Rollin' on the river

Zehs Xehason vs Keyaru Ikari

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Ishivar's Warriors
    Posts
    120

    Status
    Anonymous
    470x235
    Partecipavo agli allenamenti con altri giovani ishivariani, alcuni di loro erano poco più piccoli di me e da non molto stavano cercando di rendersi utili alla battaglia per Ishivar, altri invece erano più grandi, ma non per questo più esperti, un gruppo eterogeneo dal punto di vista dell’età, tutti uniti dall’odio provato nei confronti di colui che si autoproclamava dio e che ci ha cacciati dal nostro luogo natio.
    L’allenamento sembrò andare avanti per tantissimo tempo, il sole, un attimo primo alto nel cielo, ora stava per salutarci andandosi a posare al di là delle dune, lasciando il posto alla pungente temperatura serale del paese del vento. Hishya ci disse di fermarci, portandoci delle borracce piene ed una casacca per coprirci durante il tragitto che ci avrebbe riportato alle nostre nuove abitazioni. Bevemmo lunghi sorsi, dalla foga qualche goccia preziosa cadde venendo assorbita immediatamente dalla sabbia del deserto. Avevo il respiro affannoso, cosi come i miei compagni d’allenamento. Guardavo ognuno di loro, non riuscivo a trovare nessuno al mio livello che sopportasse le esplosioni che ero in grado di fare.

    Allora, che ne pensi?

    Ero ansioso di ricevere una risposta dal maestro. Hishya rallentò il passo per raggiungermi mentre tutti proseguivano.

    Sei forte Zehs, ma in questo gruppo non troverai ciò che può aiutarti, la risposta la sai già.

    Non so quali parole mi aspettassi, ma di sicuro non quelle che avevo appena ascoltato. Hishya era un guerriero, mi fidavo di lui in quanto amico e compagno di lotta di Rea. Era sempre molto diretto nelle risposte ed apprezzavo davvero tanto questo aspetto del suo carattere, pragmatico e dritto al punto.

    Sai tutto ciò che sapeva Rea, forse anche di più se parliamo dal punto di vista dell’utilizzo del chakra, e posso assicurarti che da quel punto di vista, non saprei come farti migliorare… Le tue esplosioni hanno un’origine, la conosci molto bene e sai anche a chi potresti chiedere, se vuoi davvero aiutare la speranza, affronta il passato.

    Non risposi, ma capii. Mi conosceva bene, avevamo trascorso gli ultimi mesi ad allenarci insieme. Molti tra gli adulti ci consideravano dei sognatori, guidati da impulsi giovanili, volevamo opporci ad un avversario fuori dalla nostra portata e farlo senza l’aiuto dei ninja. Forse l’orgoglio, forse la rabbia per un nemico venuto dal loro “mondo”, forse, nel mio caso, anche la rabbia nei confronti di mio padre, tutto ci spingeva a cercare di migliorarci da soli, ma andando avanti, iniziavamo a capire che forse non era del tutto corretto come approccio. Il mondo degli shinobi era adesso ancor più vicino al nostro, non solo come distanza, in quanto loro ospiti, ma anche per il nemico da combattere mentre noi giovani, almeno quelli che conoscevo, pensavamo fosse solo un nostro problema.

    Ci penso

    Le uniche parole che uscirono dalla mia bocca dopo qualche minuto di silenzio e di camminata sul sentiero sabbioso.

    Questa per ora è una risposta, ma un giorno sicuramente non basterà.




    Ci salutiamo qui, io sarò di ritorno tra cinque giorni, ti aspetterò verso mezzogiorno davanti al palazzo del kage, ok?

    Feci un cenno ad indicare di aver compreso le parole che mi erano appena state rivolte dal vecchio takashi. Avevo approfittato del suo viaggio di lavoro verso le terre di Iwa, un’occasione così non mi sarebbe capitata a breve e colsi l’occasione per fare esattamente ciò che mi aveva consigliato Hishya, anzi, ciò che sapevo già da molto tempo.

    Non avevo indizi, ero in un nuovo villaggio e non sapevo minimamente dove fosse situata l’abitazione di mio padre. Stando alle parole dei ninja di Suna, la mia abilità innata aveva il nome di “Bakuton” ed era da sempre stata una delle migliori armi belliche del villaggio della roccia. Fu automatico dedurre che fosse l’abilità di un qualche clan importante, al quale io, seppur indirettamente ed illegittimamente, facevo parte.
    L’unico piano che mi venne in mente fu quello di seguire il consiglio del vecchio e dirigermi vero il fiume, dove erano soliti allenarsi i ninja di queste zone, probabilmente lì avrei trovato persone più indicate alle quali chiedere informazioni su delle abilità ninja. Ciò mi avrebbe anche permesso di unire l’utile al dilettevole, d’altronde non mi allenavo da un po’ di giorni a causa del viaggio, iniziavo a sentirmi intorpidito. M’incamminai seguendo le indicazioni che mi furono date, le protesi erano ben nascoste dal vestiario, il cappotto rosso era di grande aiuto anche per le rigide temperature che avevo trovato ad aspettarmi, iniziando quasi a sentire differenza anche nella consistenza del mio respiro, molto più denso e pesante rispetto ai giorni nell’oasi.
    Con grande sorpresa, mi ritrovai davanti ad uno spettacolo totalmente diverso da quello che verrebbe in mente pensando al villaggio della roccia, il fiume era incorniciato da una rigogliosa massa di verde, completamente slegata dalle aride montagne che avevo incontrato nell’ultima parte del viaggio. Non sapevo a che altezza avrei trovato delle persone quindi mi limitai semplicemente a seguirne il corso, camminando sull’acqua. Quella sensazione era una delle mie preferite, mi sentivo libero, leggero, era incredibilmente piacevole, una sensaizone che potevo ritrovare solo in quei brevi momenti, prima che il pensiero di essere esiliato dal mio luogo di nascita prendesse di nuovo il sopravvento. Dovevo raggiungere il mio obiettivo, ormai non aveva più importanza il come.
    Dopo un centinaio di metri di camminata, incontrai delle persone, defilato rispetto ad un altro gruppetto di ragazzi che si allenavano, vidi qualcuno che attirò la mia attenzione. Era alto, dalla carnagione chiarissima e portava una maschera, lo vedevo allenarsi da solo, così decisi di andargli incontro.

    Ciao, sono nuovo di queste parti, ti andrebbe di aiutarmi ad allenarmi? In maniera seria però, non come quei ragazzini
    Dissi, indicando il gruppetto più distante che stava evidentemente allenandosi nelle tecniche base.



    Rollin' on the river

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Scrivete qui
    PARAMETRI
    Resistenza:100
    Stamina:300
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    [SPOILER]Armi e Accessori
    - Caltrop x10
    -
    Porta-Armi
    -Borsello da Cintura
    -Taschino per Arti Inferiori
    -
    Consumabili e Materiali
    -
    -
    -
    Spazi Disponibili
    > Oggetti Minuscoli/Piccoli: 10/20
    > Oggetti Medi: 0/0
    > Oggetti Grandi: 0/0
    > Oggetti Abnormi: 0/0


    CONTENITORI POSSEDUTI
    / /
    PROTEZIONI CORPOREE

    Testa [Resistenza protezione]: //
    Busto [Resistenza protezione]: //
    Avambraccia [Resistenza protezione]: //
    Braccia [Resistenza protezione]: Protesi Autochakra braccio sinistro (200)
    Mani [Resistenza protezione]: //
    Cosce [Resistenza protezione]: //
    Gambe [Resistenza protezione]: Protesi Piede Destro (200)
    Stinchi [Resistenza protezione]: //

    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    Scrivete qui
    [/SPOILER]

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT


    Supereroe
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Masters
    Posts
    477

    Status
    Offline
    Mi occuperò di voi, decidete pure da soli chi comincerà
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Iwa's Ninja
    Posts
    5,036

    Status
    Anonymous
    ROLLIN' ON THE RIVER - post 1
    Narrato, Parlato, Pensato,Parlato Hideaki, Parlato Zehs


    Che seccatura…

    Keyaru ascoltava con aria assente, come se stesse facendo un favore al suo interlocutore. Le questioni sull’azienda di famiglia, che aveva promesso di affrontare, erano all’ordine del giorno e lo avevano tenuto lontano dalle attività shinobi. Nonostante l’apprendistato all’accademia si fosse concluso da qualche mese ormai, keyaru non aveva ancora preso parte a nessuna missione ufficiale, formalmente la sua storia da ninja non era ancora iniziata. Ne soffriva, certo, ma non poteva venire meno ad una promessa fatta a colui che gli aveva permesso di inseguire il suo sogno, quindi ora era lì, come ogni giorno, a sbuffare e contorcersi dalla noia, nascosto da una mascherina chirurgica nera.

    Tu cosa ne pensi? – era stato suo padre adottivo ad interpellarlo, non capita spesso ma nemmeno troppo di rado, era l’unico a considerarlo davvero coinvolto negli affari di famiglia, mentre tutti gli altri collaboratori oscillavano tra il cercare di assicurarsi le sue grazie, dato il futuro ruolo di leader, e l’ignorarlo forse irritati dal suo palese ed eccessivo disinteresse. Gli occhi dorati andarono a cercare qualche numero sugli innumerevoli fogli che adornavano il grande tavolo di legno scuro. Non riuscì a recuperare il filo del discorso, non era stato attento, era evidente. – Penso che te la caverai in ogni caso… - così dicendo, si alzò aiutandosi con le mani poggiate sul tavolo ed uscì della stanza, attendo a non toccare nulla che fosse stato toccato in precedenza dai collaboratori del padre. Uno di loro cercò di fermarlo, ma il richiamo si fermò, quasi strozzato in gola quando Hideaki lo richiamò, sentenziando – Lascialo andare, è tutto normale

    Uscì di casa in lampo, andando incontro ad una fredda mattinata di Iwa. Non era un problema, l’abitudine a questo clima gli era innata, lo avrebbe aiutato a schiarire i suoi pensieri, assillanti come al solito. sto solo perdendo tempo qui e non posso permetterlo. Non posso dare priorità alle questioni di famiglia, non devo, altrimenti poi sarà troppo tardi per recuperare, sono già in ritardo rispetto ai normali ninja, sono ancora un genin e per entrare nella divisione medica mi serve almeno il grado di chunin...
    Si stava agitando, il cuore iniziava a battere all’impazzata, forse per lo stress che gli provocavano questi flussi di pensieri incontrollati, per quanto cercasse di convincersi che l’ansia riguardante il tempo a disposizione fosse legata al suo diploma ritardato rispetto alla media, sapeva bene che in realtà c’era un solo colpevole: la sua malattia.
    Cercò di non pensarci più di tanto, farsi scivolare i pensieri ossessivi addosso era la soluzione migliore per non finire in un loop che sarebbe stato soltanto deleterio, ancora una volta. Osservò le sue mani tremare, un gesto fuori dal suo controllo, odiava quel tipo di situazione, odiava non poter dominare alcuni aspetti, per lui forse la sensazione peggiore che potesse esistere. Respira, respira era ciò che si ripeteva, ancora una volta come un mantra, era la chiave per domare la sua iperventilazione da ansia. Funzionò, ad ogni grande respiro eseguito, sentiva il cuore calmarsi, il respiro tornare sotto controllo ed il cervello alleggerirsi da quei pensieri altamente tossici.

    La villa della sua famiglia era situata fuori dal centro del villaggio, in una zona periferica, residenziale, base delle famiglie più facoltose della zona, seconde forse solo a quelle del Daimyo. Era normale quindi trovare dei ninja che facessero la ronda, magari pagati privatamente, un guadagno aggiuntivo d’altronde non sarebbe mai stato rifiutato, soprattutto per un compito facile come quello. Camminò in maniera rapida, veloce, non amava passeggiare lentamente, era come se dovesse sempre muoversi alla rapidità dei suoi pensieri, non si godeva il paesaggio e la vita che scorreva attorno a lui, probabilmente gli sarebbe stato utile. Uscire dal limite principale del centro abitato non gli fece perdere molto tempo, la posizione defilata aiutava in questo…
    Dovrei allenarmi, anche esercitandomi da solo cercherò di migliorare il mio controllo del chakra, è la dote primaria per un medico e poi mi sarà molto utile in preparazione agli addestramenti sull’arte jomae
    La decisione fu rapida, come spesso accadeva quando non iniziava a rimuginare su ogni singolo pensiero, ponendosi mille dubbi ai quali inevitabilmente seguitava un immobilismo decisamente evitabile. Il luogo più vicino era senza dubbio il fiume, tipico luogo di allenamento degli abitanti della roccia. Il percorso era semplice ed intuibile, all’orizzonte non c’erano molte macchie verdi che spezzavano il monocromatico sfondo montuoso, una sola via possibile. Quella mattina non c’era molta folla, diversamente dal solito, il percorso sarebbe stato silenzioso, ottimo modo per chiudersi nei propri pensieri…

    Arrivò sul posto in poco, un punto del fiume più largo ed isolato, luogo perfetto per esercitarsi in pace e tranquillità, salvo non prevedere l’arrivo di un gruppo di giovani studenti d’accademia che destabilizzava la pace di quell’ambiente, ma proprio quando Keyaru stava meditando di cambiare posto, una voce lo interruppe.

    Ciao, sono nuovo di queste parti, ti andrebbe di aiutarmi ad allenarmi? In maniera seria però, non come quei ragazzini.

    Uno straniero? non c’erano molti visitatori ad Iwa, o almeno non molti venivano in queste terre per un viaggio di piacere, solo ninja in missione, solitamente. La proposta dell’allenamento era senza dubbio allettante, anche lui che tipicamente si allenava in solitaria era consapevole della maggiore efficacia delle attività di gruppo in questo contesto.

    Certo, piacere, mi chiamo Ikari Keyaru, di dove sei? E cosa ti porta qui? – domandò modulando la voce cercando di essere cordiale ed educato, nonostante la mascherina e la poca voglia di avere contatti con altre persone. la sua carnagione è molto scura, i suoi capelli bianchi, quei tratti sono tipici del paese della speranza, non posso esserne sicuro ma credo che venga da lì
    La riposta del ragazzo confermò la sua ipotesi e quindi si passò al “combattimento” senza pensare ad altro.

    Non so quanto possa essere forte, inizierò con una tecnica abbastanza forte, non voglio metterla sul fisico, ne uscirei sconfitto probabilmente. Keyaru avrebbe quindi iniziato ad impastare il chakra, facendolo fluire con grande velocità verso gli arti superiori. Una sequenza di sigilli avrebbe dato vita alla sua prima mossa: moltiplicarsi. Avrebbe creato otto copie olografiche della sua persona, perfette riproduzioni capaci di confondere il ninja avversario, successivamente, in maniera immediata, avrebbe fatto uso dello “scudo dell’eco”, confondendo l’avversario con la sua voce che avrebbe ripetuto la frase “preparati”, essendosi mischiato alle copie illusorie e avendo quindi nascosto la sua posizione sarebbe stato difficile per lui scovarlo. Come ultima mossa avrebbe utilizzato il “palmo del forte vento”, tecnica basilari tra quelle futon ma non per questo meno utile, avrebbe quindi cercato di colpire l’avversario con la potente folata di vento scaturita dalla sua mano destra, mentre si sarebbe spostato rapidamente in direzione dello stesso accompagnato dalle sue copie.




    Riassunto Azioni


    AZIONI
    Tecnica della moltiplicazione del corpo
    Tecnica dello scdo dell'eco
    Tecnica del Palmo del forte vento

    PARAMETRI
    Resistenza:50
    Stamina:100-5-5-10=80

    MAESTRIE E ABILITÀ
    //

    EQUIPAGGIAMENTO
    Testa [Resistenza protezione]: Coprifronte [30]

    CONSUMABILI
    -Tonico Coagulante x1

    CONOSCENZE
    Storiche I

    NOTE
    per accorciare i tempi ho chiesto a zagreus in privato cosa avrebbe risposto il suo personaggio, ed ho scritto la reazione del mio, nulla di che ma se è un problema tolgo quella parte



     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Ishivar's Warriors
    Posts
    120

    Status
    Anonymous
    470x235
    Certo, piacere, mi chiamo Ikari Keyaru, di dove sei? E cosa ti porta qui?

    Keyaru si presentò mentre mi guardava, non potevo scorgere altri dettagli del viso ma l’espressione dei suoi occhi mi indicava che sotto quella maschera c’era dipinto un sorriso, probabilmente di circostanza ma comunque ben accetto.

    Sono Zehs Xehason, vengo da Ishivar, è una terra molto lontana dal villaggio della roccia, non so se ne hai mai sentito parlare…

    Presi una pausa, non eccessivamente lunga ma abbastanza duratura da darmi il tempo di distanziarmi leggermente, in modo da posizionarmi già pronto per l’imminente combattimento. Assunsi una posa molto basilare ma che mi permetteva di non lasciare punti scoperti, il braccio destro era posizionato piegato all’altezza dello stomaco, col gomito all’indietro e la mano pronta ad assumere l’aspetto di un pugno, mentre il braccio sinistro fungeva da guardia al volto. Ero pronto per un combattimento corpo a corpo, ma in cuor mio speravo che il mio avversario non indirizzasse lo scontro su quel versante, non era ciò che volevo approfondire in quel viaggio.

    Sono qui sotto la guida di un ninja di Suna, diciamo che mi sta aiutando con una ricerca, magari ne parliamo meglio dopo l’allenamento.

    La posi quasi come una battuta, ovviamente era la mia priorità assoluta ma non avrei voluto far capire che l’allenamento fosse solo un mezzo e non il fine, non conoscendo Keyaru non sapevo che reazione avrebbe potuto avere, e se mi avesse piantato in asso mi sarei ritrovato al punto di partenza.
    Dopo la mia frase anche lui sembrò mettersi in posizione pronto a dare inizio alle danze. Iniziò subito a comporre dei sigilli, sorrisi, speravo la ponesse sui ninjutsu, andavo molto fiero della mia potenza d’attacco tramite il chakra.
    La sua prima mossa fu semplice, elementare ma efficace allo stesso tempo: sparendo in una nuvola di fumo si nascose alla mia vista, comparendo nuovamente pochi istanti dopo, questa volta però non era un solo Keyaru quello che mi trovavo davanti, bensì nove copie della stessa persona. Cercai di acuire tutti i miei sensi per scovare quello vero, avevo utilizzato spesso la stessa tattica e sapevo ogni punto debole di quella tecnica. Sfortunatamente non riuscii nemmeno a concentrarmi per individuarlo poiché, con una tecnica a me sconosciuta, iniziò a far rimbombare la sua voce per disorientarmi. Le mie orecchie chiedevano pietà ed una smorfia sul mio viso probabilmente gli diede il segnale per colpire nel momento giusto. Non avevo altra scelta se non aspettare l’ultimo secondo utile e così cercai di fare. Lo avrei visto caricare assieme alle copie, mentre l’eco delle sue parole ancora risuonava nell’aria, successivamente tutte le sue versioni avrebbero puntato il palmo della loro mano nella mi direzione. Stava per colpire, mi ripetevo di aspettare ancora un momento, un singolo istante, per capire quale fosse l’originale. Sarebbe stato in quel momento che la scintilla di una forte folata di vento mi avrebbe dato il via per poter tentare una difesa. Avrei quindi impastato rapidamente il chakra per poter attuare la tecnica del paramento terrestre cercando di far solidificare il fango che sarebbe fuoriuscito dalla mia bocca onde difendermi dalla grande e violenta massa d’aria che viaggiava nella mia direzione




    Rollin' on the river

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Paramento terrestre
    PARAMETRI
    Resistenza:100
    Stamina:300-18=282
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    - Caltrop x10
    -
    Porta-Armi
    -Borsello da Cintura
    -Taschino per Arti Inferiori

    Braccia [Resistenza protezione]: Protesi Autochakra braccio sinistro (200)

    Gambe [Resistenza protezione]: Protesi Piede Destro (200)

    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    Scrivete qui

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Masters
    Posts
    477

    Status
    Offline

    Responso nr. 1


    Attacco Keyaru:
    Tecnica della moltiplicazione del corpo riesce incontrastata
    Tecnica dello scudo dell'eco riesce come supporto
    Tecnica del Palmo del forte vento riesce incontrastata

    Difesa Zehs:
    Paramento terrestre 90+65+7+d14 riesce per superiorità combattiva




    Danni:
    Zehs: //
    Keyaru: //

    Narrazione Turno:
    Inizia la battaglia tra l'ishivariano ed il genin di iwa. Dopo le fugaci presentazioni inziali, il ninja mascherato parte all'attacco dando dimostrazione della sua abilità con i jutsu fuuton, di contro l'ishivariano mostra grande prontezza di riflessi difendendosi in tempo zero da un colpo pericoloso, plasmando un muro di terra che lo difende dalla carica avversaria.


    Situazione Finale:
    Keyaru e le sue copie davanti al paramento terrestre che non è stato frantumato


    Commenti Arbitro:
    Eccoci, nulla di particolare da dire, buoni post, se avete dubbi sapete dove trovarmi. Tocca a Zagreus
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Ishivar's Warriors
    Posts
    120

    Status
    Anonymous
    470x235
    Ero riuscito a contrastare l’attacco del mio avversario. La folata di vento che il suo palmo aveva generato era stata contrastata dal mio muro di pietra, erto nella maniera più rapida possibile ma non per questo di minore efficacia. Avevo avvertito l’impatto, l’urto aveva lasciato sicuramente dei segni sulla parete di roccia, la voglia di controllare era tanta, ma ora toccava a me controbattere e non avrei avuto il tempo di togliermi questo sfizio. Dovevo pensare rapidamente, ancora una volta, la cosa iniziava a piacermi, i combattimenti con i miei compagni di sempre erano ormai da tempo diventati ripetitivi, conoscevo bene le loro mosse e nessuno di loro migliorava senza che io lo sapessi, invece Keyaru era diverso: un ninja sconosciuto, di cui non sapevo nulla e che aveva l’aria di essere un osso duro da battere. Mi leccai le labbra, come se iniziassi a pregustare la bellezza del combattimento che sarebbe seguito, ero pur sempre un guerriero anche se con obiettivi diversi in quel periodo della mia vita.

    Lui era oltre la roccia ad aspettarmi, era passato qualche secondo, se ne fossero passati altri sarebbe sicuramente partito con la seconda carica, dovevo stare attento, non avevo sentito passi quindi ero sicuro che la posizione dell’originale fosse rimasta la stessa. Avrei utilizzato la sua stessa tecnica, tramite le copie sarei riuscito a confonderlo rendendogli più difficoltoso il difendersi. Avrei composto quindi i sigilli atti a replicare la sua tecnica, la moltiplicazione del corpo, a memoria non ricordo allenamento dove non sono ricorso a questa semplice ma decisamente efficace tecnica. Dopo aver creato il numero massimo di copie le avrei fatte sparpagliare ai lati della roccia, io sarei andato col gruppetto di destra. Come se non bastasse avrei impastato il chakra per utilizzare il miglior jutsu del mio repertorio. Nonostante avessi scelto una mossa di tipo Raiton mi sentivo abbastanza sicuro nell’utilizzarla, ero convinto che non avrebbe avuto tempo di rispondere alla mia offensiva. Avevo assaggiato i suoi movimenti, li avevo visti sì fluidi ma comunque molto lontani dalle mie capacità, ero riuscito a prevedere la sua mossa ed a difendermi con estrema facilità quindi tutto ciò mi portava a pensare che non sarebbe stato difficile prevalere sul mio avversario mascherato. Ci pensai un attimo, non volevo fare l’errore di sottovalutarlo, mi vennero in mente i momenti dell’addestramento, avevo ripetuto molte volte quest’errore, la fretta era sempre stata una delle mie consigliere preferite nonostante conoscessi perfettamente i pericoli di affidarmi ad essa. No0n avevo più tempo di pensare però, ormai mi ero esposto, d’altronde lui era un ninja di Iwa, di solito specializzati nell’utilizzo del chakra doton, proprio come me, qualsiasi altra tecnica del mio repertorio avrebbe potenzialmente rappresentato una del suo rendendomi prevedibile e consentendogli di arginare facilmente il mio tentativo di offensiva. Questi erano i pensieri che affollavano la mia mente, mentre avrei iniziato a comporre i sigilli: Tigre, Serpente, Tigre, Uccello, Pecora, Tigre. Avrei ripetuto più volte la sequenza nella mia mente, onde evitare figure imbarazzanti, poi avrei tentato di colpire il mio avversario alla gamba destra con l’arte del fulmine: Thunderbolt, mentre le copie avrebbero mimato i miei stessi movimenti.





    Rollin' on the river

    Scheda anf5n6o

    Riassunto azioni

    AZIONI
    Moltiplicazione del corpo ( 8 copie)
    Arte del fulmine Thunderbolit
    PARAMETRI
    Resistenza:100
    Stamina:282-5-35
    MAESTRIE E ABILITÀ
    Scrivete qui
    EQUIPAGGIAMENTO
    - Caltrop x10
    -
    Porta-Armi
    -Borsello da Cintura
    -Taschino per Arti Inferiori

    Braccia [Resistenza protezione]: Protesi Autochakra braccio sinistro (200)

    Gambe [Resistenza protezione]: Protesi Piede Destro (200)

    CONSUMABILI
    Scrivete qui
    CONOSCENZE
    Scrivete qui
    NOTE
    perdonate il post non troppo ispirato ma non c'era tantissimo da scrivere

    codice role © Akicch;NON COPIARE - WANT YOUR OWN? GET IT
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Masters
    Posts
    477

    Status
    Offline

    Responso nr. 2


    Attacco zehs:
    Moltiplicazione del corpo ( 8 copie) riesce come supporto
    Arte del fulmine Thunderbolit riesce incontrastata

    Difesa Keyaru:
    salto turno



    Danni:
    Zehs: //
    Keyaru: Ko

    Narrazione Turno:
    La battaglia tra i due sembrava promettere bene ed invece la strategia dell'ishivariano sembra aver colto di sorpresa il giovane di Iwa, impedendogli qualsiasi efficace difesa. Il raggio elettrico poi ha concluso in un lampo lo scontro decretando il vincitore.


    Situazione Finale:
    Keyaru svenuto, Zehs a pochi metri da lui


    Commenti Arbitro:
    Come richiesta da Supereroe il turno salta, lo scontro finisce quindi con ko in un colpo, per dubbi sapete dove trovarmi.
    Zagreus 70 exp + 20
    Supereroe non riceverà exp
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Masters
    Posts
    3,531

    Status
    Online
    minimo e via per cali
     
    .
7 replies since 12/1/2022, 14:27   1313 views
  Share  
.