Nuove Alleanze

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  1. SAFER KING
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    Il fatto è questo, un eroe può essere invincibile, invulnerabile, dotato di arcani poteri o dalla velocità sovrumana.
    Ma un uomo da solo, per quanto straordinario, in una guerra fra titani, è destinato a perire se combatte da solo.
    Haru si stava dando davvero molto da fare.
    Nel suo viaggio di due anni aveva incontrato moltissime persone.
    Aveva osservato ogni genere di uomo, dai caratteri più vari.
    Aveva studiato come agivano gruppi di persone di varia grandezza, da piccoli villaggi a grandi regni.
    Ed aveva imparato a conoscere le mosse ed i pensieri dei più grandi leader.
    Ora gli mancava solo un esercito!
    Key era stato il suo mentore ed il suo carnefice al tempo stesso, gli aveva insegnato moltissimo
    . . .
    Tuttavia da un po' di tempo, Key era mancante e gli recava radi messaggi.
    Era ancora nelle Terre a Sud, oltre il mare, in cerca di nuove fonti di potere.
    In quelle terre ostili dove la guerra dilaga ovunque, Haru aveva trovato quattro abili elementi: un potente utilizzatore del Taijutsu, rapidissimo e dotato di forza sovrumana; un esperto di Genjutsu; ed altri due dotati di abilità notevoli, agli occhi di Haru.
    Comunque non bastavano di certo, Haru da solo avrebbe potuto metterli in ginocchio volendo.
    Aveva gli uomini dell'organizzazione criminale, che erano sparsi per tutto il mondo.
    Ma ancora non bastava.

    -Dite ai capizona di tenere un profilo un po' basso per un po', e di riferire ogni voce o notizia che circoli dalle loro parti!
    Molti uomini che un tempo erano del King obbediscono ora a noi, anche se indirettamente.
    Ci serviranno molte orecchie a Suna, e dovremo arrivare anche ad Iwa.
    . . .
    Però dobbiamo trovare dei guerrieri esperti ed addestrati.
    Ma dobbiamo fare attenzione, dobbiamo rimanere nell'ombra fino al momento opportuno.
    Per ora non è arrivata traccia da nessuna parte del nostro arrivo, la nave è già ripartita ed i banditi che avevamo assoldato sono tutti morti.
    Nessuno sa di noi da questo lato del mare!-


    Si trovavano al buio, in una grotta, o meglio, in una stanza naturale, collegatoa ad un sistema di gallerie e tunnel usati tanto tempo fa dai contrabbandieri.
    C'era perfino una miniera la sotto.
    Erano solo loro cinque, ma Haru si sentiva comunque da isolato ed abbandonato.
    Ma in fondo, era meglio così.
    Erano passati quattro giorni da quando erano tornati e, dopo la vicenda dello sbarco, non avevano più ricevuto notizie.
    Il professore stava già lavorando sui campioni, questo era certo, ma lui doveva conservarli per quando avrebbe rivisto Key.
    Questi erano gli ordini
    . . .
    Conserva la fiala fino al mio arrivo.
    Inizia i preparativi, dobbiamo muoverci in fretta!
    Così era partito.
    Prima di partire, inoltre, aveva lasciato in sospeso la faccenda dei Daimyo.
    Aveva un debito di sangue con loro, e l'avrebbe estinto!
    Neanche una volta aveva pensato a casa da quando si era sottomesso a Key.
    Non una sola volta aveva pensato a Nami-sama.
    Pensava solo a ciò che lo attendeva, ad ogni mossa da fare e da evitare.
    Non aveva tempo di rimuginare sul passato se voleva avere qualche chanche.

    -Ci serve un'armata.
    Un'armata corposa che ci obbedirà ciecamente.
    Ed a questo puoi pensarci tu -


    Indicò uno dei quattro che annuì un muto assenso.
    I suoi Genjutsu potevano arrivare la dove la mera forza non può nulla.
    Poteva reclutare centinaia di schiavi fedeli che lo avrebbero servito ciecamente.
    Apprezzava molto il suo stile di fare le cose.
    Schietto e rapido, ma dalle ombre.
    Dei quattro, era forse quello contro cui avrebbe avuto più difficoltà in un combattimento.
    Inoltre si fidava del suo giudizio.
    Avrebbe sicuramente dato un grande contributo!
    Si rivolse poi al colosso

    -Tu invece andrai a Kiri, avremo bisogno di gente esperta nel Suiton.
    Voi due, invece, andrete assieme a far visita a Shinji Miraluka, convincetelo come meglio credete a passare dalla nostra parte, ma che abbia ben chiaro a cosa va incontro se tenta di fregarci!
    E' fondamentale rimanere il più possibile nell'anonimato.
    Le varie parti non dovranno mai interagire fra loro e, cosa più importante, NESSUNO, se non strettamente necessario, dovrà entrare in contatto con voi.
    Se pensate di essere seguiti mandate a monte ed accertatevi di non lasciare nessuna traccia del vostro passaggio, come sempre.
    Io mi occuperò di una faccenda irrisolta!-





    Edited by SAFER KING - 18/1/2013, 20:09
     
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  2. SAFER KING
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    Un rombo distrusse i piani di Haru, un rombo seguito da un fiume di fuoco e fiamme.
    Reagì d'istinto, e creò una sfera protettiva di sabbia dorata, che fu perfettamente in grado di proteggerlo dall'intensa fiammata.
    Tuttavia non riuscì subito a capire che fine avessero fatto i suoi compagni.
    Ma quando le fiamme si estinsero vide una brutta scena.
    C'era un solo sopravvissuto, ma non riusciva a capire bene chi fosse da tanto fumo c'era.
    Arrivò a sentire il suo chakra con la sabbia, era senz'altro Lars.
    Ora doveva solo prendere il loro aggressore.
    L'oro lo avvolse e lo spinse a gran velocità attraverso i cunicoli e le gallerie, seguendo la scia di morte e bruciato lasciata dalle fiamme, e presto raggiunse una delle uscite.

    -Dammi la fiala o loro ti finiranno.
    Sai, sono cambiate un po' di cose ultimamente, voi non avete più il potere che credevi, hehehehe, voi siete solo un piccolo impaccio da smorzare sul nascere, e manca poco.
    Ucciso te uccideremo anche il tuo capo, e poi, niente più inconvenienti.
    . . .
    Non riuscirai mai a battere i miei due ninja, sono i miei migliori esperimenti sul chakra hehehe
    FINITELO!-


    *Hoi
    . . .
    Dovevo aspettarmelo cazzo!*

    Agì in fretta, i due abomini di Hoi erano partiti al comando del professore, ma Haru era superiore a tutti loro.
    Dal terreno si innalzarono una trentina di spuntoni di sabbia d'oro lunghi un metro e mezzo, che trapassarono ed impalarono i corpi delle creature dello scienziato.
    Gli spuntoni si dissolsero in una nube dorata, che iniziò a vorticare ferocemente.
    I due mostri furono spazzati via e la nube impetuosa si rivolse contro il malvagio scienziato.
    Si contorse e si avvinghiò fino a rinchiuderlo in un guscio dorato, lasciandogli fuori solamente la sua orrida testa dalla fronte sporgente da cavernicolo.
    Gli si avvicinò camminando e tirò indietro il cappuccio, mostrandogli il suo volto.

    -Tu non mi avevi mai visto in faccia vero professore?
    Non hai mai avuto modo di guardarmi dritto negli occhi
    . . .
    O sbaglio?
    . . .
    Chi è il tuo nuovo padrone?-


    Rifiutarsi di parlare in quelle situazioni voleva dire soffrire.
    Ed Haru era molto bravo in questo.
    Distese frontalmente il braccio destro con la mano aperta e, teatralmente, iniziò a chiuderla piano piano, tenendola proprio davanti alla faccia di Hoi, in modo che si rendesse bene conto di cosa gli stesse capitando.
    Il guscio dorato iniziò a comprimersi ed a stritolare il corpo del dottore, che iniziò ad urlare.
    Nei film si vedono sempre scene di questo genere ma, dopo un po' i torturatori smettono per un po'
    . . .
    Haru non si fermo, cotinuò a stritolarlo sempre di più, anche quando scricchiolava tutto continuò ad aumentare costantemente la pressione, non lasciandogli via di scampo.

    -Aaaaaargh
    Ingo Sari
    Raaaaaaarraaa
    Iwaaa-


    La sua mano si chiuse di colpo, e lo stesso fece la sabbia che si compattò violentemente ad una sfera di un metro di diametro grondante di sangue.
    Era chiaro ormai che non poteva più fidarsi di nessuno.
    Gli ex uomini del King potevano essere alle dipendenze di chiunque.
    Lavorare nell'ombra aveva anche i suoi svantaggi, alla morte del boss, ogni alleato è perso.
    Sbarazzatosi di corpi e tracce, tornò nella grotta dai suoi compagni defunti, e dall'unico sopravvissuto.
    Lars Kiryu, ex ninja di Kumo, scomparso diversi anni prima durante una missione, ha vissuto nell'ombra e nella violenza, ha attraversato il mare del Sud ed è approdato nelle terre dove dimora il caos.
    Haru l'ha preso con se un anno prima, dopo che aveva fermato un condannato a morte che stava per sfuggirgli.

    -Dobbiamo andarcene da qui, trovare un riparo e qualcuno di cui fidarci..
    Temo che dovremo rimandare i piani per un po'.
    Ce la fai a muoverti?-


    -Sì
    Credo di sì
    ..
    Ma dove andiamo?-


    -Nel Deserto!-

     
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  3. SAFER KING
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    Quello per arrivare al Deserto di Suna, sarebbe stato un viaggio lungo e ricco di insidie.
    Almeno per la gente comune, lui poteva volare sopra a tutto e a tutti su nuvole dorate.
    Tuttavia era meglio viaggiare a quel modo solo di notte, il rischio di essere scoperti era troppo elevato.
    Trappole ed intrighi ovunque.
    Tuttavia raggiungere il deserto di Suna non sarebbe stato un problema e, una volta li, Haru sarebbe stato virtualmente invincibile.
    Lars era riuscito a sopravvivere solo grazie ad uno dei suoi più potenti jutsu, che lo aveva protetto dalle fiamme.
    Tuttavia si era ustionato il braccio destro.
    Niente di grave, il chakra avrebbe fatto il suo lavoro ed avrebbe sanato la ferita in un paio di giorni.
    Dalla loro posizione ci avrebbero messo poco più di due giorni a piedi, ma già la prima notte, un'ora prima dell'alba, sotto di loro non c'era più l'arida terra della steppa, ma la fine sabbia del deserto.
    La temperatura era bassissima, non potevano permettersi di accendere dei fuochi, ma Haru poteva creare qualsiasi cosa.
    Effettuo un grande movimento a cerchio aprendo il braccio destro, e la sabbia si spostò in massa a grandi colonne che si scontraron fra di loro svariate volte finchè non creò una piccola cupola di sabbia con una bassa apertura per entrare, dentro alla quale stare al caldo e riparati.
    Inoltre, nel deserto, Haru poteva percepire chiunque fosse a contatto con la sabbia in un raggio d'azione vastissimo.
    Per il momento erano al sicuro.
    Dovevano agire in fretta, trovare immediatamente un riparo stabile e qualcosa da mangiare.
    Nel deserto c'era cibo a volontà, Haru sapeva bene come sopravvivere lì dentro, ci era nato e cresciuto.

    -Haru, dobbiamo annullare tutto, dobbiamo tornare e cercare Key, dobbiamo dirgli..-

    -No!
    Key saprà già tutto.
    Dobbiamo ricominciare da capo tutto quanto
    . . .-


    Si mise subito a riflettere sull'attuale situazione.
    Erano rimasti solo loro due, ma per il momento erano al sicuro e nell'anonimato.
    Il dottore avrà agito di sua spontanea iniziativa, li avrà seguiti dopo la faccenda del porto ed avrà orchestrato ben bene l'agguato.
    Tuttavia era perplesso, un attacco del genere non poteva certo impensierirlo, ma forse non era riuscito a fare di meglio.
    Voleva tenersi per se la seconda fiala, e voleva tenerla segreta.
    Per questo era a corto di tempo e non ha potuto trovare un'imboscata migliore.

    -E cosa dovremmo fare?-

    -Se mi lasci riflettere!
    . . .
    Hoi ha fatto un nome.
    Ingo Sari, Iwa!-


    -Ma non abbiamo più alleati ormai, attaccare Iwa è un suicidio, noi due soli non bastiamo-

    -Già!
    Siamo io e te
    . . .
    Dobbiamo mettere su un Team.
    Dobbiamo trovare altri due elementi.
    D'ora in avanti, io e te siamo membri del Team Kami
    . . .
    Dovremo agire nell'oscurità.
    La guerra sta cominciando, e sarà un massacro.
    Ma sarà troppo tardi.
    Dobbiamo agire subito.
    Il piano originale è inattuabile, ma ho già la soluzione.
    Ci infiltreremo ad Iwa con le porte aperte, troveremo Ingo Sari e lo uccideremo.
    Nel contempo, daremo inizio allo Show come previsto-


    -Quindi agiremo al ritorno di Key
    . . .
    Non possiamo commettere il minimo errore vero Haru?-


    -Già.
    Per prima cosa, troviamo altri due elementi per il team-



    Attendo exp. e taglia per continuare
     
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  5. SAFER KING
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    Riposarono tre giorni e tre notti nella cupola di sabbia creata da Haru.
    Cacciava con facilità gli animali del deserto più nutrienti e di sapore meno sgradevole, ed andava a prendere l'acqua alle oasi naturali più vicine.
    Aveva scelto accuratamente il posto.
    Lars nel frattempo, si era rimesso completamente dalle ferite subite durante l'assalto.
    Anche lui doveva diventare più forte, o sarebbe stato solo un peso in situazioni di vera difficoltà.
    E quale posto migliore del deserto per allenarsi?
    Inoltre, l'avrebbe tenuto costantemente sotto controllo anche se si fosse allontanato.

    -Io devo andarmene per un po' Lars, tu dovrai cavartela da solo.
    Allenati più che puoi, non posso permettermi pesi, qualsiasi cosa tu faccia stai nel deserto, non lasciare tracce della tua presenza e tieni occhi e orecchie bene aperti.
    Ti ritroverò io quando sarà il momento-


    Se ne era uscito con quella frase dal nulla cogliendo Lars del tutto impreparato.
    Stavano pensando a possibili candidati, a come avrebbero dovuto essere.

    -Cosa?!
    E tu dove andrai?
    Come farò a sapere che non sei morto?
    E se..-


    -Non discutere con me Lars, questi sono i miei ordini!
    Starò via al massimo un paio di settimane.
    Devo tornare a Kiri, credo di avere trovato un buon terzo elemento
    . . .
    Non correrò alcun pericolo.
    Tu piuttosto, sta attento al deserto, è un nemico mortale se non fai attenzione-


    Partì immediatamente, sfrecciò nel cielo avvolto dalla polvere d'oro.
    Presa quota, virò bruscamente verso Est, verso il Mare.
    Avrebbe sfruttato il crepuscolo e la notte per volare il più lontano possibile.
    Mille pensieri lo attanagliavano.
    Key, un giorno, gli aveva svelato ciò che Haru non aveva mai osato chiedergli.
    Nataku Kaguya non era morto, ma solo tenuto prigioniero.
    Hoi aveva condotto molti esperimenti grazie al suo DNA.
    Ma ora lo scienziato era morto.
    Tutti i progetti erano andati in fumo.
    Poteva liberarlo e chiedergli di unirsi alla sua causa.
    Solo non sapeva dove si trovasse, per questo si stava recando a Kiri in fretta e furia.
    Nella Villa del King fuori Kiri, nei sotterranei, c'era un nascondiglio segreto dove venivano custoditi documenti importanti e riservati.
    Inoltre, nell'archivio avrebbe sicuramente trovato qualche indizio.

    *Spero solo che Nataku sia ancora in vita
    . . .
    Sono stato uno stupido, dovevo chiedergli anche questo prima di farlo fuori.
    E' un enorme ritardo sulla tabella di marcia, ma anche se fosse, io e Lars così non siamo pronti.
    Questo tempo gli servirà per diventare più forte*

    Volò sopra monti, colline, valli e foreste per tutta la notte senza mai fermarsi.
    Ma non poteva andare avanti ancora a lungo, e proseguire ancora sarebbe stato da incosciente.
    E poi, non mancava molto all'alba.
    Atterrò bruscamente in mezzo ad una radura nella parte orientale della foresta dove pareva non esserci nessuno.
    Controllò la zona circostante con la polvere d'oro, e si lasciò andare ad un lungo sospiro.
    Era davvero provato dal viaggio, e la sua preoccupazione non faceva che aumentare la stanchezza.
    Anche se aveva un po' di fame, non aveva voglia di cacciare.
    Si distese all'ombra di una grossa quercia più o meno al centro della radura, e chiuse gli occhi eliminando ogni pensiero.
    Il vento mattutino accarezzava il suo volto e gli smuoveva i ciuffi argentati dalla fronte.
    Gli uccellini che cinguettavano, lo cullavano con una melodia armoniosa e rilassante, ed il tepore del sole mattutino, lo condusse all'oblio del sonno.
    Si sarebbe riposato un paio d'ore prima di riprendere il viaggio

     
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  6. SAFER KING
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    Si svegliò di soprassalto quando sentì un boato, poco dopo la terra si mise a tremare.
    Saltò rapido di albero in albero fino al più alto, dove riuscì ad avere una buona visuale.
    Due gruppi di Ninja si stavano affrontando in un feroce scontro di Ninjutsu.
    Fiamme, fulmini, torrenti di fango ed esplosioni accecanti.
    Quanto spreco di Chakra.

    *Devono essere shinobi di Konoha e di Iwa a fronteggiarsi
    . . .
    Meglio ripartire*

    Si rimise in marcia diretto verso un porto sicuro, dal quale sarebbe partito con la nuvola d'oro.
    Tutto filò liscio come l'olio ed arrivò sulla costa al calar del sole.
    Non era stanco, anzi, andare a piedi gli aveva fatto bene.
    Allungò il braccio destro dritto davanti a se, aprì la mano, e venne sollevato da una soffice e comoda nuvola d'oro taglia XXL.
    Si sedette, e partì a tutta velocità facendo rotta verso Kiri.
    Nel giro di pochi minuti si ritrovò in mare aperto, senza alcun riferimento se non la prima stella, che pallida si stava facendo sempre più vivace.
    Tirava un forte vento, così eresse una sorta di cupola per ripararsi e viaggiare più tranquillo.
    Era ancora notte quando raggiunse la vecchia villa.
    Non sapeva cosa doveva aspettarsi, ma poteva fare un sopralluogo senza essere scoperto.
    Atterrò sul tetto, si sedette, chiuse gli occhi, ed iniziò a vedere.
    Aveva creato un occhio di sabbia dorata, che iniziò a volare li attorno e a girarsi ovunque.
    Non c'erano segnali di presenze, almeno non all'esterno, ora doveva controllare dentro.
    lo fece scindere, passare sotto a porta d'ingresso e ricomporre dentro in un angolino buio.
    nessuna luce accesa.
    Lo fece andare direttamente verso l'archivio, che era ancora intatto.
    Tuttavia sentì dei rumori, dei passi, ma non venivano da dentro; venivano dal sentiero del bosco.
    andò subito a controllare.
    Quattro persone armate di katane e balestre si stavano avvicinando all'edificio.
    Con loro c'era un uomo distinto dagli abiti eleganti, erano delle guardie, e quello doveva essere uno dei nobili di Kiri.
    Assieme a loro c'era anche un uomo con il coprifronte della Nebbia.
    Doveva affrettarsi.
    Entrò nello studio dalla finestra e la richiuse alle spalle, da lì corse diretto all'archivio.
    Cercò e cercò fra i fascicoli delle ricerche finchè non trovò quello di Nataku.

    -Il vecchio deposito sarà perfetto per una nuova stazione portuale.
    Dovrebbe essere alla fine di questo sentiero ma
    . . .
    Da dove diamine sbuca quella villa, non è segnata!
    Beh, comunque sembra disabitata, e chi l'ha costruita ha già fatto spazio abbattendo un bel pò di alberi.
    Forza, andiamo a controllare-


    -Signore, credo sia il caso di tornare alla luce del sole-

    -Sciocchezze, accendete le torce e buttate giù quella porta!-

    Erano entrati, doveva agire, non aveva altra scelta, se fino ad allora nessuno aveva mai saputo dell'esistenza di quella villa, nessuno ne sarebbe mai più venuto a sapere!
    Poggiò le mani a terra e rilasciò una gran quantità di chakra.
    La villa si era trasformata nello stomaco del rospo Iwagama grazie al suo Jutsu.
    Non gli diede tempo di fare niente, il soffitto ed il pavimento si scontrarono violentemente schiacciando gli intrusi come scarafaggi della peggior specie.
    Sciolse il jutsu, uscì dalla casa, e la distrusse con un'eruzione improvvisa di sabbia dorata, tutto venne distrutto, stritolatto e fatto sprofondare sotto terra.
    Ora c'era solo una radura in un bosco costeggiato dal mare.
    Poi diede fuoco al fascicolo di Nataku irradiandolo di Chakra Katon.

    -Sto arrivando Kaguya!-

     
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  7. SAFER KING
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    Si allontanò in fretta dalla villa che ormai non esisteva più con in mente solo il luogo dove recarsi: Le cascate Tojo, nella parte Nord dell'isola, dove c'era uno dei laboratori segreti del folle scienziato.
    Sorvolò più velocemente possibile l'isola fino ad arrivare nella zona.
    Atterrò in una piccola radura fra una macchia di alberi poco distante.
    Doveva attraversare una zona di sottobosco con svariati dislivelli fino ad arrivare alla montagna solitaria dalla quale scendevano le due cascate Tojo.
    Si mosse con rapidità e silenziosità, non sapeva se quel laboratorio fosse sorvegliato o meno, ma di sicuro c'era qualcuno.
    Sfruttò la polvere d'oro per rilevare eventuali presenze nell'area esterna
    . . .
    Nessuno.
    Sbucò fuori dalla macchia d'alberi e si ritrovò di fronte la parete rocciosa della montagna ed il rombo delle acque impetuose che si gettavano nel vuoto, per schiantarsi contro la dura pietra.
    Da pochi anni esiste la seconda cascata, da quando la prima, quella di destra, dopo una grande alluvione spaccò una parte della base della montagna, generò una frana che permise all'acqua di scendere da molto più in alto.

    tesvexe2012011014263468

    -Ci siamo, finalmente ci incontreremo Kaguya Nataku!-

    Saltò con tutta la forza di cui disponevano le sue gambe ed attraversò la cascata di destra infradiciandosi completamente, si levò il mantello nero e lo gettò a terra.
    C'era una grotta sigillata da un portone di pietra, vi poggiò sopra la mano destra col palmo aperto, e d'improvviso la roccia andò in frantumi.
    Rapido, trasportato dalla polvere d'oro, raggiunse il fondo del tunnel completamente buio, ritrovandosi in uno stanzone poco illuminato.
    C'erano due uomini in camice, uno armeggiava con dei macchinari, l'altro osservava una vasca piena di liquido verde.
    Dentro a quella vasca c'era Nataku, attaccato a degli elettrodi e ad un respiratore.
    Due semplici spuntoni di sabbia d'oro trafissero ognuno un cuore, si riunirono in una sfera che andò a schiantarsi contro la vasca mandando il vetro in frantumi.
    Il liquido schizzò fuori ed il Kaguya ancora incosciente scivolò sopra ad esso.
    Non appena gli elettrodi si staccarono Nataku aprì gli occhi.
    Era impaurito e spaesato, ma aveva uno sguardo strano.
    Non appena vide Haru sfoderò le sue letali ossa e vi si gettò contro.

    *Non ho scelta, dovrò combattere*

    Sfruttò la polvere d'oro come barriera contro ogni suo colpo che, mano a mano che combatteva, diventavano sempre più rapidi, precisi e violenti.
    Pareva crescere anche la sua furia, man mano che scemava la paura.

    *Devo reagire*

    Scagliò due falci di vento grazie alla tecnica del Palmo della Bestia, ma Nataku riuscì ad evitarle con una velocità anormale.
    Tuttavia mise un piede su una zolla di sabbia che, come in attesa, scattò ed andò ad avvolgere completamente l'arto del ragazzo.
    Gli scagliò contro tre grosse sfere di Sakin che andarono a colpire gli arti rimanenti bloccando completamente la Furia.

    -Calmati, sono venuto a darti la libertà!-

    -Chi sei tu!-

    -Mi chiamo
    . . .
    Haru Kamigawa, ex Jonin di Suna, ora combatto per un mondo migliore-


    -No
    . . .
    No, tu stai con lo Hyuga!
    Mi ricordo di te, sei la sua Ombra
    . . .
    Tsk, e gli assomigli pure, stessa espressione apatica-


    Io rispetto e credo nel suo ideale, se necessario anche nei suoi metodi, fino ad un certo punto, ma guardami negli occhi
    . . .
    Non sono Lui, e non sono come lui.
    Io lo voglio morto, a suo tempo.
    E oltre alla libertà


    E sciolse il controllo sul Sakin che lo bloccava

    ti offro anche l'unica occasione di uccidere Key Hyuga, e sarà tuo il piacere!
    Unisciti a me, insieme cambieremo il mondo!
    Insieme, uccideremo quel folle, e porteremo pace e prosperità!
    Ho bisogno di te Nataku, presto agiremo, presto usciremo dalle ombre in tutta la nostra forza, ma da solo non posso farcela!-


    Nataku ritrasse le ossa e si rilassò.
    Era più alto, più grosso e più massiccio di lui, ma sapeva di poterlo eliminare con relativa facilità, ma altrettanto poteva pensare lui, gli sarebbe bastano un colpo con quelle sue ossa per uccidere Haru.
    Sapeva già che avrebbe accettato, glie lo leggeva in faccia.

    Tu vuoi l'aiuto di un morto
    . . .
    E il morto risorge.
    Ti aiuterò Haru, ma se non avrò la vita dello Hyuga, mi prenderò la tua!


    Si strinsero vigorosamente la mano per suggellare il patto, e la nuova alleanza.
    Prima di distruggere tutto quanto e andarsene, Haru prese alcune importanti informazioni e dati sulle ricerche.
    A quanto pare avevano usato del chakra trattato per aumentare la potenza di ogni caratteristica fisica del Kaguya, oltre che alla consistenza delle sue ossa e alla rapidità di estrazione e creazione.
    Tutto questo si poteva fare solo con lui, grazie alla sua innata unica che riversa il chakra direttamente sui tessuti e sulle ossa, anzi che attraverso.
    Un alleato così, è molto prezioso!
    Sfogandosi di tutta la rabbia repressa, Nataku estrasse la sua spina dorsale e tranciò tutto ciò che trovò in quella stanza.
    Quando si fu sfogato, Nataku diede fuoco al laboratorio e fece franare il tunnel dietro di loro.
    Si allontanarono rapidi e silenziosi dalle cascate, diretti verso un porto a Sud.
    Avevano molto di cui discutere durante il viaggio, per questo Haru non li trasportava entrambi in maniera rapida e sicura con il Sakin.
    Con una nave e il viaggio a piedi ci avrebbero messo circa una settimana ad arrivare al rifugio nel deserto, dove, almeno Haru sperava, c'era Lars ad aspettarli.




     
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    Carina davvero, prenditi il massimo -3 e 150 punti taglia
     
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7 replies since 18/1/2013, 18:45   90 views
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