Accademia Shun Abe

Kumo

>Sono in ritardo!! Spostatevi!!

Urlare per spaventare i passanti era decisamente una delle cose che gli riusciva meglio, grazie alla sua voce capace di rompere bicchieri di cristallo con il minimo sforzo. La ragazza dai capelli bianchi correva per le strade che portavano all’accademia, dribblando i passanti come fossero birilli. La chiamata era sicuramente giunta improvvisa, quella mattina in infermeria non si sarebbe mai aspettata di sentire una notizia del genere. Si stava pian piano riprendendo da un infortunio rimediato in missione, la spada del suo avversario non era stata clemente con la sua giovane carne e gli aveva seriamente danneggiato la parte sinistra del corpo, compreso l’occhio. Proprio per quel motivo la sua presenza sul campo di battaglia non era stata richiesta, ma in compenso, si sarebbe dovuta occupare lei degli esami da svolgere quel giorno, ed ovviamente era in ritardo.

>Tu! Sai dov’è l’aula per gli esami di oggi?!

Il tono era vagamente minaccioso mentre il fiatone appannava gli occhiali del genin posto dietro la scrivania. Intimorito non rispose a parole, limitandosi a balbettare, mentre col braccio coperto dalla felpa rossa gli indicò delle scale che portavano al corridoio B. senza attendere altro, la giovane si piombò in quella direzione, sembrava non risentire minimamente delle vistose ferite. Delle bende logore gli coprivano la quasi interezza del corpo, macchie di sangue erano ancora presenti sulle medicazioni, soprattutto all’altezza della spalla sinistra. Il vestito di color viola tenuto in vita dal coprifronte del villaggio indossato a mo’ di cintura, lasciava ben poco all’immaginazione, “scoprendo” le sue forme avvolte nel bendaggio aderente.
La porta era già aperta, non ci fu bisogno di bussare per sincerarsi della presenza di qualcuno. Rallentò la sua corsa in maniera graduale, entrando con passo svelto che andò man mano spegnendosi una volta conquistato il centro dell’aula, affiancando le altre due persone in piedi, davanti a quella che doveva essere una platea di giovani studenti…

>Hey voi, da quanto siete qui? Mi dispiace avervi fatto aspettare ma… oggi va così

Disse ridendo tra sé e sé, mentre indicò ad una persona poco fuori la stanza di chiudere la porta, facendo un rapido segno della mano. Sbuffò e riprese fiato mentre squadrò i due giovani che aveva davanti, erano tutti e due decisamente più alti di lei e nonostante fossero più giovani la facevano apparire come una bambina, missione non certo difficile.

>Forza, raccontatemi un po’ di voi, chi siete? Dove vorreste arrivare? Perché siete determinati a diventare ninja? Credete per caso nelle divinità? Io non molto! Voi che ne pensate dei grandi ninja del passato? Siete a conoscenza della guerra attualmente in corso? O siete cresciuti in una bolla? Sapete cosa affronterete una volta diventati shinobi? Ditemi un po’ che tipo era il vostro insegnante, ops scusate, che tipo “è”, mica è sicuro che sia morto al fronte!

Ecco qui la tua accademia SirAttix Primo post introspettivo, fai ciò che ti viene detto. Se hai dubbi sai dove trovarmi, ti ho lasciato un'immagine di riferimento per descrivere la sensei, ovviamente con le opportune modifiche citate nel post, libertà totale nelle altre descrizioni