Nuova Genesi di Tristania

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    - Tristania se io morirò stai pur certa che tu verrai con me all'inferno!! -

    - Siamo già all'inferno... -

    Nella "Valle della Morte" il ruggito della Volpe prevale sulle grida generali, probabilmente motivato dalla padrona a salvarle il culo. Non a caso mentre vortico insistentemente a spade sguainate, mi aspetto una reazione della bestia, sulla quale non sprecherò un singolo colpo. Pochi metri. Manca poco all'impatto. Sono preparato al peggio.
    Biascico parole senza senso, ma mi accorgo che quel "peggio" tarda a giungere, anzi proprio non arriva! Tutto l'opposto: senza interventi esterni, finalmente sento il sangue di Tristania schizzare e colare sullo spirito di Catastrophe, un'emozione che rasenta la libido. L'ho falciata, ce l'ho fatta!
    I suoi brandelli di carne volano a destra e a manca, in attesa che vi pisci addosso in segno di vittoria. Ma come mai il Kyuubi non è intervenuto? Butto un'occhiata dov'è giusto guardare e...


    - ...Chi sono quelle persone?! -

    Una frotta di individui circonda la mastodontica bestia, che si agita e si dimena a più non posso, vincolato a qualcosa che apparentemente non esiste. Ma l'apparenza inganna: infatti è una moltitudine di sigilli sparsi attorno a tenerla inchiodata nella sua posizione. La fortuna gioca dalla mia, perchè il resto del vaso di Pandora che gli ho lanciato di sopra, gli ha spezzato il Susano'o.
    Cerco di focalizzare l'attenzione su i tipi e riconosco nel loro colorito un'etnia familiare. Tra loro...


    - Scar?! -

    Sul momento il manto cinereo di Catastrophe tende a confondermi, ma i dubbi vengono risolti all'istante quando "Scar" si mette a quattro zampe, incenerendo la propria pelle col manto di un bijuu!

    - Sei proprio tu allora. -

    Eravamo troppo distanti per conversare, tanto meno per sentirci. Tuttavia il suo indice teso e parte del suo seguito che mi viene incontro, è un evento che dice più di mille parole. Mi domando come e perchè siano qui, eppure il fiatone che rilascio a ritmi regolarissimi, annebbia le perplessità, in senso positivo. La letizia del momento viene però annientata dall'ombra sinistra che si erge alle mie spalle...!

    - Dovresti smetterla di credere immediatamente a quello che vedi, Sefiro. -

    - No...non posso crederci...questa voce...!!

    Rimango voltato per il terrore di averla ancora tra i piedi. Le parole vengono da sè:

    - Tu...TU DOVRESTI ESSERE MORTA!! COSA DIAVOLO SEI?! -

    - Izanagi. Avrei preferito di gran lunga non utilizzarlo. Tuttavia stai solo rallentando il corso del destino. -

    Izanagi. Ora capisco tutto. Ha usato il potere proibito degli Uchiha per salvarsi la pellaccia, questa puttana!
    Reagisco d'istinto animalesco, affilando gli artigli di Catastrophe per portarmi via metà del suo corpo nel girarmi verso di lei...


    - C-Cosa s-succede?! P-Perchè non r-riesco a m-muovermi?! -

    Delle fauci simili a quelle della paralisi nel sonno, mi fanno preda. Le sto sfiorando il viso con il Tengu, eppure non riesco ad assecondarne il movimento finale! No, NO, CAZZO! E' qui, a un niente dal morire! Non può salvarsi ogni volta! Penso di bestemmiare tra i denti, quando l'espressione aggrottata, i denti ostentati e il naso storto mi tradiscono.
    Ha un occhio andato, cionondimeno mi tiene in pugno nella morsa del sigillo della Tigre, con il gemello acceso. Che stregoneria è mai questa?
    Tirare delle ipotesi è difficile, se non impossibile. Fortunatamente è anche inutile.


    - Osserva...
    Concupiscenza dell'Eterna Giovinezza inversa, ottengo gradualmente la mia vera età per risanare il mio corpo. E' come essere praticamente immortale. Ma la cosa peggiore per te é che ora siamo abbastanza vicini e tu hai ottenuto i tuoi occhi grazie all'Mangekyou Sharingan di mia figlia... Avendo controllo totale su quel paio di occhi, dovevo solo essere vicina a te... -


    Da quel singolo sigillo irradia il suo corpo di chakra, avviando un processo di metamorfosi, che le concede trent'anni di vecchiaia in meno di cinque secondi. La spiegazione la da senza troppi giri di parole: ha utilizzato un kinjutsu per spezzare l'eterna giovinezza che aveva ottenuto con la stessa tecnica. Il processo le aveva restituito peraltro l'occhio cieco.
    O è un mostro o una dea, in ciascuno dei due casi l'ho già detto: se devo morire, la trascinerò con me nell'oltretomba. E non sarà una risposta figa a decretare il contrario!
    Gli Sharingan di Tristania muovono un nuovo passo; non contenti di avermi paralizzato riescono ad impormi un sigillo di scioglimento, che fa svanire seduta stante il mio Tengu. Dopodichè richiama a sè il Burukami, e ne se serve per stritolarmi da collo a piede...


    - MALEDETTA PUTTANA, CHE TU SIA DANNATA, TRISTANIA!! -

    Slancio all'indietro il collo gridando ai quattro venti la frattura di decine e decine di ossa, e nondimeno lo sbriciolamento delle protesi gambali. Perdo il contatto con l'Eterno, perchè sostanzialmente non posso far nulla per contrastare questa situazione. Gli Ishvariani, intanto accorsi sotto di me, si scambiano occhiate demoralizzate, poichè non sanno come aiutarmi. Il Burukami mi tiene sollevato parecchio da terra, e questo non aiuta...

    - E ora...
    ...Ora vedrete tutti la fine. Questo mondo scomparirà... Genesi dell'Arsenale: APOCALISSE! -


    I cieli notturni si schiariscono, inondati da una luce di chakra talmente potente da aprire un varco gigantesco per la dimensione dell'Uchiha; da esso si innalzano nel nostro mondo una frotta di creature draconiche dall'aspetto ben poco amichevole. Strisciano tra le nuvole divorando qualunque cosa incontrino, ed il metallo di cui sono composte produce un suono inquietante ogni qualvolta le loro code si scontrano, generando scintille.
    Nè io nè Scar nè nessun altro è in capace di fermare quelle "cose", specialmente ora che sembrano star caricare delle Dame compresse dalle mascelle...


    - DAI, CAZZO, LIBERATI ZERO!! -

    Ripeto a me stesso nella speranza di divincolarmi, slogandomi e spezzandomi le ultime ossa che mi creano impaccio, costringendomi alla presa del Burukami. Improvvisamente però un nuovo aiuto piove dal cielo...letteralmente: una figura curviforme abbagliata da un'aura di chakra destabilizzante cade in picchiata perfettamente perpendicolare al terreno, passando per il polso spirituale del Tengu e falciandolo!
    Cade per conseguente gravità in mezzo al circolo di Ishvariani, e seppur con tutte le ossa fottute e privo di gambe, trovo la forza nel collo per tenere alta la testa:


    - Anf*....Dio che male! *Anf...Ehi! Non potevi fare più attenzione...cristo! *Anf* -

    - Fossi in te dimostrerei più gratitudine verso chi ti ha salvato. -

    - Ihihih, temo di aver sbagliato mira: volevo piombare su di te, per liberarti dalle sofferenze, ed invece!

    - "bèbè, dovevo piombare su di te bèbè..per liberarti dalle sofferenze, bebè" vai al diavolo! *anf* -

    Appaiono nella loro patinatura nientepopodimeno che JAk il Rosso e Rebecca di Kishikumo. Ma saranno scesi dal paradiso per rompere i maroni o per cos'altro?
    Nessuno dei due si degna di rimettermi in piedi, e di contro io stesso freno due Ishvariani che vogliono farlo.
    Tristania intanto è passata sulle difensive per l'intervento, balzando all'indietro...


    - Anf* Che diavolo ci fate qua voi due!? Non dovreste essere nel vostro "luogo di pace", firmato Sakkaku!? *Anf* -

    - Infatti è così, ma Konoha aveva catturato Rebecca. E proprio quando vengo qua per riportarla a casa, chi non trovo se non la tua brutta faccia?!
    Sai, abbiamo riflettuto sulle tue parole, e soprattutto abbiamo constatato i fatti: il nostro egoismo ha contribuito a creare questo disastro.


    - ...e' giusto che noi ci assumiamo le responsabilità delle nostre azioni. Per la prima e l'ultima volta.

    Rebecca risponde a tono serio, sancendo una sorta di confine tra quello che era il suo carattere da "bambola assassina" a quello attuale da "equilibrata". Veste delle semplici bendature che le ricoprono le grazie, penzolando e strisciando all'occasione per terra. I suoi capelli divampano di un rosso più vivo rispetto a come li ricordavo, e soprattutto sono zigzaganti. L'altro invece è...nah, sempre uguale.

    - Quante storie *anf* Tutto questo per non dire che temete anche voi di non avere un domani. -

    - Ah già, anche quello che hai detto tu. -

    - Sentiamo genio *anf*: hai qualche piano per fermare quelle cose? -

    Indico col naso la minaccia impellente che miglio dopo miglio si avvicina all'area designata come bersaglio.

    - Ce l'ho se mi dai una spinta verso il cielo. -

    Son proprio curioso di vedere cos'ha in mente. Vediamo come va a finire.

    - Guarda con chi mi tocca avere a che fare...e va bene, ti darò una mano: ehi, voi! -

    Un "Sì, Signore" collettivo viene pronunciato all'unisono dalla matassa di Ishivar, sull'attenti per supportarmi nel migliore dei modi che conoscono.

    - Riuscite a procurarmi un pò di chakra? -

    - M-ma certo, Signor Sefiro, questo possiamo farlo. -

    Quindi si prendono per mano e in una sorta di rito tribale, chiudono gli occhi, recitano una preghiera o che so io, e dal circolo una corrente di chakra si mallea sottoforma di cappio per imbrigliarmi. Vengo irrorato della loro energia, la sento scorrere dentro me, riempire un sistema circolatorio ormai ridotto sul lastrico. Non ne ottengo molto sul momento, ma per far sì di agire sul momento, mi servo di quello che ho incanalato sino ad ora:

    - Oh sì, continuate così, non fermatevi: muoviti BelliCapelli, corri verso di me! -

    Rifiutando il dibattito, l'Ex-Kishikumo nella sua elegante tenuta accorcia le distanze tra noi, sino a saltare su di me; contemporaneamente io sprigiono il chakra necessario a evocare la gabbia toracica di Catastrophe e un arto scheletrico: raccolgo quindi il piede di Rosso e lo scaglio con una forza inaudita verso i draghi...

    - E' il mio turno: Arte della Vita - io ti invoco, Yagura! -

    Non so cosa stia combinando lassù, ma un elemento è più che distinguibile nelle tenebre: una pozza d'acqua immensa che galleggia nel vuoto. In essa sono proiettate le immagini riflesse delle creature volanti....e sempre da essa queste ultime vengono fuori, sparando dalla bocca le Dama degli originali. Il cielo risplende di un bagliore pericoloso, che se avesse impattato sulla Terra, chissà quali danni avrebbe creato...

    - Tecnica dello Specchio Acquatico. -

    Le sfere lanciate sarebbero dovute impattare l'una con l'altra, generando esplosioni catastrofiche tali da rovinare l'uno e l'altro schieramento, ma a questo punto mi chiedevo: che fine farà Belli-Capelli?
    Neanche il tempo di riabbassare lo sguardo, che Rebecca - scomparsa chissà quando - riappare con a fianco Jak. Mi ero totalmente scordato del teletrasporto


    - Ed ora? -

    Edited by Zérø - 27/6/2014, 09:11
     
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    Sapete? Ricordo perfettamente che un bagliore immenso si vide nel cielo. Migliaiai di uccelli volarono rapidamente nella direzione opposta all'esplosione.
    Ciò venne causato dall'impatto dalle sfere di energia che impattarono contro lo specchio acquatico gigantesco evocato da Jak.
    L'onda d'urto fu violentissima.
    Il vento che si venne a creare spazzò via alcuni uomini Ishivariani in supporto a Sefiro e tutti, o almeno tutti quelli che potevano vedere quello spettacolo, alzarono lo sguardo al cielo per vedere come nella tenebre potesse sorgere una luce innaturale.
    Senza l'intervento di Jak quel bagliore avrebbe segnato la fine e la morte di migliaia di vite. Konoha, o quel che ne rimaneva, era ancora salva ed era ironico che un altro traditore della Foglia fosse il suo salvatore.
    Quel giorno in effetti si può dire che i Mukenin avevano fatto di più di quel che qualsiasi altro Hokage avrebbe potuto fare per la sicurezza del Villaggio.
    Tristania era irritata.
    Non si aspettava l'intervento improvviso di due membri di Kishikumo. Non solo avevano sventato l'attacco, ma i draghi dell'apocalisse vennero polverizzati nella grande esplosione aerea.
    Quest'ultima era stata avvistata da chiunque, anche dai Paesi più lontani, era infatti impossibile non notare la colonna di luce che si espandeva nei cieli notturni.
    Qualcun altro aveva inoltre notato quell'esplosione come ulteriore prova di ciò che pensava...
    ...il rombo di un motore annunciava il suo arrivo nei pressi di Kurama.
    Il veicolo saltò incredibilmente sul colpo della Volpe a Nove code che era impegnata in uno scontro fisico con Scar trasformato.
    La Volpe si accorse del fastidio sulla schiena, ma aveva interesse solo a schiacciare il suo nemico, avrebbe comunque avuto modo di cambiare bersaglio.

    - Scar! Non dovresti trasformarti con tutte e cinque le code! -

    Disse colui che guidava eccellentemente quel motore singolare. Poi con una sgommata sulla pelle della creatura saltò e la moto scomparì in una nuvola di fumo.
    Il ragazzo atterrò sulla testa della Volpe che irritata si distrasse dalla scontro con Scar che ne approfittò per attaccare con un pugno di fumo allungabile che colpì alla zampa destra anteriore la creatura che risentì del colpo, ma non eccessivamente. Il suo ruggito si fece sentire e nello sbilanciamento del corpo il ragazzo scivolò atterrando indenne a fianco di Scar

    - Che diavolo ci fai tu qui!? -

    - Vals morgul anche a te mio caro amico. Sono qui per un aiutino, la situazione è tragica. Vi cercavo e sono stato ad Amegakure, lì è successo il finimondo, ma i ninja hanno risolto la situazione anche con una mano in più. -

    - E scommetto che era la tua... GH... Non potrò controllare questo potere ancora per molto... -


    - Interrompilo, offrirò tutto l'aiuto possibile con Katsuyu... -

    - Sai già tutto vero? -

    - Si. Tristania Uchiha, discendente di Sasuke e detentrice di un particolare tipo di Sharingan in grado di fare cose strabilianti e pericolose, lei è quella che ha causato tutti questi danni, sia qui che ad Ame. Ho avvertito che molte vite lasciavano questo mondo e ho avuto importanti informazioni. Anche sulla presenza di Sefiro Mitarashi detto Zero il Mukenin, anche lui detentore dello Sharingan e opponendosi a Tristania ha voluto combatterla. -

    - Pff... Ti odio Andras, con te non c'è mai il gusto di poterti sorprendere. -


    Scar era tornato alla sua forma umana e Andras semplicemente sorrise a trentadue denti come suo solito, poi iniziò a muoversi.

    - Kuchiyose no Jutsu: Katsuyu! -

    Mentre la regina delle Lumache faceva la sua apparizione, Kurama sferrò una zampata nella direzione dei due che fu bloccata da alcuni Ishivariani che utilizzarono dei jutsu di Ghiaccio per congelare la zampa al demone.

    - Oh! Grazie ragazzi! Eheh! Nobile Katsuyu, perdona il disturbo, ma devo chiederti di aiutare i feriti, sia qui che al villaggio martoriato, ti fornirò più chakra che posso... -

    - Nessun disturbo Andras-kun, noto che la situazione è disperata... Ho visto Konoha ridotta in questo modo solo un'altra volta nella mia vita e ho pregato di non vederla ridotta mai più in questo stato... -

    La lumaca gigante si lasciò andare a sentimentalismi prima di dividersi in tante piccole Katsuyu che iniziarono a poggiarsi sui corpi dei feriti gravi e il più velocemente possibile andarono su molte persone della Foglia che erano in fin di vita o gravemente debilitate, quando i ninja-medici e gli altri presenti videro le piccole creature strisciare vicino a loro rimasero stupefatte, motli conoscevano la leggendaria Katsuyu, ma non potevano di certo immaginarsi che chi l'aveva evocata non era uno shinobi come loro...

    CITAZIONE
    Note:
    - Arriva sul campo Andras
    - Jak e Rebecca accanto a Zero
    - Tristania a 10 metri da loro
    - Zero perde 600 danni e ha tutte le ossa rotte
    - I Draghi creati da Tristania sono spariti
    - Kurama, Scar, Andras e gli altri Ishivariani si trovano a 150 metri da Zero e co.



    Attacco a te.
     
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    Il bagliore del cielo oltrepassa mari e monti, disperdendosi nell'orizzonte del mondo. Qualunque cosa abbia fatto il Rosso ha funzionato, dal momento che nessun rettile metallico domina più le nuvole, e conseguentemente non siamo più in pericolo. Poco più in là degli Ex-Kishikumo Tristania rode, beffata dalla stessa squadra che lei aveva messo in piedi con l'ausilio di Sakkaku. Guarda verso di noi, e il sudore che gli cola dalla fronte parla in concomitanza all'espressione arcigna che mal nasconde: un fattore esterno al destino è interferito con la sua nuova Genesi, e tale svolta l'ha colta impreparata.
    Me la rido e di gusto, fottendomene dello schricchiolìo delle ossa che mi assale. Gli costerà caro ammetterlo, ma ormai ha perso. Basta guardare dall'alto di Konoha per capirlo: la Volpe è tenuta a bada dalla frotta di Ishivar, invece lei è rimasta sola e sperduta come quando è nata. Indietreggia, dannandoci a più non posso per il suo fallimento; ciononostante l'aura del Burukami la circonda ancora, facendone un avversario nonostante tutto pericoloso.
    Jak e Rebecca non mi offrono una mano per rialzarmi, al contrario mi danno le spalle, fissando dall'alto in basso la donna:


    - Cosa ne facciamo di lei? -

    - Riduciamola a brandelli! -

    - Tsk. Parlate facile voi due: sono stato io a ridurla a un colabrodo, ed ora sperate di prendervi il merito della vittoria?! -

    Biascico nel vano tentativo di rimettermi in piedi, ma riesco unicamente a catturare la loro attenzione. L'unico modo che ho per reagire è aggravare il processo di cessione del chakra del circolo di Ishvariani. Mi spiace per loro, ma ne ho bisogno. Il fatto che Tristania sia alle strette la rende soltanto più pericolosa, così come un topo all'angolo. Getto un urlo vigoroso, ed attivo il processo inverso del Transfert per prelevare a forza tutta l'energia disponibile ed è....strepitosa! Fino a un momento fa pensavo che questo popolo di sedentari avesse giusto qualche goccia per far qualcosa, ma son minuti che attingo dalla loro riserva, e ancora ne assorbo in quantità copiose!
    Così, così, datemi la vostra energia, belli! Penso tra me e me e nel mentre la fisso negli occhi, da quei 10 metri che ci dividono: ne sono certo, la puttana sta pensando a come salvarsi il culo...ma è troppo tardi!
    Un'esplosione innocua di chakra spazza via il circolo di persone che mi attorniano, eccetto Jak e Rebecca. Son tutti svenuti per il processo di cessione, ma il loro sacrificio non sarà vano, perchè adesso mi sento scoppiare!!
    I detriti e il fumo scompaiono nel vento, e io mi rivedo erto al centro di una Catastrophe mai forte come adesso. Non sento nulla dal collo in giù, ma questo non importa perchè sono ancora in grado di muovere le dita; sarà più che sufficiente per ciò che ho in mente...


    - Tristania tutti noi insieme abbiamo sconfitto te e il destino su cui contavi, dimostrandoti che è sempre stato nelle nostre mani! -

    - Dovresti averlo capito ormai, no? Ihihi -

    - Noi non combattiamo per salvare il mondo, bensì per noi stessi. Abbiamo una pace e una libertà personale da rivendicare. Nè tu nè il "destino" potranno impedirci di ottenere ciò che vogliamo.
    E allora Zero, come la finiamo? -


    - Portate in salvo queste persone ed andate a fermare la Volpe. In quanto a Tristania mi premurerò di farle pagare il costo delle riparazioni dei Villaggi. E statene certi: sarà un conto salatissimo! -

    In un baleno i due Kishikumo fanno quanto consigliatogli, ora radunando i corpi dormienti di Ishivar, ora teletrasportandoli lontani dalla battaglia. Io? Concentro il chakra, predisponendolo nella sua totalità per l'attacco finale...lo stesso da cui non sarebbe scappata.
    Eseguo il sigillo del Bue e...


    - A noi due, puttana! Ma prima diamo un'occhiata al "destino"...

    Benchè con la mano dolente e tremante, riesco a tirar fuori una monetina dal borsello e a lanciarla con uno schiocco verso il basso...

    - Testa vinco io, e croce... -

    Ribalta?



    Sopprimo la frase per sottolineare che me ne fotto del fato e, scattando a mezz'aria ad ali spianate di Catastrophe, tengo il sigillo del Bue ad una mano penzolante. All'esclamazione "Kage Bushin no jutsu" compaiono attorno a Tristania cinque sosia di me, tutti muniti di Tengu, i quali le sparano addosso artigli e catene dalle braccia sinistre. Questo è per tenerla inchiodata lì dov'è, il resto è una moltitudine di colpi atti a tirarla fuori dal Burukami.
    C'è solo una cosa che può fare a questo punto per salvare la pellaccia. Avrei recitato contemporaneamente a lei, qualora l'avesse detto:


    - Migrazione Spazio-temporale! -

    E cos'avrebbe trovato dall'altra parte? Non una Catastrophe, nè cinque...ma venti di lei, pronte lì a circondarla, due delle quali avrebbero tenuto prigioniera Rabbit. Niente catene stavolta, bensì ottanta Yasaka Magatama già predisposte per essere lanciate...

    - Salutami il diavolo e digli che dovrà aspettare ancora un bel pò per avermi, maledetta! -

    Le dozzine di Shuriken incandescenti vengono scagliate con una furia sorprendente, e alla distruzione del Burukami, sarei intervenuto io, il solo e l'originale, per tagliarle la testa prima che potesse eventualmente proferire la parola "Izanagi".

    - SPARISCI PER SEMPRE TRISTANIA!!!! -

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    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

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    La figlia di Sankarea vide le sue creature distrutte dall'intervento tempestivo di Jak il Rosso, che grazie alla sua Arte della Vita riuscì a sventare la distruzione dell'intero Paese.
    I traditori della Foglia, quel giorno, erano diventati i salvatori del popolo. Nessuno poteva credere ai propri occhi.
    In più, grazie al tumulto creatosi con l'attacco di Tristania, Rebecca, la donna di Jak, riuscì a liberarsi dalla sua prigionia e il Quinto Cavaliere dell'Apocalisse capì finalmente di essere in svantaggio e che doveva trovare un modo per cambiare i suoi piani repentinamente.

    - Voi non potete fermare il corso degli eventi. Io non vi permetterò di cancellare il mio sogno! -

    Ancora una volta la rabbia di Tristania esplose, mentre con il poco chakra che le rimaneva teneva attivo attorno a lei la protezione del Dai Burukami che non era di certo cosa da poco. Tuttavia sapeva anche lei quanto fosse pericoloso combattere con quei tre in quelle condizioni, doveva inoltre pensare di giocare tutte le sue ultime carte per sopravvivere e per poter utilizzare Sefiro.

    - Cosa ne facciamo di lei? -

    - Riduciamola a brandelli! -

    - Tsk. Parlate facile voi due: sono stato io a ridurla a un colabrodo, ed ora sperate di prendervi il merito della vittoria?! -

    - Ma quale vittoria? -

    Tristania sentenziò, convinto che lei sarebbe stata colei che ne sarebbe uscita vittoriosa e colei che avrebbe riformato questo mondo.
    Si ricordò perfettamente di ciò che aveva visto non appena impiantò gli occhi di sua madre sui suoi. La possibilità di vedere il corso del destino, la possibilità di vedere il suo futuro!
    E lei lo vide e se ne compiacque. Vide lei su un trono di scheletri e Sefiro al suo fianco, come un cagnolino con la sua padrona. Lo Sharingan era su tutti gli uomini e le donne che le stavano ai piedi e tutti erano oltre-uomini, come lei e come Sefiro.
    Gli occhi di Sankarea non potevano sbagliarsi, calcolavano ogni variabile della storia... Allora perché sentiva che i suoi avversari erano a d un passo da annichilirla?
    Si ricordò di sfuggita delle ultime paroel che le disse la madre:

    CITAZIONE
    "Maledetti sono questi occhi, figlia mia. Lo capirai nel momento stesso in cui avrai dei dubbi. Loro sono falsi, rivelano ciò che è vero solo quando tu diventi conoscenza della tua stessa coscienza... Però se credi che il futuro che vedi sia quello giusto, ti sbagli. Le sfumature non le decide il destino. L'ho capito a mie spese. Addio..."

    In quel momento non diede ascolto alla saggezza della madre, la ripudiava nella sua stessa esistenza e ogni sua parola era aria per le sue orecchie. Però si rese conto che poteva significare solo una cosa: e se il corso del destino di Sefiro fosse cambiato, agendo inevitabilmente sul proprio?
    L'ipotesi la terrorizzava, non voleva assolutamente rinunciare a ciò che ha cercato di ottenere con tutte le sue forze.
    Sefiro si caricò di energia donata o presa dagli Ishivariani che erano venuti in suo soccorso.

    - Tristania tutti noi insieme abbiamo sconfitto te e il destino su cui contavi, dimostrandoti che è sempre stato nelle nostre mani! -

    - Dovresti averlo capito ormai, no? Ihihi -

    - Noi non combattiamo per salvare il mondo, bensì per noi stessi. Abbiamo una pace e una libertà personale da rivendicare. Nè tu nè il "destino" potranno impedirci di ottenere ciò che vogliamo.
    E allora Zero, come la finiamo? -


    - Portate in salvo queste persone ed andate a fermare la Volpe. In quanto a Tristania mi premurerò di farle pagare il costo delle riparazioni dei Villaggi. E statene certi: sarà un conto salatissimo! -


    Tristania era impietriata, non sapeva come rispondere a quelle ingiurie. Però sapeva cosa avrebbe fatto al primo attacco di Sefiro. I suoi occhi si sarebbero dovuti sacrificare, ma lei avrebbe ottenuto ciò che voleva... Altrimenti...

    - A noi due, puttana! Ma prima diamo un'occhiata al "destino"... -

    - C-cosa hai detto!? -

    L'ossessione della donna per la parola “destino”, per la parola futuro, o per il suo progetto si tramutò in insicurezza. Non si fidava più nemmeno delle sue doti...
    Una moneta presa e lanciata dalle mani del suo nemico segnarono la fine della strega.

    - Testa vinco io, e croce... -

    In quel momento il potere dell'Ancestral Sharingan e in particolare il potere di Sankarea si attivò e Tristania ebbe visione di un futuro che corrispondeva alla realtà, o almeno fu questa la sensazione che ebbe.
    Lei era nel mondo puro, o mondo dei morti, seduta su un trono di ossa, lo stesso trono che aveva visto in una precedente visione e da lì vedeva come una proiezione di un film, spettatrice del suo lavoro...
    Zero si trovava nel mondo impuro, mondo dei vivi, ed era seduto su un trono, compiaciuto mentre i Daimyo s'inchinavano ai suoi piedi, egli era affiancato da guerrieri dall'aura indomabile. Poi la visione fece un salto e c'erano due occhi sacri: Il Rinnegan! L'uomo con quegli occhi metteva fine alla stirpe degli Uchiha...
    In quel momento Tristania rimase immobile e mentre lacrime sgorgavano da sole dai suoi occhi, il suo Tengu veniva abbattuto dalla furia degli attacchi multipli di Zero.

    giphy



    La ragazza era scoperta... Fu in quel momento che la visione terminò: Zero si scagliò su di lei per tagliarle la testa e lei vide che il destino di Adamo era come quello di Eva.
    Allora sorrise e si beffò ancora una volta del mondo. Le lacrime evaporarono dal suo viso e fu pronta ad accogliere la morte, non prima di usare il Kotoamatsukami su Sefiro.

    - Bene... E sia... "Adamo, tu conquisterai il mondo e perirai nelle tue intenzioni.
    Nel momento in cui occhi violacei si poseranno su di te, Dio reclamerà a sé anche l'uomo, come ha fatto con la donna di nome Eva". Addio. Concupiscenza: Rilascio annullato! -


    - SPARISCI PER SEMPRE TRISTANIA!!!! -



    Le ultime parole di Tristania sarebbero rimaste nella storia. I suoi occhi azzurri e potenti si spensero di colore e divennero nuovamente ciechi, mentre la lama le staccava la testa dal corpo provocando una copiosa fuoriuscita di sangue.
    Ciò che rimase di lei fu un corpo pieno di rughe e una testa di una vecchia dai capelli bianchi come il latte. La Concupiscenza si era annullata rivelando il vero aspetto di una donna martoriata dai suoi stessi esperimenti e dal suo stesso potere. Il monde degli oltre-uomini poteva anche aspettare e una minaccia era morta.




    Alla morte della donna accadde qualcos'altro. La Volpe a Nove Code ritornò ad avere i suoi soliti occhi scarlatti e demoniaci, lo Sharingan era sparito, così come il controllo su di lei.
    Ma la belva urlò, non ebbe lo stesso effetto che si scatenò sugli altri demoni a cui fu tolto il controllo di Tristania con la forza...
    Perché?
    Due uomini ai piedi del mostro si interregovano sullo stesso dubbio.

    - Avevi detto che se il controllo ipnotico svaniva, il demone si sarebbe calmato. Perché ruggisce al cielo? -

    - Forse quel potere l'ha fatta impazzire. A quanto pare è stato il Demone che più ha subito le torture mentali di Tristania... Però forse ho un amico che può aiutarci a capire... -

    Andras tolse il suo anello preferito dal dito medio e lo lanciò in aria, a quel punto mise la sua mano destra nella posizione delal Tigre e disse:

    - Rilascio del Sigillo Quadrangolare! -

    Dall'anello uscì fuori una creatura grande quanto la Volpe e in grado di volare, la sua corazza era spessa e lucente sotto i raggi lunari e alzò un gran polverone.
    Il Demone con Sette code si mostrò a tutti sul campo di battaglia, lui era Chomei!

    Chomei_anime_HD



    - Ahhhn... Finalmente. Ce ne hai messo di tempo, Andras-san! Aspetta... Ma... Kurama!? -

    - Già... Chomei, il tuo simile non è tornato alla normalità... Eppure nessuno ne ha controllo... Sicuro che non voglia un po' di cioccolata? -


    Per Andras quella domanda era normale, differente era per Scar e per il Demone a Sette Code che rimasero in una fase che oscillava tra l'interdizione e lo sconforto.

    - No... Credo che sia impazzito a causa dell'ipnosi. Aspettate... Kurama! Ehi! Sono io! Lucky Seven, mi riconosci? -

    La volpe non diede risposta, ma l'unica cosa che fece è fermare il suo ruggito folle e caricare una Bijuu Dama. Una sfera nera era pronta a partire dalle fauci del demone, mentre le code all'estremità, si agitarono per terra spazzando via alcuni Ishivariani.
    La sfera di energia fu fagocitata dal demone. La sua bocca si gonfiò e poi...
    ...poi un raggio potentissimo e gigantesco venne letteralmente sparato fuori, i bersagli erano in linea d'aria, ma il Sette code di tutta risposta fece da scudo agli Ishivariani, a Konoha, ad Andras e a Scar.
    Cu fu un'esplosione. Chomei indietreggiò e si accasciò al suolo come se le sue ali non potessero pià farlo volare come voleva.

    - Chomei! Tutto bene!? -

    - Si... Più o meno... E' stato un brutto colpo. Non ragiona più, sento che in Kurama sia cambiato qualcosa in modo radicale... Maledetto Quinto cavaliere dell'Apocalisse... -

    Quel titolo, la sua pronunciazione più che altro, scosse ancora di più Kurama, che vide il volto della sua schiavista ovunque...

    - QUI... NTO... APOCALISSE! MORIRE.... LEI DEVE.... MORIRE!!! VOI DOVETE MORIRE!!! -



    Un altro ruggito annunciava l'inizio del secondo Round. La Volpe a Nove Code fuori controllo vs Ishivar e Chomei. Una battaglia dura e imprevedibile, dovevano forse entrare in gioco i Jolly che avevano appena ucciso Tristania?


    Bene.
    Tristania è schiattata :asd:
    I suoi occhi sono ciechi e ha impresso il Kotoamatsukami su Zero, ma io non me ne preoccuperei adesso :asd:
    Kurama ha ripristinata i suoi 5000 punti di Stamina/Resistenza ed è imprevedibile e incazzata nera.
    W-Rabbit è "spenta/svenuta" e la ottiene Zero.

    Descrivi il tutto, puoi anche scrivere che recuperi 100 punti Resistenza e ti si sanano le ossa grazie alle mini-Katsuyu evocate da Andras che si sono spinte fino a Konoha per soccorrere i feriti, puoi anche scrivere che ti curano.
    Raggiungi la Volpe e finiamo
     
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    All Gone


    La moneta gira, si offusca e infine cade sul dorso della mia mano. Una fioca luce le passa in rassegna, ed io espiro. Ricordate cos'ho detto? Testa vincevo io. Eppure è il lato della croce a risplendere in bella mostra.
    Il destino è un'illusione.
    Non sono mai stato un genio con le teorie del multiverso o che so io, ma la forza motrice del mondo che ha sostenuto Tristania fino alla fine è fallace. Cos' altro spiegherebbe la croce?
    In un colpo di polso lascio cadere la moneta, la cui faccia riflette l'esito della battaglia: la testa della donna, perduta nell'età infantile, smette solo ora di rotolare, mostrando la sua vera età. Si aggira intorno ai cinquanta, ma sono degli anni compromessi da dei Kinjutsu ingrati, che soltanto illusoriamente la tenevano lontana dalla morte.
    Sogghigno e ricordo:


    CITAZIONE
    - Bene... E sia... "Adamo, tu conquisterai il mondo e perirai nelle tue intenzioni.
    Nel momento in cui occhi violacei si poseranno su di te, Dio reclamerà a sé anche l'uomo, come ha fatto con la donna di nome Eva". Addio. Concupiscenza: Rilascio annullato! -


    - Testa di cazzo, è come se mi avessi detto "ricordati che un giorno morirai!"...
    Non mi dici nulla di nuovo. -


    Per il resto, null'altro.
    Immerso nella realtà alternativa, sono al sicuro da tutto e da tutti. Sono un codardo? Forse. Ma comunque non potrei far più nulla dall'altra parte. Le forze mi hanno abbandonato, il chakra è finito...e stavolta per davvero. E come se non bastasse, mi ritrovo senza gambe, sfiaccato...e praticamente esangue. Credo che riposerò. E se morirò qui...beh, avrò soltanto giocato per l'ennesima volta le previsioni di Tristania.
    Sollevo il medio al cielo...e mi addormento, cullato dalle canne di fucili e dagli occhi spenti di Rabbit che mi illuminano. Una tomba di guerra.


    Sky_Gate



    Intanto, dall'"altra parte"



    - Non va bene....non va bene per niente, dannazione! -

    - Anf.... -

    La distesa di uomini stava combattendo contro Kurama da diverse ore ormai, tanto che le prime luci dell'alba cominciavano a spazzar via le tenebre della notte, tuttavia quel nuovo dì non avrebbe portato niente di radioso.
    Non c'erano rapporti sulla Guerra di Ame, mentre a Konoha v'era una voce che girava: Kurama era impazzito per gli abusi della Uchiha, ed ora con la forza di cento carri armati, voleva semplicemente disintegrare qualunque cosa avesse una vita...e qualunque cosa non l'avesse.
    Jak aveva fatto tutto il possibile, ma il deficit di aver solo un braccio aveva ridimensionato di parecchio le sue opportunità, e la stessa Angeline aveva tagliato poco più di qualche arto, che puntualmente la Volpe aveva rigenerato dal suo Chakra. Gli Ishvariani dalla loro parte avevano chiamato il Sette Code, ma anch'egli aveva soltanto ritardato una disfatta che man mano diveniva sempre più prosa che poesia.
    La gente cadeva sulle ginocchia, vuoi per la fatica disumana, vuoi per i ripetuti attacchi del Kyuubi. Nessuno riusciva a domare la creatura impazzita...


    hdffjb3



    Konoha così moriva, e si portava tra i suoi tizzoni in fiamme le carcasse dei caduti. I morti non si contavano, e tra essi rientravano i civili innocenti.
    Gli Ex Kishikumo si guardavano attorno e non potevano fare a meno di constatare la dura verità dei fatti: loro avevano contribuito a tutta quella distruzione, una responsabilità che li avrebbe torturati fino alla fine dei giorni. Il Rosso si fissava con nitida amarezza il palmo della mano sporco di terra e sangue raggrumato. Stringeva il tutto, sospirando.
    Cercava anche di guardarsi attorno, nella speranza di veder ricomparire Zero in supporto, ma nessuno aveva idea di dove fosse. Vedeva gli Ishvariani piangere i compatrioti tra le macerie, e anche in questo caso si sentiva impotente. Disse per un momento alla compagna di interrompere la battaglia e di salvare il salvabile tra gli uomini, ma quei comandi morivano in breve sotto i feroci colpi del Kyubi assatanato.


    - Vi prego, aiutate mio padre! -

    Disse in lacrime un ragazzo di neanche vent'anni, portando in braccio il padre esanime, ed aggiungeva:

    - Sefiro ci aveva promesso un medico...e sei tu, dico bene?! -

    - Veramente... -

    C'era poco da fare, l'uomo che sosteneva aveva appena smesso di respirare. Ironico per chi deteneva "L'arte della Vita" non poter far nulla contro la vera morte.
    Arrivò all'improvviso una delle Nove Code a sferzare tutti, uccidendo sul colpo anche il giovane, e falciando via Jak e Angeline.
    Riaperti gli occhi, il Rosso guardava da lontano la possenza del nemico e più il sole sorgeva, e tanto più i morti aumentavano nella Foglia. L'Ex IV si ergeva al vento dinnanzi all'amante, il cui sguardo era ormai perso nell'oblio...


    - Guardiamo in faccia la realtà: non fermeremo mai quella bestia...l'unica cosa che possiamo fare è rallentare la fine di questa gente, nella speranza di bruciare il meno possibile all'inferno. -

    - ... -

    - Tsk...è quasi nostalgico non vedere il tuo ghigno, ma deduco sia colpa delle circostanze. -

    Ma Jak si sbagliava, perchè invero Angeline stava sorridendo anche in quell'occasione....soltanto dando le spalle all'amato. Per l'ultima volta:

    uumhlrN



    Il Rosso cercò di tradurre a lungo quel ghigno, e alla fine ci arrivò: era totalmente diverso dal solito, perchè da esso non traspariva nè sicurezza, nè goliardia nè scherno, bensì... rimpianto. Teneva le esili braccia conservate sulla schiena, e piegava di lato il capo per raggiungere lo sguardo del suo amore. Alle sue spalle la distruzione di un popolo, sul suo viso l'angelica espressione di una salvatrice...

    - Cos'è quell'espressione, Rebecca? -

    - Ihihih! Chiamami col mio vero nome, Jak. Ti prego di farlo ora. -

    - Angeline? Scusa per quello, ma sono abituato con l'altro. -

    - E allora chiamami come vuoi. Ma chiamami. -

    - Perchè fai così, Rebecca? -

    - Ricordi il nostro primo bacio? Di cosa sapevano le mie labbra? -

    - Scordarlo è impossibile. Eravamo ancora nei cacciatori, e tra una scommessa e un bicchierino di troppo, te ne ho rubato uno a tradimento. Non oso immaginare quanto dovesse puzzare il mio alito, ma l'inconfondibile sapore di pesca che avevano le tue labbra è rimasto indelebile nei miei ricordi. Come un gusto immortale. -

    - Ihihih, già. E tu invece puzzavi di alcool, ihihih, ma fu lo stesso fantastico posare la mia bocca sulla tua. Perchè fu da allora che cominciammo ad amarci, passo dopo passo. -

    - Già. Ma quel percorso durò poco più di due settimane, perchè il mio cuore alla terza già ti apparteneva.
    Eh, è quasi divertente: mi sento come in quei film dove l'uomo si sacrifica per salvare la sua donna, e la saluta rievocando flashback dal passato... -


    Jak non era distante dalla realtà, ma ancora doveva rendersene conto.

    - Ihihi, e poi? Che ci fu? -

    - Niente di buono. Fummo cacciati dai Cacciatori, e in seguito da Kishikumo. In entrambe le occasioni rischiando la pelle. Non abbiamo mai trovato un posto tutto nostro, ma ormai mi sa che ci siamo. Sperando che ne esista davvero uno dopo la morte. -

    Nella mente del Rosso quel discorso era di facile interpretazione: sapevano tutti e due che da lì a poco sarebbero morti, e quindi cercavano di godersi il più possibile gli ultimi momenti, riscoprendo il loro amore, mai cessato. Ma Angeline pensava a qualcosa di diverso.
    Sollevò il ditino e se lo portò sulle labbra, entrando in sovrappensiero:


    - Ihihi, sei sempre stato sveglio, Jak, ma mai così tanto per capire perchè ti seguivo spesso senza di fatto aprir bocca sul tuo desiderio di trovare un posto da chiamare "casa". -

    - Che intendi? -

    - Proprio questo. Ihihih! Anche ora non l'hai capito? La mia casa eri tu, amor mio. Non mi è mai importato di stare in una fogna, in una conca o in una villa in riva al mare, a me bastava che ci fossi tu! -

    Jak abbassò lo sguardo, così come un padre intento a sentire la figlioletta fargli un discorso analogo. Pensava fosse un ammucchiata di parole trite e ritrite, dove la banalità moriva nella sua pronuncia. Quanto si sbagliava!
    La avvicinò col braccio e glielo appoggiò sul collo, baciandole labbra e fronte, dopodichè la lasciò andare:


    - Comunque sia tutto questo finisce oggi. Possiamo solo sperare nell'al di là. -

    - Ihihi, suppongo di sì.
    Beh, a questo punto direi che ci siamo. Ciao ciao, Jak. Stammi bene. -


    E dicendo questo, sotto lo sbigottimento del compagno, semplicemente si voltò e camminò in direzione del Kyuubi. La reazione del Rosso fu impulsiva, istintiva:

    - Che cosa vuoi fare, Angeline?! -

    - Soltanto ciò che è giusto. Non possiamo rimediare ai nostri sbagli, ma possiamo fare qualcosa per regalare un futuro alla gente: sacrificare un solo pezzo, per salvarne migliaia.
    Servendomi dei sigilli degli Uzumaki e della dislocazione credo di poterla fermare. -


    - Come di preciso? -

    - Creerò l'esizio spaziale più grande che abbia mai fatto, ed impedirò alla Volpe di fuggire dal risucchio confinandolo in un perimetro, ma questo verosimilmente farà subìre anche a me la stessa sorte. -

    - ...E dove andrai a finire?! -

    - Non lo so, ma dovunque andrò stai pur certo che sarà lontano da questo mondo. Ci sono buone possibilità che muoia nel risucchio, ed altre cattive...ma non ti riguardano. -

    - MA CHE STAI DICENDO?! COME POTREBBERO NON RIGUARDARMI?! -

    Disse il Rosso in preda all'ira, alzandosi di colpo e strattonandola col braccio...

    - Cosa ti ha spinto a questo suicidio?! COSA?! -

    Con aria affranta la ragazza si liberò dalla presa e girò intondo con le braccia per accompagnare il suo discorso:

    - Ti sei guardato attorno, JAK?! NON C'E' ALTRO MODO!! -

    - Possiamo sempre tentare di unire le forze con quella gente!! -

    - E COS'AVREMMO FATTO FINO AD ORA?! -

    Gridò isterica Angeline con le lacrime agli occhi:

    - PENSI CHE LASCIARTI MI FACCIA PIACERE?! NON POTERMI PIU' PRENDER CURA DI TE, NE' BACIARTI, NE' TOCCARTI, NE' VEDERTI?!
    Ma so per certo che saperti morire mi sconforta più di ogni altra cosa. Ed è quando ho capito questo, che ho preso la decisione. Ma ho bisogno del tuo aiuto, per l'ultima volta. Ti prego: non rendere le cose ancor più difficili... -


    - Come....COME POSSO ACCETTARE LA MIA IMPOTENZA?! SONO FOTTUTAMENTE INUTILE!! VIVERE SAPENDO DI NON AVERTI POTUTO SALVARE...E' QUESTO CHE MI CHIEDI!

    - Cosa risolverai se moriremo entrambi...? Jak, proprio tu non capisci l'importanza della vita? Non ci restano che due scelte: morire assieme a qualche migliaio di persone, o sacrificare solamente me, per permettere ai bambini di riabbracciare i propri padri. Tu potrai seguire questa gente e vivere per entrambi, scontando pian piano le nostre colpe con l'aiutare la gente del mondo.
    Io ho già preso la mia decisione, e non mi impedirai di provarci. Ma ho bisogno di te per allontanare questi uomini, impedire all'Esizio di commettere l'ennesima strage. Per favore. -


    Fu inevitabile per Jak chiudersi gli occhi nella mano e versare una quantità di lacrime proporzionate all'amore che provava per Angeline. Si dice che un uomo debba morire prima dei suoi affetti per sentirsi davvero tale. Ma quel giorno andò tragicamente, un finale atipico per una storia uguale a tutte le altre. E perdonatemi se è poco, ma è così che è andata veramente.
    Nessuno avrebbe mai celebrato gli eroi di quel giorno, gli antagonisti di una storia che li voleva morti...


    - E sia...facciamolo... -

    Biascicò tra un singhiozzo ed un altro il Rosso.

    Lieto fine



    L'epilogo della storia dura poco più di una manciata di frame, un susseguirsi di grida e di urla, che Jak stette a sentire in religioso silenzio. Chiuse gli occhi, poi chiuse se stesso: corse taciturno dietro la sua amata, ricordando istante per istante la gioia che aveva lui donato nel corso degli anni. E sapere che da lì a poco l'avrebbe perduta, più volte lo sviò mentalmente dall'obbiettivo: nello scalpitio dei passi avrebbe voluto prenderla di peso e portarla fuori da ogni pericolo, ma così facendo avrebbe tradito le sue ultime volontà.
    Nemmeno si accorse di essere a poche decine di metri dal mostro, probabilmente perchè in cuor suo la paura della morte si era tramutata in desiderio di riposare con Rebecca per l'eternità.
    Rebecca fu pronta: determinata come pochi eroi del tempo, soffocò il pugno in una manciata di dita, dopodichè innalzò il braccio per riversare quasi tutto il suo chakra in una sfera luminosa, che in seguito divenne una vera e propria stella. Dal pugno creò contemporaneamente una spirale di catene che riversò in un'area di 30 metri per allontanare gli Ishvariani e per impedire al Kyuubi di fuggire. Quest'ultimo farfugliò di tutta risposta qualcosa inerente alla leggendaria Kushina Uzumaki, il resto è storia:


    - JAK TI PREGO, FALLOOOOOOO!!!! -

    - Arte...*sigh*....della vita: Onoki Tsuchikage... -

    I mari si alzarono, le colline tremarono e la terra di Konoha si levò al cielo, assemblandosi roccia dopo roccia in un solidissimo mausoleo naturale. Jak con occhi neri e bagnati dal dolore, visionò le ultime scene di quella guerra col Byakugan. Vide la sagoma di chakra di Rebecca sprigionare il potere dell'Esizio all'interno di quel contenitore. Vide anche che la Volpe gli si oppose affondando le unghie nel suolo e gettandola nella sua stessa trappola con un colpo di coda, ma infine vide che da quella stella fuoriuscirono centinaia di catene che avvinghiarono le carni della bestia...e trascinarono anche quella chissà dove. Per la pressione sviluppatasi, il mausoleo venne giù, granello dopo granello. Al suo interno non era rimasto più nulla.

    - E' questo il prezzo per essere un eroe?
     
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    Un ennesimo ruggito impennava nell'aria e nella notte su Konoha.
    Il canide demoniaco era fuori ogni controllo e la sua imprevedibilità sarebbe costata migliaia di altre vite che già si era presa la sua precedente "padrona".
    La Volpe vedeva nei suoi nemici minuscoli tante mini-Tristania, tutte sorridevano malignamente posando i suoi occhi maledetti su di lei, si sentiva minacciata e come un animale in preda alla paura attaccava per difendersi.

    Kurama, il Demone dalle Nove Code, nessuno nelle terre ninja non conosceva la sua storia. Aveva conosciuto l'amore dell'uomo che l'aveva creata e l'odio e il disprezzo dei suoi discendenti che sfruttarono ripetutamente il suo potere.
    Fu confinata in vari Jinchuuriki per essere tenuta a bada. Fu controllata più volte da celebri detentori dello Sharingan e questo la incattivì ancora di più.
    Trovò nuovamente il rispetto e l'affetto con il suo ultimo Jinchuuriki: Naruto Uzumaki.
    Cosa accadde dopo la morte del celebre ninja leggendario?
    Non si sa molto sulla sorte dei Nove Demoni dopo la battaglia finale contro Akatsuki, Tobi e Madara. Tuttavia in qualche modo i Bijuu furono trovati e sconfitti da Tristania che da sola li ghermiva e li utilizzava a suo piacimento.
    Kurama fu di nuovo soggiogata a qualcuno e vivendo un terribile ricordo si perse nei meandri dei suoi timori scatenando la follia.
    Quando un Demone di quel calibro è preda di una mente malata, cosa accade?
    Credetemi se vi dico che nonostante ci fossero molte forze dispiegate contro la Volpe, la situazione non era delle migliori.

    Sul campo di battaglia arrivarono Jak e Rebecca, senza Sefiro che era sparito dalla circolazione subito dopo aver ucciso la sua arcinemica.
    I due amanti ex-Kishikumo subito vennero informati della situazione e si schierarono con gli Ishivariani per abbattere il demone.
    Tuttavia...

    - Rebecca, purtroppo non posso utilizzare l’arte della Vita al meglio... -

    - Cosa!? Perché? -

    - Devo risparmiarmi se voglio lottare contro il Demone. Non mi è rimasto molto chakra, nonostante quello che mi ha donato quella specie di lumaca... -

    - Si chiama Katsuyu e purtroppo non ho più facoltà per poter donare cure e chakra tramite lei... Mi dispiace... Ah comunque piacere! Mi chiamo Andras. Voi dovete essere Jak il Rosso e Rebecca, o meglio Angeline Uzumaki, giusto? -

    Andras con tutta la sua innocenza rivelò ciò che sapeva sulla coppia di mukenin, questo li lasciò interdetti oltre ogni limite, come faceva quel ragazzo sconosciuto a sapere queste cose di loro?

    - Tu... -

    - ...come diavolo fai a... -

    - ...saperlo? Beh me lo dicono alcuni miei "amici" che conoscono voi e ciò che siete o avete fatto. Non vi preoccupate, io non sono un impiccione, molte volte i defunti mi dicono cose senza che io gliele chieda, giusto per parlare con qualcuno ancora in vita. Ma direi di parlarne un'altra volta, per adesso ci dobbiamo preoccupare di... lei... -


    Andras sviò il discorso indicando la Volpe che si preparava ad un altro assalto bloccato dal Sette Code che in forza le era quasi alla pari, e ho detto "quasi".

    - Maledizione! Gh... Non riesco a trattenerla! -

    I due colossi si scontrarono più volte e questo permise agli Ishivariani di attaccare la Volpe con le tecniche più svariate.
    Il demone era in inferiorità numerica, ma a parte subire qualche colpo, non ebbe nemmeno un graffio, in considerazione della sua rigenerazione sovrumana.
    Jak rimase scioccato dalle rivelazioni di quel giovane tatuato, si chiedeva cosa potesse significare che parlasse coi defunti. Nemmeno lui che sfruttava le abilità delle anime del mondo puro aveva la facoltà di comunicare con loro.
    Solo uno era colui che poteva farlo e a quanto si sapeva, egli era morto o sparito chissà dove. Questi non era altri che il suo maestro se così si può chiamare. Un uomo che gli aveva insegnato come utilizzare l’Arte della Vita al meglio. Tuttavia Jak usava solo una parte di quell’abilità considerata quasi divina e se quel ragazzo sapeva parlare con i defunti poteva essere...

    - Non ci credo... Tu... Tu sei il figlio di Cale? -

    Andras però non riuscì ad udire le parole del rosso, non il contenuto importante almeno, poiché il Sette code fu lanciato contro di lui dal Nove code. L'Ishivariano tatuato ne fu investito insieme ad altri e a Rebecca destando preoccupazione in Jak.
    Fortunatamente la sua amata aveva utilizzato la sua abilità per teletrasportare i malcapitati lontano dalla bestia e così li salvò da un terribile impatto.

    - Fantastico potere! Grazie Angeline! Ora però devo vedere come sta Chomei. -

    Con uno scatto acrobatico, Andras si portò vicino il suo amico e prese dalla cioccolata che spezzò. Una parte se la ficcò dritta in bocca iniziando a masticare e l'altra metà la portò in quella che sembrava la bocca del Demone.

    - Mh... Ehm... Buona... Grazie, ma purtroppo non mi aiuta a curare le ferite... Sono a pezzi... -

    - Lo so, ma la cioccolata calma i nervi ed è buona, riposati, hai fatto abbastanza. Lascerò un mio clone qui per aiutarti. -


    Tramite la moltiplicazione Superiore del Corpo, Andras creò un suo clone che restò a curare le ferite del Sette code. Il demone era stupefatto dalla dedizione nel prossimo da parte del giovane Ishivariano, era come se fosse il cosiddetto puro di cuore, un vero esempio di umanità che mancava in molti in quelle terre.
    Andras dal canto suo pensava che comportassi in quel modo fosse una cosa naturale o normale, era stato cresciuto con affetto e con il rispetto per la vita altrui, non era contemplato in lui ignorare o uccidere altri esseri. Quando combatteva sentiva un macigno dentro di sé come se si sentisse in colpa per l'uso della forza per difendersi o per nuocere a qualcuno di pericoloso. Non aveva mai tolto la vita a nessuno, solo a pochi animali nella sua vita di caccia e in tutte le occasioni aveva chiesto scusa in lacrime ringraziando per il pasto che gli avrebbe offerto la caccia.
    La bontà di quel ragazzo non era tuttavia la sua debolezza, riusciva a non farsi sfruttare grazie al suo intelletto, ma col tempo iniziava a porsi domande su alcuni comportamenti umani, non riusciva a comprendere il male del mondo e ne aveva una giusta paura.
    Una delle incarnazioni del potere si trovava di fronte a lui. Fu in quell'istante che decise che Kurama doveva essere messa K.O per il bene di migliaia di vita innocenti, non voleva farle del male, ma non aveva altra scelta, esattamente come fece con il Due code.

    - Byakugo... -

    Dal sigillo sulla sua fronte si venne a creare una luce dorata, di colore diverso dai precedenti utilizzatori di quel potere, che avvolse tutta la pelle scura del ragazzo. Iniziò a sentire che le ferite subite si risanavano ed era pronto a utilizzare le 8 Porte del Chakra senza risentirne fisicamente.

    - Stupore! -

    Con estrema e incredibile calma, sempre diversamente da coloro i quali in passato avevano usufruito delle Porte del Chakra, Andras venne avvolto da un'immensa aura azzurra che sprigionò tutto il potere che era in grado di usufruire. Così come una stella luminescente, il ragazzo era avvolto dal vortice danzante del dorato che s'intrecciava all'azzurro creando un'aura abbagliante che presagiva una forza quasi sconfinata.
    Partì come una scheggia e il suo lampo si scagliò contro la mascella della Volpe a Nove Code che incredibilmente perse l'equilibrio risentendo del possente pugno dell'Ishivariano e si spostò di una cinquantina di metri, constatando che la forza dell'uomo, in quel momento, era superiore alla bestia.

    - Perdonami... Davvero... -

    Ecco la bontà di Andras, alcune lacrime iniziarono a rigargli il viso, era conscio che anche la Volpe stava soffrendo in maniera indescrivibile, ma cosa poteva fare? Colpire lei era un mezzo per non farle fare più del male ai suoi compagni e agli abitanti della Foglia ancora illesi.
    Poi si portò su una delle sue code e con tutta la forza che aveva in corpo sollevò di peso il mastodontico animale facendola vorticare lentamente per poi scagliarla lontano dal piccolo esercito che si era formato a difesa della pace.
    Jak e Rebecca erano impressionati, di certo più degli altri presenti che conoscevano bene la potenza del loro "fratello".
    Gli Ishivariani non lo lasciarono di certo da solo, tutti iniziarono ad avanzare con grida di guerra verso la belva stramazzata al suolo e intanto Andras avrebbe effettuato un ultimo attacco aereo, Jak e Rebecca si unirono alla folla per l'attacco finale.
    Le urla di tutti i ninja e degli Ishivariani non sarebbe servito comunque.
    Dalle fauci della Volpe si vide chiaramente crescere una sfera nera enorme che evidentemente aveva preparato prima durante l'attacco di Andras.
    Il ragazzo tatuato si accorge del pericolo e con un cambio repentino di direzione, si mette davanti ai suoi compagni e immediatamente pensa all'unico modo possibile per proteggere tutti da quell'attacco...

    - Kuchiyose: Quintuplo Rashoumon! -

    Era per lui la prima volta che utilizzava quella tecnica leggendaria, si sentì mancare le forze, ma i cancelli dell'inferno si crearono in sequenza di fronte a lui e a tutti gli altri che rallentarono e frenarono la loro corsa frenetica alla vista del pericolo imminente.
    Per un istante sembrò che il tempo si fosse bloccato per tutti, il cuore di Andras rallentò i battiti, il suo stato fisico era impeccabile, tuttavia la sfera era più potente del previsto. Le porte difensive crollarono come castelli di sabbia e l'esplosione si fermò proprio su Andras e su qualche Ishivariano in prima linea che perse la vita nella distruzione polverizzante della Bijuu Dama.
    Scar fu coinvolto in parte nel colpo e venne spazzato, come molti altri, in aria. Jak e Rebecca si salvarono grazie alla tempestività di quest'ultima.
    C'era da considerare che non era stata inutile la difesa dell'Ishivariano. Molte vite furono protette dalla furia della Sfera e lo scenario postumo era ancora più inverosimile e apocalittico. Andras era miracolosamente ancora lì, proprio nel punto in cui sembrava aver condiviso la sorte dell'avanguardia. Il potere del Byakugo lo aveva reso veramente immortale e insensibile alle ferite, ma dovette disattivare le Porte aperte e anche il Byakugo stesso perché era rimasto con una misera quantità di chakra.
    S'inginocchiò ai bordi del cratere che si era venuto a creare mentre la Volpe riprendeva la sua posizione e iniziava a preparare un'altra Bijuu Dama.

    - Credo proprio di essere nei guai... -

    Fortunatamente in suo soccorso arrivarono il Sette Code e la coppia di amanti di Kishikumo. Il primo alleato urlò contro il fratello demone dalle Nove Code e poi con un'altra Bijuu-Dama creò un'esplosione che distrusse le fauci delal creatura e anche il suo stomaco. Una specie di sfera contro sfera che con il contraccolpo spinse via Chomei che si adagiò accanto ad Andras.

    - Appena in tempo! Andras-san, sei veramente forte, ora però tocca a te riposare, sali in groppa, il tuo clone ha fatto un ottimo lavoro con le mie cure, posso volare ancora se voglio! -

    - Oh! Grazie Lucky Seven! *Anf* Credo che accetterò *Anf* il tuo passaggio... *Anf* -

    Il ragazzo salì come indicato sul demone che iniziò a vibrare le sue ali possenti per levarsi in volo e osservare come Jak e Rbecca con precisi attacchi fisici e fuori dal comune mozzarono due zampe alla Volpe.
    I danni che subiva la bestia si sentivano di certo, eppure...

    - ...si rigenera... -

    - Si... E anche più velocemente del solito... -


    La situazione era disperata.
    Jak era stanco e lo era anche Rebecca, poi la Volpe con delle zampate spazzò via altri Ishivariani, nel frattempo alcuni ninja, presumibilmente ANBU, di Konoha attaccarono la Volpe unendosi alla battaglia, ma non c'era verso.
    Kurama e la sua follia erano troppo forti, un'onda d'urto causata da un'aura che si scatenò mentre Kurama affondava le sue zampe con gran peso e rabbia sul terreno.
    Quel potere fu così forte che Chomei perse l'equilibrio in aria e si schiantò al suolo evitando fortunatamente ulteriori vittime.
    La battaglia sembrava dichiarare vincitore il Demone a nove code.
    Andras si rialzò dalla polvere e si accorse di avere la spalla destra lussata e il braccio rotto.
    Il dolore si sentiva di certo, ma aveva visto di peggio e cercò di trattenere quella sensazione terribile. Di se stesso non gli importava poi così tanto.
    Dovevano fare qualcosa e in fretta, Andras aveva molte tecniche nel proprio repertorio e iniziò a pensare a cosa potesse fare. Il poco chakra rimasto era tuttavia un problema abbastanza rilevante...

    Fu quello che successe nell'ora successiva a cambiare le sorti della battaglia.
    Rebecca, o meglio Angeline Uzumaki, usò tutto il suo potere per sacrificarsi e portare con sé la Volpe.
    Andras, Scar e tutti gli altri Ishivariani non poterono fare altro che stare a guardare la potenza e la magnificenza di quel gesto che a un caro prezzo aveva terminato forse una delle battaglia più difficili della storia degli shinobi.
    Andras fu addolorato per l'esito finale e disteso per terra per la stanchezza rimase a guardare il cielo stellato e le piccole pietre che andavano cadendo dal mausoleo creato da Jak.
    Quel pover uomo era distrutto e sfinito, aveva lasciato che la sua donna decretasse la fine e si sentiva più impotente che mai.

    - E' questo il prezzo per essere un eroe? -

    Andras udì le parole affrante dell'ex-criminale e sospirò... Per lui la parola eroe o nemico non erano cose molte chiare. Tuttavia...

    - Non sono la persona adatta per parlare di eroismo, ma credo che le nostre azioni non abbiano un prezzo. -

    - Cosa? -


    - Intendo dire che solo le conseguenze delle nostre azioni hanno un valore e in questo caso Angeline ha dato valore a sé stessa. -

    - Pagando con la sua vita. -

    - Permettimi di correggerti: trasformando la sua vita. Non è importante cosa si è fatto, ma i momenti in cui si cambia una situazione, la propria vita e le proprie azioni. Tutto è in mutamento, a prescindere dalla giusta o non giusta via e quel mutamento porta a valorizzare sé stessi. Angeline voleva cambiare la nostra sorte e sé stessa e ha pensato di agire nel modo che ha reputato più opportuno, possiamo contestare e protestare per questo, ma non si può fermare la corrente che trasforma la nostra vita. -

    - Se è un modo contorto per dirmi di metterci una pietra sopra allora hai commesso il grave errore di dare fiato alla bocca inutilmente. -

    - Mi hai frainteso, Jak. Tu sei la prova vivente del mutamento di Angeline. Non ha pagato, non ha perso, ha solo cambiato. Il cambiamento può fare tristi, nel tuo caso, o felici, ma era quello che voleva e in questo modo ha cambiato anche noi inevitabilmente, qualcosa si è mosso in te nel momento in cui hai realizzato che l'avresti persa, ma l'avresti persa permettendole di agire come meglio credeva, proprio perché l'ami. La sua eredità è in te, in me, in tutti i sopravvissuti a questo brutto evento. -

    - Non mi stai aiutando, ragazzo... Ho capito quello che dici ed è un pensiero che può essere considerato meraviglioso. Tuttavia... -

    - ...tuttavia ti manca e questo non potrà cambiare mai. Ma non mi hai fatto dire due cose per concludere. -

    - Sarebbero? -

    - La prima è che, purtroppo o per fortuna, l'amore di ogni genere abbatte ogni legge, teoria, filosofia e crea ogni secondo nuove regole soggettive, l'amore di qualsiasi natura ha la forza di fare tutto e quindi possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo, ma non si può dominare o regolare questo potente emblema umano. -

    - ...e la seconda cosa? -

    - La seconda cosa è che la tua amata è ancora viva. -

    - Ti prendi gioco di me!? Hai visto o no cosa ha fatto!? Bada ragazzo, non tentare la sorte... -

    - So per certo che è viva. Io sento ogni anima che raggiunge il mondo puro, in questo momento posso sentire chiaramente un contadino anziano che spira nel suo letto, un povero bambino che muore di stenti, un ninja che ad Ame muore per le ferite, e così via. E' stato difficile distinguere ogni informazione e ogni anima col tempo, ma la pratica fa miracoli. Indi posso dirti che Rebecca da quando è sparita è ancora nel mondo impuro, cioé il nostro. Però non ho la benché minima idea della sua attuale posizione. -

    - Non... Non può essere... Come potrebbe resistere all'Esizio spaziale? E' assurdo... Eppure... -

    - ...eppure il nostro emblematico amore colpisce ancora e abbatte le tue convinzioni materiali e reali sull'impossibilità della cosa perché in cuor tuo sai che quel che dico è vero e non riesci a convincertene per non addolorarti di più nel caso di una cattiva notizia ulteriore. Però fidati di me. Angeline Uzumaki è ancora viva ma dispersa. Perciò non disperare! Se vorrai posso aiutarti a cercarla. -


    Andras sorrise a uno sconvolto Jak. Il susseguirsi degli eventi era così veloce che a stento riusciva a riordinare le idee. Eppure quel ragazzo diceva di saper parlare con le anime dei defunti e la prova era la sua conoscenza del vero nome di Rebecca. Jak piano piano cercò di risollevarsi e fissava il vuoto architettando teorie su teorie a conferma della tesi di Andras. La sua amata poteva essere sopravvissuta utilizzando qualche sigillo, in più lei stessa aveva detto che sarebbe potuta finire chiunque, ma di certo non nel loro pianeta. L'attrazione dell'Esizio si sarebbe sentite come effetto devastante sulla Terra.
    Ma allora dov'era?
    Jak smise di interrogarsi prestando attenzione al fatto che il suo interlocutore con il braccio sano tirò fuori da una tasca laterale della cioccolata che spezzò in due.

    - Ne vuoi? Fa bene ai nervi! -

    Andras sorrise di nuovo mentre porse quel dolciume dall'aroma invitante a Jak.
    Quest'ultimo era perplesso dal comportamento fuori dal comune del ragazzo, non in senso negativo, ma sembrava che fosse l'incarnazione delle virtù umane e questo faceva sentire meglio al gente attorno a lui.

    - Grazie, ma non ho fame... Comunque se quel che dici è vero allora credo che per il momento mi dedicherò a cercare un modo per contattarla o raggiungerla. Nel frattempo... -

    Jak aiutò Andras e dopo aver fissato i suoi occhi, posò i suoi su Konoha e le sue macerie e anche sui feriti.

    - Nel frattempo c'è del lavoro da fare e della gente da aiutare. -

    - Lo stavo per dire anch'io... -


    Quella notte finiva un'era e ne iniziava un'altra.
    D'altronde la storia ha mai smesso di ripetersi? Cambieranno i protagonisti, ma ritorneranno le vicende degli shinobi, dei loro credi, dei loro percorsi e dei loro affetti.
    E chissà, magari vedremo cambiamenti più radicali e non sarà la solita solfa. D'altronde lo dico sempre io: "Tutto è in mutamento"


    Fine Trama!

    Qualcuno potrebbe assegnare l'exp?


    Edited by F u r y - 20/7/2014, 11:09
     
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  7. Anselmo
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    Il massimo (x2) ad entrambi, che se non sbaglio equivale a 280 exp per entrambi, no? :si2: Oppure essendo questo un Evento speciale, devo assegnare secondo altri canoni? Non so, ditemi voi per MP se ci sono problemi.

    E visto che vi scrivo per assegnarvi l'exp e che questo mio commento rimarrà indelebile, ne approfitto per dire che sto evento è stato proprio una F I G A T A, brividi alle ultime 4 righe conclusive


    Edited by Anselmo - 20/7/2014, 09:21
     
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    Va benissimo così. Martedì Fury aggiorna la trama, e via con la seconda!
    Chiudo.
     
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22 replies since 17/4/2014, 21:10   1288 views
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