Il Primo Contratto

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    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

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    La Preparazione

    Ricevetti una lettera alle 10:30 della mattina, si trovava in una busta nera sigillata con il marchio della Shibusen.
    Ancora prima di aprirla, capii di cosa si trattava, era l'ora finalmente.


    ..Finalmente..

    QUOTE
    Salve Rain, siamo stati informati che il suo soggiorno presso Amegakure sta procedendo senza intoppi, ne siamo felici, adesso però è arrivato il momento per lei di intraprendere il primo contratto ufficiale per la Shibusen, il Gran Maestro in persona mi ha chiesto di affidarle questo incarico, quindi ecco le specifiche:

    Nome: Kim Hasiral
    Villaggio di residenza : Amegakure
    Residenza : Via della Pioggia Battente 51
    Età : 89
    Segni Particolari: Occhio sinistro di vetro
    Abitudini: E' solito prendere il thè alle 5:00 - Ama lucidare i suoi trofei sportivi prima di coricarsi

    Non è complicato, non è ancora in grado di occuparti di contratti troppo complessi.
    Non le è dato sapere il perchè debba essere terminato, però il cliente paga bene, dunque poche domande, ha due giorni, cordiali saluti.

    ..Come fosse già morto..

    Dissi tra me e me.
    Il bersaglio era un vecchio uomo, 89 anni, con un occhio di vetro, solito prendere il thè alle 5:00 come i veri inglesi.
    Probabilmente era incapace di difendersi, a quell'età le articolazioni fanno male, la forza scompare, comincia a decadere, e la vista va via via a scomparire, nel suo caso ancora prima.
    Sapevo dove abitava, non sarebbe di certo stato difficile colpirlo, magari mentre dorme, oppure mentre prende il thè, potevo avvelenarlo con un veleno solubile, oppure utilizzare un coltello, alla vecchia maniera, era indifferente, quella notte la vita del vecchio si sarebbe interrotta.
    Mi recai nella mia camera da letto, alzai il materasso del letto spartano che avevo e sollevai la rete di legno che fa da sostegno al materasso.
    Li avevo tutto il mio armamentario, shuriken, kunai, coltelli vari, siringhe, veleni, tonici coagulanti e da guerra, katane di varie lunghezze, balestre, e qualunque altra cosa possa venirvi in mente che possa essere utilizzata per uccidere qualcuno in modo furtivo.

    Cominciai a fare la spesa nel mio mega-store personale, presi 3 kunai e 3 shuriken, li sistemai nel borsello porta-armi che avevo dietro la schiena, e sistemai ai due polsi le lame celate, una nel polso destro e una nel polso sinistro, tanto per essere certo.
    Ero tentato di prendere anche la katana e la balestra, tuttavia mi avrebbero ingombrato troppo, e dovevo fare molto poco rumore, e soprattutto essere discreto, la via dove abitava il vecchio era la via principale della città, e anche se avessi agito di notte, sicuramente qualcuno mi avrebbe potuto vedere entrare od uscire dalla casa del vecchio, in tal caso mi sarei dovuto muove con la massima velocità e furtività e sfuggire a gli occhi indiscreti del guardone...oppure strappargli gli occhi con il coltello, le opportunità erano ampie.
    Mi spostai verso l'altra stanza, la cabina armadio, li avevo il mio completo da assassino, un completo totalmente nero con cinghie bronzo e grige, con fori appositi per i coltelli e per le siringhe contenenti il veleno, oltre a gli spazi per i kunai e gli suriken.
    Mi tuttavia con i vestiti "borghesi", infatti prima di colpire dovevo ben'osservare la zona dove avrei assassinato il vecchio, controllare possibili vie di fuga e vicoli cechi, da dove i ninja di guardia sarebbero potuti intervenire più rapidamente e vedere se c'erano tombini per una possibile fuga dalle fogne.
    Appoggiai i cinturoni con kunai e coltelli che avevo preparato prima nella camera da letto e portai con me solo un taccuino ed una penna per annotare le cose principali.
    Uscii di casa e mi diressi fino alla via desiderata, erano circa le 12:00 e la vena principale di Ame era piena di gente coperta da ombrelli per proteggersi dalla pioggia, pioveva anche oggi, ma almeno l'odore della pioggia stagnante avrebbe coperto quello del sangue rancido del cadavere.


     
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    La Ricognizione

    La preparazione era fatta, avevo con me tutto il necessario, messo li da una parte, in attesa di colpire il vecchio, prima però dovevo fare una ricognizione del luogo, studiare i vari punti di fuga, possibili punti deboli, e testare la reattività dei soccorsi per un eventuale allarme.
    Presi con me solo un kunai ed uno shuriken, non si sapeva mai cosa poteva accadere una volta uscito di casa, era sempre meglio essere pronti a qualsiasi evenienza.
    Mi ci volle più di mezz'ora per arrivare nella via dove abitava il vecchio uomo, devo dire che casa mia era abbastanza in periferia, per non dare troppo nell'occhio, ma dato che era pagata dalla Shibusen non potevo in alcun modo lamentarmi, non che ce ne fosse motivo, stavo bene li, per quanto spartano fosse il posto.
    La pioggia cadeva fine e pungente sulla mia testa mentre camminavo nel mezzo a persone dotate di ombrello, io ne ero sprovvisto, un pò perchè mi piaceva la sensazione della pioggia sulla testa, un pò perchè era abitudine uscire senza di esso, oramai non ci facevo più molto caso, il clima ad Ame era quello che era.
    Si sentiva che stava arrivando l'autunno, il freddo accompagnava la pioggia ed il vento ci metteva lo zampino, creando un mix di gelo che avrebbe dato fastidio a chiunque, a me compreso...mi ricordava ogni tanto che anche io ero umano, benchè non lo ammettessi mai, credo che dentro di me ci fosse un complesso di superiorità non a livello di abilità nel combattimento, ma proprio dell'essere umano, mi ritenevo superiore a gli altri "esseri umani" per la mia indole e il mio attaccamento alla vita, non tanto alla mia capacità di sottrarla.
    La via era affollata, probabilmente a causa dell'ora.
    A quell'ora infatti, tutti i negozi chiudono e coloro che lavorano duramente 9 ore al giorno fanno ritorno alle proprie dimore, speranzosi di ottenere un abbraccio ed un bacio dalla moglie o la figlia, oppure solo di trovare un pasto caldo che li accolga, non è forse quello che desiderano tutti?
    La via si dilungava per circa 500m, con 2 vie che si immettevano in essa, erano vie minori, molto poco trafficate, in una di esse potei notare la presenza di un tombino, troppo stretto per passarci, poi, non essendo a conoscenza della rete fognaria, non potevo certo sapere dove sarei sbucato, non c'era spazio per l'incognito, dovevo scappare di filata e in una direzione sicura.
    La casa del vecchio non era altro che un grosso palazzo a più piani, lui si trovava al 3, almeno a quanto stava scritto sul portone, vecchio e logorato, in legno, facile da scassinare.
    Il terzo pieno era a circa 25m di altezza dalla mia posizione, un salto era fattibile, e le finestre parevano essere facilmente scassinabili, non era da scartare un possibile infiltramento da esse, nonchè una rapida fuga sempre da esse, senza la necessità di scassinare il portone...qualcuno avrebbe potuto accorgersi di me e chiamare aiuto.

    Sò come entrare e come uscire...manca solo un tassello...

    Sapevo come infiltrarmi dentro la casa e come uscirne il più velocemente possibile, ma mancavano ancora due cose alla lista delle cosa da fare prima di uccidere il vecchio Kim Hasiral, ovvero come ucciderlo e come dileguarsi.
    Stando alla lettera mandatami dal segretario della Shibusen, Hasiral è solito bere il thè alle 17 del pomeriggio, erano oramai le 19, dunque non avrei potuto sfruttare questa informazione a mio vantaggio...poco male.
    Per quanto riguarda i trofei, non mi era dato sapere a che ora lo facesse, quindi era un salto nel vuoto, dovevo ricorrere al vecchio modo, quello che non tramonta mai...uccidere nel sonno.
    Restava solo da capire come svignarsela il più rapidamente possibile, nel 99% dei casi non sarei mai e poi mai stato scoperto sul fatto, ma non è la prima volta che l'1% fotte un assassino troppo sicuro di se, sempre meglio andare sul sicuro quando si tratta di certe cose.
    La via presentava solo 2 vie secondarie, una di quelle dotata di tombino, troppo vaga come idea di fuga, dovevo spostarmi per le due viuzze?
    Nha..nemmeno quella era una buona idea, troppo visibile nonostante fosse notte, dovevo trovare un altro modo.
    Poi, alzai lo sguardo, la mia attenzione fu catturata da degli uccelli che si erano appollaiati su un tetto e si stavano infiltrando sotto una grondaia per evitare che le loro piume si bagnassero.


    ..Tetti..

    Pareva essere l'unica idea fattibile, movimenti rapidi e precisi sui tetti di Ame e sarei dovuto riuscire a scampare ad un eventuale individuazione e fare ritorno al covo senza venire scoperto, anche se gli occhi erano l'unica cosa riconoscibile di me, neppure l'età era deducibile.
    La preparazione era ultimata...la ricognizione, fatta, adesso non rimaneva che affilare le lame e prepararsi, questa notte sarebbe morto un uomo.


     
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    Boogeyman

    Mancavano pochi minuti alla mezzanotte, il freddo che il pomeriggio aveva accompagnato la mia ricognizione adesso si era tramutato in freddo intenso, non pioveva più, ma l'umidità mista al freddo rendevano l'ambiente davvero invivibile, anche per qualcuno che ci è abituato.
    Cominciai a vestirmi, indossando la mia veste nera come la notte e legandomi i cinturoni che contenevano i kunai e gli shuriken.
    Caricai la katana nella fodera posta sulla schiena e controllai che il meccanismo di estraziione delle lame celate fosse perfettamente funzionante, tutto era pronto, potevo finalmente muovermi...finalmente la parte più divertente della giornata, quella in cui si uccide.
    Il piano era semplice ma funzionale, mi sarei introdotto nella casa al terzo piano dalla finestra, scassinandola, per poi dirigermi verso la stanza da letto del vecchio Kim, il quale si presupponeva stesse dormendo al mio arrivo, li gli avrei tolto la vita, per poi fuggire nello stesso modo in cui ero entrato, e darmi alla fuga attraverso i tetti, nulla poteva andare storto.
    Uscii di casa con tutto l'equipaggiamento in regola, mi muovevo rapido e silenzioso, attento a non farmi vedere da nessuno... no che ci fosse qualcuno a quell'ora li, nella periferia di Ame.
    Nel tragitto che andava dalla periferia fino alla casa del vecchio Hasiral, non potevo fare a meno di pensare alla Shibusen e a cosa accadesse durante la mia assenza, chissà cosa aveva combinato Tzao...e il gran maestro? stava bene? Nulla mi era dato sapere.
    A breve era stato annunciato che si sarebbero svolti gli esami di selezione dei chunin, esami ai quali io probabilmente non avrei partecipato, più che altro per non dare nell'occhio, e poi perchè non mi era stato ordinato, anche se da Chunin avevo la possibilità di muovermi per i villaggi a mio piacimento , il chè mi avrebbe garantito una grande opportunità per mettere a segno i miei colpi.


    Ci siamo..

    Pensai non appena arrivai sotto il palazzo dove il vecchio abitava, la via era illuminata solo da pochi lampioni che producevano una luce fioca e debole, era lo scnario perfetto di un omicidio, non restava che scrivere l'ultima battuta.
    Come un geko, mi arrampicai sulla parete fino ad arrivare alla finestra, sporca, del terzo piano.
    Mi stabilizzai e lentamente estrassi il grimaldello, essenziale per poter scassinare la serratura senza romperla, questo richiedette circa 50 secondi di tempo, nei quali ero costretto a lavorare con entrambe le mani e a sorreggermi con la sola forza dei piedi, sarei potuto cadere da un momento a l'altro, e farmi davvero male, oltre a svegliare tutti.
    Ma in un baleno..tick...ero dentro, la serratura scattò ed io entrai in casa in punta di piedi, facendo ben attenzione a non produrre rumore e a non far cadere nulla.
    La casa era buia, ma da quel poco che era possibile notare, era arredata in stile otico...probabilmente questo tizio era un collezionista di antiquariato, poichè alla parete vi erano molte teche piene di oggetti antichi, con descrizione sotto ovviamente, nonchè molti vassoi d'argento, mobili, soprammobili, e tutto quello che un antiquario possiede solitamente in casa sua.
    Andai a tentoni, non conoscevo la piantina della casa, ma fui subito in grado di identificare la cucina e il salotto, non rimaneva che trovare l'unica stanza da letto di tutta la casa, il vecchio pareva abitare da solo, nessun figliolo e nessun nipote.
    Man mano che visitavo una stanza, aprivo e chiudevo la porta con estrema dolcezza e furtività, escludento una per una tutte le stanza, fino ad arrivare a quella interessata...la camera da letto di Kim.
    Era li, sdraiato sul letto a pancia in su, pareva essere molto assonnato, nella stanza era possibile percepire l'odore della Marijuana e dell'alcol...il vecchietto aveva dato una festa quella sera, ed era crollato immediatamente, prevedibile.
    Mi avvicinai al letto, e intanto scelgievo in quale modo era più conveniente ucciderlo, le opzioni andavano dal conficcargli la katana nel petto oppure sgozzarlo con le lame retrattili, oppure ancora avvelenarlo...le opzioni erano davvero tante.
    Non appena fui a circa 1 metro dal suo letto, repentinamente portai la mia mano sinistra alla sua bocca, premendola forte così da non consentirgli di urlare.
    Lui si svegliò di soprassalto, guardandomi negli occhi e tirando un urlo di terrore smorzato quasi del tutto dalla presenza della mia mano.
    Si dimenava, piangeva, cercava di afferrare le coperte in tutti i modi...ma non riusciva a staccare lo sguardo dai mie occhi...l'avevo stregato.


    No...non piangere...ti avverto io quando devi cominciare...

    Dissi a bassa voce al suo orecchio,sorridento, mentre la lama celata estratta dal polso destro si faceva strada tra la sua carotide e la sua trachea, gli avevo perforato la gola da parte a parte, infatti, fubito, zampilli di sangue esplosero fuori dalla ferita, una volta che avevo estratto la lama, molto era andato ad impregnare il cuscino bianco del vecchio, ma un pò mi era arrivato anche addosso, la sensazione del sangue altrui sulla propria pelle è qualcosa che non si può descrivere a parole.
    Con le dita, chiusi le palpebre del vecchio e mi dileguai nel nulla, prendendo i tetti, come avevo pianificato il pomeriggio stesso.
    La mattina seguente, potei leggere sui giornali la seguente notizia:



    Omicidio violento nel centro di Ame, aperte le indagini



    E' ufficiale, questa mattina, verso le 6:40, è stato ritrovato, senza vita, il corpo di Kim Hasiral, uomo oramai anziano e famoso antiquario di Ame, nella sua dimora erano presenti oggetti per un valore approssimativo di 10 milioni di Ryo, ma nulla è stato trafugato.
    Il cadavere è stato ritrovato con la gola perforata nel suo letto, con gli occhi chiusi.
    Chiunque sia stato, pare non aver lasciato tracce, si crede sia entrato dalla finestra, ma nulla è ancora certo, ci sono già degli indagati.


    Un sorriso compiaciuto spuntò sulle mie labbra.




    SPOILER (click to view)
    Exp? Leggetela però, merita :sisi:.
     
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    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

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    20 per decisione delle sfere alte, non fare più queste puttanate.
     
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    Non capisco il perchè, ma se lo dicono i MIB allora ok.
     
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