Periodo di fuoco

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  1. SAFER KING
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    Era da poco partito dal porto di Kiri con la nave del King, in compagnia di Key Hyuga ed una trentina di uomini diretti verso Sud, verso terre lontane ed i incuranti dei problemi del mondo degli shinobi.
    Una lieve brezza gonfiava le vele della nave Che solcava le onde senza nessun problema.
    Scivolava leggera e rapida sulle calme acque dell'oceano ondeggiando ritmicamente.
    Haru Si sentiva cullato da quel viaggio così piacevole Per giunta in una così bella e tranquilla giornata, le cose non potevano che andare meglio
    . . .
    o peggio
    Infondo viaggiare in compagnia di Key Hyuga Era sempre un enorme rischio.
    Qualsiasi cosa lui decidesse era legge su quella nave, i destini di tutti loro erano nelle sue mani.
    E nessuno poteva opporsi o avrebbe fatto una brutta fine, d'altronde non gli serviva nessuno di loro, forse solo Haru ma, al momento, neanche così tanto.

    * Quando arriveremo nelle nuove terre inizierà una nuova vita da zero, una grande opportunita per ricomunciare che non mi lascero sfuggire per nessun motivo al mondo.
    Spero solo che Key non mi spinga troppo oltre
    ...
    Vorrei solo poter non uccidere nessuno.
    Ma so già che sarà inevitabile*

    Fra quattro giorni approderemo vedi di essere pronto
    Ti aspetteranno subito ardue prove ragazzino e ciò che hai visto al Gold Saucer non è niente In confronto a ciò che troveremo.


    Ma cosa stiamo cercando, Cosa c'è di tanto importante in queste nuove terre Da scomodarci così.
    So che lì ci sono molti piccoli stati tutti in guerra perenne fra di loro Il caos più totale regna sovrano


    Cerchiamo più potere

    Dopo il breve dialogo Key si ritirò nella sua cabina mentre Haru rimase sul ponte a godersi la giornata.
    I marinai si stavano dando tutti un gran da fare per sfruttare al massimo i venti e le correnti oceaniche, trafficavano con le corde regolando le vele seguendo le cagnesche e burbere istruzioni del primo ufficiale.
    Con un elegante balzo si portò a poppa dove si appollaio sulla testa della polena a forma di sirena.
    Il vento gli accarezzava il viso e gli scuoteva i capelli che ondeggiavano risplendenti alla luce del sole, Era ancora presto per domandarsi come passare il tempo su quella nave Carica di marinai che non erano altro se non assassini, ladri, stupratori ed altra feccia simile.
    Di certo nessuno gli avrebbe dato problemi, tutti sapevano chi fosse e di quali poteri disponesse.
    Semplicemente non sopportava di stare per così tanto tempo a stretto contatto con quelle persone.
    Quand'ecco che vide qualcosa mai visto prima, in lontananza fra le onde oceaniche Riusciva a scorgere tre balene che notavano spensierate nella vastità del mare.
    Esseri maestosi e mastodontici al tempo stesso, di una fiera bellezza ineguagliabile, i veri dominatori delle acque.
    Una si mise a spruzzare un potente getto d'acqua dallo sfiato presente sulla sua testa, come se sapeva di essere osservata e volesse mettersi in mostra agli occhi del giovane rinnegato che si mise a ridere di gusto

     
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  2. SAFER KING
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    Finalmente siamo arrivati eh Takkon?!!-

    Takkon era uno dei burberi marinai che manovravano la nave, era un omone grosso grasso brutto e puzzolente, gli mancava un occhio, perso durante una tempesta a largo del Paese del The.
    Era duro e schietto, ma in fondo era un buon uomo, uno dei pochi su quella nave.
    Non gli importava nulla delle guerre, dei soldi, del potere; non gli interessava nulla se non navigare per i mari sotto il sole cocente e fra gli impervi venti.
    Gli stava simpatico.
    Ma era arrivato il momento della separazione.
    La nave doveva ripartire subito, I loschi traffici dell'organizzazione criminale del King dovevano andare avanti anche senza Key e Haru, non erano mica le sue uniche risorse!

    -Stammi bene Takkon, fai una buona traversata!-

    Prese i suoi bagagli e seguì Key ed i suoi trenta uomini lungo il molo, in una carovana alquanto inusuale, e che nessuno vorrebbe mai incrociare.
    Quei trenta uomini, se il piano di Key andava a buon fine, sarebbero diventati tutti Generali.
    Il piano "pubblico" di Key, era conquistare l'intero continente, ponendo così fine a mille e passa anni di conflitti, ottenendo così l'esercito più immenso mai visto in precedenza.
    Ma non sarebbe stato ne semplice ne breve.
    Avrebbero dovuto combattere molto, anzi moltissimo, ed ogni giorno passato sarebbe stato una benedizione.
    Nonostante i loro immensi poteri, anche le loro vite erano in pericolo in quelle terre di guerra, morte e distruzione.

    -Maestro, ma perchè qui ci sono guerre e conflitti ovunque?-

    -Non è proprio così, Qui ogni villaggio, cittadina o grande metropoli, ha il suo esercito, tutti vengono addestrati alla guerra, tutti sono soldati.
    I soldati non possono far altro se non combattere.
    Ogni esercito ha un capo ed i capi sono tutti uguali, vogliono sempre di più.
    Ma con così tanti capi e conflitti, si è creato una sorta di equilibrio nel caos della guerra.
    Laddove un Daimyo riesce a conquistare un altro villaggio, perde delle terre a causa di un altro, che a sua volta si vedrà sottrarre dei beni da un'altro ancora che l'ha fatto per la perdita di un intero raccolto.
    E' tutta una catena, degli anelli possono perdersi, ed altri aggiungersi, ma non si avrà mai una fine a tutto questo-


    -Quindi noi porteremo la pace?-

    -Noi portiamo la morte, come sempre!
    La morte è l'unica soluzione definitiva, la morte di tutti i capi, capisci quello che voglio dire?Ovviamente dopo ci sarà pace, ma il cammino sarà lungo.
    E noi abbiamo cose più importanti da fare qui!-


    Appena misero piede giù dal molo, squillarono delle trombe ed un corteo di soldati armati si fece largo fra pescatori, mercanti e passanti.
    Fra di loro c'era un uomo dalla lunga tunica di seta color porpora con un visibile e pesante trucco sul volto.
    Sicuramente un nobile di quelle terre, ma quanto?
    Ancora non sapeva nulla di quel luogo, ne di quel porto.

    -Benvenuti al porto di Isshai stranieri, siete pregati di seguirmi senza storie per provvedere alla vostra registrazione e detenzione.
    Il vostro capitano non ha fatto nessuna richiesta di attracco, ne tantomeno di sbarco huhuhu
    . . .
    Non volete?
    UOMINI PRENDETELI!-


    Stolti sciocchi, ecco la prima battaglia, ed avevano solo fatto una cinquantina di metri.
    Key si mosse per primo, distendento il braccio sinistro davanti a se, con la mano aperta, dalla quale partì una grossa saetta che folgorò chiunque fosse davanti a lui.
    I loro uomini non si sprecarono nemmeno a toccare le else delle katane, tanto avrebbe farro tutto Haru.

    -Tu pensa ai sopravvissuti, io faccio due chiacchiere col Pavone-

    E così fece, nel tempo che Key impiegò a raggiungere il nobiluomo camminando lesto, Haru aveva già scatenato tutta la sua furia dorata trafiggendo i soldati nemici con spuntoni d'oro, schiantandoli lontano con grosse sfere, e ad alcuni organizzò anche un bel funerale in stile Desert.
    Niente di impegnativo, infondo erano pur sempre uomini.

     
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  3. SAFER KING
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    -Vai a Nord, c'è un piccolo villaggio ribelle, conquistalo e ripuliscilo, sarà la nostra base per il momento-

    Alle solite, Haru faceva tutto il lavoro sporco e pesante, e Key faceva i comodi suoi, come prima contro le guardie.
    Ma aveva intenzione di obbedire senza dir nulla, perchè così doveva fare se non voleva morire.
    Sapeva che Key non si fidava completamente, e come poteva, tuttavia lasciava trasparire il fatto che prima o poi, avrebbe visto tutto esattamente come lui.
    Ed Haru era ogni giorno più preoccupato che ciò potesse accadere, ma non avrebbe mai permesso che nulla di simile accadesse, avrebbe preferito la morte piuttosto che diventare come lui.

    -Portati anche un gruppetto di uomini, ti serviranno dopo hmaha-

    Era probabilmente la prima volta che sentiva quel mostro ridere, una risata cupa e forzata, una macabra imitazione di una vera risata.
    Aveva dimenticato come si rideva probabilmente, o forse l'aveva fatto apposta per fare il simpaticone.

    -D'accordo, parto subito con quei cinque laggiù, sono già in gruppo-

    E sapeva che Key lo osservò allontanarsi verso gli sgherri del King,ma daltronde, lui osservava sempre tutto e tutti!
    I cinque s'impietrirono nel vedere il ragazzo avvicinarsi, avevano più paura della sua "arte" che di Haru stesso, e facevano male perchè era lui a decidere.

    -Congratulazioni, avete vinto una gita con me, partiamo immediatamente per cui caricatevi sui gropponi delle scorte di cibo, si pranza al sacco-

    Spiccato senso dell'umorismo quello di Haru, davvero niente male, uno dei cinque rise seriamente, gli altri quattro fecero hihihihihihhuhuhuu.
    Haru cominciava a chiedersi come mai quel giorno tutti ridevano in maniera grottesca.

    -Vi aspetto al cancello Nord

    Gli uomini si allontanarono di corsa a prendere zaini sacche e borsoni mentre Haru s'incamminò con passo ben disteso in direzione del punto di ritrovo.
    E finalmente si rese conto che oltre a loro e a quelli che avevano ucciso c'erano anche altre persone, persone che avevano assistito a tutta la scena, e che dopo un momento di sbigottimento, tornarono ad occuparsi delle rispettive mansioni, come se nulla fosse.

    *Quante lame che girano*

    Il porto, il quartiere delle botteghe e le abitazioni, in tutti e tre gli stadi della città girano diverse bande armate, ma solo una presente in tutti e tre.
    Con armature nere contornate d'oro e lunghe lance di uno strano metallo violaceo ben assicurate in schiena, o strette salde nelle loro mani, enormi scudi rotondi raffiguranti un volto leonesco.
    Più avanti avrebbe scoperto che quelli, erano i soldati di uno dei Signori della guerra più temuti di quella regione, Kar Morgul, il Leone.

    *Qui ci saranno individui con poteri simili ai miei?
    O sarà una noia mortale?*

    Arrivò in fretta ai grossi portoni di pietra che consentivano di uscire dalle alte mura della città.
    Otto uomini armati, quattro a destra e quattro a sinistra sorvegliavano quella porta enorme.
    Ed all'esterno altrettanti a quanto sentiva!

    *Meglio far subito pulizia*

    Mentre avanzava deciso distese le braccia a mani aperte e due dozzine di sferette dorate dal diametro di una decina di centimetri, schizzarono irriducibili verso le guardie i cui sforzi di ripararsi o tagliare l'oro, furono completamente inutili, ed una tempesta di sangue e carne ed ossa si abbattè sul portone, incrinandolo.
    Superò i cadaveri, e frantumò la pietra con un pugno traboccante di chakra Doton, le macerie uccisero parte dei soldati all'esterno nell'impatto, e delle schegge dorate pensarono ai tre sopravvissuti.

    -Signore, state bene?-

    I cinque uomini del King arrivarono di corsa trascinandosi dietro i bagagli ed estraendo le armi, precipitandosi a fare il loro dovere come delle furie, ma erano stati comunque lenti.

    No, arrivate giusto in tempo per partire, se vedete qualcosa che vi piace prendetevelo!-

    E con queste parole s'incamminarono sul sentiero che proseguiva verso Nord, verso le colline.
    Due soldati raccolsero le strane lance violacee, mentre uno prese un bell'elmo ancora intatto, e gli altri due seguirono subito il Kamigawa.



    Fine prima parte, desidero ricevere Taglia e Ryo anzichè Exp.


    Edited by SAFER KING - 5/5/2013, 00:31
     
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    Bon, 800 ryo e 500 di taglia, visto che non sono variabili non valuto la quest :asd:
     
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    Per i muki poi, se la PQ porta Notorietà On Gdr, hanno 200 taglia di default, ma non 500 :si2:
     
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    Non ho notato l' "o" nel regolamento, ha ragione Kashi :si2: King, aggiungiti una tra le due :si2:
     
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  7. SAFER KING
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    Certo che era dura lavorare a quelle condizioni, non sapeva la durata del tragitto nè la lona in cui poteva trovarsi la destinazione.
    Il piccolo villaggio di ribelli...

    *Ribelli a chi, e perchè proprio li la base
    . . .
    Devo stare attento che non mi giochi qualche brutto tiro!*

    I suoi compagni di viaggio erano pessimi, non parlavano e cercavano di fare il meno rumore possibile.
    Non si lasciavano sfuggire nemmeno un raschiamento di gola, ne uno sputo a terra.
    Marciavano come zombi dietro ad Haru, camminando a passo spedito.
    Il paesaggio marittimo che contornava le alte mura del porto scomparve in un attimo non appena superarono la collina che sembrava tanto lontana.
    Ivece, l'immenso mare di smeraldo oltre le mura, era in realtà un lago, ed oltre la collina, una sconfinata vallata con piccoli monti solitari, caverne nelle pianure, ed anche una zona desertica attorno ad un vulcano in lontananza, verso Ovest.
    Si fermarono un attimo e guardò ad Est, lungo il crinale del colle lungo il quale erano arroccate su cinque livelli di altezza differenti, vari ammassi di casupole contornate da una palizzata di legno. lungo la quale erano state posizionate alcune torrete per arcieri e sentinelle.

    -Quello signori miei, è il villaggio che dobbiamo conquistare e farne la nostra base-

    Fece una pausa e ne approfittò per bere un po' d'acqua dalla sua fida borraccia.
    Andò giù come se non bevesse da anni, il tempo passato in mare con tutta quell'aria salmastra, e tutto il sole che aveva preso quel giorno, ed il caldo, ed il lungo e cappotto nero che indossava, rendevano quelle sorsate un tocco divino.
    Era abituato all'arido clima del deserto ed alle temperature più calde, solo per questo riusciva ad andare in giro in una giornata simile con quel pesante cappotto nero addosso

    -Ehm noi cosa facciamo?-

    -Pulire!-

    Gli venne spontaneo fare quella battutina di cattivo gusto sulla strage che stava per compiere, enfatizzando lo squallore del loro compito col tono di voce.

    -Tuttavia prima di entrare in azione devo fare un paio di cose.
    Accampiamoci qui per il momento, preparate qualcosa di buono da mangiare per favore.
    Sono affamatissimo!-


    E li lasciò all'ombra di un olmo solitario, tutti concentrati sui fornelli.
    Tirarono fuori dai vari bagagli pentole piastre e cibo a volontà, ed un grosso telo marrone che disposero a terra.
    Un bel pic-nic pre-massacro.
    Haru si allontanò quanto bastava per non essere udito da nessuno, e si mise a sussurrare al vento, piangendo.

    -Dio del deserto, proteggi la mia anima dal male che sto compiendo, poichè sacrificio necessario, chi più di te può comprendermi!
    Lui me l'ha portata via ad un soffio da me
    Snifff-
    Ma verrà il suo tempo
    . . .
    Guida la mia mano ed il mio cuore oggi, affinche agiscano sempre e comunque nel bene!
    Nonostante il prezzo da pagare!-

     
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  8. SAFER KING
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    Finito di "pregare" si asciugò le lacrime dal viso e snariciò un po' di muco a terra tappandosi l'altra narice e soffiando di colpo fece uscire tutto.
    Ripresa la sua solita compostezza e risolutezza, tornò dagli uomini del King alle prese con i fornelli.
    Un buon profumo di carne gli entrò nelle narici ora libere, estasiando cervello gola e stomaco, come contorno patate e borlotti.
    Alla fin fine non erano del tutto inutili, sapevano cucinare bene, cosa in cui lui era abbastanza negato, il massimo che faceva era uccidere conigli o altra selvaggina, spellarli e dargli fuoco.
    Quelli invece dosavano le fiamme per regolare la cottura, insaporivano con spezie in maniera ben calibrata, ed avevano anche messo quel fantastico contorno d'accompagnamento.
    Forse forse li avrebbe "premiati" se si comportavano bene ovvio!

    -Ho una fame pazzesca, è pronto?-

    -Qu quasi signore.
    Ancora cinque minuti!-


    Sbuffò d'irrequietezza, non solo voleva mangiare al più presto, ma voleva anche completare il più in fretta possibile l'incarico assegnatogli da Key.
    Se al suo arrivo li avesse trovati li a banchettare, ed il villaggio ancora occupato, sarebbero morti tutti, ed Haru avrebbe sofferto più di chiunque altro.
    Ne era assolutamente certo.

    -Beh, muovetevi, abbiamo un villaggio da conquistare ed il tempo non è dalla nostra.
    Sapete se facciamo tardi cosa succederà!-


    Ma non serviva la minaccia dello Hyuga a smuoverli, bastava solo lui.
    Non aveva mai provato sensazioni simili, il comando assoluto sulle persone.
    In confronto a loro era un dio, come dargli torto.

    -Intanto elaboriamo una strategia
    . . .
    Posso eliminare in poco tempo tutti i nemici, ma sarà compito vostro assicurarvi che nessuno scappi.
    E sarà altresì compito vostro verificare il numero di morti accatastarli da qualche parte e dar loro fuoco.
    Per l'arrivo di Hyuga-sama deve essere tutto ripulito.
    Forse spargerò un po' di sangue, ma cercherò di sporcare il meno possibile.
    Dobbiamo anche fare il giro di tutte le abitazioni dopo lo sterminio, e redigere la planimetria della zona.
    Se possibile cercherò di eliminare solo gli ostili, lasciando in vita qualche civile, ma dubito che sarà possibile.
    Dopo aver stilato una dettagliata planimetria della zona dovremo subito provvedere a rafforzare le difese del villaggio, trasformandolo subito in una fortezza.
    Voi dovrete controllare che non ci siano altri nemici nell'area circostante mente io mi occuperò delle difese.
    Come base dovrebbe andare no?-


    -Uhm
    . . .
    E' pronto da mangiare-


    Che tempismo perfetto!
    Haru aveva appena finito di esporre il suo piano in linea generale, ed il cibo era finalmente pronto.
    Tutti stavano aspettando che Haru facesse o dicesse qualcosa, così fece cenno di cominciare pure a mangiare.
    Forchetta e coltello, due bicchieri di Sakè ed in meno di venti minuti avevano finito.
    Mentre gli uomini finivano di mettere via pentole e quant'altro, Haru s'incamminò solitario verso il villaggio, iniziando ad estrarre oro dal terreno sottostante, preparandosi all'imminente carneficina.

     
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  9. SAFER KING
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    Raggiunse in solitaria le porte del villaggio ed uccise con dei proiettili di polvere d'oro le guardie al cancello ed alle torrette.
    Aprì il cancello con una folata di vento ed entrò con camminata lenta e sicura nel villaggio ormai spacciato.
    La sua sabbia dorata venne sparsa ovunque, in tutto il villaggio e nella zona circostante.
    I suoi uomini stavano già mobilitandosi per tenere sotto controllo la situazione, tutto stava andando come previsto, e continuando così, avrebbe presto finito.
    Le trombe d'allarme iniziarono a squillare ed una fiumana di uomini armati si rigettò contro Haru come farebbero delle formiche con un grosso ragno.
    Ma a differenza delle formiche quegli uomini non erano in grado di coordinarsi come una vera armata, ed a differenza del ragno, Haru era più simile ad un grosso stivale, o ad una lente d'ingrandimento in una calda e soleggiata giornata estiva.

    -PRENDETELO!
    UCCIDETELO
    FATELO A PEZZI
    SQUARTATELO
    SEDATELO!-


    Evvai, proprio quello che sperava, tanta ostilità nei suoi confronti, quello che gli serviva per non avere rimorsi e risentimenti.
    Alzò entrambe le mani al cielo e venne circondato da una nube di sabbia dorata, tantissime minuscole sferette iniziarono a formarsi ed a compattarsi mentre i nemici erano in avvicinamento.
    Si fermò, così come la sua sabbia, sospesa nell'aria tutto attorno a lui.
    Distese il braccio sinistro in avanti e le sfere di sabbia d'oro partirono di scatto, micidiali ed inarrestabili.
    I soldati caddero a dozzine su dozzine in pochi attimi, ma c'erano ancora molti sopravvissuti, ed altri nemici in avvicinamento.
    Il braccio destro lungo il corpo e la mano aperta.
    Il suo chakra stava fluendo in tutto il sottosuolo e stava rapidamente estraendo e producendo nuova polvere d'oro.
    Migliaia di spiedi dorati, lunghi poco più di 70 cm si innalzarono dal terreno per infilzare e trafiggere tutti.
    In meno di cinque minuti aveva eliminato tutti in quel villaggio.
    Nessuno era riuscito a scappare.
    Diede ai suoi il segnale che entrarono ed iniziarono i loro compiti.

    -Tu, raduna i civili ed i "sopravvissuti" nella piazza Sud, c'è ancora qualcuno nel palazzo governativo.
    Dite loro che è cambiata la gestione, non fare niente di avventato, se c'è qualche problema chiamami!-


    Tutti stavano lavorando al meglio, i morti venivano ammonticchiati man mano in una stradina ormai deserta mentre Haru camminava indisturbato verso la parte alta del villaggio.
    Aveva fatto una vera strage, corpi ancora sanguinanti e martoriati sparsi qua e la, una visione abbastanza brutta, ma aveva fatto solo ciò che andava fatto.
    Nella sua testa stava eliminando ogni sorta di distinzione fra bene e male, c'era solo ciò che andava fatto e ciò che andava eliminato.
    E doveva eliminare il capovillaggio.
    Lo stava aspettando nella corte del palazzo circondato da uomini armati.
    Fra di loro c'era anche un uomo alto due metri e mezzo ed enorme.
    Fu il primo a cadere, la testa mozzata da un'artigliata di vento.
    Un'enorme ppalla di fuoco si abbattè sugli altri, creando un fragoroso scoppio accompagnato da un enorme bagliore.
    Era rimasto solo lui, il capovillaggio.
    Un uomo vestito di seta verde, dalla lunga barba grigia ed uno scettro d'oro.
    Voleva dire qualcosa, ma Haru non glie ne lasciò il tempo.
    Un guscio di sabbia lo avvolse e, ad un suo cenno, collassò violentemente schiacciando e stritolando l'uomo che non riuscì nemmeno ad urlare.

    *Uff è fatta.
    Ora debbo solo dare una ripulita*

    Il terreno sottostante si trasformò in una grande voragine di sabbia dorata che inghiottì nelle profondità del terreno tutti i corpi rimasti.
    Tutto era tornato come prima, a parte lo strato di sabbia che si stava man mano riassorbendo nel sottosuolo.
    Guardò dall'alto la città e vide un enorme pira vicino al cancello, in una via del livello più basso della città.
    Tutto stava procedendo secondo i piani.
    La piazza Sud si stava pian piano riempiendo di gente, alcuni spaventati, altri infuriati, ed altri ancora contenti.
    Era stato bravi, e pure i suoi schiavetti stavano svolgendo un buon lavoro.
    Una nuvoletta di sabbia lo sollevò in aria e lo condusse rapidamente al centro della piazza.

    -LE COSE SONO CAMBIATE, ORA COMANDO IO QUI.
    PER VOI NON E' CAMBIATO NULLA CITTADINI, CONTINUERETE A SVOLGERE LE VOSTRE VITE SENZA PREOCCUPAZIONI, MA LA CITT° E' ORA MIA!
    PRIMA DI TORNARE ALLE VOSTRE OCCUPAZIONI DOVRETE RINFORZARE LA PALIZZATA, SEGUITE LE ISTRUZIONI DEI MIEI UOMINI ED ENTRO DOMANI SARETE LIBERI DI FARE CIO' CHE VOLETE, SGARRATE E MI TOCCHERA' FARE TUTTO DA SOLO!-

     
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    King, ricordati degli Spoiler :asd:
     
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  11. SAFER KING
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    Dopo il breve ma incisivo discorso i cittadini si dispersero borbottando fra loro creando un fastidioso brusio.
    Furono poi condotti e divisi in vari gruppi coordinati dai sottoposti di Haru, che sbraitavano ordini a destra e a manca.
    Entro un'ora erano già tutti al lavoro per scavare un fossato attorno alla ridicola palizzata di legno.
    Altri stavano spostando pietre e macerie e le stavano accumulando in grosse cataste sulle torrette di guardia, per venire scagliate dall'alto.
    Altri ancora stavano creando grossi pali di legno dalla punta acuminata alti più di cinque metri che sarebbero poi stati conficcati nel fossato.
    Infine, un ultimo gruppo stava rinforzando le difese del palazzo governativo, che sarebbe con tutta probabilità diventata la loro base operativa.
    Tutto liscio come l'olio, se non un gruppetto di "ribelli" che tentarono di uccidere Haru armati di coltellacci.
    Inutile raccontare cosa successe loro.
    Il giorno dopo gli esausti abitanti del villaggio guidati dagli uomini del King affidati ad Haru, avevano finalmente finito i lavori ed erano stati lasciati liberi di fare quel che volevano.
    Doppia palizzata attorno al villaggio, torrette rialzate ed armate, postazioni di guardia in tutti i vari livelli della città, ed il palazzo governativo era stato trasformato in una roccaforte.
    L'indomani sarebbe arrivato Key col resto degli uomini.
    Haru raduno i suoi cinque nella fortezza dove aveva fatto preparare un banchetto per festeggiare.
    Un po' di svago avrebbe fatto bene a tutti loro.
    Ma prima di lasciarli fare ciò che desideravano, volle dir loro due parole.

    -Siete stati bravi ragazzi, avete svolto un lavoro impeccabile e condotto le operazioni in maniera esemplare.
    Sono molto contento di quanto è stato fatto, ma è solamente l'inizio.
    Da domani, dovremo faticare e combattere ogni giorno sempre di più, sangue scorrerà a fiumi davanti attorno e dietro di noi.
    Insidie e pericoli ci aspettano ad ogni angolo, ma sapremo superare tutto se lavoreremo bene come ieri.
    Key-sama sarà contento quando vedrà con i suoi occhi questo villaggio, ciò eviterà molte cose spiacevoli per noi e per molti altri.
    Oggi il villaggio è vostro, fate ciò che volete dove volete quando e come volete, ma prima
    . . .
    MANGIAMO!-


    Gli uomini erano molto più rilassati e decisamente molto meno intimiditi da Haru, nonostante ancora non osassero parlargli liberamente, ora riuscivano a sostenere il suo sguardo e rispondergli senza balbettare e tremare.
    Haru schioccò le dita ed entrarono dodici cameriere con indosso solo una minigonna molto molto mini che non lasciava nulla all'immaginazione.
    Portavano grossi vassoi stracolmi di cibo in abbondanza: carne, formaggi, dolci, piatti speciali del luogo e ricette di oltremare.
    Sulla tavola c'erano già venti bottiglie di vino rosso, cinque di Sakè e birra a fiumi.

    -Il mio ringraziamento per voi, loro sono a vostra completa disposizione per tutto il giorno
    . . .
    Ragazze non stancateli troppo che domani dovranno faticare molto mi sa hehehe-

    E li lasciò, ritirandosi nella stanza che si era scelto al terzo piano.
    Una stanza bella grossa con tre finestre ed un comodo letto a baldacchino, una grande scrivania in rovere con una bella poltrona imbottita.
    Si distese sul letto e lasciò correre la sua mente.
    Prima pensò alla sua famiglia, specialmente al suo fratellino Hiten.

    *Chissà se è diventato forte*

    Poi, pensando la parola forte, gli balenò in mente il bellissimo e perfetto volto di Nami-sama, la Kazekage che aveva fatto così tanto per lui.
    E pensando alla perfezione
    . . .
    Dovette subito troncare il flusso sconnesso di emozioni perchè gli stava già balenando in mente un volto, una "fortezza volante" ed un luccichio.
    Non voleva assolutamente rivivere quella scena e, come aveva imparato a fare, svuotò la mente e si mise a riposare.
    Toc toc fece la porta

    -Entra pure!-

    Era una delle ragazze, a differenza delle altre non aveva la minigonna, aveva solo un grembiule merlato a "coprire" il suo prosperoso e sodo davanzale.
    Avanzò lentamente ed ammiccando un sorriso lascivo e parlò con voce sensuale.

    -Perchè non siete rimasto giù con gli altri?
    Non vi piacciamo forse?
    No non è quello, almeno non secondo lui hihihihihi-


    -Perchè io non sono come gli altri mia cara
    . . .
    Ma resta, ho bisogno di svuotare la mente!-


    -E non solo hihihi-

     
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  12. SAFER KING
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    Ed arrivò il fatidico giorno dopo.
    Alle prime luci dell'alba Haru si svegliò nudo, senza coperte, e con una ragazza che dormiva fra le sue gambe.
    La spostò con la sabbia e si mise seduto sul bordo del letto.
    Si stiracchiò un poco per sgranchire bene la muscolatura e si diede due schiaffetti sul viso per svegliarsi.
    Barcollò fino alla porta del bagno che riuscì ad aprire solo grazie alla sabbia, entrò e vide un mini centro termale con una "piccola" vasca, un bagno turco ed un'enorme vasca ad idromassaggio.
    Si gettò nella vasca di acqua termale e fece un paio di bracciate ed uscì rinvigorito.
    Si mise un accappatoio attorno alla vita e tornò in stanza.
    Indossò una maglietta bianca e nera, dei pantaloni in tessuto neri, un paio di sandali scuri e scese a preparare tutto per l'arrivo di Key.
    Svegliati gli uomini, li fece vestire ed armare, dovevano, dopo un'abbondante colazione, andare a svegliare e radunare tutti i civili nella piazza centrale ed aspettare li l'arrivo degli uomini del King capeggiati da Key Hyuga.

    *Sarà una lunga giornata
    . . .
    Vado a vedere a che punto sono*

    Una nube d'oro sbucò dal terreno sotto ai suoi piedi, appena fuori dal palazzo, e partì in volo verso il porto dove erano approdati in cerca del gruppo dello Hyuga.
    Dall'alto riusciva a comprendere quanto fosse strategica non solo la posizione di quel villaggio in se, ma del palazzo del governo nel contesto cittadino.
    La posizione sopraelevata, la disposizione urbanistica e la stratificazione del villaggio, la rendevano molto difficile anche solo da raggiungere con numerosi gruppi armati.

    *Ma dove sono?
    Dovrebbero essere già nelle vicinanze!*

    Ancora non riusciva a vederli, ma dopo essersi spostato un po', riuscì a distinguere una macchia informe e mutevole poco prima della zona boscosa, fra le ombre delle fronde arboree, in lento movimento.
    Mandò la velocità al massimo per raggiungere repentinamente il gruppo capeggiato dallo Hyuga.
    Sicuramente l'aveva già avvistato ma Haru ancora non riusciva a distinguerlo ma, dopo un paio di secondi, nei quali si avvicinò non poco al gruppo, riuscì a distinguere un baleno argentato farsi largo fra la folla.
    Atterrò proprio li vicino e, dissolta la nube, si inginocchiò subito al cospetto dello Hyuga.

    -Key-sama, è tutto pronto per accogliervi, il villaggio è stato ripulito e fortificato-

    Key non lo stava guardando, o meglio, gli dava le spalle, in quanto vedeva tutto e tutti.
    Ma sapeva che un sorrisetto di compiacenza si sarebbe fatto largo nel suo volto inespressivo.

    -Eccellente
    . . .
    Accompagnaci fino a li, poi ti darò nuove istruzioni Haru!-


    Era il momento giusto per informarlo della sua decisione?
    Probabilmente il migliore, così che, se avesse voluto, Haru poteva rimediare prima del suo arrivo al villaggio-base.

    -Ehm ho risparmiato tutti i civili in cambio della loro collaborazione.
    Ci sono stati pochissimi episodi di insubordinazione sedati sul nascere.
    Credo che a molti di loro non importi chi sia il capovillaggio.
    Hanno dato tutti una mano a fortificare la città ed il nostro palazzo.
    Ma se desideri posso rimediare prima ancora che vi inoltriate in quella macchia boscosa!-


    Finalmente Key si voltò, lo guardò e gli fece cenno di alzarsi.
    Si avvicinò di qualche passo, lo esaminò come solo lui sapeva fare, e sentenziò.

    -Hai fatto un ottimo lavoro Haru, hai preso le giuste decisioni e ti sei dimostrato in grado di conquistare una città.
    Se hai ritenuto che i cittadini fossero più una risorsa che un peso, confido nella tua scelta, come confido nella consapevolezza che le loro vite appartengono a te, così come i loro sbagli.
    Puoi fare di loro ciò che vuoi
    . . .
    Ed ora in marcia!-


    Haru e Key si mossero per primi, in silenzio.
    Si addentrarono fra gli alberi seguiti dal numeroso gruppo.
    Non serviva chiedergli come fosse andata, sapeva fin troppo bene come faceva le cose Key, ogni peso ed ogni scomodità va eliminata.
    L'utile va sfruttato fino a renderlo inutile, ed ogni potenziale minaccia va stroncata ancora prima che nasca.
    Key avrebbe sì risparmiato i civili, ma una volta terminati i lavori li avrebbe radunati e massacrati.
    Ma ora era tutto passato, sperava solo che al loro arrivo i cittadini non si fossero ribellati ai cinque uomini che aveva lasciato li.

    *Key ha parlato chiaro, se al nostro arrivo i cittadini hanno combinato qualcosa sarà mia responsabilità
    . . .
    E ne pagherò io le conseguenze!*



    Edited by SAFER KING - 25/6/2013, 16:51
     
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  13. SAFER KING
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    Gli alberi creavano una tenue ombra bucherellata qua e la da piccoli squarci di sole.
    Il buon umore che aveva fino a poco prima era svanito già da un pezzo.
    L'incognita di come avrebbe trovato il villaggio al suo ritorno era troppo gravosa, e la tensione gli si leggeva in volto.
    Key se ne accorse subito ovviamente, ma lo ignorò completamente.
    Anzi, prese a camminare più velocemente per staccarsi dal gruppo.
    Gli fece cenno con la mano destra di seguirlo.
    Haru allungò il passo per raggiungere il suo "maestro"

    -Parti immediatamente e raggiungi il luogo indicato su questa mappa, sul retro ci sono delle istruzioni, leggile in viaggio.
    Non è sicuro parlare al momento-


    -Uhm ok!-

    La Nuvola d'oro s'innalzò sotto ai suoi piedi sollevandolo in aria creando un lieve spostamento sotto di lui.
    Si assicurò che nessuno lo fissasse, a parte Key ovviamente, e guardò la piccola mappa della regione.
    C'era una x rossa poco lontano dalla loro nuova base, oltre il crinale sulle sponde di un lago.
    Prese quota e si sedette accovacciato mentre girava il foglietto.

    CITAZIONE
    Un drappello di uomini è diretto verso la nostra nuova base.
    Era loro progetto conquistarlo per avere una posizione di vantaggio sul signore della città portuale dove siamo sbarcati.
    Il loro capitano, Kenta Yomi, è "particolare"
    Eliminali tutti, no prigionieri no fuggitivi.
    Mi aspetto un lavoro impeccabile!

    Diede fuoco al foglietto irradiandolo di chakra katon, una fiamma carica di energia divampò nella sua mano distruggendolo completamente.
    Si mosse in direzione del punto indicato e prese subito la velocità massima.
    Portò con se una gigante massa di Sakin che volava alle sue spalle.
    Il forte vento gli rendeva difficile tenere gli occhi aperti facendolo lacrimare in continuazione.
    Un sottilissimo velo di sabbia d'oro si posò sulle sue pupille riparandole dalle correnti.

    *Ora va molto meglio*

    Sollevato dal funzionamento dello stratagemma, aumentò ulteriormente la velocità.
    Il paesaggio sotto di lui mutava rapidamente.
    Gli imponenti alberi che prima sovrastavano sopra l'armata del King, erano ora solo una macchia verde scuro alle sue spalle.
    Una distesa giallognola puntellata qua e la di varie tonalità di rosso ed arancione, preparavano la vista ad una sconfinata distesa verde smeraldo.
    Ogni tanto rocce solitarie si ergevano a memoria della potenza della natura.
    L'ondulata marea verde finì nel grigiore di un basso crinale montuoso oltre il quale si trovava il fatidico lago.
    Un accampamento con una ventina di tende disposte in maniera casuale attorno ad una più grande.
    C'erano tre fuochi accessi, due usati per cucinare ed uno incustodito.
    Stavano preparando la colazione per sua fortuna.

    *Almeno riuscirò a mangiare qualcosa prima di pranzo.
    Pesce dall'odore*

    La nube dorata alla sue spalle si aprì di scatto separandosi in svariate sfere d'oro grosse più o meno come un pomodoro.
    Si avvicinò in picchiata quando, dopo qualche secondo di discesa mozzafiato, squillarono le trombe d'allarme.
    Il caos si sparse fra gli uomini che si radunarono sul lato sinistro dell'accampamento, vicino al lago.
    Molti ancora correvano disordinati, ma uno era già pronto ad accoglierlo a terra.
    Intanto il gruppo prese ad organizzarsi ed un piccolo nugolo di frecce si diresse rapido verso di lui.
    Molte lo mancarono ma alcune vennero fermate da uno strato di polvere d'oro e presero a trottolare in aria.

    *Si fa così!*

    Le sfere alle sue spalle schizzarono verso il suolo e si schiantarono con immensa precisione sui soldati.
    Molti si ritrovarono col torace sfondato, ad alcuni mancava un arto ad altri la testa.
    L'unico illeso era il tipo che lo aspettava ancora nello stesso punto.
    Aveva tagliato con la sua spada il missile dorato spargendo sabbia ovunque.
    Agitò freneticamente la spada davanti a se e, all'improvviso, dalla sua lama partì una saetta.
    Haru riuscì ad erigere all'ultimo una spessa barriera di Sakin.
    Era sicuramente il Capitano Yomi
    Nonostante fosse rimasto solo, non si era minimamente scomposto, ma non gli importava di conoscere la sua storia perciò non fece domande e lo attaccò immediatamente con una grande vampata di fuoco.
    Le fiamme lo avvolsero completamente ma il soldato, dopo una rapida rotazione, fu di nuovo libero e quasi illeso.
    Delle falci d'aria subito seguirono l'attacco di fuoco.
    Una venne infranta da un fendente, l'altra venne abilmente schivata.
    A quel punto un'enorme zampa di vento sferrò una rapida e poderosa artigliata che non riuscì proprio a contrastare o evitare.
    Il busto dell'armatura subì tre grossi squari dai quali iniziò a fuoriuscire un po' di sangue.

    -T-tu chi s-sei!-

    Non rispose subito.
    Distese davanti a se entrambe le braccia ed una colonna d'oro s'innalzò sotto ai piedi del Capitano inglobandolo fino al collo.
    Era giunta anche la sua fine dopotutto.
    Ma si era battuto piuttosto bene, doveva ammetterlo.

    -Mi chiamo Haru, e sono uno Shinobi mandato ad uccidervi tutti!-

    E la sabia lo inghiottì completamente.
    Chiuse entrambe le mani a pugno.
    La sabbia d'oro implose con un sonoro scrock.
    Si guardò attorno, c'erano troppi corpi non aveva voglia di guardare quanti fossero morti e quanti vivi.
    Usò la sua tecnica di rilevazione e sotto ogni corpo con ancora un bricciolo di chakra creò uno spuntone dorato ad infilzarlo.
    Più o meno tutti contemporaneamente.

    -Che fame!-

    Si avvicinò ad uno dei due fuochi su cui stava ancora cuocendo il pesce e prese uno spiedo praticamente pronto.
    Fortunatamente era già stato pulito dalle lische così potè abbuffarsi senza alcun ritegno.
    Trovò li vicino una bottiglia di vino e dopo averla brutalmente stappata ne prese quattro belle sorsate.
    Colazione da campioni per affrontare bene la giornata!


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  15. SAFER KING
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    I mesi passavano frenetici, e le stagioni iniziavano ad alternarsi.
    Un anno era passato ed era tempo di cambiare base.
    Il villaggio era stato attaccato mentre Key era impegnato molto più ad Ovest, con gran parte del loro esercito.
    All'alba erano squillate le trombe d'allarme mentre una pioggia di frecce infuocate si stava per abbattere sul villaggio.
    Ma Haru erse un grande scudo di Polvere d'oro grazie al quale riuscì a fermare tutti i proiettili.
    Dopo la prima offensiva degli arcieri arrivò la cavalleria.
    Alcuni di loro in effetti erano a cavallo, ma gli altri erano quasi tutti appiedati ma ben corazzati ed armati fino ai denti.
    Il Colonnello che dirigeva l'attacco si trovava nelle retrovie con la sua squadra d'elite.
    Avrebbe atteso fino a quando le linee nemiche non fossero state compromesse.
    Fino a quando gli uomini del King non fossero stati ben sfoltiti.
    Fino a quando Haru non si fosse stancato!.
    Ma questo non poteva permetterlo, non avrebbe perso tutto ciò per cui aveva combattuto fino a quel momento.
    Agì!
    Usò la rilevazione di sabbia, ma con la polvere d'oro e la sua grande abilità nel controllarla, riuscì a coprire tutta l'area del villaggio ed i dintorni, in una zona ben più grande del campo di battaglia.
    Aveva già localizzato i più forti.
    Stese il palmo della mano destra verso il terreno ed una nuvoletta di polvere d'oro emerse dal terreno sotto ai piedi del ragazzo, sollevandolo in pronta risposta al suo comando.
    Il tutto durò un brevissimo istante, l'attesa da quel momento alla partenza fu nettamente superiore.
    Il tempo di capire dove andare, un paio di secondi.
    Sfrecciò nel cielo ad una velocità assurda ed in meno di un minuto raggiunse il gruppo d'elite dei nemici.
    Usarono i loro strani incantesimi dei quali non aveva ancora capito il funzionamento ed un enorme raggio di luce partì dal gruppo diretto ad investire e, probabilmente, uccidere Haru.
    Un istante ancora e non sarebbe riuscito a schivarlo, ma non si scompose minimamente e continuò la sua rapida picchiata.
    E mentre avevano la testa rivolta verso l'alto, dal terreno sbucarono centinaia di spuntoni dorati che trafissero quasi tutti.
    Solo un paio si salvarono ma Haru sapeva già come porre fine a tutto quanto.

    *E' da un po' che non utilizzo questa tecnica!*

    -Sakin: Ningyo Sando!-

    La nuvola d'oro fu la prima ad attaccarsi al corpo di Haru, il resto, in pochi secondi, venne a fiumate dal sottosuolo.
    Un enorme ammasso informe di sabbia d'oro comparve nel cielo creando una gigantesca ombra.
    Rapidamente sbucarono nell'ordine: testa, arti superiori, arti inferiori.
    Erano ancora imprecisi e senza apparente forma ma, nel giro di pochi secondi, il fantoccio sabbioso alto più di dieci metri, da qui il nome della tecnica, prese le fattezze di Haru e cominciò a muoversi.
    Ora Haru non solo era protetto da un gran numero di attacchi, non solo ora aveva una potenza fisica non indifferente, ora aveva anche una rapidità elevatissima.
    Scomparve dalla vista dei presenti e ricomparve al centro del mucchio di soldati nemici.
    Iniziò a pestare i piedi a destra e a manca, pugni contro al terreno schiacciando i nemici e spargendo sangue ovunque.
    In pochi minuti le retrovie nemiche erano state decimate.
    Grazie alla rilevazione di sabbia stava tenendo sotto controllo l'andamento della battaglia in tutte le altre zone di scontro.
    Un nutrito gruppo di soldati stava combattendo poco più ad Est mentre il grosso dei nemici stava tentando di rompere le linee difensive del villaggio.
    Per ora reggevano.
    Sciolse il Fantoccio sabbioso e si appresto' a raggiungere lo scontro ad Est dove i nemici stavano avendo la meglio.

    *Devo fare in fretta!
    Non possiamo subire troppe perdite c'è troppo in ballo!*



    Edited by SAFER KING - 28/6/2013, 09:57
     
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