Indagando

P.Q Yuki Shirasu

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    La sera calò e dei nuvoloni grigi andarono ad oscurare il cielo sopra Kumo, non ci volle molto prima che una fitta pioggia iniziasse a bagnarmi.
    Avevo appena concluso l’interrogatorio con la squadra speciale, mi ero limitata ad esporre i fatti tralasciando le osservazioni personali, ero intenzionata più che mai a risolvere quella questione da sola, nessun’altro sarebbe rimasto vittima dei miei problemi.
    Mi mossi verso casa mia correndo più velocemente possibile, volevo raggiungere i documenti nella stanza segreta prima che la squadra speciale potesse prelevarli per un analisi più accurata.


    - Mi spieghi che intenzioni hai?

    Avevo provato a chiedere a Moe di tornare a casa ma lei non aveva voluto, dopotutto era la mia migliore amica e non potevo pretendere di imboccare quella strada da sola.
    Durante l’interrogatorio avevo io stessa accennato a quei documenti, se fossero spariti sarebbe risultato sospetto, ma non avevo precisato quanti fossero e io avevo intenzione di prenderne solo un paio, giusto per raccogliere qualche indizio utile.
    Entrai in casa bagnata fradicia e andai diretta in cantina, scesi la rampa di scale e mi diressi verso il mobile antico e lo spostai di lato, rivelando la stanza segreta che i miei genitori utilizzavano. Guardai le pergamene sul tavolo in legno al centro della stanza, notai che alcune erano in codice mentre altre contenevano planimetrie di una qualche struttura. Presi una delle pergamene crittografate e un diario con la fodera rovinata, posto con cura sotto a tutti quei fogli per evitare che si notasse subito. Salì immediatamente in camera mia e misi il diario sotto al cuscino mentre la pergamena la poggiai insieme alle altre che utilizzavo io di solito, almeno si sarebbe confusa se avessero fatto dei controlli nella mia stanza.


    - Cosa credi di trovare?

    Guardai dalla finestra e vidi la squadra speciale che ci aveva interrogato avvicinarsi a casa, così mi preparai a sembrare quanto più naturale possibile.

    - Indizi…fammi una favore, prendi il diario che ho nascosto sotto al cuscino e mettilo nella libreria insieme agli altri libri, io torno subito

    Scesi le scale e aprì la porta, gli uomini che entrarono non fecero troppi complimenti e andarono dritti al dunque.

    - La cantina?

    Indicai loro la strada e andai in cucina, preparai un paio di panini e una caraffa di acqua con due bicchieri, infine tornai al piano superiore nella mia stanza. Poggiai il vassoio con la roba sulle mia scrivania e restai vigile su quanto accadeva al piano inferiore, sentivo ancora dei passi. Sentì staccare la mappa della fortezza che era appesa al muro e raccogliere tutte le pergamene rimaste sul tavolo. Il rumore di passi si spostò sulla rampa di scale che li avrebbe ricondotti al piano terra e infine fuori dalla porta di casa.

    - Grazie del panino…tornando a noi, che hai intenzione di farci con gli indizi che troverai? Sai che non abbiamo alcuna possibilità di sconfiggere anche solo uno di loro?

    Ne ero perfettamente consapevole e lo avevo inserito tra le varie variabili in gioco, in quel momento volevo solo concentrarmi sulla pergamene da decodificare e sul diario.

    - Non ancora, ma la vendetta è un piatto che va servito freddo…conoscere la loro organizzazione mi porterà a capire quali sono i loro punti deboli, il che mi darà un vantaggio quando sarò pronta per affrontarli

    Iniziai con lo sfogliare il diario, che a giudicare dalle prime pagine sembrava appartenere proprio a mio padre.

     
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    CITAZIONE
    Giorno 1
    L’organizzazione Ōrora è stata finalmente fondata, gli anni di preparazione e sacrifici hanno dato i loro frutti, finalmente il nostro obiettivo si realizzerà. Akemi si è data molto da fare e l’abbiamo eletta leader dell’organizzazione, sono sicuro che se la caverà benissimo, è una ragazza in gamba.
    Mi mancano i miei figli ma sono sicuro che entrambi se la caveranno per un po’ senza i genitori, e forse un giorno combatteranno anche loro per la nostra causa.

    Conoscevo il nome dell’organizzazione e della ragazza dai capelli rossi con cui avevo parlato, ma dovevo saperne di più, ogni minimo dettaglio mi avrebbe potuto fare comodo.

    CITAZIONE
    Giorno 2
    Diventeremo operativi molto presto, ci sono ancora dei dettagli da sistemare ma è questione di giorni. A ognuno di noi è stato assegnato un numero, io sono il numero undici mentre mia moglie il dodici.
    Ogni tanto mi capita di pensare alla piccola Rin, mi fido della famiglia alla quale l’abbiamo lasciata, ma il pensiero di doverlo dire un giorno a Yuki e ad Eiji mi spaventa.

    Era ipnotizzante leggere quel diario, volevo sapere di più e man mano che andavo avanti mi sentivo sempre più vicino a verità importanti. Quello che più mi premeva apprendere era lo scopo dell’organizzazione, se persone come i miei genitori si erano uniti ad un gruppo del genere ci doveva sicuramente essere un buon motivo.

    CITAZIONE
    Giorno 3
    Kioshi inizia a dare segni di crollo emotivo, il suo bipolarismo preoccupa parte del gruppo e se continua così dovremmo farlo fuori per evitare che diventi un pericolo per l’organizzazione. Ogni tanto mi chiede di Eiji e quando lo fa sembra tornare in se stesso, quando si trova coinvolto in un combattimento diventa un’altra persona.

    CITAZIONE
    Giorno 4
    Finalmente si è unito anche Ryuu alla causa, gli è stato assegnato il numero tredici. Era solo questione di tempo visto che Akemi è la sua ragazza. Sono contento, grazie al suo ruolo nel villaggio potrà passarci informazioni sensibili che potrebbero risultarci molto utili.

    Rilessi quella parte più volte, non potevo credere che anche mio cugino faceva parte di quell’organizzazione criminale. Ma quindi non era morto veramente? Aveva solo finto. Mi aveva portato in salvo perché non voleva che venissi coinvolta anche io in quella faccenda.

    CITAZIONE
    Giorno 5
    Siamo pronti a mettere fine al regime di menzogne instaurato dal villaggio della nuvola, ci saranno vittime innocenti ma sarà una sacrificio necessario per il bene della nazione.

    Il diario finiva lì, proseguiva con delle pagine lasciate bianche. Probabilmente non aveva più avuto modo di continuarlo per i troppi impegni .
    Chiusi il libricino e andai a vedere la pergamena sulla quale stava lavorando Moe, il codice non sembrava troppo complesso ad un primo sguardo ma ero sicura che non sarebbe stata una passeggiata venirne a capo.


    - Cosa hai scoperto dal diario?

    Glie lo passai così che potesse leggerlo, intanto provai a dare un senso a quella serie di simboli messi apparentemente a casaccio.

     
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  3. Sele_
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    In passato mi era già capitato di decriptare un codice, ma era un cosa decisamente più semplice di quello che avevo davanti. Non sapevo da dove iniziare e molto probabilmente mi sarebbe servito un qualche elemento esterno per decifrare il tutto, tipo una chiave che potesse permettermi di dare senso a quegli strani caratteri. Probabilmente quello che stavo cercando era tra i fogli portati via dalla squadra speciale, quindi praticamente impossibile da recuperare.

    - Con la pergamena non credo ci sia nulla da fare, meglio distruggerla…non voglio che un domani venga trovata qui. Tu hai finito di leggere?

    Moe sembrava concentrata sull’ultima pagina anche se non capivo il perché visto che a quanto avevo visto io era stata lasciata bianca. Mi avvinai per vedere meglio ma non notai nulla di particolare.

    - Sembra quasi che qualcuno ci abbia scritto con una penna senza inchiostro, ci sono i segni della punta sul foglio, anche se si riesce a cogliere solo qualche lettera

    Fu allora che ebbi l’illuminazione, se il libro fosse stato tutto bianco qualcuno avrebbe potuto insospettirsi scoprendo subito il trucco, lasciando una parte visibile e l’altra no avrebbe potuto ingannare qualcuno portandolo a credere che il diario fosse incompleto.

    - Usa l’elemento fuoco, stando attenta a non bruciare le pagine…voglio solo che l’inchiostro simpatico sui renda visibile

    Moe poggio delicatamente la mano su uno dei fogli bianchi, in pochi secondi delle lettere iniziarono a delinearsi formando delle parole di senso compiuto. Ci volle qualche minuto prima che il contenuto di tutte le pagine venisse reso visibile, ma alla fine ottenemmo il risultato voluto.

    CITAZIONE
    Giorno 6
    I nostri infiltrati sono tanti e loro non sospettano nulla, abbiamo elementi nella squadra speciale, in accademia, nelle squadre mediche…quando si renderanno conto di ciò che sta succedendo sarà troppo tardi.

    Appena lessi squadra speciale il mio battito cardiaco accelerò, mi resi conto che molto probabilmente la persona che mi aveva interrogato era uno degli appartenenti all’organizzazione, e i documenti da loro prelevati in casa mia non sarebbero mai stati analizzati. Sbarazzarsi delle prove sarebbe stato facile, e aver portato in salvo il diario di mio padre e l’altra pergamena era stato un bene.

    CITAZIONE
    Giorno 7
    Akemi dice di aver trovato un altro covo per l’organizzazione, nel caso quello tra le montagne venga compromesso. Mi pare di aver capito che si trovi nella foresta nel paese del fuoco, ma non ho ancora capito con precisione dove.

    Quella notizia sarebbe stata fondamentale, ora sapevo in che punto si sarebbero spostati ma avevo poche informazioni sul luogo in questione.
    Non ero sicura al cento per cento di voler distruggere l’organizzazione dopo aver appreso certi dettagli, mio cugino era con loro e anche i miei genitori, parlavano di eliminare l’alone di menzogne caratteristico di Kumo e non era un obbiettivo che disprezzavo.
    Continuai a leggere il diario fino all’ultima pagina ricavando diverse informazioni utili, nominativi di diversi membri e ruoli che ricoprivano all’interno del villaggio. Quando fossi stata pronta non sarebbe risultato troppo difficile contattarli, fino ad allora mi sarei concentrata solo su me stessa e sui miei allenamenti, dovevo diventare più forte, ridurre i rischi al minimo e calcolare ogni minimo imprevisto.
    L’unica persona di cui mi fidavo in quel momento, oltre me stessa, era Moe, e avrei fatto affidamento solo su di lei per raggiungere il mio scopo.


     
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