L'Oscurità Che Avanza

PQ Alphonse Elric & Takeshi Miyazawa

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  1. ~Dan
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    ~ Oscurità Che Avanza
    Narrato
    Pensato
    Parlato
    Tron
    Rikku
    Five


    Morite, stronzi!

    Un urlo folle, disumano e bestiale squarciò l'aria, impattando contro i due prima che il suo corpo stesso potesse fare altrettanto: lo slancio di Five aveva tutte le caratteristiche di quello di un felino, il modo in cui, in posizione quadrupede, aveva caricato il peso sugli arti inferiori, inarcando la schiena per massimizzare la potenza elastica delle sue fibre muscolari, poteva essere tranquillamente sovrapposto al momento clou della caccia, in cui il predatore, raggiunta una posizione di vantaggio, agguantava la preda con le proprie possenti zampe, dilaniando e squarciando le carni, spegnendo in un istante una delle innumerevoli vita che animavano la Terra.
    Muovendosi con rapidità disumana, in un moto assolutamente sgraziato e goffo - unica differenza rispetto all'animale descritto - il criminale bruciò la distanza che li separava in una frazione di secondo, sufficiente al Chuunin per scartare lateralmente, ma non per il Genin, che riuscì solamente a frapporre le braccia fra il pugno di Five ed il suo petto, opponendo una misera resistenza alla sua forza bruta, tant'è che venne sbalzato parecchi metri addietro, andando a sbattere contro la parete alle sue spalle, incrinandola e deformandola pericolosamente.

    Al!

    Dopo l'impatto Alphonse si era accasciato a terra, seduto, sostenuto proprio da quel vincolo che il secondo precedente aveva quasi rischiato di infrangere e che, per contrappasso, aveva restituito al suo organismo tutta quella traboccante energia cinetica impressa dall'impatto, con il risultato della sua dispersione nel corpo stesso del Ninja, causando non pochi danni.
    La testa era inclinata da un lato, il mare d'oro solcato da un rivolo di sangue rosso, il cui percorso continuava lungo il suo zigomo, per poi abbandonare il viso e lanciarsi sul torace, inzuppando il colletto della sua camicia; avvertiva un dolore lancinante al costato, probabilmente dovuto all'infrazione di una o due costole, col rischio che le estremità puntute potessero perforargli qualche organo, in primis milza e polmone.
    Ma probabilmente la spiacevole sensazione non era confinata solamente a quel punto, era il cervello, per sua bontà e per meccanismi di auto-protezione, ad aver selezionato il danno più grave, "spegnendo" le altre terminazioni nervose periferiche, evidentemente non prioritarie.

    Porca.. Puttana..

    Rikku avrebbe perdonato il suo linguaggio scurrile, per questa volta. O semplicemente non era riuscita a sentirlo, poiché impegnata in uno scontro senza esclusioni di colpi con l'uomo che, evidentemente, era in grado di impastare il Chakra, e anche con una certa maestria.
    Non se ne era accorto ancora, e forse questo era un bene, poiché la paura avrebbe potuto sopraffarlo, ma stava combattendo con il suo primo Mukenin.
    Nel giro di qualche minuto, l'elegante ma spoglio locale si era trasformato in una zona di guerra, con detriti e rovine sparse per il pavimento, dovuto all'impattare degli attacchi di entrambe le fazioni: sfruttando questo breve momento in cui stava riprendendo fiato e recuperando le forze, si era soffermato nell'osservare lo stile di combattimento bizzarro di Five: la strana corazza scura che era cresciuta sopra l'epidermide sembrava solida e al contempo liquida, infatti possedeva tanto le proprietà della prima fase, ovvero una capacità di resistere ad urti e al danno indotta da arma, ma anche della seconda, essendo capace di modellarsi secondo la volontà del suo proprietario.
    Oltre a costituire una difesa impenetrabile, scalfibile esclusivamente applicando una generosa quantità di forza fisica, costituiva uno strumento d'attacco formidabile, tanto per offensive fisiche che magiche: dall'avambraccio destro, infatti, si era venuto a creare una sorta di apertura circolare da cui era fuoruscito un fascio di luce azzurra, un raggio di Chakra puro che, scontrandosi contro la vetrata, causò un'importante deflagrazione, propagatasi agli infissi adiacenti, col risultato di esporre all'ambiente esterno un lato della stanza.

    Ma cosa diavolo è quella cosa? solamente Rikku è in grado di scalfire quella protezione, ma è dannatamente veloce, non riesce ad andare a segno.. Devo inventarmi qualcosa..

    Il Genin si alzò con fatica, ma una volta in piedi non sembrava risentire più di tanto dei danni accumulati: era forse l'adrenalina a parlare per lui, presto sarebbe crollato al suolo, ma fino a quel momento avrebbe cercato di contribuire alla causa.
    Si avvicinò alla donna che vide, per la prima volta nella sua vita, affaticata ed ansimante, evidentemente provata dal calibro del suo avversario.

    Ce ne hai messo di tempo, pensavo stessi schiacciando un pisolino..

    Forse dovresti andare te a dormire un po', guarda come sei ridotta!

    Lo scambio di battute ruppe la concitazione e la gravità del momento, sciogliendo per un momento quel clima particolarmente sfavorevole per i due Ninja, ritrovatisi evidentemente in una situazione al di sopra delle loro possibilità: non tanto per il Chuunin che, essendo un medico, doveva costituire un supporto e non l'elemento cardine dell'offensiva, ma piuttosto per il Genin, cui mancavano ancora le competenze per poter surclassare un avversario simile.
    Ma era intelligente, estremamente acuto e capace di scorgere possibilità ed aperture ove il Ninja comune non vedeva altro che sconfitta: staccò la sacca sinistra dalla cintura della Kuinoichi, che lo osservò con sguardo interrogativo, per poi focalizzare nuovamente l'attenzione sull'avversario, stufo di aspettare e di nuovo mosso dalla collera.
    Ancora una volta la coppia si divise, ognuno impegnato nel ruolo in cui poteva rendere al meglio: mentre la donna combatteva, assestando colpi ma incassandone anche, il Genin ricercò nella sacca innanzitutto un tonico da guerra, ingerendo il farmaco miracoloso in grado di potenziare le sue prestazione in battaglia, anche se ne avrebbe pagato le conseguenze quando tutto sarebbe terminato, sempre se fosse sopravvissuto.
    Forte dell'effetto del doping, Al estrasse un rocchetto di filo di robusto nylon, seppur il filamento risultava sottile quasi da non essere percepito alla vista, e vi legò all'estremità due Kunai, preparando dunque l'equipaggiamento necessario alla realizzazione del suo piano.
    Allacciando l'accessorio alla cintola, prese ulteriormente in prestito altri due Kunai precedentemente equipaggiati con delle carte bomba e li scagliò verso il volto di Five.
    Rikku scartò di lato, notando gli ordigni esplosivi, mentre Alphonse si diresse proprio verso le esplosioni, nell'incosciente tentativo di sorprendere il nemico in quel momento di difficoltà: come ci si sarebbe potuto aspettare, l'essere materializzò dai suoi avambracci due scudi di forma complementare, cosicché l'estensione dello stesso lo proteggesse completamente dall'urto.
    Al sfruttò in parte la mossa del nemico, avvicinandolo e poi eseguendo una scivolata, in modo da passare sotto le sue gambe: la massa d'aria generata dall'ordigno lo investì parzialmente, senza danneggiarlo più di tanto.
    La mossa scenografica aveva come obiettivo quello di conficcare in profondità, fra quelle squame spesse e apparentemente denervate, poiché il loro danneggiamento non innescava alcuna risposta dolorifica, uno dei due Kunai legato al filo di Nylon. Alzandosi in piedi, scagliò l'altro dardo verso l'alleata, in modo tale che lo afferrasse, e con esso carpisse il senso dell'offensiva, poi impegnò nell'assestare un potente colpo a palmo aperto, in modo da sbalzarlo verso l'altro.
    Il tentativo di schivare risultò vano, questo perché Rikku, al momento propizio, strattonò il vincolo che lo collegava a lei, facendogli perdere l'equilibrio per un'istante, un intervallo sufficiente per permettere al Takiano di colpire.
    Le taglienti scaglie ferirono e lacerarono la sua carne, conficcandosi in profondità nel palmo della sua mano, ma Al non esitò neanche un istante e, dopo averlo proiettato in aria, lo raggiunse, eseguendo la classica combinazione di colpi propria del Concatenato del Leone, ausiliato, nel colpo di tallone finale, dalla potente Kuinoichi che, libratasi in volo anche lei, concentrò tutto il suo potere nella Collisione dei Fiori di Ciliegio.
    Il povero Five precipitò al suolo come un meteorite, sprofondando per un paio di metri nel pavimento: le macchie gradualmente di fece più chiare, per poi scomparire del tutto, come anche tutti gli altri tratti somatici demoniaci e bestiali.
    Era tornato l'uomo di sempre, anche se sembrava azzardato poterlo definire umano.
    Lentamente i due si avvicinarono alla carcassa, Rikku cercando il polso carotideo per determinare le sue condizioni di salute, Al afferrando del filo di metallo contenuto nella borsa del suo capitano e, confermato che fosse vivo, legandogli mani e braccia.

    [...]

    Il gruppo si era riunito: Takeshi e John parevano sfiniti, i loro abiti erano ridotti in brandelli, e numerosi tagli e bruciature costellavano la parte superiore del loro corpo, segnato come un campo di battaglia; Isao, d'altro canto, se non per un taglietto sulla guancia e qualche imperfezione sul proprio abito, non pareva aver sostenuto alcun combattimento. Il loro avversario, Four, era morto, il cadavere era steso accanto al fratello, risvegliatosi poco dopo la sconfitta ed interrogato in lungo e largo, anche con metodi poco ortodossi messi in campo dall'Illusionista del Team in modo da suggestionare i suoi sensi e fargli rivelare tutte le informazioni loro necessarie.

    L'elettricità.. si, ci serviva per un Kinjustu.. Nostro padre, Tron, è stato marchiato dai vostri shinobi di un sigillo particolare, che pare succhiargli via la vita, accorciandogliela, oltre ad averlo reso così come lo avete visto voi. Quel Fuuin lo sta corrodendo dentro, lo sta indebolendo. Nostro padre è malato, noi stiamo vagliando tutte le possibilità, oramai siamo agli sgoccioli, presto Lui diventerà immortale e la famiglia Arclight regnerà sovrana su Taki, come fu in passato e per sempre nel futuro, ahahah - ...

    La sguagliata risata si interruppe di scatto e la testa cadde pesantemente da un lato: il tocco di Isao aveva spedito a dormire il folle visionario, in modo che non li disturbasse più.
    Entrambi avrebbero trovato una sistemazione alla Cascata, difficile dire chi si trovasse nella situazione peggiore.

    E' finita.. ottimo lavoro, tutti. Takeshi, torna a Taki con noi, da lì farai sapere notizie al Kusakage e dopo esserti rimesso ti scorteremo a casa.
    Al e John, vi siete comportati bene. Il villaggio avrà bisogno di Ninja forti come voi.
    bé.. Andiamo.


    Fine del Ciclo Arclight. Accetto esperienza, solo in contanti (tanti) :si2:
     
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