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"Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."
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Edited by Revan - 10/7/2014, 00:35. -
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SPOILER (clicca per visualizzare)UP. -
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Inoaka era sempre stata abituata ai pazienti irascibili che frequentavano l'ospedale del paese dei campi di riso. Per questo, seppur la sua giovane età presumesse il contrario, quando un ragazzo dall'aria malaticcia, dai capelli scuri, le gridò contro, lei non batté ciglio.
-..Inoaka, credo che se aspetterò un altro pò perderò la sensibilità dell'intero braccio oltre che già della mano, e non riesco a stare in piedi senza cadere come un idiota, QUINDI MI CHIAMI UN FOTTUTO DOTTORE! -
- Molto bene. Si accomodi, vado a chiamare il dottore. -
Rispose impassibile, lasciando il suo posto nella mani della collega, e avviandosi verso un lungo corridoio. I suoi passi risuonavano mente un via vai di medici e pazienti riempivano il corridoio bianco, estremamente pulito. Superò diverse stanze finché non si ritrovò in un ambulatorio dove c'erano tre persone. Erano tutti medici intenti a discutere tra loro con sorrisi rilassati sui volti, probabilmente si erano appena concessi una pausa. Timidamente, la ragazza bussò alla porta già aperta, schiarendosi la gola.
- Hasegawa-sensei, mi spiace disturbarti ma c'è un problema! -
Il più vecchio dei tre alzò lo sguardo, rivolgendo un sorriso cortese alla ragazza, avvicinandosi a lei.
- Che succede? -
- Un tipo alquanto irascibile dice di sentirsi molto male e necessita di un dottore immediatamente. E' uno shinobi, è il tuo campo, quindi... -
Hai fatto bene a chiamarmi, portami da lui. -
E le fece cenno di condurlo dal ragazzo mentre salutava i due con un gesto della mano. Con il camice che svolazzava e i capelli scuri pettinati all'indietro, il dottor Hasegawa fece il suo ingresso nell'atrio, salutando i suoi colleghi e conoscenti. La ragazza gli indicò il ragazzo e sparì dietro il bancone, in modo che l'uomo potesse avvicinarsi a lui.
- Piacere, sono il dottor Hasegawa. Seguimi, così posso visitarti subito e vedere cos'hai. Intanto che camminiamo ti dispiacerebbe raccontarmi cosa è successo? -
Chiese mentre lo guidava lungo il corridoio.. -
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- Piacere, sono il dottor Hasegawa. Seguimi, così posso visitarti subito e vedere cos'hai. Intanto che camminiamo ti dispiacerebbe raccontarmi cosa è successo? -
E il ragazzo la seguì per l'atrio, mentre lei rivolgeva cenni di saluto ai colleghi. Il camice bianco svolazzava qua e là ad ogni passo mentre faceva da guida al ragazzo. Non camminava troppo bene e sembrava star soffrendo, ma, dopo aver sentito la sua versione, lei se ne sarebbe occupata senza ombra di dubbio.
- Mi chiamo Dorian, e per quanto riguarda cosa mi sia successo, ho preso una bella scossa in un combattimento, stò perdendo la sensibilità del braccio e della gamba destra, è successo a Kumo. -
Spiegò il ragazzo. La donna sembrò stupita dal fatto che il luogo dell'accaduto fosse così distante.
- Sei stato forte ad arrivare fino a qui. Una persona normale non avrebbe resistito così tanto alla paralisi. -
Sentenziò, mentre apriva una porta sulla sua destra, tenendola aperta per fare entrare Dorian. Quando si richiuse la porta alle spalle, si trovarono in una stanzetta illuminata con un unico lettino disponibili. C'era un tavolo che sembrava servire per poggiare strumenti da operazione, e, sulla parete di fronte al lettino, una teca con un gran numero di scatole, libri, medicine e strani strumenti. Le tende erano tirate ma la luce rendeva comunque illuminata la stanza.
- Sdraiati sul lettino. Mi preparo e ti curo in un attimo, tu rilassati. -
Ordinò la donna, gentilmente, mentre si avvicinava ai suoi strumenti per preparare qualcosa.
- Ho bisogno che tu scopra le parti del corpo dove sei stato colpito. Solitamente le folgori lasciano un segno, una bruciatura, sarà meglio curarla prima che si infetti. -
Continuò Hasegawa, estraendo delle garze che posizionò sul bordo del tavolo, mentre afferrava due bende e le cospargeva di uno strano liquido bluastro. Le bende si impregnarono del liquido e lei le lasciò un po' all'aria, in modo che il fluido reagisse. Si voltò verso il ragazzo che intanto aveva fatto ciò che gli era stato ordinato, mostrando le due grandi bruciature sotto le vesti. Lei si avvicinò e le esaminò velocemente.
- Potresti spiegarmi le modalità della tua paralisi? Cosa è successo esattamente? -
Dopo che il ragazzo rispose, la donna annuì, tornando verso il tavolo. Il fluido blu era divenuto rosso scuro e lei separò le bende, posandole sulle due bruciature.
- Brucerà un po' ma ti ho dato un medicinale forte, le cicatrizzerà in pochi minuti. Intanto ti preparo un rimedio contro la paralisi, aspetta solo un momento. -
Lasciò le bende al ragazzo e si avvicinò all'armadio, estraendo qualche scatolina e alcune fiale colorate. Intruglio dopo intruglio, sembrò che il rimedio fosse pronto. Lo porse a Dorian in una fialetta così verdastra e densa da sembrare fango, persino l'odore lasciava a desiderare.
- Non voglio mentirti: fa schifo. Ma ti sentirai subito meglio, agisce direttamente sui muscoli e li rilassa, la tua paralisi passerà in men che non si dica! -
E porse l'intruglio al paziente che lo bevve con una smorfia. Intanto, Hasegawa tolse le bende dalle cicatrici, che bruciavano ma già davano segno di star scomparendo, e, al loro posto, posizionò delle bende pulite, solo un po' umide, che tenne ferme con delle garze. Intanto, il medicinale avrebbe già dovuto fare effetto sul corpo del ragazzo, facendogli pian piano riacquistare le funzionalità degli arti.
- Vedo che stai meglio! Meno male! Se te la senti, puoi tornare subito a casa, ti consiglio solo di non sforzarti troppo ma quello che ti ho dato è forte, non ci saranno complicazioni!
E lo salutò quando se ne andò, così da poter ritornare alla sua meritata pausa.
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Il ragazzo sembrava soffrire molto per la paralisi mentre seguiva il camicie svolazzante e bianco di Hasegawa, ma era riuscito a tornare al proprio villaggio in quelle condizioni, tanto che lei lo lodò per la sua impresa.
- Sono stato addestrato a tutto in fin dei conti, anche a questo, anzi, direi che fra tutte le ferite ricevute in combattimento, questa è tra le più leggere. -
La dottoressa sorrise mentre faceva entrare il ragazzo nella stanza.
- Sdraiati sul lettino. Mi preparo e ti curo in un attimo, tu rilassati. -
- Mi dica, lei è uno shinobi? -
- Oh, no caro. Però ciò che non so fare col chakra posso farlo con le medicine, se si tratta di chimica sono imbattibile, sai? -
Il ragazzo si spogliò mentre Hasegawa preparava tutto ciò di cui avrebbe avuto bisogno per medicarlo dalle bruciature e dalla paralisi in corso. Mentre faceva ciò, gli chiese le esatte dinamiche dello scontro che Dorian non tardò a fornire.
- Stavamo combattendo, io non eccello nelle arti magiche, mentre il mio avversario si, ha utilizzato tre jutsu di elemento fulmine, dopo avermi bagnato per bene, sarei potuto morire in realtà, se non fosse per il mio addestramento -
- Grrrrrrrrrr! Dannazione!! -
Esclamò il ragazzo quando la dottoressa posò le bende sulle sue bruciature.
- Brucerà un po' ma ti ho dato un medicinale forte, le cicatrizzerà in pochi minuti. Intanto ti preparo un rimedio contro la paralisi, aspetta solo un momento. -
- Cazzo se brucia! Ha fatto meno male la scossa! -
Lei tentò di non ridere: in fondo quel lavoro era divertente. Ma il ragazzo aveva smesso di lamentarsi per il dolore ed era più preoccupato per l'intruglio colorato che stava creando la donna. In effetti, sembrava disgustoso.
- Stà scherzando vero..? -
- Non voglio mentirti: fa schifo. Ma ti sentirai subito meglio, agisce direttamente sui muscoli e li rilassa, la tua paralisi passerà in men che non si dica! -
- Se lo dice lei.. -
Bevve prendendo il coraggio a due mani, ma subito si sentì meglio e la dottoressa fu soddisfatta del suo medicinale, anche se faceva schifo.
- Vedo che stai meglio! Meno male! Se te la senti, puoi tornare subito a casa, ti consiglio solo di non sforzarti troppo ma quello che ti ho dato è forte, non ci saranno complicazioni! -
- La ringrazio dottoressa,spero di rivederla il più tardi possibile, lei, e quel suo intruglio diabolico. -
E così si concluse il suo turno: finalmente Hasegawa poteva godersi la sua più che meritata pausa.SPOILER (clicca per visualizzare)Sei guarito A te do un 29, ma anche io prendo meno del minimo, non ho scritto proprio granché Mi prendo un 29 anche io Chiudo!.