Ricordati chi Sei

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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    Ricordati chi sei

    Erano passati ormai 13 mesi da quando avevo lasciato la Shibusen e mi ero trasferito ad Ame, li avevo comprato casa nei sobborghi e conducevo una vita semplice, sempre sull'attenti, per paura che la guerra potesse arrivare prima che fossi pronto, o che nemici ignoti bussassero alla mia porta con oscure intenzioni.
    Una mattina, saranno state circa le 9:15, qualcuno bussò alla porta tre volte, io mi diressi verso essa per vedere chi fosse, ma non trovai altro che una lettera attaccata alla porta.
    Non era una cosa strana per me, ero abituato ad essere contattato in questo modo per i contratti, non mi stupii più di tanto infatti, e portai la lettere dentro casa, prendendo il tagliacarte e voltandola.
    La lettera aveva, sulla parte frontale, un sigillo raffigurante una chiave ed un coltello incrociati, simbolo della Shibusen, finalmente il Gran Maestro si faceva sentire, era molto tempo che avevo perso i contatti da casa.
    Ruppi il sigillo e aprii la lettera, quest'ultima recitava così:



    CITAZIONE
    A Rain

    Sono passati ormai 13 mesi da quando hai lasciato la scuola, sei stato osservato costantemente, e ho notato in te molti miglioramenti, sia sul fronte fisico, sia su quello mentale, il tuo viaggio sta procedendo bene, e vorrei che tu facessi ritorno a casa per un breve periodo, vorrei vedere cosa hai imparato più nel preciso, e sottoporti a un test psicologico.

    Cordiali saluti.



    La lettera non era firmata, ma sapevo benissimo che era stato lui a scriverla, di suo pugno, il tremolio della sua mano ormai anziana e debole si era riflesso slla carta, il gran maestro mi aveva richiamato a casa, non potevo non ubbidire.
    Aspettai l'ora i pranzo, mangiai a sazzietà e mi preparai per il lungo viaggio, avrei impiegato circa 4 ore di camminata per arrrivare, 3 se avessi corso, ma non c'era fretta, non ero atteso comunque per la giornata stessa, suppongo.
    La giornata era piovosa e nuvolosa, com'è solito essere ad Ame però, dopo un po ci si abitua, non è un clima così orribile, c'è chi sta peggio,come ad esmepio coloro che vivono a Suna, che vitaccia a quel caldo infernale.
    Mi misi in cammino di primo pomeriggio, sull'ora di pranzo, di quel passo sarei arrivato alla Shibusen pe rle 17 circa, forse un po prima.
    Mentre camminavo potevo vedere il panorama cambiare, le nuvole nere trasformarsi in nuvole bianche, e la pioggia farsi sempre più fine e debole, fino a sparire completamente e lasciare spazio ad un sole coperto, comunque, alle nuvole.


    In quei 13 mesi avevo conosciuto molte persone, fatto numerosu incontri, per citarne uno, Sam Akimichi, un panzone del villaggio della foglia finito sul mio Pain Note e torturato al nostro secondo incontro.
    Hokaru Uzumaki, ninja della foglia che, seppur avendomi sconfitto in allenamento, era rimasto pesantemente e gravemente ferito a gli occhi...sebbene non come l'Akimichi, che ha sfiorato la morte, e non di molto.
    In particolare ce l'avevo con quel ciccione, mi era dannatamente fastidioso, ma ancor più fastidioso era quell' Akito Kaguya, il ragazzo che avevo incontrato in missione, davvero un caga cazzo, cosa non avrebbe fatto per scoprire il mio nome e il mio villaggio, ma da me ha ottenuto solo il menefreghismo.
    La strada era lunga, ma la mia mente era occupata a cercare di capire perchè il Gran Maestro mi rivolesse alla Shibusen proprio adesso, doveva essere successo qualcosa di davvero importante per richiamarmi dopo appena un anno, forse aveva una nuova destinazione per me, una nuova missione.
    Finalmente, in lontananza, riuscii a vedere la scuola, la sua imponenza non era cambiata minimamente, il grande teschio che la dominava non era stato scalfito dal tempo e la sua maestosità era sempre quella di un tempo.


    E' sempre bello tornare a casa..

    Dissi tra me e me, mentre salivo i gradoni principali guardandomi a destra e a sinistra.
    Non facevo che vedere bambibi di circa 10 anni, con i capelli rasati e la tunica nera, seguire i loro sensei verso la foresta, forse per un allenamento speciale.
    Non mi mancavano gli allenamenti, le regole, ma mi mancava la compagnia degli altri ragazzi, quelli come me, quelli che sapevano a cosa andavamo incontro, non gentaccia viziata come quelli di Konoha, Suna o Kiri, meritavano una lezione, un giorno sarei stato abbastanza forte per dargliela.
    Saliti i gradoni ed entrato nella scuola, un ragazzo era li ad aspettarmi...come faceva a sapere che sarei arrivato proprio a quell'ora?


    Ben tornato a casa, Maestro Rain, prego, il Gran Maestro la attende..

    "Maestro"?

    Pensai, da quando in qual lo ero diventato?
    Non ci stetti troppo a pensare e mi diressi verso l'ufficio del Gran Maestro, accompagnato dal ragazzo senza nome, ero impaziente di rivedere il vecchio.


    Eccoci qui, buona permanenza ancora, maestro.

    Grazie..

    Ancora una volta non stetti troppo a pensarci, bussai e, una volta udita la risposta dell'vecchio uomo, varcai la porta.

    Signore, è un piacere incontrarla di nuovo, la trovo bene.

    Dissi, il vecchio maestro si alzò dalla sedia e si diresse verso di me, pensavo volesse stringemri la mano, ma invece, inaspettatamente, mi abbracciò.

    Bentornato, figliolo.

    khgz




     
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    Ricordati chi sei


    Il Gran Maestro mi abbracciò con fare calmo e tranquillo, pareva essere stranamente felice di vedermi.
    Cercai di ricambiare l'abbraccio come potevo, non ero pratico di queste cose, ma certamente ero felice di rivederlo, chissà come stavano gli altri.

    Vieni, sediamoci.

    Mi disse, indicando la sedia e facendomici sedere sopra, era la stessa sedia sulla quale mi aveva fatto sedere quando mi aveva comunicato il mio incarico a Ame, sembrava passato un iorno, invece erano ben 13 mesi che ero lontano da casa, è sempre bello fare ritorno.

    Allora,Rain,raccontami com'è stato questo periodo lontano dalla Shibusen..

    Chiese il vecchio maestro sedendosi.

    La mia forza è cresciuta e non di poco signore, ho avuto modo di sviluppare metodi per arrivare alle spalle dell'avversario senza venire scoperto, ottime tattiche di infiltrazione ed omicidio, il mio udito è diventato portentoso ed ho appreso un metodo per celare il mio chakra a gli avversari e uno per scovare quello avversario con precisione millimetrica a chilometri di distanza, i progressi sarebbero troppi per poterli elencare comunque..

    E per quanto riguarda quel Akimichi..? Sam dovrebbe chiamarsi..

    Si, è un ragazzino che ho avuto il piacere di torturare fino alla morte, ma senza ucciderlo, ancora non posso dare il meglio di me, verrei scoperto ed improgionato a vita, ma tra circa 8-9 mesi, sarò pronto a farlo fuori senza paura delle squadre inseguitrici di Ame.

    Ottimo ragazzo, stai migliorando sempre di più, i progressi cominciano a farsi vedere finalmente..no?

    Si signore, non ho partecipato a gli esami di selezione dei Chunin che si stanno svolgendo in questo momento perchè non posso dare nell'occhio, parteciperò ai prossimi con successo garantito.

    Ottimo...ottimo, questo volevo sentire.
    Annualmente tornerai qui a casa a mostrarmi i tuoi risultati, e lo farai a cominciare da questo anno, ho in mente per te uno scontro niente male, ricordi il tuo vecchio fratello, Haon?


    A lungo avevo pensato ad un incontro con lui, era tanto che non lo vedevo, l'ultima volta che avevamo combattuto avevo vinto, conoscendolo si sarà allenato come un pazzo in attesa di questo giorno, avremmo combattuto di nuovo?

    Certamente, è lui il mio avversario?

    Chiesi con rispetto, non si trattava di una persona a caso, ma del mio fratello non di sangue.

    Precisamente, ti sta attendendo adesso nella palestra, affrettati!

    Mi alzai e salutai con un inchino il Gran Maestro Tzen e mi congedai, dirigendomi verso la palestra dove Haon mi stava apparentemente attendendo.
    La mia mente viaggiò a 13 mesi fa, quando, nell'impeto della battaglia, lo battei con una mossa da lui giudicata sleale, ma non giudicata tale dal Gran Maestro.
    Il rancore che doveva provare verso di me non poteva che essere enorme, anche perchè a chi perde un combattimento ufficiale sono riservati trattamenti non piacevoli, come le frustate sulle piante dei piedi.
    Varcai la soglia della palestra e lo trovai li, seduto ad attendermi.
    Me lo ricordavo molto diverso, era cresciuto parecchio fisicamente, i capelli ora erano corti, lo sguardo deciso, ed i muscoli più evidenti, doveva essersi alllenato come un pazzo per arrivare a questo gionro preparato.

    E' passato un anno Haon, come stai?

    Dissi dalla distanza, non era il caso di abbracciarlo.

    Un lungo anno fratello...un lungo anno, ora finalmente avrò la mia rivincita, questa volta sarai tu a perdere!

    Nella sua voce potevo notare un grosso odio verso di me, qualcosa in lui era cambiato da quel giorno, forse la sconfitta lo aveva ferito nell'animo, oppure era successo qualcosa mente ero via.

    DONNN!

    Il Gong risuonò, e in un attimo Haon mi fu già addosso.
    tentò di colpirmi con un pugno al naso, io prontamente abbassai la fronte e feci impattare il pugno contro la mia cassa cranica, danneggiandogli la mano.
    Il Gran Maestro era dietro di noi e ci osservava, io però ero troppo forte per Haon, e presto tutti e tre ce ne saremmo accorti.
    Ora era il mio turno d'attacco, afferrai il polso con il quale aveva provato a danneggiarmi e feci leva sulla mia spalla per buttarlo a terra davanti a me, per poi colpirlo con un calcio all'addome.
    Rapidamente, haon riuscì a rialzarsi anche se un po dolorante, per tentare nuovamente di attaccarmi, ma la sua velocità era inferiore alla mia, e il suo attacco finì col rivoltarsi contro di lui, infatti, una volta afferrato il suo pungo, gli ruppi il polso e con un calcio alla tempia misi fine al combattimento.
    Haon ora era steso a terra, col polso fratturato e tanto dolore ovunque, non ebbi alcun rimorso per quello che avevo fatto, ero diventato molto forte e dovevo provarlo al Gran Mestro.
    Il vecchio maestro si avvicinò a noi, cominciando a battere le mani in mio favore.

    Bene..bene, ottimo lavoro Rain, vedo che sei migliorato molto nel tuo soggiorno ad Ame, è normale che tu l'abbia battuto, non avevo dubbi..

    Notai lo sguardo iniettato di sangue di haon, non era più il ragazzo che conoscevo io!

    Un giorno mi batterai Haon, stanne certo, forse è solo troppo presto

    Dissi per rassicurarlo, ma quanto mai potrebbe aver funzionato.
    Si era fatta ormai sera, e i medici erano arrivati per portare Haon nell'infermeria della Shibussen, mentre io e il Gran Maestro tornavamo verso il suo ufficio.

    La prova di oggi mi ha dimostrato che sei un guerriero delle ombre ben addestrato, non avrei mai immaginato che avresti raggiunto tali livelli.
    Adesso è il momento di riposare, domattina parleremo del tuo futuro.

    Si sigonore, buonanotte, e grazie.

    Grazie a te ragazzo mio, mi hai reso orgoglioso di te.


     
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    La Caccia è Aperta

    Stavo correndo, correvo sotto la pioggia, non avevo armi, niente armatura, solo un chimono nero e delle ciabatte nere.
    Correvo come se fossi inseguito da qualcosa, la strada era piena di fango, alberi alla mia destra e alla mia sinistra, nulla davanti a me, mi voltai e lo vidi.
    Un essere che pareva un fantasma, dalle sembianze indescrivibili, senza piedi e senza gambe, pareva levitare e dirigersi verso di me a grande velocità, io scappavo ma la sua velocità era superiore alla mia.
    Continuavo a correre, avevo il fiato corto e la mia ancia stava salendo, non ero mai stato così spaventato in vita mia, ma com'ero finito li?
    Ad un certo punto, il fantasma, o quello che almeno ritenevo lo fosse, mi raggiunse, passandomi attraverso e ponendosi a 3 metri da me.
    Frenai immediatamente, ma scivolai sul fango e caddi a terra.
    Il fantasma davanti a me, io a terra, lui che mi guarda con occhi morti e mi si avvicina, la pioggia che continua a cadere torrenziale, io lo guardo, sono paralizzato dalla paura, lui caccia un urlo e alza il braccio per colprimi, è la fine!

    AHHHH!

    Mi tiro su dal sedere dal letto, sono completamente sudato, un tuono fortissimo spezza il silenzio della notte, era un sogno.
    Mi alzo dal letto tutto sudato, mi avvicino alla bacinella e mi sciacquo un po, poi indosso un chimono nero e delle pattine grigie, non ho più sonno.
    Apro la porta scorrevole del dojo e passeggio un po, è notte fonda, piove a dirotto nella zona.
    Chissà cos'era quel sogno, cos'era quello spirito apparsomi in sogno, un fantasma, un demone, non so dir cosa fosse, ma era terrificante, davvero terrificante.
    D'un tratto, un rumore mi distoglie dalla mia attenzione, un rumore di un vaso che cade e un suono sordo, vuoto, come di qualcosa di pesante che cade.
    Imediatamente mi volto e corro verso quella direzione, percorro il corridoio, e dopo poco sento un altro rumore, è quello di una finestra che si rompe, proveniva dalla stanza del Gran Maestro.
    Mi getto verso la stanza a tutta velocità e spalanco la porta di carta scorrevole, quello che vidi mi gelò il sangue.

    Il Gran Maestro era a terra, con la mano sull'addome, completamente insanguinata, in una pozza di sangue con un vaso rotto vicino alla finestra, rotta.

    Gran Maestro! cosa le è successo?!?!

    QUALCUNO VENGA! MUOVETEVI CAZZO!

    Gridai a gran voce, cercando di svegliare gli altri assassini della Shibusen, almeno quelli dell'ala in cui ci trovavamo.

    Rain..*cof**cof* vieni qui..*cof*.

    Sono qui signore, cose le è successo?

    Haon..*cof**cof*..è stato Haon, mi ha pugnalato e poi si è gettato dalla finestra per scappare...mio figlio..perchè..*cof**cof*

    Non si affatichi signore, i soccorsi stanno arrivando..

    Dissi, anche se, a giudicare dalla ferita, non avrebbe visto l'alba.

    Da dietro di me, 4 tizzi totalmente vestiti di nero comparvero, erano i 4 assassini che dormivano nell'ala sud-est della Shibusen, i migliori.

    Dalla finestra, non può essere lontano!

    Si Maestro Rain!

    E si gettarono dalla finestra, gettandosi all'inseguimento del ragazzo che ci aveva traditi, doveva pagarla.

    Rain, li nella mia scrivania *cof**cof*..c'è una chiave, rossa, prendila *cof* *cof*... portala alla biblioteca di Ame e vai nella sezione proibita, di che ti mando io *cof* *cof*, armadietto N°71, ti servirà, c'è anche un biglietto, leggilo, sono le mie ultime volonta..*cof**cof*.

    Singore di cosa sta parlando?

    Ero perplesso, non capivo costa stesse succedendo.

    Capirai al tempo debito..ho grande fiducia in te Rain..*cof**cof*.

    Il Gran Maestro si spense quella notte tra le mie braccia, gli chiusi le palpebre con i polpastrelli e lo adagiai per terra.
    L'indomani ci furnono i funerali, il Gran Maestro fu posto su una pira e fu cremato, davanti a lui 30 assassini vestiuti di nero a rendergli omaggio, tutti tranne uno, il traditore, Haon.
    La notte non fu trovato Haon, si era allontanato e occultato le sue tracce, ma non esisteva luogo al mondo dove si sarebbe potuto nascondere da me, la caccia era aperta!

    Fine della PQ e della prima fase dle mio Pg.




     
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