[Bijuu] Il Cercoterio della Seconda Coda - Matatabi

Anselmo, Shadow Killer, PNG Medico

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  1. Anselmo
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    280 exp per te, intanto.
     
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    Io vengo dalla luna che il cielo vi attraversa e trovo innopportuna la paura per una cultura diversa

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    Dov'ero rimasto? Ah, si! Andras intervenne nello scontro tra Nonobu Senju e il Due Code. Uno scontro che sembrava essersi concluso definitivamente non appena il nostro protagonista ebbe liberato il Gatto infuocato dal soggiogamento dello Sharingan.
    Andras aveva un'espressione serena, il suo unico rammarico era quello di aver usato troppa violenza sul Bijuu indifeso, ma non potendo prevedere una reazione alla liberazione dall'ipnosi, aveva preferito colpirlo per togliergli le energie.
    Il guerriero d'Ishivar guardò il cielo sopra di lui e vide che la pioggia stava stranamente lasciando quelle terre per far posto a un sole raro sopra i tetti di Ame.
    Guardò Nonobu e notò il suo stupore causato dagli ultimi avvenimenti, la cioccolata che gli aveva donato era rimasta tra le sue mani senza aver ricevuto nemmeno un morso dal Senju.

    - Ehm, non conosco gli usi del Villaggio della Foglia, ma quella cioccolata non deve rimanere a colare dalle tue mani, devi aprire la bocca e addentarla... -

    Disse il dubbioso Ishivariano.

    - I-Io... io odio la c-cioccolata... -

    La risposta di Nonobu sconvolse ancora di più Andras che iniziò a fissare il ninja con gli occhi spalancati.

    - Sei sicuro di essere umano? -

    La domanda per lui era lecita e credetemi se vi dico che nel tono tremante di Andras c'era dell'incertezza: per quel che ne sapeva lui, la cioccolata era uno dei cibi più buoni dell'universo. Mettere in discussione una cosa del genere davanti a lui era come dire ad un Cristiano che Gesù era solo un falegname...
    ...quella però è un'altra storia, altro contesto, periodo e luoghi differenti, l'unica cosa in comune con la storia che vi sto illustrando è una certa somiglianza tra questo Gesù e i ninja per alcuni dei loro singolari poteri, ma non divaghiamo.
    Andras non si aspettava una risposta a quella sua domanda, ma il fatto che il Senju rimanesse ancora sconcertato con la cioccolata in mano lo rendeva in un certo senso sicuro che il suo interlocutore fosse in un altro pianeta e non DI un altro pianeta.
    Poi fu il Due Code ad attirare l'attenzione dell'Ishivariano che notò come il suo operato aveva avuto effetto e di questo ne fu estremamente felice.

    DEVO RINGRAZIARE ENTRAMBI PER AVERMI LIBERATO DA QUELL’IPNOSI. NON ERA MIA INTENZIONE ELIMINARE I TUOI ALLEATI, GIOVANE DI KONOHA. PUOI FARE DI ME CiO’ CHE VUOI, PENSO SIA UN PREZZO EQUO. ME IN CAMBIO DEI TUOI COMPAGNI.



    Il demone si avvolse tra le fiamme, ma stranamente non sembrava voler partire sull'offensiva, dalle sue parole si capiva che il Sigillo della Purificazione aveva avuto effetto.
    Andras aveva tutto l'intenzione di risolvere la situazione. Sapeva, dall'interlocuzione con alcuni defunti, che i Bijuu erano degli ammassi di chakra, ma sostanzialmente erano degli esseri viventi come gli umani e potevano provare sentimenti come loro.
    Il giovane Ishivariano era stato allevato circondandosi della natura e della bellezza della vita, per lui gli uomini dovevano vivere in pace tra loro e così come tutte le creature viventi e tutte le cose nell'universo. La sua concezione aveva vacillato tante volte, ma proprio per questo era sicuro in ciò in cui credeva, era certo che l'unica strada fosse quella da lui percorsa perché era assurdo per lui pensare che bisognava necessariamente essere spietati e crudeli.
    In quel momento, Andras prese per la prima volta una decisione che comportava modificare il destino altrui. Non intendeva di certo violare il libero arbitrio, però gli sembrava proporre la sua idea.
    Il chakra azzurrino, che avolgeva il corpo di Andras ed emanava un'aura che tentava di presagire una forza immensa sprigionata dal suo corpo, svanì quando lui disattivò il potere della Porta dello Stupore e ne chiuse il flusso.
    Fu in quel momento che iniziò a sentire il dolore causato dai suoi muscoli lacerati e dalla spossatezza dell'uso di quel potere.
    Prima di perdere l'equilibrio, si morse il labbro e poi attivò una delle migliori tecniche mediche mai esistite. Un jutsu che era capace di usare solamente Tsunade Senju.

    - Byakugo no jutsu! -

    Così dicendo, dalla sua fronte coperta dalla sua fascia rossa sbucarono delle linee curve che avvolsero la sua pelle illuminandosi di porpora e poi divenendo scuri si confusero tra i tanti simboli che decoravano la sua pelle.
    La tecnica che permetteva a un ninja medico di poter combattere tranquillamente e senza preoccuparsi della sua incolumità. In pochi attimi l'Ishivariano si sentì rinato. Il suo Chakra e il suo fisico subirono un'ondata di benessere e il suo corpo era come nuovo.

    - Okay! Scusate l'attesa. Allora Matatabi, a mio parere la vendetta è una cosa alquanto inutile che genera solo altro odio e altre perdite. Se Nonobu si prendesse la tua vita, non riavrebbe indietro i suoi compagni e ci sarebbe solo un'altra vittima in tutto questo caos. Io propongo di farvi diventare alleati. Lui è un abile ninja del clan Senju e tu sei uno dei Nove demoni creati dall'Eremita dei Sei Sentieri. Potreste collaborare e insieme potreste fare grandi cose, di certo più costruttive dell'ammazzarvi a vicenda. Ovviamente la mia proposta è che Nonobu diventi il tuo Jinchuuriki, come lo chiamate voi. Potrebbe essere un ottimo modo per terminare questo conflitto, poi ovviamente siete liberi di fare ciò che volete, ma vorrei evitare di vedere ancora sofferenza. Il Villaggio della Pioggia ne ha avuto abbastanza. -

    Così si pronunciò il giovane, attese che i due dicessero qualcosa e poi si concentrò.

    [...]

    - Bene, procedo! -

    L'Ishivariano impastò il chakra e dalla sua protesi alla gamba destra si vide chiaramente una luce cerulea che indicava i sigilli che stava componendo il suo corpo.

    - Dopo questo ti sentirai molto stanco, io ti porterò al sicuro vicino ai superstiti e poi ci penseranno loro a riportarti a casa. Ci vedremo molto presto, Nonobu! Ciao anche a te, Matatabi! -

    Il ragazzo rivolse loro un gran sorriso e poi agì.

    - Sigillo Ottagonale! -

    Andras posò le mani su Nonobu e sul Nibi, quest'ultimo iniziò a venire risucchiato all'interno del corpo del Senju a cui spuntò un simbolo molto "famoso" sulla pancia.
    Terminato il suo lavoro, Andras prese in braccio Nonobu e scattò verso le uscita del Villaggio ove si erano radunati alcuni shinobi della Foglia e posò il corpo del ragazzo davanti a loro.

    - E' il Capitano delle vostre Armate Nonobu Senju, ha assoluto bisogno di riposo. La battaglia è oramai finita, vi consiglio di ritirarvi... -

    Detto ciò, lasciò sbalorditi quei poveri ninja, i quali avevano tra le loro fila dei feriti sia fisicamente che mentalmente.
    Scattò verso la posizione in cui si trovava la sua Fenrir e saltò in sella al veicolo, pronto a raggiungere Scar e i suoi compagni ovunque si trovassero. Nel suo cammino, però, incrociò qualcos'altro o forse sarebbe meglio dire "qualcun altro".
    Un ruggito e poi una frenata per evitare che Fenrir andasse in pezzi.


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  3. Anselmo
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    Improbabile, strano, paradossale... come definire tutto ciò? La situazione pareva improvvisamente girare nel senso inverso. Difronte a me avevo un ragazzo colto da sincera incredulità per la mia avversione alla cioccolata. E dietro le sue spalle, a nemmeno due metri di distanza, giaceva quella bestia assassina che aveva trasformato gli ultimi tempi in una sfrenata lotta per la mia sopravvivenza, costellata da centinaia, anzi, migliaia di copri inceneriti, da sofferenze innominabili e da fatiche oltre l'umana concezione. L'epilogo del combattimento più estremo cui avessi mai preso parte non poteva essere quello. E non solo avevo di fronte un ragazzo la cui ingenuità pareva tanto in contrasto con l'enorme potere che possedeva da sembrare alieno, ma lo stesso demone codato, da creatura la cui fame di morte non si poteva definire che inarrestabile, era improvvisamente mutato in un essere... ragionevole. Infatti mentre lo sconosciuto esprimeva tutto il suo sbalordimento con smorfie di pura incomprensione -tanto eloquenti da riuscire quasi a convincermi che il mio scarso appetito verso il cioccolato fosse in effetti un problema esistenziale- il Nibi, traendo energia dalle fiamme che ricoprivano il lago, si risollevò in piedi e con aria tutt'altro che ostile disse:

    DEVO RINGRAZIARE ENTRAMBI PER AVERMI LIBERATO DA QUELL’IPNOSI. NON ERA MIA INTENZIONE ELIMINARE I TUOI ALLEATI, GIOVANE DI KONOHA. PUOI FARE DI ME CiO’ CHE VUOI, PENSO SIA UN PREZZO EQUO. ME IN CAMBIO DEI TUOI COMPAGNI.


    Inizialmente non compresi quelle semplici affermazioni, e sembrò quasi che non vi avessi fatto caso mentre mi sollevavo con molte fatiche dal suolo e scrollavo la mano su cui la cioccolata si era liquefatta per l'intenso calore. Un calore che, fino a qualche attimo prima, aveva innalzato la temperatura di tutto il campo di battaglia a livelli insopportabili. Gli incendi non si contavano, l'aria era un misto di fumo e soffocanti volute di fuliggine, la cenere frustava il volto come neve, e camminare significava pestare le ceneri di altri Shinobi periti. Un calore che quel manto demoniaco emanava incessantemente, e che aveva trasformato tutta la porzione di pianeta in cui il mio sguardo riusciva a spaziare, in un vero e proprio inferno da incubo, sopprimendo ogni mia speranza di sopravvivenza. Dicevo: mentre mi scrollavo dalla mano la cioccolata appiccicaticcia sotto lo sguardo di disapprovazione dello sconosciuto che si era definito semplicemente come Andras, a guardarmi poteva sembrare che le parole del gatto infernale non mi avessero raggiunto. Ma in realtà, ciò derivava da un rifiuto categorico della mia mente verso di esse, mente che oramai aveva etichettato il Nibi come la peggiore piaga per me e per il mio mondo minacciato. Gradualmente, però, divenivo consapevole di una serie di particolari che mi aiutarono a riacquistare lucidità ed obiettività, a partire dalle condizioni in cui mi trovavo ora. Mi trovavo più vicino al cercoterio di quanto non lo fossi stato per tutto il corso del combattimento, eppure non ero investito da aria talmente bollente da ustionare la pelle. Inoltre le mie orecchie erano finalmente libere dalla cacofonia di lamenti disumani della gente che bruciava inesorabilmente. Sentivo invece lo sfrigolio di una fresca pioggia che pian piano estingueva quell'inferno. Volsi gli occhi al cielo, un cielo ora non più oscuro come le profondità degli oceani, ma dipinto di candide nubi cariche di umidità e freschezza. Nel farlo, un intenso ricordo riaffiorò, e le mie labbra non poterono fare a meno di muoversi, pronunciando mute parole: "Ricordati che quando la Terra appare come il luogo più buio, c'è ancora il cielo. Alza la testa e guardalo con la speranza nel cuore". Si, corrispondevano al vero. Perché le mie pupille in quei nembi non videro solo un clima più confortevole, ma la fine di un brutto, bruttissimo sogno. Riabbassai gli occhi sull'enorme gatto, guardando dal basso verso l'alto le sue profondi iridi, conscio di non correre più alcun pericolo. Occhi... quegli occhi... poi ricordai: nel momento in cui la mano di Andras aveva sfiorato il muso del demone furioso e la sua bocca aveva pronunciato quella formula a me sconosciuta, era avvenuto un radicale mutamento in quegli occhi. Dal cremisi ipnotico, erano passati ad un giallo intenso, più vivo. Ed ora il Nibi accennava ad un "liberamento dall'ipnosi". Non aveva quindi agito di sua spontanea volontà? Si, tutto tornava.
    Quindi ora offriva se stesso come risarcimento per i miei compagni caduti? A chi si riferiva, a Jin ed a Shikabane? L'uno un inetto e l'altra una semplice Shinobi affidata al Capitano Nonubu Senju per affiancarlo in combattimento. Hmpf, no... non provavo alcun sentimento di vendetta contro il Bijuu a causa della morte di quei due. Ora cominciavo a vederci chiaro, cominciavo a ponderare la proposta che mie era stata volta, la quale venne scandita dalle parole di un Andras gioviale nonostante la morte che ci circondava:

    - Okay! Scusate l'attesa. Allora Matatabi, a mio parere la vendetta è una cosa alquanto inutile che genera solo altro odio e altre perdite. Se Nonobu si prendesse la tua vita, non riavrebbe indietro i suoi compagni e ci sarebbe solo un'altra vittima in tutto questo caos. Io propongo di farvi diventare alleati. Lui è un abile ninja del clan Senju e tu sei uno dei Nove demoni creati dall'Eremita dei Sei Sentieri. Potreste collaborare e insieme potreste fare grandi cose, di certo più costruttive dell'ammazzarvi a vicenda. Ovviamente la mia proposta è che Nonobu diventi il tuo Jinchuuriki, come lo chiamate voi. Potrebbe essere un ottimo modo per terminare questo conflitto, poi ovviamente siete liberi di fare ciò che volete, ma vorrei evitare di vedere ancora sofferenza. Il Villaggio della Pioggia ne ha avuto abbastanza. -

    Allearci... collaborare, fare grandi cose... diventare il suo Jinchūriki! Un brivido caldo mi percorse la spina dorsale. Mi si offriva un potere immenso, lo stesso potere che aveva ammaliato i miei occhi quando i Bijuu ci avevano chiusi in trappola, lo stesso potere che poi si era dimostrato inconcepibile, lo stesso potere che mi aveva fatto soffrire e temere per la mia vita come solo un'altra volta mi era accaduto. Ed ora poteva essere mio... mio!
    Lanciai uno sguardo verso Andras. Quell'individuo proiettava in me strane sensazioni. Aveva pronunciato strane cose su Shikabane e sul Nibi stesso. Non riuscito ad interpretare la sua essenza. Per quanto il suo corpo mi fosse difronte, ancora provavo la forte impressione di non avere a che fare con qualcosa di umano. Incrociai quindi rapidamente il suo sguardo, chiedendomi se riuscisse ad interpretare i miei pensieri, a leggermi il volto. Era una persona felice ed ottimista, quell'Andras, e nel proporre l'alleanza l'aveva fatto sicuramente con intenti pacifici. Temevo che potesse scoprire i miei veri desideri, la mia profonda brama del potere più grande. A quanto pareva, non l'aveva notato, fortunatamente. Mi volsi verso il Matatabi, e dissi:

    Non provo rancore nei tuoi confronti, eri manovrato da qualcun altro. Ciò nonostante hai fatto strage di Shinobi ed anche se non ne sei il diretto colpevole, non puoi sottrarti completamente a ciò che hai causato: il tuo potere è immenso, e proprio per questo motivo non puoi lasciare che i malvagi prendano possesso di esso trasformandolo in un'arma da usare contro gli innocenti. Nel momento in cui ti sei fatto soggiogare, parte della colpa di chi ti ha manovrato è anche tua. Per questo motivo ritengo necessario che tu, in questi tempo difficili, debba essere controllato, nascosto. Quindi si, Andras, fai di me il suo portatore.

    Parole vuote, in cui non credevo davvero. Ma funzionarono, perché ciò avvenne. Vidi con i miei tessi occhi, prima di perdere conoscenza per l'eccessivo affaticamento, il Bijuu venir risucchiato e sigillato al mio interno....


    b7684pT
    •Potere•


    Quello in cui mi risvegliai, se "risveglio" si può definire, fu un luogo a me del tutto sconosciuto, eppure mi dava una forte sensazione di familiarità. Camminavo in un ampia grotta, passando nell'ombra di immensi catenacci d'acciaio che percorrevano lo spazio in ogni direzione. Nonostante no ci fosse nulla da incatenare, parevano tesi quasi fino alla rottura. Ma più avanzavo verso il fondo di tale grotta, in direzione di una luce bluastra e sinistra, più le grosse catene divenivano numerose, finché non mi trovai al cospetto di un essere che da poco avevo imparato a conoscere: il Matatabi.

    NONUBU, A QUANT...



    Sshhh, fa silenzio...

    Sussurrai. Non potei fare a meno di reprimere un sorriso, il più ampio sorriso che il mio volto avesse mai conosciuto. Un sorriso che ben presto si trasformò in una risatina, per poi declinare in un improvviso scoppio di risa sguaiate. Venni percorso in lungo ed in largo da sussulti piacevoli, un incontrollata euforia che mi fece cadere in ginocchio. Poi mi ripresi dall'ilarità, cadendo in uno stato di pura estasi. Gli occhi spalancati, le labbra deformate in un ghigno, allargai le braccia al cospetto di quell'essere immenso, e sussurrai:

    L-Lo sento... s-sento il potere scorrermi dentro. Si... SI! D'AHAHAAHAHAHAHA...

     
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    Ans prende il max del suo grado di exp/taglia/ryo ovviamente raddoppiato
    AMmante non posso darti l'exp doppia ma dato che hai fatto due bei post puoi prendere 100 exp :si2:
    Ans aggiungiti pure la roba del nibi in scheda
    Chiudo :si2:
     
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18 replies since 30/3/2014, 16:06   1120 views
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