Naruto GDR - La via del ninja

Posts written by Detective-Conan

  1. .
    Benvenuto :)
  2. .
    Benvenuto :kashi:
  3. .
    CITAZIONE
    Narrato
    - Parlato
    " Pensato "
    » Parlato Shun Senju
    Parlato Bandito

    A quanto pare, l' impressione che Yami si era fatto su Shun era errata, quella che sembrava sicurezza durante la navigazione era in realtà concentrazione per non fare ciò che, arrivati a quel punto, dovette fare: fermò il compagno pirata dal suo discorso per sporgersi dall' imbarcazione e vomitare tutto ciò che aveva nello stomaco.

    " Oddio.. che puzza! "

    Shun dopo essersi sfogato, decise di fare una passeggiata sul telo del mare per riprendersi, respirare e tornare in sé, nel frattempo Yami ed il pescatore decisero di non infierire dicendogli qualcosa e continuarono a navigare; ad un tratto Shun scatto con la testa guargando diritto verso la loro direzione, l' atmosfera ed il suo sguardo cambiarono repentinamente.

    » Più avanti c’è qualcosa.
    Altair vola in alto e controlla se riesci a vedere qualcosa, se vedi qualcosa facci un segno.
    Voi seguitemi, di qui.


    Yami si alzò di colpo e decise, vedendo l' aquila volare come una scheggia sempre diritto con Shun che lo seguiva correndo sul mare, di seguirli anch' esso correndo sul telo del mare, avrebbero fatto molto prima che remando con la loro barca.

    - Noi andiamo avanti, ci segua, ma resti a distanza, potrebbe essere movimentata la cosa e non vorrei che lei ci si ritrovassse in mezzo.

    Dopo qualche minuto di corsa i due ragazzi si fermarono per guardare un coperchio di legno che galleggiava nell' acqua...

    » Dici che fa parte dell’imbarcazione che stiamo cercando?

    - Probabilmente, ma come mai si trova qui?

    Uno stridio di Altair ruppe quel dilemma e, dopo un breve colloquio tra i due, tornarono a seguire il pennuto per qualche altro minuto, fino a raggiungere un' imbarcazione molto più grande della loro; Yami nota Shun che unisce i palmi delle mani e dopo qualche secondo:

    » Sono in due, sono dall’altra parte della barca.

    " Deve aver usato qualche tecnica di localizzazione, impressionante!

    - Dividiamoci, ne attacchiamo uno l' uno e dovremmo farcela lo stesso, se sono dei semplici banditi non ci vorrà molto per sconfiggerli!
    Io attacco a sinistra, tu a destra... andiamo!


    I due ragazzi scattarono nelle loro rispettive direzioni, aggirando l' imbarcazione e ritrovandosi davanti il nemico: Yami trovò innanzi a sé un giovane vestito con una camicia bianca aperta bianca, il sotto di un vestito colorato, capelli argentati ed armato di una spada lunga...

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    Yami ed il suo avversario si guardarono negli occhi, distanti l' uno dall' altro 6 metri, e sembrò bastare questo per capire che lo scontro era inevitabile...

    Senti ragazzino, questo non è posto per te, torna a casuccia tua prima di farti male! Queste sono faccende dei grandi!

    Yami non rispose immediatamente, restò qualche secondo immobile ed in silenzio per studiare il suo nemico, notò che restava sull' imbarcazione cercando di stare in equilibrio...

    " Probabilmente non sa camminare sull' acqua... è un vantaggio per me! Posso attaccarlo a distanza, anche perché dal modo in cui tiene quella katana si vede che è esperto nell' utilizzarla e non avrei scampo in un corpo a corpo...

    Un' altra cosa che Yami notò fu che mentre parlava, il ragazzo continuava a guardare l' acqua intorno a sé e così gli venne in mente un piano per metterlo fuori gioco ed allo stesso tempo per mettere a frutto ciò che ha imparato in tutto questo tempo.

    - Pensi che, essendo più grande di me, io abbia paura o possa scappare?! Mi stai sottovalutando, però mi hai anche incuriosito, voglio vedere se le tue abilità in combattimento valgono la tua superbia!

    Yami compose velocemente i sigilli del serpente e del topo per utilizzare la Magen: Narakumi no Jutsu, infatti si dissolse davanti agli occhi del suo avversario come fosse un miraggio, attorno all' imbarcazione iniziarono a comparire pinne di squali che giravano vorticosamente in attesa del loro banchetto; il bandito iniziò ad andare nel panico, specialmente perché dal nulla la sua barca stava iniziando ad imbarcare acqua, ergo stava affondando.
    Yami era lì che guardava il suo avversario immobile, vittima del suo genjutsu con la schiumetta alla bocca, stava per avvicinarsi per dargli il colpo di grazia quando l' elsa della katana attivò uno strano congegno che diede una scossa al suo proprietario svegliandolo dall' illusione...

    " Niente male come strataggemma! "

    Il ragazzo era furioso per l' affronto subito, così prese da dentro il sotto del vestito tre shuriken per mano e lì lanciò simultaneamente addosso a Yami...

    MUORI!

    La rabbia annebbia la vista, deconcentra dall' obiettivo e porta alla sconfitta, questo è stato l' insegnamento primario che aveva ricevuto Yami in accademia, adesso che vedeva il suo nemico nello stato di rabbia riusciva a capire meglio quelle parole: scattò in direzione degli shuriken e, dopo aver compiuto i dovuti sigilli, puntò il palmo della mano destra verso le armi nemiche ed urlò:

    - Zankuha!!!

    Dal foro sul palmo della mano fuoriuscì un getto di aria condensata che non solo fermò l' avanzata degli shuriken, ma glieli rispedì indietro ferendolo ad un braccio, al contrattacco di Yami seguì il vero e proprio attacco:

    - E dopo questo possiamo dire FINE!

    Yami balzò in aria e dopo aver creato delle sfere lucenti attorno a sé lì lanciò addosso al bandito ed alla sua imbarcazione.

    - Hikari no oubu!

    Alla fine dell' attacco l' imbarcazione nemica era distrutta ed il nemico era svenuto sui suoi resti, Yami aveva vinto e ciò scaturiva in lui una fierezza assoluta; prese il ragazzo privo di sensi e lo portò sul mercantile dove lo attendeva Shun, vittorioso davanti al suo avversario svenuto e legato con quello che sembrava essere legno.

    - Complimenti per la tua vittoria, adesso sarà meglio legare anche questo e torniamo al villaggio.

    A quel punto Shun generò del legno che si avvolse attorno al nemico, legandolo...

    " Deve essere una di quelle abilità rare che esistono al mondo... appena torno al villaggio mi devo informare di più, però mi domando, contro abilità rare di questo tipo come posso rivaleggiare?! ho bisogno anche io di un potere superiore per rivaleggiare se non anche surclassare tali abilità! "

    I due compagni di missione rientrarono al villaggio con la merce che avevano perso e dopo aver consegnato i banditi alle autorità Yami e Shun si salutarono pugno contro pugno, come promessa che le loro strade si sarebbero incrociate di nuovo, per poi finalmente rifare ogni il viaggio per rientrare al proprio villaggio in modo da riferire l' adempimento alla propria missione e riscuotere la ricompensa.

    R: 100
    S: 150-5-5-10= 130
    A&J:
    - Illusione Demoniaca: Tecnica della Visione Infernale sul nemico
    - Onda Tagliente per rispedire al nemico gli shuriken
    - Sfere Lucenti sul nemico e la sua imbarcazione


    Come d' accordo ho impostato il post conclusivo, non vedo l' ora di leggere il tuo :)


    Edited by Detective-Conan - 9/5/2024, 18:37
  4. .
    CITAZIONE
    Narrato
    - Parlato
    " Pensato "
    Parlato Shun Senju

    Piacere, io sono Shun Senju, shinobi di Konoha.
    Cerchiamo qualche informazione su dove andare per recuperare il carico di merci e salpiamo subito.


    " E così questo è un ninja... non sembra poi tanto diverso da noi di Barbakos, sarà perché alla base abbiamo entrambi un addestramento ninja, solo che noi abbiamo avuto anche un addestramento marinaresco... staremo a vedere! "

    Yami fece un cenno di assecondamento con la testa e poi si separò dal ragazzo appena conosciuto per andare in giro alla ricerca di informazioni sulla loro missione.
    Bastò parlare con un paio di persone per avere le indicazioni della casa del capovillaggio, così Yami, dopo aver chiamato Shun, lo invitò a seguirlo, per arrivare davanti a questa umile dimora; abituato com' era alle case di Barbakos non avrebbe mai detto che quella fosse addirittura l ' abitazione di un capovillaggio.
    Shun si fece avanti per primo nel parlare con l' uomo, egli descrisse esattamente il punto dove dovevano andare ad indagare i due ragazzi e non solo, gli stava dando anche una imbarcazione per arrivare in quel punto del mare.
    Arrivati al porticciolo si avviarono sulla barca...



    ... era una piccola e semplice barca a remi da tre posti, infatti uno dei pescatori si era fatto avanti per scortare i due ragazzi in qualità di " remista", in tal modo non avrebbero sprecato le energie e sarebbero stati pronti a reagire in caso di pericolo.
    Durante la navigazione Yami non poteva fare a meno di guardare l' acqua e pensare al suo paese natale, a quanto tempo ha passato sulle imbarcazioni, vicino ad esse, ne ricorda perfettamente l' odore, ricorda le notti di tempesta che scuotevano il mare, dapprima uno specchio e poi furioso e pronto ad inghiottire tutto.
    Il mare è ciò che in natura, più di qualunque altra cosa, assomigli all' essere umano: può sembrare tranquillo, ci si può stare vicino, ma dal nulla può diventare violento e se decide di inghiottirti nulla può fermarlo, mostra solo ciò che vuole mostrare, ma nelle sue profondità nasconde segreti e terrori che nessuno conosce, proprio come l' animo umano che nasconde una parte di tenebra al suo interno, nascosta e pronta ad uscire quando si abbassa la guardia.
    Sfruttando le proprie conoscenze base di navigazione e dei territori, Yami, continuava a darsi un' occhiata attorno in attesa di trovare un qualche indizio che lo portasse più vicino al suo obiettivo; nel frattempo dava anche un' occhiata al suo compagno di missione e notò come anche egli si guardava attorno...

    " Deve aver avuto un addestramento simile al mio... niente male! "

    Il sole era alto nel cielo e Yami guardandolo pensava immediatamente alla sua Yoko, pensava a cosa stesse facendo in quel momento, se stava già partecipando alla sua prima missione come lui, se lo stava pensando...

    POOOF! POOOF!

    Yami si diede due boffette in viso, come per riprendersi da un sogno e poi bisbigliò qualcosa...

    - Devo concentrarmi e portare a termine la missione anche per Lei!

    Dopo questa scena, osservò con attenzione il movimento dell' acqua e chiese al pescatore di fermarsi un attimo perchè notava qualcosa di strano; si avvicinò all' acqua e notò delle leggere e minuscole ondine d' acqua che si schiantavano sulla loro barca, probabilmente il loro obiettivo era in navigazione lì vicino ed il movimento sull' acqua aveva portato quelle piccole ondine sino a loro...

    - Non è molto lontana! Andiamo ver...

    Ma fu proprio in quel momento che Shun lo interruppe con un gesto del braccio e guardava con uno sguardo diverso attorno a loro, chissà cosa stava succedendo.

    Come d' accordo a te la parola ;)
  5. .
    Salve a tutti, vorrei fare una proposta, sono di parte in questa proposta ma a me sembra un po’ squilibrata questa cosa e volevo farvi una proposta al riguardo.
    Nella sezione del chakra elementale avete inserito debolezze e potenziamenti dei vari chakra elementali, per il Sangue avete inserito solo debolezze e super debolezze (e se non sbaglio è quello che ne possiede di più) e poi guardando le debolezze degli altri NESSUNO è debole al sangue, non solo il sangue non ha potenziatori… volevo fare due proposte:
    1) aggiungete ad alcuni elementi la debolezza al sangue per equilibrare le cose e gli mettete anche potenziatori
    Oppure
    2) togliete il sangue da quella sezione perché alla fine il sangue non è un elemento del chakra ma una tipologia di tecniche come l’ombra per i Nara
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    CITAZIONE (Shiiori_Uchiha @ 23/4/2024, 02:04) 
    Grazie a tutti! E no non sono scappata haha
    Arriverò presto, devo solo capire come iniziare🤣🤣

    Vieni a Barbakos, abbiamo bisogno di Piratesse :giova2:
  7. .
    CITAZIONE
    Narrato
    - Parlato
    " Pensato "
    Parlato Yoko

    Era una sera come un' altra, il giovane Yami si trovava sul pontile a guardare la luna piena che si rifletteva sul telo del mare, il silenzio dominava l' atmosfera, nulla sembrava muoversi, perfino il mare era una tavola talmente piatta che sembrava ci si potesse camminare sopra come fosse marmo, un odore salmastro riempiva l' aria.
    Sembrava il momento ed il luogo perfetto per meditare sulla vita e sul senso che gli voleva dare, ma naturalmente la cosa non fu possibile, il silenzio venne rotto dalla voce più calda ed amorevole che Yami portava nel cuore, dopo quello di sua madre...

    Ti ho visto in cielo... ed ho deciso di raggiungerti.

    Il ragazzo alzò gli occhi in cielo portando la testa indietro e vide il viso della sua amata, lo stava guardando con un luccichio negli occhi ed un sorriso di quelli speciali che nessuno, ad eccezione sua, aveva né il diritto né la possibilità di ricevere da parte di Yoko.

    - Mi stavo domandando tra quanto saresti arrivata, stavo brancolando nel buio della mia mente, ma adesso che sei qui vedo la strada da percorrere con più chiarezza.

    La ragazza, incuriosita dalle sue parole, si sedette al suo fianco e gli chiese quale fosse il dubbio che lo attanagliava fino a pochi attimi prima e lui, con sguardo fisso al mare e tono di voce seria disse:

    - Io e te purtroppo siamo finiti in due ciurme differenti, dovremo iniziare il nostro percorso separati nel corpo, ma legati nel cuore e nella mente... ti faccio una promessa però...

    Tornò a guardare Yoko negli occhi e dopo averle preso la mano continuò il discorso:

    - ... un giorno io e te creeremo la nostra ciurma, insieme, e dato che io e te saremo i più forti di Barbakos anche la nostra sarà la ciurma più forte di tutte!
    Nessuno oserà mettersi contro di noi e chi lo farà conoscerà il nero più oscuro della parte più profonda dell' oceano.


    Yoko, ascoltando le sue parole, sentì le sue emozioni andare alle stelle e stringendolo in un forte abbraccio gli disse:

    Non mi importa contro chi dovremo lottare, mi allenerò e diventerò sempre più forte per proteggerti, un giorno troveremo il nostro sogno e lo faremo avverare!

    Dopo lo scambio di promesse, i due si misero a guardare ancora per un paio d' ore l' orizzonte illuminato dalle stelle che riempivano il cielo e poi tornarono alle loro case per dormire, la giornata che li aspettava sarebbe stata impegnativa.

    [IL GIORNO DOPO]



    Yami si svegliò di buon ora, preparando tutto il nuovo equipaggiamento acquistato per poter iniziare la sua nuova vita, e poi iniziò a fissare un foglio poggiato sulla sua scrivania; era un semplice foglio di carta, ma era ciò che vi era scritto sopra che aveva valore per il ragazzo.

    " Il capitano mi ha fatto consegnare ieri sera questo bando... è una missione di livello D, non che mi preoccupi il livello, ma è la prova che non sono più un ragazzino dell' accademia, finalmente vengo preso seriamente e mostrerò chi sono portando a termine la missione, a tutti i costi! "

    Yami aveva già letto i dettagli della missione, il mittente era un piccolo villaggio di pescatori, situato nella costa orientale del Golfo dell' Arpione, ad occhio di mappa si trovava nel Paese del Fuoco, ciò voleva dire che per la prima volta si sarebbe allontanato verso il continente dei ninja.
    Chiedevano aiuto per ritrovare un carico di merce importante che hanno smarrito, Yami aveva una occasione grazie a quella missione, dato che la richiesta d' aiuto era estesa a tutti i villaggi ninja aveva la possibilità di vedere i ninja degli altri paesi all' opera e di mostrare di cosa lui era capace.
    Yami andò immediatamente al porto, dove una imbarcazione lo attendeva per portarlo al suddetto villaggio, ma lì trovò anche Yoko che lo aspettava; i due ragazzi non si dissero nulla, semplicemente si guardavano l' uno negli occhi dell' altra e poi dopo essersi appoggiati la fronte di uno in quella dell' altra, per qualche secondo, il ragazzo corse sul vascello per partire alla volta del Paese del Fuoco.

    [DOPO 10 GIORNI]



    Il viaggio in mare era stato più lungo di quello che Yami pensasse, era davvero tanto lo spazio di mare che li separava dal resto del mondo ninja, ma quel tempo per mare gli era stato utile per riflettere ed affinare sia le sue abilità di marinaio che di ninja.
    Attraccati al piccolo molo del villaggio il ragazzo iniziò a camminare alla ricerca di qualcuno con cui parlare, così incontrò un uomo del villaggio che gli spiego che l' imbarcazione attraccata poco più avanti di quella con cui era arrivato lui stesso era quella che stava cercando.
    Raggiunse il posto che gli era stato indicato, ma lì oltre la suddetta barca c' era anche un giovane più o meno della sua età, vestito di nero, capelli rossi ed occhi azzurri, con in mano lo stesso bando che aveva con sé Yami, così gli si avvicinò...

    " Proprio come avevo calcolato... un ninja di questo continente! "

    - Sei qui anche tu per la richiesta d' aiuto? Il mio nome è Yami, vengo da Barbakos.

    E così attese la risposta del ragazzo in modo da poter proseguire con la missione vera e propria.

    Scheda Yami Jigoku
    R: 100
    S: 150
    A&J:
    - Accetta l' incarico che gli è stato affidato
    - Si incammina verso il villaggio
    - Si presenta col ragazzo che sarà il suo compagno di missione


    Vorremmo fare una missione normale, non LPQ ^^
  8. .
    Ok grazie per avermi tolto i dubbi :)
  9. .
    Salve a tutti, volevo far notere nelle Conoscenze Ninja che c' è una discrepanza nei livelli delle conoscenze Oratorie e Popolari (può essere che sia io a non aver capito il senso ahahah)

    I livello: - Conoscenza dei PNG e PG che hanno una taglia superiore a 20000 Ryo
    II livello: - Conoscenza dei PNG e PG che hanno una taglia superiore a 10000 Ryo
    III livello: - Conoscenza dei PNG e PG che hanno una taglia superiore a 5000 Ryo

    Non trovo il senso, all' aumentare del livello di conoscenza posso conoscere ricercati con taglie sempre più piccole?!
    e poi sotto i 5000 ryo di taglia saranno sconosciuti?!
  10. .
    CITAZIONE
    Narrato
    - Parlato
    " Pensato "
    Parlato Yoko

    Yami andò a dormire pensando tutto il tempo alla sua scoperta, il suo chakra apparteneva all' elemento dell' acqua e questo pensiero fisso si andò a ripercuotere sui suoi sogni: si trovava su una nave, solcava il mare nella più totale tranquillità, fino a quando non decise di saltare sul telo del mare, restando in piedi su di esso grazie al chakra che riusciva a concentrare sotto la pianta dei piedi, per immergere la mano in acqua; a quel punto si alzò un vento potentissimo, nuvoloni neri riempivano il cielo, fulmini e saette illuminavano la notte, il fragore dei tuoni echeggiava ovunque, il mare che un attimo prima era calmo adesso era impazzito a tal punto che, Yami, vide comparire davanti a sé un' onda di dimensioni talmente mostruose che se si fosse scagliata su Barbakos l' avrebbe fatta sprofondare negli abissi...

    - AAAAAAH...

    Yami si svegliò con un urlo secco e pungente, sudato, le mani gli tremavano ancora, ma lui non si stava preoccupando di nulla di tutto ciò, la sua mente e preoccupazioni andavano a ciò che aveva visto in sogno...

    " Che questo sogno sia un avvertimento da parte del mio chakra?! se voglio provare a controllarlo verrò sopraffato?... io... io devo..."

    Le parola si strozzarono nella sua mente, afferrò la coperta e la tolse con forza per poi alzarsi ed affacciarsi alla finestra per guardare fuori...

    - Io non mi arrendo! Io non mi tiro mai indietro... se davanti a me si erge un ostacolo, per quanto possa sembrare insormontabile, io lo supererò sempre! Io non ho paura del mio potere, perché l' acqua ha scelto me, di donarmi la sua forza, il suo potere, per sommergere i miei nemici nelle profondità marine!

    IL GIORNO DOPO



    Yami era pronto per affrontare qualunque cosa, nella sua tenuta nera della quale era estremamente geloso, adesso che era divenuto un cadetto ricevette delle fasciature bianche da indossare sulla vita come segno del suo rango, ma ancora doveva scegliere il suo personale simbolo marinaresco, col quale sarebbero stati riconosciuti lui ed il suo futuro equipaggio.
    Mentre si preparava per l' allenamento udì una voce familiare alle sue spalle...

    Adesso che la sottoscritta è arrivata non c' è nulla che non possiamo fare insieme!

    Yoko finalmente lo aveva raggiunto, non vedeva l' ora di rivedere il suo adorato Yami e di poter parlare con lui:

    Sai, ho passato la notte coi pensieri divisi in due, da una parte pensavo a te, ma dall' altra non facevo che pensare al fuoco che arde dentro di me e che aspetta solo di uscire!

    Molto probabilmente per la ragazza fino a qualche tempo prima era solo un modo di dire, riferendosi al suo caratte, ma adesso quelle parole assumevano un significato del tutto differente.
    Dopo aver chiacchierato un pò decisero che era arrivato il momento di allenarsi: la prima fu Yoko che aveva con sé qualche shuriken ed iniziò ad allenarsi nel lanciarli dopo averli caricati di chakra katon ed anche se inizialmente gli shuriken lanciati sembravano del tutto normali, dopo un pò iniziavano a diventare caldi fino a far prendere fuoco al bersaglio colpito; Yami eseguì lo stesso allenamento utilizzando il proprio chakra suiton sugli shuriken, stavolta però i bersagli invece di finire bruciacchiati si inzuppavano.
    Il loro allenamento proseguì fino a sera, la stanchezza era tantissima, purtroppo Yami sbagliò il lancio di uno shuriken e ferì di striscio la mano della povera Yoko; la fortuna ha voluto che l' allenamento aveva dato i suoi frutti, Yami ormai padroneggiava il suo elemento, così poggiò la sua mano su quella di Yoko e dopo aver concentrato il suo chakra riuscì a lenire la sua ferita.

    - Non lascerò che niente e nessuno ti faccia del male, sarò sempre lì per proteggerti...

    La ragazza arrossì, ormai ci aveva fatto l' abitudine, gli sorrise e poi:

    Tu mi difenderai dagli altri... e chi mi difenderà da te?!

    Qualche secondo di suspance e poi scoppiò in una grassa e sincera risata, evolvendosi in un abbraccio ed un appassionato bacio.

    Se con la tua acqua mi proteggerai da tutto, io col mio fuoco illuminerò la tua vita e ti riscalderò il cuore.

    I due finalmente avevano finito il loro allenamento, ed anche di sbaciucchiarsi, così si salutarono con la promessa di iniziare finalmente con il loro viaggio in questo mondo di ninja e pirati, ogni giorno più potenti.

    FINE!
  11. .
    CITAZIONE
    Narrato
    - Parlato
    " Pensato "
    Parlato Mamma Yami
    Parlato Yoko

    Il sole stava iniziando a riemergere dagli abissi del mare, la sua luce lentamente si faceva strada sull' acqua per dirigersi verso Barbakos, ma la prima cosa che venne illuminata non fu la città, bensì la coppia nata quella notte, ancora lì seduti l' uno accanto all' altra, stretti tra loro, che ammiravano l' alba della loro nuova vita.
    Dopo qualche minuto passato con un sorriso stampato sul viso e con il luccichio delle lacrime per la felicità che brillavano come diamanti sul viso di Yoko, i due si alzarono per iniziare a tornare a casa, erano stati fuori tutta la notte e non avevano neanche avvertito le famiglie.
    Yami accompagnò la ragazza sino alla soglia di casa e poi, dopo averle dato un dolce bacio sulla fronte le disse:

    - Vai pure a dormire, stasera vieni a casa mia, sarai nostra ospite a cena.

    Yoko era emozionatissima, infatti tra la stanchezza e l' euforia rispose:

    Ok, con molto piacere.

    La ragazza entrò in casa e Yami, con una lenta camminata, si avviò verso casa sua, pensando lungo al tragitto alle porte che adesso gli si erano aperte: viaggiare per mare, partecipare a missioni, mettersi alla prova e migliorare ancora di più... le possibilità erano infinite.
    In prossimità di casa sua, il ragazzo riusciva ad intravedere una figura femminile davanti la porta, dopo che si avvicinò di più riuscì a distinguere la figura di sua madre...

    - Eccomi mamma, scusa per l' orar...

    Le parole si fecero sempre più lente, come anche il suo passo che arrivò addirittura a fermarsi, il tono della sua voce calò sino ad ammutirsi, si sentiva chiaramente in pericolo di vita; come dargli torto?! davanti a sé c' era la madre, infuriata e con uno sguardo omicida , che teneva in mano un grosso coltello da cucina...

    Yami, mio caro, vieni qui... più vicino... non voglio farti nulla... fatti PRENDERE!

    A quel punto la donna scattò in direzione di Yami, che di tutta risposta iniziò a correre nella direzione opposta per scappare alla sua prematura fine.
    Madre e figlio iniziarono a correre attorno alla casa, una col coltello in mano pronta ad usarlo e l' altro che si attaccava alla vita e non voleva farsi prendere, ma è bastato un secondo di distrazione per Yami per rompere quella corsa, inciampò su una delle ciabatte che aveva perso sua madre mentre lo rincorreva e volò per terra; a quel punto il ragazzo era indifeso e la madre dopo essergli balzata addosso ed avergli puntato il coltello alla gola, assunse un tono di voce inquietante e gli domandò:

    Dove sei stato fino ad adesso? e sta attento a cosa rispondi perché potrei prenderla male se dovessi capire che mi stai mentendo! ho passato la notte a preoccuparmi e cercarti ovunque! adesso esigo una risposta!

    Yami, che sapeva non scherzava sua madre, rispose:

    - Ho superato l' esame! Sono stato promosso a cadetto! Sono andato con Yoko a festeggiare sul molo, siamo rimasti seduti tutta la notte lì a parlare del nostro futuro aspettando l' alba.

    Yami si stava preparando per salutare il defunto padre, quando la madre di scatto si alzò in piedi e dopo aver portato la mano che impugnava il coltello dietro la schiena, per nascondere le sue intenzioni omicide, sorrise e disse:

    Congratulazioni figliolo! Tuo padre sarebbe orgoglioso di te! Sei stato con una ragazza tutta la notte?! potevi dirmelo prima! comunque non accetto un no come risposta, ma Yoko è ospite nostra a cena stasera!

    Il ragazzo si mise a ridere e disse:

    - Tranquilla mamma, già l' ho invitata poco fa prima di lasciarla a casa.

    " Questa volta me la sono vista brutta! secondo me è più pericolosa mia madre di qualunque nemico nei mari! "

    Finalmente i due decisero di rientrare in casa e poi Yami crollò in un sonno profondo, dato che era rimasto tutta la notte sveglio se lo meritava.

    LA SERA A CENA



    Suonarono alla porta, Yami andò ad aprire e trovò davanti a sé una bellissima Yoko, con le guance già arrossite per l' imbarazzo, che si accingeva ad entrare scortata dal giovanotto.
    La padrona di casa guardò Yoko e non poté che esclamare:

    Wow! Mia cara sei bellissima!

    La ringrazio signora, è molto gentile...

    Anche se in un' atmosfera di imbarazzo la serata proseguì bene, tra scherzi e racconti di come era andato l' esame, sembrava una normale cena in famiglia, almeno fino a quando la donna non disse:

    Ragazzi, vi sentite pronti a farvi carico di questa responsabilità?

    Gli sguardi dei ragazzi mutarono, erano pieni di una luce che sembrava non potesse essere oscurata in nessun modo...

    - SI!
    SI!

    Quella determinazione traspariva da qualunque cosa, nel tono di voce, dalla posizione del corpo, dallo sguardo...

    Qualcosa è cambiato in voi, lo vedo chiaramente... fatemi provare una cosa...

    La donna andò un attimo in camera da letto e poi tornò dai ragazzi porgendogli due foglietti piccoli di carta dalla forma quadrata...

    Questi sono foglietti speciali, appartenevano a mio marito... prendeteli e concentrate il vostro chakra in essi, potreste scoprire di aver sbloccato un potere ancora più grande di quello che avete avuto finora!

    Di certo i due non si fecero ripetere la cosa due volte così presero quei foglietti ed iniziarono a concentrare il proprio chakra in modo da convogliarlo al suo interno, questa fase durò pochi secondi e poi...

    - Che strano, il mio foglietto si sta bagnando...
    Il mio invece ha preso fuoco da solo!

    La donna sorrise...

    Non preoccupatevi! E' normale quello che state vedendo! Questa particolare carta reagisce al chakra di chi la impugna in modo diverso, in base all' elemento che domina il chakra... Yami, tu possiedi un chakra di tipo acqua, Yoko tu invece di tipo fuoco!

    Fece una breve pausa e poi continuò:

    Adesso che avete scoperto il vostro elemento di appartenenza del chakra non dovete dormirci sù, non è facile controllarlo! Yoko, cara, ti consiglio di tornare a casa, domani pomeriggio puoi venire qui di nuovo e ti allenerai con Yami sul controllo del vostro elemento!

    Fu così che la serata finì, ma in modo speciale, non solo avevano passato una splendida cena, ma stavano sbloccando un nuovo potere, l' unico ostacolo adesso stava nell' allenamento del giorno dopo per poterne avere il controllo.

    CONTINUA...
  12. .
    CITAZIONE
    Narrato
    - Parlato
    " Pensato "
    Parlato Yoko
    " Pensato Yoko "

    Yami aveva appena ricevuto dal capitano Kyrio l' esito del suo esame, quando il ragazzo realizzò che finalmente poteva iniziare ad intraprendere il suo viaggio nel mondo esterno, poteva seguire le orme del defunto padre, battersi per coloro che amava e difendere la sua terra.
    Dopo aver ringraziato il capitano, Yami, tornò in riga con gli altri studenti per osservare Yoko che sosteneva il suo esame finale, infatti lei lo guardò prima di iniziare e dopo essersi scambiati uno sguardo intenso, lui le fece un piccolo sorriso e le fece l' occhiolino; era la prima volta che Yami sorrideva a qualcuno che non fosse sua madre, figuriamoci fare l' occhiolino, e Yoko non era preparata a quel gesto da parte sua, infatti l' imbarazzo se ne impossessò, il leggero rossore sulle sue guance, l' improvvisa caloria che aumentava e la faceva leggermente sudare, era pur sempre una ragazza che aveva a che fare col primo occhiolino maschile.
    Nonostante l' imbarazzo, Yoko ripensò alle parole di Yami nei suoi confronti...

    " Dobbiamo migliorare entrambi se vogliamo diventare forti e difendere il nostro paese ed i nostri cari! "

    Strinse i pugni e poi, con il fuoco negli occhi, guardò in faccia il capitano e disse:

    Eccomi qui! Io sono Yoko Okuta, il mio credo ninja è non essere mai seconda a nessuno e dovreste promuovermi perché il mio carattere e la mia mentalità porterà al futuro roseo della nostra patria!

    Proprio come Yami, la ragazza si concentrò ed utilizzò la tecnica della trasformazione del corpo, andando alla grande, infatti il capitano Kyryo la fece promossa senza ulteriori domande; Yoko tornò in fila accanto a Yami e dopo essersi dati il cinque con la mano restarono seri ed attenti ad osservare tutti i restanti esami per esaminare le abilità di tutti i loro compagni.

    NEL POMERIGGIO



    Finalmente tutti gli esami erano finiti, erano già le cinque e mezza del pomeriggio, stava per calare il sole e così a Yami venne una bella idea e, rivolgendosi a Yoko, disse:

    - Sai cosa stavo pensando?! Sarebbe una bella idea andarci a sedere sul pontile di ieri sera, uno accanto all' altra, a guardare il tramonto... che ne pensi?

    La ragazza arrossì d' impatto, sembrava una bomba che stava per esplodere, si portò le mani al viso nel tentativo di coprirsi il viso e poi rispose con voce tremante, ma molto squillante:

    Sembra un appuntamento... o...o...ok! Ma cosa ti è preso oggi?!

    Yami la guardava un pò confuso, ma non rispose a parole, si mise a ridere e poi afferrandola per una mano la tirò via con sé dirigendosi al molo di cui stavano parlando...

    - Andiamo!

    Dopo qualche minuti arrivarono al molo e dopo essersi seduti proprio in punta si misero a guardare lo splendido tramonto che si potevano godere solo gli abitanti di Barbakos, il sole che si fondeva col telo del mare, finendo inghiottito per lasciare il campo all' immenso cielo stellato che guidava i marinai verso vaste mete e che li riportava sempre a casa.

    - Ti ho portata qui, perché volevo guardare insieme a te il tramonto delle nostre vite di novizi dell' accademia...
    Domani ci sarà l' alba della nostra avventura per i mari e le terre che ancora oggi non abbiamo visto.


    Yoko spalancò gli occhi e dopo aver fatto un caloroso sorriso lo afferrò per un braccio e dopo essersi stretta a lui disse:

    - Solo adesso lo sto realizzando, finché ti avrò al mio fianco, sento di poter arrivare ovunque!

    I due, dopo qualche minuto a fissare il buio che prendeva il posto della luce e poi illuminarsi a sua volta grazie alle stelle, alzarono gli occhi sopra di essi e poterono vedere la luna piena che solcava le loro teste, passò qualche secondo prima che abbassassero lo sguardo, ritrovandosi faccia a faccia, a pochi millimetri distanti tra loro, e guardandosi intensamente...

    - Il tuo carattere focoso mi fa sentire sempre pieno di energia e capace di affrontare qualunque cosa... sei il mio Sole!

    I tuoi occhi emanano una luce che mi fa sentire protetta anche nel buio più pesto, sei la mia Luna!

    Fu così che la nascita del Sole e della Luna di Barbakos fu sancita con un bacio sotto la notte stellata.

    CONTINUA...
  13. .
    CITAZIONE
    Narrato
    - Parlato
    " Pensato "
    « Parlato Capitano Kyrio »

    Il fumo bianco lentamente si andava diradando, il ragazzo lì in mezzo ancora sentiva il mormorio dei compagni alle sue spalle, come se fossero pronti a ridere del suo prossimo fallimento.

    " Questa volta ci sono riuscito! Devo esserci riuscito! Non mi arrendo! "

    Finalmente la nuvoletta che copriva la sua figura si era diradata completamente, quegli attimi della durata reale di pochi secondi, per la tensione, sembravano durare minuti interminabili...

    « Ben fatto, Yami!! »

    Il capitano Kyrio esclamò quelle parole mentre gli si avvicinava, nel frattempo il mormorio alle spalle di Yami cessò dando posto al suono dello stupore, nessuno dei suoi compagni si aspettava una trasformazione così ben riuscita da parte di Yami, specialmente dopo il fallimento del primo tentativo, ma ai loro occhi sembrava due gemelli, uno fermo e l' altro che lo guardava dalla testa ai piedi per vedere le somiglianze e se ci fossero difetti nella figura che aveva davanti a sé.

    « Davvero un ottimo lavoro... »

    Yami, facendo un mezzo sorriso soddisfatto, rispose:

    - Grazie mille,Capitano!

    In seguito il capitano iniziò ad allontanarsi e, prendendo una posizione di riflessione, iniziò a borbottare ed a camminare in avanti e indietro, probabilmente stava riflettendo su cosa dovesse fare adesso con Yami...

    « Bene. Come motivazione ci siamo e - dopo un pizzico di esuberanza di troppo - anche come pratica...non ci resta che testare la teoria! »

    " Normalmente è al contrario, dalla teoria alla pratica.. ahahah vabbè questo esame è iniziato in modo bizzaro, perché non continuare così?! "

    Il capitanò guardava negli occhi Yami e con un sorriso beffardo sul viso gli disse:

    « Descrivimi al meglio che puoi le altre due tecniche accademiche. Se riterrò adeguata la risposta, potrai tornare a casa con il coprifronte di Barbakos. »

    Era la sua occasione, l' ostacolo finale del suo esame, da quella risposta si sarebbe scelto il suo destino, se iniziare il suo viaggio in mare per il mondo ninja o tornare a casa e riprovare l' anno prossimo, normalmente uno studente si fa sopraffare da tanta tensione, per poco non veniva pervaso anche Yami, ma poi gli vennero in mente la determinazione che ha dimostrato fino a quel momento e le sue precedenti parole...

    " Il mio credo ninja è fare sempre del mio meglio e non tirarmi mai indietro! Il mio motto è AVANZARE SEMPRE A TESTA ALTA CON DETERMINAZIONE! "

    Con determinazione, Yami, guardò negli occhi il capitano e poi rispose:

    - Si, capitano! Le altre due tecniche accademiche sono la Kawarimi no Jutsu e la Bunshin no Jutsu!

    Fece una breve pausa e poi continuò dicendo:

    - La prima consiste nel sostituire il proprio corpo con un oggetto nelle vicinanze, delle dimensioni consone, mediante dei fili di chakra talmente sottili ed in modo talmente rapido da risultare invisibili all'occhio umano, viene utilizzata generalmente in difesa ad attacchi nemici che capisco della tecnica solo dopo aver colpito la figura illusorio del ninja che diventa immediatamente l' oggetto in questione...

    Un' ultima pausa era d' obbligo, in questo modo voleva dare modo al capitano di analizzare la sua descrizione della prima tecnica e poi continuò:

    - ... infine la seconda era un' altra tecnica accademica che, a differenza della precedente, poteva svolgere sia una funzione di difesa che di supporto all' attacco del nemico, infatti la tecnica consiste nella creazione di copie illusorie del ninja, in quanto illusorie non hanno un corpo fisico e non possono interagire con l' ambiente circostante ed al minimo scontro con un oggetto solido svaniscono in una nuvola bianca, ma sono molto utili per disorientare il nemico che, se non è in possesso di particolari abilità, non è in grado di distinguere l' originale dalle copie che possono muoversi liberamente e simulare attacchi fisici diversi e da più direzioni.

    Finita la sua spiegazione delle tecniche, Yami, attese in silenzio ed in posa eretta il verdetto dell' esaminatore Kyrio, ma prima di ciò avrebbe disattivato la trasformazione del corpo per riprendere le sue sembianze, voleva che l' esito venisse dato al suo vero viso e non quello di qualcunaltro.

    Ed eccoci qui, alla fine dell' esame, vediamo il risultato :D
  14. .
    Ah ok non lo sapevo, sono nuovo ed avevo notato questa cosa, grazie :chuppro:
  15. .
    Vorrei proporre per dare maggior rilievo a Barbakos di aggiungere il gruppo Barbakos nella Legenda dei villaggi in fondo al forum e poi di aggiungere un Area di Combattimento per Babakos, ho notato che non c’è neanche quella, in questo momento, per come è impostato il villaggio, non verrebbe preso molto seriamente.
62 replies since 31/5/2016
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