Quando un Demone bagnato incontrò un Fulmine

Infermeria KyngKey

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    Quell'ultimo colpo fu troppo anche per il famigerato "Demone Bianco". Il Jutsu Raiton, potenziato dall'acqua abilmente evocata precedentemente, si rivelò di una potenza che andava oltre la soglia di sopportazione del giovane Sakata e fu così che, le folgoranti scariche lo costrinsero a perdere i sensi, chiudendo quei leggendari occhi.

    Jiren?!

    Esclamò il monaco latore di quell'epilogo, prontamente intento a prestare soccorso. Senza indugio infatti lo raggiunse issandolo tra le braccia e lo trasportò in tutta fretta all'interno del monastero. Non aveva dubbi su cosa fare, sapeva bene chi avrebbe potuto aiutarlo e rimediare alle ferite che lui stesso aveva inflitto a quel ragazzo. Trascorsero giusto una manciata di minuti ed ecco che Ranmaru Oden si trovò a bussare con forza ad una grande porta lignea.

    Avanti!

    La voce che sopraggiunse da dietro al legno era calda e rilassante, avrebbe potuto acquietare l'animo più belligerante con una semplice parole. Il monaco, rasserenato non solo da quella voce pacata, ma nello specifico dalla presenza dell'uomo, aprì e varcò la soglia addentrandosi nella sala che ben conosceva. Si trattava dell'infermeria del monastero ed infondo alla stessa, al di la di due lunghe file di letti, fortunatamente vuoti, vi era un individuo già intentò a cogliere con lo sguardo ciò che era successo al ragazzo che aveva ormai già iniziato a riprendere i sensi.



    Cosa è accaduto? Presto portalo qui!

    Esclamò questa volta con tono deciso, Jiren si sarebbe così sentito trasportare rapidamente di qualche passo ed infine adagiare su di un comodo letto mentre una voce che ormai conosceva risuonò nella stanza.

    Questo abile combattente è venuto da lontano per chiedermi di affrontarlo... Il suo obiettivo è quello di raggiungere una forza tale da poter difendere le persone che ama... Si è dimostrato capace di grandi gesta e così... Spronato dal suo temperamento... Mi sono lasciato andare...

    Il medico aveva intanto già iniziato a muovere i suoi palmi illuminati di un verde acceso, sulle ferite del ragazzo ancora fumanti e che lasciavano che l'aria si inebriasse di una fragranza di pollo arrosto rimasto sul fuoco più del dovuto.

    Capisco... Bene, ora apri le finestre e prendi dalla vetrina il barattolo verde!

    Disse tornando alla sua voce tranquillizzante, per poi rivolgersi al paziente

    Tranquillo, sei in buone mani... Come ti senti?



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    L'ultimo ricordo che ho è una luce accecante, insopportabile, così abbagliante da oscurare tutto. E il calore, un calore intenso che si insinua nelle mie carni e mi logora, brucia e divora senza lasciarmi tregua.
    Poi tutto diventa buio, il mondo svanisce, il dolore si placa e la mente inizia a volare libera nei cieli più alti e negli abissi più profondi.
    Nessun suono odono le mie orecchie, l'oscurità più profonda mi circonda ed il mio corpo . . .
    Non riesco nemmeno a descrivere la sensazione. Come se fossi stato privato dei miei sensi.
    L'unica cosa che riesco a percepire è il mio respiro. Un respiro calmo, debole e roco.
    Poi una piccola luce mi appare distante, come un miraggio, ed esplode!
    Ho strane visioni che si alternano, si incastrano e si susseguono in un turbinio di luci, suoni, colori e odori.
    Delle immagini rimangono fisse nella mia testa ma non hanno un senso . . . non ancora.
    Un piccolo albero bianco, poco più di un fuscello con dei piccoli germogli ancora chiusi, se ne sta in un campo luminoso, avvolto da una luce purissima. Attorno a lui moltissimi tronchi alti, marci e lugubri si stagliano minacciosi come a cercare di rubare la sua luce.
    Il piccolo arbusto, invece, sembra voler illuminare tutto e dare pace agli alberi morti e morenti.
    Oltre l'alberello bianco vedo due sagome sfocate, non definite.
    Appena provo ad avvicinarmi e a muovermi verso le sagome, che diventano una, avverto un forte dolore in tutto il corpo.
    Tutto si fa rosso tranne il piccolo alberello, che sembra quasi tremare come scosso da un forte vento.
    La sagoma misteriosa, alza lentamente un braccio verso di me e lo distende, con il palmo della mano aperta. D'improvviso sento una spinta fortissima ed apro gli occhi . . . .

    Tranquillo, sei in buone mani... Come ti senti?

    Provo a parlare ma mi fa malissimo la gola, mi esce solo un suono stridulo inizialmente.
    Superato il dolore iniziale, riesco finalmente a mettere in croce due parole, ma esce una voce quasi ultraterrena, strozzata.

    S-sono stato peggio . . .

    Mi sforzo di guardarmi in torno per capire dove cazzo mi trovo, ma non riesco a muovermi come vorrei e l'unico risultato che ottengo è un dolore immenso in tutto il corpo.
    Non so chi sia il tizio che sta chino su di me, ma deduco dal contesto (non ci vuole molto) che mi sta curando, sono ancora al monastero?!

    O-Oden . . . dov'è?
    Devo ringraziarlo


    Le ultime parole che riesco a pronunciare prima di richiudere gli occhi.
    Non sono svenuto ancora, semplicemente non riesco più a tenerli aperti, ho bisogno di riposare, ma posso davvero permettermelo?
     
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    Il giovane faticava a tenere gli occhi aperti ma la sua caparbietà, quasi surreale, gli impediva di perdere i sensi. Sia il medico che Oden non poterono che restare sorpresi della sua resistenza anche in una situazione critica come quella.

    Sono qui Jiren... Non è necessario ringraziarmi, ora pensa a riposare e lascia fare a Sanzo... Se fosse possibile saprebbe resuscitare anche i morti, cosa vuoi che sia per lui curare gli effetti di qualche fulmine...

    Disse il giovane monaco con un leggero sorriso, mentre consegnava il barattolo richiesto. Non era esattamente da lui scherzare in quel modo ma fu evidente all'altro monaco lì presente, che lo conosceva fin troppo bene, quale fosse il motivo di quell'anomalia.

    Certo certo, tra non molto mi toccherà imparare davvero a resuscitare i morti se voglio evitare che tu venga sbattuto fuori dal monastero Ranmaru... Ora sbrigati e portami dell'acqua e molte asciugamani, troverai tutto oltre quella porta.

    Così, mentre l'Oden si allontanava, Sanzo iniziò a spalmare il misterioso unguento sul corpo del paziente, concentrandosi sui punti maggiormente gravi. Nel farlo si lasciò anche andare ad una confidenza avvicinandosi all'orecchio del Sakata e parlando a bassa voce.

    Sembra proprio che tu sia simpatico a Ranmaru, è raro vederlo scherzare...

    Dopo qualche minuto, proprio mentre Sanzo terminava il processo, Ranmaru rientrò nella stanza con quanto richiesto ed attese ulteriori direttive.

    Molto bene, metti le asciugamani in acqua a man mano che procedo le cure prendine uno alla volta e ponili su di lui...

    Se Jiren avesse avuto gli occhi aperti avrebbe notato il cenno di assenso dell'Oden mentre le mani di Sanzo iniziavano a risplendere di una luce verdognola. Il medico avrebbe quindi iniziato un lento processo a partire dal torace e, pian piano andò a percorrere tutte le zone colpite, donando una piacevole sensazione di tepore al Sakata, poi seguita da una pungente freschezza dovuta agli asciugamani bagnati posti dall'Oden. Tutto sarebbe durato una quarantina di minuti circa ma una volta concluso, Sanzo si sarebbe voltato sorridendo.

    Bene... Il mio lavoro è finito, ora riposa un pò e ti alzerai come nuovo...

    Tornò quindi alla scrivania riprendendo ciò che stava facendo, non prima di aver però dato un'ultimo incarico a Ranmaru.

    Tu resta qui e tienilo d'occhio... Avvisami tra un'ora per rimuovere gli asciugamani e rincontrollarlo... Poi dovrebbe poter andare...



     
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    Sono qui Jiren... Non è necessario ringraziarmi, ora pensa a riposare e lascia fare a Sanzo... Se fosse possibile saprebbe resuscitare anche i morti, cosa vuoi che sia per lui curare gli effetti di qualche fulmine...


    La voce di Ranmaru mi costringe ad aprire gli occhi nuovamente.
    provo ad inclinare la testa verso la direzione dell sua voce, ma ottengo solo un dolore lancinante a tutta la parte superiore del mio corpo.
    Se quando sto fermo, la sensazione è quella di mille coltelli arroventati infilati nelle mie carni, quando provo a muovermi è come se i mille coltelli venissero rigirati.
    Così rinuncio.

    E' stata proprio una bella battaglia

    Mi esce con un filo di voce roca e spezzata.
    Intanto il monaco da istruzioni a Ranmaru di prendere acqua e panni puliti.
    Come comincia a medicarmi, sento subito il dolore cominciare a scemare e ad affievolirsi.

    Sembra proprio che tu sia simpatico a Ranmaru, è raro vederlo scherzare...

    E' un ragazzo speciale . . . non ho mai affrontato, in un allenamento serio, qualcuno così forte . . .
    Che tecnica usa per assorbire il chakra?


    Al ritorno di Ranmaru con l'occorrente per medicarmi, il monaco medico è già a buon punto del trattamento, almeno credo, dato che i coltelli sono diventati piccoli spilli.
    Cominciano a poggiarmi delicatamente i panni bagnati sul corpo.
    La sensazione è indescrivibile, si avverte sia sollievo sia dolore. E' una sensazione difficile da sopportare ma di cui non si può fare a meno.
    Ora che le ustioni sono curate, devono solo raffreddare il corpo e riportarlo allo stato "normale".
    Quando Sanzo mi passa sopra una mano, sembra quasi versasmi aria liquida addosso, come a rimuovere tutti gli spilli.
    Terminata la lunga, almeno per quel che mi sembra, procedura, vengo lasciato a riposare sul letto.
    Ranmaru mi tiene d'occhio, ma il dolore è quasi passato. Ora sono solamente sommerso da un'infinita stanchezza.

    Sei fortissimo Oden . . .
    Ho ancora molta strada da fare ma vedrai, un giorno sarai tu sul lettino ed io starò a controllarti . . .
    E' una promessa!


    Poi ripenso alla mia frase che sembra più una minaccia, quando non vuole assolutamente esserlo, così, prima di cedere a sonno e stanchezza, aggiungo:

    Anzi, ti lascerò in condizioni decisamente migliori . . . ma dormirai di più hehehe
     
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    Le condizioni del Sakata andavano via via migliorando ed il monaco che si stava occupando di lui si rese subito conto di quanto la tempra del ragazzo fosse robusta. Così, dopo poche chiacchere scambiate con il paziente, durante le quali accennò ad una particolare abilità di cui solo Ranmaru e pochissimi altri consanguinei potevano disporre, si dedicò a completare il lavoro e quindi a riprendere altre faccende lasciate in sospeso. Fu quindi con lo stesso Oden che Jiren ebbe modo di continuare a parlare.

    CITAZIONE
    Sei fortissimo Oden . . .
    Ho ancora molta strada da fare ma vedrai, un giorno sarai tu sul lettino ed io starò a controllarti . . .
    E' una promessa! Anzi, ti lascerò in condizioni decisamente migliori . . . ma dormirai di più hehehe

    A quelle parole, il monaco non potè che sorridere replicando con tono di sfida

    Anche tu sei forte ed hai molto talento... Potrai tornare a sfidarmi quando vuoi... La prossima volta vedrò di non farti tanto male...

    Concluse sorridendo e lasciando che il giovane Konohano, che si era guadagnato il suo pieno rispetto, scivolasse in un sonno ristoratore. L'Oden attese quindi il trascorrere dell'ora e, come indicato da Sanzo, richiamò il medico che in tutta tranquillità iniziò a rimuovere gli asciugamani ormai quasi asciutti, scoprendo una pelle che sembrava quasi nuova.

    Lascialo riposare ancora un pò... Al suo risveglio sarà in piena forma...

    Disse tagliando corto e lasciando la stanza, Ranmaru quindi tornò a sedere ed attese per circa un'altra ora che Jiren si svegliasse, ormai effettivamente ripresosi. Lo Hyuga avrebbe potuto rendersi facilmente conto di stare molto meglio, ma due cicatrici non sfuggirono ai suoi occhi, una sull'addome ed una lungo il braccio destro, chiaro segno del tremendo colpo incassato poco prima.

    Ben svegliato... Ti senti bene?

    E ci siamo... Concludi pure con la piena ripresa e con due belle cicatrici :kerberotte: Fai il post conclusivo lasciando la stanza ed è fatta... Puoi interagire come vuoi con Ranmaru, se vuoi fare dialoghi o roba del genere contattami pure e ti do direttamente le risposte che potrai inserire tu stesso
     
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    La pace finalmente è arrivata. Mi trovo in campi iridati, sdraiato sull'erba smeraldina a godermi una piacevole brezza sul viso.
    Disteso con gli occhi chiusi odo lo stridio di un'aquila. Apro gli occhi e vedo questo maestoso animale librarsi in alto, più in alto delle nuvole.
    Mi alzo, ma non mi trovo più nel paesaggio ameno di poco fa.
    Sono ora in una buia foresta, gli alberi svettano lanciando ombre minacciose tutto intorno a me ed odo una risata, debole, fredda e maligna, riecheggiare nelle ombre.
    D'istinto la mia mano va a cercare l'impugnatura della mia katana, ma nn la trovo. Non c'è, non è li con me.
    Provo a fare appello alla mia abilità oculare, ma non riesco a vedere niente. Non funziona.
    Che mi sta succedendo? Sento dei passi dietro di me e quando mi volto, non sono più nella foresta, ma sulla cima di una montagna innevata con una bufera in corso.
    Delle impronte conducono all'interno di una grotta.
    Entro infreddolito e tremante, un fuoco illumina l'oscura caverna ed un vecchio se ne sta seduto a scaldarsi le mani.
    Mi fa cenno di avvicinarmi e mi siedo accanto a lui a scaldarmi al fuoco.
    Devo ammettere che è molto piacevole, il mio corpo si sta rigenerando e la stanchezza, il freddo e il dolore se ne vanno.
    Il vecchio, dalla folta barba bianca, gli scialbi vestiti grigi ed uno strano cappello a punta, mi guarda e sorride.
    Nei suoi occhi azzurri vedo mille mondi e mi sveglio di colpo.
    Non sono nella grotta ne nella foresta ne sul prato.
    Sono sul letto, solo la vigile sorveglianza di Ranmaru Oden. Il mio corpo un po' intirizzito e stanco, ma rigenerato completamente.
    Il mio corpo è pieno di bendaggi puliti e Ranmaru mi sorride. Che sia lui il vecchio?

    Ben svegliato... Ti senti bene?

    Direi di si . . . cavolo che batosta.

    Mi alzo con calma e, aiutato da Ranmaru, andiamo fuori all'aria aperta.

    E' proprio un bel posto, mi piacerebbe rimanere qui qualche giorno . . .

    perdona la lunghissima attesa
     
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    tranquillo :rosa: 75 exp e vai in pace
     
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    Roy90 prendi 75 exp
     
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