Alla ricerca della forza

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    Foresta ai confini di Ame, notte fonda e pioggia scrosciante mi tengono al riparo da occhi e orecchie indiscrete, ma cosa ci faccio qui? Era passato già un po' di tempo dall'ultima missione, l'attacco a Suna mi aveva segnato profondamente e mi ero ripromesso di non partecipare più a missioni del genere. Fortunatamente Sakkaku stesso mi aveva lasciato a riposo per un buon periodo di tempo, periodo nel quale comunque la guerra non si era fermata viste le schermaglie che più frequentemente si susseguivano tra i vari villaggi dei due schieramenti. Io di certo non me ne son rimasto con le mani in mano, non avevo ancora ne la forza ne il modo per apportare l'attacco decisivo all'Amekage ed era per questo che mi ero limitato a condurre ricerche su ricerche per riuscire a capire come eliminare ciò che avevo in corpo. Si, perché più che aumentare la mia potenza dovevo affinare le mie tecniche e liberarmi una volta per tutte da quelle maledette nano-macchine impiantatemi da Faust il pazzo. Ecco cosa mi aveva spinto qui, le mie ricerche. A quanto pare, nella grotta proprio davanti a me, si cela uno dei più piccoli e importanti laboratori del dottore. Speravo solo fosse questo il luogo dove aveva elaborato il kokketsu. Mi faccio largo tra le piante e mi avvicino all'entrata, noto subito delle strani incisioni sulla parete, l'acqua piovana scorreva infatti in modo strano su quella parte di roccia. Nient'altro che simboli senza senso a prima vista, ma si sa che il mondo shinobi è molto raffinato e probabilmente si nascondeva molto di più che semplici incisioni senza senso. Le mie dita iniziano a scorrere sulla parete bagnata, i polpastrelli sentono chiaramente come quelle scanalature siano fin troppo precise per essere opera di un semplice kunai. Il chakra inizia a scorrere: prima lettere, poi parole ed infine un messaggio prende la vita dove prima non c'era niente. Qualcosa di eccezionale si rivela a me, un testamento che però nessun altro, oltre a Juan V, avrebbe dovuto leggere.

    CITAZIONE
    <<se stai leggendo queste righe allora vuol dire che il Fuuinjutsu a lettura di polpastrelli è andato in porto, Juan, ma soprattutto significa che io sono morto. E' curiosamente triste lasciare un messaggio dall'oltretomba, ma date le circostanze sento il dovere morale di lasciare a te il più grave dei fardelli. Sapevo che mai saresti giunto di tua sponte in questo mio tempio di scienza, ma ero altrettanto sicuro che ti saresti ricordato della nostra conversazione. L'hai sempre fatto anche se non lo davi a vedere... se c'è una cosa di cui mi sono pentito in vita è stata collaborare con Hi Sakkaku, ma entrambi conosciamo il prezzo che siamo disposti a pagare per un'opportunità. Ed io ho venduto la mia anima al diavolo, letteralmente. Tuttavia due giorni fa ho trovato finalmente la risposta alle mie domande: "Perché Sakkaku ci ha voluti tra le sue fila? Qual è il suo scopo finale?". Dall'esterno trovano la risposta nelle nostre capacità combattive, "le braccia dell'Amekage" osano addirittura esordire. Ma in realtà non è un caso che noi tutti siamo stati riuniti con tanta cura. Tu, il Raikage, Kris, il tuo sottoposto condannato a morte prematura, Tony e Geneva, ottime cavie per testare le modifiche genetiche che io avrei apportato al corpo del loro caro in relazione alla sua psiche. Gli altri erano solo un "contorno" per depistare dal vero obbiettivo, anch'esso immerso nella menzogna. Ma in questa Guerra Fredda c'è dell'altro, ben più pericoloso di una volgare battaglia tra fazioni: il più grande suicidio di massa della storia.
    Le nazioni sono fermamente convinte che Sakkaku voglia surclassarli e sottometterli in combattimento, ma non è questo il suo vero fine. Mi sono intrufolato nelle stanze di Hi e dalla sua scrivania ho tirato fuori il suo diario, un manoscritto che tenevo d'occhio da tempo. Aspettavo il momento giusto per poter capire appieno le intenzioni di quel maniaco. In quelle pagine c'era la formula del sangue nero da me sperimentato, la compatibilità con il DNA di Kris e il limite che avrebbe raggiunto a lungo termine. Passo dopo passo inoltre v'erano elencati i passaggi che avrebbero condotto tutte le nazioni contro Ame, laddove numero I avrebbe consumato eserciti nemici ed alleati indistintamente. Lo stesso Sakkaku e noi di Kishikumo saremmo rimasti coinvolti nell'Epurazione e da lì in poi sarebbe stato il nulla.
    "Tutto questo non ha senso" potresti pensare, ma credi a un pazzo: la follia è tale perché viene esercitata da coloro che sono privi di senno.
    Il compito che ti assegno l'avrei volentieri eseguito di mio pugno, se solo Jacqueline non mi avesse sorpreso a frugare tra quegli squilibrati progetti. Sono certo che non passerà molto prima che Sakkaku sarà informato e quando ciò accadrà per me non ci sarà via di scampo. Ecco perché ti chiedo di realizzare le mie ultime volontà. Non ho nessun altro oltre te. Nel sottosuolo del Paese della Luna, coordinate xx.xx, è nascosto l'ordigno esplosivo più devastante mai realizzato dal sottoscritto. Perché tanto distante dagli altri Paesi? Nessuna spia pagata da Sakkaku sarebbe arrivata a cercare fin laggiù. Tu devi recuperarla e distruggere Ame, prima che sia troppo tardi.
    Da dove viene questo barlume di giustizia? Da nessuna parte. Sono nato pazzo e come ho già detto la follia è tale perché viene esercitata da coloro che sono privi di senno.
    Addio...amico mio. Perché per me tu significavi questo.>>

    Troppe informazioni, tutte insieme, sono difficili da metabolizzare. Tralasciando la missione affidata a numero V, finita con la sua morte e conseguente fallimento, c'è molto da riflettere su quelle che sono le parole lasciate da quello psicopatico. Inizio ad addentrarmi nella buia grotta in cerca dello studio del folle ed intanto rifletto su quello che avevo appena appreso. Sakkaku voleva davvero uno sterminio di massa che coinvolgeva tutto e tutti? A che pro? Che fosse in grado di farlo non c'è dubbio, io stesso sono stato testimone della sua forza e di quella di Kris, qualcosa che va fuori dall'ordinario. Ma perché sacrificare i suoi stessi uomini quando non ce n'è bisogno? Dovevo assolutamente intervenire e fermare tutto ciò prima che avvenga, dovevo uccidere Hi e bloccare gli eserciti dell'Alleanza prima che raggiungano le porte di Ame. Con una mano sempre poggiata alla parete, per non perdere l'orientamento, continuo a camminare illuminato ogni tanto da qualche lampo che dall'esterno arrivava ad "accendere" quasi completamente l'interno di questo posto sperduto dal mondo. Dopo svariati metri arrivo davanti a quella che sembra un porta, non è chiusa e dall'interno proviene una luce fioca che illumina quel tanto che basta per non stare completamente al buio. Mi addentro, era proprio un laboratorio ed era in buone condizioni, si vedeva che non vi entrava nessuno da tempo vista la polvere e gli apparecchi ormai abbandonati, sarà meglio dare un'occhiata in giro, cercare qualche appunto o cose del genere. Mi avvio subito verso quella che sembra la scrivania principale, ci sono vari strumenti medici sparsi sopra e scartoffie di qua e di la. Per arrivarci, purtroppo, devo farmi spazio tra quelle che sono carcasse di animali di varie specie e dimensioni, dovevano essere state cavie, la puzza che emanavano era nauseabonda ma non era la prima volta che mi addentravo in uno dei "templi della scienza di Faust", me lo aspettavo. Arrivato ai fogli ne prendo alcuni, riguardavano tutte vari tipi di esperimenti ma per ora niente che mi interessasse. Più in la noto però, nascosto in un angolo, un vero e proprio fascicolo, doveva essere qualcosa di importante visto che non era stato lasciato come il resto degli appunti. Lo prendo ed inizio a sfogliare, finalmente ho trovato quello che stavo cercando

    Kokketsu...


    Continua...


    Edited by Tenshin - 1/8/2013, 15:37
     
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    Una relazione accurata di quello che era stata la scoperta, la creazione e il potenziamento del sangue nero, le varie fasi che hanno portato dal dare forma il composto fino ad iniettarlo. Inizio a leggere accuratamente le pagine che sono trattate in modo scientifico si ma allo stesso tempo trasudano la follia e la genialità del dottore rendendo di fatto questo come testimonianza della sua vita, paragonabile ad un diario tant'era facile percepire la mente di quell'uomo da questi scritti

    CITAZIONE
    Giorno 1

    Sakkaku mi ha commissionato l'ingrato compito di creare un siero capace di dar vita al "super-soldato", a differenza di tutte le stronzate che si dicono in giro l'unico modo per farlo è quello di lavorare sul sangue fino a modificarlo, una sostanza dopante in grado di trasformare radicalmente le potenzialità del corpo, un qualcosa che fosse necessario iniettare una sola volta e che a differenza delle altre puttanate già scoperte non doveva aver alcun tipo di effetto collaterale. La fase più importante per questo tipo di esperimenti è appunto la sperimentazione, dovrò andar a caccia di cavie, animali ed umane, per poter testare su di loro quello che creerò, mi sa che mi divertirò parecchio a farlo!

    Giorno 2

    Ieri me la sono proprio spassata! Vediamo, cosa abbiamo qui: un topo, un gatto, un lupo e un orso...è stato divertente catturarli, torturarli e tenerli in vita ed in forma per gli esperimenti...se vogliamo dirla tutta di topo ce ne sarebbe un altro ma di razza speciale, un famoso topo-di-fogna-di-Takigagure, un pazzo-pedofilo-assassino quasi come il sottoscritto che ho trovato in una cella di isolamento, di certo nessuno sentirà la sua mancanza ed è utile più qui che dove l'ho preso. Passando alla parte più noiosa, quella tecnica, c'è un motivo se ho portato una così ampia scelta di animali qui, in questo buco di laboratorio che Sakkaku ha riservato a posta per quest'operazione: avevo bisogno di sperimentare la sostanza che mi accingevo a produrre su differenti taglie di animali per vedere se tutte la sopportavano e se c'era una stazza fisica minima oltre il quale la dose per la mutazione genetica del sangue sarebbe stata letale per l'ospite. Sarà meglio ora se trascorro la notte a lavorare sui campioni di sangue che ho raccolto e vedere se riesco a trovare la combinazione adatta per trasformarlo in quello che cerca Hi...aggiornerò domani il rapporto.

    Giorno 3

    Dopo diversi tentativi sembro aver trovato quello che cercavo, lo chiamerò sangue nero. Sui diversi campioni di sangue con la quale ho lavorato, meno che questo, le cellule inizialmente rispondevano alle aspettative per poi attaccarsi le une con le altre in quello che sembrava una lotta tra gladiatori alla quale solo ad uno era concessa la vita. Il kokketsu invece era diverso, il sangue mutava dal rosso naturale ad un nero pece e riusciva a inglobare in se le caratteristiche che il capo mi aveva cercato, l'unica nota stonata per ora sembra essere l'eccessiva corrosività che ha assunto, ho notato come riesca a sciogliere qualsiasi cosa con la quale entra in contatto, non so sia possibile che un qualsiasi corpo accetti qualcosa del genere al proprio interno, bhe saranno quegli stronzi laggiù a testare sulla loro pelle se sia possibile o meno, dovrò pur vendicarmi delle cagate che hanno lasciato in giro e dei versi che continuano a fare ininterrottamente! Cazzo sono sotto sedativi, come ci riescono? Com'è stupefacente una vita quando sa di essere arrivata al capolinea, ci mostra lati di se, forze, sconosciute, insperate a dire il vero. E' questo il lato della morte che preferisco, gli attimi che precedono il suo sopraggiungimento. Che si godano queste ultime ore nella loro stessa merda.

    Giorno 4

    Le iniezioni hanno avuto i risultati che prevedevo: il topo, il gatto, il lupo e l'uomo sono deceduti appena pochi secondi dopo aver ricevuto il kokketsu, i vasi sanguigni sono andati distrutti e sono tutti e quattro morti per emorragia interna. L'orso invece è quello che ha dato i risultati più promettenti, quelli che mi fanno credere che con qualche piccola modifica questa roba possa considerarsi la mia opera d'arte: l'animale ha sopportato per un paio d'ore la sostanza, la stazza e la resistenza dell'animale hanno di certo contribuito, durante il periodo di vita l'animale ha presentato una rigenerazione alle ferite eccezionale, forza e riflessi aumentati e lo stronzo mi sputava contro il sangue che dovevo star bene attento ad evitare se non volevo sciogliermi. Devo chiedere subito a Sakkaku di mandarmi qualche shinobi per continuare gli esperimenti, questa volta mi limiterò a bloccare loro il chakra, "giocarci" sarebbe controproducente, li voglio nel pieno delle loro forze per il test.

    Giorno 5

    Cinque, sono stati in cinque a subire oggi l'iniezione e sono tutti morti, l'Amekage mi ha assicurato come quelli fossero alcuni dei più promettenti shinobi di Ame eppure nessuno di loro è riuscito a sopportare il sangue nero, ne sono stati tutti sopraffatti. Non riesco a capire dove sia il problema, dovrebbero avere resistenza maggiore di uno stramaledettissimo orso eppure non hanno retto più di cinque minuti. Che siano tutti delle mezzeseghe? Non credo Sakkaku si sia fatto scrupoli e abbia deciso di preservare i suoi ninja a dispetto dell'esperimento...

    Giorno 6

    Hu che bella sorpresa ho avuto oggi, quel fottutissimo ragazzino di Ame che si ostina a combattere Sakkaku nonostante sia nient'altro che una misera scorreggia si è fatto beccare, non pago della fortuna di essere rimasto qui con una maschera si è permesso addirittura di ribellarsi ed ora è qui pronto ad essere fottuto con una miscela molto simile al sangue nero ma che in realtà è una dose meno potente e pericolosa dello stesso. Hei però sembra resistere bene a questa roba, cazzo è più fortunato di pensassi, bene mi basterà giocare sulla dose e sulla quantità degli elementi che compongono il kokketsu per renderlo perfetto!

    Giorno 7

    Sono finalmente riuscito a trovare la formula definitiva di sta roba! Sakkaku, appena ne è stato informato, l'ha presa e ha deciso di tenerla per se, qui quindi ho deciso di lasciare le istruzioni per la creazione dell'enzima in modo che possa tornarmi utile con il passo successivo dell'esperimento della quale Hi non sa nulla. Nonostante tutto però, un appunto finale sul mio lavoro non può mancare! Il kokketsu definitivo non accetta di buon grado di fornire i suoi servizi a tutti: sembra quasi scegliere se un corpo è adatto o meno ad ospitarlo, qualcosa di...sublime!

    Gli scritti che per ora mi interessavano si fermavano qui, dopo di essi c'era un altro capitolo dal nome "Alfa e Beta", lo avrei letto dopo per questo inizio a studiare il fascicolo ed in particolare il metodo per la realizzazione dell'enzima. Mi metto subito a lavoro, qui sembrava esserci già tutto il necessario per la messa in opera di sta roba. Non mi piace l'idea di mettere in atto quello che è il risultato di una delle persone che più di tutti ho odiato in questo periodo ma sono costretto a farlo: sono stato testimone a Konoha della potenza di Kris e devo assolutamente impossessarmene se voglio sperare di mandare all'altro mondo quel pezzo di merda che siede a palazzo.


    Continua...


    Edited by Darker - 27/7/2013, 00:50
     
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    Una...due...tre!

    Nel piccolo recipiente in vetro metto precisamente tre gocce di uno strano liquido bianco dal nome scientifico impronunciabile, da quel che c'era scritto dovevo stare molto attento alle dosi perché il minimo errore poteva costarmi la vita. Dovevo dire però che da un certo punta di vista rispetto agli altri che hanno subito l'iniezione sono già due passi avanti: io ho in me quello che è in parte il kokketsu quindi dovrei, almeno in teoria, sopportare meglio il processo di trasformazione. Le tre gocce si sono andate a mescolare con un campione del mio sangue prelevato precedentemente con una siringa, gli scritti infatti dicono che il sangue nero è unico di persona in persona proprio come il sangue naturale, bisognava dunque lavorare sul proprio. La fase successiva ora prevedeva l'aggiunta di una fiala di un materiale sintetico creato dal dottore pazzo, qui sulla scrivania ce ne erano un bel po' ed essendo un materiale creato da Faust stesso ha pensato bene di chiamarlo "enzima della morte", il nome non ispira molto ma se è questo che serve per creare quella roba aggiungerò questo al composto. Con questo passo potevo dire di essere a metà dell'opera, ora dovevo fermarmi momentaneamente e aspettare che tutti gli elementi nel recipiente leghino tra loro, un processo che dura quattro minuti e ventidue secondi esatti, dire che numero VIII era stato preciso nel riportare quantità e quant'altro era un eufemismo. Mentre attendo con pazienza noto come in fondo alla stanza ci sia una porta che dava in un altro spazio, magari li conduceva altri tipi di esperimenti. Ero proprio curioso di andare a vedere ma allo stesso tempo il nervosismo e la concentrazione che stavo mettendo nel fare questa roba non mi permetteva di muovermi. A differenza di molti ninja poi non mi sono nemmeno mai avvicinato a libri di medicina o alchimia nemmeno per prendere le informazioni più basilari, e dire che ero un tipo che ha sempre amato le arti ninja in generale ma proprio a quel settore non mi ero mai interessato, avessi saputo che mi sarei ritrovato in una situazione del genere mi sarei comportato diversamente. Bhe non si campa con i se e con i ma ed intanto il tempo perché quell'intruglio fosse pronto alla fase successiva doveva essere passato. A dire il vero avevo contato i secondi, volevo essere sicuro di non anticipare nessun passaggio. A questo punto dovrei inserire contemporaneamente 30 ml di fluido magico e di fluido vitale, due elementi che avevo già sentito e che quindi rispetto agli altri dovevano essere più comuni. Aspetto qualche secondo che il tutto si amalgami bene e questa volta e l'ora di mettere due cucchiaini di "polvere della morte", una strana polvere nera che doveva essere stata creata da Faust che a quanto pare era anche molto originale nel mettere i nomi alle proprie creazioni...la sua per la morte era una vera e propria fissazione. A questo punto mancava uno solo passaggio, ebollizione del ricavato. Si, infatti questo per ora non era niente, il vero kokketsu era il liquido che si ricavava dal vapore di questa roba una volta portata a temperatura di ebollizione, qui ci sono pure spiegate le reazioni chimiche che avvengono una volta che il liquido evapora e gli permettono di diventare quello che cerco ma, ahimè, non ci capisco niente e non perdo tempo e leggerle. So solo che questa roba doveva stare mezz'ora in un apparecchio speciale sul fuoco, li sarebbe avvenuto in automatico il trasporto del vapore in un luogo a parte e il suo raffreddamento in un recipiente speciale.

    Spero solo di non aver sbagliato niente...

    Preparo il tutto, metto il timer a questa specie di forno in modo che smetta di funzionare dopo trenta minuti, e mi avvio fuori da questo posto. L'aria era irrespirabile per tutto quello che c'era dentro, dalle carcasse delle cavie ai liquidi stagnanti di materiali non ben definiti, non c'era nemmeno un buco che permettesse il cambio d'aria quindi... Tornato nella grotta noto come il rumore della forte pioggia che mi aveva accompagnato fin qui era sparito, la tempesta doveva essersi placata o trasformata in una pioggerella leggera. L'aria fresca che si respirava qui era un vero toccasana, accentuata dall'umidità della grotta i polmoni finalmente sembravano essersi liberati dalla morsa causata dall'aria fetida li dentro. Intanto meglio pensare a cosa farne di questo posto una volta ottenuto quello che cerco. Non so se prima di me ci sia mai arrivato qualcun altro, non so se qualcuno ne conosce l'esistenza ma tutto quello che c'è qui è certo che nelle mani sbagliate potrebbe fare solo del male. Sarà meglio distruggere tutto una volta finito qui. Mi siedo, cerco il fascicolo e noto di averlo dimenticato dentro, volevo approfondire l'altro capitolo ma farò dopo, non ho voglia di rientrare prima che sia passata mezz'ora. I miei pensieri in questo momento sono di varia natura, penso se davvero riuscirò a battere Sakkaku una volta ottenuto il kokketsu completo, penso a quella che è stata la mia vita fino a questo momento, un continuo via vai di missione pericolose, allenamenti e momenti di vario genere che mi hanno condotto oggi qui, in questo laboratorio, a rischiare la vita per salvarmi la vita. Chissà se come me, all'oscuro di tutti, qualcun altro qui, o da qualche altra parte, aspetta il momento giusto per attaccare Hi. Chissà cosa ha spinto "l'Eroe di Ame" a diventare l'uomo senza scrupoli che è oggi. Ad essere sincero penso a questo tutte le sere. A dire il vero è ormai tanto che non dormo e se lo faccio è per poche ore, passo la notte a pensare e a guardare Yin mentre dorme. Chi lo sa, forse sto impazzendo anch'io, vorrei fare tante di quelle cose ed in realtà non riesco a far nulla... I pensieri volano ed intanto il tempo passa, torno in piedi e vado a controllare che il processo sia terminato. Si, lo era, il composto è pronto. Lo prendo e vi immergo una siringa che riempio completamente, questa roba sembra essere proprio il kokketsu ma meglio non cantar vittoria. Con un laccio blocco la circolazione del braccio per poter prendere meglio la vena, senza aspettare troppo infilzo la carne e premo sull'arnese per fare in modo che il fluido mi entri in corpo. Goccia dopo goccia sento scorrere dentro di me il nuovo sangue. Cado sulle ginocchia e piego la testa verso il pavimento insanguinato, sento bruciarmi dentro e non riesco a trattenere le urla che mi stroncano il fiato. Era giunta la fine? No, almeno non ora. Minuto dopo minuto, secondo dopo secondo, il dolore si placa e inizio a riprendere il controllo del mio corpo. Ritorno in piedi, con un processo molto simile alle tecniche che già padroneggiavo estraggo il nuovo sangue del mio corpo e ne testo gli effetti su una sedia, il risultato è quello che cercavo: l'oggetto viene sciolto in pochi secondi, cosa che prima non ero in grado di fare. Bene, perfetto. Non ero ancora in grado di fare quello che facevo prima, non riesco a ricreare un arto o un clone ma credo sia tutta questione di tempo e pratica, ora potevo dire di essere completo, ora ero finalmente libero dal controllo dell'Amekage!


    Fine prima parte
     
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    Prenderai il kokketsu in scheda alla fine della missione "Battaglia tra le Onde". L'esperienza te la do appena finisco di leggere.
     
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    Ho letto e ti do il massimo, però come ti ho sempre detto, non mi piace il modo con cui passi da un tempo ad un altro. La scrittura è personale, vero, tuttavia sia io che Fury troviamo stonature tra tutti quei cambi di tempo.
    Il mio è solo un consiglio, poi puoi pure continuare su questa scia :asd:
     
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    Ero semplicemente entusiasta, era andato tutto liscio come l'olio, ero riuscito ad ottenere proprio quello che cercavo acquistando un potenziale incredibile e, soprattutto, la libertà. Adesso non restava altro da fare che allenarsi, allenarsi e allenarsi ancora per raggiungere e, se possibile, superare il livello di Kris per poter quindi dire di essere in grado di affrontare Sakkaku. Non sarebbe stato facile, non sarebbe facile nemmeno con tutte le arti ninja di questo mondo affrontare un uomo in grado di controllare il tempo, qualcosa che forse trascende persino dall'essere umano. Ma non potevo fare altro che provarci e il rinato entusiasmo in me mi spingeva a credere che forse non era impossibile sconfiggerlo. Mi dirigo verso la porta per lasciare finalmente questo posto e tornare a casa quando mi viene in mente che c'era ancora una cosa da fare qui. Riapro il fascicolo, giro le pagine e ritorno al capitolo che avevo lasciato in sospeso: "Alfa e Beta". Lo apro e inizio a sfogliare, leggo avidamente sperando che Faust abbia lasciato in eredità qualcos'altro che potesse essermi utile nella lotta ad Hi.

    CITAZIONE
    Alfa e Beta

    Per il capo forse gli esperimenti saranno finiti, il kokketsu gli basta ma io sono certo che può riservarmi qualcosa in più rispetto a quello che mi è stato chiesto ed è per questo che ho deciso di continuare in segreto a lavorarci su. Quando prima dicevo che il sangue nero sembrava scegliere il proprio ospite mi riferivo al fatto che l'enzima da me creato è molto più che una semplice sostanza, pare avere vita propria! In effetti non è proprio così ma ho preso spunto da questa faccenda in modo da dargli vita! In molti sono in grado di uccidere un organismo, io stesso sono DIO in questo settore. In quanti, però, possono vantarsi di dare VITA alle cose? In quanti sono geni al punto di riuscirci? Non parlatemi di Jack, vi prego, e nemmeno dell'edo tensei, li si parla di richiamare anime, cosa vista e rivista. Non menzioniamo nemmeno il mokuton, far crescere qualche alberello qui e li vi sembra per caso dare vita a qualcosa? Io intendo molto di più, io voglio dare la vita dove vita non c'è, crearla dal nulla. Un organismo fatto dal kokketsu, un organismo quasi perfetto: questo è il progetto Alfa e Beta come da titolo, la creazione di due creature gemelle fatte semplicemente lavorando con kokketsu e chakra! [...]

    Questa era l'introduzione, si parlava di qualcosa di straordinario se davvero fosse stata messa in atto con successo, qualcosa che è fuori dall'ordinario anche per le menti più brillanti. A ripensarci mi viene in mente quella camera che prima non ho visitato, sarà meglio darci un'occhiata, forse troverò li il risultato di quest'altra ricerca. Supero abilmente le carcasse sparse in giro fino a raggiungere l'altro spazio del laboratorio entrandovi. La luce qui non era continua ma illuminava ad intermittenza, segno che la lampadina non era ben avvitata. Vado ad aggiustarla e finalmente appare tutto più chiaro. Davanti a me, oltre che scrivania, strumenti e scartoffie varie, c'erano due enormi capsule in vetro piene d'acqua che ospitavano due esseri non facilmente identificabili. A dire il vero erano un qualcosa di quanto più lontano ci fosse dal mondo animale, avevano un aspetto "umanoide" data la postura eretta e il fatto che avessero due braccia e due gambe ma il resto era difficile associarlo ad altro. Mi avvicino incuriosito, tubi vari spuntano da ogni parte del loro corpo per chi sa quale motivo, i macchinari sono ancora in funzione anche se le bestie non si muovono e non respirano. Non ci capisco molto e non so nemmeno utilizzare questi computer, sarà meglio quindi continuare a leggere per vedere com'erano andate le cose.

    CITAZIONE
    [...] Sono riuscito a ricreare degli organi sintetici fatti di kokketsu, l'enzima è in grado di sostituire parti del corpo ed organi danneggiati/malati, ho pensato quindi che da questi potesse essere ricreato un vero e proprio corpo fatto dal nulla. Si, ci sono riuscito, ho creato le mie due creature fatte completamente di sangue nero in tutto e per tutto. Per ora però non sono altro che contenitori vuoti, corpi morti, inutili. Devo riuscire a dargli il cosiddetto "soffio di vita" se voglio che l'esperimento si concluda con successo. Ho provato, senza successo, ad immettere chakra e sangue ma la cosa non ha avuto i risultati che speravo: i due sistemi circolatori accettano e conservano la loro benzina naturale ma non riescono a metterla in moto e di certo non basterà un semplice defibrillatore a far si che il loro cuore possa iniziare a battere e pompare. Riportare in vita una persona è una cosa, dargliela è più complicata. [...]

    Sembrava essere partito spedito il dottore, aveva creato due corpi dal nulla, il problema veniva però dal fatto che non si erano messi a camminare da soli e renderli vivi era il passaggio fondamentale. Ci sarebbe molto da riflettere su qualcosa del genere: gli uomini credono in uno o più dèi che danno loro la vita e la controllano dall'alto dei cieli, come può allora una persona comune, seppur dotata di capacità straordinarie, fare qualcosa di "divino"? Si può davvero superare questo limite? Esiste questo limite? Di certo Faust non se ne è posti se ha tentato, fatto, una cosa del genere. Si parla di qualcosa che va oltre la semplice ricerca scientifica, se fossimo in grado davvero di fare qualcosa del genere un dio nemmeno ci servirebbe. Tralasciando che io a priori non credo nell'esistenza di esseri superiori è innegabile dire che l'umanità intera condiziona le proprie vite imponendosi una morale, delle regole, a causa della propria religione. Da sempre il mondo crede nella religione per darsi una spiegazione non logica alle cose che non capisce, oggi come oggi l'unica cosa che davvero non sappiamo è da dove nascano le cose, cosa le ha dato origine. Se si scoprisse che basta un processo chimico e la vita può nascere dal nulla bhe è inutile dire come crollerebbero tutti gli dèi. Riuscire a dare la vita significa dare un anima ad un corpo vuoto, farlo significherebbe che le anime non nascono per volere divino ma da processi naturali che non conosciamo ancora. Faust è davvero riuscito a farlo? Questo scritto durava ancora pagine e pagine e a me non andava di leggere tutto, infondo mi interessava solo sapere se era riuscito nel suo intento e come potevo utilizzare Alfa e Beta a mio vantaggio.


    Continua...
     
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    Arrivo direttamente a leggere il risultato dell'esperimento: inutile dire che era riuscito nel suo intento.

    CITAZIONE
    [...] Le mie creature... sono vive! Con i passaggi trascritti in precedenza ho fatto in modo che i due iniziassero a muovere i loro primi passi. Purtroppo, dopo ore di osservazione, ho notato come non tutto era andato come mi aspettavo: Alfa e Beta sono composte al 99% di kokketsu e questo è anche l'unico nutrimento in grado di tenerle in vita. Appena infatti sono state libere di muoversi si sono scagliate contro le riserve di sangue nero che conservavo e se ne sono cibate, non sono riuscito nemmeno a fermarle tant'erano avide e voraci. Dopo poco tempo però sono sorti i primi problemi come accennavo su: quando il loro cibo naturale è concluso hanno cercato subito una fonte alternativa di energia, il sangue normale. Fino a poco tempo fa potevo dire di avere qui con me abbastanza cavie da poter continuare tranquillamente tutti i tipi di studi che stavo portando avanti ma ora non mi è più possibile dato che i due parassiti, perché questo sono, hanno sfruttato ogni orifizio delle mie cavie per entrare nel loro corpo e cibarsene dall'interno. Dovevo ammettere che lo spettacolo era interessante: vedere animali e persone che venivano private di tutto quello che avevano in corpo era qualcosa di sensazionale ma di certo non potevo darle a mangiare villaggi o specie intere, dovevo trovare presto una soluzione. Meglio per ora sedarle, anche perché non rispondevano ai miei ordini e rischiavo si rivoltassero contro di me. [...]

    Quindi in questo momento erano sedate... comunque sia queste creature sembravano tutt'altro che sfruttabili, da quel che posso capire da questa parte di scritti non fanno altro che nutrirsi e lo fanno anche a spesa di tutta la vita che c'è intorno a loro. Liberarle non mi sembrava il caso anche perché se non rispondevano agli ordini di Faust figurarsi ai miei. Certo, io potevo garantire loro il kokketsu che tanto bramavano, ma non avevo bisogno di due animali domestici tanto pericolosi, a questo punto meglio distruggerli insieme al resto del laboratorio. Si, ma non prima di aver finito di leggere cosa aveva tentato di fare il dottore per controllarle e a che conclusioni era arrivato, magari esisteva un metodo per tenerle a bada.

    CITAZIONE
    [...] Sono giorni ormai che provo e riprovo a far fare loro quello che dico ma proprio non mi stanno a sentire queste merde di sangue. Ho provato persino garantendo loro tutto il "cibo" di cui hanno bisogno ma niente, non fanno altro che attaccare le mie cavie entrando nei loro corpi. Purtroppo non posso cambiare la loro natura parassitaria, a limite posso trasformarla. Le due hanno poteri incredibili, infondo sono stato io a concepirle, ma non è possibile sfruttarlo a proprio vantaggio se non in un modo: i parassiti sono tali parchè vivono a spese degli altri, simili per certi versi sono i simbionti che invece collaborano con altri organismi e si aiutano a vicenda. Ma con chi potrebbero collaborare? Ovviamente solo con un tipo di organismo, quello modificato dall'enzima del kokketsu. Kris, ad esempio, sarebbe l'ideale per le due: all'interno del corpo di numero I avrebbero sempre il nutrimento necessario dato che il sangue nero si auto-riproduce divenendo di fatto illimitato. Per lui non sarebbe un problema tenerle nel proprio corpo ed in cambio potrebbe ricevere come ringraziamento di così tanta abbondanza di sangue i favori di Alfa e Beta. Ovviamente non darò mai lui le mie creature, nessuno le avrà, MAI. Al momento non ho modo di poter continuare gli studi a riguardo ma appena potrò sarò io a sfruttarle nel pieno della loro potenza!

    Se sono ancora qui si vede che non è riuscito a continuare i suoi studi, Sakkaku l'ha eliminato prima che riuscisse a trovare una soluzione adatta a lui. Chissà come mai non aveva deciso di sottoporre il suo corpo al kokketsu, infondo non da che vantaggi... avrà avuto i suoi buoni motivi. L'importante però è che io potevo prendere con me i due, non mi entusiasmava molto il fatto che dovessi tenerle nel mio corpo però se davano davvero dei poteri eccezionali le avrei sopportate volentieri. Vado verso la vasca, inizio a guardare un po' i vari pulsanti finché non trovo quelli per l'espulsione. Lo premo, le vasche iniziano a svuotarsi, il liquido che le conteneva finisce in alcuni recipienti posti sotto di esse. I cavi collegati ai due cadono e Alfa e Beta aprono per la prima volta gli occhi.

    WHROHAAAAAAAR!



    Lanciano un urlo spaventoso, indietreggio e loro spaccano le capsule e si scaraventano contro di me, sembra che siano chiuse qui dentro ormai da tempo e che non vedano l'ora di banchettare. Forse non sarà semplice come immagino ma ho già un'idea sul come agire. Oltre che forti abbastanza da spaccare un vetro spesso qualche centimetro sono talmente veloci da raggiungermi in un attimo con l'intento di entrare nel mio corpo. Potrei lasciarle fare visto che non dovrebbero uccidermi ma meglio non rischiare: salto verso l'alto evitandole e contemporaneamente rilascio dalla bocca una colata di sangue con l'intento di ricoprirle. Riesco nel mio intento e noto come loro non abbiano fatto niente per evitarlo, si sono lasciate travolgere e allo stesso tempo hanno iniziato a mangiare... o meglio bere.


    Continua...
     
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    Ci mettono davvero poco a finire il loro pasto, eppure di sangue ne avevo espulso un bel po'. Atterro a qualche metro da loro che intanto mi fissano con quella che sembrerebbe un'aria curiosa, in realtà non so ben definire cosa vogliano esprimere i loro "volti". Iniziano ad avvicinarsi ed io faccio lo stesso. Ci troviamo a poco più di un metro di distanza, sono io a fare la prima mossa e come prima riverso al suolo una colata di kokketsu che, prontamente, inizia a sciogliere le piastrelle fino ad arrivare al suolo. Le creature si chinano ed iniziano a bere, fanno a sportellate per garantirsi quanta più razione possibile ma essendo praticamente uguali in potenza finiscono per ripartirsi equamente il nutrimento. Sembrano aver capito che posso dar loro quello che cercano, come reagiranno? Finito nuovamente di mangiare arrivano faccia a faccia con me, non sembravano minacciose. Forse aspettavano nuovamente che dessi loro quello che cercavano.

    Eh no, che mi avete preso per un distributore automatico? Guadagnatevela la pappa...

    Sembravano avermi capito e si erano certamente incazzate a morte. Digrignavano i denti e si preparavano ad attaccare. Io non mi muovo da li e nemmeno assumo alcuna posizione di combattimento, voglio vedere se cercavano di incutermi timore o facevano sul serio. Presto detto, facevano proprio sul serio. Entrambe provano a sferrarmi un colpo con le loro lunghe braccia mi finiscono a scontrarsi l'una con l'altra grazie alla mia pronta schivata. Atterrato dopo la capriola noto come non si erano erse d'animo: una aveva perso la forma originale e si dirigeva a gran velocità verso di me mentre l'altra ricreava dal suo corpo una lunga lancia. Sembrava che per un obbiettivo comune fossero disposte a collaborare. Non riesco ad atterrare che la prima raggiunge i miei arti inferiori immobilizzandoli per bene, cado senza la possibilità di potermi spostare se non trascinandomi con le braccia. Lo faccio ma in queste condizioni sono troppo lento, laltra mi raggiunge e scaglia l'arma in mia direzione.

    Credete davvero sia così facile?

    Dal mio corpo si liberano in un esplosione tantissime scosse che scaraventano lontano i miei aggressori, il chidori nagashi mi avvolge in un'armatura che è impossibile da scalfire fisicamente. Le due sembravano aver accusato il colpo ma allo stesso tempo erano più agguerrite che mai. Rilascio la tecnica mente loro iniziano a correre verso di me. Dal terreno sotto i miei piedi, uscito in precedenza quando ho sciolto le piastrelle, faccio spuntare dei pilastri di terra per nascondermi momentaneamente alla loro vista. L'espediente dura veramente poco visto che sciolgono i pilastri in niente ma riesco nel mio intento, rilasciare nuovamente del sangue, questa volta alle mie spalle. Alfa e Beta intanto continuano la loro corsa finchè non sono io a fermarle con un chiaro cenno della mano. Il fatto stesso che avessero risposto positivamente al mio gesto era la dimostrazione che potevo controllarle. Ferme mi sposto mostrando loro il cibo e le faccio cenno che possono avvicinarsi. Probabilmente l'avrebbero fatto lo stesso ma fa niente... Per la terza volta in pochi minuti non si fanno scrupoli e ingurgitano la pozza di sangue. Mentre lo fanno inizio a parlarle consapevole che erano in grado di capirmi.

    Come potete vedere sono in grado di darvi quello che cercate, voi cosa potete darmi in cambio?

    Non finiscono di abbeverarsi che si voltano immediatamente verso di me allettati da quello che si era mostrato un futuro roseo per loro. Si avvicinano lentamente, resto fermo finché non mi raggiungono. Con calma, quasi a volermi rassicurare sul fatto che questo non fosse un attacco, entrano in contatto con me. Uno entra nel mio corpo passando da bocca, naso e orecchie, l'altro invece mi riveste divenendo quasi una seconda pelle, si potevano notare i fasci muscolari. Non riuscivo a capire inizialmente cosa stessero facendo finchè non sento scorrere in me una forza nuova. Il chakra e il sangue circolano nel mio corpo a ritmo accelerato, inizio a saltellare e mi sento davvero leggero, mi sposto per la stanza in modo davvero veloce, fulmineo per i miei standard. Inizio a girare per il laboratorio e decido che era giunta l'ora di lasciarlo, non avevo più nulla da prendere qui. Corro all'interno della grotta e se prima ci avevo messo qualche minuto ad entrare ora ci metto pochi minuti ad uscire. Raggiungo la foresta, sono all'entrata della caverna e ho l'entusiasmo alle stelle, in una sola sera avevo ottenuto tutto ciò di cui avevo bisogno, in poche ore ero riuscito a raggiungere un livello che non sarei stato nemmeno in grado di avvicinare con i semplici allenamenti. Benissimo, potevo ritenermi più che soddisfatto delle mie ricerche e potevo ora distruggere questo posto. Inizio a concentrare chakra katon misto ad aria nei miei polmoni, se prima il rivestimento che mi avvolgeva mi aveva garantito forza e velocità mai avute ora sentivo di poter regolare l'uso del chakra per una tecnica inoltre riuscivo ad impastarlo molto velocemente tant'è che un ninjutsu complesso com'era la fiamma sterminatrice era pronto all'uso in pochi istanti. Chino il capo all'indietro per poi spingerlo in avanti in contemporanea all'espulsione della fiamma che inizia a viaggiare all'interno della grotta. Inutile dire che arriva a destinazione in pochi secondi facendo in pieno quello che era il suo dovere: far saltare in aria tutto.

    BOOOOOOOOOM!!!



    Forse avevo esagerato, a venir via era stata un'intera parte della montagna che conteneva il laboratorio. Detriti iniziano a volare ovunque e le fiamme liberate erano certamente visibili da chilometri, quindi anche al villaggio. Le rocce iniziano a schiantarsi al suolo una dopo l'altra e mi sa che, seppure nel cuore della notte, avevo attirato non poche attenzioni. Sarà meglio lasciare il posto prima che sopraggiunga qualcuno, meglio tornare a casa e riposare per poi dedicarsi agli allenamenti per imparare ad usare tutte le mie nuove armi!


    Fine, con questi altri tre post ottengo le evocazioni.
     
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7 replies since 26/7/2013, 14:56   162 views
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