Un potere immenso come l'oceano

PQ - I Affinità Chakra

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    Parlato Yoko
    " Pensato Yoko "

    Yami aveva appena ricevuto dal capitano Kyrio l' esito del suo esame, quando il ragazzo realizzò che finalmente poteva iniziare ad intraprendere il suo viaggio nel mondo esterno, poteva seguire le orme del defunto padre, battersi per coloro che amava e difendere la sua terra.
    Dopo aver ringraziato il capitano, Yami, tornò in riga con gli altri studenti per osservare Yoko che sosteneva il suo esame finale, infatti lei lo guardò prima di iniziare e dopo essersi scambiati uno sguardo intenso, lui le fece un piccolo sorriso e le fece l' occhiolino; era la prima volta che Yami sorrideva a qualcuno che non fosse sua madre, figuriamoci fare l' occhiolino, e Yoko non era preparata a quel gesto da parte sua, infatti l' imbarazzo se ne impossessò, il leggero rossore sulle sue guance, l' improvvisa caloria che aumentava e la faceva leggermente sudare, era pur sempre una ragazza che aveva a che fare col primo occhiolino maschile.
    Nonostante l' imbarazzo, Yoko ripensò alle parole di Yami nei suoi confronti...

    " Dobbiamo migliorare entrambi se vogliamo diventare forti e difendere il nostro paese ed i nostri cari! "

    Strinse i pugni e poi, con il fuoco negli occhi, guardò in faccia il capitano e disse:

    Eccomi qui! Io sono Yoko Okuta, il mio credo ninja è non essere mai seconda a nessuno e dovreste promuovermi perché il mio carattere e la mia mentalità porterà al futuro roseo della nostra patria!

    Proprio come Yami, la ragazza si concentrò ed utilizzò la tecnica della trasformazione del corpo, andando alla grande, infatti il capitano Kyryo la fece promossa senza ulteriori domande; Yoko tornò in fila accanto a Yami e dopo essersi dati il cinque con la mano restarono seri ed attenti ad osservare tutti i restanti esami per esaminare le abilità di tutti i loro compagni.

    NEL POMERIGGIO



    Finalmente tutti gli esami erano finiti, erano già le cinque e mezza del pomeriggio, stava per calare il sole e così a Yami venne una bella idea e, rivolgendosi a Yoko, disse:

    - Sai cosa stavo pensando?! Sarebbe una bella idea andarci a sedere sul pontile di ieri sera, uno accanto all' altra, a guardare il tramonto... che ne pensi?

    La ragazza arrossì d' impatto, sembrava una bomba che stava per esplodere, si portò le mani al viso nel tentativo di coprirsi il viso e poi rispose con voce tremante, ma molto squillante:

    Sembra un appuntamento... o...o...ok! Ma cosa ti è preso oggi?!

    Yami la guardava un pò confuso, ma non rispose a parole, si mise a ridere e poi afferrandola per una mano la tirò via con sé dirigendosi al molo di cui stavano parlando...

    - Andiamo!

    Dopo qualche minuti arrivarono al molo e dopo essersi seduti proprio in punta si misero a guardare lo splendido tramonto che si potevano godere solo gli abitanti di Barbakos, il sole che si fondeva col telo del mare, finendo inghiottito per lasciare il campo all' immenso cielo stellato che guidava i marinai verso vaste mete e che li riportava sempre a casa.

    - Ti ho portata qui, perché volevo guardare insieme a te il tramonto delle nostre vite di novizi dell' accademia...
    Domani ci sarà l' alba della nostra avventura per i mari e le terre che ancora oggi non abbiamo visto.


    Yoko spalancò gli occhi e dopo aver fatto un caloroso sorriso lo afferrò per un braccio e dopo essersi stretta a lui disse:

    - Solo adesso lo sto realizzando, finché ti avrò al mio fianco, sento di poter arrivare ovunque!

    I due, dopo qualche minuto a fissare il buio che prendeva il posto della luce e poi illuminarsi a sua volta grazie alle stelle, alzarono gli occhi sopra di essi e poterono vedere la luna piena che solcava le loro teste, passò qualche secondo prima che abbassassero lo sguardo, ritrovandosi faccia a faccia, a pochi millimetri distanti tra loro, e guardandosi intensamente...

    - Il tuo carattere focoso mi fa sentire sempre pieno di energia e capace di affrontare qualunque cosa... sei il mio Sole!

    I tuoi occhi emanano una luce che mi fa sentire protetta anche nel buio più pesto, sei la mia Luna!

    Fu così che la nascita del Sole e della Luna di Barbakos fu sancita con un bacio sotto la notte stellata.

    CONTINUA...
     
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    Il sole stava iniziando a riemergere dagli abissi del mare, la sua luce lentamente si faceva strada sull' acqua per dirigersi verso Barbakos, ma la prima cosa che venne illuminata non fu la città, bensì la coppia nata quella notte, ancora lì seduti l' uno accanto all' altra, stretti tra loro, che ammiravano l' alba della loro nuova vita.
    Dopo qualche minuto passato con un sorriso stampato sul viso e con il luccichio delle lacrime per la felicità che brillavano come diamanti sul viso di Yoko, i due si alzarono per iniziare a tornare a casa, erano stati fuori tutta la notte e non avevano neanche avvertito le famiglie.
    Yami accompagnò la ragazza sino alla soglia di casa e poi, dopo averle dato un dolce bacio sulla fronte le disse:

    - Vai pure a dormire, stasera vieni a casa mia, sarai nostra ospite a cena.

    Yoko era emozionatissima, infatti tra la stanchezza e l' euforia rispose:

    Ok, con molto piacere.

    La ragazza entrò in casa e Yami, con una lenta camminata, si avviò verso casa sua, pensando lungo al tragitto alle porte che adesso gli si erano aperte: viaggiare per mare, partecipare a missioni, mettersi alla prova e migliorare ancora di più... le possibilità erano infinite.
    In prossimità di casa sua, il ragazzo riusciva ad intravedere una figura femminile davanti la porta, dopo che si avvicinò di più riuscì a distinguere la figura di sua madre...

    - Eccomi mamma, scusa per l' orar...

    Le parole si fecero sempre più lente, come anche il suo passo che arrivò addirittura a fermarsi, il tono della sua voce calò sino ad ammutirsi, si sentiva chiaramente in pericolo di vita; come dargli torto?! davanti a sé c' era la madre, infuriata e con uno sguardo omicida , che teneva in mano un grosso coltello da cucina...

    Yami, mio caro, vieni qui... più vicino... non voglio farti nulla... fatti PRENDERE!

    A quel punto la donna scattò in direzione di Yami, che di tutta risposta iniziò a correre nella direzione opposta per scappare alla sua prematura fine.
    Madre e figlio iniziarono a correre attorno alla casa, una col coltello in mano pronta ad usarlo e l' altro che si attaccava alla vita e non voleva farsi prendere, ma è bastato un secondo di distrazione per Yami per rompere quella corsa, inciampò su una delle ciabatte che aveva perso sua madre mentre lo rincorreva e volò per terra; a quel punto il ragazzo era indifeso e la madre dopo essergli balzata addosso ed avergli puntato il coltello alla gola, assunse un tono di voce inquietante e gli domandò:

    Dove sei stato fino ad adesso? e sta attento a cosa rispondi perché potrei prenderla male se dovessi capire che mi stai mentendo! ho passato la notte a preoccuparmi e cercarti ovunque! adesso esigo una risposta!

    Yami, che sapeva non scherzava sua madre, rispose:

    - Ho superato l' esame! Sono stato promosso a cadetto! Sono andato con Yoko a festeggiare sul molo, siamo rimasti seduti tutta la notte lì a parlare del nostro futuro aspettando l' alba.

    Yami si stava preparando per salutare il defunto padre, quando la madre di scatto si alzò in piedi e dopo aver portato la mano che impugnava il coltello dietro la schiena, per nascondere le sue intenzioni omicide, sorrise e disse:

    Congratulazioni figliolo! Tuo padre sarebbe orgoglioso di te! Sei stato con una ragazza tutta la notte?! potevi dirmelo prima! comunque non accetto un no come risposta, ma Yoko è ospite nostra a cena stasera!

    Il ragazzo si mise a ridere e disse:

    - Tranquilla mamma, già l' ho invitata poco fa prima di lasciarla a casa.

    " Questa volta me la sono vista brutta! secondo me è più pericolosa mia madre di qualunque nemico nei mari! "

    Finalmente i due decisero di rientrare in casa e poi Yami crollò in un sonno profondo, dato che era rimasto tutta la notte sveglio se lo meritava.

    LA SERA A CENA



    Suonarono alla porta, Yami andò ad aprire e trovò davanti a sé una bellissima Yoko, con le guance già arrossite per l' imbarazzo, che si accingeva ad entrare scortata dal giovanotto.
    La padrona di casa guardò Yoko e non poté che esclamare:

    Wow! Mia cara sei bellissima!

    La ringrazio signora, è molto gentile...

    Anche se in un' atmosfera di imbarazzo la serata proseguì bene, tra scherzi e racconti di come era andato l' esame, sembrava una normale cena in famiglia, almeno fino a quando la donna non disse:

    Ragazzi, vi sentite pronti a farvi carico di questa responsabilità?

    Gli sguardi dei ragazzi mutarono, erano pieni di una luce che sembrava non potesse essere oscurata in nessun modo...

    - SI!
    SI!

    Quella determinazione traspariva da qualunque cosa, nel tono di voce, dalla posizione del corpo, dallo sguardo...

    Qualcosa è cambiato in voi, lo vedo chiaramente... fatemi provare una cosa...

    La donna andò un attimo in camera da letto e poi tornò dai ragazzi porgendogli due foglietti piccoli di carta dalla forma quadrata...

    Questi sono foglietti speciali, appartenevano a mio marito... prendeteli e concentrate il vostro chakra in essi, potreste scoprire di aver sbloccato un potere ancora più grande di quello che avete avuto finora!

    Di certo i due non si fecero ripetere la cosa due volte così presero quei foglietti ed iniziarono a concentrare il proprio chakra in modo da convogliarlo al suo interno, questa fase durò pochi secondi e poi...

    - Che strano, il mio foglietto si sta bagnando...
    Il mio invece ha preso fuoco da solo!

    La donna sorrise...

    Non preoccupatevi! E' normale quello che state vedendo! Questa particolare carta reagisce al chakra di chi la impugna in modo diverso, in base all' elemento che domina il chakra... Yami, tu possiedi un chakra di tipo acqua, Yoko tu invece di tipo fuoco!

    Fece una breve pausa e poi continuò:

    Adesso che avete scoperto il vostro elemento di appartenenza del chakra non dovete dormirci sù, non è facile controllarlo! Yoko, cara, ti consiglio di tornare a casa, domani pomeriggio puoi venire qui di nuovo e ti allenerai con Yami sul controllo del vostro elemento!

    Fu così che la serata finì, ma in modo speciale, non solo avevano passato una splendida cena, ma stavano sbloccando un nuovo potere, l' unico ostacolo adesso stava nell' allenamento del giorno dopo per poterne avere il controllo.

    CONTINUA...
     
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    Yami andò a dormire pensando tutto il tempo alla sua scoperta, il suo chakra apparteneva all' elemento dell' acqua e questo pensiero fisso si andò a ripercuotere sui suoi sogni: si trovava su una nave, solcava il mare nella più totale tranquillità, fino a quando non decise di saltare sul telo del mare, restando in piedi su di esso grazie al chakra che riusciva a concentrare sotto la pianta dei piedi, per immergere la mano in acqua; a quel punto si alzò un vento potentissimo, nuvoloni neri riempivano il cielo, fulmini e saette illuminavano la notte, il fragore dei tuoni echeggiava ovunque, il mare che un attimo prima era calmo adesso era impazzito a tal punto che, Yami, vide comparire davanti a sé un' onda di dimensioni talmente mostruose che se si fosse scagliata su Barbakos l' avrebbe fatta sprofondare negli abissi...

    - AAAAAAH...

    Yami si svegliò con un urlo secco e pungente, sudato, le mani gli tremavano ancora, ma lui non si stava preoccupando di nulla di tutto ciò, la sua mente e preoccupazioni andavano a ciò che aveva visto in sogno...

    " Che questo sogno sia un avvertimento da parte del mio chakra?! se voglio provare a controllarlo verrò sopraffato?... io... io devo..."

    Le parola si strozzarono nella sua mente, afferrò la coperta e la tolse con forza per poi alzarsi ed affacciarsi alla finestra per guardare fuori...

    - Io non mi arrendo! Io non mi tiro mai indietro... se davanti a me si erge un ostacolo, per quanto possa sembrare insormontabile, io lo supererò sempre! Io non ho paura del mio potere, perché l' acqua ha scelto me, di donarmi la sua forza, il suo potere, per sommergere i miei nemici nelle profondità marine!

    IL GIORNO DOPO



    Yami era pronto per affrontare qualunque cosa, nella sua tenuta nera della quale era estremamente geloso, adesso che era divenuto un cadetto ricevette delle fasciature bianche da indossare sulla vita come segno del suo rango, ma ancora doveva scegliere il suo personale simbolo marinaresco, col quale sarebbero stati riconosciuti lui ed il suo futuro equipaggio.
    Mentre si preparava per l' allenamento udì una voce familiare alle sue spalle...

    Adesso che la sottoscritta è arrivata non c' è nulla che non possiamo fare insieme!

    Yoko finalmente lo aveva raggiunto, non vedeva l' ora di rivedere il suo adorato Yami e di poter parlare con lui:

    Sai, ho passato la notte coi pensieri divisi in due, da una parte pensavo a te, ma dall' altra non facevo che pensare al fuoco che arde dentro di me e che aspetta solo di uscire!

    Molto probabilmente per la ragazza fino a qualche tempo prima era solo un modo di dire, riferendosi al suo caratte, ma adesso quelle parole assumevano un significato del tutto differente.
    Dopo aver chiacchierato un pò decisero che era arrivato il momento di allenarsi: la prima fu Yoko che aveva con sé qualche shuriken ed iniziò ad allenarsi nel lanciarli dopo averli caricati di chakra katon ed anche se inizialmente gli shuriken lanciati sembravano del tutto normali, dopo un pò iniziavano a diventare caldi fino a far prendere fuoco al bersaglio colpito; Yami eseguì lo stesso allenamento utilizzando il proprio chakra suiton sugli shuriken, stavolta però i bersagli invece di finire bruciacchiati si inzuppavano.
    Il loro allenamento proseguì fino a sera, la stanchezza era tantissima, purtroppo Yami sbagliò il lancio di uno shuriken e ferì di striscio la mano della povera Yoko; la fortuna ha voluto che l' allenamento aveva dato i suoi frutti, Yami ormai padroneggiava il suo elemento, così poggiò la sua mano su quella di Yoko e dopo aver concentrato il suo chakra riuscì a lenire la sua ferita.

    - Non lascerò che niente e nessuno ti faccia del male, sarò sempre lì per proteggerti...

    La ragazza arrossì, ormai ci aveva fatto l' abitudine, gli sorrise e poi:

    Tu mi difenderai dagli altri... e chi mi difenderà da te?!

    Qualche secondo di suspance e poi scoppiò in una grassa e sincera risata, evolvendosi in un abbraccio ed un appassionato bacio.

    Se con la tua acqua mi proteggerai da tutto, io col mio fuoco illuminerò la tua vita e ti riscalderò il cuore.

    I due finalmente avevano finito il loro allenamento, ed anche di sbaciucchiarsi, così si salutarono con la promessa di iniziare finalmente con il loro viaggio in questo mondo di ninja e pirati, ogni giorno più potenti.

    FINE!
     
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