Naruto GDR - La via del ninja

Posts written by LordScorpio

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    Uno, ma non conta.

    Come descriverebbe l'udm la sua idea politica?
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    Boku no Pico
    Nanatsu no Taizai
    Fairy Tail
    History Strongest Disciple Kenichi
    Assassination Classroom

    In quest'ordine
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    Yama Ama Nozume, o qualcosa del genere
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    CARAMELLE
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    ShaneHalmes o qualcosa del genere?
    Bentornato :si2:
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    Ciao :si2:
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    Welcome :si2:
    Che la forza degli Hentai sia con te
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    E quelle cicatrici? :si2:
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    Aspettiamoti :si2:
  12. .
    Le mani poste sopra al naso con le punte delle dita combacianti lasciavano ben capire che laKazekage stesse riflettendo assorta nei pensieri che Nonubu aveva fomentato. Il silenzio calò nella stanza come un maglio da guerra, colpì duramente tutti, ma non Nonubu probabilmente, non lui. Lui poteva avere tanti pensieri per l testa, evitare di finire in carcere per il resto dei suoi giorni forse era uno di questi, ma Nami era fin troppo gentile e probabilmente l'avrebbe rilasciato dopo una sottospecie di punizione esemplare. Non ero d'accordo, forse era la rabbia, forse erano i tarli che corrodevano il mio cervello come... legno, dubitavo di Nonubu, dubitavo di qualsiasi cosa dicesse ma sembrava dannatamente serio mentre parlava di Zero.
    Il silenzio ottenebrò le menti, avevamo davanti l'uomo che ci stava vendendo un universo, Nonubu stava spacciandoci la sua verità e noi ci stavamo credendo come dei poveri assuefatti, ma nessuno osava contraddirlo, non credo tutt'ora che qualcuno nell'intero mondo ninja avrebbe rifiutato l'offerta che c'aveva presentato quell'agente del Diavolo. In quella stanza, in quel momento, si stava decidendo il destino delle Terre Ninja, decisione affidata alle persone peggiori probabilmente: Io odiavo Zero dal profondo del cuore e Nami aveva già subito una sconfitta da quel effimero idiota, possiamo dire che eravamo abbastanza di parte. Sospirai a causa della pressione che si era creata, l'atmosfera mi stava distruggendo quasi fosse un compressore, non avrei resistito in quella stanza un minuto di più.


    -Se posso...-

    Nami aprì le mani poggiandole sul tavolo, inclinò la testa ben oltre l'altezza dei nostri occhi e pronunciò lentamente solo due parole, con voce roca. Tutti stettimo a guardare la Kazekage con il fiato sospeso dal verdetto che er ben lungi dall'essere finale, dopotutto una decisione così importante non poteva essere presa in pochi secondi.

    -Portalo Via.-

    La mia struttura ebbe un sussulto, lasciai che le braccia cadessero lungo i fianchi senza nemmeno farci caso. Le forze mi abbandonarono per un attimo e non fui l'unico a cedere nella stanza, dopotutto la pressione che ci opprimeva era stata spezzata in un attimo e ci sentivamo più liberi, o sarebbe meglio dire che si sentivano più liberi. Io ero sia sollevato che aggravato da una tempesta di pensieri che stava mettendo in subbuglio la mia ragione. Avrei dovuto passare altro tempo con Nonubu ed avrei dovuto partecipare ad una missione suicida. Poggiai due dita sugli occhi e chinai leggermente il capo girandomi verso l'uomo dalle mille maschere.

    -Ai suoi ordini.-

    Non era detto. Nonostante quel pensiero mi sfiorò la testa per primo, le parole di Nami non potevano essere interpretate in quel modo, probabilmente voleva semplicemente che Nonubu sparisse dalla sua vis... dalla stanza. Ma perché non rispondere di "No"? Quel temporeggiare, quella caratteristica che adoravo di Nami, quella maniacale voglia di calcolare ogni cosa, Nami non avrebbe mai rifiutato quella proposta, era troppo allettante.

    -Grazie Nonubu.-

    Deglutii digrignando i denti, odiavo Nonubu, odiavo di più pensare che Nami si fidasse probabilmente, ma sapevo che era comunque mio amico, sapevo che in fondo non potevo lasciare che tutto si spegnesse come le ceneri di un falò al mattino. Nonubu era stata una persona importantissima per me, un compagno fidato ed un amico. Semplicemente un amico. Poggiai una mano sulla sua spalla e gli feci cenno con un veloce movimento del capo e salutai Yuka con un veloce movimento della mano. Gli altri ninja ci avvicinarono in silenzio per accompagnarci nelle prigioni, il posto più sicuro dove porre Nonubu probabilmente. E così la nostra veglia funebre si incamminò lungo la via per le prigioni, lasciando come unica nostra compagnia il silenzio. non potevo neanche parlare con Nonubu per il timore che qualcuno ci sentisse, se mi vergognavo ad esporre i miei sentimenti ad una persona che conoscevo da anni, figurarsi attorniato da degli sconosciuti. Precedevo Nonubu, di qualche passo al più un metro scarso, ma ciò non mi permetteva di parlargli all'orecchio e v'erano tante di quelle cose che volevo dirgli, di quanto mi facesse schifo, di come avrei voluto torcergli la testa fino a prelevare tutti gli organi collegata ad essa, di come il mio salotto necessitasse di qualche opera di tassidermia, di quanto mi fosse mancato. Lasciai che questi pensieri defluissero via dalla mia testa e per un singolo momento in cui abbassai la guardia, mi sentii sfiorato da qualcosa a cui non detti attenzione.
    Il sole mi colpiva le spalle lasciando che la mia ombra si disegnasse lungo la duna che decresceva rapidamente, per superarla avrei dovuto saltare specie perché non volevo sabbia all'interno delle giunture o fra i meccanismi. Quanto pensate sia importante "Uno". Non il numero in sé, la quantità espressa, un attimo, un tocco, un amico, un attimo, un pensiero, un singolo, dannatissimo, attimo. Mi bastò un solo attimo, lo stesso che aveva servito egregiamente Nonubu, non ero più circondato da pareti di legno le cui fiaccole appese tracciavano il limite di grandi zone d'ombra interrotte solo da altre fiaccole. Mi trovavo in una zona desertica con nulla all'orizzonte ma montagne e dune, con la sicurezza che non fossi l'unico ad essere lì, quella tecnica la conoscevo bene ma era troppo imprevedibile e non sapevo si potesse anche utilizzare su altre persone, ma erano tutte cose che non mi sfioravano, erano cose che non erano neanche entrate nella mia testa, ciò che stava martellando con insistenza era una rabbia che si impadronì di me. Nemmeno le parole possono descrivere con precisione la mia reazione, mi voltai col volto deformato dalla furia, con un urlo che fece tremare il carbonio quasi fosse un tamburo, un tamburo di guerra. Il corpo tremava in preda agli spasmi che resero il mio movimento quasi meccanico. Ed era un urlo che poteva richiamare solo l'unica persona che si trovava lì con me, solo...


    -NOOONUUBUUUUU!-



    Mi voltai solo per essere investito da una folata di vento che mi costrinse a coprirmi con le braccia e ad indietreggiare di un passo, facendo si che il mio piede scavasse nella sabbia, scaricata lungo il lato della duna, e quasi mi facesse cadere. Quando aprii gli occhi mi trovai coinvolto in uno scenario apocalittico, se i miei occhi avessero potuto dipingere ciò che vidi, i posteri l'avrebbero conosciuto come il quadro di un pittore impazzito. Avvolto dall'ombra di un immenso serpente di legno i cui lineamenti brillavano avvolti dalla luce del sole alle sue spalle e sul capo un'immensa fiammata blu dalla figura antropomorfa. Il serpente era un maestoso conglomerato di legno dal lungo naso, ma non mi importava molto, ciò che catturò la mia attenzione fu la fiaccola blu che ben conoscevo. La fiamma divampava in tutte le direzioni e palpitava come se il suo cuore nero fosse biologico, e lo era, seppur non un letterale cuore biologico. Minato. No, Nonubu avvolto dalle fiamme era una vista che avevo già potuto apprezzare seppur in maniera diversa, la sua figura era molto più pulita e riconoscibile, non c'era che dire, era veramente riuscito a controllare il suo demone e probabilmente era diventato immensamente più forte rispetto al nostro ultimo incontro. Ma non mi importava, non mi importava neanche che si trovasse sopra quell'immenso serpentone, per me era solo un'attesa, ero sicuro che volesse uccidermi, dopotutto era il piano migliore che una persona come lui avesse potuto ingegnare, aveva trovato un passaggio segreto all'ufficio del Kage, aveva la possibilità di uccidere uno dei ninja più forti, se non il più forte, di Suna, catturare l'Ushioni ed avere una facile vittoria sul villaggio della sabbia, era tutto così chiaro, Nonubu lavorava veramente per Zero, come avevo fatto a non pensarci prima?!

    Stai tranquillo Kuroda, non ho intenzione di attaccarti. Voglio solo che tu mi ascolti, perchè questa è l'ultima volta che sentirai la mia voce.

    Come se credessi alle sue parole. Come se credessi ad una singola cosa che lui dicesse. Come se avessi qualcosa da dire.

    Siamo lontani da tutto e da tutti, qui nessuno può sentirci. Questo luogo sperduto è il punto da cui io partirò per non fare più ritorno. Non mi vedrai più, non sentirai più parlare di me. Nonubu Senju, qui, oggi, muore per sempre.
    Ora ti chiederai il perchè di tutto questo. Il motivo, in realtà, già lo conosci, ti ci vuole solo una spinta. Vedi... avevi ragione a non fidarti di me, perchè persino io non provo più alcuna fiducia in me stesso. Sono giunto a Suna per proporvi di eliminare Zero da questo mondo una volta per tutte, ucciderlo senza pietà, senza rimorsi e senza ripensamenti. Ma la verità è che io non sarei capace di farlo. Non posso far parte di questa impresa. Oramai sono un essere imprevedibile. Potrei giungere al cospetto di Zero con la ferrea intenzione di strappargli il cuore dal petto, per poi mi piegarmi inspiegabilmente a lui senza esserne nemmeno consapevole, finendo per strapparlo a te il cuore. Queste mie mani...
    Queste mani non mi appartengono più. La mia mente non mi appartiene più, il mio cuore non mi appartiene più. Sono un uomo lacerato tra due identità, accomunate dal mio essere ma distinte dalle loro volontà. Non posso sapere quale prevarrà, nel momento in cui dovessi compiere l'atto di ucciderlo. Mi capisci, Kuroda? Io non posso...


    Il mio cervello stava viaggiando, non era in grado di assimilare una delle cose che Nonubu diceva, non riusciva a riprendere una singola parola. Lo lasciai parlare, non capivo nulla ma riusciva a sentire, riuscivo ad ascoltare, e mi serviva, volevo sapere perché, volevo sapere il perché di tutto quello che aveva fatto, volevo capire.

    Ciò che io ti ho proposto, a te ed a Nami-sama, non è una semplice missione in campo nemico. E' la missione più importante della mia vita. La mia ragion d'essere, ciò per cui sarei disposto a dare tutto. Uccidere Zero... Questo fa di me un "Emissario della Morte", come lui stesso mi ha definito. Una figura che non ha motivo di esistere in un mondo in cui la vita è ciò che di più prezioso esista. Zero però non sapeva che sarei diventato l'emissario della sua morte.
    La missione più importante della mia vita, capisci? Proprio per questo motivo non posso parteciparvi. Rischierei di rinnegare me stesso ancora una volta, rischierei di tradirti, di rovinare tutto. Rischierei di condannare il mondo. Come ho detto, sarei disposto a fare di tutto per ucciderlo. Quel che ho deciso di fare, ovvero la cosa migliore che possa fare, è riversare tutta la mia fiducia in te. Qualcosa che va contro la mia natura solitaria, che mi risulta difficile come poco altro. Ma devo farlo.
    Ora conosci le ragioni di ogni mia azione dal momento in cui mi sono presentato alle porte del tuo Villaggio fino ad ora.
    Tieni...


    Lanciò qualcosa ai miei piedi, non la guardai minimamente, la mia testa stava col naso all'insù da quelli che mi sembrarono secoli.

    Sono i codici di accesso per la sfera sensoriale di Konoha. Ora avete tutto ciò che vi serve. Ah, per tornare al Villaggio vai da quella parte, sempre dritto. Ci metterai un giorno ed una notte correndo senza pause.

    Si tolse il coprifronte dal capo, lasciando che venisse consumato dalle fiamme e lasciando che il metallo piovesse sulla sabbia ancora bollente, fuso dal calore imponente di quel fuoco blu.

    -Stai... Stai lasciando tutto così Nonubu?! La fine dovrebbe essere questa? Dopotutto quello che hai combinato pensi di potertene andare così? Pensi che andartene così sia la soluzione a qualcosa? Pensi che dopo questo qualcuno ti crederà? Che la Kazekage avrà intenzione di seguire il tuo consiglio? Tutti i tuoi consigli?! TUTTO?! PENSI CHE QUESTA SIA LA SOLUZIONE A QUALCOSA NONUBU?! PENSI CHE ESISTA UN POSTO SULLA TERRA DOVE NON TI POSSA TROVARE NONUBU?! VIVI PER ZERO E FUGGI COME UN VIGLIACCO!-

    ...

    Addio.

    Nient'altro. Si allontanò con il serpentone trascinandosi dietro onde di sabbia che si infrangevano sulle mie gambe come spuma mattutina. Da me non ricevette nient'altro, non mi fu possibile dare altro, la rabbia mi stava consumando e mi aveva già consumato, la mia vista stava divenendo sempre più nera, si stava riempiendo di nero, di vuoto, stavo perdendo tutto come acqua tra le mani. Non riuscivo più a pensare a muovermi a fare qualcosa, ero in balia di me stesso o.. di altro.

    -MINATOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO...



    Un urlò che squarcio il mio corpo, che mi dilaniò dall'interno facendosi strada dal mio cuore. L'urlo ruppe la mia mente, un urlo che probabilmente nemmeno Nonubu sentì, un urlo che si riferiva a me stesso probabilmente, Minato era completamente morto in quell'istante.
    E con lui, io.
    Buio.

    Preludio allo scontro col Bijuu che chiederò di aprire subito dopo aver catturato la salamandra.
    Richiedo exp.
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    BenSalve :sisi:
  14. .
    Banvenuto :si2:
  15. .
    Giusto, permettetemi di correggere tutto.

    - Kote è un poveraccio, tanto da fare l'elemosina pure sui prezzi d'adozione degli animali
1333 replies since 17/7/2009
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