi giorni. Poi ti porteremo da mangiare e poi, alla fine, potrai dormire. Resisti solo altri pochi minuti.

    Non so se ce la faccio a restare sveglio per così tanto tempo, ma devo provarci. Devo sentire cosa mi dice il dottore.
     
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  6. Shapechanger
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    Il medico prese una cartella, ci scrisse sopra un paio di appunti, poi partì alla carica con le raccomandazioni e gli ordini.

    Infermiera, si assicuri che il paziente mangi e beva in abbondanza. Avrà bisogno di tutto il possibile per riprendersi. Vada alle cucine e gli dica di preparare roba sostanziosa, non la solita zuppina annacquata. Chiaro?

    L'infermiera fece un cenno con il capo e filò fuori dalla stanza senza un fiato. Aisuke si rivolse quindi a Tenga.

    Le tue ferite non erano così pessime come le facevano apparire. Ti riprenderai in fretta, ma per almeno una settimana devi mangiare. Devi reintegrare il sangue perduto. Bere tanta acqua aiuterà, ma non basta. Globuli rossi e piastrine non si fanno con l'acqua. Ti serviranno proteine. Carne rossa, se possibile. Ti farà riprendere prima.

    Segnò un'altro paio di cose sulla cartella prima di continuare.

    Non so bene quanto dovrai rimanere a letto. In realtà, potresti provare ad alzarti anche adesso, ma suppongo che tu non ne abbia le forze. Ti tratteremo per un paio di giorni. Quando riuscirai a camminare con scioltezza e muovere il braccio senza sentire impedimenti, allora saprai che sei guarito. E potrai uscire.

    Mise giù gli ultimi appunti, poi mise la cartella ai piedi del letto.

    Ricordati di fare esercizio per un paio di giorni per essere certo che la gamba e la spalla funzionino perfettamente. E ricordati di mangiare. Se lo farai ti riprenderai in fretta.

    In quel momento tornò l'infermiera.

    Sta arrivando la cena.

    Ottimo. Ragazzo, resta sveglio finchè non finisci di mangiare, poi potrai dormire. Hai capito? Bene. Adesso devo salutarrti, ho altri pazienti. Spero che uscirai presto.

    E detto questo, Aisuke si girò e uscì dalla stanza.

    Sti maledetti post finali delle PQ mediche non mi vengono mai, mannaggia :asd:
     
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    Il Tuono

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    Dopo avermi sistemato alla perfezione, il dottor Aisuke prese a scarabocchiare qualcosa su una cartella presa ai piedi del mio letto. Dopo un paio di secondi in cui l'unico rumore che si sentiva era lo scricchiolio della penna sul foglio, il dottore partì in quarta.

    Infermiera, si assicuri che il paziente mangi e beva in abbondanza. Avrà bisogno di tutto il possibile per riprendersi. Vada alle cucine e gli dica di preparare roba sostanziosa, non la solita zuppina annacquata. Chiaro?

    La donna, interpettala così di botto, non disse niente, si limitò a uscire. Ma il prossimo ero io..

    Le tue ferite non erano così pessime come le facevano apparire. Ti riprenderai in fretta, ma per almeno una settimana devi mangiare. Devi reintegrare il sangue perduto. Bere tanta acqua aiuterà, ma non basta. Globuli rossi e piastrine non si fanno con l'acqua. Ti serviranno proteine. Carne rossa, se possibile. Ti farà riprendere prima.

    Me lo ricorderò, dottore. Gli risposi, appuntandomelo da qualche parte nel cervello che si stava addormentando. Lui continuò a scrivere.

    Non so bene quanto dovrai rimanere a letto. In realtà, potresti provare ad alzarti anche adesso, ma suppongo che tu non ne abbia le forze. Ti tratteremo per un paio di giorni. Quando riuscirai a camminare con scioltezza e muovere il braccio senza sentire impedimenti, allora saprai che sei guarito. E potrai uscire.

    Beh, mi pareva un compromesso accettabile. Finchè non riesco a camminare senza sembrare ubriaco devo rimanere in ospedale. Niente di eccessivo o assurdo. Probabilmente mi sarei alzato la mattina dopo, o qualcosa del genere. Sempre se riuscivo a svegliarmi.

    Ricordati di fare esercizio per un paio di giorni per essere certo che la gamba e la spalla funzionino perfettamente. E ricordati di mangiare. Se lo farai ti riprenderai in fretta.

    Lo farò. Borbottai, sempre più insonnolito.

    Poi l'infermiera di prima tornò nella stanza, annuciando che presto sarei stato nutrito.Sta arrivando la cena.

    Il dottor Aisuke annuì. Ottimo. Ragazzo, resta sveglio finchè non finisci di mangiare, poi potrai dormire. Hai capito? Bene. Adesso devo salutarrti, ho altri pazienti. Spero che uscirai presto.

    E se ne andò, lasciandomi lì. Per fortuna l'infermiera mi venne in socorso per evitare che sprofondassi nel sonno, tenendomi alta la testa e parlandomi. Io ero mezzo addormentato ormai e non ascoltavo davvero, ma quando arrivò la mia cena ebbi un guizzo di vitalità. Non me n'ero accorto prima a causa del sonno, ma stavo morendo di fame. L'odore del cibo mi diede un po' di forza.

    La mia cena era semplice e per lo più liquida, perchè non ero in condizioni di masticare roba dura. C'era puré di patate, uno spezzatino di manzo che si scioglieva in bocca e per verdura piselli freschi. Divorai tutto e bevvi abbondante acqua. Tutto il tempo, l'infermieria fu lì a guardarmi.
    Quando ebbi spazzolato tutto, prese il vassoio, lasciando che mi appoggiassi al cuscino.

    Ora puoi dormire, Tenga.

    Avrei voluto dirle grazie, ma già sprofondavo nei miei sogni.

    Finito :sagh:
     
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  8. Shapechanger
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    Mi è piaciuta questa tua PQ Eneruzz, è scritta meglio di quelle che fai di solito :si2: Direi che 46 exp questa volta te li meriti.
    Quanto al tempo di stop, diciamo che visto che devi fare l'esame e tutto, ti blocco fino a domattina.

    Io mi prendo 63 exp.
     
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7 replies since 27/7/2014, 15:08   86 views
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