Domande per "La Scrittura secondo Zero"

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  1. Edd
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    Zef, non sono d'accordo con un punto (e di conseguenza anche con un altro), quindi cerca di farmi cambiare idea. Tu dici che:
    CITAZIONE
    Proprio per non farvi cascare in errore dicendo "ma tanto il mio personaggio diventerà figo in relazione agli eventi che gli capiteranno". Bene, chiunque pensi che un personaggio debba svilupparsi solo in un futuro e non sin dall'inizio...che dire...è un pirla!

    CITAZIONE
    Invece la rubrica di Dio (di questo dio ), vi esorta a fare una sorta di "collage" di personaggi carismatici già esistenti. Ricordate una cosa fondamentale: NESSUNA STORIA O PERSONAGGIO NASCE DAL NULLA. TUTTO E' FRUTTO DI UN COPIA, INCOLLA, E RIVISITA

    Io sono del parere che un personaggio, inizialmente, debba essere caratterizzato il MENO possibile. Ovvero debba seguire pochissime linee guida ed essere invece aperto a vari tipi di futuro che non dipendono da chi lo gestisce ma dagli individui con cui viene a contatto. -A questo punto però devo specificare che il mio parere vale unicamente con questo tipo di GDR, in cui il contatto con altri utenti non comandati da te è relativamente fondamentale. Diversamente, nella stesura di un libro, la decisione è tua dall'inizio alla fine, quindi il mio discorso non vale.-. Guarda per esempio il mio personaggio: E' partito come un normale bamboccio di Konoha, senza nulla di particolare. Genitori scomparsi e convivenza con un nonno tiranno. Ma nel relazionarsi con i PG degli altri utenti, il mio povero piccolo Nonubu Senju pareva proprio un bimbo qualsiasi. Non era stronzo, non era aggressivo, non era infantile, non era simpatico. diffidente con chi non conosce e vagamente spavaldo con chi ha già incontrato. Era anche alquanto noioso ruolarlo, ma non avevo intenzione di introdurre forzatamente eventi che l'avrebbero cambiato per caratterizzarlo con più particolarità. O meglio, non volevo farlo da subito. Poi però ha incontrato Zero, fatto per nulla premeditato e totalmente estraneo al personaggio, anche se chi lo comandava (IO) lo bramava. Da quel particolare evento in poi, il mio personaggio è crollato nella follia della disperazione e si è risollevato con degli ideali, che tutt'ora non ho ancora ben delineato. Ha assunto come sua antitesi la figura di Zero ed è in profondo conflitto tra l'odiarlo per ciò che ha fatto e l'idealizzarlo per ciò che rappresenta. A volte negli eventi in cui partecipo, mostro questo conflitto interno tramite le riflessioni. Può essere esplicito o meno, dipende da come mi gira. Ora è un chunnin di Suna dedito al dovere, in apparenza, ma in realtà è in attesa di un momento propiziatorio per realizzarsi. Ed ovviamente ha tratti alquanto disturbati, che a me piacciono tanto. Per esempio il fatto che nonostante sappia di essere nato quale Nonubu Senju e di aver assunto per necessita l'identità di Minato Muramasa, non si identifica in nessuna delle due persone. Quindi non sta fingendo di essere chi non è, ma attende. Wah, ho divagato troppo :asd:
    Bene, quel che voglio dire è che, come vedi, il mio personaggio da banale e languido che era si è costruito tramite gli eventi che lo hanno riguardato. E' come se da neonato dia diventato adolescente, mentre te consigli di farlo nascere già adulto. Non ho deciso io il suo sviluppo, non ho ideato un libro, ho documentato una storia.
     
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    Niet, io non ho detto che un personaggio debba nascere adulto e già "pieno", assolutamente. Se così fosse che senso avrebbe introdurlo in una storia se lo si volesse far alienare completamente dagli altri personaggi, proprio poichè già completo di sè?
    Questo tipo di domanda o dubbio che hai, nasce in relazione al fatto che non ho ancora tenuto la lezione sugli archetipi di Vogler e il "viaggio dell'eroe", capirai quando leggerai ciò che intendo. Ad ogni modo per rispondere alla tua domanda mirata, dovresti far distinzione tra "personaggio già di per sè interessante ed aperto ai cambiamenti" e "personaggio statico, immutabile, ma non per questo poco interessante".
    Uhm...non è facile effettivamente da capire, ecco perchè ti pongo degli esempi più concreti: i personaggi - quando nascono dall'utente - è ovvio siano immersi in una routine (se così vogliamo chiamarla) abbastanza statica, dove per staticismo intendo un vero e proprio equilibrio psicologico e di vita. Tu hai riportato il tuo esempio, ovvero il tipico personaggio buono, nè troppo pirla simil Goku nè troppo incazzoso simil Sasuke. Insomma, hai raggiunto un equilibrio, e questo va bene. Ribadisco che questi appunti non sono leggi, ma solo consigli per ottimizzare la visione del proprio personaggio. D'altra parte però tu stesso hai detto che era noiosetto ruolare con un personaggio simile, prima che Zero comparisse smottando quell'equilibrio.
    Ora, è verissimo ciò che dici: come puoi isolarti in un gdr pubblico al pari di un libro scritto interamente di tuo pugno? Io ti dico che si può, o almeno lo si può fare nel senso positivo del termine e non negativo.
    L'esempio più lampante è la caratterizzazione del Matador, un pg neo-nato, caratterizzato (spero :asd:) bene, e che nonostante ancora non si sia immerso completamente nel gdr, ha già insinuato i suoi dubbi e la sua personalità. Perchè questo? Semplicemente perchè gli ho già definito un percorso, delle problematiche e soprattutto uno scopo (in questo caso trovare un Senju) che poco c'entra effettivamente col Torneo in sè, ma che lo sfrutta come convoglio di ninja forti.
    La differenza lampante tra il tuo personaggio ed il Matador è "il perchè", lo scopo della sua esistenza. Guardalo: non l'ho neanche definito, eppure ha già una sua importanza.
    Se hai letto anche velocemente il senso della pq con Tenshin e King avrai capito che da "attivo" ho influenzato la trama o comunque gli eventi, in relazione alla MIA storia personale, ciononostante le loro scelte potranno più o meno cambiare il mio personaggio; al contrario tu, privo di scopo e di personalità, ti sei fatto influenzare passivamente dagli altri (che più o meno è ciò che hanno fatto Tenshin e King). Uhm...meglio di così, non so dirtelo :asd:
    Riassumendo la risposta alla tua domanda: un personaggio non deve essere unicamente trascinato dalla fiumana del gdr, ma nuotarci ed influenzarla personalmente (se possibile senza fare stronzate :asd:) in relazione alla PROPRIA storia, già di per sè definita sin dal principio. Ciò non toglie però che deve farsi influenzare anche passivamente dagli eventi esterni. Ma ripeto: il tuo modo di vedere i personaggi, ovvero unicamente in trasformazione "passiva" non è errata, solo incompleta. Se non ci fosse stato Zero, Minato dove sarebbe ora?
    Spero di essere stato esaustivo, in caso contrario fammelo presente :asd:
     
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  3. Edd
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    Si, lo sei stato. Per la verità l'evento con Zero non l'ho subito unicamente in modo passivo. Si, ha influenzato profondamente il mio PG, ma non l'ho impostato in modo che viva unicamente in funzione di quell'evento. Certamente è la parte più importante, per ora, ma non l'unica.

    Comunque, si, ora ho capito meglio.
     
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  4. "KING"
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    Edd nn ho letto ne tutto il tuo post ne la risposta di Zero ancora, scrivo subito perché mi dimenticò.
    Dire caratterizzarlo il meno possibile agli inizi nn e la cosa migliore per il semplice fatto che dovete pensare che il PG e unico e diverso da tutti gli altri.
    Dal background puoi tirare fuori un ottima caratterizzazione e solo dopo viene la parte che dici tu di contatto con gli altri, di ESPERIENZE che possono (devono) influire sia in positivo sia in negativo sul carattere (chiamiamo lo così) del PG.
    Ma una base solida ci deve essere seno c'è l'alto rischio di cadere nel bipolarismo non voluto, in una missione sono incazzoso e scontroso in un altra sono un depressomane emotico in un altra ancora sono un Goku iperenergetico.
    Il che può avere senso solo se supportato da eventi (quest allenamenti missioni) in cui avviene qualcosa che smussa o perché no stravolge completamente il carattere del mio PG cosa che nei manga avviene sempre, magari non col protagonista (vedi Goku) ma con un co-protagonista (vedi Vegeta o Tensing o Meglio ancora Junior che è quello che subisce più modifiche caratteriali la prima smussata arriva dopo essere sconfitto da Goku la seconda arriva quando goku si sacrifica contro Raddish il vero cambiamento avviene gradualmente mentre allena Gohan e poi c'è la Fusione con Kami ed infine la realizzazione dell'irraggiungibilita dei Sayan)
    Ma mo mi leggo cos'altro avete scritto
     
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  5. Edd
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    Hai ragione, sono d'accordo.
     
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  6. "KING"
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    Io ho sempre ragione
     
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  7. Edd
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    Anch'io :soso:
     
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  8. "KING"
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    Zero analizzami mr Satan per vedere se ho capito bene la sua funzione ed importanza narrativa
     
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    Minchia, giusto giusto quel magnaccio prendi ad esempio? :asd:
    Io te l'analizzo, però considera che DB, così come naruto o one piece, sono impostati a saghe, non hanno un inizio e una fine effettiva. Lui comunque è una spalla, l'imbroglione, benchè non agisca direttamente contro i nemici. E' un personaggio comico, che va a smorzare le tensioni e soprattutto è evidente sia un deuteragonista.
    Quando comunque trovi difficoltà nell'identificazione del personaggio, vacci ad esclusione in base alle alternative.
     
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  10. Bloody Ðoc
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    Zero, solo una cosa: Joker il suo "antefatto" ce l'ha, eccome, cavolo!

    Sposato, con una moglie che lo opprime, lavora in una fabbrica di prodotti chimici. Lo stipendio è misero e la moglie spende relativamente tutto, dando la colpa a Joker (di cui non si conosce il vero nome, ma in quella fase ancora non era il Joker) di sperperare tutti i soldi. Per dimostrare alla moglie di non essere un incapace, decide di unirsi a una rapina, con il nome di "Cappuccetto Rosso". Poco prima della rapina, Cappuccetto Rosso viene a sapere che la moglie e il bimbo che aveva in grembo (o era nato da poco, non ricordo) sono morti. A quel punto, il futuro Joker non ha più alcun motivo per diventare un fuorilegge, ma viene costretto dagli altri due membri della banda a portare a termine il colpo. Ovviamente Batman lo ferma, ma lo fa cadere in una vasca di prodotti chimici - sì, la rapina era in un'industria di non ricordo cosa vicino allo stesso posto dove lavorara Joker - che lo trasformano in quello che è, il Joker che tutti conosciamo. Capelli verdi, volto bianco, perfino la cicatrice sul volto (il "sorriso", per intenderci) è frutto di quella battaglia con Batman. Nel constatare il suo aspetto, Joker diventa definitivamente fuori di testa. Tra le altre cose, il Joker, per via di una storia lunga e blablabla, per un brevissimo momento riacquista la sua sanità mentale, affermando di essere pentito per tutti i crimini che ha commesso e per tutte le persone vicine a Batman (Bat-Girl, Robin etc) che ha ucciso.
     
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  11. Shapechanger
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    Credo che Zeff si riferisse al Joker di Nolan. Quello cinematografico più recente, almeno, che non ha un passato ben definito.
     
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  12. Bloody Ðoc
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    Sì, ma sempre del Joker si tratta. Il fatto che nel film non venga "definito" il passato di Joker, non implica che non lo abbia, per intenderci. Ricordiamoci che Nolan ha preso i personaggi dalla DC, quindi sarebbe stupido considerarli come "personaggio a parte". Anche il passato di Due Facce è un mistero, ma riferendoci alla DC e alla serie di CN, risulta chiaro anche quello.
     
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  13. Shapechanger
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    Eh, lo so, ma magari una persona che ha visto solo il Batman di Nolan può avere l'impressione che QUEL Joker non abbaia background.

    Inoltre il Joker di Nolan non è esattamente il Joker della DC, anche perchè sarebbe impossibile rendere sulla pellicola un personaggio del genere. Il Joker di Nolan ha il genio malato del Joker dei fumetti, ma non, per esempio, quella pazzia sgargiante che lo porta a costruire oggetti strani e mortali. Quello era più il Joker del primo film, di cui ricordo solo una scena, quella della "scossa mortale", praticamente all'inizio e il gas esilerante. Sono due personaggi diversi che incarnano due aspetti del Joker, ma non sono lui.

    Imho almeno, non seguo molto Batman quindi magari ho detto castronerie, ma da quello che so del Joker la situazione mi pare così.
     
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  14. Bloody Ðoc
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    In realtà Nolan ha semplicemente glissato sull'uso di armi non-convenzionali, che per giunta si sposa perfettamente con una parte della serie di Batman in cui, appunto, Joker sembra farsi quasi più serio, per intenderci. Ma "l'esperimento sociale" che mette in alto è un lampante esempio di come il Joker di Nolan sia incredibilmente vicino al Joker originale. Però da qui a dire che non è il Joker ce ne passa! :asd:
     
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    Io mi riferivo all'ultimo film. Per esempio io ignoro il suo passato e dal film non si capisce nulla, Doc. Ricorda che tutti questi discorsi io li ho fatti in relazione ad opere chiuse, con un inizio ed una fine. Capisco che tu da lettore di Batman mi lanci merda, addosso, ma io mi baso sulla pellicola :asd:
     
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54 replies since 24/9/2013, 21:01   620 views
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