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Dopo i numerosi allenamenti dei giorni precedenti, mi ritrovai a pensare che dovevo fare uno scontro di prova con qualcuno che conoscevo e che aveva visto quanto ero inadeguato nelle arti del combattimento.
Perciò, chiesi al mio maestro se potevo essere esentato da un giorno di allenamento, in modo da potermi allenare da solo con un mio amico.
E chi sarebbe, questo amico? Mi chiese giustamente il maestro.
Enma, maestro.
Enma, come Enma il Re dei Primati?
Proprio lui. Lo conoscete?
Il maestro Hongo si accarezzò il pizzetto.
E’ un’evocazione leggendaria. Qui da noi è considerata il compagno ideale di ogni maestro del combattimento, ma pochissimi sono in grado di evocarlo. In effetti, nessuno dei maestri ha una tale abilità nelle arti magiche da poter richiamare creature di alto livello. Sei decisamente un caso particolare.
Ehm…
Non era una critica. Sono solo due approcci diversi che conducono allo stesso obiettivo. Alcuni decidono di potenziare prima il fisico e poi le arti magiche, altri – pochi fanno il contrario. Entrambi i metodi hanno vantaggi e difetti. Lo svantaggio di essere un combattente fisico quando si è specializzati nei Ninjutsu è che senza la tecnica che ti aiuta a combattere, non vali niente. Il vantaggio è che puoi fare cose che normalmente, per un praticante di arti marziali, ti sarebbero precluse. Come evocare Enma. Non credo che qualcuno degli studenti possa vantare un patto prestigioso come questo. Probabilmente alcuni non hanno nemmeno un patto.
Allora… posso?
Il maestro mi fece un cenno con la mano. Ovviamente. Enma è un insegnate dotato almeno quanto chiunque altro. Puoi andare.
Contento di essere riuscito a evitare gli allenamenti massacranti e assurdi del dojo per una giornata, presi rapidamente le mie cose e mi fiondai fuori. Salutai brevemente Rufy e fui fuori. Per una giornata, fuori.
Camminai a lungo, quel giorno. Alla sera arrivai in una zona che sembrava abbastanza protetta e decisi di accamparmi lì. Mi sarei allenato il giorno dopo, quella sera era meglio riposare. E per non essere troppo stanco la mattina successiva, evocai subito Enma.
Il Re dei Primati apparve nella consueta nuvola di fumo e si guardò immediatamente attorno.
Tenga, cosa succede?
Niente di particolare. Volevo solo chiamarti.
La sciammia mi fissò sorpresa. Sul serio?
Beh, si. Avevo intenzione di passare l’indomani ad allenarmi con te, poi ho pensato che mi sarei affaticato troppo se ti avessi chiamato poco prima dell’allenamento, quindi l’ho fatto adesso.
Enma continuava a fissarmi. Capisco. E adesso?
Beh… non lo so. Perché non mi racconti qualcosa del Terzo Hokage? So che è stato un grande ninja, ma a Kumo non ci sono molte informazioni.
Enma sbuffò e si sedette a gambe incrociate. Pensavo che dopo la Quarta Grande Guerra i paesi avrebbero condiviso più cose… e sia, ti parlerò del Terzo Hokage. Da dove comincio? Immagino da quando stringemmo il patto…SPOILER (clicca per visualizzare)Continua.... -
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E così Enma cominciò a raccontare di come aveva conosciuto il Terzo Hokage, Hiruzen Sarutobi. L’incontro era andato in maniera leggermente differente dal nostro. Comunque sia, continuò descrivendo le occasioni in cui era stato evocato dall’Hokage. Quando disse che in una aveva incontrato gli allievi del Terzo, lo interruppi.
Hai conosciuto i Sannin?
Ovviamente.
Cosa mi sai dire di loro?
Non volevi conoscere la storia del Terzo Hokage?
Si, ma i suoi allievi fanno parte della sua storia.
La scimmia ridacchiò. Immagino che tu abbia ragione. Beh, che posso dire dei Sannin… all’epoca non erano molto diversi, anche se alcuni aspetti della loro personalità sono emersi dopo…
In che senso?
Beh, Orochimaru era un genio. Lo è sempre stato, fin da piccolo. Ma crescendo divenne ossessionato dall’idea dell’immortalità, e questo lo ha condotto su un sentiero oscuro. Una squadra Anbu lo trovò con le mani sporche di sangue di ninja della Foglia. C’era Hiruzen con loro. Lo lasciò andare. Gli dissi che non doveva, che era meglio ucciderlo, ma non mi diede retta.
E dopo Orochimaru lo uccise.
Già. Non potei impedirlo.
Sembrava ancora triste quando ne parlava, anche se erano passati più di 150 anni. E gli altri due?
Tsunade era una donna arrogante, lo è sempre stata, ma con una grande compassione. Per questo divenne un ninja medico e poi il Quinto Hokage. Non cambiò poi tanto nel corso degli anni. Perse tante persone care, però. Fu comprensibile che a un certo punto decidesse di andarsene per i fatti suoi. Per fortuna riuscirono a farla tornare a casa.
Jiraya… ah, da piccolo era lo scemo del gruppo, quello incapace, quello che non ce la faceva a passare i test. Nessuno lo teneva mai in considerazione, tranne Hiruzen, che ne vedeva il potenziale. E poi… poi quel potenziale sbocciò. Divenne un Eremita, e il potere degli Eremiti è qualcosa di fenomenale. Divenne un ninja leggendario, forse il migliore dei tre Sannin. Non solo, addestrò anche alcuni dei più grandi ninja dell’epoca… come Minato Namikaze e suo figlio, Naruto Uzumaki. Posso dire che senza dubbio influenzò più di chiunque altro la storia del mondo ninja. Certo, furono altri a completare la sua opera. Non pose fine lui stesso alla guerra. Non fu lui a sconfiggere Pain. Ma tutto derivò da lui. Non so se riesco a farti comprendere l’enormità della sua influenza.
Riuscivo a capirlo, in realtà. Avevo sentito molto volte che Jiraya era stato uno dei ninja più grandi della sua epoca, ma detto da Enma, che aveva vissuto quegli eventi… beh, era tutta un’altra cosa. Solo immaginare il potere e la grandiosità di quella figura mi faceva venire la pelle d’oca.
Enma mi squadrò con uno sguardo astuto, come se intuisse i miei pensieri. Vorrei poterti dire di più, ma io avevo un patto con Hiruzen, non con Jiraya. Se vuoi saperne di più sul suo conto, ti consiglio di cercare i rospi del monte Myobokuzan, o qualcuno che abbia un patto con loro. Erano le sue evocazioni, potranno dirti tutto ciò che vuoi.
Va bene. Dissi io. Dove eravamo rimasti, con il Terzo Hokage?
E così Enma tornò a parlare dell'Hokage, finchè non si fece tardissimo e io caddi addormentato.SPOILER (clicca per visualizzare)Continua.... -
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Il giorno dopo, mi svegliai all’alba. Enma era seduto a braccia incrociate e sembrava dormire. Mi alzai, ancora mezzo addormentato.
Enma? Lo chiamai, soffocando uno sbadiglio.
Il Re dei Primati non lo fece. Sollevò le palpebre, poi sbadigliò platealmente, rivelando le zanne enormi che aveva in bocca.
Buongiorno. Dormito bene?
Abbastanza. E tu, sei pronto per allenarti?
La grande scimmia sbuffo. Ovviamente. Ma come intendi allenarti?
Beh, per prima cosa, volevo fare un po’ di riscaldamento combattendo tra noi. Poi, in base a quello che vedrai… mi darai dei consigli e li metteremo in pratica insieme.
Enma parve soddisfatto della proposta. Ah, quindi non dicevi balle quando parlavi di imparare da me. Molto bene, Tenga. La tua idea mi entusiasma. Fammi vedere quanto sei migliorato.
Con o senza Armatura Raiton?
Conosci l’Armatura Raiton? Beh, quella di sicura di aiuta… ma io voglio vedere te, non la tua armatura. Forza, attacca.
E quindi eseguii. Cercai di colpirlo, ma la grande scimmia i limitò a scansarsi.
Sei migliorato, indubbiamente. Sei più veloce di prima. Ma ho conosciuto studenti dell’Accademia più bravi di te nelle arti marziali.
Provai a colpirlo ancora, e ancora e ancora. Ma nulla da fare, era troppo forte e veloce per riuscire a metterlo in difficoltà. Dopo cinque minuti che provavo a sfiorarlo, fermò il mio calcio con una mano sola e mi sollevò, bloccandomi del tutto.
Hai fatto progressi, si. Ma ancora non ci siamo. Sei duro come una radice secca e più rapido di prima, ma non basta minimamente. Dobbiamo aumentare la tua coordinazione e la tua forza fisica. Con questi pugni non faresti male nemmeno a un bambino.
Eh, ma con l’Armatura tiro certe sventole…
Enma mi mollò a terra. Non ne dubito, anzi sono contento che tu abbia questo sistema per ovviare alla tua palese debolezza fisica. Ma devi migliorare anche e soprattutto le arti marziali. Non puoi sempre fare affidamento sull’Armatura. E se un nemico ti applicasse un sigillo per bloccarti il chakra. Come reagiresti?
Esistono sigilli simili?
Sono abbastanza sicuro che esistano. Ma non cambiamo discorso. Adesso ci alleneremo affinchè tu abbia una migliore padronanza del tuo corpo. Forza, alzati. Ci vorrà del tempo.
E io mi alzo. Avevo scelto una strada difficile, ma volevo percorrerla fino in fondo. Non mi sarei arreso.SPOILER (clicca per visualizzare)Attendo Exp, anche se mi rendo conto che non è la PQ che mi è riuscita meglio
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La sera vado a letto con due bicchieri sul comodino. Uno pieno d'acqua e uno vuoto, nel caso abbia sete oppure no.
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SPOILER (clicca per visualizzare)Il minimo.
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