Boogeyman Mancavano pochi minuti alla mezzanotte, il freddo che il pomeriggio aveva accompagnato la mia ricognizione adesso si era tramutato in freddo intenso, non pioveva più, ma l'umidità mista al freddo rendevano l'ambiente davvero invivibile, anche per qualcuno che ci è abituato. Cominciai a vestirmi, indossando la mia veste nera come la notte e legandomi i cinturoni che contenevano i kunai e gli shuriken. Caricai la katana nella fodera posta sulla schiena e controllai che il meccanismo di estraziione delle lame celate fosse perfettamente funzionante, tutto era pronto, potevo finalmente muovermi...finalmente la parte più divertente della giornata, quella in cui si uccide. Il piano era semplice ma funzionale, mi sarei introdotto nella casa al terzo piano dalla finestra, scassinandola, per poi dirigermi verso la stanza da letto del vecchio Kim, il quale si presupponeva stesse dormendo al mio arrivo, li gli avrei tolto la vita, per poi fuggire nello stesso modo in cui ero entrato, e darmi alla fuga attraverso i tetti, nulla poteva andare storto. Uscii di casa con tutto l'equipaggiamento in regola, mi muovevo rapido e silenzioso, attento a non farmi vedere da nessuno... no che ci fosse qualcuno a quell'ora li, nella periferia di Ame. Nel tragitto che andava dalla periferia fino alla casa del vecchio Hasiral, non potevo fare a meno di pensare alla Shibusen e a cosa accadesse durante la mia assenza, chissà cosa aveva combinato Tzao...e il gran maestro? stava bene? Nulla mi era dato sapere. A breve era stato annunciato che si sarebbero svolti gli esami di selezione dei chunin, esami ai quali io probabilmente non avrei partecipato, più che altro per non dare nell'occhio, e poi perchè non mi era stato ordinato, anche se da Chunin avevo la possibilità di muovermi per i villaggi a mio piacimento , il chè mi avrebbe garantito una grande opportunità per mettere a segno i miei colpi. Ci siamo.. Pensai non appena arrivai sotto il palazzo dove il vecchio abitava, la via era illuminata solo da pochi lampioni che producevano una luce fioca e debole, era lo scnario perfetto di un omicidio, non restava che scrivere l'ultima battuta. Come un geko, mi arrampicai sulla parete fino ad arrivare alla finestra, sporca, del terzo piano. Mi stabilizzai e lentamente estrassi il grimaldello, essenziale per poter scassinare la serratura senza romperla, questo richiedette circa 50 secondi di tempo, nei quali ero costretto a lavorare con entrambe le mani e a sorreggermi con la sola forza dei piedi, sarei potuto cadere da un momento a l'altro, e farmi davvero male, oltre a svegliare tutti. Ma in un baleno..tick...ero dentro, la serratura scattò ed io entrai in casa in punta di piedi, facendo ben attenzione a non produrre rumore e a non far cadere nulla. La casa era buia, ma da quel poco che era possibile notare, era arredata in stile otico...probabilmente questo tizio era un collezionista di antiquariato, poichè alla parete vi erano molte teche piene di oggetti antichi, con descrizione sotto ovviamente, nonchè molti vassoi d'argento, mobili, soprammobili, e tutto quello che un antiquario possiede solitamente in casa sua. Andai a tentoni, non conoscevo la piantina della casa, ma fui subito in grado di identificare la cucina e il salotto, non rimaneva che trovare l'unica stanza da letto di tutta la casa, il vecchio pareva abitare da solo, nessun figliolo e nessun nipote. Man mano che visitavo una stanza, aprivo e chiudevo la porta con estrema dolcezza e furtività, escludento una per una tutte le stanza, fino ad arrivare a quella interessata...la camera da letto di Kim. Era li, sdraiato sul letto a pancia in su, pareva essere molto assonnato, nella stanza era possibile percepire l'odore della Marijuana e dell'alcol...il vecchietto aveva dato una festa quella sera, ed era crollato immediatamente, prevedibile. Mi avvicinai al letto, e intanto scelgievo in quale modo era più conveniente ucciderlo, le opzioni andavano dal conficcargli la katana nel petto oppure sgozzarlo con le lame retrattili, oppure ancora avvelenarlo...le opzioni erano davvero tante. Non appena fui a circa 1 metro dal suo letto, repentinamente portai la mia mano sinistra alla sua bocca, premendola forte così da non consentirgli di urlare. Lui si svegliò di soprassalto, guardandomi negli occhi e tirando un urlo di terrore smorzato quasi del tutto dalla presenza della mia mano. Si dimenava, piangeva, cercava di afferrare le coperte in tutti i modi...ma non riusciva a staccare lo sguardo dai mie occhi...l'avevo stregato. No...non piangere...ti avverto io quando devi cominciare... Dissi a bassa voce al suo orecchio,sorridento, mentre la lama celata estratta dal polso destro si faceva strada tra la sua carotide e la sua trachea, gli avevo perforato la gola da parte a parte, infatti, fubito, zampilli di sangue esplosero fuori dalla ferita, una volta che avevo estratto la lama, molto era andato ad impregnare il cuscino bianco del vecchio, ma un pò mi era arrivato anche addosso, la sensazione del sangue altrui sulla propria pelle è qualcosa che non si può descrivere a parole. Con le dita, chiusi le palpebre del vecchio e mi dileguai nel nulla, prendendo i tetti, come avevo pianificato il pomeriggio stesso. La mattina seguente, potei leggere sui giornali la seguente notizia: Omicidio violento nel centro di Ame, aperte le indagini
E' ufficiale, questa mattina, verso le 6:40, è stato ritrovato, senza vita, il corpo di Kim Hasiral, uomo oramai anziano e famoso antiquario di Ame, nella sua dimora erano presenti oggetti per un valore approssimativo di 10 milioni di Ryo, ma nulla è stato trafugato. Il cadavere è stato ritrovato con la gola perforata nel suo letto, con gli occhi chiusi. Chiunque sia stato, pare non aver lasciato tracce, si crede sia entrato dalla finestra, ma nulla è ancora certo, ci sono già degli indagati.Un sorriso compiaciuto spuntò sulle mie labbra. Exp? Leggetela però, merita
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