In Blood we Trust

Una giornata come tante altre, solitaria e straziante in quella vasta casa ormai quasi disabitata se non per il solo Halan, ultimo membro della famiglia ancora in vita. Era pur vero che dedicava anima e corpo al suo ruolo di sp. Jonin nonchè all'allenamento in vista dei suoi reali obiettivi, ma il poco tempo che trascorreva in quell'abitazione lo impiegava rimestando vecchi ricordi e vagando tra le stanze piene di mobili coperti da grandi veli bianchi. Solo l'ingresso, la cucina e la camera da letto restavano abitate e ben tenute, le altre sale sembravano far parte di una casa abbandonata. Fu proprio durante uno di quei momenti di immersione nei ricordi che Halan venne scosso da un sordo rumore ritmico proveniente dalla porta.

Drake-sama... Una comunicazione per lei...

L'uomo, con fare assorto, raggiunse la porta e la spalancò salutando l'ospite con un cenno del capo, prendendo quindi la missiva si congedò allo stesso modo. Non era un gran chiacchierone e non amava attirare troppo l'attenzione, sia per carattere che per voluta scelta, per questo non molti avevano sentito parlare di lui ed era meglio così a suo avviso. Senza perdere troppo tempo aprì quindi la busta e ne lesse il contenuto senza indugiare, al termine della lettura non sembrò però entusiasta. Accartocciò il foglio e lo getto nella spazzatura.

Che seccatura... Sanno che non voglio nessuno ad intralciarmi...

Giunto infine alla finestra che dava al vialetto di casa cercò di ipotizzare il perchè di tale decisione

Non hanno nessuno altro che possa sostituire questo Mikail? Beh, c'è poco da fare... Speriamo almeno che questo ragazzo abbia un minimo di spina dorsale...

[...]

Il giorno seguente, un pò contro voglia, si diresse al luogo indicato nella lettera per il primo incontro con il genin che avrebbe dovuto far parte del suo team. Come da abitudini arrivò con largo anticipo osservando con attenzione il dojo in cui era stato fissato l'appuntamento.

Beh, quantomeno mi hanno risparmiato la fatica di spostarmi dopo le presentazioni... Avranno immaginato che lo avrei messo subito alla prova...

Ed ecco che poco dopo, perfettamente in orario, un giovane ragazzino gli si parò di fronte prendendo la parola con tono rigido e formale.


Non rispose subito, lo osservò invece con occhi penetranti e, scostandosi dalla parete a cui era poggiato, gli girò intorno squadrandolo da capo a piedi.



E così tu saresti il ragazzino che mi hanno appioppato... Mettiamo subito in chiaro le cose... Io non sono un caro mentore a cui affidare la vita e che farà di tutto per farti portare a casa la pelle...

Completato il giro tornò difronte a lui e lo fissò portando i suoi occhi dorati ad un palmo da quelli del genin.

Ti renderò più forte... Più astuto... Se saprai stare al passo e saprai meritarti il più grande dono che ti sia mai stato fatto... La vita...

Si incamminò poi verso il centro del dojo continuando il suo discorso

Se non sarà così... Beh... Non verserò una sola lacrima... Ora mostrami di cosa sei capace, presumo ti considerino particolarmente dotato o non ti avrebbero mandato da me...

Senza quindi assumere particolari posizioni, fece un cenno con la mano atto a lasciare via libera al ragazzo ed iniziare come meglio credeva.

Il ragazzo sembrò reggere a fatica la pressione che volontariamente lo Sp.Jonin gli stava gettando sulle spalle, ma quando giunse il momento di aprire le danze, il genin sembrò decisamente più a suo agio mostrando addirittura un sorriso.


Quelle parole furono già un primo elemento per Halan al fine di capire che tipo fosse quel genin. Se qualcuno si sente in dovere di promettere una cosa del genere, vuol dire che abitudinariamente tende a strafare... E difatti fece le cose in grande cercando di scagliare sull'impassibile Sp.Jonin una combinazione di innegabile potenza, ma eccessivamente rumorosa a giudizio del Drake. Egli infatti, per togliersi dall'impaccio, avrebbe tentato di sfruttare un semplice ma efficace genjutsu: il dissolvimento floreale. Il genin però, data la dinamica del suo attacco, probabilmente non avrebbe nemmeno visto il suo bersaglio svanire dietro il consueto ammasso di petali. Se tutto fosse andato come previsto, Halan contava di ricomparire alle spalle del ragazzo e, lasciandogli in un primo momento credere che l'attacco fosse andato a segno, avrebbe atteso il diradarsi del tornado di fuoco e della polvere sollevata dal probabile crollo di parte del tetto.