Periodo di fuoco

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    Lo scontro iniziava a farsi feroce.
    I due schieramenti cominciarono a diventare una marmaglia caotica.
    In quel casino, la superiorità numerica dei nemici stava avendo nettamente la meglio sulle truppe del King.
    Ogni loro tentativo disperato di uscire da quella caotica situazione non faceva altro che peggiorare le cose.
    Il Colonnello nemico gli era sfuggito prima, ma sapeva benissimo la sua posizione.
    Stava vagando nella boscaglia per cercare di raggiungere proprio quello scontro.
    Sperava di non essere avvistato in mezzo alla vegetazione, ma Haru non si serviva da molto tempo dei suoi occhi per localizzare i nemici.
    E questo era un enorme punto a suo favore.
    Atterrò ad una ventina di metri di distanza dallo scontro.
    C'erano circa quattrocento uomini fra amici e nemici.
    Le loro grida di battaglia, le urla di dolore, il cozzare delle spade e le esplosioni create dai loro incantesimi si mischiavano in un'atroce cacofonia di morte.
    Haru non si era ancora abituato alla dimensione degli scontri.
    Nella sua vita, le sue battaglie erano sempre state contro singoli o gruppi, mai aveva affrontato degli eserciti prima di arrivare in quel continente.
    Ed era un modo di combattere completamente differente.
    Le strategie offensive e difensive per forza di cose dovevano essere molto più a lunga portata ed in grado di difendere da ogni genere di attacco.
    Perchè doveva difendersi non solo dai nemici che gli si paravano contro corpo a corpo, ma doveva anche pensare a deviare dozzine e dozzine di incantesimi differenti, e magari, al contempo, anche un nugolo di frecce incendiarie.
    I mezzi per difendersi uno shinobi preparato li ha, ma più aumenta il numero dei nemici, più diventa difficile riuscire a coordinare la difesa con gli attacchi.
    Stesso discorso vale nel senso opposto.
    Per abbattere un nutrito gruppo di soldati servono attacchi su larga scala e dalla potenza non indifferente, ma i loro incantesimi difensivi, così dissimili da quelli di uno shinobi, agivano sul danno subito, non sull'attacco in se.
    Doveva quindi adoperare sempre attacchi diversi e concatenarli, oppure in rapida successione così da eludere alcune difese.
    Contro degli eserciti uno shinobi deve lavorare di logoramento, stando attento a non esaurire troppo chakra ed è qui che entra in gioco l'esercito.
    Uno shinobi che dispone di un esercito deve preoccuparsi maggiormente della sua difesa avvallando la fase di logoramento ai suoi uomini.
    Ma Haru era diverso da tutti gli altri shinobi.

    *Imparerete a temermi come fossi un demone!*

    L'ammucchiamento di amici e nemici era totalmente deleterio per uno shinobi dato che non poteva usare tecniche su vasta scala, o avrebbe decimato anche i suoi uomini ma, come già detto, Haru è differente da ogni altro shinobi.
    Dalle viscere della terra il giovane condottiero estrasse una gran quantità di polvere d'oro.
    Come fauci di un alligatore che aspetta paziente la preda, la sabbia dorata "azzannò" con rapidità e precisione ogni singolo nemico in quello scontro, come se fossero tante trappole per orsi.
    Molti finirono mutilati, ma molti altri riuscirono a resistere, ma tutti, furono bloccati e limitati.
    I suoi uomini riuscirono quindi a ribaltare la situazione e ad eliminare con estrema facilità i nemici imprigionati fra centinaia di fauci dorate.
    Aveva usato un'enorme quantità di chakra fino a quel momento, un qualsiasi Shinobi si sarebbe fermatoed avrebbe lasciato proseguire la battaglia oramai quasi certamente vinta.
    Ma Haru, come già detto e stradetto, non era uno shinobi comune.
    Trasse un profondo respiro e saltò di nuovo in sella alla sua nuvola speedy ehm dorata.
    Il Colonnello nemico era ancora immerso fra le fronde della piccola zona boscosa, ed avrebbe avuto una brutta sorpresa.

    *Vediamo se te la cavi anche dopo questo!*

    Impastò rapidamente il chakra in gola mentre si recava sopra agli alberi in volo.
    Irradiò muco e saliva di chakra e sputò una gran quantità di una strana sostanza oleosa che ricoprì le foglie, i rami, ed iniziò a colare anche sul terreno.

    -Tecnica del Waltzer di Fiamme Danzanti-

    Inspirò nuovamente e stomacò l'aria per impastarla con un'enorme quantità di chakra Katon.
    Rilasciò istantaneamente tutta l'aria che aveva in corpo che, inondata dal chakra Katon, assunse la forma di un'enorme cupola vermiglia che si diresse ad enorme velocità verso la macchia di alberi.

    -Katon: Dai Endan!

    katon910

     
    .
  2. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    -Ed ora concludiamo in bellezza che ne ho piene le palle
    . . .
    E non mi rimane più molto chakra-


    Parole contornate da una gigantesca esplosione, circa tre volte più potente di quella che aveva distrutto il Gold Saucer.
    I suoi poteri stavano aumentando rapidamente tanto che pure lui si stupì del botto.
    Se avesse lanciato il jutsu da più vicino sarebbe rimasto coinvolto nell'onda d'urto.
    La macchia d'alberi non c'era più, al suo posto era rimasta una landa arida e desolata, in preda della furia delle fiamme che in pochi secondi avevano fatto terra bruciata.
    Il comandante dell'operazione era morto, gran parte della sua armata pure.
    Gli uomini del King stavano esultando con urla di euforia.
    Innalzavano le armi al cielo gridando il suo nome, ma Haru non ci badò.
    Sfrecciò velocissimo verso il villaggio dove le difese stavano per cedere.

    -Più veloce nuvola!-

    Il vento gli scompigliava i capelli, che ora portava più lunghi rispetto a quando era un ninja della sabbia.
    Non aveva avuto modo di incontrare molti parrucchieri in quel continente.
    Gli davano un po' fastidio a quella velocità folle.
    E senza manco accorgersene, pensando ai suoi capelli, aveva raggiunto il villaggio assediato.
    Fuori dalle mura infuriava uno scontro in cui i nemici stavano avendo la meglio, dentro, c'erano pochi nemici ma che riuscivano a surclassare in potenza gli uomini del King.

    *Branco di rammolliti e buoni a nulla, dovrei spazzarli via come polvere, ma Key ha detto che ci serve il maggior numero possibile di uomini.
    Mi chiedo cos'abbia in mente quel folle!*

    Poteva usare la stessa strategia di prima, impalare tutti i nemici dal terreno, ma sarebbe rimasto con davvero troppo poco chakra.
    Se fosse sbucato qualche imprevisto, non avrebbe più avuto forze per risolvere la situazione.
    Optò così per una soluzione più elegante ma efficace.
    Un bombardamento dal cielo di proiettili di sabbia dorata.
    Una tempesta di palle di cannone d'oro si abbattè sui nemici, colpendo con precisione le vittime senza danneggiare i suoi sottoposti.
    Tecnica che non richiedeva un enorme dispendio di chakra, ugualmente molto efficace sulle masse, ma che richiede qualche momento di più per lo sterminio.

    *Non è così semplice come pensavo, alcuni di loro riescono ad alzare in tempo quelle cazzo di barriere indistruttibili.
    Eppure ci deve per forza essere un modo per neutralizzarle!
    Forse un Genjutsu funzionerebbe ma sono negato!
    . . .
    Ci sono!*

    Non gli rimaneva più molto chakra ormai, ma tanto valeva giocarsi anche l'ultima carta.
    Alzò le mani al cielo in maniera vistosa in modo che tutti lo notassero.
    Sopra la sua testa iniziò a formarsi una gigantesca sfera dorata pulsante che continuava ad aumentare di dimensione.
    Quando raggiunse la grandezza desiderata, davvero enorme, usò un solo braccio per sorreggerla.
    Non che la tenesse li sospesa grazie al suo fisico, ma tanto valeva farglielo credere.

    1000px-CoolerMetaSupernova

    -IL VOSTRO COMANDANTE E' MORTO UCCISO DALL'ENORME ESPLOSIONE CHE HO PROVOCATO POCO FA!
    I VOSTRI INCANTESIMI DI PROTEZIONE NON POTRANNO NULLA CONTRO LA POTENZA DI QUESTA SFERA, VENTI VOLTE PIU' GRANDE, E CENTO PIU' POTENTE DI QUELLA DI PRIMA!
    LE PERDITE ALLEATE SONO IRRILEVANTI MA CI TERREI A NON DISTRUGGERE IL VILLAGGIO DOPO LA FATICA CHE HO FATTO A COSTRUIRLO!
    ARRENDETEVI A ME ED AVRETE SALVA LA VITA, INSISTETE E SPAZZERO' VIA TUTTO E TUTTI!!-


    *Codardi!*

    I sioi uomini furono i primi ad abbandonare lo scontro ed a fuggire.
    I nemici seguirono il loro esempio.
    Abbandonarono le armi e presero a correre all'impazzata.
    In fondo, la fuga dei suoi uomini li aveva convinti delle sue intenzioni.
    La battaglia era vinta, sciolse la sfera e si lasciò trasportare lentamente a terra.
    Il villaggio era stato tenuto con estremo successo, i nemici lo stavano lasciando nel caos più totale.
    In fondo si era divertito come non accadeva da svariati anni.
    Ma era ancora lontano dal trovare pace e riposo.
    Da li in poi la salita si sarebbe fatta sempre più ripida.
    E non c'era più Key a guardargli le spalle e tutto ciò che li circondava.
    Lo Hyuga era lontano, Haru era solo come mai prima d'ora.
    Ma avrebbe resistito e sarebbe diventato sempre più forte, lo doveva alle due donne più importanti della sua vita!



    Taglia por favor
     
    .
  3. »TheNico.
        Like  
     
    .

    User deleted


    Penso sia 500 :sisi:
    Comunque prenditela e chiedi modifiche... (Mi son perso con i ranghi Mukenin -> Ninja :asd:)
     
    .
  4. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    Passarono altri sei mesi.
    Sei mesi difficili pieni di scontri brutte sorprese ed anche qualche imprevisto.
    un terzo del continente era stato oramai conquistato, l'esercito del King, o meglio di Haru, era venti volte più numeroso di quando erano sbarcati poco meno di due anni prima.
    Ora aveva tantissimi soldi, terre e potere.
    Un po' come prima con l'impero criminale del King, ma ora era tutto legale.
    Era tutto conquistato con forza e sudore.
    Era tutto suo, almeno finche non tornava lo Hyuga.
    Era sempre rimasto lontano dalle operazioni, in angoli remoti e sperduti del continente a fare o cercare chissàcosa.
    Ora la sua base era un magnifico palazzo costruito al centro di un piccolo lago.
    Attorno al lago era stata eretta molti secoli addietro una piccola città, Togai, che, col passare del tempo e con l'arrivo di sempre più gente, era diventata una grande metropoli.
    Il fiume che creava il lago vi entrava da tutte due le parti, la corrente spingeva tutto nel lago, barche, oggetti, pesci.
    Sia da Nord che da Sud.
    Quel fiume tagliava in due il continente da mare a mare, e quel lago era l'unico punto in cui le due correnti contrarie si stazionavano ed invertivano il loro corso.
    Un posto perfetto per lo sviluppo di una civiltà.
    Se ne stava seduto sul suo trono dorato completamente stravaccato ad osservare un via vai di servitori ed altra gente tutti presi dalle loro faccende.
    Chi puliva il palazzo, chi aveva questioni da sottoporgli, passate direttamente ad altri uomini, chi ancora aveva bisogno di aiuto.
    Ma lui non si occupava di niente di tutto ciò.
    Lui pensava solo a difendere il regno che aveva costruito.
    Erano rimaste solamente due famiglie che rivaleggiavano con lui sul predominio del continente.
    La famiglia Shaki e la famiglia Kabala.
    I Kabala possedevano tutte le terre del Sud con immense foreste, montagne e miniere di argento e acciaio.
    Gli Shaki invece erano i padroni indiscussi del Nord-Ovest, con meno terre, ma pieni di uomini e navi, signori del commercio marittimo e della produzine di armi.
    Haru, invece, non aveva il regno più vasto ne l'esercito più grande, ma aveva un potere che nessuno in quel continente era in grado di eguagliare.
    Lui poteva creare qualsiasi cosa gli passasse per la testa in qualunque posto dove fosse presente del terreno dal quale estrarre polvere d'oro.
    E ciò spaventava tantissima gente.
    Li la magia funzionava in maniera diversa, li la magia per certi versi era più potente dei Ninjutsu degli shinobi, ma era fortemente limitata dalle parole e dai pensieri.
    Non era malleabile come i ninjutsu.
    E questo era il suo grande vantaggio, oltre al fatto di possedere una kekkei genkai così mirabile come il Sakin.
    Aveva fatto tutto da solo, il suo esercito era solo una sorta di copertura, di assicurazione.
    Quando era stanco poteva ritirarsi per riposarsi e lasciare lo scontro in mano agli uomini, per poi reintervenire una volta recuperate le forze.
    Ecco a cosa serviva veramente un esercito; a riprendere fiato.
    Ma Haru si stava stancando di combattere a quel modo.
    Si era stufato di tutto quel casino, voleva tornare al più presto nelle Terre Ninja e sistemare le questioni in sospeso.
    I Daimyo, Kishikumo, Mitarashi, Nami-sama, la sua famiglia.
    Chissà cosa pensava di lui la sua famiglia, il suo fratellino Hiten.
    . . .
    Tutto ciò che gli premeva era lontano ed intangibile.
    La solitudine lo opprimeva da un anno e mezzo e non gli importava più nulla delle altre persone.
    La solitudine è una bestia che ti divora lentamente dentro.

    -Kami-sama, un rotolo da Koga-dono!
    Dice che Yotum è sotto attacco, li stanno schiacciando.-


    Eh già, ora lo chiamavano Kami, Divo.
    Proprio per via dei suoi strani poteri.
    Ed anche perchè non avevano ancora visto ciò che era in grado di fare lo Hyuga.
    Koga era il signore feudale di Yotum, una grande città nelle lande vicino ad un enorme vulcano attivo.
    un quarto delle forze di Haru era composto dai suoi uomini, era il suo miglior vassallo.
    Ma non per questo il più fedele o meritevole del suo aiuto.
    Tuttavia senza i suoi uomini non sarebbe riuscito a mantenere a lungo i confini del suo vasto regno.

    -Non rispondergli, vado subito.
    Piuttosto scrivi ai signori feudali dell'Est e di loro di inviare uomini qui a Togai, dopo aver risolto la situazione starò via un po' di più e mi serve più sicurezza.
    Ora vattene!-


    Osservò l'omino col buffo cappello che gli aveva portato il messaggio uscire zampettando e finalmente si alzò dal trono con muta svogliatezza.
    Come se dovesse andare in accademia a fare noiose lezioni di calcolo.
    Allargò il braccio destro con un movimento circolare ed il portone rosso del palazzo si aprì di scatto con una folata di vento.
    Il suo sguardo era diventato impenetrabile ed oramai non gli serviva più nascondersi nell'ombra.
    Ora era Kami-sama!

    au_xemnas_concept_by_ssj4synfulvegeta-d4rg0kf

     
    .
  5. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    Appena uscito dal palazzo, dentro al quale la luce era costantemente tenuta piuttosto fioca, fu abbagliato dalla potente luce del sole.
    Era inverno, ma li non cadeva la neve, faceva sempre piuttosto caldo a Togai, anche per questo l'aveva scelto come base, gli ricordava un pochino il clima di Suna.
    Si fece ombra al volto con una mano prima di proseguire sul lungo e largo ponte che collegava il Palazzo al Villaggio.
    Quando gli occhi si abituarono a quella luce riprese a camminare con passo deciso e sicuro.
    Ispezionava i dintorni con scrupolosa attenzione.
    Le guardie di Palazzo, nelle loro sfarzose armature, stavano immobili ed impassibili come statue a guardare il nulla dritto davanti a loro.
    Ce n'erano quattro ai lati del portone, due a sinistra e due a destra, ed altre 28 lungo il ponte ad intervalli regolari, una di fronte all'altra.
    Al suo passaggio portarono avanti le lance in segno di saluto, rispetto ed obbedienza.
    Non li guardava mai direttamente in volto, non gli importava nulla di loro.
    Non gli importava più di nessuno.
    Voleva solo sbrigare la faccenda al più presto.
    Attraversò rapidamente il ponte di legno decorato da alte colonne scarlatte.
    Appena raggiunta la riva del lago si fece sollevare dalla polvere d'oro che prese la forma di una nuvola e sfrecciò nel cielo alla massima velocità verso Yotum, dove c'erano grandi problemi.

    jpg

    Eh già, da qualche parte nel mondo, un altro manipolatore del Sakin stava passando grossi guai.
    Fortuna che Haru aveva il radar anti-sbirri.

    . . .
    . . .
    . . .

    Torniamo seri ora.
    Yotum, al momento del suo arrivo, era mezza devastata dalla violenza della battaglia.
    Non si riusciva a capire niente, uomini che combattevano ovunque posasse il suo sguardo, case ed edifici in fiamme o pericolanti, le mura completamente distrutte.
    Doveva trovare Koga, era sicuramente nella sua fortezza ma c'era in corso un vero assedio.

    *Userò le buone vecchie maniere!*

    Atterrò in una via della città dove una dozzina di uomini si stavano combattendo nella più totale confusione.
    La lettera di Koga parlava di un ribelle, di una rivolta, di un nemico comune che la supportava ma non dava riferimenti più specifici.
    Si vedeva che era stata scritta in fretta e furia anche dalla grafia.
    Delle lame di vento colpirono ed atterrarono gli uomini indiscriminatamente.
    Non gli importava chi fossero gli uomini di Koga e chi i ribelli.
    Andava piuttosto di fretta, raggiunse rapidamente la fine della via e prese a correre, dopo essersi immesso nel corso principale completamente invaso da guerrieri che si trucidavano l'un l'altro, diretto verso la fortezza di Koga.
    Anche qui non fece distinzione, chiunque si trovasse sulla sua strada fu spazzato via da grandi e taglienti lame di vento che sputò dalla bocca.
    Altri da artigliate di vento che partirono dalle sue mani che bastava agitare per spazzare via decine di nemici in un colpo solo.
    Probabilmente stava uccidendo anche gli uomini di Koga ma, come già detto, non gli importava.
    In una decina di rapidi ed intensi minuti raggiunse finalmente la fortezza.
    Il pesante portone di pietra era sotto attacco con un'ariete davvero enorme, servivano trenta uomini per usarlo.
    Trenta uomini che furono inceneriti all'istante.

    -Zukkoku!-

    La poderosa fiammata non era però diretta contro i nemici, ma contro il portone che si frantumò a seguito dell'esplosione.
    Gli uomini dietro al portone furono investiti sia dalle fiamme create da Haru che dalle macerie infuocate del portone, che schizzavano ovunque come lapilli di un vulcano.
    Le guardie di Koga si diedero ala fuga rintanandosi nel palazzo, ma c'era uno di loro che non fu per nulla impressionato da quella scenetta.
    Un giovane biondo dagli occhi azzurri.
    Aveva un'acconciatura strana con una falce di luna tenuta in piedi da una bacchettina.
    Lo guardava fisso negli occhi pensando che fosse un nemico.

    -Dove si trova Koga?-

    -Chi sei tu?
    Una domanda a testa, prima rispondi a me e se mi sta bene la risposta ti dirò di Koga!-


    Haru rise di gusto prima di rispondere, era raro trovare qualcuno come lui.
    Qualcuno con le palle!

    -Io sono Kami ragazzo!-

    Lo scrutò per bene con aria truce prima di realizzare l'informazione datagli.
    Il giovane biondo, come tutti, sapeva chi era Kami, ma sinceramente si immaginava un altro spocchioso e spietato verme pieno di soldi, non un ex shinobi come lui.
    Eh già, quel giovanotto un tempo era un Ninja, un ninja di Kumo per la precisione.
    Era scomparso durante una missione da ragazzino, rapido da dei criminali trafficanti di organi.
    Dopo tre mesi di prigionia, un giorno, era riuscito a trovare l'occasione per scappare, ma prima uccise i suoi tre aguzzini.
    Quando uscì dalla sua prigione sotterranea scoprì di non essere più nelle Terre Ninja, ma in quel continente.
    Senza soldi, senza nessuno, si mise in vendita come mercenario finchè non si unì alle guardie di Koga divenendo la sua punta di diamante.

    -Kami
    . . .
    Sama.
    Bene, finalmente siete qui, Koga è stato ferito gravemente, si trova in una stanza nei sotterranei dove lo stanno medicando.
    E' al sicuro per ora, dobbiamo impedire ai nemici di raggiungere la fortezza o per lui sarà la fine!-


    -Se hai capito chi sono saprai anche che do io gli ordini ragazzo.
    Come ti chiami?-


    -Lars Kiryu-

    -Bene Lars, di Koga non m'importa nulla, la città è oramai in rovina, la situazione può essere risolta solo in una maniera se intervengo io.
    E oggi non ho proprio voglia di compiere un massacro.
    Ora dimmi, chi ha scatenato tutto questo?-


    -Un uomo dal lungo cappotto nero, ed i capelli argentati come i tuoi, portava anche una lunghissima katana, immaneggiabile.
    Non l'avevo mai visto, ha superato come nulla fosse le difese del palazzo ed ha colpito Koga.
    Sono riuscito a seguirlo fino nella piazza dove c'era un manipolo di uomini armati di diversi clan ed ha ordinato l'attacco, poi è sparito!-


    *Ma
    . . .
    Parla di Key, che cos'ha in mente quel folle?!?!?*

     
    .
  6. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    Non è che Key fosse proprio sparito, in realtà stava scrutando la situazione da lontano, nell'ombra.
    Come sempre il suo agire era un velo di misteri per chiunque.
    Perchè mai aveva attaccato Koga, loro suddito, e scatenato quella rivolta?
    Perchè mettere Haru in quella situazione?
    Che si trattasse di una sorta di test?
    Bah non ci capiva più niente.
    Si sarebbe portato dietro Lars ed avrebbe cercato lo Hyuga per chiedergli spiegazioni e, se non l'avesse trovato entro un giorno, avrebbe sistemato la questione come meglio credeva.

    *Quel tipo è fuori di testa, perchè distruggere gran parte delle nostre forze armate?*

    Haru e Lars corsero nel villaggio dove gli scontri si stavano facendo sempre più cruenti.
    Il sangue scorreva a fiumi nelle strade e la puzza di morte iniziava a farsi sentire.
    Il sole era ancora alto nel cielo, era il primo pomeriggio, la battaglia era cominciata la sera prima, come gli aveva raccontato Lars nella loro corsa.
    Stavano uscendo dalle mura quando un'esplosione li travolse.
    Haru si riparò con uno scudo di Sakin e Lars, beh si riparò anche lui dietro allo scudo dorato eretto dal Kamigawa.
    Si mosse con una rapidità fuori dal comune.

    *Non male il ragazzino!*

    Dei maghi-guerrieri si stavano affrontando poco distanti, Haru stava per sterminarli tutti ma fu preceduto da Lars, che sapeva chi fossero i nemici e chi gli alleati.
    Fu davvero velocissimo, si armò di wakizashi e le irradiò di chakra Raiton.
    Prese a danzare avvolto da scariche violacee abbattendosi con rapidi colpi sui punti vitali dei nemici che nulla poterono contro la sua supremazia.
    Rimasero solo in quattro in piedie Lars non li attaccò, bensì ordinò loro di tornare a palazzo per fortificare le difese di Koga.

    -Raiton eh?
    Sei bravo ragazzo, mi sarai d'aiuto!-


    Ripresero a correre senza meta apparente evitando i gruppi di soldati intenti a darsi battaglia.
    Alcuni uomini credevano veramente nell'ideale per cui si battevano, altri eseguivano solo gli ordini, altri ancora stavano solo cercando di rimanere in vita per guadagnare la pagnotta e mantenere la famiglia.
    Ognuno di loro aveva una vita ed una famiglia a cui badare.
    Ognuno di loro aveva pensieri preoccupazioni, sogni ed obiettivi.
    Ognuno di loro aveva dei bisogni da soddisfare, per questo combattevano.
    Per questo era scoppiata la ribellione.
    Ecco perchè Key aveva agito a quel modo, voleva dimostrargli che l'animo umano il peggior male del mondo!
    Ma ora dove cazzo si trovava quel dannato?

    -Lars, hai detto che è sparito, ma non è così, dev'essere qui attorno!
    L'uomo che ha attaccato Koga ha il Byakugan sai cos'è vero?
    Bene, ora dimmi, dove può mai mettersi in comodità ad osservare tutto questo un folle che può vedere tutto e tutti e che
    . . .
    Ci sono!-


    Non c'era tempo da perdere, ora era sicuro di dove si trovasse, lo conosceva piuttosto bene.
    Lui non spariva, entrava nell'ombra!
    Era rimasto per tutto il tempo a palazzo ad osservare lo svolgersi degli eventi cercando, probabilmente, individui simili a loro, individui dall'animo superiore non condizionato dai tipici desideri umani.
    Lars poteva essere un buon candidato, ed era anche piuttosto forte!
    La nuvola d'oro li sollevò entrambi ed in pochi secondi raggiunsero il tetto del palazzo.
    Aveva detto che Koga si trovava in una stanza nei sotterranei, dovevano raggiungerla al più presto perchè Key si trovava sicuramente li.

    -Dobbiamo raggiungere al più presto Koga!-

    -Ci penso io
    . . .
    Raiton: ZEUS!-


    gnarutoshippudenultimateninjastorm2_wrn62

    *Cos...*

    Lars fu avvolto completamente da fulmini purpurei, come fosse la famigerata armatura Raiton.
    Balzò in aria sollevandosi di quasi cinque metri e, dopo aver incanalato tutto quel potere fra i palmi delle mani, rilasciò un fascio violaceo che penetrò con una velocità mai vista prima il tetto in pietra della fortezza, e tutti i piani fino a raggiungere la stanza in cui si trovava il morente Koga.
    Lars era sparito, Haru credeva che avesse solo lanciato il fascio di fulmini, in realtà era lui stesso, avvolto dall'armatura raiton, ad essere stato scagliato da un fulmine, un meccanismo piuttosto complesso ed estremamente efficace e versatile.
    Una tecnica davvero niente male.
    Haru saltò nel buco raggiungendo Lars nella stanza

    -K..Kami-sama
    . . .
    S..sei arr.rrivato tardi cogh cogh
    Lui è t..tornato qu..qualche minuto fa
    Cogh cogh
    -


    -Taci!-

    Una lama di vento gli staccò la testa dal collo ed inondò il letto sul quale giaceva ed il pavimento li attorno di sangue.
    Key era li, appoggiato al muro in penombra, con le braccia incrociate al petto e con un tetro sorriso sul volto.
    Lo stava fissando compiaciuto ed anche piuttosto divertito, se è il termine giusto.
    Si alzò lentamente e si avvicinò ai due giovani.
    Lars stava uhm ringhiando?!? Sì ringhiando e voleva attaccarlo, Haru si voltò di scatto e lo guardò in maniera truce come non aveva mai fatto con nessuno.
    Riuscì a bloccarlo.

    -Bravo Haru, hai capito tutto!
    Ed hai portato un amico uhuhuhu
    . . .
    Devo ammettere che i tuoi progressi sono stati enormi!
    Sei quasi pronto a tornare.
    Ma prima dimmi, perchè lui è qui!-


    -Lui è un ex shinobi di Kumo, si chiama Lars, ed ho visto qualcosa in lui.
    Se non ti sta bene me ne libero in un attimo!-


    -No, lascialo
    . . .
    Comunque sia sappi che non ho fatto tutto ciò solo per dimostrarti la debolezza degli umani.
    Anche, ed ora che hai compreso e mi hai trovato sei pronto a sapere.
    Il chakra non è solo fonte di vita per l'uomo, ma per tutto.
    Il chakra umano è in grado di auto-rigenerarsi con tempi davvero brevi, cosa che il chakra naturale non è in grado di fare.
    Se privi di chakra una pianta, essa si indebolirà e morrà inevitabilmente in quanto non può auto-rigenerare, o produrre che dir si voglia, il suo chakra.
    Tuttavia esistono delle sorgenti.
    Sorgenti molto potenti dalle quali, tempo fa, un uomo è riuscito a raccogliere dei campioni di chakra, farli crescere a dismisura e dar loro "vita"
    Il chakra è vivo Haru, il pianeta è vivo.
    L'uomo è solo un parassita, come termiti su un albero.
    Io ho carpito questo segreto, e presto il mondo riceverà la sua giusta vendetta verso il genere umano che lo sta lentamente uccidendo!
    Ora prendi questa formica e torna a Togai, qui finirò io!-



    Taglia please :re:
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    13,240
    Location
    Sotto un Albero di Arance.

    Status
    Offline
    Prendi 500 che ti spettano :si2:
     
    .
  8. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    Il ritorno a Togai non fu proprio dei migliori.
    Viaggiare da solo era una cosa, ma portarsi appresso un'altra persona con un'altra sospensione significava doppia fatica.
    Doppie soste e triplo del tempo.
    Bah era l'unica cosa che gli veniva da dire, ma non lo fece.
    Stavano sorvolando una zon montuosa piena di dislivelli rocciosi spigolosi, caverne anfratti ed insenature.
    Un posto perfetto per nascondersi, un posto perfetto per accamparsi.
    Si voltò a guardare Lars che era evidentemente a disagio a volare ad una velocità folle su una nuvola fatta di polverina scintillante.
    Iniziava a diventare verdognolo mentre fino a quel momento era solo pallido.
    Calarono lentamente di quota avanzando ancora un paio di miglia per poi atterrare su uno spiazzo roccioso con una piccola grotta che si apriva sul lato della montagna.
    Appena atterrarono Lars si mise a vomitare nel dirupo.
    Non proprio un bello spettacolo a cui assistere.
    Ne una buona pubblicità per uno shinobi, specialmente per un aspirante criminale di fama internazionale.
    Ma questo Lars ancora non lo sapeva.
    In realtà era stato praticamente rapito, aveva capito che Haru poteva eliminarlo in pochi istanti e non ci teneva affatto, quindi rimase in silenzio fin da quando lasciarono Key ed il palazzo di Koga.
    Anche Haru era rimasto in silenzio tutto il tempo, ma solo perchè non aveva niente da dire non per qualche oscuro motivo o macchinamento.
    Fu per entrambi giunto il momento di dire qualcosa, ed il primo fu Haru.

    -Ci fermeremo qui per la notte, domattina all'alba ripartiremo!-

    Poi, quando si fu ripreso un po' dalla nausea, toccò a Lars.

    -Quindi, tu conosci quel folle che ha scatenato la rivolta
    . . .
    Chi è?-


    Haru non sapeva se rispondergli o meno.
    Tantomeno sapeva cosa dirgli riguardo allo Hyuga, era un mistero anche per lui: la sua ombra, il suo braccio destro, il suo "apprendista"
    . . .
    In effetti di lui conosceva ben poco, anche dopo tre anni che era con lui.
    Conosceva il suo nome, il suo stile, e il suo scopo.
    In effetti erano un po' di informazioni, ma anche se messe assieme erano sconnesse.

    -Quel folle è il mio peggior nemico, ma anche la mia illuminazione.
    Il suo nome, ed una volta che te lo dico sappi che la tua vita gli appartiene, è Key Hyuga
    . . .
    E' un'idealista che vuole un mondo migliore.
    Un mondo senza la violenza e la spietatezza e la crudeltà degli uomini.
    Lui non si considera umano, ed in effetti non lo è più
    . . .
    Ammesso che lo sia mai stato.
    Condivido il suo ideale, salvare il pianeta dall'uomo, ma non i suoi mezzi
    . . .
    Lui non fa nessuna distinzione e non si fa nessuno scrupolo.
    Lui è come la morte!-


    -E tu no?!
    Tu non hai forse ucciso senza esitare Koga?-


    -Non paragonarmi mai più a quel mostro!
    Io ho ucciso Koga perchè andava fatto.
    Io faccio solo ciò che DEVO fare, non perchè me lo dice qualcuno, ma perchè è la cosa che ritengo giusta.
    Per me la vita ha valore, per lui no!
    Se devo compiere stragi per realizzare il mio obiettivo lo farò, ma consapevole del prezzo che sto pagando.
    Ogni vita che stronco intacca sempre di più la mia anima e la mia mente.
    Il vecchio me è tenuto prigioniero nei meandri più nascosti della mia testa, soppresso dal dolore e dall'impossibilità della vendetta.
    Il nuovo me, Kami, può sembrarti uguale a quel mostro ma io non uccido mai se non è necessario!
    Ed uccidere Koga non solo era necessario, ma era giusto.
    Sono gli uomini come Koga la rovina di questo mondo!-


    Lars non era ancora del tutto convinto delle intenzioni di Haru.
    Chi lo sarebbe dopo averlo visto in azione, dopo aver visto lo Hyuga e sapere che Haru lavora con e per lui.
    Ma non commentò più.
    Rimase in silenzio ed entrò nella caverna sedendosi per terra con le spalle contro la parete rocciosa.

    *Ha le palle
    . . .
    Mi sarà utile un giorno!*

     
    .
  9. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    Il fuoco che Haru aveva acceso scoppiettava illuminando la grotta e rilasciando un piacevole calore.
    Le loro ombre tremanti parevano danzare contro le pareti rocciose con aspetto tetro.
    Lars stava dormendo ma Haru non riusciva a chiudere occhio.
    Venir paragonato a Key era una cosa che proprio non poteva sopportare.
    Anche volendo, non avrebbe minimamente potuto avvicinarsi a ciò che era Key.
    Non sarebbe mai riuscito a raggiungere un tale livello di apatia ed indifferenza a tutto.
    Da sempre si riteneva un uomo giusto, ed anche quando era in errore, vedeva del giusto o nelle sue azioni o nelle sue motivazioni.
    Si mise il cappuccio in testa tirandoselo fin sopra agli occhi per attenuare la luce del fuoco.
    Ma non serviva a nulla, non era il fuoco ad impedirgli di dormire.

    *Ma perchè non l'ho ammazzato prima?
    Già perchè non sono Key!*

    Un rumore attirò la sua attenzione.
    Un rumore sordo che riecheggiò nella vallata.
    Come qualcosa che si schianta sulla nuda roccia e si rompe.
    Silenziosamente uscì dalla grotta e si mise a scrutare i dintorni, ma era troppo buio non sarebbe riuscito a vedere nulla.
    Ma non era un grosso problema.
    Attinse alle sue riserve di chakra e richiamò dal terreno una gran quantità di polvere d'oro, sufficiente a ricoprire con un sottile velo un'area estesa un kilometro attorno a loro.
    C'era qualcuno molto vicino, circa 200 metri oltre la grotta alle sue spalle.
    Qualcuno che si muoveva rapido proprio in quella direzione.
    Gettò una nube dorata sul fuoco e lo spense in un attimo.
    Non voleva correre inutili rischi.
    Cento metri, cinquanta, venti, ed eccolo sbucare dalla roccia.
    Un grosso omone dai capelli rossicci, praticamente un golem umano.
    Aveva stretta una grossa mannaia nella mano sinistra ed uno strano oggetto metallico appuntito nella destra.
    Non appena lo vide lo caricò con una rapidità impressionante.
    La polvere d'oro agì subito bloccando il colpo, mentre dell'altra si depositò sul corpo di Haru formando una spessa e resistente armatura.
    Menò vari fendenti tentando di sfondare le sue difese e, sorprendentemente, anche se i colpi non raggiungevano Haru, distruggevano le barriere dorate che creava per proteggersi.
    Oramai era a due passi da lui.

    *Ma che cazz...*

    Sparò dalla bocca due Lame del Vuoto che l'energumeno tagliò letteralmente con la sua mannaia.
    Gli scagliò contro l'oggetto metallico ma l'armatura di Sakin fece il suo dovere.
    Tuttavia non era sicuro di poter resistere anche alla lama del tipo.

    -Guardiano Dorato!-

    Il guardiano prese vita e si parò fra l'energumeno ed Haru, a braccia incrociate al petto.
    Fu rapidissimo, afferrò il collo dell'omone e strinse forte, ma quel collo non voleva spezzarsi.
    Con la destra libera cominciò a prenderlo a pugni sull'addome.
    Non sembrava volersi fermare ed Haru stava perdendo la pazienza.

    -Chi sei?-

    Il guardiano, quando l'uomo gli sembro non resistere più, si sfaldò e la sabbia dorata lo avvolse in un duro e resistente bozzolo.
    Stringeva la morsa più che poteva ma quell'uomo aveva una forza fisica che Haru non pensava possibile.
    Gli lasciò libera solo mezza faccia di modo da poterlo lasciar parlare.

    -Io sono Guldo, servo fedele di Dio, che mi ha indicato la via per eliminarti bastardo usurpatore ed impostore!-

    -Che Dio?
    Che usurpatore?
    Che vai cianciando?-


    Il Dio della Montagna che vive immerso nella lava del vulcano Genkyo
    . . .
    Non gli piace come ti fai chiamare ne come agisci
    . . .
    Mi ha ordinato di portare il tuo corpo alle sue fiamme bastardo!-


    -Non penso che tu sia nella posizione adatta ad insultare sai?
    Anzi, mi hai proprio stufato!-


    Non rimase ad ascoltarlo più a lungo.
    L'oro completò l'opera racchiudendolo completamente in un enorme bozzolo scintillante.
    Haru chiuse di scatto il pugno destro ed il bozzolo diventò circa quattro volte più piccolo di colpo.
    Del sangue iniziò a fuoriuscire dalla base del bozzolo creando una piccola pozza scarlatta.
    Poi, con un movimento di scatto dello stesso braccio, il bozzolo schizzò sopra al baratro, si aprì e lasciò cadere nel vuoto una massa informe.
    Ciò che rimaneva di quel tipo andò a schiantarsi sulle rocce dopo un volo di circa seicento metri.

    -Coglione!-

    Haru tornò nella grotta e diede uno sguardo a Lars, che se la dormiva ancora come un ghiro nonostante tutto quel casino.
    Certo che era strano quel ragazzo!

     
    .
  10. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    E l'alba arrivò
    la debole prima luce del mattino s'insinuò piano nella grotta avvolgendo ogni oggetto e conferendogli più concretezza.
    Haru si svegliò non appena la luce del sole gli illuminò il volto.
    Aprì gli occhi aurei che scintillavano illuminati dal sole.
    Sbadigliò con poca eleganza, si stiracchiò braccia schiena e collo ed infine si mise in piedi.
    Lars stava ancora dormendo beatamente ignaro di che ora fosse ed ancor più ignaro degli avvenimenti della nottata.
    Gli tirò un debole calcetto sul fianco per svegliarlo ma non si mosse, anzi si girò dall'altra parte.

    *Ma perchè non l'ho uccisoooo*

    Sospirò afflitto, si inginocchio proprio di fianco a lui e gli tirò un poderoso ceffone su quel suo bel faccino.
    Lars si svegliò di soprassalto urlando ed agitando le gambe.
    Quando focalizzò di essere stato svegliato da Haru si calmò e lo fissò con aria sprezzante.
    Haru sorrise, si alzò ed uscì dalla grotta.
    Alzò le mani al cielo e dopo una decina di secondi davanti a lui cadde uno stambecco con uno spiedone dorato conficcato nel collo.

    -Colazione, pranzo e cena.
    Sai cucinare?
    Io sono un ottimo cacciatore, il migliore, ma non sono molto bravo ai fornelli-


    Lars non stava ben capendo cosa stesse accadendo.
    Era ancora sdraiato e guardava Haru con aria stordita, come se avesse preso un bel bicchierone di valium.
    Si tirò stancamente in piedi, si dette un paio di schiaffetti sul viso per svegliarsi meglio, e si avvicinò ad Haru.

    -Uaaaaah p..penso di cavarmela sì
    . . .
    Ma come hai Uaaaah f..fatto?-


    Haru non rispose ed anzi, compiaciuto della risposta, poggiò una mano sulla carcassa e, dopo averla irradiata di chakra Fuuton, la carne si staccò dalle ossa in maniera chirurgica.
    Lanciò un grosso pezzo di coscia dell'animale al biondino e gli fece capire di darsi una mossa.

    -Vado a cercare dell'acqua, non ne ho anche per te al momento
    . . .
    Quando torno ci faremo una chiacchieratina!-


    E saltò giù dal ciglio dello spiazzo.
    Si lasciò trasportare da un sottile velo di polvere d'oro e risalì in alto in alto.
    La dove volano le aquile, doveva esserci un uomo che amava provocare valanghe alla ricerca di una sorgente da prosciugare.

    -ALTIZZIMA
    PURIZZIMA
    LEEEEEVIZZIMAA
    IZZIMA
    IZZIMA-


    -E statt citt-

    Gli disse Haru scagliandogli una palla di fuoco in faccia.
    Doveva essere vicino, anzi, l'uomo urlante aveva proprio trovato una sorgente.
    Atterrò di fianco al cadavere bruciacchiante, si chinò ed immerse una mano nell'acqua che usciva dalla fonte circondata dalla neve.
    Bevve una bella sorsata e si sciacquò il volto.
    L'acqua era gelida e tonificante.
    Tirò fuori da una tasca interna del cappotto la borraccia e la riempì fino all'orlo e, compiaciuto, schizzò veloce veloce verso la grotta.
    Lars era a buon punto all'apparenza, c'era un profumino.
    Stava preparando uno stufato con polenta
    . . .
    Ma dove kaiser aveva trovato tutta quella roba in una grotta?
    Bah, meglio non sapere.
    Si misero a mangiare in fretta e furia ed abbondantemente, non si sarebbero più fermati finchè non avrebbero raggiunto Togai.

    -Chi è il Dio della Montagna?-

    -Era un prete che si è gettato nella caldera del vulcano per impedire la distruzione del suo villaggio, e ci riuscì.
    Ma è solo una stupida leggenda gnam gnam-


    -Mm ed i suoi seguaci sono tanti?-

    -Sono un bel po' sì, e sono anche pericolosi, non chiedermi come ma nel sangue contengono anche della lava che irrobustisce il loro corpo rendendoli degli armadi.
    Possono essere pericolosi se presi con leggerezza-


    -Beh, ieri sera uno di loro ci ha
    . . .
    Mi ha attaccato e mi ha chiamato uhm com'era?
    Ah sì: bastardo usurpatore ed impostore.
    Ed ha aggiunto che mi avrebbe gettato nel vulcano
    . . .
    Poverino.-


    Finirono di mangiare in silenzio e ripartirono subito.
    Nel tardo pomeriggio senza nessuna sosta e volando al massimo, raggiunsero il Palazzo di Togai.
    Ora Haru doveva pensare a come distruggere le due grandi famiglie rimaste, e Lars l'avrebbe aiutato!
    Dopo una settimana piuttosto tranquilla Haru ripartì da solo diretto verso un luogo misterioso, dopo aver ricevuto uno strano messaggio da Key.
    C'era una casetta abbandonata ed in rovina in una pianura a Nord.
    La nebbiolina le dava un'aria davvero tetra

    300px-AbandonedShack


    Entrò aprendo la porta scricchiolante e stava cercando di mettere a fuoco.
    Key lo stava aspettando, ma non era solo
    . . .



    Taglia Please :re:
     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    "Chi sia io non è importante - è il mio messaggio ad esserlo."

    Group
    Kiri's Ninja
    Posts
    2,905

    Status
    Offline
    SPOILER (click to view)
    500 :sisi:
     
    .
  12. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    In quella piccola e buia casetta abbandonata, dalle assi di legno marce, logorate dalle termiti e scricchiolanti, c'erano quattro persone.
    Uno di loro era Key Hyuga, avvolto nel suo lungo cappotto nero, con un sorrisino mortifero stampato in volto, che osservava il giovane fare il suo ingresso nell'edificio pericolante.
    Gli altri tre erano messi uno di fianco all'altro, a tre metri di distanza.
    Tutti e tre erano in ginocchio e con la testa coperta da un cappuccio da esecuzione.
    Tutti e tre avevano le mani legate dietro la schiena e mugolavano parole incomprensibili.
    Dovevano avere un fazzoletto in bocca o qualcosa di simile che gli impedisse di parlare.
    Erano condannati.

    DB02_victims

    -Benvenuto Haru
    . . .
    Questi gentili ospiti ti stavano aspettando-


    Come al solito i suoi modi di fare, le sue parole ed il suo portamento erano tetri, oscuri e tenebrosi.
    Tre sinonimi ma ognuno con un significato ben distinto e radicato in quell'essere.
    Prese a camminare lentamente tenendosi le mani dietro la schiena.
    Picchiettava l'indice della destra sul dorso della sinistra con calma e regolarità.
    Come per scandire il tempo.
    Le sue parole risuonavano ovattate dentro a quella catapecchia diroccata.
    E la sua voce sembrava ancora più inquietante del solito.
    Il suo volto era come sempre impassibile ed imperscrutabile, ma Haru oramai sapeva come pensava e sapeva come comportarsi di conseguenza.
    Fin dal momento in cui aveva messo piede in quella stanza sapeva ciò che doveva fare.

    -I nostri ospiti
    ...-


    E con un ampio gesto della mano destra indicò i due uomini e la donna al centro incappucciati.
    Che al sentirsi nominare presero e mugolare ancora più forte e ad agitarsi.

    -...
    Sono stati portati qui apposta per te!
    Devi sapere che ti ho fatto una sorpresina hehe-


    Smise di parlare e di camminare di scatto fermandosi davanti all'uomo di destra.
    Si voltò verso di lui, gli si avvicinò e si accovacciò per portare il suo volto all'altezza del cappuccio, in modo che sentisse il suo freddo respiro.
    Poi fece la stessa cosa con l'uomo di destra e, per ultima, con la donna al centro.
    Quando gli si avvicinò, a turno, smisero di tremare come foglie e di agitarsi.
    Non emettevano più nessun lamento, era come se si fossero rassegnati.

    -Uno di loro è il Daimyo di Kusa
    . . .
    Non era di Kusa la tua amichetta?-


    Ed anche se non ne aveva bisogno, si volgò a guardare la reazione di Haru a quelle parole.
    Con un immane sforzo di autocontrollo Haru si limitò ad inarcare le sopracciglia, aggrottare la fronte, ed accennare un sorrisetto.
    Fissò Key dritto negli occhi, cosa che poche volte faceva, e poi prese a scrutare i tre prigionieri.
    Non aveva ancora proferito parola, ma quello era il momendo più adatto, secondo lui.

     
    .
  13. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    -Sì era di Kusa
    . . .
    Quindi, gli altri due?
    Chi sono?
    CHe hanno fatto?
    Perchè sono qui?-


    Fu allora che Key rise quasi di gusto.
    Una risata abbastanza allegra come quella di un bambino, ma che nascondeva un'enorme tensione.
    Ad Haru gli si gelò il sangue nelle vene a sentirlo ridere in quel modo.

    -Ma non l'hai capito?
    Pensavo fossi sveglio Haru!
    Credevo che oramai avessi capito come funziona hehehe
    Gli altri due sono qui per giocare con noi.
    Uno è il Daimyo di Kusa, uno è un semplice contadino ed uno è un assassino.
    L'assassino ha una famiglia di dodici figli, una moglie, due amanti, sette sorelle ed una madre da mantenere.
    Il contadino sabota i raccolti dei vicini ed avvelena il loro bestiame per guadagnare di più ed il Daimyo
    . . .
    Beh, sai bene cos'ha fatto.
    Ora sta a te scegliere chi di loro è il tuo regalo, il Daimyo!
    Scegli pure con calma non hanno impegni al momento hehehe-


    A quel punto Key si scostò, tornò alla parete e si mise con le spalle al muro a godersi tutta la scenetta.
    Haru guardò uno ad uno i tre sventurati, poi Key, e poi nuovamente quei tre.
    Erano due anni che non pregava la Divinità del Deserto.
    Unì le mani davanti al petto nel segno della Capra ed accumulò il chakra.

    *Signore del Desero, guida della mia vita, perdona i miei peccati perchè sono fatti in tuo nome.
    Conduci la mia mano nel giusto e prendi il mio cuore ed avvolgilo con la tua sabbia per proteggerlo dal sangue.
    Guidami
    . . .*

    -Fuuton:Shinkuha!-

    Fu rapido, estremamente rapido.
    E preciso, maledettamente preciso.
    Aspettò l'esatto momento in cui la laringe dei tre si trovasse alla stessa altezza prima di rilasciare il chakra e compiere quella versatile tecnica.
    La Lama del Vuoto colpì con rapidità, precisione e potenza le gole dei condannati nello stesso punto, nello stesso istante.
    Le tre teste caddero mozzate all'unisono rimanendo tutte nei sacchi da esecuzione.
    Key rise e battè le mani mentre si alzava e si avvicinava ad Haru.
    I tre corpi rimasero inginocchiati, come pietrificati per una decina di secondi.
    Haru rimase a guardarli sconfortato e distrutto dentro.
    Ma non lasciava trasparire nulla.
    Il suo respiro, dopo la soffiata, era tornato subito lento e regolare.
    Le sue pulsazioni non erano mai variate.

    Xemnas

    -Sai sempre come sorprendermi tu non è vero Haru?
    Ma dimmi, perchè l'hai fatto?
    Credevo che tu non amassi uccidere!-



    -Infatti, ma tutti e tre meritavano la morte e tu mi hai detto scegli!-

    -E tu hai scelto di ucciderli tutti e tre per non sbagliare ottima pensata!

    -Ti sbagli
    . . .

     
    .
  14. SAFER KING
        Like  
     
    .

    User deleted


    ....
    Ho ucciso tutti e tre perchè dovevano morire.
    Il Daimyo di Kusa era l'uomo alla mia sinistra, quello con l'armatura.
    Il contadino era l'uomo di destra, quello con i bei vestiti.
    L'assassino era la donna, che sapeva di dover morire comunque anche quando hai detto di scegliere.
    E se non l'avessi fatto io
    . . .
    Ci avresti pensato tu dico bene?
    Ti ho risparmiato la fatica-


    -Bastava dire grazie hehehe
    Ma hai ragione, le persone erano esatte come le hai dette tu ed hai ancora ragione, agli altri due ci avrei pensato io.
    Stai diventando troppo bravo in questo gioco Haru!-


    *Gioco
    . . .
    Non solo sto diventando bravo, ma presto diventerò molto più forte di te.
    Presto ti ucciderò Key!*

    E tornò il solito Key-morte a cui si era abituato.
    Smise di ridere e sorridere e riprese la sua inespressività minacciosa

    -Ora va.
    Tra pochi mesi tornerai nelle Terre Ninja, ma c'è ancora molto da fare qui.
    Quel tuo insetto, Lars, credi che possa esserti utile?-


    -Sì, molto utile-

    -Bene
    . . .
    Ti ho trovato altre due persone ma dovrai convincerle tu ad unirsi a te.
    A credere nella Causa ed a seguirti fino alla morte.
    Troverai tutti i dettagli in una lettera nel tuo cassetto a palazzo.
    Io sto raccogliendo campioni straordinari di chakra in questo continente, ed anche quando partirai, io rimarrò qua per un po' finchè non sarà il momento di intervenire!-


    *Quando tornerai nelle Terre Ninja io ti ucciderò bastardo!*

    Non appena ebbero finito di parlare un torrente di fiamme circondò lo Hyuga e si espanse a tutta la baracca.
    I corpi morti presero subito fuoco come fossero aghi di pino.
    Key rimase li a guardare Haru allontanarsi avvolto dalle fiamme scarlatte

    1244088-bigthumbnail

    Haru si allontanò quel che bastava per non venir travolto dalle macerie infiammate della baracca che stava crollando.
    Ma che faceva Key non usciva?
    Oh già, lui era lui non aveva di questi problemi.
    Distese la destra dinnanzi a se e richiamò dal terreno una nuvola d'oro.
    Saltò sulla morbida nube e sfrecciò rapido verso il suo palazzo.

    -Dannazione!-





    Taglia Please
     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    « Sanità mentale? Non ricordo di aver mai avuto un simile fastidio!. [cit.]»
    «Mi gioco anche la mia vita sul filo del rasoio.
    Se poi la vita è quella tua, farò anche d' avvoltoio!»

    Group
    Member
    Posts
    11,335
    Location
    Inferno

    Status
    Offline
    EDIT: 300
    Svista sulle modifiche.
     
    .
37 replies since 20/4/2013, 21:52   499 views
  Share  
.