La Bocca di Jashin

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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    Dorian


    Era una giornata stranamente soleggiata ad Ame, la pioggia pareva essere assente quel giorno ed il sole spaccava ne solite nuvole e colpiva la terra, dando un senso di tranquillità e di tepore che raramente si riesce a provare ad Ame, e solamente nei giorni estivi.
    Stavo camminando lungo la via maestra del villaggio, deciso ad andare a fare una passeggiata nel bosco vicino ad Ame, il bosco che divide il villaggio dalla steppa fangosa caratteristica di quelle zone.
    In quei giorniero stato molto tempo a pensare a gli esami chunin, il mio maestro, al tempo, desiderava che io partecipassi ad i prossimi esami per portare gloria alla Shibusen, ma con la sua dipartita e la rivelazione dei suoi veri scopi adesso per cosa combattevo?
    Non era una vera prorpia domanda, poichè io sapevo benissimo per cosa combattevo, sapevo a cosa ero destinato, ma per raggiungere quel potere avevo bisogno di migliorare, dovevo assolutamente apprendere alcuni segreti che solo i ninja di alto livello conoscono, per poi presentarmi al cospetto del dio, e donargli la mia anima in cambio dell'immortalità.

    Manca poco a gli esami, e tra tutti i ninja che ho incontrato durante i miei viaggi, sono certo che incontrerò quel tale del villaggio della foglia, Xavier, non sarà un problema, sono più preoccupato per la ragazza di Kumo, nonchè di tutti coloro che non conosco, saremo tanti, molti stili di combattimento assortiti...sarà divertente.

    Pensai, mentre guardavo a destra ed a sinistra della strada, le giovani promesse della pioggia, correre in su e in giù con sacchetti della spesa, mischiati a brutti ceffi dall'aria decisamente poco raccomandabile.
    Ame era così, un meshup di ricchi e poveri, giovani e vecchi, corrotti e puri, ladri e mercanti, non sarei in grado di definire chi è chi con certezza, è una città di maschere, maschere e sotterfugi.

    ..Vieni da me..

    Mh!?

    Mi bloccai in mezzo alla strada, in quell'esatto momento, cominciò a piovere, leggermente, ma piovve.
    Avevo avvertito un a voce dentro la mia testa, una voce che ero certo essere diretta verso di me, poichè nessuno intorno pareva essere scosso quanto me, ma soprattutto nessuno pareva avermi chiamato tra le persone li presenti, che fosse un allucinazione?
    Il tono della voce era sussurrato, pareva essere la voce di un uomo, ma era flebile, quasi di un vecchio malato, non saprei descriverla in modo migliore, poichè pareva essere addirittura non umana.

    Cosa diavolo era..?

    ..Dorian..

    Comincia a guardarmi a torno abbastanza scosso, chi è che mi chiamava?
    Guardai a destra, poi a sinistra, mi voltai, ma nulla, nessuno pareva guardarmi o rivolgersi a me in alcun modo, guindi decisi di continuare a camminare.
    Chiunque fosse stato si sarebbe fatto avanti da solo, se questo era il suo desiderio.

    - ------------------------------------- -



    Dopo circa 10 minuti ero fuori dal villaggio, nessuno in vista, il mio udito non percepiva nessun rumore sospetto in lontananza, che fossero solo delle allucinazioni? Impossibile.
    Com'era possibile che quelle voci fossero prodotte dal mio subconscio, non ero impazzito, qualcuno mi aveva chiamato telepaticamente, non c'era altra spiegazione.
    Decisi li per li di continuare il viaggio così come lo avevo pensato in principio, recandomi dunque all'interno del bosco di Ame per fare una passeggiata, quel luogo mi rilassava molto.
    Una volta addentratomi camminai un pò per il bosco, continuando a pensare a quella voce che avevo udito prima, si sarebbe sicuramente fatto vedere prima o poi, chiunque esso fosse.

    Ciaaaaaao Dorian!

    Mi voltai rapidamente, diamine, non avevo sentito nessuno arrivare alla mie spalle!
    La prima cosa chei miei occhi videro, fu qualcosa che, probabilmente, non mi sarei mai scordato per tutto il resto della vita.



    Non saprei come descriverlo al meglio, non pareva essere nemmeno umano, e forse non lo era.
    All'apparenza sembrava un giullare di corte, vestito con parte superiore ed inferiore viola scuro, lunghe unghie rosso sangue ed un colorito di pelle così pallido da sembrare un cadavere,
    Tra l'indice ed il medio teneva uno scettro anche abbastanza pesante, chissà come faceva a tenerlo in due dita, doveva essere una specie di arma.
    La parte più inquietante di quell'essere era la faccia, aveva un occhio azzurro e d'uno viola scuro, con un naso a punta e le labbra viola.
    Il suo cappello aveva due grosse penne che gli cadevano davanti alla faccia, come i vestiti dei giullari di corte, ma con attaccati all'estremità penzolante due teschi.

    Chi diavolo sei tu?

    Complimenti piccolo ragazzo ahahaha, ti faccio i miei complimenti.

    Disse, balzando giù dall'albero sul quale era seduto, cadendomi a circa 4 metri di distanza.
    Io estrassi rapidamente il kunai e glielo puntai addosso, non sapevo se fosse ostile o meno, dovevo prendere le dovute precauzioni, non sembrava un essere del tutto normale, aveva qualcosa di tremendamente inquietante.
    Balzò a terra, quando atterrò, non fece il minimo rumore, come se non avesse minimamente toccato terra, ecco perchè non lo avevo sentito arrivare, era super silenzioso, più di me.
    Una volta a terra, fece un profondo inchino, piegandosi verso di me e portando in alto il suo scettro, incrociando i piedi e portandosi la mano sinistra al petto, formando sulla sua pallida faccia un sorriso rabbrividevole.

    I miei onori, sono Jester, e sono il suo messaggero!

    Messaggero?

    Messaggero del dio nero! ahahahahaha

    In quel momento tutto mi fu chiaro, la sua risata mi fece gelare il sangue nelle vene, era un demone, non era umano, nessun essere umano può produrre un suono tanto terrifcante e, contemporaneamente, fissarti con quegli occhi freddi e terrificantti.

    Sei il messaggero di..Jashin?

    Sono la suo voce ad essere precisi, la sua voce in questo mondo corrotto e vile.

    Disse, sciogliendo l'inchino.
    Improvvisamente, scomparve dalla mia vista, e mi ritrovai la sua testa sulla mia spalla sinistra, che mi fissava a non più di 2 centimetri di distanza.
    Sobbalzai, spostandomi di qualche metro, tenendo ben fisso lo sguardo su di lui, era tremendamente veloce.

    Prima mi hai detto "complimenti", perchè?

    Perchè il dio ha posato gli occhi su di te Dorian, fra tutti ha scelto te, quale onore ahahahah!

    Rimanevo sempre più atterrito, sia per le parole che mi stava comunicando quella creatura della quale sapevo solo il nome ed il titolo, sia per quanto la sua voce mi facesse tremare le gambe, non era una creatura umana, ma non pareva essere ostile.


     
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    Dorian


    Quella terrificante figura mi guardava con sguardo attonito, quasi come se volesse chiedermi qualcosa, ma aspettava, aspettava che fossi io a parlare per primo.
    Non sapevo esattamente che cosa dire, non era una situazione che mi aspettavo di dover fronteggiare, un servo diretto del dio Jashin, in carne ed ossa, qui davanti a me, non è di certo quello che mi aspettavo, ma dovevo comunque reagire.

    Cosa intendi dire? Jashin ha scelto me per cosa? Sono ancora troppo debole per poter servire il dio.

    Dissi, il demone mi guardò fisso negli occhi, per poi tornare a ridere, come faceva sempre.

    Ahahaha, non ne dubito Little Boy, sei ancor troppo debole per servire l'unico vero dio, ma è arrivato il momento per te di scoprire le tue origini, attraverso quelle riuscirai capire il perchè Jahsin ti osserva.

    Disse, e cominciò ad agitare il suo scettro rapidamente, per poi lanciarlo in aria, abbastanza in alto.
    Io seguii con lo sguardo quello scettro, il quale, una volta arrivato a mezz'aria, provocò un lampo bianco, il quale mi accecò.

    Ahhh!

    I miei occhi non funzionavano, me li stropicciai, e quando li riaprii, non eravamo più nello stesso posto.
    Ci trovavamo in una zona decisamente diversa dalla precedente, da una foresta, ad una specie di santuario.
    La stanza era fatta totalmente in pietra, con molte fiaccole ai muri e una grossa tomba posta al centro della stanza.

    Perchè non dai un occhiata Litte Boy? Ahahahahah

    Mi avvicinai cauto al sarcofago in pietra, Jester non pareva essermi ostile, non avevo paura di un suo attacco alle spalle, sembrava essere davvero solo un messaggero, forse nemmeno sapeva combattere.
    Arrivai fino alla tomba, il coperchio era pesantissimo, non riuscivo a spostarlo, provavo e riprovavo ma nulla.
    Poi, mi accorsi di una scritta sulla fiancata sinistra del sarcofago, recitava così:

    "In Onore del Gran Sacerdote Hidan, umile servitore dell'unico dio, smembrato e distrutto dagli infedeli"


    Hidan? Mai sentito nominare

    Hidan era il più forte tra i servitori del dio, addirittura un membro della leggendaria Organizzazione Alba, uno dei monaci più forti che siano mai esistiti, questa è la sua tomba.

    E'..morto?

    Si, nonostante il dio gli avesse fatto dono dell'immortalità, gli infedeli di Konoha lo fecero a pezzi e lo sotterrarono sotto il Paese del Fuoco, condannandolo alla morte dopo tre mesi, poichè non compiva più sacrifici al dio.

    E cosa ha a che fare tutto questo con me?

    Ahahahahah, vedi little boy, Hidan, oltre ad essere uno spietato assassino e monaco nero, è stato anche un grande don giovanni, ovunque andasse aveva l'usanza di scopare donne e poi ucciderle, così che non potessero raccontarlo in giro, lo faceva smepre, era il uo divertimento.

    Sicuramente un tipo che sa quello che vuole..

    Senza dubbio little boy, senza dubbio, ma una notte, dopo l'ennesima scopata con una donna del Villaggio della Pioggia, egli non la uccise, i motivi sono ignoti, non vi era un apparente motivo per risparmiarla...ma lo fece.

    Continuavo a non capire come potesse essere collegato a me tutto questo, cosa avevo a che fare io con questo vecchio monaco ormai deceduto?

    Continuo a non capire Jester, spiegati.

    Jester si avvicinò a me con quei suoi occhi vuoti e terrificanti, ai quali stavo facendo l'abitudine ormai.

    Quella donna, 9 mesi dopo, partorì un bambino, un bambino figlio di un Jashinista, e sai dove lo portò?

    Dove..?

    Ebbi paura di fare quella domanda, forse..

    Alla Shibusen!

    Rimasi in silenzio per qualche secondo, cercavo di collegare tutte le informazioni che Jeste rmi aveva fornito, non sapevo davvero cosa cazzo dire.
    Questo Hidan era mio padre? e chi diavolo era quindi mia madre?

    Stai dicendo che mio nonno era questo...Hidan, e mia madre?

    Domandai con voce un po traballante, non so se volevo conoscere la risposta.

    Di tua madre non sò nulla purtroppo little boy, se ne è perse le tracce quando ti ha lasciato alla porta dell'accademia del paese delle lame, forse è morta, o forse no.
    L'unica cosa che sappiamo è il cognome, Ashford


    Ashford..?

    Ora conoscevo le mie origini, sapevo da dove venivo e perchè ero stato abbandonato, un figlio indesiderato, tra un monaco nero ed una donna facile, questo ero.
    Inizialmente trovavo difficile accettarlo, ma essere il figlio del più grande fra i Jashinsiti era qualcosa di appagante.

    Capisci ora? La Shibuse, il Libro di Jashin, il santuario, era tutto collegato little boy.
    Tu sei destinato a seguire le orme di tuo padre, e diventare un monaco di prim'ordine, come lo era lui.


    Hai detto che è stato ucciso dagli infedeli del villaggio del fuoco, che ne è di loro?

    Morti, ovviamente, il tempo li ha portati via, ma hanno lasciato figli e nipoti, ottime prede ahahhahaha!.

    Avrei portato vendetta in quel luogo come mai prima d'ora avevo fatto, avevano ucciso mio padre, costretto mia madre ad abbandonarmi.
    Ora conoscevo le mie origini, sapevo chi ero, e cosa dovevo diventare, il più forte.

    Sei pronto per tornare indietro Little boy? Non abbiamo ancora finito, ahahahahha!




    Edited by Revan - 30/8/2014, 17:06
     
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    Jester agitò nuovamente il suo scettro, per poi lanciarlo in aria, ripetendo il procedimento di prima.
    Lo scettro produsse una luce intensa, un lampo, come prima.
    I miei occhi vennero abbagliati dalla forte luce bianca, le mani andarono a coprirli, ed in un secondo, non mi trovavo più nel santuario del Gram Sacerdote, eravamo tornati nella foresta.
    Io mi trovavo nello stesso punto nel quale mi trovavo quando venni teletrasportato la prima volta, mentre Jester adesso si trovava su un ramo, a circa 4 metri d'altezza rispetto alla mia posizione.

    Ora conosci il tuo passato, il tuo presente, ed anche il tuo futuro, conosci le tue origini, e quello a cui sei destinato, cosa ne pensi?

    Penso che se mia madre mi ha abbandonato alla porta della Shibusen, non merita che io la ritrovi, o che nemmeno sprechi tempo a cercarla.
    Se davvero mio padre era questo Hidan, ed il mio destino è quello di diventare come lui, l'unica cosa che posso fare è quella di diventare più forte.


    Ben detto Little boy ahahahha!
    Presto, sarai pronto per inginocchiarti al cospetto del dio, ma per il momento pensa a superare l'esame in arrivo, non puoi fallire ahahha!

    Non fallirò, non fallisco mai.

    Attento Little Boy, la presunzione uccide i migliori, ahahahaha!

    Saltò giù dal ramo e mi cadde davanti, perfettamente in piedi, compiendo un altra volta un profondo inchino.
    Stavolta, anzichè portarsi la mano sinistra al petto, prese qualcosa dalla giacca, un pendaglio, e me lo porse.
    Era una catenina abbastanza lunga, fatta a pallini con il simbolo di jashin come pendaglio, grosso, d'acciaio.



    Questo è il sinbolo di Jashin, portalo semprecon te al collo, in ogni momento.
    Ti proteggerà, e ti identificherà come discepolo del dio.


    Lo afferrai e lo indossai al collo, era bem visibile dallo spacco del kimono, il pendaglio brillava al mio collo, ora si che mi avrebbero riconosciuto, ora, avrebbero tremato.

    E' arrivato il momento di salutarci Little Boy, ma non temere, ci rivedremo presto, ahahahahaha!

    Esplose in una nuvola nera che si dissolve subito dopo, scomparendo proprio come era comparso, nel nulla.
    Mi ritrovavo li, da solo, ma con tante nuove informazioni, avevo scoperto il mio passato nel giro di qualche minuto, tantissime informazioni mi erano arrivatee addosso in pochi secondi, mi sarebbe servito del tempo per elaborarle ed accettarle tutte, ma ora era solo il momento di tornare a casa.





     
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  4. Anselmo
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    Nice Revan, bravo, mi è piaciuta. 34 exp.
     
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