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Ci misi un bel po' per arrivare finalmente al palazzo della Kazekage, ma nelle mie condizioni potevo ritenermi fortunata ad esserci arrivata. Il mio cammino si rivelò più lungo del previsto, il caldo era affliggente e per tutto il tempo in cui attraversai il deserto mi sentii strana. Avevo la strana sensazione che qualcosa mi stesse seguendo ma non c'era nessuno dietro di me. Superai la porta del villaggio dove Arata e Takeo stavano ancora discutendo. La smisero quando si resero conto che stavo tornando indietro. Non dissero più una parola, forse erano entrati in stato di shock. Un bel po' di tempo dopo, stremata come non mai, finalmente varcai la soglia dell'ufficio della donna, salutandola con un inchino, come sempre. Non appena mi piegai in avanti sentii la schiena scricchiolare in modo sinistro.
"Se mi sono rotta qualcosa sbrocco"
Mi dissi, mascherando tutto con un sorriso raggiante. Nami-sama sembrava davvero contenta di vedermi e questo mi rese assai felice! Mi fece sedere e si complimentò dicendo che non si avvistava più alcuna tempesta di sabbia nera in nessun punto del deserto. La ringraziai e attesi che fosse lei ad imbastire un discorso, non potevo certo prendere l'iniziativa io, era lei il mio superiore.
Bene Yuka, vogliamo parlare di ciò che è successo mentre ci portano una teiera?
Subito, Nami-sama!
Ricordavo la sua espressione corrucciata e preoccupata di quella stessa mattina, e adesso era confortante per me vederla così rilassata. La teiera arrivò poco dopo e, mentre la Kage preparava la sua tazza, ne approfittai per cominciare il mio racconto e lasciar freddare il tè. Spiegai tutto con cura e nei minimi particolari, attenendomi ai fatti oggettivi e lasciando stare tutte le parti in cui mi comportavo come una dodicenne impazzita. Sorvolai sulla litigata con le mie copie e di come mi misi a suonare in mezzo al nulla. Invece, raccontai di come qualcosa mi avesse trascinata in un mondo buio e totalmente fatto di sabbia, di come si fosse creato un paesaggio di animali e piante ferrifere che prendevano vita e di come avessi continuato il mio cammino fino ad arrivare in una landa dove le nuvole grige avevano creato un drago fatto di fulmini che avevo sconfitto facilmente. Sì, non potevo certo raccontare alla mia Kage di essermela fatta sotto ed esserci andata pesante per la paura! Raccontai allora di aver trovato il fulcro generatore della sabbia e di come avessi affrontato uno strano mostra che poi aveva sconvolto la morfologia del posto rivelando uno scheletro che, improvvisamente, aveva preso vita. Raccontai di Belphagor e della sua triste storia, e di come mi fosse bastato toccarlo per liberarlo dalla sua maledizione e distruggere il suo mondo. Confessai anche di sentirmi un po' strana dopo aver toccato la sua mano. Era come se il suo chakra fosse entrato a contatto con il mio.
E questo è... tutto, Nami-sama!
La donna assunse un'espressione pensierosa, fissandomi mentre posava la sua tazzina di porcellana. Attese qualche secondo prima di parlare e, nel frattempo, mi versai il tè ormai tiepido, sorseggiandolo piano. L'avrei preso con circa tre cucchiaini di zucchero ma a quanto pare alla Kazekage piaceva amaro, quindi non feci storie e bevvi il liquido amarognolo.
Mi riesce difficile crederti, fare tutto ciò richiederebbe una quantità di chakra che nessuna persona potrebbe possedere, neanche qualcuno dei vecchi eroi, è più probabile che tu sia troppo stanca al momento. Che ne dici di andare a casa e rimettere a posto le idee? Hai fatto un buon lavoro per Suna, te ne sono grata.
Arrossi violentemente, indecisa se ribattere o lasciar perdere la situazione. Era chiaro che tutto questo sembrava assurdo ma era la pura verità. Ogni cosa era realmente accaduta ma come biasimare la donna? Avevo vagato per ore nel deserto, magari pensava avessi le allucinazioni. Ad ogni modo, la tempesta nera era scomparsa e a me basta questo. Finii il mio tè in un battibaleno e mi alzai, congedandomi.
Buona giornata, Nami-sama!
E me ne tornai verso casa il più in fretta possibile.*Quasi un'ora dopo, tornando a casa col passo del ciaquaro*
Aprii la porta di casa e mi schiantai sul pavimento, piangendo dalla gioia. Finalmente avrei potuto morire nella vasca da bagno! Già pregustavo l'idea di non fare una beneamata mazza per tutto il resto della giornata ma le cose non andarono come previste.
UEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEH!!!!!!!!!
Rimasi di sasso, sperando con tutto il cuore che non fosse ciò che pensavo. Corsi nella direzione di quel fastidiosissimo pianto più in fretta che mai, appellandomi a tutti i santi pur di avere una pausa in santa pace. E invece no, trovai un marmocchio nella mia stanza. Un marmocchio in braccio a mia mamma, seduta sul letto.
Tesoro! Sei tornata! Guarda chi c'è ad aspettarti!
Maronn'...
Che?
No, niente.
Mia mamma sorrise, mostrandomi fiera il fagotto ciccioso dai capelli biondo scuro e le guanciotte rosse. A quanto pare non aveva ereditato il biancore di me e mamma. Guardando quel tipetto tutto rotoli di ciccia, tuttavia, pensai che fosse davvero carinissimo. Arrossi e mi avvicinai eccitata e impaurita al contempo, prendendo tra le braccia il mio nuovo fratellino. Mia mamma era tutta raggiante e ci osservò tutta contenta mentre, non so, fraternizzavamo?
Ah, ma papà dov'è?
Si è chiuso in camera. E' stata una bella botta per lui... Ma tanto che ce ne frega? Vero, Yomi?
Yomi? Aspetta, ma... è una femmina?!
L'urlo disperato di mio padre riecheggiò per l'intera casa ed ebbi la mia conferma. Adesso si che avevo un motivo per essere contenta. Avevo una sorellina cicciosa e mio padre sembrava una ragazzina alla sua prima delusione d'amore.
Vado a consolarlo. Tu bada a tua sorella, eh! Ciao, Yomi, la mamma torna subito!
Ed un'altra era fatta. Le prossime settimane sarebbero state davvero divertenti in casa. Tutto merito di Yomi.
Tu ed io andremo d'accordo, sorellina!
Oh, poteva scommetterci.SPOILER (clicca per visualizzare)it was fun <3.
[Story Mode] Buio Paesaggio |
