Scontro tra Allievi

PQ Tenga Yotsuki

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    Alla fine passarono doversi giorni prima che il Maestro Hongo decidesse di indire una sifda tra allievi. Giorni di allenamento durissimo che mi sarebbe rimasto impresso a vita nelle memoria, come marchiato a fuoco. Ma alla fine, il giorno venne.

    Domani affrontarai l'allievo di Apatachi. Si chiama Irawit ed è molto, molto abile. Non credo che tu possegga le abilità necessaria per sconfiggerlo realmente... a meno che non usi l'astuzia.

    In che senso, maestro? chiesi, tirando indietro la schiena fino a far schioccare le vertebre.

    Qui al Ryouzanpaku non facciamo le distinzioni che si fanno ad un normale Dojo. Non ci sono regole su cosa puoi e non puoi fare. Sei liberissimo di sfruttare tutte le tecniche che possiedi per sconfiggere il tuo avversario... purchè queste tecniche richiedano l'uso combinato di abilità magiche e fisiche. Se vincerai colpendo il tuo avverario a distanza, senza ingaggiarlo nel corpo a corpo, avrai vinto ma nessuno ti ammirerà per questo.

    Beh, non sono venuto in questo dojo per migliorare le mie arti magiche, quello potevo farlo anche a Kumo. Sono qui per migliorare nel Taijutsu.

    Il maestro Hongo sorrise. Vedo che hai capito. Pertato, se conosci tecniche magiche che sfruttano la tua forza o la tua rapidità del combattimento, saranno ritenute valide. L'Armatura Raiton è un esempio lampante di questo, ma ci sono altri jutsu che puoi sfruttare. Quali possono essere... beh, lo sai solo tu. Io sono il tuo maestro, ma non sono pratico di Ninjutsu.

    Non si preoccupi, so quello che devo fare.

    Ottimo. Allora adesso rimettiti quei pesi e ricomincia a correre. Fila.




    Il giorno della sfida arrivò fin troppo presto. Gli allenamenti che eseguivo erano massacranti e la maggior parte del tempo i miei muscoli erano indolenziti, con ovvie conseguenze sulla mia mobilità generale. Non avrei mai vinto una sfida in quelle condizioni. Certo, l'armatura Raiton mi poteva aiutare, ma era da vedere se riuscivo ad attivarla prima che mi spaccasse la faccia a pugni. Speravo di si.

    La sfida si sarebbe svolta in uno dei numerosi cortili interni della struttura. Non sapevo chi ci si allenasse di solito ne se qualcuno effettivamente lo utilizzasse, ma alla fine della fiera non mi interessava nemmeno. Sapevo solo che dovevo andare lì e battermi con un altro allievo che avevo visto solo di sfuggita e con cui non avevo mai nemmeno parlato.

    Arrivai in orario, altrimenti il mio maestro mi avrebbe spellato vivo. Il luogo era ampio, un quadrato di una decina di metri di lato. Tutto attorno, sotto il porticato, c'erano i membri del Dojo, i maestri come gli allievi. I miei occhi andarono al maestro Hongo, che era impassibile, al maestro Appa, che pareva contento come un bambino e incitava il suo allievo. Vidi Rufy che mi sorrideva e alzava il pollice e Myu che mi fece un piccolo cenno del capo.

    Poi vidi il mio avversario. Per un attimo rimasi paralizzato, chiedendomi come Appa potesse avere un allievo del genere.

    Irawit era alto e muscolso, con la pelle abbronzata e i capelli biondi. Aveva un'espressione tremendamente seria, come se questa sfida fosse una specie di prova finale o robe così. Aveva strani segni sulla faccia, ma erano gli occhi che mi pietrificarono per un'attimo. Gli occhi erano gialli e la sclera nera. Non pareva nemmeno umano.

    Koukin

    Però mi ripresi subito. Piacere. Io sono Tenga. Dissi, inchinadomi nel classico saluto del Dojo.

    So chi sei. Mi rispose, pur chiandosi anche lui. Io sono Irawit.

    Si, mi avevano accennato a qualcosa del genere. Vogliamo cominciare?

    Irawit si mise subito in posizione. Ovviamente. E sollevò una gamba. Strano modo di combattere, ma immagino che fosse il peculiare stile di lotta di Appa.

    Io mi misi in una posizione meno perfetta e cominciai a impastare il chakra. Dovevo essere rapido se volevo avere una possibilità.

    Fine prima parte.
     
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    Ero quasi pronto a rilasciare il mio potere, quando Irawit mi bloccò.

    Prima che tu attivi l'Armatura Raiton, posso chiederti un favore?

    Per un attimo il cervello si bloccò e non seppi cosa rispondere. In qualche modo riuscii ad articolare una risposta. Certo. Dì pure.

    Tutti noi allievi siamo incuriositi dal fatto che sei riuscito ad aprire la porta con le tue forze... e siamo curiosi di vederti combattere. Ma prima, vorrei poter saggiare le tue abilità senza l'Armatura.

    Il cervello riprese a funzionare. Non credo di poterti accontentare. Senza, non sono un avversario per qualcuno che si addestra da anni nelle arti marziali. Sarebbe una sfida noiosa e a senso unico.

    Indubbiamente, ma non ti chiedo di affrontarmi senza Armatura. Ti chiedo di attaccarmi un paio di volte. Io mi difenderò ma non risponderò. Qui usiamo tutti le arti magiche o il chakra per migliorare le nostre prestazioni fisiche, e vogliamo vedere quanto è potente l'Armatura Raiton in questo senso.

    Beh, alla fine, non era una richiesta del tutto irragionevole. Va bene. Arrivo.

    Irawit annuì. Io non esitai oltre e mi lancia contro di lui, cercando di colpirlo con un calcio alto. Lui schivò in maniera così fluida che mi chiesi se non avesse saputo in anticipo che volevo colpirlo. Provai a sferrargli un pugno sulla spalle, ma evitò anche quello.

    Mmmm... sei lento. E scoordinato. Fai un sacco di movimenti inutili. Decisamente, come artista marziale non vali nulla.

    Io stavo per tirargli una ginocchiata quando mi vidi arrivare un pugno sul viso. Istintivamente, cercai di bloccarlo, ma non ce ne fu bisogno. Si fermò a un centimetro dal mio naso.

    Hai soddisfatto la mia curiosità e per questo ti ringrazio. Adesso offrimi una sfida seria.

    Io indietreggia di un paio di passi. Non avevo apprezzato i commenti sul mio stile di combattimento, ma purtroppo erano verissimi. Perciò non persi tempo e mi coprii con l'Armatura Raiton. Sentii l'elettricità scorrermi nel corpo come un fiume impetuoso e mi sentii subito più sicuro. Anche Irawit dovette percepirlo perchè fece un microscopico sorriso.

    Bene, vieni pure.

    Non me lo feci ripetere. Scattai in avanti, sfruttando la Luce Intermittente del Corpo per apparirgli improvvisamente davanti agli occhi. Con il pugno pronto per un impatto violento.

    Ma Irawit era comunque un abile combattente. Vide il colpo e si spostò quel tanto che bastava per fare in modo che il missile che gli avevo lanciato passasse oltre senza danni. Cercai di rispondere subito, ma ero ancora un pivello in quel campo. Irawit girò su se stesso e mi colpì con una raffica di colpi che non riuscii ad identificare. Non potevo sperare di pararli, quindi mi limitai ad incassare meglio che potevo.

    Il risultato fu che, quando alla fine Irawit fece una infinitesimale pausa tra gli attacchi, io effettuai una spazzata all'altezza della sua vita. Lui indietreggiò agilmente evitando il colpo. Ai fatti: non lo avevo colpito nemmeno una volta, lui si, ma l'armatura mi aveva protetto ed ero riuscito a incassare bene. Non stavo troppo male, potevo continuare per un po'.

    Molto interessante... sei ancora scoordinato, e fai ancora movimenti inutili, ma la tua velocità è notevolmente incrementata. Sotto questo punto di vista, mi hai decisamente superato. E l'Armatura ti protegge dai miei colpi, altrimenti saresti decisamente andato al tappeto.

    Solo i quel momento notai che Irawit si era bruciato. Sulle mani in particolare, ma anche su gomiti, ginocchia e piedi. L'armatura l'aveva fulminato quando mi aveva attaccato.

    E ancora devi vedere cosa sono in grado di fare.

    Era il momento di attaccare in maniera inaspettata.

    Fine seconda parte.


    Edited by Eneruzz - 19/7/2014, 11:10
     
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    Purtroppo per me, Irawit non pareva propenso a lasciarmi agire indisturbato. Si gettò su di me cercando di colpirmi con un'altra serie di attacchi, ma questa volta, io ero pronto. Impastai il chakra nei piedi e sentii un leggero strato d'acqua sollevarmi dal suolo. Un istante dopo, il getto mi spinse via. Lo direzionai in maniera tale da scappare lateralmente.

    Irawit rimase di stucco. Spalancò gli occhi mentre svicolavo a sinistra, e il suo colpo andò a vuoto. Io non approfittai del momento di confusione dell'allievo per attaccare, bensì impastai altro chakra, questa volta sulla punta delle dita.

    Irawit si riprese in fretta. Arte magica per schivare i colpi... affiscinante. Sei ricco di soprese.

    E adesso vedrai la migliore di tutte.

    Questa volta, niente attacchi complessi. Non dovevo cercare di colpirlo in un punto preciso, e non ci provai nemmeno. Mi limitai a caricare il mio avversario, cercando di colpirlo anche solo di striscio. La mano però era in una posizione pericolosa, con le dita dritte e irrigidite. Normalmente non un problema... ma con il Raiton che fluiva sulla punta, potevano essere un'arma letale.

    Per fortuna, Irawit schivò. Non del tutto, ma lo fece. La mia mano gli sfiorò la spalle, tagliando la camicia che indossava e aprendogli un piccolissimo taglio. Ma era più che sufficiente. Il contatto era avvenuto. Non poteva più fuggire.

    Infatti il suo corpo si irrigidì all'istante. Vidi l'espressione di sgomento sul suo viso quando realizzò che non poteva muovere nemmeno un muscolo.

    Io sogghignai. Tecnica della Paralisi. Chakra destabilizzante immesso nel sistema tramite contatto fisico. Fa il suo sporco lavoro.

    Irawit non poteva rispondermi. Anche i muscoli facciali erano bloccati.

    Tirai indietro il braccio. Pugno Perforatore!

    Ok, questa è scena. In realtà non avevo nessuna tecnica che si chiamasse "Pugno Perforatore". Non ero abbastanza abile da fare una cosa del genere. Quello che mi limitai a fare fu colpire tre volte in rapida successione lo stesso punto, ossia il petto di Irawit, sfruttando la velocità acquisita dall'armatura Raiton e tramite il chakra. L'idea era che i colpi fossero talemente rapidi da sembrare simultanei. Per completare l'opera, aggiunsi anche un po' di chakra, che avrei rilasciato al momento dell'impatto per un effetto davvero micidiale.

    Il risultato andò oltre le mie aspettative. Riuscii effettivamente a colpire con grande rapidità. Irawit non poteva muoversi, ma se avesse potuto, sicuramente si sarebbe accasciato al suolo. Il colpo fu così forte che generò una sorta di bang sonico in miniatura, facendo risuonare la cassa toracica dell'allievo come un tamburo. Non ero sicuro che fosse abbastanza per metterlo al tappeto, però. Per questo, mi allontanai un po', aspettando che la paralisi terminasse.

    Fortunatamente per me, quando la paralisi cessò, Irawit cadde in ginocchio tendosi la il petto. Faceva fatica a respirare. I maestri non mossero un muscolo.

    Ah... come artista marziale fai pena... però come shinobi... non te la cavi male...

    Come se quello fosse un segnale, Appa apparve di fianco a lui e lo aiutò a rimettersi in piedi. Lui mi fissò con quella faccia che pareva impassibile.

    Una buona prova, Tenga. Ti meriti un posto qui al Ryouzanpaku.

    Ce l'avevo fatta? Pareva di si, perchè Rufy mi si avvicinò sorridendo come un pazzo. Disattivai l'Armatura Raiton e lasciai che mi abbracciasse.
    Avevo vinto.

    Fine terza parte. Attendo exp.
     
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  4. Shapechanger
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    Mmm... 41 punti exp.
     
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