Sei davvero un Kumiano?!

P.q. Nabune e Ryu

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  1. Haruy
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    Parlato
    "Pensato"


    Kumo.

    Il clima freddo aveva lasciato spazio all'estate, con un sole che illuminava il villaggio costruito tra le rocce e che...FACEVA MORIRE DI CALDO QUALSIASI KUMIANO SI RITROVASSE IN CASA ALLE DUE DEL POMERIGGIO! Si, se ve lo state chiedendo io sono una di quelle che al momento ha il culo appiccicato su una sedia e che tenta di sopravvivere abbracciando un ventilatore.


    ODIO - IL - CALDO. - ho sempre odiato il caldo ed il sole. Non sono mai stati i miei ambienti naturali, la mia pelle chiara si ustionava alle stessa velocità di un vampiro che mette un piede fuori casa nelle ore più calde della giornata. Senza contare che al contrario del resto del mondo, o almeno mi è sembrato di capire che quasi tutti la pensino diversamente da me, il caldo a me non mette assolutamente "voglia di fare"... anzi piuttosto - UCCIDETEMI.

    Ero lì, che non riuscivo neanche ad alzarmi dalla sedia per prendere qualcosa da mangiare. Si perchè il caldo fa perdere anche l'appetito e questo non può che farmi innervosire... voglio dire, Nabune Muzai senza mangiare? Ma ve lo immaginate?! Ad ogni modo non potevo continuare così, stavo sudando copiosamente e rimanere in casa non era proprio cosa.

    Dovevo cercare un posto in cui potermi rinfrescare e tra le montagne di Kumo doveva pur essercene qualcuno.


    MONTAGNA. Sto arrivando!

    CITAZIONE

    Mi caricai lo zaino di: acqua, acqua, acqua, una merendina e altra acqua; contro il caldo non si può scherzare...soprattutto per quanto riguarda me, che non sono un fenomeno nelle attività fisiche quindi mi disidrato alla velocità della luce. Con l'intelligenza di una ragazzina furba e attenta come me, penso che sia anche inutile dirvi che il mio zainetto pesava tipo...ottocento chili! e che dopo essermi fatta tipo tre quarti di strada con quello alle spalle, decisi di svuotare tutte le bottiglie d'acqua che mi stavo portando appresso. Rimanendo quindi con una merendina ed una bottiglia smezzata a farmi da "provviste".

    Nonostante questi primi momenti difficoltosi, questa piccola Nabune era riuscita a trovare una "strada" che sembrava interessante: un torrente che attraversava un sentiero abbastanza stretto tra le montagne e che, grazie al mio udito fenomenale, ero certa sfociasse in una cascata - "Mi farò un bel bagno non appena arrivata...l'acqua sarà talmente fredda che starò bene fino a domani!" - continuai a camminare seguendo il suono della cascata che si faceva sempre più prepotente.

    Dopo una buona mezz'oretta di cammino finalmente arrivai, il posto era meraviglioso. Se non avessi deciso di prendere un sentiero "strano" in uno degli ultimi bivii che mi ero trovata davanti, penso che sarei sbucata esattamente su uno spiazzo che precedeva la cascata ed a cui si accedeva salendo dei gradini. Dalla strada che avevo fatto io, invece, si finiva direttamente sulla riva, nel punto in cui la terra lascia spazio alle rocce che venivano colpite ripetutamente dall'acqua .

    Quella camminata era stata faticosa, così senza pensarci due volte mi tolsi i vestiti, pronta a lanciarmi in acqua e convinta che a nessuno sarebbe mai venuto in mente di andare in un posto del genere, tutti avrebbero preferito sicuramente farsi un bel bagno nel mare. Ma un secondo prima che io potessi fare un salto per tuffarmi in acqua, ecco delle voci


    Perché non facciamo conoscenza come fanno gli shinobi?...O preferisci finire all'ospedale ed essere bocciato?

    "Cos?!" - mi nascosi dietro delle rocce - "finire in ospedale?!" - dopo tutte le mie esperienze l'ospedare era davvero l'ultima cosa che avrei voluto vedere, o in cui avrei voluto vedere qualcuno. Mi sporsi quel tanto che bastava per vedere di chi fosse la voce che avevo appena sentito, sullo spiazzio riuscivo a riconoscere le figure di due ragazzi: uno con i capelli scuri e molto muscoloso - "Deve essere lui quello che ha parlato di ospedali" - l'altro sembrava avere una struttura più "sottile" ma anche lui aveva i capelli scuri

    Godo di ottima salute, non ho bisogno di ospedali. Se invece vuoi essere tu ad accompagnarmici sei libero di provarci.

    A quella frase capii che i due stavano per darsele di santa ragione, non avevo intenzione di vedere ferite o scazzottate che vanno a finire male, così decisi di avvicinarmi il più possibile cosicchè sarei potuta intervenire in caso di emergenza - "Dato che hanno parlato di esami saranno sicuramente due studenti, per quanto io sia imbranata dovrei riuscire a tenerli a bada facilmente..." - avevo trovato una roccia che faceva proprio al caso mio, a circa 3 metri dalla zona dello scontro e che mi permetteva di godere di un'ottima visuale - "Speriamo che non esagirino...".

    Come avevo immaginato il primo ad attaccare fu il tizio muscoloso che, come qualsiasi bulletto di bassa categoria, cercò di sferrare un destro in piena faccia all'altro moretto. Stavo quasi per chiudere gli occhi, non osavo neanche immaginare quanto potesse fare male un colpo caricato con simile rabbia e violenza, ma rimasi a bocca aperta - "eeeeeeeeh?!" - l'altro ragazzino era davvero agile! Aveva evitato quel colpo senza fare troppa fatica e continuò ad evitare gli altri scattando velocemente da una parte e dall'altra. Persino quando atterrò sull'acqua riuscì a gestire perfettamente il controllo del chakra, rimanendo sul pelo dell'acqua - "CAVOLO! E QUESTO DEVE ANCORA FARE L'ESAME PER PASSARE A GENIN?! - mi portai le mani sul viso, muovendo la testa a destra e sinitra - "Per fortuna se la sta cavando, se fossi dovuta intervenire avrei fatto una delle mie solite figure...magari prendendole da due ragazzini freschi freschi di accademia!" - finii quel mio pensiero giusto in tempo per vedere l'ultima mossa del ragazzino, che evitò l'ultimo attacco del bestione lasciandosi cadere in acqua. Rimasi a bocca aperta per quella sua ultima mossa - "Che...genio..!" - il tizio muscoloso non sembrò apprezzare questo "stile di combattimento" e farfugliò qualcosa tipo: "Sei disposto...Affrontarmi..cordardo...non sei degno.." - "Bla bla bla! Ti ha battuto senza neanche attaccarti...coglione" - i miei soliti pensieri da principessina stavano facendo capolino.

    Mi godei la scena in cui il "forzuto" si allontanava dallo spiazzo, scese la scalinata subito dopo aver sputato sul pelo dell'acqua, il ragazzino riemerse qualche istante dopo. Non so perchè io debba essere così stupida ma, non appena vidi venir fuori dall'acqua quel ciuffo di cappelli neri, fui presa da un attacco di "orgoglio, felicità, stima" non lo so! Che mi fece uscire allo scoperto urlando a pieni polmoni un:


    E' STATA UNA FIGATA PAZZESCA! - ci potrebbe stare, cioè le mie entrate in scena le conosciamo tutti, ma stavolta...avevo davvero toccato il fondo. Si perchè, se vi ricordate bene volevo farmi il bagno prima di assistere a quello scontro e quindi...ero praticamente mezza nuda. E secondo voi me ne resi conto subito? C'erto che no! Perchè io sono Nabune, non sono mica una ninja degna di poter essere chiamata tale!

    Dopo essere rimasta per tipo un minuto con le mani a pugno per acclamare la vittoria di quello sconosciuto, presi coscienza della mia situazione...della mia bellissima situazione, e diventai bordò. Non so che tipo di genialità mi fece pensare che la mossa migliore fosse quella di lanciarsi in acqua, però cosa vi devo dire? LO FECI. Mi buttai in acqua e continuai a ripetermi nella testa - "Non mi ha vista, non mi ha vista, non mi ha vista, non mi ha vista..." - roba che dopo l'urlo che avevo tirato qualche secondo prima, mi avrebbero sentita anche a Kumo, durante la festa di paese.



    Olèèèèèè! Le entrate in scena di Nabune sono sempre le peggiori XD ti lascio il link della scheda Qui. Così non devi stare a perdere tempo e cercartela :cipo:


    Edited by Haruy - 14/7/2016, 09:57
     
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    Ero abbastanza soddisfatto, e mentre me ne stavo sul fondo del fiume con lo sguardo rivolto verso l’alto notai con mia grande soddisfazione la faccia di disprezzo che Shura mi riservò. Ebbi uno stimolo irrefrenabile di ridere, ma non volevo affogare quindi mi trattenni. Vidi il ragazzo sputare sull’acqua e allontanarsi. Un gesto del genere mi avrebbe fatto arrabbiare, ma in quel contesto significava semplicemente che avevo vinto, quindi mi limitai a sorridere e a riemergere dall’acqua. Quanto mi sarebbe piaciuto che Izumi ed Aki fossero stati lì per godersi quello spettacolo.
    Ero completamente bagnato ma non me ne importava nulla, dopotutto faceva caldo, decisamente troppo per i miei standard, e quel tuffo in acqua non mi era dispiaciuto affatto. Rimasi qualche secondo sul pelo dell’acqua gocciolante e godendomi la vittoria, e ascoltando i rumori intorno a me ad occhi chiusi, fu lì che avvertii subito la presenza di qualcuno, era impossibile non farlo visto quello che fece.


    E’ STATA UNA FIGATA PAZZESCA!

    Sobbalzai e quasi persi l’equilibrio per voltarmi di scatto verso la fonte del rumore. Quello che mi trovai davanti fu un qualcosa che non mi sarei mai aspettato. Una ragazza euforica, mezza nuda, era saltata fuori da dietro una roccia esaltando la mia vittoria come se avesse scommesso dei soldi su di me. L’imbarazzo del momento fu indescrivibile, perché non sembrava essersi resa conto del suo stato attuale, ed io non essendomi mai trovato in una situazione simile rimasi semi paralizzato, incapace di proferire parola e muovere un muscolo. La cosa buffa è che rimanemmo tipo un minuto a fissarci, io sempre più paonazzo e lei immobile nella sua posizione di esultanza, fin quando non si rese conto di non essere vestita abbastanza per incontrare, e presa dal panico si buttò in acqua. Quel gesto apparentemente insensato sembrò rivelarsi utile per farmi riprendere. Mi girai di scatto dal lato opposto in cui si era tuffata, non volevo guardare e volevo darle il tempo di uscire e rivestirsi.
    Avrei voluto dire qualcosa, veramente, ma l’imbarazzo del momento me lo impediva così dissi la cosa più stupida e insensata che potesse venirmi in mente.


    Non ho visto nulla veramente, quindi se vuoi uscire a rivestirti fai pure

    Come se non fossi stato un minuto a fissarla paralizzato, ma dopotutto non era nemmeno colpa mia, non ero piombato lì mentre lei si faceva il bagno. Rimasi in silenzio qualche secondo in attesa di sentirla uscire dall’acqua, sempre accuratamente voltato e con gli occhi chiusi.

    Che razza di giornata che è venuta fuori

    Dissi a bassa voce.

    Mi dispiace, non avevo idea che ci fossi anche tu nei paraggi…Comunque mi chiamo Ryu Tanaka, è un piacere conoscerti anche se mi sarebbe piaciuto farlo in circostanze diverse.

    Avevo notato il coprifronte di Kumo insieme a tutto il resto. Ad una prima occhiata la ragazza sembrava più grande di me. Aveva dei capelli rossi che le arrivavano fino alle spalle, degli occhi di un verde chiaro che spiccavano molto sulla sua carnagione chiara. Per il resto non avevo elementi per studiarla più affondo, l’unica cosa che mi era ben chiara era il suo essere goffa. Mi incuriosiva un po’, e nonostante fossi impaziente di tornare da Izumi e Aki per raccontargli tutto quello che era successo decisi che di fretta non ce ne era.

    Quindi sei una kunoichi di Kumo?

    Dissi voltando leggermente la testa istintivamente, ma quando mi ricordai della situazione in cui ero ritornai in posizione arrossendo di nuovo. In che razza di situazione mi ero cacciato? Pensai ad Izumi e la cosa mi rilassò molto, immaginavo le risate che si sarebbe fatta quando le avrei raccontato tutto quello che era successo da quando se ne era andata.

    Mi hai trovato in una situazione un po’ particolare e spiacevole, purtroppo gli attaccabrighe sono ovunque, e sembra che io abbia una calamita per quel genere di persone

    A pensarci bene lei probabilmente aveva assistito a tutto il nostro scontro visto l’entusiasmo con la quale era saltata fuori, doveva essere nascosta dietro quella roccia da un po’, ero troppo concentrato sul mio avversario per accorgermene. Ma cosa ci faceva realmente lì? viste le condizioni in cui l'avevo vista probabilmente stava per farsi un bagno e si era imbattuta in me e Shura, non riuscivo a darmi altre spiegazioni.
     
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  3. Haruy
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    "Perchè? Perchè? Perchè non posso essere una persona qualunque?!" - lanciai un urlo subaqueo che raggiunse la superficie spegnendosi in un discreto numero di bollicine.

    Non ho visto nulla veramente, quindi se vuoi uscire a rivestirti fai pure

    Il ragazzino aveva dei modi di fare molto calmi e pacati, era praticamente il mio opposto, anche se avevo sinceramente qualche dubbio sul fatto che "non avesse visto niente". Non volli pensarci, ormai il danno era fatto e non era la prima volta che mi ritrovavo in mutande davanti ad uno sconociuto... il postino di Kumo ne sapeva qualcosa.

    Decisi di farmi forza, riemergere dall'acqua e ritrovare quel poco di dignità che potevo ancora recuperare dalla situazione assurda -
    Grazie... - quella fu l'unica parola che riuscii a tirare fuori dalla mia bocca, che suonò quasi con il sibilo del vento tra le fessure della porta.

    Che razza di giornata è venuta fuori - il poverino aveva parlato a bassa voce, peccato non sapesse che il mio udito era più sviluppato del normale e che quindi quella frase era arrivata forte e chiara alle mie orecchie.
    "Mi spiace ragazzino...lo so che incontrarmi non è mai una cosa molto piacevole...ma stavolta volevo davvero solo congratularmi.." - sospirai mentre ero arrivata finalmente a riva per riprendere possesso dei miei vestiti: una canotta arancione con le spalline larghe e dei pantaloncini neri che mi arrivavano poco più giù del ginocchio.


    Mi dispiace, non avevo idea che ci fossi anche tu nei paraggi…Comunque mi chiamo Ryu Tanaka, è un piacere conoscerti anche se mi sarebbe piaciuto farlo in circostanze diverse.

    Alle parole "circostanze diverse" il colore del mio viso era diventanto praticamente identico a quello dei miei capelli e rimasi bloccata per qualche secondo mentre mi infilavo i pantaloncini. Dopo qualche secondo riuscii anche io a farfugliare qualcosa

    I...il piacere - presi un respiro per riuscire a trovare la forza di finire la frase - Il piacere è tutto mio Ryu...Mi chiamo Nabune Muzai...e...

    Quindi sei una kunoichi di Kumo? - con i pantaloncini infilati ancora per metà mi ricordai di aver tenuto il coprifronte legato ad un braccio per motivi a me ancora del tutto sconosciuti, dopotutto stavo morendo di caldo eppure quel piccolo pezzettino di stoffa ero riuscito a tenermelo a dosso. Mentre ero presa da tutti i miei inutili interrogativi notai che il tizio stava per girarsi - "Non è ancora iil momentoooooo!" - cercai di infilarmi i pantaloncini più velocemente possibile mentre cercavo di continuare la conversazione con nonchalance

    Si, sono di Kumo! - la frase mi uscì come una sottospecie di urletto, che poteva far credere io fossi entusiasta della cosa...ma la realtà dei fatti è che ero riuscita ad evitare una caduta rovinosa proprio mentre pronunciavo quelle parole.

    Mi hai trovato in una situazione un po’ particolare e spiacevole, purtroppo gli attaccabrighe sono ovunque, e sembra che io abbia una calamita per quel genere di persone

    hehehe.... - la mia risata da demente venne accompagnata dal pensiero- "Il problema non sono gli attaccabrighe, ma le rincoglionite come me!" - Lo immagino... - ero finalmente riuscita a vestirmi e la cosa mi fece sentire un po' più protetta, così trovai finalmente il coraggio di fare un discorso di senso compiuto.

    Ehm.. - mi schiarii leggermente la voce e ripresi a parlare - avrai anche la sfortuna di beccare tutte persone "particolari"... - aggiunsi una risatina pensando che io forse ero stata il peggiore degli incontri che avesse mai avuto - Però devo dire che a quel tizio hai fatto capire chi comanda..! - dimenticai ciò che era accaduto fino a pochi sencondi prima e mi tornarono in mente tutte le fasi dello scontro.

    Il pensiero mi spinse a portarmi davanti a lui, perchè boh, volevo guardalo negli occhi mentre l'entusiasmo ricominciava a fare capolino -
    Voglio dire! Quei salti, il tuo modo di umiliarlo! OOH E' STATA UNA COSA TROPPO EPICA! - facevo finta di emulare lo scontro, picchiando l'aria e saltellando in modo goffo e molto poco atletico, dato che essere agile non si poteva...neanche per scherzo - E la mossa di lasciarsi cadere in acqua?! - lo guardai tutta sorridente - Sei stato fichissimo! Io non ci avrei mai pensato tonta come sono! - saltellavo entusiasta e felice, mentre lo guardavo tutta fiera...neanche fosse stato un mio allievo.

    Sei un ninja da molto? Dov'è il tuo coprifronte..? - rimasi immobile per un attimo a pensare - "Aspetta...neanche il tipo di prima aveva il coprifronte è sbaglio..?" - la mia espressione divenne incredula ed il momento "felice" che stavo vivendo venne interrotto dalla consapelvolezza

    SEI ANCORA UNO STUDENTE?! - rimasi a bocca aperta, non era possibile...uno studente era già centosessantaquattro volte più agile e furbo di me! Va bene Nabune, sei ancora sicura di voler essere una ninja!?

    Ma quello scontro era tipo un esame o una sorta di allenamento?! E poi siete gli unici che stanno frequentando l'accademia in questo periodo?! e dov'era il vostro sensei?! - ormai il mio cervello era partito, un'altra giornata da aggiungere al mio meraviglioso "Diario di una NON-Ninja".

    Aspettai le sue risposte che ascoltai con grande interesse, non avevo mai incontrato un ragazzino della sua età che avesse un carattere tanto tranquillo. Forse non avevo mai conosciuto qualcuno di particolarmente tranquillo nel corso della mia vita e parlare con lui mi faceva stare bene -


    Comunque io ero venuta qui per trovare un po' di fresco...in casa non riuscivo a stare, in mezzo a tutte quelle pietre si muore di caldo! Ed io non sopporto proprio il caldo in generale...Per quanto devo ammettere che quello di Kumo non è nulla rispetto all'afa Suniana - sospirai prendendo una boccata d'aria fresca, sentendomi la gola secca solo a ripensare alle mie traversate nel deserto - Non so come facciano a resistere quelli del posto... - guardai il ragazzino rivolgendogli un sorriso gentile - Tu invece? a parte che ad umiliare i bulletti della situazione...cosa ci facevi qui?...devi tornare a casa presto? Se vuoi possiamo farci la strada insieme - volevo continuare la chiacchierata con il mio nuovo "amico" e per quanto il nostro incontro fosse iniziato male, volevo che finisse per il meglio. Avevo proprio bisogno di trovarmi un amico nel mio stesso paese.
     
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  4. Zøy
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    L’adrenalina del combattimento era scemata del tutto, e la sorpresa nel vedere quella ragazza mezza nuda si era andata ad attenuare, mi stavo rilassando di nuovo ed era una cosa positiva. La giovane kunoichi di Kumo aveva detto di chiamarsi Nabune, ma sapevo ancora troppo poco di lei e la cosa mi turbava. Non era una persona facile da leggere, diversa dalle persone che mi capitava di incontrare tutti i giorni. Dava l’impressione di essere svampita ma non capivo se lo faceva di proposito e se fosse veramente così.

    Ehm.. avrai anche la sfortuna di beccare tutte persone "particolari"...

    Si riferiva chiaramente a lei, ma cercai immediatamente di porre un freno su quell’argomento, era stato imbarazzante e continuare a parlarne non faceva altro che aumentare il disagio che pian piano stava scemando.

    No in realtà sono io che le scelgo, particolari per così dire, quelli troppo normali non mi piacciano, sono scontati

    Nulla di più vero nelle mie parole. Mi sceglievo gli amici con cura anche su quella base, perché avere qualcuno vicino che so già come si comporterà dinnanzi una determinata situazione dopo un po’ mi stufava, l’imprevedibilità invece è curiosa, o almeno lo era per me.

    Però devo dire che a quel tizio hai fatto capire chi comanda..!

    In effetti me l’ero cavata bene contro Shura, e il fatto che Nabune apprezzasse la mia performance mi fece piacere. Sia chiaro, non sono mai stato uno che faceva le cose per mettersi in mostra, ma in quella circostanza il caso volle che Nabune fosse lì ad osservare lo scontro, e il fatto che da spettatrice avesse apprezzato mi lusingava in qualche modo.
    Nabune fece qualche passo portandosi davanti a me, e mi fissò. Nei suoi occhi c’era lo stesso entusiasmo visto pochi minuti prima quando era saltata fuori da dietro la roccia.


    Voglio dire! Quei salti, il tuo modo di umiliarlo! OOH E' STATA UNA COSA TROPPO EPICA!

    Non sapevo più veramente cosa dire, quindi mi limitai a sorridere farfugliando un “grazie”, ma il punto era che non finì lì, i complimenti continuarono ancora.

    E la mossa di lasciarsi cadere in acqua?! Sei stato fichissimo! Io non ci avrei mai pensato tonta come sono!

    Sì in effetti quella è stata una bella mossa, anche per un eventuale contrattacco…Ho imparato che in un combattimento sfruttare il campo è di fondamentale importanza

    Sì, lo avevo imparato da solo, perché di insegnamenti relativi al combattimento non ricordavo di averli mai appresi dai miei genitori, certe cose mi venivano naturali, come se fossi predisposto.

    Sei un ninja da molto? Dov'è il tuo coprifronte..?

    Non feci in tempo a rispondere perché notai immediatamente la sua faccia di stupore.

    SEI ANCORA UNO STUDENTE?!

    Sorrisi un po’ imbarazzato, dopotutto non credevo di aver fatto chissà cosa.
    Nabune aveva una personalità che mi metteva allegria, sempre sorridente e un po’ svampita, dava l’impressione di stupirsi per tutto, non mi dispiaceva stare in sua compagnia.


    Ma quello scontro era tipo un esame o una sorta di allenamento?! E poi siete gli unici che stanno frequentando l'accademia in questo periodo?! e dov'era il vostro sensei?!

    Nessuno dei due, era una cosa strana a dire il vero…mi ha obbligato a combattere contro di lui, ma come hai visto alla fine non glie l’ho data vinta da quel punto di vista.

    Fino a qualche minuto fa qui c’era pieno di gente, stiamo sostenendo l’esame di promozione a genin e il sensei ci sta mettendo alla prova con alcuni esercizi.
    Pensandoci di lì ad una settimana avrei avuto un altro incontro, e dovevo esercitarmi nelle tre tecniche base nonostante fossi abbastanza sicuro di saperle fare correttamente. Inoltre dovevo raggiungere Izumi e Aki per raccontargli tutto, però mi dispiaceva lasciare Nabune lì da sola.


    Comunque io ero venuta qui per trovare un po' di fresco...in casa non riuscivo a stare, in mezzo a tutte quelle pietre si muore di caldo! Ed io non sopporto proprio il caldo in generale...Per quanto devo ammettere che quello di Kumo non è nulla rispetto all'afa Suniana.
    Non so come facciano a resistere quelli del posto... Tu invece? a parte che ad umiliare i bulletti della situazione...cosa ci facevi qui?...devi tornare a casa presto? Se vuoi possiamo farci la strada insieme


    Sì in effetti resterei volentieri, ma i miei amici mi staranno aspettando e non voglio farli preoccupare, non vorrei che pensassero che mi sia cacciato nei guai…Comunque per me va benissimo

    Detto questo ci iniziammo ad incamminare verso il centro del villaggio, lasciandoci alle spalle la cascata.
    Provai a fare una domanda a Nabune, una un po’ particolare che probabilmente avrebbe richiesto un livello di conoscenza più approfondita, dopotutto è una cosa un po’ personale.


    Tu sei già un genin di Kumo giusto? O un chunin? Vabbe poco importa, volevo chiederti una cosa se ti va di rispondermi…Perché hai scelto di diventare una kunoichi?

    Ero serio, mi interessava saperlo sia per curiosità, sia per capire meglio con chi avevo a che fare.
    Perché io l’ho scelto per il semplice fatto che volevo farlo, è sempre stato il mio sogno…inoltre voglio proteggere il villaggio e i suoi abitanti da qualsiasi minaccia, dopotutto questa è casa mia e farei di tutto per tenerla al sicuro.
    Dando la mia risposta sapevo che l’avrei messa più a suo agio a dare la sua, io mi ero aperto in qualche maniera e speravo che quella apertura potesse a sua volta far sì che Nabune si fidasse abbastanza da potermi dare una risposta.
    Intanto si alzò una leggera brezza, tipico delle nostre parti. Per quanto anche io detestassi il caldo non riuscivo mai a lamentarmene veramente a Kumo, perché il caldo sulle montagne non era vero e proprio caldo, vi era sempre un clima abbastanza ventilato, oltre che ad una non indifferente escursione termica durante la notte.


    Ah scusa per le troppe domande, ma sono molto curioso, tu sei già in grado di padroneggiare qualche elemento? Perché io avrò bisogno di qualcuno con cui allenarmi una volta promosso, e se è qualcuno che può insegnarmi e con più esperienza di me tanto meglio.

    Nonostante il suo fare goffo Nabune era comunque di grado più elevato del mio, da lei potevo sicuramente imparare qualcosa. Non avendola vista combattere non sapevo se fosse impacciata anche in combattimento, o se una volta sul campo di battaglia cambiava completamente modo di fare trasformandosi in una kunoichi sicura di se, tirando fuori grande talento e propensione al combattimento.

    Magari un giorno potremmo anche fare uno scontro che ne dici? così per allenarci
     
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    No in realtà sono io che le scelgo, particolari per così dire, quelli troppo normali non mi piacciano, sono scontati

    Quella frase non poteva che farmi piacere, finalmente avevo trovato qualcuno di interessante qui a Kumo! Anche perchè, dal giorno del litigio, io e Utagai avevamo iniziato a vederci sempre meno spesso ed il nostro rapporto sembrava non riuscire più a trovare lo stesso equilibrio di un tempo.
    Ryu rispose gentilmente a tutte le mie domande, sembrava divertito dal mio modo di fare, dopotutto essere buffa era una cosa che avevo imparato a fare sin da piccola. Come si dice? "Se non puoi batterli alleati con loro" e beh...io la mia goffaggine non sarei mai riuscita a batterla, così ho deciso di utilizzarla per far fare qualche risata a chiunque decidesse di fare la mia conoscenza, almeno qualcuno si divertiva.

    Alla fine il bulletto da quattro soldi lo aveva costretto a combattere e non c'entrava nulla nè con l'esame di promozione a Genin nè come "addestramento speciale" - "Dopotutto ci sarei dovuta arrivare da sola...stavano combattendo da soli, se fosse stato un allenamento o una prova come minimo ci sarebbe dovuto essere il sensei a controllarli..." - annuivo con la testa mentre continuavo a sentirlo parlare senza riuscire a togliermi il sorriso dalla faccia, ero entusiasta ed incredula, un Kumiano che mi rivolgeva parola...era un evento da segnare sul calendario! Ma tipo da farci una festa di paese "A volte accade anche a Kumo"!

    Ridacchiavo tra me e me per i miei stupidi pensieri quando Ryu decise di accettare di tornare a casa insieme, a quanto pare lui aveva altri amici ad aspettarlo. Questo fece sparire per un po' il sorriso dal mio volto, chissà... forse per un momento avevo pensato che questo ragazzino potesse perdere tempo con un'imbranata come me, ma era scontato avesse già altre persone con cui passare il suo tempo, dopotutto era un tipo in gamba.
    Iniziammo ad avviarci verso il villaggio, la mia "gita in montagna" si era conclusa presto e non avevo potuto giovare più di tanto della freschezza dell'acqua di quella cascata. Ma avevo conosciuto una nuova persona e questo era bastato per rendermi felice e farmi tornare a casa allegra.


    Tu sei già un genin di Kumo giusto? O un chunin?

    Presa alla sprovvista fui un attimino titubante sul dare la mia risposta - Eehm...

    Vabbe poco importa, volevo chiederti una cosa se ti va di rispondermi…

    Lo fissai incuriosita, io adoro le domande! Anche se in realtà non sono particolarmente brava a rispondere a quelle che riguardano me, ma il ragazzino sembrava piuttosto serio, quindi lo ascoltai con attenzione

    Perché hai scelto di diventare una kunoichi?

    Sgranai gli occhi - "Ban..." - quella domanda mi era già stata fatta al torneo dal mio amico Ban, mi mancava un sacco quel ragazzo, ma da quel giorno non ebbi più sue notizie...nè di lui nè della sua ragazza tettona. Rimasi con lo sguardo perso nel vuoto per un po' ed evidentemente la mia risposta stava tardando troppo ad arrivare, così Ryu decise di riprendere la parola, probabilmente per farmi sentire più a mio agio

    Perché io l’ho scelto per il semplice fatto che volevo farlo, è sempre stato il mio sogno…inoltre voglio proteggere il villaggio e i suoi abitanti da qualsiasi minaccia, dopotutto questa è casa mia e farei di tutto per tenerla al sicuro.

    Sorrisi nell'ascoltare quelle parole, Ryu assomigliava a Yume... non fisicamente, Yume aveva i capelli di un rosso così delicato che al sole sembrava quasi diventare rosa ed i suoi occhi erano azzurri, come lo specchio d'acqua da cui ci eravamo appena allontanati. Sospirai - "Fratellino... anche adesso che non ci sei più ti diverti a prendermi in giro..? E' per questo che sono capitata qui ed ho assistito allo scontro di Ryu?...Volevi farmi capire ancora una volta che anche se il mio avversario è più giovane di me..può comunque battermi..?" - voltai lentamente la testa verso il ragazzino dai capelli neri, sorridendo con gli occhi socchiusi

    E' un sogno da vero ninja..! - gli avrei dato due buffetti sulla testa se me lo avesse permesso - Ci riuscirai di sicuro Ryu, sei un ninja molto promettente già da ora...sono sicura che sarai un Genin fantastico... - abbassai lo sguardo, una fitta allo stomaco stava quasi per farmi accasciare a terra, Yume era molto pochi giorni prima dal suo esame... ricordo ancora il suo entusiasmo e gli allenamenti estenuanti che faceva ogni giorno con mio padre, ci teneva davvero ma non è potuto arrivare neanche al primo passo per realizzarlo.

    Non volevo mettermi a piangere, non era nè il caso, nè il luogo, nè il momento. Feci un respiro profondo e ripresi a parlare con un tono deciso


    Per rispondere alle tue domande... Sono una Genin di Kumo già da un po' di tempo. Sicuramente avrai capito che non sono particolarmente portata ad essere una kunoichi - mi diedi due colpetti sulla pancia e poi ripresi - Credo che il mio sogno sia un po' meno nobile del tuo... Io non sono voluta diventare una ninja perchè volevo farlo, lo sono diventata perchè "costretta" se così si può dire... - sospirai - I miei genitori e la mia famiglia in generale è sempre stata molto attenta e fedele al "credo ninja" e diciamo che io ero un po'...la pecora nera della situazione - scossi la testa per cercare di non cadere in qualche discorso depressivo - In ogni caso! Se ti avessi dovuto rispondere qualche tempo fa la mia risposta sarebbe stata qualcosa tipo "Non lo so" oppure "Lo faccio perchè devo". Ma ho trovato la risposta che cercavo durante un torneo a cui ho partecipato, l'unico a cui ho partecipato e a cui credo che parteciperò! Non sono un'amante delle scazzottate.. - ridacchiai e mi portai entrambe le mani dietro la testa - Io sono una ninja perchè voglio essere utile. Non importa per cosa, che sia aiutare una vecchina che ha perso il suo gatto o sconfiggere il mostro più brutto e potente mai visto sulla terra...voglio semplicemente essere utile... - lo guardai sorridendo - Ti ripeto ciò che avevo detto al ragazzo che mi fece questa domanda prima di te: "Non voglio essere una ninja che combatte che dimostrare le sue capacità... voglio essere una ninja che aiuta chi ne ha bisogno sfruttandole al meglio!" - sorridevo soddisfatta, pensando che dopotutto, tutto quel sangue, quelle ferite e tutti i miei fallimenti..qualcosa di buono l'avevano portato a qualcosa di buono.

    Continuammo a camminare lungo le strade del villaggio, stava per arrivare il momento della giornata che preferivo... la notte! Senza contare che in estate le temperature si abbassano notevolmente durante le ore di buio. Infatti una leggera brezza aveva fatto capolino ed arrivo a rinfrescarci. Ryu sembrava voler sapere ancora qualcosa su di me, la cosa mi fece sentire importante


    Ah scusa per le troppe domande, ma sono molto curioso, tu sei già in grado di padroneggiare qualche elemento? Perché io avrò bisogno di qualcuno con cui allenarmi una volta promosso, e se è qualcuno che può insegnarmi e con più esperienza di me tanto meglio.

    "Io..? Insegnare..?" - c'era qualcosa di tremendamente spaventoso nel sentire quelle parole crearsi nella mia testa in sequenza - I...Io? Cioè...as...aspetta un secondo - feci un respiro profondo e poi diedi due colpetti di tosse, potrebbe sembrare una cosa stupida, ma la cosa mi aiutò parecchio - Per rispondere alla tua domanda di prima..si...so padroneggiare qualche elemento... - richiamai il chakra Katon in una mano, che venne ricoperta da una piccola fiamma che ondeggiava al vento. Mentre nell'altra richiamai il Doton,che prese la forma di un piccolo tirapugni di pietra - Ecco... - gli rivolsi un sorriso, in realtà il Doton non avevo mai avuto modo di farlo vedere a qualcuno e sapere che quel qualcuno era proprio stato Ryu mi rendeva orgogliosa.

    P..però vedi... - rilasciai entrambe le tecniche e mi portai le mani in tasca - Non so se sarei all'altezza di insegnarti qualcosa...cioè credo che tu abbia capito che sono una frana totale... - feci la linguaccia per poi mettermi a ridere guardando verso il cielo.

    Magari un giorno potremmo anche fare uno scontro che ne dici? così per allenarci - non amo gli scontri, ma a sentire l'entusiasmo di Ryu non ci pensai due volte a dare la risposta

    Certo, potremmo sicuramente rivederci per un'allenamento... - sorrisi - A patto che una volta finito di menare le mani andiamo insieme a mangiare qualcosa nella mia pasticceria preferita!
     
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  6. Zøy
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    La risposta che ricevetti alla domanda sul perché avesse scelto di fare la kunoichi mi soddisfò, non che fosse una specie di test ma le aspettative che mi ero fatto su Nabune non erano state deluse. Iniziavo a capire con chi avevo a che fare man mano che il tempo passava, anche se ormai di tempo ne rimaneva poco. La sera era calata e di lì a poco avremmo raggiunto il centro del villaggio, io mi sarei riunito con Izumi e Aki e lei se ne sarebbe andata per la sua strada. Un po’ mi dispiaceva, mi sarebbe piaciuto rimanere più tempo con lei, la sua presenza era piacevole.
    Alla mia domanda su che tipo di elemento sapesse padroneggiare rispose in maniera pratica, mostrandomi la manifestazione di quest’ultimi. Su una mano comparve una fiammetta, mentre sull’altra una manifestazione del doton. Quindi sapeva padroneggiare non solo un elemento, ma ben due, e la cosa dimostrava che probabilmente le sue abilità non erano così basse come voleva far credere. Magari nemmeno lei si rendeva conto delle sue reali capacità e nessuno era stato in grado di farle manifestare a pieno, magari avrei potuto darle una mano io in futuro, dopotutto se tutto fosse andato bene all’accademia anche io sarei diventato un genin, avrei iniziato le mie prime missioni e il mio livello sarebbe aumentato nettamente.


    P..però vedi... Non so se sarei all'altezza di insegnarti qualcosa...cioè credo che tu abbia capito che sono una frana totale...

    Ancora una volta l’insicurezza prevalse, non riuscivo a capire se era un modo per non sembrare troppo arrogante o se quell’atteggiamento era dettato da qualcos’altro, da un avvenimento che l’aveva traumatizzata magari, o se fosse geneticamente predisposta. D’altronde la mia proposta era più che altro un modo per poterci rivedere, di sicuro avrei appreso qualcosa da lei, che volesse ammetterlo o no, e dal canto mio avevo fissato un obbiettivo nei suoi confronti, quasi come una sfida personale, mi sarebbe piaciuto vederla uscire dal suo guscio di insicurezza per affrontare le sfide a testa alta e senza paura.

    Certo, potremmo sicuramente rivederci per un'allenamento... A patto che una volta finito di menare le mani andiamo insieme a mangiare qualcosa nella mia pasticceria preferita!

    Sorrisi.

    Certo, io adoro i dolci…soprattutto quelli al cioccolato

    Ormai eravamo arrivati in pieno centro del villaggio, stava arrivando il momento di salutarci.

    Nabune vorrei dirti una cosa prima di andarmene…non ho ancora avuto modo di conoscerti a fondo, ma a me basta poco per capire una persona. Di te sai cosa ho capito? Che nonostante la tua insicurezza nascondi un grande talento che nemmeno tu sai di avere, e il giorno in cui te ne accorgerai sarà un gran giorno per il villaggio, perché avrà trovato una kunoichi degna di questo nome.

    Mi voltai e vidi Izumi da sola, seduta su una panchina con lo sguardo rivolto verso di me, in attesa che la raggiungessi. Aki non era con lei, quel pigrone probabilmente se ne doveva essere già tornato a casa, speravo solo che non fosse rimasta tanto tempo da sola.

    Voglio che ci rivediamo al più presto sappilo…

    Mi avvicinai a lei sorridendo, e le posai una mano sulla spalla

    Fidati di me, sei molto di più di quanto fai apparire, e di questo sono sicuro…abbi più fiducia in te stessa e il resto verrà da solo…Buona notte Nabune

    Mi allontanai sorridendole ancora, e mi diressi verso Izumi che mi stava fissando più incuriosita che preoccupata, sorrisi anche a lei prima di iniziare a spiegarle tutto quello che era successo dal momento che se ne era andata, per filo e per segno, senza tralasciare nulla. Dai dettagli del combattimento alla strana uscita di Nabune. Izumi sembrò divertita dal racconto e la cosa non mi stupì affatto.
    Ci avrei scommesso che quel ragazzino stava cercando la rissa, ma sapevo anche che te la saresti cavata da solo
    La stanchezza mi piombò addosso come un macigno, gli avvenimenti della giornata erano stati impegnativi e io non vedevo l’ora di andarmene a letto per riposarmi. Di lì ad una settimana avrei avuto l’esame finale per diventare genin, mi sarei dovuto allenare molto per superarlo egregiamente.
    Nabune, il mio pensiero si posò nuovamente su di lei. Credevo veramente in quello che le avevo detto, ero sicuro che se solo fosse riuscita ad uscire dal suo guscio sarebbe diventata una grandissima kunoichi, volevo solo che iniziasse a crederci anche lei.
     
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    31 exp per Nabune, 30 exp per Ryu!
     
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