Naruto GDR - La via del ninja

Posts written by _Akito

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    70 exp per kerbe.
    Per Roy invece ci sono 45 exp e 11000 Ryo di taglia!
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    ma up cosa? Devi fare il post finale
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    Kerbe mi ha comunicato che attiverà il mangekyou, quindi rilancio il dado per la resistenza degli occhi rossi:
    D20= 15
    Il genjutsu viene interrotto.
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    Resistenza degli occhi rossi= D20: 12
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    CITAZIONE

    Responso nr. #2


    Attacco - Gekikara:

    - Immergersi nel lago per fermare il fuoco: Riesce non contrastata
    - Soggiogamento degli occhi rossi: Riesce non contrastata
    - Palla di fuoco suprema: Riesce non contrastata

    Difesa - Shaka:

    - Assimilazione di Tutto il Creato: Tecnica della Prevenzione dell’Attacco: Fallisce per decisione arbitrale [Metagame]

    Danni:
    Gekikara://
    Shaka: 103+135= 238+15 danni per ustioni a turno

    Narrazione Turno:
    L'avvolgimento di fuoco portò Gekikara a doversi immediatamente gettare nel laghetto per riuscire ad estinguere le pesanti fiamme. Ma la sua vendetta fu quasi istantanea e subdola. Grazie allo sconfinato potere dei suoi occhi instillò un forte genjutsu nella mente del suo avversario, sfruttando solamente l'incrocio di sguardi. L'illusione fu orribile e il dolore così reale che mise Shaka in ginocchio, senza la possibilità di replicare in alcun modo. L'impotenza del momento lo vide preda di una gigantesca palla di fuoco che lo investì in pieno, ustionandogli il petto e facendogli provare lo stesso dolore che poco prima lui stesso aveva causato all'avversario. Il calore pressante delle fiamme però lo riportò subito alla realtà, facendolo trovare di fronte al suo avversario. Avrà ancora il coraggio di attaccare?


    Situazione Finale:
    Shaka in ginocchio a 5 metri da Gekikara. Quest'ultima guarita da fiamme e ustioni.
    Le ustioni di Shaka provocano un danno di 15 danni a turno a meno di cure specifiche.
    Attacco a Shaka.



    Commenti Arbitro:
    Roy, il tuo purtroppo è metagame per ben due motivi:
    1) Non puoi difenderti ancora prima che il tuo avversario attaccasse, così facendo sarebbe troppo facile e chiunque con una tecnica come la tua, o per esempio il pesce sotterraneo potrebbe eludere tutti gli attacchi avversari ogni turno. Avresti potuto usarla o al termine del turno d'attacco (E quindi l'avversario nel suo turno d'attacco sarebbe stato al corrente che tu fossi sottoterra a avrebbe potuto agire di conseguenza) oppure solo in risposta ad un suo attacco, in questo caso al genjutsu ma in questo specifico caso non avresti potuto farlo ugualmente per ragioni che mi portano al punto 2:
    2) Le conoscenze storiche non ti danno conoscenze specifiche dello sharingan, quelle si ottengono solo con le conoscenze magiche del III livello. Senza conoscenze potrai sapere che lo sharingan è famoso per le illusioni, ma non sai di certo come, quando e perché funzionano. Cosa di cui ti accorgerai o con le conoscenze che non hai, o con le esperienze che hai contro di esso, come in questo caso.
    Detto questo spero di essere stato il più chiaro possibile, per qualsiasi altra cosa contattatemi pure!
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    CITAZIONE

    Responso nr. #1


    Attacco - Shaka:

    - Viaggio nell'oscurità: Riesce non contrastata
    - Assimilazione di Tutto il Creato: Riesce non contrastata
    - Spada di Fuoco della Prigione Celeste: Riesce non contrastata

    Difesa - Gekikara:

    - Attivazione Sharingan
    - Illusione Demoniaca: Tecnica del Falso Ambiente: Fallisce per decisione arbitrale

    Danni:
    Gekikara:94+85= 179+ 140 a turno
    Shaka://

    Narrazione Turno:
    Lo scontro tra i due illusionisti comincia ed il primo ad agire è Shaka; che tramite la tecnica del viaggio nell'oscurità annebbia la mente e la vista dell'anonima Uchiha. Quest'ultima nonostante avendo attivato lo Sharingan non riesce a contrastare l'illusione nel modo corretto. Ciò la porta a subire due spade di fuoco dritte nella schiena venendo avvolta in un tornado di fiamme, dopo che l'avversario si era materializzato alle sue spalle indisturbato grazie alla distrazione dettata dal Genjutsu.


    Situazione Finale:
    Shaka dietro Gekikara, ad 1 metro e mezzo di distanza.
    Gekikara dentro il viaggio nell'oscurità. Inoltre è avvolta dalle fiamme della prigione celeste e subisce 140 danni a turno finché non estingue le fiamme.
    Attacco a Gekikara.



    Commenti Arbitro:
    Contrastare il viaggio nell'oscurità tramite il falso ambiente potevi anche farlo, quello che per me non è stato corretto in base alla tecnica è il tipo di illusione che hai descritto, che per me è prerogativa del Soggiogamento degli occhi rossi, che appunto ti permette di far vedere all'avversario tutto quello che vuoi. Il falso ambiente invece permette solamente di far credere al nemico di essere in un altro posto, di cambiare scenario, al massimo che cadeva in mare o cose simili, non ti permette di fare cose più elaborate come quelle, secondo me.

    Per il resto nulla da dire, se non che Roy adesso rischia di perdere di nuovo il pg :please:

    Ps: Resistenza degli occhi rossi III: D20: 18 Ti liberi automaticamente dal viaggio dell'oscurità in questo turno, dopo aver subito gli attacchi.
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    D20= 1
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    idem per te
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    stompo può prendere 72 exp
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    La bestia per quanto potesse essere feroce, non poté nulla contro la potenza dei miei colpi. La danza del larice mi permise di attaccarlo senza dargli la possibilità di difendersi, né contrattaccare. Le lunghe e robuste lame ossee che sporgevano dal mio corpo lacerarono la carne di quell'essere in profondità, più e più volte fino a ridurlo ad un colabrodo. Con visibili ed estremi sforzi riuscì a sfuggire al mio tentativo di salirgli in groppa per finire il match definitivamente e prima che potessi attaccarlo nuovamente, ruggì. Un urlo così forte e straziante che mi sentii esplodere i timpani. All'inizio fu di una potenza incredibile tanto da farmi sanguinare immediatamente le orecchie, finché quel ruggito andò pian piano a scemare in eco, fino a scomparire, così come la vita di quell'essere che cadde al suolo una volta per sempre. Il dolore che mi provocò ai timpani fu qualcosa di tremendo ma che il mio corpo riuscì a reggere, evitando di piegarsi e gettarsi in smorfie di dolore. Solo quando vidi i ragazzi muovere le labbra non riuscendo a percepire alcun suono, mi accorsi che ero diventato sordo.

    Dannazione, non riuscirò a sentirvi per un po'.

    Feci rientrare le ossa nel mio corpo, rimanendo con le vesti strappate e imbrattate di sangue. Nazu riuscì a riprendersi poco dopo e la prima cosa che fece fu esaminare il corpo delle due bestie. Non riuscivo a sentirli, quindi non fui partecipe ai loro discorsi. Mi limitai ad osservarli nel più totale silenzio, cercando in qualche modo di tamponare il sanguinamento delle orecchie ferite. I forti rumori erano un problema per me e mi debilitavano sensibilmente, ma purtroppo era qualcosa che al momento non potevo risolvere. Finite feste e discorsi di cui non avrei saputo i particolari, ci dirigemmo nuovamente al villaggio del cacciatore. La formazione sarebbe stata quella di partenza, ovvero Nazu in testa, i tre ragazzi in mezzo e io nelle retrovie, a chiudi fila. Dopo un oretta di cammino riuscii a percepire pian piano dei piccoli suoni, finché col passare del tempo riacquistai l'uso dell'udito. Arrivati al villaggio fu solo questioni di minuti il tempo che Nazu prendesse i Ryo.

    È stato un piacere risolvere il suo problema, se ci dovesse essere qualcos'altro non esiti a chiamare.

    Poi mi rivolsi ai tre Genin:


    Ci si becca in giro ragazzi, alla prossima!

    E dopo aver ultimato i saluti, sfrecciai via come un fulmine per la strada del ritorno. Per quel giorno avevo fatto abbastanza.

    Achivements da confermare:
    CITAZIONE
    Nome: There's no Use Running!
    Requisito: Il PG ha vinto una Gara o Inseguimento
    Ricompensa: 40 punti exp o 500 Ryo [Aumento taglia: +300 Ryo]

    Nome: Leader capace
    Requisito: Portare a termine un Evento con successo fungendo da Capo Squadra
    Ricompensa: 80 punti exp o 1800 Ryo [Aumento taglia: +780 Ryo]
  11. .
    La mole di quell'essere mi faceva ben intendere la tenacia che potesse possedere, ma non avrei mai pensato che avesse continuato ad aggrapparsi alla vita in quel modo. La sua corsa venne frenata dalle mie piccole e letali armi che lo zoppicarono non poco. I proiettili digitali avevano avuto un certo effetto sostanzioso ma non perfetto come speravo. Immaginavo di dover aggiungere del raiton per riuscire a penetrare quello spesso strato di carne ed ossa, ma inconsciamente e stupidamente mi convinsi di non aver il bisogno di arrivare a tanto. In ogni caso l'obbiettivo non poteva più scappare ed era solo questione di minuti prima che esalasse l'ultimo respiro.
    Il mostro continuava a strisciare lentamente e io, accertatomi che il pericolo fosse divenuto assente, scesi per terra a cinque o sei metri dalle spalle della creatura. Mi avvicinai ad essa lentamente, passo dopo passo, col respiro tranquillo e la mente serena, la missione era ormai compiuta.
    La preda continuava a soffrire, lamentarsi e a strisciare verso l'interno di una grotta sotterranea bagnata da un basso corso d'acqua. Cosa poteva spingerla a continuare ad arrancare in quel modo? I cuccioli? O la salvezza? Come poteva pensare di riuscire a scappare in quel modo? La situazione mi straniva leggermente ma non gli diedi tanto peso, non mi importava più di tanto.


    Sono riuscito a fermarla, adesso non sarà più un problema.

    Nazu mi raggiunse proprio mentre estraevo le armi metalliche dalle carni dell'animale ancora in vita. Per dargli il colpo di grazia avrei aspettato che anche i ragazzi ci raggiungessero ma quando arrivarono, lo strano essere lanciò un ultimo e potente lamento, come un ululo di richiamo, smorzato e interrotto prontamente dalla freccia di Nazu.
    Il silenzio calò di botto e un secondo dopo all'improvviso percepii qualcosa alla mia sinistra, nell'oscurità.


    Cazzo!

    Quando i miei sensi captarono un secondo essere, il signor Nazu era già stato scaraventato via con violenza.

    S t a t e indietro..

    Scandii per bene le parole mentre le pronunciavo lentamente e a bassa voce, riferendomi ai ragazzi alle mie spalle.
    Davanti a me, nella più profonda oscurità, un respiro affannoso e pesante mi faceva vibrare l'anima. L'aria calda e afosa che mi attraversò ne precedette il cattivo odore. A giudicare dal luccichio di due sfere gialle a diversi metri d'altezza e a neanche due metri di distanza dalla mia faccia, mi trovavo di fronte a qualcosa di molto più grosso e pericoloso di ciò che avevamo abbattuto.
    Come per istinto, il mio corpo cominciò a reagire inconsciamente a quella situazione di improvviso pericolo.

    original


    Delle ossa appuntite e affilate avrebbero cercato di esternarsi da tutto il mio corpo, facendosi strada attraverso le vesti bucandole, fino a sorpassarle di ben due metri. Sarei diventato un riccio armato e quando Azibo avrebbe puntato la sua torcia verso il buio, l'avrei visto.
    Denti aguzzi e affilati quasi quanto le mie lame, artigli lunghi e spessi come dei kunai. Grande in stazza quasi il doppio del presunto figlio e incazzato come non mai. Un mostro così strano e incredibile che non avevo mai visto prima in vita mia.


    Io lo faccio scatenare su di me, voi colpitelo alle spalle dalla distanza!

    In piedi davanti a quell'essere che mi alitava in faccia, ero pronto per intraprendere una battaglia all'ultimo sangue. Di certo le sue dimensioni potevano impressionare ma a meno che i suoi denti fossero più duri dell'acciaio, dubitavo che potesse scalfire il mio corpo. Ad ogni modo il solo pensiero che quella bestia avesse potuto ferirmi mi eccitava fino a farmi salire la voglia matta di combatterlo impazientemente. Non avevo paura di lui, anzi, ne ero attratto.

    Non sei l'unico mostro qui. Giochiamo un po' insieme!

    Con un piccolo balzo mi catapultai su di lui, cercando di cominciare a roteare a mezz'aria come una trottola letale per colpirlo con la danza del larice. Le lunghe lame che avrebbero idealmente ricoperto il mio corpo sarebbero state come mille katane per il mio avversario. Se avessi cominciare a roteare velocemente, difficilmente mi avrebbe potuto fermare. Come un missile provai prima a trapanargli il volto e poi, correndo agilmente sotto il suo corpo, avrei provato a balzare dal basso verso l'alto, roteando sempre con la danza del larice in direzione del suo petto fino a provare a trapassarlo da parte a parte col mio stesso corpo. Successivamente, preso dall'improvviso desiderio di uccidere e distruggere, avrei provato a scalare il suo corpo dalle zampe posteriori. Che fosse vivo o morto poco mi importava in quel momento, volevo continuare a fracassarlo e a tagliarlo come non mai. Se fossi riuscito ad arrivargli in groppa avrei provato a raggiungere la testa e una volta lì sopra, sfruttando le lame esternate nei palmi delle mani avrei tentato di trafiggergli più e più volte il cranio e gli occhi, fino a spappolarlo del tutto senza pietà.
    Azioni Eseguite:
    - Danza del larice sul volto
    - Danza del larice sul petto
    - Affondi sulla testa
    - Affondi sugli occhi
    - Mantenimento Armatura Ossea

    Resistenza: 514-18-18-1-1= 476
    Chakra: 312-18-25= 269


    Ps: Gli affondi li ho narrati al plurale per questioni narrative, ma chiaramente vengono contati come singole azioni, contando il danno come se fosse un colpo solo sia per la testa che per gli occhi.

    Sono una macchina di distruzione
  12. .
    La luce era molto scarsa e nonostante mi trovassi sopra il corpo dell'enorme bestia, non riuscivo a distinguere per bene con cosa avevo a che fare. La stazza era più grande di quella di un orso. Il corpo lungo e mastodontico, le quattro zampe ben salde sul terreno nonostante una di esse fosse intrappolata nella tagliola. La mia spada non fu lunga abbastanza da riuscire a fissare il suo corpo sul terreno e i suoi dimenamenti non facevano intendere che fossi una bella presenza sulla sua schiena. Poi sentii un formicolio provenire dalla schiena, come un piccolo colpetto che dopo qualche secondo comincia a bruciare. Nulla di così potente da poter scalfire la mia armatura, ma quella sensazione precedette un abbaglio, poi fu tutto bianco.
    Nel frattempo l'animale prese a strillare e a dimenarsi molto vivacemente e ciò mi obbligò a cambiare momentaneamente i piani. Quel bagliore improvviso causato da Atshushi mi accecò per diversi secondi, secondi che mi costarono cari in quel frangente. Ma grazie al kobashot riuscii ad agganciarmi e a trascinarmi sull'albero dei miei compagni, riprendendomi dalla cecità dopo pochi secondi.

    Mi hai preso in pieno, cento punti!

    Il mio tono era ironico e scherzoso, cercavo di trasparire sicurezza e tranquillità anche in una situazione di piena azione come quella. Non l'avevo con lui, così come non l'avevo con nessuno. Poco prima che la vista tornasse normale, riuscii a sentire lo scoccare di una freccia. Anche Nazu provò a colpire l'animale e quando riacquistai del tutto la visibilità, la bestia si stava già allontanando.

    "Andiamo ragazzi non facciamocela sfuggire, se siamo fortunati ci porterà alla sua tana!"

    Stia tranquillo Nazu, non riuscirà a scappare.

    E proprio mentre rassicuravo Nazu e mi apprestavo a comporre il sigillo della tigre, mi rivolgetti ai tre ragazzi, comunicandogli il da fare.

    Sta volta non posso stare al vostro passo, andrò avanti. Cercate di raggiungermi restando insieme e se avete qualche attacco a lungo raggio, vedete di prendere per bene la mira!

    Cercando di irrorare tutto l'apparato circolatorio di chakra con una propulsione improvvisa, provai a scattare con una velocità così fulminea e immediata che avrei spaccato il legno sul quale risiedevo qualche istante prima per via del contraccolpo. L'obbiettivo era quello di sprintare ai limiti del mio corpo per riuscire a ridurre quanta più distanza possibile dalla creatura. Se pensava di riuscire a scapparmi si sbagliava non poco. Le mie gambe venivano allenate da una vita per momenti del genere e quel giorno sarebbero state messe alla prova. Avrei provato ad essere il più veloce possibile, neanche Nazu alla sua età avrebbe potuto reggere il mio ritmo.
    Una volta che la strana creatura fosse stata a tiro, avrei estratto due skewers dal borsello e dopo aver provato a renderli elettrificati grazie all'elemento fulmine, li avrei lanciati in direzione della zampa posteriore sinistra del mostro. Poi avrei ripetuto il procedimento per mirare alla zampa posteriore destra della bestia, cercando di zoppicarla tanto quanto bastava per arrestarle la corsa.
    Una volta che la distanza si sarebbe ridotta ulteriormente avrei cambiato armi, usandone un tipo molto più duro e letale.


    Teshi sendan!

    Il bersaglio dei proiettili digitali sarebbe stato totalmente diverso. L'obbiettivo era quello di colpire la testa, affinché le piccole ossa potessero penetrargli il cranio e colpire il cervello, uccidendo definitivamente la bestia. Quindi cercai di prendere attentamente la mira e dopo aver esternato leggermente le falangi avrei tentato di lanciare le armi tramite un movimento secco e rapido del braccio destro.
    L'animale era abbastanza tenace, ma io lo ero di più.

    Azioni eseguite:
    - Tecnica del corpo sfarfallante + Sprint ( Sandali chiodati - Stile della cavalletta - Wushu)
    - Lancio simultaneo di 2 Skewers con Raiton
    - Lancio simultaneo di 2 Skewers con Raiton
    - Proiettili Digitali
    - Mantenimento armatura ossea

    Resistenza: 599-65-1-1-18= 514
    Chakra: 390-5-15-15-18-25= 312

    Di base, sprintando col wushu riesco a percorrere 390 metri in un turno....
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    Il campo fu preparato a dovere, trappole, nascondigli e strategie. Azibo si dipinse il corpo con la sporcizia del luogo, prerogativa del suo popolo che riuscì a trasmettere anche ad un altro ragazzo del gruppo, Atshushi. Io non condividevo quel metodo, nonostante potesse riuscire a camuffare in qualche modo il nostro odore naturale. Preferivo restare per com'ero e rischiare di farmi scoprire. Dubitavo dell'intelligenza superiore di quel mostro, anche se qualche idea mi fece barcollare per un attimo la memoria, mi convinsi subito dopo che non c'era nulla di cui preoccuparsi. Un semplice animale troppo cresciuto, nulla di più.
    Il tempo passava molto lentamente e io mi trovavo appollaiato sul mio albero, seduto su un ramo e appoggiato al tronco spesso e robusto della pianta. Ognuno era nella propria postazione e niente si mosse, a parte le galline, per diverse ore. Da lassù avevo la situazione abbastanza sotto controllo. Tutto il recinto era a vista, compreso l'albero ove si trovavano i tre Genin. Solamente il signor Nazu non riuscivo a vedere, ma lui sapeva cavarsela da solo. Non riuscivo a sentire neanche dei suoni provenienti dalla sua posizione, era abile a camuffarsi con l'ambiente, una furtività degna di un cacciatore esperto come lui. Al contrario dei miei giovani sottoposti, che anche se non li vedevo per la fitta chioma dell'albero, riuscivo a sentirli chiaramente concentrando mente e timpani.


    La noia pervase ben presto il mio corpo. Presi uno shuriken dal borsello e cominciai a giocarci con le mani, facendolo roteare tra le dita e agitandolo in vari modi, evitando di fare qualsiasi tipo di rumore. I miei sensi erano sempre allerta e man mano che il sole calava, mi accorgevo sempre di più che la visibilità in quel posto scarseggiava. In ogni caso dovevo farne a meno, poiché troppa luce avrebbe potuto far insospettire il nemico. Ma la cosa non mi disturbava completamente, ero abituato a muovermi e ad agire sfruttando solamente i rumori dell'ambiente che mi circondava.
    All'improvviso riuscii a percepire dei leggeri tonfi che impattavano contro il terriccio del suolo. Erano quasi impercettibili e si avvicinavano pian piano ad una parte del recinto. Alzai lo sguardo e cercai di scrutare la provenienza di quei rumori, a giudicare dal ritmo dei passi doveva essere qualcosa a quattro zampe. La lontananza non mi permetteva di vedere con chiarezza, ma quando la trappola si attivò e il ruggito veemente mi diede conferma, decisi di agire in fretta. Compiendo il sigillo della tigre cercai di concentrare velocemente il chakra con l'intento di effettuare un movimento fulmineo tramite la tecnica del corpo sfarfallante. Provai dunque a balzare silenzioso e agile come un felino, sfilando la spada ossea dal fodero con rapidità durante l'intervallo a mezz'aria. Quindici metri li avrei percorsi in un secondo grazie alla mia elevata preparazione fisica, e l'obiettivo era proprio quello di agire repentinamente, prima di qualsiasi altro e prima che la bestia potesse scappare. Caricando il raiton nell'arma provai quindi ad atterrare direttamente sul dorso della creatura, infilzandola nella schiena fino a trapassarla e provando a conficcare la spada nel terreno attraverso il suo corpo, in modo da bloccarla completamente al suolo. Le proprietà elementali del fulmine mi sarebbero servite nel caso di un eventuale spessa corazza, e qualsiasi armatura sarebbe diventata del semplice burro per un arma imbevuta di raiton. Ma non mi sarei fermato lì.


    Hakum, preparati a bagnare il nostro amico al mio segnale!

    Caricando i quadricipiti tentai di balzare in alto, a dieci metri di altezza in verticale. Nel frattempo avrei sfilato tre shuriken dal borsello e con un unico lancio li avrei lanciati attorno al mostro, provando a chiuderlo dentro un triangolo immaginario. Quel triangolo avrebbe preso realmente forma quando impastai il chakra elementale e tentai di infonderlo nelle tre armi, provando ad utilizzare per la prima volta il legame di fulmine.

    Adesso!

    A quel punto avrei tirato fuori il Kobashot e l'avrei usato per aggrapparmi all'albero dei miei tre compagni. Prima di poter cadere sopra l'animale, cercai di usare il meccanismo di richiamo del filo per avvolgermi e catapultarmi sopra un ramo dell'albero in questione. Poi avrei osservato l'esito delle mie azioni e per una maggior sicurezza avrei provato ad effettuare un'ennesima tecnica.

    Raiton!: Torabasami..

    Impastando il chakra tentai di far materializzare una trappola elettrica anche sotto le zampe del mostro, in modo da bloccargli una possibile fuga nel sottosuolo. Se tutto fosse andato secondo i miei piani, la bestia non avrebbe avuto scampo.
    Azioni eseguite:
    - Tecnica del corpo sfarfallante + Affondo con spada ossea imbevuta di raiton (Come da post, cerco di bloccarla nel terreno)
    - Lancio dei tre shuriken
    - Legame di fulmine
    - Taglio della Tigre
    - Mantenimento Armatura Ossea

    Resistenza: 600-1-1= 598
    Chakra: 435-5-15-18-10-25= 362

    Ho considerato il fatto che per una questione abissale di riuscita, le mie azioni dovrebbero avvenire prima di quelle dei miei compagni.
  14. .
    All'improvviso Azibo cominciò a sparare domande a mitraglietta e devo ammettere che per qualche secondo il tizio mi preoccupò. Sia io che il guardiacaccia lasciammo sbattere la sfrontatezza e la curiosità inappropriata dell'ishivariano, continuando a dialogare tra noi senza calcolarlo neppure.
    I tre Genin avevano già collaborato nella precedente missione e questo avrebbe potuto fare la differenza per loro. Nonostante le poche informazioni sul nemico potevo dire di avere un buon mix di elementi. Il fuuton, ma soprattutto il suiton di Hakum mi sarebbe stato molto utile. Avevo già in mente come affrontare l'animale, ma era inutile fare piani precisi in quel frangente.

    Il villaggio era un vero e proprio paradiso pensionistico. Un insieme di piccole case armoniose con la natura, ove la maggior parte degli abitanti erano anziani presso poco quanto Nazu. Aborea non era grande, riuscivamo ad intravedere tutto il villaggio raccolto in un punto, con qualche rara costruzione in lontananza. Oltrepassammo il villaggio passando da sinistra sotto lo sguardo ansioso e preoccupato degli abitanti. Per loro era arrivata la cavalleria ma la paura che la pace potesse rompersi da un momento all'altro era pur sempre presente.
    Il pollaio non si trovava lì, ma ad una distanza isolata rispetto alle casette dei cittadini. Sei metri per sei di recinzione metallica, alta poco più di due metri. All'interno, una dozzina di galline con le rispettive cucce deponi uova. L'impronta del presunto animale era abbastanza grande e non v'era nulla da analizzare, ad occhio potevo confermare tutte le parole di Nazu, per questo mi limitai ad osservare i dintorni, cercando di imparare per bene tutto il territorio circostante.


    L'intelligenza di un animale, per quanto possa essere sviluppata, resta sempre quella di un animale..

    Sospirai, ascoltando tutte le parole di Atshushi.

    Si, dovrebbe fare le stesse cose delle notte precedenti, quindi metteremo delle trappole in prossimità di quei lati, e altre in quelli restanti. Non si sa mai, ma è meglio chiudere tutti e quattro i lati, così una volta dentro ne beccherà almeno una.
    Che tu ti nasconda sull'albero è una buona idea, ma Azibo e Hakum ti seguiranno. Vi nasconderete tutti e tre li sopra, nella folta chioma. In tutto formeremo un triangolo. Il signor Nazu coprirà quell'angolo a destra e io mi posizionerò in quell'altro. Ricordate di non ingaggiare la bestia a distanza ravvicinata finché non capiamo con cosa abbiamo a che fare, potrebbe essere più pericolosa di quanto pensiate.


    Dei strani pensieri mi vagarono per la mente, e un idea si palesò ben chiara. La scacciai, convinto che quella che pensavo fosse solo una leggenda.

    Il taglio della tigre è utile in questi casi, ne piazzeremo qualcuno nei punti scoperti. Forza, cominciamo a preparare l'area che tra poco farà buio.

    A quel punto avremmo cominciato a preparare tutte le trappole, posizionandole nei punti ove l'animale era già passato, oltre che piazzarne altre nei restanti lati. Dopo aver terminato quelle fisiche, io e Atshushi cercammo di coprire altre aree con il jutsu raiton, così dimostrai che oltre lui, anche io possedevo quell'elemento.
    Infine ci saremmo posizionati tutti nei rispettivi nascondigli e io in particolare, mi sarei posizionato nel mio angolo sopra un albero, ove avrei potuto avere tutta la visuale dell'area circostante. Concentrando il chakra e la mente avrei attivato l'armatura ossea, e poi avrei creato una mappa sonora di tutto il perimetro tramite il mio udito fine.


    Scusate il post scarnissimo ma sto poco bene e non ho voglia, ma per forza di cose dovevo postare.
    Azioni:
    - Attivazione armatura Ossea
    - Taglio della tigre x2

    R: 600
    C: 500-45-20= 435

    La trappola di Nazu la metto in uno dei 4 lati, e le altre 2 di fulmine in altri lati diversi. Scegli tu quali.
  15. .
    Quando la MizuKage si avvicinò al mausoleo per cominciare a parlare, io ero già arrivato verso le prime file, riuscendo a guardare e ad osservare il volto provato e gli occhi luccicanti del capo villaggio.

    Potrei basare il mio intero discorso su quanto fossero straordinari gli uomini che stiamo commemorando oggi. Potrei narrarvi delle loro imprese, della loro forza, del loro coraggio e della dedizione a voi,
    il popolo della Nebbia.
    Oggi, però, voglio dirvi altro. So che sentite la stessa tensione dei tempi bui che ci siamo lasciati alle spalle quasi due decenni fa e so anche che la paura si sta insinuando nei vostri cuori. Ammetto che anch'io mi sono sentita spesso in questo modo, soprattutto dopo tutto il male che abbiamo visto.


    Sicuramente non potevo considerarmi allo stesso livello dei miei compagni, no di certo. La tensione di cui parlava Hoshi mi era sconosciuta, assente. Così come la paura e l'ansia che aleggiava nell'aria per i presenti. Certi momenti se non si vivono non si possono comprendere, e io non ero stato in quella maledetta guerra di quindici anni fa, per fortuna direi. Ero in servizio da poco, potevano essere 3 anni e neanche pieni. Nonostante l'attacco terroristico dei lealisti mi avesse provocato un po' di preoccupazione, non riuscivo ad immedesimarmi nelle loro stesse emozioni.

    Quindi credo che per poter onorare la memoria di mio padre e dell'Undicesimo Mizukage, sia fondamentale credere nella nostra forza, nella nostra capacità di poter andare avanti e nel fermare qualsiasi minaccia voglia far crollare la felicità che con fatica abbiamo riconquistato.

    E fu proprio in quell'istante che qualcosa scattò in me. Qualcosa che accese una fiamma, un sentimento, un desiderio.

    Abbiamo perso due grandi elementi della nostra comunità, due preziosi esseri umani che hanno dato pace, non solo a Kiri, ma anche al mondo intero.
    Vogliamo onorarli come meritano? Allora concentriamoci e diventiamo come loro, perché noi siamo loro, noi siamo capaci di grandi imprese e possiamo fare qualsiasi cosa e io personalmente m'impegnerò, come Mizukage, al meglio delle mie possibilità, meglio di quanto abbia fatto finora. Solo così i miei genitori saranno fieri di me, solo così potrete esserlo anche voi che mi avete concesso l'onore di guidarvi, solo così Shaku Hoozuki non avrà sprecato tempo insegnandomi tutto quello che so.


    Il silenzio che ne seguì fu interrotto subito dopo dal pubblico, che alzando il pugno al cielo urlò l'ultimo saluto ai sannin.

    ONORE A VIRARU, ONORE A SHAKU

    Hoshi non riuscì a trattenere le lacrime, così come molti dei presenti.

    Onore al Sannin Viraru Hoozuki, onore al Mizukage Shaku Hoozuki. Onore a Kiri e a voi. Loro non verranno mai dimenticati, così come i loro predecessori. Nessuno potrà mai farlo.
    Grazie per avermi ascoltato...


    Il fermento del pubblico era tale da coinvolgermi, anch'io come gli altri alzai il pugno al cielo e urlai il saluto ai due defunti. Qualcosa stava nascendo in me, quel giorno non sarebbe stato dimenticato...
    SOLO SOLO PER IL TEMPO CHE HO IMPIEGATO A FARE QUELLA CAZZO DI SCRITTA COLORATA.

    Ps: Le più sentite condoglianze :please:
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